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Ero riuscita ad entrare in quel cunicolo, ma l' aria trasudava di odori misti tra muffa e altro e l' umidità certo non aiutava.
Lasciai la fune e lentamente camminai toccando il muro, e...bingo...trovai una crepa. Ma una voce rimbombò in quell' antro dimenticato e mi innervosii urlando "Kimik, se urli in questi modo tu spaventerai non solo gli spiriti, ma credi ancora in queste superstizioni?". Allontanai la mano dalla crepa, e feci luce con la torcia sperando si vedesse qualcosa. https://i.pinimg.com/736x/16/f2/e9/1...c07e32b46f.jpg |
Anche quel giorno, le ore lavorative erano iniziate.
Benché fosse un lavoro impegnativo e, il mio, ero contenta di poter aiutare la gente a fare chiarezza. Inoltre, mi era sempre interessato il pensiero di introdurmi nei meandri della psiche altrui, analizzando i loro sogni, dai più piacevoli ai più sgradevoli. Non era facile con questi ultimi, poiché chiedere ai pazienti di rivivere esperienze sgradevoli non era semplice, ma ciò che dice o loro, era che solo parlandone avrebbero potuto tornare a vivere meglio, liberandosi da quelle catene. Il primo paziente entrò, accompagnato dalla mia segretaria. "Buongiorno" con un sorriso "Prego, si metta comodo" indicando la poltrona davanti a me. "Mi vuole dire il suo nome?" gli chiesi, preparando la sua cartella. https://i.pinimg.com/736x/b7/62/24/b...f3f34ed3dd.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Avevo sempre saputo cosa mi sarebbe piaciuto fare da grande. Fin da bambina, la mia più grande aspirazione era quella di diventare un'attrice. Ne parlavo costantemente, seguivo corsi su corsi e all'età di diciotto anni, finalmente riuscii a farmi un nome.
Era trascorsi altri sei anni sereni e pieni di successo, soldi e relazioni. In un caso ero anche riuscita ad arrivare molto vicina al matrimonio, ma gli impegni lavorativi di entrambi ci avevano spinto a tornare sui nostri passi. Di ritorno da una vacanza che mi ero concessa per superare il dispiacere, il pilota del mio aereo privato mi informò di un'ingente quantità di fan ad attendermi. Scesi dal veicolo salutando con un gesto della mano la piccola folla, avvicinandomi non appena qualcuno mi chiese una foto. "Certo, possiamo fare tutte le foto che vuoi!" risposi con un ampio sorriso. Non avevo mai capito per quale motivo molte celebrità fossero scontrose con i fan, dopotutto era merito loro se eravamo al centro dell'attenzione. Io amavo il mio pubblico, adoravo intrattenermi con le persone che mi davano la possibilità di essere sul grande schermo e che seguivano le mie vicende. https://i.pinimg.com/564x/65/a6/03/6...9cbfca96dc.jpg |
"Si, ma faccia lo stesso attenzione, miss Blagey..." disse Kimik cercano di parlare un pò più a bassa voce, ma neanche poi tanto.
La bella archeologa, una quindicina di metri più in basso, in fondo a quel pozzo naturale scavato nella roccia dall'acqua in milioni di anni, cercava invece di capire cosa aveva trovato. Illuminò l'interno della fessura e intravide qualcosa, bloccato nel calcare e nel quarzo. Qualcosa che era lì da migliaia di anni, forse ultima traccia di una civiltà oggi dimenticata. A quel punto non restava che cercare di tirare fuori ciò che la fessura conservava. "Buongiorno, dottoressa..." disse l'uomo a Marin "... mi chiamo Joe Sev... e sono un... si... un medium... un sentivo, ecco... insomma ho una particolare sensibilità... un dono... io lo chiamo così..." sudaticcio e impacciato "... ma... gli altri... cioè... le altre persone intendo... non vedono tutto ciò di buon occhio... questo quando non mi prendono in giro... non che a me dia fastidio... o mi metta a disagio, dottoressa... ma ciò mi fa sentire responsabile... verso il mondo..." Britty scese dall'aereo, scortata dalle sue 2 guardie del corpo, mentre gli uomini della sicurezza dell'aeroporto facevano fatica a trattenere la folla di ammiratori. Solo ai giornalisti fu permesso di avvicinarsi alla giovane attrice. "Signorina Britty..." disse un cronista che tentava di allungare il cellulare verso la ragazza per registrarne la voce "... molti critici pensavano lei rifiutasse di venire qui ad Afragola City per girare un film... ha qualche dichiarazione da rilasciare in merito?" "Signorina Britty..." una giornalista "... come mai alla fine ha accettato di girare un film d'azione qui ad Afragola City?" |
Annuii mentre scrivevo il suo nome, Joe Sev.
Mi bloccai quando poi iniziò a parlare. Un sensitivo? Interessante. Infatti lo guardai e mi fece molta tenerezza, sembrava molto timido. "Interessante" ammisi "Mi dica di più" lo invitai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si..." disse titubante Joe a Marin "... allora, dottoressa... io... credo di aver ricevuto un messaggio... l'ho percepito... come in uno stato di veglia... una sorta di estasi... tra sonno e veglia... un messaggio da un'entità... e in questo messaggio era chiaro... molto chiaro... infatti il messaggio mi avvertiva... che la fine del mondo avverrà esattamente fra 3 giorni, dottoressa..." sospirando profondamente e asciugandosi la fronte con un fazzoletto di carta.
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Nonostante la sicurezza cercasse di tenere distante la folla, i giornalisti si protrassero verso di me ponendomi le loro domande.
Mi voltai rapidamente verso gli uomini della sicurezza, rivolgendo loro un sorriso. "Un momento, per favore." avevo intenzione di rispondere alle domande dei giornalisti. "Perché avrei dovuto rifiutare? Questa è una città stupenda ed è fin dall'inizio della mia carriera che speravo di girare un film qui!" risposi con entusiasmo per poi voltarmi verso il secondo reporter "Ho girato molti film romantici e volevo provare qualcosa di nuovo. Il regista è stato molto gentile a propormi una parte, fidandosi quasi ciecamente di me. Sono sicura che sarà molto divertente come ruolo!" |
"Signorina, signorina..." disse un altro di quei giornalista fra la ressa generale a Britty "... cosa pensa del suo partner sul set? Il famoso divo afragolignonese Jean Van Bell? Qui è considerato il re dei film d'azione, oltre che un playboy incallito!" Con malizia lui."
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Sorrisi divertita alla domanda del terzo giornalista, sporgendomi lievemente nella sua direzione.
"E' un grande onore recitare al fianco di Jean e da lui sono certa che imparerò molto." mi avvicinai un pochino di più, rivolgendo al reporter uno sguardo di intesa "Non so se sia o meno un playboy, ma immagino lo scoprirò presto!" scoccai un occhiolino divertito. |
Lo ascoltai ancora.
E rimasi senza molto da dire. Del resto, cosa di poteva rispondere a chi diceva che il mondo sarebbe finito in 72 ore? "Beh, è una faccenda molto impegnativa..." commentai "Quali sono i dettagli della situazione?" chiesi ancora, mentre prendevo appunti. Non sapevo ancora se fidarmi del tutto oppure no, ma ero disposta ad ascoltarlo fino alla fine. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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