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"Ah, ecco..." disse il monaco fissando Gwen "... e quello?" Indicando il lucchetto a terra. "Anche quello è lì per via della pioggia?" Avendolo notato prima, per questo li aveva poi sorpresi. "La curiosità è una brutta bestia. Ma tranquilli, morirete senza peccato, se vi pentirete." Sarcastico.
"Noi non abbiamo visto nulla di che..." fece Elv "... lasciateci andare e non avrete noie... io poi sono facoltoso e posso pagarvi bene..." Per tutta risposta il monaco lo colpì col calcio della pistola in piena fronte, facendolo cadere a terra senza conoscenza. |
Destresya si avvicinò ad una delle finestre e cercò di guardare nel casolare.
Tuttavia era semibuio all'interno e riuscì a vedere solo sagome indistinte, come se il professore si fosse incontrato con alcune persone. Poi svanirono nella penombra di quel luogo. |
Non risposi circa la cassa, poiché era stata oggettivamente aperta ed era chiaro che fossimo stati noi.
Elv gli propose di pagarli, ma quel bastardo lo colpì facendogli perdere conoscenza. "Elv!" urlai, abbassandomi e sollevandogli la testa "Hey... Svegliati, ti prego..." dissi, toccandogli il viso preoccupata, nel tentativo di svegliarlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il monaco afferrò bruscamente Gwen per un braccio e la tirò su.
“Tu stai ferma” disse puntandole sempre la pistola “o mi dimenticherò di indossare questo saio e tramortirò anche te!” Spingendola verso il muro. Arrivò un altro monaco. “Che succede?” Chiese all'altro. “Due ficcanaso.” Quello con la pistola. “Tu occupati di quest'idiota...” indicando Elv svenuto “... io penserò alla ragazza.” L'altro prese Elv sulle spalle e lo portò via. |
Cercai di divincolarmi mentre quelli mi tirava su.
"Ah, ora ti ricordi che lo indossi, maledetto bastardo" sputai fuori, con rabbia. Intanto, arrivò un altro e portò via Elv. Ad un tratto, non sapendo che fare, tentai di colpirlo in pieno viso. Non avrei accettato di subire passivamente da quei maledetti criminali col saio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Riuscii a vedere delle sagome, grazie ai miei occhi da felino, ma poi sparirono nella penombra di quel luogo.
Ormai ero lì, dovevo andare fino in fondo. Così, decisi di intrufolarmi nel casolare e seguirli, silenziosa e felpata come un gatto. |
Il monaco bloccò Gwen che tentò di colpirlo, per poi schiaffeggiarla forte, facendola cadere proprio contro una di quelle casse.
Battè la testa e perse conoscenza. |
Destresya entrò nel casolare, penetrando nella silenziosa penombra.
La sua vista da felino le permise di muoversi a suo agio, fino a scendere in una sorta di scantinato. Qui sentì delle voci giungere da dietro una porta chiusa. "Questo ci permetterà di guadagnare tempo" disse il professore "e di portare fuori città il tutto. Tutto è programmato nei minimi dettagli. Un solo errore e tutto salterà." "Si." In coro due uomini che erano con lui. |
Mi bloccò e lanciai un urlo quando mi colpì con uno schiaffo.
Ricaddi violentemente sulla cassa, avvertendo un forte dolore alla testa, poi nulla. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen riprese conoscenza più tardi.
Forse dopo un'ora o due. Avvertiva un vago capogiro. Realizzò poi di essere in una stanza semibuia, legata. Accanto a lei c'era qualcuno. Era Elv, legato anche lui ed ancora svenuto. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 13.03.31. |
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