![]() |
Presi un profondo respiro.
"Questo è il suo parere, e lo rispetto. Ci permetta ancora un attimo di dubitare, almeno finché non avremo un'idea ben chiara della situazione." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Magari posso aiutarvi a risolvere quei dubbi, se mi spiegerete quali essi siano." Disse sorridendo Italus a Gwen.
|
"Immagino dovremo ancora ambientarvi e conoscere la città. Solo questo" risposi, con un leggero sorriso educato di circostanza.
Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Questa città è tutta a vostra disposizione." Disse Italus a Gwen.
In quell'istante, quasi sbucato dal nulla, apparve di nuovo l'uomo incappucciato. Era la loro guida. Italus allora salutò i 3 e si congedò da loro. |
Annuii e un attimo dopo sbucò nuovamente l'uomo incappucciato, come se fosse sempre pronto dietro l'angolo.
"Beh, direi di iniziare il tour" sarcasticamente ai due. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era un lento e silenzioso crepuscolo di un tardo giorno di Giugno, con un'aria appena fresca e stranamente poco afosa.
La città con i suoi alti edifici a metà tra l'armonia e la perfezione classicheggiante ed un pomposo barocchismo pareva cullarsi in quella vaga illusione di serenità, in attese che le prime stelle spuntassero nel cielo. L'uomo incappucciato allora condusse Gwen, Elv e Belven fuori da quel palazzo, oltre il cortile dove ad attenderli trovarono una strana carozza trainata da due cavalli dall'aspetto incredibile. Infatti erano veri e propri sauri meccanici. https://static.tvtropes.org/pmwiki/p...ix_od_1759.jpg |
Mentre avanzavamo nella città, notavo sempre più pressante la presenza di un barocco pomposo ed ostentato, opulento, opprimente, carico e talmente tanti aggettivi che non riuscivo semplicemente ad afferrarne uno, fra i tanti che si accalcavano in una corsa forsennata.
Arrivammo ad una carrozza che... Aveva due cavalli meccanici? Davvero? "Qui si danno davvero da fare per il progresso tecnologico, non si può dire il contrario..." commentai sorniona. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La carrozza partì e condusse Gwen e gli altri 2, insieme all'uomo incappucciato, nel cuore della città.
Era ovunque un trionfo di architetture monumentali e sfarzose, ma con l'aronia proprio delle proporzioni auree, con richiami alla numerologia ed alla fusione di colori in mille sfaccettature. Uaaropolis sorgeva su due fiumi, i quali scorrevano in senso opposto. La città era strutturata su tre livelli, come fossero colli artificiali, con le fabbriche situate in basso, al centro le botteghe ed ogni struttura commerciale ed infine i palazzi della giustizia e del governo sulla parte più alta. La carrozza terminò il suo giro e riportò al palazzo i 3 ospiti. In un'ampia e lussuosa mensa fu servita loro una gustosa cena, con pietanze dai gusti particolari. Finito di mangiare i 3 poterono tornare ciascuno alla propria camera. |
La città era sfarzosa ovunque, dovunque era opulenta, carica, eccessiva.
Era un trionfo di controsensi: aveva l'eccessività massiccia del barocco unita alla perfezione ed il rigore della matematica. Una città che non sarebbe bastata una vita intera per visitarla tutta. Dopo il nostro giro turistico, venimmo riportati al palazzo in cui alloggiavamo. Lì mangiammo e andammo ognuno nella propria camera. Una volta lì, mi cambiai per la notte, pronta per andare a dormire e cercare di riposare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen tornò in camera e si cambiò per la notte.
Ma non era affatto tardi e mancava ancora un'ora a Mezzanotte. Infatti le luci del palazzo erano calate, ma non spente del tutto. Sui cieli bui passavano con frequente regolarità alcuni veicoli volanti, solo intravisti durante il giorno. Come se il controllo di notte si intensificasse. Ad un tratto la ragazza sentì il suono di un violino. Proveniva dalla parete accanto, dove c'erano le camere di Belven ed Elv. |
Rimasi un po' sul divano in vestaglia e camicia da notte.
Dalla porta che dava sul balcone, vidi dei veicoli che immaginavo si occupassero della sicurezza in città ed era comprensibile che lavorassero più di sera o di notte che di giorno. Ad un certo punto, sentii il suono si un violino provenire da dove si trovavano le due camere. Allora uscii in balcone per capire da dove esattamente provenisse il suono. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Uscita sul balcone, Gwen sentì la musica giungere dalla finestra accanto, ossia quella della camera di Belven.
Dalla finestra oltre, quella cioè della camera di Elv, proveniva invece la voce di Elv che sembrava inverire con tono alterato. |
Uscita in balcone, scoprii che la musica proveniva dalla stanza di Belven.
Ma la musica che proveniva dalla stanza di Bell era ben diversa. Lo sentivo inveire in modo alterato al telefono, così cercai di ascoltare per capire se si trattasse di lavoro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutto era pronto, finalmente.
Non vedevo l'ora di scendere a terra e iniziate questa missione. Persino F22 sembrava essere collaborativo. Gli sorrisi, quando tornò a parlare. Poi però si bloccò e mi disse che c'era qualcosa che non andava, allora mi avvicinai sospettosa. "Che cosa c'è?" Chiesi preoccupata. |
Gwen cercò di capire cosa dicesse Elv, ma la musica del violino di Belven copriva la voce dell'altro.
Si poteva capire solo che era molto alterato. |
"Non so..." disse F22 a Destresya mentre controllava i dati delle strumentazioni "... capto diversi segnali attorno all'Area 71 di natura sconosciuta..."
|
La musica di Belven rendeva incomprensibili le parole di Bell,ma forse fu meglio così.
Non era giusto origliare. Non avendo altro di meglio da fare, mi sedetti sulla poltroncina da esterno a godermi la visuale in balcone. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Interessante..." mormorai continuando ad osservare la strumentazione di bordo.
"Non riusciamo a decodificare" Incuriosita. Era proprio li che dovevamo andare e stava succedendo qualcosa di strano. "Avviciniamoci di più, ma con cautela, magari riusciamo a capire di cosa si tratti!". |
Era una sera chiara di stelle nascenti, mentre il crepuscolo svaniva perdendosi oltre gli ultimi bagliori dell'orizzonte.
Gwen si godette l'arrivo della sera ed il silenzio avvolgente e quasi narcostico della città oltre l'imbrunire. La musica di Belven però e soprattutto la voce decisa di Elv si scontravano con la serenità della sera. |
"Non si tratta di un punto fisso" disse F22 a Destresya "ma tutta la zona intorno all'Area 71 pulsa di tale misterioso segnale." Spiegò il droide.
|
Era tutto molto strano.
Tutta la zona attorno all'area 71sembrava preda di questo segnale misterioso. La faccenda non era da sottovalutare, proprio per niente. Dopotutto ero stata mandata in missione proprio per comprendere meglio tutti i fenomeni che riguardavano la razza umana, dunque un segnale del genere era di vitale importanza. Allora, continuai ad osservare la strumentazione con F22. "RIesci ad identificalo meglio?" gli chiesi. |
Se ci si sforzava di isolare quelle fonti sonore nei pressi della mia camera, si poteva uscire una calma quasi inusuale, statica, narcotica.
Ma così non era. La voce di Bell e la musica di Belven creavano un contrasto notevole in quell'atmosfera quieta ed immobile, agitando la superficie tranquilla della sera ben oltre il crepuscolo, alle porte della notte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Negativo, non è possibile per ora identificare la fonte di quel segnale." Disse F22 a Destresya.
Ma poi, dopo alcuni istanti, i dati di bordo furono un pò più precisi ed il droide riuscì a circoscrivere una zona in particolare, da cui quel segnale misterioso sembrava partire. |
Ad un tratto la musica del violino cessò e con essa, quasi nello stesso momento, anche Elv smise di parlare ad alta voce.
Allora attorno a Gwen scese un ipnotico silenzio. |
La cosa si faceva sempre più strana, sempre più inquietante.
Era strano che non riuscissimo a scoprire di più circa quel segnale, dopotutto la nostra tecnologia era infinitamente più avanzata di quella umana. Ma poi F22 disse che riusciva a circosrivere la zona da cui partiva il segnale. Allora presi le coordinate e diressi l'astronave in quella direzione. "Avviciniamoci e vediamo un po' che succede!" sentenziai, guardando la strumentazione. |
I due suoni in contrappunto l'uno con l'altro cessarono quasi in contemporanea, quasi ci fosse stato uno strano incanto a legarli.
Che curiosa coincidenza. Allora, mi alzai, annodai la vestaglia sulla camicia da notte e uscii in corridoio. Una volta lì, nel silenzio più totale, mi avvicinai alla camera di Bell e bussai un paio di colpi. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...69b24e5672.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Per raggiungere la fonte di quel segnale" disse F22 a Destresya "bisogna uscire dall'astronave ed adoperare un veicolo più adatto a muoversi sulla superficie terrestre. Però ciò aumenta i rischi."
|
Gwen bussò e dopo alcuni istanti la porta si aprì ed apparve un Elv sulla soglia solo con i boxer e null'altro addosso, visibilmente nervoso.
"Ah, è lei..." disse a Gwen "... mi scusi, non pensavo di ricevere visite... mi dica... cosa le occorre?" Fissandola. https://attitude.co.uk/media/images/...rop_detail.jpg |
Quando Bell venne ad aprirmi, notai il suo nervosismo e anche il suo abbigliamento, se così potevamo chiamarli.
In effetti, avevo agito d'istinto e non avevo riflettuto. Ma ormai era andata così, ed io non ero certo in condizioni migliori. "Oh, non si preoccupi, io... Ho sentito il suo tono molto alterato e volevo sapere, se fosse stata una questione lavorativa, se potevo esserle d'aiuto..." mormorai, con tono incerto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ah, ecco..." disse seccato Elv "... ho alzato la voce e tutti mi avranno sentito... mi scusi... non volevo seccarla con i miei problemi..." a Gwen.
|
"No, non deve scusarsi" scossi la testa "Capita a tutti di avere dei problemi" con un sorriso più dolce.
"Beh, la lascio tranquillo, avrà già molte seccature senza che mi aggiunga io..." con un leggero risolino per sdrammatizzare "Buonanotte, a domani" lo salutai, poi mi voltai per tornare in camera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, aspetti..." disse Elv a Gwen "... la prego, resti, non mi va di stare solo... entri, mi faccia compagnia per bere qualcosa..."
|
"Beh siamo qui, no? Non possiamo far altro che andare allo scoperto, non abbiamo certo attraversato la galassia per non correre rischi, ti pare, robottino?" facendogli l'occhiolino.
"Uso la navicella E7 che può mutare in un veicolo terrestre!" spiegai, mentre mi trasformavo in umana. "Vogliamo andare?" gli chiesi. https://www.laprensa.hn/csp/mediapoo...YPE=image/jpeg |
Mi voltai quando mi disse di fermarmi.
Non sapevo esattamente se ciò "rientrasse nel contratto", ma lui era il capo, quindi lo avrei accontentato. "Certo, con piacere" risposi con un sorriso, mentre entravo nella sua camera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
F22 annuì e dopo qualche istante con Destresya, trasformata in umana, uscirono dall'astronave con il veicolo E7.
Cominciarono a girare per una vasta prateria che poi pian piano divenne un folto bosco. "Capto il segnale in maniera molto intensa..." disse il droide "... siamo vicini alla fonte..." Ad un tratto arrivarono davanti ad un grosso burrone. Aveva forma circolare e sembrava essere molto profondo. |
Gwen entrò ed Elv preparò 2 drink.
Poi ne offrì uno alla ragazza e si sedette accanto a lei su un divano in stile Restaurazione. "Chissà cosa avrà pensato nel sedermi urlare..." disse "... per venire qui in vestaglia..." guardandola tutta. |
Bell preparò due drink e ne offrì uno a me, per poi sedersi accanto a me sul divanetto opulente e ricco come tutto in città.
La sua frase mi spiazzò, come il suo sguardo. Non mi ero aspettata una tale franchezza. "Io... In realtà ho solo udito il suo tono... Non è mia abitudine ascoltare le conversazioni altrui..." risposi, con la stessa franchezza nello sguardo e nel tono. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv non tolse mai gli occhi da quelli di lei mentre finiva il suo drink.
"Mi spiace..." disse a Gwen "... colpa mia... ma è un periodo in cui io e mia moglie non facciamo altro che litigare..." passandosi una mano nei capelli. |
Mi chiesi cosa pensasse mentre non staccava dai miei i suoi occhi neri e vellutati, quasi morbidi al tatto.
Era uno sguardo che mi ipnotizzava, che spingeva anche me a continuare ad osservare i suoi occhi. Aggrottai la fronte con serio dispiacere. "Mi dispiace che abbia di questi problemi in famiglia, professore..." ammisi con sincerità, prendendo un altro sorso dal bicchiere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi era sempre piaciuta la Terra, con i suoi paesaggi così particolari, i colori della natura sembravano delle piccole opere d'arte.
E io di pianeti ne avevo visti molti, nel mio eterno peregrinare in giro per la galassia. Più ci avvicinavamo al punto preciso, più ogni cosa intorno a me sembrava far impazzire le apparecchiature di F22. Finchè non ci avvicinammo ad un burrone, molto profondo. "Ho idea che venga prorpio da lì, dobbiamo continuare a piedi!" Così, insieme al robottino, scendemmo dalla macchina e ci dirigemmo verso l'imboccatura del burrone. Ero sempre più curiosa di sapere che cosa provocasse tutto quello scompiglio. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 02.47.49. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli