Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 14-02-2021 01.45.26

Sorrisi forse con una sfumatura di esaltazione, a quelle parole.
No, non perchè rischiasse il posto, ma perchè trovavo esaltante la segretezza dei nostri incontri, non potevo costringermi a pensare e provare il contrario.
"Brillante... Che immodesto..." continuai a punzecchiarlo, con tono vago "Guarda il lato positivo... Hai già il posto prenotato in guardiola, poco male. Hai già un lavoro di riserva..." dissi sorniona, mentre le mie dita disegnavano cerchi sulla sua mano.
"E comunque, non mi sembra che tu te ne stia preoccupando più di tanto..." aggiunsi poi, guardandolo.

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Guisgard 15-02-2021 22.35.43

"Quindi..." disse Elv fissando Gwen, senza smettere di accarezzarle la gamba, arrivano con le dita sempre più spesso all'orlo della gonna di lei "... dici che dovrei preoccuparmene? E perchè mai? Non sei qui per parlare di testi d'esame?" Con un vago sorriso, con le dita della studentessa che disegnavano cerchi sulla mano di lui. "Sei forse preoccupata? Non credo che il buon Nigol se ne vada in giro per le camere in cerca di studentesse indisciplinate... quindi la tua reputazione di brava ragazza è salva, no?" Facendole l'occhiolino.

Lady Gwen 15-02-2021 22.47.04

Le sue carezze sulla mia gamba mi recavano sempre più brividi lungo la schiena, mentre scuotevo la testa con un sorriso sornione, sia a ciò che diceva sia alla sua espressione.
"L'hai detto tu che la tua carriera, anzi, la tua brillante carriera sarebbe in pericolo, se qualcuno mi trovasse qui..." gli feci notare "Quindi forse c'è qualche piccolo scrupolo, nella tua coscienza, professore..." aggiunsi poi, con sguardo furbo, osservando la sua reazione.

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Guisgard 15-02-2021 22.53.40

"Scrupolo..." disse lui divertito, guardando Gwen, mentre la sua mano ora scivolava appena sotto l'orlo della gonna di Gwen "... e perchè mai? Forse stiamo facendo qualcosa di male?" Divertito. "Dopotutto anche ora io e te stiamo parlando del caos... non la penso così?"
Prese allora con la mano libera quella di lei, facendo in modo che la studentessa bagnasse un dito nel bicchiere di vino sul comodino che poco prima Elv stava sorseggiando.
"Guarda..." mormorò lui portando il dito di Gwen sul suo petto nudo "... fa scivolare la goccia di vino sul mio petto..." alla studentessa "... guarda come la goccia scenderà sui miei muscoli... dopo prendi un'altra goccia e fa lo stesso... vedrai che la sua direzione sul mio petto sarà sempre diversa..." guardandola negli occhi.

Lady Gwen 15-02-2021 23.16.20

Trattenni un sospiro quando la mano scivolò sotto l'orlo, del tutto simile a lui che si insinuava oltre il baratro della mia lucidità.
Specie quando prese la mia mano, senza che capissi cosa dovesse farci.
Intinse un dito nel bicchiere e ciò che disse mi portò a guardarlo con attenzione, quasi con circospezione.
Notai la goccia violacea sul polpastrello, poi guardai i delicati avvallamenti sul suo torace e lì un vago calore mi avvolse, mi girava la testa e mi sentivo frastornata.
Feci poi come mi disse, facendo rotolare la goccia, che scorreva lenta sulla sua pelle.
Ripetei il gesto, un po' più sopra ed accennai un sorriso.
Reagii d'istinto e mi sedetti su di lui.
Abbassai il viso sul suo petto, quasi prendendo quelle gocce direttamente con le labbra e la lingua, sentendo l'odore e il sapore della sua pelle.
Fu una sensazione strana, inebriante.
Poi, avvicinai il mio viso al suo e con le labbra ancora umide di vino lo baciai.

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Guisgard 15-02-2021 23.38.58

Il colore rosso del vino, il sapore della cannella, delle bacche e il profumo del mosto selvaggioe del ginepro in fiore.
In quella goccia di vino c'era il sogno di una fuga tra i poggi, sotto un tetto d'acero, tra pareti di noce e il mormorio della legna che arde nelle sere d'Inverno davanti al camino.
Gwen in un attimo fu seduta su di lui, si chino, sentì il profumo del petto di Elv, dei suoi muscoli e poi le loro labbra si incatenarono in un bacio caldo e umido.
Si succhiarono, si schiusero e si serrarrono intorno alle loro lingue.
In un momento la studentessa fu tra le braccia del professore, contro il suo petto nudo.
Poi le labbra di lui scivolarono lungo il viso di lei, mordicchiandolo, fino al suo orecchio, succhiandolo appena.
"Voglio vederti nuda..." disse pianissimo.

Lady Gwen 15-02-2021 23.54.01

Ci lasciammo andare, in un modo molto diverso da come avevamo fatto al bar, per pochissimi istanti, anche se quel breve momento era stato sufficiente.
Era una soddisfazione sempre crescente, sentivo che mi stringeva a sè come se non avesse aspettato altro e lo stesso era per me.
Mi sembrava di aver atteso un'eternità e ora era tutto reale, talmente bello che faceva quasi male.
Mi strappò dei gemiti, che in quel momento sembrarono così liberatori, mentre stringevo le dita fra i suoi capelli e sentii poi il suo sussurro.
Allora mi spogliai nella penombra della stanza, davanti a lui.

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Guisgard 16-02-2021 00.01.23

Elv fissava la penombra, mentre Gwen cominciava a spogliarsi davanti a lui.
Ma proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta della camera.
Elv sgranò gli occhi, sbuffò e guardò verso l'uscio.
Di nuovo bussarono.
"Professor Bell, sono Nigol..." disse l'altro da fuori "... posso parlarle? E' una cosa delicata, riguarda il professor Rotly..."

Destresya 16-02-2021 00.02.04

Restai davvero sorpresa da quelle parole sul professor Rotyl.
"Accidenti, mi dispiace molto che sia vittima di un esaurimento nervoso, tanto da arrivare ad avere allucinazioni!" sinceramente preoccupata.
Avevamo partecipato insieme ad alcuni seminari e mi era sembrato sempre una persona molto competente.
La cena terminò e io ne approfittai per fare una passeggiata per il sito al chiaro di luna, era uno dei piccoli piaceri della mia professione, avere la possibilità di restare sola, di notte, con resti antichi e storie che apettano di essere svelate.

Guisgard 16-02-2021 00.08.22

Destresya non era andata in camera ed avevo deciso di restare a passeggiare fuori.
Era una notte fredda e limpida, con il cielo trapuntato di stelle e un profumo di muschio nell'aria.
I lampioni disegnavano un gioco alternato di bagliori ed ombre, dai contorni vaghi e misteriosi.
Ad un tratto lei vide quacuno verso i cancelli del sito.
Oltre non si poteva andare senza autorizzazione e quel tipo non sembrava certo uno dei professori o degli studenti.


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