Taddeus annuì a Dacey, per poi correre verso la corazza.
Il ragno, attirato dalla ragazza e da suo padre non si curò più del principe e si avvicinò ancor più a loro.
“Dacey...” disse Oberon ormai senza nutrire più speranze “... è la fine...”
Ma in quello stesso istante un fascio luminoso attraversò la zampa del ragno, facendolo liberare in un verso di dolore.
La ragazza e suo padre videro così Taddeus con indosso l'antica corazza, pronto ad affrontare il mostro.
“Dacey, professore...” voltandosi verso di loro “... voi scappate... cercate di uscire dal palazzo... io sono il principe ed è mio dovere affrontare questo mostro... Dacey...” a lei “... ti amo... e se mi ami anche tu allora porta in salvo tuo padre... dovete cercare di salvarvi...” e si lanciò contro il mostro.
Beron allora prese sua figlia e la portò via, verso l'uscita.
http://img1.wikia.nocookie.net/__cb2...me_Chamber.png

Corremmo come pazzi per raggiungere la nave volante. Fortunatamente arrivammo giusto in tempo ed un uomo ci fece salire in una capsula che poi si ricongiunse alla nave.
Una volta a bordo, mi lasciai andare ad un lungo sospiro di sollievo.
"Salve, bella gente... grazie per il salvataggio, senza di voi saremmo probabilmente morti nel giro di pochi minuti..."

Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk

Non ero disposta a cadere contro un orrido enorme ragno. Non senza combattere.

Tenni il bastone in posizione di difesa ma ero pronta a colpire se fosse stato necessario.

Ma non lo fu. Una delle zampe del mostro venne colpita da un raggio luminoso, facendolo indietreggiare e urlare dal dolore.

La corazza era in funzione e il principe pareva padroneggiarla alla perfezione.

Sorrisi nel vedere quell'immagine, sapevo che ne sarebbe stato capace.

Purtroppo però non potevo restare lì a vederlo vincere, come ovviamente speravo. Era troppo pericoloso.

Le sue parole erano come un macigno ma erano vere e giuste.

Io e mio padre non potevamo aspettare, dovevamo andare vie e all'istante.

" Ti amo e so che ce la farai. Ci vediamo presto" come se fosse una promessa, cercando di non mostrare il crampo in gola e il dolore che provavo allontanandomi.

" Dobbiamo andare ora" dissi a mio padre iniziando a correre per cercare un'uscita sicura.

L'Etimasia riprese quota.
“Benvenuti a bordo, signori.” Disse Prince a tutti i nuovi arrivati. “Questa è l'Etimasia, nave volante Afragolignonese.
“Ce ne avete messo di tempo!” Ridendo Palos, in piedi vicino ad Altea, mentre tutti gli altri dell'equipaggio erano felici di rivederlo. “Allora? Cosa aspettiamo ad andarcene?”
“Icarius...” fece Tyson “... è disperso... ma secondo Pipita è su quest'isola... forse in quel palazzo...”
“Ma poi, siete certi questa nave possa portarci in salvo?” Chiese Gillen, avendo Gwen accanto.
“Forse si...” annuì Stin “... secondo i miei calcoli, in base alla massa della cometa, alla sua orbita ed alla velocità nella stratosfera, doverebbe colpire solo le terre emerse nel raggio di trenta chilometri circa.
“Dunque andandocene via ci sarebbe salvezza per noi...” Hiss, per poi guardare Gaynor.

Era l fine. Mi abbracciai ad Erien per l'ultima volta. Almeno, saremmo morti inaieme. Poi Hiss indicò qualcosa nel cielo e noi potemmo vederla: era un nave che si dirigeva verso di noi. "Guardate" dissi indicando il mostro che lo attaccava. Subito Hiss manovró la valigetta. Parve non essere accaduto nulla e invece, quel mostro, venne colpito da un fulmine, permettendo alla nave di avvicinarsi e farci salire a bordo. Mi guardai intorno. La mano stretta in quella di Erien e lo sguardo inquieto. Non avevo mai visto una nave del genere. Delle persone si presentarono, rimasi un po' di staccata, il mio istinto al momento sembrava essersi placato e dentro di me cominciò a spandersi la paura.
Cosa sarebbe accaduto adesso?

Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk

Salutai i nuovi arrivati e l'equipaggio sembrava conoscere uno di loro, ma Icarius era ancora disperso.
"Allora c'è davvero la speranza di uscire indenni" dissi, per poi stringere la mano di Gillen e sorridergli fiduciosa.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Salutai i presenti e guardai l' uomo che parlò con Palos.."Io sono di Città di Capomazda..quindi siamo conterranei..ho incontrato qui Palos per uno strano destino..dite vi sia un altro disperso...noi a Palazzo non lo abbiamo mai visto..però potrebbe essere.." e sentii la pietra bruciare, quasi un segno.."Si..io direi di andare proprio nella direzione indicata da questo.."lo guardai sorridendo "simpatico droide" abbassandomi a guardarlo ed accarezzarlo come fosse un cucciolo, certo non era la prima volta ne vedessi uno.

Dacey ed Oberon scapparono.
Corsero via da quel luogo e dai suoi errori, mentre Taddeus aveva intrapreso la lotta col ragno gigante.
Arrivarono nel grande cortile e videro sopra di loro l'Etimasia che sorvolava il palazzo.

C'era una gran confusione a bordo di quella nave, l'Etimasia, provenienti da Afragolignone. Bene, eravamo stati salvati da gente proveniente dalla mia terra...
Avevo capito che non eravamo già sulla via del ritorno perché cercavano un loro compagno rimasto a terra. Sperai lo trovassero in fretta, morire a bordo della nave sarebbe stata davvero una beffa.
"Si amore, lo spero tanto... ti amo..." dissi a Hiss abbracciandolo.

Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk

Erano tutti a bordo ormai.
Hiss e Gaynor, Gwen e Gillen con i loro due compagni, Altea, Nyoko, Erien ed Oltram.
L'Etimasia arrivò proprio a sorvolare il palazzo di Hordafren.
Ormai l'aria era quasi irrespirabile, il vento sembrava voler sradicare ogni cosa sorgesse dal suolo e dal cominciavano a cadere strani detriti.
“Pipita...” disse Palos al piccolo droide “... sei davvero certo che Icarius sia nelle vicinanze?”
“S-i, l-o s-e-n-t-o c-h-i-a-r-a-m-e-n-t-e.” Cigolò il piccolo robot.
“Scendiamo di quota il più possibile sul palazzo.” Ordinò Prince.
La nave prese a scendere.
“Signore, vedo qualcuno...” Stin fissando i monitor “... sono un uomo anziano ed una ragazza dai capelli scuri...”
Erano Dacey e suo padre che correvano nel cortile del palazzo.
“C'è anche Icarius!” Esclamò Stin. “E' con una ragazza dai capelli biondi!” Indicando il monitor dove si vedevano Icarius e Clio nello stagno del cortile.

" Una navetta!" esclamai notando un movimento nel cielo.

" Proviamo ad attirare la sua attenzione, magari ci daranno un passaggio!"

Iniziai ad alzare la braccia in aria e la mia tecnica parve funzionare perché la navetta sembrava avvicinarsi.

A bordo dell'Etimasia si erano ormai accorti di Dacey e di suo padre.
La grandiosa nave volante si fermò a poche centinaia di metri dal palazzo e fece scendere una capsula.
Questa raggiunse il suolo, si aprì ed al suo interno apparve uno dell'equipaggio.
“Presto, entrate.” Disse alla ragazza e ad Oberon.

Esitai un attimo ma quando la navetta si fermò a terra un membro dell'equipaggio e ci invitò a salire.

Guardai mio padre prima di decidere e salire, anche se ero riluttante.

Stavo abbandonando il principe così e mi sentivo in colpa.

La nave volante iniziò a sorvolare l' area..il Palazzo ormai stava crollando tra fumo e fiamme..il droide indicò la giusta posizione e trovarono, fortunatamente, gli altri dispersi.
Mi misi in disparte chiudendo per un attimo gli occhi...io me ne andrò ma tu rimarrai sempre con me, mio amato capitano, e per l' eternità perchè è dall' eternità che siamo assieme e ci cerchiamo.
Aprii gli occhi, nascosi il volto ma una lacrima scese sulla pietra facendola cambiare colore..speravo solo non me la avrebbero presa..era l' unica cosa mi sarebbe rimasto di lui.

Dacey era titubante.
Pensava a Taddeus.
Ma suo padre la spronò ad entrare nella capsula.
“Non c'è più tempo, Dacey...” disse “... restare qui e morire renderà vano ogni sforzo fatto dal principe...”
“Si, presto, salite!” Il militare nella capsula. “Tra pochissimo ci sarà l'impatto della cometa!”

Eravamo tanti a bordo di questa nave ed io potei solo rimanere in disparte. La spada spenta nel mio pugno. Non mi ero mai sentita così abbattuta. Mi guardavo in torno. Cosa sarebbe accaduto adesso? Che fine avrebbe fatto il mondo? Mia madre? L'avrei mai più rivista? E il mio villaggio? Nella mia mente, brillarono dei ricordi. Una me bambina che correva fra le strade soleggiate di quel piccolo villaggio. I bambini e le loro madri per strada a giocare, persone con le loro bancarelle piene di leccornie. Tempi sereni e spensierati, pieni di gioie. Mi salirono le lacrime a quei ricordi così vivi in me. E alla fine piansi, in preda ad una paura così forte, un senso di fallimento, vergogna e disagio. Volevo tanto essere con mio padre in quel momento. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...71867e24e1.jpg

Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk

Ancora riluttante obbedii a mio padre, sapevo bene che aveva ragione. Così io e lui seguimmo l'uomo sulla navetta.
Stavo tentando di non pensare al peggio, allo scontro tra il mostro e il principe per non aggiungere anche l'imminente arrivo della cometa sull'isola.
Non pareva esserci più molta speranza per il principe e dentro di me mi incolpavo per non averlo salvato.

Tutti quanti erano a bordo.
Ad un certo punto altre due persone furono recuperate, un uomo anziano ed una donna.
Per fortuna, inaspettatamente, l'equipaggio vide anche Icarius e scendemmo di quota per prendere anche lui è la ragazza bionda con cui si trovava.
"Sembra che presto ci saremo tutti. Possiamo farcela, ne sono sicura" sorridendo e accarezzando il viso di Gillen.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

A bordo dell'Etimasia c'erano sentimenti contrastanti.
Altea era preda della malinconia, avvertendo un vuoto sconosciuto fino ad allora.
Come se una parte di sé restasse in quei luoghi,in quelle terre ed in quei mari.
Nyoko invece ripensava a suo padre.
Ad un tratto la ragazza avvertì il calore di un abbraccio.
“Presto saremo salvi e torneremo a casa, Nyoko...” disse Erien “... i tuoi genitori e tutto il nostro paese saranno fieri di te...”
Gwen infine sentiva la speranza gonfiarle il cuore.
Forse davvero c'era salvezza da quell'olocausto galattico.
La capsula risalì e dentro vi erano anche Dacey e suo padre.
“Dobbiamo solo recuperare Icarius e potremmo andarcene!” Rsclamò Tyson.
Allora di nuovo la capsula fu fatta scendere, stavolta sullo stagno dove c'erano Icarius e Clio.

Ero grata a tutte quelle persone sconosciute per averci permesso di salire a bordo, ed essere quindi in salvo.
Tuttavia la malinconia e la tristezza dominavano il mio animo.
" Che dovrei fare papà? Credi sia ancora vivo e... Io voglio sapere dov'è, come sta...voglio che ci sia anche lui qui" confessai candidamento a mio padre, con gli occhi leggermente lucidi.

La mia incoscienza mi portò a pensare fosse stato meglio morire lì..tra ciò che veramente avevo sentito e sentivo fosse la mia vera vita.
Non avevo mai creduto nell' Amore, nessuno mi aveva amata..e ora che mi ero innamorata...dovevo rinunciare all' Amore e realizzai la mia vita ormai era rovinata per sempre perchè troppo forte ed ardente era il mio Amore per il capitano e mi sedetti aspettando riuscissero a prendere le altre due persone..io non avevo più parole in quel momento.

Quel abbraccio mi gonfió l'anima. Strinsi Erien più forte lasciando cadere la spada a terra.
"Vorrei poterti credere" dissi in preda allo sconforto. Quel calore, quel amore che provavo, mi facevano piangere come mai avevo fatto prima. Sentivo la gola secca e gli occhi bruciarmi. Avrei davvero rivisto il mio villaggio? Mia madre? O avrei incontrato mio padre e i mie due amici defunti. Herek, Helenye... I miei migliori amici. Piangendo sempre più, sprofondando il viso in quel abbraccio.

Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk

Quel bacio, così intenso e unico.
Quel bacio che ci unì nella vita e nella morte.
Poi quel rumore.
Alzai lo sguardo, e vidi una strana nave.
"Amore siamo salvi.." esclamai, vedendo una capsula che si avvicinava a noi.
"Andiamo.." sorrisi, prendendo la sua mano.

Le emozioni che caratterizzavano quell'ambiente erano delle più varie, c'era sollievo, sconforto, tristezza...
Mi avvicinai a Gillen, abbracciandolo.
"Teniamo duro amore, sono sicura che tra poco tutto questo finirà e noi saremo salvi e liberi" dissi piano, sorridendo e baciandolo.
http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...5cbb1f589b.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

La capsula fece salire Icarius e Clio, per poi risalire sull'Etimasia.
A quel punto Prince diede ordine di allontanarsi subito.
I motori furono portati alla massima potenza, mentre Dacey piangeva sulla triste Sorte del suo Taddeus.
Anche Nyoko era triste, forse impaurita per l'imminente catastrofe.
La nave volante prese ad allontanarsi, mentre dal cielo cadeva fitta una pioggia di detriti radioattivi.
Ad un tratto qualcosa apparve sul monitor.
“Un veicolo non autorizzato si avvicina...” disse Stin.

Salimmo a bordo, mentre mi guardavo intorno stranita.
"Che strano posto.." sussurrai, con due occhi sbarrati, stringendomi a lui.
"L'importante è che siamo salvi, Amore.." sussurrai, tenendolo stretto "E che siamo insieme" baciandolo dolcemente.

Eravamo partiti. Non sapevo dove saremmo andati, non sapevo se saremmo sopravvissuti. Sapevo che dovevo essere forte. Mi strinsi a Erien sperando di trarne più forza possibile, lo carzzavo dolcemente sulla nuca, sentendo i suoi capelli morbidi fra le dita. Ero forse impaurita, ma quel contanto mi dava la forza per sentirmi viva. Avrei potuto combattere ancora e ancora con lui al mio fianco. Poi accadde qualcosa. Gli ufficiali della nave parvero nervosi. Chissà cosa stava accadendo...

Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk

Salirono quello che doveva essere Icarius e la ragazza bionda che era con lui.
A quel punto la nave ripartì, allontanandosi.
Poi, però, fu avvistato un altro veicolo.
Guardai Gillen nervosa.
"Cosa sarà mai?"

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Mi strinsi tra le braccia di mio padre, cercando così un po' di conforto.
Solo allora mi resi conto di come ero stata scortese con i miei nuovi compagni di viaggio.
"Perdonatemi...Noi non ci siamo ancora presentati. Mi chiamo Dacey, e lui è mio padre, Oberon. Veniamo da Retania" dissi cercando di mostrarmi cordiali nonostante i miei continui tristi pensieri, guardando i vari membri di quell'equipaggio.
"Una navetta?" balzai in piedi udendo quella notizia, come se avertissi un modo di speranza in essa.

L'Etimasia era pronta ad abbandonare quelle latitudini, con la speranza di poter fuggire da quel mondo in rovina.
E la speranza era il sentimento dominante.
Di Gaynor, di Gwen, di Nyoko.
La speranza di potersi salvare e tornare alla vita.
Ma c'erano poi la malinconia di Altea e la tristezza di Dacey.
Ed anche lo stupore di Clio, che si strinse ad Icarius e trovò conforto e sicurezza nei suoi baci, mentre tutti a bordo era felici di rivedere il pilota disperso.
Pipita su tutti, mentre Abelardo si commosse nel rivedere Clio creduta invece morta fino a pochi istanti prima.
Ma ad un tratto fu avvistato qualcosa.
Un oggetto non identificato.
“Signore...” disse Stin a Prince “... si tratta di un caccia...”
“E' di Retania!” Esclamò Oberon. “Si, è un caccia di Retania!”
“Allora vogliono abbatterci!” Gillen.
"Un singolo caccia non può certo abbattere l'Etimasia." Mormorò Prince.
https://content.halocdn.com/media/De...528b776f99.jpg

La ragazza bruna si presentò.
Si chiamava Dacey e suo padre Oberon.
"Piacere di conoscervi. Io sono Gwen e loro sono Selia, Daniel e lui" stringendo il braccio e la mano di Gillen "È Gillen" dissi sorridendo.
Poi, il veicolo venne identificato.
Proveniva da Retania.
"Dunque possiamo farcela?" chiesi, speranzosa.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Entrammo in quella strana nave, e in un attimo capii che era quella che stava cercando Icarius.
Tutti erano felici di rivederlo.
Ma io mi illuminai quando vidi il mio amico perduto nell'ultimo posto che avrei potuto immaginare.
Così corsi da lui e strinsi forte il gufo per un istante perché poi sapevo che avrebbe iniziato a brontolare.
"Abi!" esclamai felice.
Poi salutai Pipita.
C'era molta gente, gente che non conoscevo.
Era strano essere in mezzo alla gente in quel modo.
Alcune ragazze si erano presentate, ed erano di Retania come me.
Sembravano gentili e cordiali.
"Io.." mormorai, cercando di vincere la timidezza "Sono Clio.." sorridendo "Ed è un vero piacere vedervi.." con un sorriso sollevato.
Ora c'era quel caccia di Retania, e forse i guai non erano finiti.

Mi guardai intorno. C'erano altra gente sulla nave. Chi sconvolta e terrorizzata, chi speranzionza. Donne abbracciate ai loro uomini e parenti, si baciavano dandosi forza l'un l'altra. Ero ancora fra le sue braccia. Cosa eravamo? Amici? Amanti? Lo guardai. Avevo negli occhi mille domande, tante cose volevo dire e fare, ma me ne uscì solo una.
"Ti amo" e abbracciandolo di nuovo, lo baciai come mai avevo fatto prima. Intanto intorno, sentivo gli ufficiali discutere di un caccia di Retania.

Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk

I nuovi arrivati si presentarono ed un clima più disteso si formò a bordo.
“Si, lei è Clio...” disse Icarius ai suoi compagni, stringendo a sé la ragazza.
“E bravo...” ridendo Tyson “... noi eravamo in pena e tu invece eri a fare il cascamorto.” Divertito.
Nyoko ed Erien erano poco più distanti dal gruppo.
E lei si dichiarò.
Dichiarandogli il suo Amore.
E lo baciò.
Un bacio diverso, forte, non più da ragazzina o da amica, ma da donna.
Un bacio che, nonostante l'iniziale stupore, lui poi corrispose.
Dischiuse la bocca ed accolse le labbra di lei nelle sue.
Poi l'allarme.
Un caccia di Retania si stava avvicinando.
E Dacey, irrazionalmente, iniziò a sperare.

" E' un vero piacere conoscervi tutti" sorridendo alle varie persone che man mano mi rispondevano, cercando di tenere bene a mente volti e nomi di ognuno.
Intanto, mentre quel caccia si avvicinava, presi a girare l'anello che mi aveva donato il principe, in maniera quasi ossessiva intorno al mio dito.
Per quando potessi sperare la mia parte razionale si stava facendo largo, ricordandomi quanto potesse essere improbabile che su quel caccia si fosse proprio lui.

Quel bacio così profondo, facendomi sentire donna. Sentivo il suo amore. Quel bacio era così meraviglioso, non avevo altri termini in testa. Non durò molto che subito fummo interrotti. Il caccia era entrato in azione.
"Ha davvero intenzione di attaccare?" dissi rimanendo attaccata ad Erien e guardandomi intorno.

Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk

Quel caccia era sempre più vicino ed i cannoni dell'Etimasia puntarono contro di esso.
“Signore...” disse ad un tratto Stin “... signore, il caccia chiede di comunicare...”
“Aprite il segnale radio.” Prince.
“Caccia chiama nave volante... rispondete...” la voce del pilota del caccia “... rispondete... chiedo di avvicinarmi... sono Taddeus, principe di Retania...”
E ciò fu udito da Dacey.

Il clima si distese un po'.
Risi appena alle parole di Tyson, scoprendo che la ragazza si chiamava Clio.
Non si poteva mai sapere come e quando l'Amore arrivava... Pensai, sorridendo e guardando Gillen.
Dall'allarme però capimmo che il veicolo, il "caccia", si stava avvicinando e tutti restammo col fiato sospeso, sperando in meglio.
E in effetti il meglio sembrò arrivare, poiché il caccia non voleva attaccare ma comunicare ed io rimasi in ascolto per Cercare di capire.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Icarius mi presentò ai suoi compagni, stringendomi a sè.
Io arrossii appena alle parole di uno di loro, ma ero felice che non nascondesse i suoi sentimenti.
Ma poi il caccia chiese di parlare, e io trasalii.
Il principe di Retania!

Tentavo di non illudermi in false speranze ma poi fu aperto il contatto radio con il caccia e la voce del suo pilota, benché il segnale non fosse perfetto mi fece trasalire. L'avrei riconosciuta sempre e comunque.
" Oh cielo, è lui!" esclamai lasciandomi andare in un sorriso sollevato.
"Vi prego fatelo salire" dissi agli altri alzandomi in piedi. "Per favore"