.... sorretta dal fortebraccio del Cavailere dell'intelletto,
sentiva il suo cuore batterle forte in petto,
dentro i suoi occhi un solo fiore,
dentro le sue vene un solo amore.....

goccia di splendore
 

...dentro le sue vene un solo amore...
per sempre atteso e per sempre amato,
incastonato nel suo cuore nei meandri del fato,
da amare con idiliaco candore e con ardente fervore,
come un'anomalia, come un bisogno, come una goccia di splendore...

....come una goccia di splendore
vide ciò che da sempre cercava,
il riflesso più puro della sua anima ....

...il riflesso più puro della sua anima...
da sempre frastagliata e incatenata al molo,
come vascelli vagabondi in cerca di ristoro,
in un mare sempre aperto e fluttuante,
inquieto e vagabondo il suol cavaliere errante...

"Cavalliere errante,piangi..piangi,
hai perduto le tue terre
hai perduto chi tu amavi":
Recita la fanciulla senza nome e senza onore
"No,Signora,son pur errante,ma il mio cuore non è vacante.
Vieni..vieni..vieni via con me e del cavaliere errante si dirà che è un Re!"
"Mio signore,ho solo il pianto da offrirti in dote,
tua Regina fui una sola notte in sogno e mi lasciasti il cuore vote.
Piangi..piangi..ciò che hai smarrito,
del tuo cuor rimane un caro invito.
Ma accettar non posso più
Iddio mi chiamò in Cielo e non fo ritorno più"
"Io,Regina,ti darò un regno e dei più dotti chiederò l'ingegno,
stai pur certa che non fia tua sorte
D'esser de la Morte la consorte"
Urla alla fanciulla il cavaliere errante
ma ella più non l'ode,l'ha già rapita un fante
che nero più del nero porta in capo un velo
eppur non si da tregua il cavalier errante ad invocar il Cielo.
Un Angelo lo scorge e presto l'ammonisce:
"Reclami,forse,colei che più non t'appartiene?"
"Nossignore,ella è mia Regina!"
"E andata in Cielo,più non t'appartiene."
"Eppur ella fu a me creatura Divina,
E ella sola fia di me un Re,senz'ella sono errante,
e misero di gloria e con il cor sanguinante"
"Poichè ella ti fu sposa,ma tu di lei dimentico,partisti per la gloria,
ella pianse tanto che solo il Cielo l'ebbe in Gloria"
"Or piango,Angelo di Dio,piango e mi tormento,
sez'ella io son fatto di sgomento.
Or piango,Angelo,e più non avrò pace
Dacchè il cuore mio sia fatto pietra e tace.
Tace.. tace questo cuor grondante
che sia pietà del cavaliere errante"
Piange e si dispera il cavaliere errante.
Quand'ecco s'apre il Cielo
e giunge un Angelo foriero:
"Di te sia fatto vino
ed ella sia la coppa
Così decreta il Divino
E nulla più divida la coppia"
Così del cavaliere errante si mesce ora vino.
E la sua sposa l'accoglie ogni ora come coppa.

(Ci ho provato.Chiedo a tutti perdono,so di certo che non è mia arte.)

Anche se devono essere versi di poesi,il vostro componimento e' bellissimo!
Grazie!

Grazie a voi,milady,
Mi faceva piacere lasciare un'impronta in questo bel sentiero da voi tracciato.
E Taliesin,col suo cavaliere errante,mi ha teso la mano.
Un'orma vana,un'orma sola,poichè io non ho arte nè son degna di attraversare oltre questo luogo.
Belli i versi vostri,i versi che si susseguono con tanto sentimento.

i vostri verso sono degni di stare in ogni angolo dove nasce poesia.
Sono bellissimi...continuate con noi.
sarà un vero piacere intrecciare i nostri versi, cosi come intrecciare le nostre mani tutti insieme:smile:

La Cerca
 

Madonne...
è questo il segreto della Coppa Perduta, è questo il segreto della Cerca...
Lady Chantal, trarre ispirazione da una frase, una parola, una rima più o meno baciata, e comporre un'emozione è come una specie di magia...
Accogliete dunque il richiamo di Milady Gonzaga, che come voi è fonte inesauribile, di questa bizzarra realtà virtuale, dove l'olivo si intreccia alla vite come le vostre presenti e future parole...
Grazie..per averci riconosciuto.

Taliesin, il bardo

E la sua sposa l'accoglie ogni ora come coppa.
Ma questa vita non ti appartiene mio giovane cavaliere
dimenticate l'angelo e tornate ad essere vero
vero come l'amore che provate nell'essere vivace