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Stavo per avvicinarmi, quando quelle due lucine rosse si mossero ed io sobbalzai facendo un vistoso salto indietro.
Mi sembrò allora di intravedere una piccola sagoma scura muoversi. Ma cosa... Possibile che fosse entrato un animale? Ma quale animale aveva gli occhi rossi? Indietreggiai allora di un paio di passi, non sapendo cosa aspettarmi. Possibile che fossi impazzita a tal punto? Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quella sagoma era ferma nell'angolo, guardado Gwen con i suoi piccoli occhi rossi.
Immobile non smetteva di guardarla. Oko dormiva tranquillamente. |
Il ragazzo fu lesto nel programmarmi un volo per Kaivaz, ma gli ricordai che quello che gli avevo chiesto era un'autorizzazione da parte della facoltà e che i pezzi grossi avvisassero i colleghi del luogo, mica volevo andarci in vacanza.
Forse mi serviva un assistente più sveglio. Ad ogni modo, ribadii nuovamente che cosa mi serviva (e io odio ripetermi) e sfrecciai verso casa. Raccolsi tutte le mie cose e mi preparai a partire. |
Quella sagoma era ferma immobile ora, come me e come me mi fissava.
Oko dormiva, ma io ero lì, a non sapere che fare mentre quel qualcosa mi guardava. Il cuore mi martellava ed il sangue pulsava nelle orecchie come una grancassa. Le gambe erano paralizzate, ma una strana forza, forse la curiosità, mi spingeva ad avvicinarmi. Mi sentivo combattuta. Alla fine, mi dissi che non avevo più cinque anni e che dovevo necessariamente fare qualcosa. Così, cercai nuovamente di avvicinarmi, con cautela ed attenzione, quasi trattenendo il fiato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La sagoma era là, piccola e scura.
Gli occhi piccoli e rossi su Gwen. Se ne stava immobile, quasi ad attendere una mossa della studentessa. Ma ad un tratto la tv si accese di colpo e il volume alto riempì la stanza. In quell'istante Destresya era tornata a casa. Attendeva per il giorno dopo il permesso di poter recarsi al campo scavi di Kaiz. Ad un tratto il telefono squillò. |
Mentre mi avvicinavo, la sagoma rimase lì immobile.
Continuai a muovere qualche passo nella sua direzione, ma all'improvviso fui scossa dal televisore che si accese da solo col volume al massimo. Presi allora in fretta il telecomando per spegnerlo all'istante prima che svegliasse tutto l'albergo. Non capivo cosa stesse succedendo qua dentro, stanotte, ma nulla di tutto ciò era normale. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen spense subito la televisione, che con il volume così alto avrebbe finito per svegliare tutto l'albergo.
Voltandos poi di nuovo verso l'angolo di camera in cui aveva visto la misteriosa sagoma, la studentessa si accorse che non c'era più nulla. Oko continuava a dormire tranquillamente. |
Riuscii per fortuna a spegnere la tv in tempo, prima che svegliasse tutti, anche se Oko continuava a dormire pacificamente.
Ciò che mi colpì, fu che la sagoma scura nell'angolo era sparita, nel nulla, così come era arrivata. O stavo impazzendo anch'io come Rotly, o qui davvero c'era qualcosa di strano Ad ogni modo, tornai a letto e provai a dormire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ala fine, ma solo quando quando il cielo cominciò a schiarirsi, Gwen riuscì a chiudere occhio.
Ebbe anche modo di sognare. Un sogno strano, a tratti angosciante, quasi del tutto misterioso. Aveva infatti sognato una città, completamente deserta e silenziosa in modo angosciante. Lei vagava senza meta e stringeva in mano un calendario, con tutte i Sabati, le Domeniche e le Festività Sacre segnate con dei cerchietti. Arrivava n fine davanti ad un muro, sul quale c'era un murales che recava questo strano messaggio: "E' opera nostra" Fu Oko che cantava mentre finiva di vestirsi a svegliare di colpo Gwen. |
Fu alle prime luci dell'alba che riuscii ad addormentarmi, non prima.
Sarei finita al manicomio se avessi passato altre notti insonni, dormendo solo un paio d'ore e lavorando tutto il giorno... Ma avevo fatto uno strano sogno, in cui camminavo in città, con un calendario su cui erano segnati i fine settimana e le festività. Finché ad un tratto vidi un murales con uno strano messaggio. Quale opera? E di chi? Proprio non riuscii a capirlo... Mi svegliai sentendo Oko canticchiare mentre si vestiva. Mi sentivo distrutta, stanca, assonnata, ma mi costrinsi ad alzarmi, dopotutto non potevo farne a meno e andai a prepararmi anch'io per andare al campo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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