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“Non credo sia una trappola” disse Prince “poichè solo un folle potrebbe tentare di attaccare una nave simile con un piccolo caccia.” Guardò Dacey che si era illuminata a quella voce. “Pazzo, o innamorato... fatelo entrare.”
Uno dei boccaporti si aprì ed il caccia entrò. Poco dopo Taddeus fu portato nella sala dei comandi, dove poté riabbracciare Dacey. Poi ringraziò il capitano e l'equipaggio. “Beh, direi adesso di andarcene.” Fece Icarius. “Ed alla svelta.” L'Etimasia, così, volò via, abbandonando l'Isola perduta e poi l'intero continente di Retania. Con i motori alla massima potenza la nave si allontanò il più possibile. Ormai l'impatto era inevitabile. Ed infatti, qualche minuto dopo uno spaventoso sibilo tagliò l'aria, tutto si illuminò e si incendio. Un immane boato, poi un'esplosione, il cui effetto arrivò a far sussultare violentemente l'Etimasia, che fu spazzata via, finendo poi tra le onde di quell'oceano sconosciuto. Un terrificante maremoto si formò, travolgendo e spingendo via la nave per chilometri e chilometri in quelle acque infinite. https://gaetaniumberto.files.wordpre...20df.jpg?w=768 |
A quanto pare il caccia non voleva attaccare, ma essere aiutato. Colsi l'occasione per alzarmi con stretta a me la mano di Erien e avvicinarmi a quella gente che sembrava entusiasta e serena. Avevo bisogno di distendere i nervi tesi.
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Vidi la ragazza che si chiamava Dacey illuminarsi a quella voce, e pregare i piloti di farlo salire.
Allora sorrisi, immaginando quanto dovesse essere felice di poter riabbracciare il suo amato, che forse temeva di aver perduto. Riuscimmo finalmente a partire. Partire per salvarci da quell'impatto imminente. Vidi ogni cosa. La cometa che spazzava via tutto quello che conoscevo. Sbiancai, pensando al fatto che non avrei mai potuto vedere Retania, perché ormai non esisteva più. Non esisteva la mia casa, la mia torre. Fortuna che avevo portato il Cuore con me. Dopotutto nulla accade se non piace al Cuore.. pensai. Ero felice, perché l'unica persona che amavo era lì con me, e anche il mio unico amico. Ma era comunque terribile vedere tutto il mio mondo cancellato da quella cometa. Tuttavia non ebbi tempo di pensare, di rimpiangere Retania perché fummo spazzati via dall'impeto della cometa. Per miglia e miglia, nell'aria e nell'acqua, forse attraverso il mondo intero. Io ero fortunata però, perché tutto il mio mondo, ormai, era lì con me. |
Sorrisi a quella scena e dopo l'arrivo del principe, di cui avevo molto sentito parlare, mi guardai intorno.
Sembrava che l'Amore trionfasse in quella stanza, era una cosa stupenda vedere come anche in una situazione tragica come questa ognuno di noi avesse continuato ad amare incondizionatamente, come me e Gillen, del resto. Una volta che fummo veramente tutti a bordo, andammo via in un baleno. L'impatto però ormai era imminente e infatti poco dopo si udì un fragoroso boato, tutto si illuminò, per poi incendiarsi. Ci fu un'esplosione, la quale fece sussultare la nave, che a sua volta fu spazzata via e coinvolta in un catastrofico maremoto. Cercai di stringermi più che potevo a Gillen e di aggrapparmi a lui, di non lasciarlo mai, cercando in qualche modo di limitare i danni fisici di entrambi e pregando che questo inferno finisse al più presto. Ormai Gillen era tutto ciò che mi rimaneva. Nè Idrial, nè mio padre sarebbero esistiti più e non mi restava altro da fare che rassegnarmi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quell'apocalisse finalmente terminò e le onde pian piano divennero meno intense.
Poco alla volta gli strumenti di bordo ripresero le loro normali funzioni e la posizione dell'Etimasia lentamente si stabilizzò. Tutti erano stati sbattuti a destra ed a manca, qualcuno riportando graffi e lividi. Ma nessuno si era fatto male seriamente. Gillen chiamò Gwen, Erien Nyoko, Palos Altea e Taddeus Dacey. Hiss cercò Gaynor ed Icarius ritrovò Clio. Tutti stavano abbastanza bene. “Diavoli dell'Inferno...” disse Prince alzandosi da terra “... ma fatto un giro così in nessuna giostra... state tutti bene?” La risposta fu affermativa. “Dove siamo finiti?” Chiese ancora intontito Palos. “Dalle coordinate dovrebbe essere l'Oceano Pacifico questo...” cercando di leggere i dati di bordo Stin. “Retania non esiste più...” mormorò Oberon “... distrutta dalla furia della natura ed inghiottita dalle acque, come accadde migliaia di anni fa con Atlantide, Mu e Lemuria...” “Cos'era davvero Retania?” Domandò Icarius. “Forse un luogo fuori dal Tempo...” rispose Oberon “... chi può dirlo?” |
La nave fece un giro pazzesco, sbattendoci di qua e di la. Quando tutto si stabilizzó, mi rimisi in piedi tendendo le mani ad Erien. Ci avvicinammo alle altre persone che discutevano quanto era accaduto. Retania? Sparita? Come era possibile? La favolosa capitale era scomparsa? E dove eravamo adesso? Mi salì il panico. Mia madre era la giù. Avevo quindi perso anche lei? Non seppi trattenermi e stringendomi ad Erien scoppiai a piangere. "Adesso... Adesso lei è con lui..." dissi singhiozzando a bassa voce. Tentai di riprendermi e mi rivolsi alla gente lì presente. "Dove andremo adesso?" strinsi forte Erien. Sentivo che era ora di dire tutto quello che avevo dentro.
"Erien... Te l'ho già detto: ti amo, da sempre. Ricordi quando eravamo bambini? Io, tu ed Hereck. Quante ne abbiamo passate. Io ero già molto attratta da te ai tempi, ma non te l'ho mai voluto dire. Credevo di non piacerti, di essere solo una tua amica. Per questo non te l'ho mai detto..." dissi carezzandogli il volto e con le lacrime in procinto di scorrere. "Oggi io sono più forte. Pronta ad affrontare le mie paure ed il mio cuore. Ricorderò quei bei momenti passati al villaggio e ne faremo di nuovi qui" dissi poi finendo col baciarlo cingendo le braccia intorno al suo collo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Quell'apocalisse ci sbatté di qua e di la come delle trottole impazzite.
Non saprei dire per quanto tempo tutto quello continuò. Dove stavamo andando? Alla fine si fermò, e mi resi conto di essere tutta intera. Raggiunsi Icarius e mi strinsi a lui. Avevo paura, da una parte, perché non sapevo che cosa ci avrebbe aspettato ora. Ma ero felice, perché eravamo insieme. "Dove andremo ora, Amore?" sussurrai, tra le sue braccia, alzando lo sguardo su di lui. "Mi porterai a vedere quei libri con le immagini?" sorrisi, per poi baciarlo dolcemente. Dopotutto l'unica cosa di cui mi importava era lui. |
Tutto quel fragore e quella confusione a poco a poco finì.
Le funzioni si stabilizzarono e tutto tornò normale. Per fortuna sembrava che stessimo tutti bene. Andai subito da Gillen, stringendolo. Era lui la mia ancora, il mio unico appiglio, ora che niente più esisteva. "Ehi, stai bene?" gli chiesi dolcemente "Volevo dirti che ora che solo tu mi sei rimasto, ora che il mio mondo e mio padre non esistono più, ti amo e ti amerò ogni singolo istante e sono felice di essere piombata nella tua vita" sussurrai, per poi baciarlo con trasporto, come se nulla potesse raggiungerci. Come se quel bacio dovesse durare per sempre. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Pian piano la situazione si era stabilizzata e l'Etimasia era risalita in superficie, navigando in acque ormai quasi calme.
Nyoko sentì qualcuno stringere la sua mano. “Retania è un continente sterminato...” disse Erien guardandola negli occhi “... il nostro villaggio è molto lontano dal punto in cui è precipitata la cometa... sono certo che qualcuno si sarà salvato, forse anche tua madre... e ti prometto torneremo a cercarla... chissà, prevedendo la catastrofe avranno abbandonato il villaggio e preso il mare... si, torneremo a cercare i superstiti... te lo prometto, Nyoko...” Anche gli altri erano ancora in balia di dubbi o paure. “Andremo ad Afragolignone, piccola...” Icarius stringendo a sé Clio “... siamo in acque conosciute e fra non molto raggiungeremo la mia terra... che da oggi sarà anche la tua... e si... vedrai milioni di libri... ed anche tantissimi film... i famosi libri con le immagini...” sfiorandole dolcemente l'orecchio con un bacio “... e faremo tante volte l'amore... amore mio...” accarezzando le labbra di lei con le sue in un caldo bacio. Anche Gwen cercò conforto fra le braccia di Gillen. E sulle sue labbra. Un ardente bacio li unì, incatenando le loro bocche. “Meglio mi calmi...” sussurrò lui con un sorriso “... o finirò per farti spuntare le ali davanti a tutti...” accarezzandole il viso “... amore, non essere triste... il tuo mondo, il regno fatato non è di Retania... i tuoi cari non sono stati colpiti... la tua gente è salva... non essere triste... siamo vivi e presto rivedrai i tuoi famigliari, i tuoi amici...” rassicurandola. |
Le sue parole mi fecero stare bene. Lo abbracciai speranzosa. "E adesso cosa faremo, Erien?" chiesi abbracciandolo e carezzandogli il petto.
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Sorrisi ad Icarius, stringendomi a lui.
Cercai di immaginare la sua terra, e un futuro per noi lì. Un futuro colmo d'Amore, di felicità, di Gioia. Un futuro nostro da costruire passo dopo passo, insieme. Poi quelle parole sussurrate, che mi procurarono un caldo brivido lungo la schiena. E io che fino a poco tempo prima nemmeno sapevo quanto la vita potesse essere bella e felice, quante emozioni potesse donare, quanta gioia potesse contenere. "Ti amo.." sussurrai, felice, con gli occhi nei tuoi "Sei tutto il mio mondo ora, la mia vita, la mia felicità..." con uno sguardo luminoso e brillante "la mia gioia..". Per poi baciarlo dolcemente e appassionatamente. Un bacio dolce e che divenne presto intenso. Un bacio che ci unì l'uno all'altra al di là di ogni ostacolo. Un bacio prezioso come il Cuore di Giada, indistruttibile come Mia Amata, unico come il nostro Amore. |
Dopo essermi lasciata cullare dalle sue braccia e i suoi baci, risi sulle sue labbra.
"Se lo dici tu io mi fiderò..." dissi piano, accarezzandogli il viso "Ma ciò che ho detto resta valido, il fatto che ti amerò sempre, ogni istante della mia vita" sussurrai, poi sorrisi. "Ricordi quando mi hai fatto esprimere il desiderio, quel pomeriggio? Voglio dirti di cosa si tratta, non perché si sia realizzato, ma perché ora è tutto finito e ciò permetterà che si realizzi. Vedi, io non sono una mortale... E il pensiero che un giorno potrei perderti mi distrugge..." con gli occhi lucidi "C'è... C'è un modo per permetterti di vivere al mio fianco, per sempre... Il fatto è che nessuno ne ha mai avuto bisogno, perché nessuna fata aveva mai amato un mortale, ma si sa, io devo sempre distinguermi, sono sempre la principessa, dopotutto" ridacchiando "Preferirei vivere una breve vita al tuo fianco che affrontare le ere del mondo da sola" sussurrai con gli occhi nei suoi "Ed ora ti chiedo, Gillen, se vuoi abbandonare la tua vita mortale e trascorrere l'eternità con una fata antipatica, suscettibile ed orgogliosa" dissi dolcemente, con gli occhi nei suoi ed un leggero sorriso. |
“Quando la nave ci lascerà a terra” disse Erien a Nyoko “troveremo il modo di tornare indietro, nel nostro mondo... alla ricerca della nostra gente scampata a quel disastro...” accarezzandole le labbra con un dito.
Appartati in un angolo della sala, Icarius e Clio si baciarono. E baciandola lui la teneva stretta a sé. “Sai che il tuo abito potrebbe essersi sgualcito” mormorò sulle labbra di lei “e magari anche accorciato? Dopotutto siamo finiti in uno stagno poco fa...” sorridendo. Anche Gwen e Gillen si erano estraniati dagli altri. “Vuoi...” Gillen “... vuoi farmi diventare come te? Donarmi... donarmi l'immortalità? Possibile? Come potresti riuscirci?” Fissandola incredulo. |
Sorrisi.
"Sì, si può fare... C'è un rituale per questo..." risposi annuendo, poi presi il suo viso fra le mani "E anche se non fosse stato possibile avrei fatto di tutto affinché lo fosse, perché ti amo e non ho nessuna voglia di rinunciare a te" sussurrai sulle sue labbra. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi alle sue parole, lo abbracciai più forte. "E ci faremo una vita nuova." dissi incastrando le dita alle sue. "Ti amo tanto" dissi poi finendo col baciarlo.
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Quei baci così caldi e intensi, mentre tutto intorno a noi perdeva importanza.
Poi le sue parole. Un guizzo di malizia attraversò i miei occhi. "Uno stagno melmoso, aggiungerei.." sussurrai, con voce calda "Avrei proprio bisogno di un bagno, a pensarci bene.." con un sorrisetto divertito "E di un abito nuovo.." con sguardo complice. A quel fuoco bastava poco per divampare in noi, perché infondo era alimentato da ogni battito dei nostri cuori. |
“Parlami di questo rituale...” disse Gillen a Gwen “... davvero può funzionare?”
Erien guardò Nyoko, tenendo strette le sue dita con quelle di lei. “Dimmi...” guardandola “... da quando mi ami? Perchè non me l'hai mai rivelato?” Icarius guardò Clio con uno sguardo intenso. “Beh...” fissando i suoi occhi e poi le sue labbra rosse “... c'è la mia cabina... tutta per noi... ma temo di non avere abiti adatti a te...” sorridendo. |
Sorrisi ad Icarius, un sorriso complice, intenso.
"Tutta per noi?" con voce calda "Già mi piace.." sussurrai, con le labbra sulle sue "Allora saremo costretti a lavare questo.. e aspettare pazientemente che si asciughi, così potrò rimetterlo.." vagamente divertita. |
"Sì, può funzionare. In teoria si potrebbe aver bisogno anche di una terza persona, ma non è indispensabile. Tutto ciò che dovrai fare sarà tenermi per mano e bere da una boccetta alla fine, il resto lo farò tutto io" dissi sorridendo "Comunque se proprio non vuoi, se sei diffidente, posso sempre chiedere a qualcun altro..." dissi, divertita sotto i baffi, mentre passavo in rassegna l'equipaggio con lo sguardo.
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A quelle domande, alzai il volto sul suo e lo guardai profondamente.
"Ricordi quando eravamo bambini? Quando giocavamo agli eroi cavalieri, io tu ed Hereck. Che squadra. Ti ricordi quando mi regalasti quel fiore viola che tanto mi piaceva? Ecco. Da quel momento capì di essere innamorata di te. Quel gesto mi fece credere che fosse così anche per te... Ma col passare degli anni, cominciai a credere che forse mi volevi solo bene..." dissi abbassando lo sguardo. "Avevo paura... Col passare degli anni, quella paura mi chiuse il cuore, credendo di non provare più nulla per te. Ma ogni volta che ti vedevo, sentivo fiorire dentro di me quel forte amore che tanto opprimeva. Ho resistito tanto tempo, ma questa esperienza mi ha resa libera di esporre le mie emozioni. Adesso non ho più paura" finì guardandolo dolcemente in quei bellissimi occhi viola. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Icarius sorrise a Clio, la prese per mano ed insieme lasciarono la sala comandi.
Raggiunsero la cabina di lui, entrarono e poi il pilota richiuse la porta alle loro spalle. “Di là c'è il bagno con la lavatrice termica...” disse “... prodigio della tecnologia... vuoi darmi il tuo vestito malconcio?” fissandola. |
Gillen annuì a Gwen.
“Ci occorre però un luogo appartato...” disse, per poi cercare Stin con lo sguardo “... potremmo avere un luogo in cui riposare? Gwen è un po' stanca...” “Certo.” Annuì Stin, incaricando allora uno dell'equipaggio di condurli in uno degli alloggi liberi, dove poter stare soli. |
Presi la sua mano e lo seguii nella sua cabina.
Era piccola ma accogliente. Poi quelle parole. Lo guardai dapprima stranita. "Lavatrice?" piegando piano la testa di lato Poi maliziosa. "Il mio abito?" Afferrai così il lembo della gonna e iniziai ad alzarlo, lentamente, senza togliere gli occhi dai suoi, lasciando che accarezzasse tutto il mio corpo, fino a sfilarlo dalla testa. "Eccolo.." sussurrai piano, porgendoglielo, con un sorrisetto divertito. |
“Sai...” disse Erien a Nyoko “... nella mia vita c'è stato sempre e solo spazio per gli studi... il mio tempo e le mie energie erano tutte per i libri, la teoria e la pratica... non ho mai pensato che tu potessi... beh, si, insomma... che tu potessi avere un'interesse per me, una simpatia... essere poi innamorata... no, questo non l'ho mai pensato... forse neanche nei miei sogni più belli...” e la baciò dolcemente.
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Icarius restò a guardarla mentre si spogliava.
Tutta. A guardarla con il suo abito che veniva sfilato via, la seta che come una carezza sfiorava le sue forme, per poi scoprirle. E Clio vedeva, sentiva lo sguardo azzurro di lui su ogni parte del suo corpo, su ogni sua forma e grazia. Vedeva gli occhi di lui che percorrevano tutta la sua figura, tutto il suo corpo, indugiando sulle parti più belle, più nascoste ed intime. “Grazie...” disse prendendo l'abito che lei gli porgeva, per poi sentirne il profumo “... mmmh... buono... buono il tuo profumo...” sorridendole “... io lo metto a lavare... tu stenditi pure sul letto se vuoi... starai comoda...” |
Sorrisi a Gillen e ci venne poi data una stanza.
"Sei pronto?" chiesi con un sorriso, mentre disponevo il tutto. Lasciai la camera al buio, per permettermi poi di evocare delle fiammelle, che feci disporre attorno a noi e che fluttuavano dolcemente in aria. Presi poi un piccolo cofanetto in legno, come se fosse la cosa più preziosa al mondo, lo aprii ed presi la piccola boccetta in cristallo, la quale conteneva al suo interno un liquido chiaro perlaceo. Mi voltai verso Gillen, che era con me nel cerchio, nel palmo della mia mano destra si formò una piccola nube colorata, e feci unire le nostre mani. A quel punto il rituale iniziò. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...467db9375f.jpg I minuti passavano, mentre io instancabilmente continuavo a pronunciare quelle parole. Quelle parole che avrebbero cambiato la nostra vita. "Bí láidir, mo ghrá... Sii forte, amore mio..." sussurrai infine, poggiando un dolce bacio sulla fronte di Gillen, mentre sfioravo il ciondolo con la mano e lo aiutano poi a sedersi sul letto vicino, era normale che si sentisse un po' frastornato. "Bevi questa, ora... Non avrai effetti evidenti... Come ti senti?" Dissi dolcemente, mentre gli porgevo la fialetta. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...718b9a3a2e.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quello sguardo, quello sguardo capace di farmi sentire viva, donna, amata.
Forse più di qualunque altra cosa al mondo. Quello sguardo colmo di amore, dolcezza e passione contemporaneamente. Allora sorrisi, perché il mondo non mi era mai parso più bello. Risi piano quando portò il mio abito alla labbra. "Oh, immagino.." sarcastica. Poi annuii piano, mentre spariva nel bagno adiacente col mio vestito in mano. Restai per un lungo istante a guardarlo, e poi mi stesi sul letto, che era effettivamente comodo, aspettando che tornasse da me. |
Il rituale cominciò.
Gwen ripetè ogni formula, ogni parola più e più volte. Poi fece bere il contenuto della fialetta a Gillen. All'inizio il giovane avvertì un lieve capogiro, poi un vago mancamento, al punto di doversi appoggiare al muro. Pian piano però quell'effetto finì. “Ora...” disse “... ora bene... un po' strano, ma bene... però ho caldo... è normale?” Alla fata. Un attimo dopo sentì la forza rinvigorire il suo corpo. |
Clio si stese sul letto ed attese.
Dopo qualche istante tornò Icarius. La guardò di nuovo e sorrise. “Dimmi...” disse “... vuoi un massaggio per rilassarti? Sono bravo, sai?” Facendole l'occhiolino. |
Icarius tornò poco dopo.
Mi illuminai nel vederlo, e gli sorrisi. Poi quelle parole a cui risi piano, sommessamente. "No, grazie.." mormorai per poi scuotere la testa piano, alzandomi sulle ginocchia, con le braccia dietro la schiena e l'aria innocente. "Non ho nessuna intenzione di rilassarmi.." sussurrai, afferrandolo per la giubba e tirandolo a me, mentre il mio viso si alzava a incatenare il suo sguardo. |
Icarius sorrise mentre Clio lo tirava per la giubba.
E la guardò tutta di nuovo. Stava inginocchiata sul letto, fissandolo negli occhi e mostrando con candore ed innocenza la sua nudità senza alcun pudore. “Non hai intenzione di rilassarti...” disse pianissimo lui “... bene...” accarezzando con le dita i suoi seni “... e cosa vorresti fare... niente massaggio, no?” Indugiando in quell'eccitante gioco. “Dimmi cosa allora...” chinandosi col viso sul suo petto e cominciando ad assaporare i suoi seni con la bocca. |
Ormai era sempre più vicino.
Sentivo i suoi occhi su di me, e quello sguardo era capace di accendermi sempre di più. Mi sentivo come dipendente da quello sguardo, da quel battito, da quelle emozioni. Poi le sue mani sul mio seno, e i miei occhi iniziarono ad appannarsi, iniziai a perdermi nella passione. Quando poi portò le sue labbra su di me, il fuoco divampò ancora di più, fino a consumare ogni fibra del mio essere. Allora mi aggrappai a lui, affondando le dita nei suoi capelli scuri, mentre gettavo la testa all'indietro preda di quella passione, di quell'Amore incontrollato. "Bruciare.." ansimai, con la voce rotta dal crescendo di emozioni e sensazioni che ci avvolgeva. |
Quel gioco caldo ed audace continuò.
A lungo. E Clio non poté far altro che abbandonarsi all'ardente passione. Icarius assaporava quei meravigliosi seni, giocando con le labbra e con la lingua. Poi, delicatamente, la fece stendere all'indietro, le allargò le gambe e dal petto cominciò a scendere, dove lei era più sensibile. Ed allora la ragazza fu completamente in balia del piacere più intenso ed assoluto. |
L'Etimasia procedeva il suo viaggio su acque calme.
Hiss allora, approfittando di un attimo di tranquillità, prese in disparte Gaynor. Uscirono dalla sala comandi e raggiunsero uno dei ponti inferiori, dove l'odore di salsedine era intensa ed il verso dei gabbiani più alto e forte. “Quando torneremo sul continente” disse “sentirai cose poco piacevoli su di me... forse mi accuseranno di nuovo e dovrò difendermi... ma non fuggirò... non mi lascerò tutto alle spalle e scapperò via, illudendomi di ricominciare altrove... nella mia vita ho fatto poco... ma tu sei la cosa più bella che il Destino mi ha dato... e voglio difendere la nostra felicità contro tutto e tutti... lo faccio perchè quando comincerà la nostra vita insieme nessuno dovrà minacciarla...” la prese per mano “... ma tutto ciò solo se tu vorrai restare con me... solo se ti avrò al mio fianco... senza te non val la pena lottare... per niente...” fissandola. http://images.movieplayer.it/images/...alia-80176.jpg |
La passione era tangibile, palpabile, come fosse una luce intensa che ci avvolgeva.
E forse era proprio cosi. Lo stringevo a me, mentre giocava col mio seno in quel gioco così infuocato e appassionato. Cercai di far scivolare via la giubba e la camicia, volevo sentire la sua pelle contro di me, sentirla ardente come era la mia. Poi mi fece sdraiare con decisione e dolcezza, e io lo seguii, docilmente, sempre più preda di quelle sensazioni uniche. Finché poi nulla ebbe più importanza, mentre le sue labbra scendevano su di me portandomi nel piacere assoluto, dove avrei perso ogni controllo. Allungavo le mani per cercare le sue braccia, le sue spalle, avevo bisogno di quel contatto, che era l'unico punto fermo in quel mare sconfinato. Ma poi, quando ormai nulla aveva più importanza, quando ormai ero interamente bruciata da quel fuoco che sembrava alimentarsi sempre di più dei nostri gemiti e sospiri, lo fermai. Dolcemente ma con decisione. E prima che potesse dire qualcosa, lo spinsi all'indietro fissandolo ogni istante con i miei occhi ormai consumati, appassionati, innamorati. Uno sguardo così intenso, seppur stravolto dalla passione, che appariva deciso e docile allo stesso tempo. Finii di spogliarlo e iniziai io a giocare col suo corpo, stavolta, assaporando e scoprendolo, mentre diventava sempre più mio. Le mie labbra lo baciavano con dedizione assoluta, sfrenata passione, infinita dolcezza e puro Amore. |
Quando tutti fummo saliti la nave partì....vidi l' impatto della cometa sul mio Regno e un po' fu come morire...lasciare i luoghi che parlavano di noi.
Fu salvato addirittura il Principe di Retania..chissà che posto fosse. Guardavo gli strumenti di bordo e la collana bruciò e dopo un capogiro lo vidi.. Era lì, bello e statuario...i miei occhi lacrimavano. Volevo stringerlo ed abbracciarlo e rimanere con lui per sempre. "Dimmi, amore mio..come posso fare per non staccarmi da te..portami via, oppure in qualche parte del mondo ci sei pure tu come io sono ora qui, in queste vesti" quasi una supplica. http://images4.fanpop.com/image/poll...36519_full.jpg |
Non riuscivo a esprimere la mia felicità per avere finalmente accanto il principe. Lo abbracciai forte, sfiorandogli il viso e sussurrai.
" Sapevo che ce l'avresti fatta... Sei un vero eroe amore mio" Ma la calma durò fin troppo poco. Un boato scosse il cielo così forte e assordante, con una devastante potenza d'azione che colpì anche la nostra stessa navetta, facendole perdere la rotta iniziale. Finimmo chissà dove ma udii qualcun altro dei passeggeri pronunciare nomi di luoghi. Forse loro erano proprio originari di lì. Guardai quel gruppo, ognuno di noi aveva certamente vissuto qualcosa di intenso negli ultimi tempi, con situazioni e esseri da affrontare che a volte sconfinavano nel surreale. Di certo tutti noi ora avremmo voluto solo far ritorno a casa, sani e salvi. " Che cosa? Retania non c'è più? Per sempre?" appresi incredula quella notizia, preoccupandomi più che altro dell'effetto che avrebbe avuto sul principe. Faticavo a credere che tutte le persone che avevo conosciuto nella città ora non c'erano più, spazzate via come polvere e poco più. " Ti senti bene?" preoccupata mi rivolsi quindi a Taddeus, leggendo nella sua espressione. " Forse non è tutto perduto, magari ci sono dei sopravvissuti..." tentai di ipotizzare anche se pareva altamente improbabile visto l'impatto potente di quella cometa. Sospirai disorientata. Tutti parevano sapere cosa fare e dove andare una volta che la nave avrebbe attraccato ma io non riuscivo ad avere quello stesso entusiasmo. " Qualunque sarà la tua decisione... Io sarò al tuo fianco, vorrò sempre essere al tuo fianco" e baciai il mio principe, finalmente. Mi concessi ogni istante per assaporare le sue labbra e il suo ardore, lasciandomi cullare dalle sue braccia rassicuranti. Insieme ne avevamo passate tante e quello che sarebbe venuto ora non ci avrebbe spaventati. |
Erien era un ragazzo attento, intelligente. Da bambino giocava poco, ma a me era bastato quel poco per potermi innamorare.
"Allora siamo pari" dissi sorridendo sinceramente a quelle parole. Mi baciò ed io ricambiai con altrettanto impeto. L'amore che provavo mi bruciava il petto e sentivo le labbra bollenti. Avevo bisogno di lui e delle sue attenzioni adesso più che mai. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Sostenni Gillen quando vidi che si appoggiava al muro, ma poi sembrò stare meglio.
"Sì credo sia normale..." dissi. Poi lo abbracciai di slancio, con gli occhi lucidi. "Non credo si possa provare una felicità più grande di questa nella vita ed è per te, solo per te che ho conosciuto questa felicità... Era il minimo che potessi fare, per te, non solo per noi..." sussurrai, accarezzandogli dolcemente il viso, per poi baciarlo e lasciandomi andare, ora che eravamo finalmente soli. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Dopo il caos iniziale, l'Etimasia procedeva ora tranquilla. Ad un tratto, Hiss mi prese per mano e mi fece cenno di seguirlo. Raggiunto uno dei ponti inferiori, mi guardò negli occhi e mi parlò in modo accorato. Quand'ebbe finito, lo abbracciai stretto, cercando di trasmettergli tutto il mio calore.
"Amore mio..." gli risposi alzando lo sguardo verso i suoi bellissimi occhi azzurri "Se ti accuseranno di nuovo, saremo in due a difenderci... non voglio passare neanche un minuto lontano da te, oramai siamo diventati una cosa sola. Senza di te niente avrebbe più un senso, questo Amore è il vero motivo per cui sono venuta al mondo... ti amo, vita mia, e sarà per sempre..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
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