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Lys si preparò e scese nelle scuderie.
I cavalli erano tutti là, già sfamati e lavati. Era una soleggiata mattinata di Aprile, con un'aria mite. Il palazzo era invaso da una luce cangiante, tra il verdeggiante giardino ed il cortile in terra rossa di Sygma. Il vecchio Stuarto era impegnato a raccogliere frutti dagli alberi per l'imminente pranzo. “Chi può dirlo, madama...” disse il contadino ad Altea “... i fantasmi non hanno più nome, né lignaggio... sono solo spiriti dannati e maledetti che tormentano i vivi per vendetta... affrettatevi a lasciare questi boschi prima che faccia buio, signora... vedere il fantasma porta via il senno...” “Ti chiedo scusa...” disse rammaricata Tiatiana a Gwen. Questa allora prese la lettera per leggerla: “Madama Gwen, vi porgo i miei saluti. Come signora della vostra congrega e per quel senso di appartenenza che lega noi tutti immortali, vi trovo costretto a chiedervi ospitalità. Non per me, ma per quell'individuo che già conosceste durante il mio soggiorno presso di voi. Il barone infatti è braccato da alcuni monaci e temo che il vostro palazzo sia il luogo più sicuro per lui. Certo che non negherete questo aiuto ad un vostro simile, sono lieto di poter promettere onore alla vostra persona. Poiché il vostro nome sarà riportato a tutte le congreghe esistenti in caso di salvezza del barone. Allo stesso modo il vostro nome sarà conosciuto da tutti se lui dovesse perire per mano dei Cattolici. Vi ringrazio, il maestro.” |
Scossi appena la testa a Tatiana.
Poi, aprii la lettera. Simpatico il Maestro che usava la strada delle lusinghe per convincermi. Ma anche quella del timore. Fatto stava che mi trovavo a dover ospitare il barone, sicuramente per via del monile. "Dobbiamo ospitare il barone" con un sospiro chiudendo la lettera "Dovevamo perquisirlo meglio quell'uomo, maledetto monile..." con rabbia. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi...e a chi lo diceva, ci convivevo fin da piccola con gli spiriti, ma ero ancora in me.
Pensai al frate che proprio sembrava essere stato uno spirito, poi ricordai che il fantasma nobile mi aveva dato ospitalità alla fine e mi aveva detto mi avrebbe detto tutto se fossi tornata. Non avevo posto dove andare, ma non potevo andare da questo uomo..lui avrebbe rischiato la vita se mio marito mi avesse scoperta da lui. "Grazie del buon consiglio" e mi congedai. Volevo vedere il Palazzo fatiscente di giorno, salii su Cruz e lo spronai.."Avanti bello, coraggio" e presi la strada verso il palazzo. https://i.pinimg.com/originals/3e/bb...78cfec7812.gif |
Arrivai alle scuderie pensando a come avrei potuto attuare il mio piano.
Dovevo trovare degli indizi su questo individuo, per ora tutto quello che sapevo erano le parole deliranti di un sopravvissuto che diceva di aver visto un demone dorato che aveva ucciso tutti. E io ero l'ultima persona che avrebbe potuto prenderlo per pazzo, sapevo che esistevano i demoni, dopotutto se non fosse stato per uno di loro io ora sarei unicamente un pensiero nascosto e represso da quella suora di Clio, non potrei vivere al suo posto per il tempo che mi viene concesso. Ma sopratutto sapevo che esistevano cose che andavano al di là della comprensione degli esseri umani normali. Mi stupii di trovare le scuderie... senza stalliere. Dove diavolo si era cacciato Aegos? Salutai il maggiordomo poco distante con un cenno, dopotutto poteva essermi utile. "Stuarto!" lo chiamai avvicinandomi "Dovrei uscire per una cavalcata ma ho sentito di alcuni fatti strani riguardanti aggressioni nel bosco da parte di uno strano individuo... voi ne sapete niente, qualche pettegolezzo o racconto?" con un sorrisetto. Mai sottovalutare l'importanza di un pettegolezzo, spesso racchiude più verità di un resoconto ufficiale. "Ah e un'altra cosa... Aegos non è ancora tornato?" lanciando un'altra occhiata alle scuderie "E Icarius?" ricordando che anche lui non c'era al mio arrivo. "Fammi sapere se tardano, dovrò trovare altri domestici.." scuotendo la testa con sufficienza. Razza di ingrati, sparire in quel modo, non capiscono che devono essere dove io posso sempre trovarli? A che altro serve avere dei domestici, altrimenti? |
Altea attraversò un pezzo di bosco, fino ad un basso poggio, sul quale sorgevano le rovine del palazzo visto da lei di notte.
Con la luce del Sole appariva meno spettrale, ma il suo stato di degradazione e di abbandono con il chiarore del giorno erano ancora più evidenti ed opprimenti. La costruzione si mostrava come un rudere dimenticato, dentro il quale sibilava un vento perenne, simile ad un lamento d'Oltretomba. https://www.bigodino.it/wp-content/u...pscale_q85.jpg “Madama...” disse Stuarto a Lys “... Icarius è tornato poco dopo l'alba, ma poi l'ho mandato in un casolare poco lontano per comprare delle sementi... Aegos invece... in verità ora che ci penso non l'ho visto... sarà di certo in giro... magari a fare colazione in cucina... volete lo cerchi?” “Già...” disse Elv a Gwen “... ed ora? Cosa credi voglia davvero da voi il barone?” Preoccupato. |
"Ha detto che è braccato da certi monaci, che saranno stati avvisati sicuramente dal dottore. Al momento non vuole null'altro che protezione. Diamogli il beneficio del dubbio, almeno all'inizio."
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Entrai nel Palazzo, la cosa più bella era il giardino, era incredibile come si fosse mantenuto intatto e splendente e improvvisamente vidi il mio abito mutare.
Mi guardai attorno...possibile mai...questa storia è intricata.... Guardai dentro al Palazzo ma non vi era nulla di nuovo..solo decadenza e mura...si doveva tornare di notte, solo allora potevo vedere il fantasma. Uscii nel giardino e mi misi a camminare, almeno un po' di pace e visto le mura erano consunte potevo pure ammirare il panorama. Qui nessuno mi avrebbe vista..chi mai avrebbe avuto il coraggio di venire fin qui ma la pancia brontolava. https://78.media.tumblr.com/ebb56124...j7ndo1_500.gif |
Sbuffai, infastidita.
"No.." scuotendo la testa "Ormai il mio cavallo me lo prenderò da sola ma voglio, anzi, pretendo che ogni mio servo sia al proprio posto in orario di lavoro, è chiaro?" severa. Guarda un po', quello ora pensava che il pomeriggio nel mio letto ora lo renda speciale? Povero illuso, mi aspettavo che facesse il suo lavoro come si deve in ogni caso. Poi guardai Stuarto sempre più alterata. "Così come pretendo che i miei domestici rispondano alle mie domande, a tutte le mie domande..." fissandolo con due occhi di fuoco "Ti ho chiesto del bosco, mi pare!". |
“E sia...” disse Elv “... prepariamoci ad accoglierlo...” a Gwen.
Di sotto Ivan e Tatiana attendevano l'arrivo di questo ospite tanto misterioso, quanto indesiderato. Dopo circa un'ora, a ridosso di Mezzogiorno, una carrozza scura si fermò davanti al portone del palazzo. Aveva tendine nere abbassate sui finestrini della vettura. Il cocchiere era vestito con abiti scuri ed un cappuccio sul capo. Altea era nel giardino del palazzo che, benchè abbandonato ed incolto, si era conservato abbastanza bene. Di giorno quel luogo metteva di certo meno soggezione. Ad un tratto la dama sentì un calpestio, poi dei passi di cavallo. Da una crepa delle murature intraivide qualcuno su un cavallo giunto davanti al palazzo. https://ia.media-imdb.com/images/M/M...xNg@@._V1_.jpg |
Non sprizzavo gioia da ogni poro, in tutta onestà, ma non potevo oppormi.
Scesi di sotto che Tatiana ed Ivan erano in attesa, infatti dopo poco arrivò una carrozza. Aveva tendine nere e anche il cocchiere era tutto vestito di nero. "Spero non si aspetti che usciamo ad accoglierlo..." sarcasticamente, e in effetti nemmeno lui poteva uscire fuori da lì per entrare nel palazzo, dunque avremmo tutti dovuto aspettare la sera. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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