Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 05-03-2012 19.47.36

complimenti lady Talia :smile_clap:...ora vi siete meritata una visita, come disse Sir Guisgard, al palazzo dei Taddei :smile:

Emrys 06-03-2012 06.45.01

Complimenti, Lady Talia!!! :smile_clap::smile_clap::smile_clap:

Che dire? Non faccio che ripensare ultimamente ai lontanissimi tempi della mia gioventù... E oggi non posso non ricordare quando, un po' meno giovane, girovagando senza una vera meta tra le mura dell'Università di Oxford, mi imbattei in un meditabondo fraticello che continuava a borbottare: "La spiegazione più semplice è da preferire! La spiegazione più semplice è da preferire!". William si chiamava: William di Ockham! ;)
Sarà forse colpa dell'imprinting dei miei primi giorni di vita, se sono un sofista? :p

E' indubbio, invece, che voi siete una seguace di William, mia signora!

Talia 06-03-2012 10.52.47

:eek: oh... caspita!
Ebbene... grazie a tutti! :smile_lol:
Quando si dice la fortuna...
e...
si, Emrys, avete ragione: questa volta è stato il caro vecchio William di Ockham a mostrarci la via! ;)

Lady Altea...
i Crocos non sono ancora sbocciati... quando lo saranno, cara, ve ne donerò qualcuno! :smile:

Sir Guisgard, mio signore...
lady Altea non ha torto, sapete? Non credete anche voi che mi sia meritata un premio? Attendo dunque l'arrivo vostro e della vostra carrozza... mi dovete quella visita! Guidata, ovviamente! ;)

Guisgard 06-03-2012 18.12.41

Un cavalier cortese mantiene sempre la parola data, milady!
Tenetevi libera per quella visita guidata nell’incantato Palazzo dei nobili Taddei ;)

Guisgard 08-03-2012 13.47.14

La scuola cattedrale di Capomazda attirava studenti da tutta la regione, grazie ai grandi risultati raggiunti nello studio della teologia, della filosofia (a quel tempo le due discipline non erano considerate distinte e indipendenti l’una dall’altra) e delle Arti Liberali.
Quella mattina l’Aula Magna era gremita di studenti e molti si apprestavano a prendere posto nei banchi.
“Ycleria, vieni a sederti accanto a me?”
“E tu come fai a conoscere il mio nome?” Voltandosi la ragazza, per poi scuotere il capo e sorridendo lievemente.
“Eh, è una lunga storia” sospirò lo studente “e temo dai tratti anche incredibili…”
“Se riesci a raccontarla prima che arrivi il maestro” con sufficienza lei “sarebbe cosa gradita. Comunque, se vuoi, vieni tu a sederti qui.”
“La vita non è poi differente dallo studio…” disse lui facendo scendere i libri sul banco davanti, per poi sedersi accanto a lei “… anche per essa valgono le due chiavi di lettura, letterale e spirituale…”
“Ah, un filosofo…” scuotendo il capo lei.
“Quale versione vuoi ascoltare?” Sorridendo lui. “Quella pratica o quella romanzata?”
“Oggi deve essere il mio giorno fortunato…” guardando l’ingresso lei, come se aspettasse l’arrivo del maestro “… sentiamo quella romanzata, forse sarà originale, almeno spero…”
“Conosci il mito della Mela d’Oro?” Ridendo lui.
“Oh, Cielo, non vorrai far scoppiare una guerra proprio qui?” Sarcastica lei. “Già la nobiltà vede di cattivo occhio la nostra scuola, in contrasto con la Chiesa… dai, passiamo direttamente alla versione pratica…”
“Non è detto che sia meno romantica…” sorridendo lui.
“Ecco, dovevo attendermelo vero?” Sfogliando distrattamente uno dei suoi libri lei. “Stai mettendo in pratica un nuovo metodo di corteggiamento? Non so, Ovidio e gli elegiaci ti sembravano superati e hai voluto collaudarne uno tutto nuovo? E non dirmi che io sono la fortunata del giorno?”
Lui incrociò le braccia e restò ad ascoltarla divertito.
“Già, tu non sei tipo da dirmi subito come fai a conoscere il mio nome, vero?” Fissandolo lei. “Devi ricamarci un poema intorno, giusto?”
“Talvolta si resta a fissare così tanto qualcuno” rispose lui, prendendo uno dei libri di lei “da imparare ogni cosa che la riguarda… anche il nome…”
“E il tuo nome?” Scuotendo il capo lei. “Almeno quello posso saperlo senza dover ascoltare un poema?”
Anya sorrise.
Nessuno lì conosceva il suo vero nome.
Era entrato in quella scuola celando la sua identità per non avere favoritismi, essendo l’erede all’Arciducato di Capomazda.
Arrivò il maestro e cominciò la lezione.
Nel pomeriggio, nel cortile della scuola, lui la rivide.
Era sotto un albero, davanti alla statua dell’Arciduca.
“Temevo che le tue compagne non ti lasciassero più da sola.” Sorridendo lo studente.
“Purtroppo noi comuni mortali” senza distogliere gli occhi dal libro lei “dobbiamo studiare per ambire a diventare qualcuno… non abbiamo i privilegi dei potenti…” gettando uno sguardo sulla statua.
“Non ti piace molto la nobiltà, vero?”
“A te si? Non vedi come ci sfruttano? Anzi, ti consiglio di studiare, per avere la possibilità di farti un avvenire anche tu, non avendo sangue blu nelle vene…”
“Tu cosa vorresti diventare?”
“Io?” Alzando finalmente gli occhi dal libro lei. “Mi piacerebbe scrivere… magari romanzi… si dice che in Francia riscuotano un gran successo…”
“Conosco un posto magico…” fece lui “… capace di ispirare come pochi altri… vuoi venirci con me? E’ un posto speciale.”
“Non ti arrendi mai tu, eh!” Tornando a leggere lei. “Sono alle prese con un vero rompicapo… hai sentito il maestro sull’Indovinello di Carizia?”
“No, solo qualcosa…” rispose lui “… se non erro riguarda il volgare… è il primo testo scritto in cui il volgare raggiunse dignità tale da essere usato alla corte dei Taddei… ma non l’ho mai letto.”
“Però, allora il tempo lo passi anche a studiare vedo!” Fissandolo lei. “Non l’avrei mai detto… pensavo che i tipi come te perdessero tutto il giorno a ricamare versi d’amore… quanto all’indovinello, sono certa che il Latino non sarà mai surclassato dal volgare…”
“Ti sbagli doppiamente…” appoggiandosi al tronco dell’albero lui “… il volgare si imporrà anche sul latino… e non si perde mai del tempo quando si compongono versi d’amore…”
“E sia, mio intrepido cavalier d’amore e cortesia…” mettendogli il libro davanti lei “… risolvi l’Indovinello di Carizia ed io verrò con te in quel certo posto.”
Anya allora sorrise e lesse l’indovinello:

“Ora penserai a Ettore, Aiace o Achille,
o forse a Sansone, Ercole e ad altri mille!
Ma pesa ben parole e pensieri o saran vani,
quello è un duro che viene spesso alle mani!”

Sussurrò allora la risposta insieme, narra qualcuno, a qualche altra cosa all’orecchio di Ycleria.
I due allora corsero dal maestro per avere risposta.
Anya aveva indovinato e lei, come promesso, andò con lui in quel luogo speciale.
Da quel momento vissero un amore senza fine che ancora oggi riempie poesie e romanzi nella letteratura della mia nobile terra.
Ma questa è un’altra storia.

E voi, cavalieri e dame di Camelot, riuscite a risolvere il celebre Indovinello di Carizia?
http://www.wagnermania.com/Mitos/ima...108/Hughes.jpg

Emrys 08-03-2012 14.24.47

Evvai! Un altro indovinello! :Anniversaire:

Correlato da una bellissima storia, come sempre!!!

Bene! Bene!
Oggi seguirò l'esempio di Lady Talia e del suo ispiratore William e starò sul semplice... beh, si fa per dire!... e dico, infatti, DIAMANTE!

Talia 08-03-2012 14.30.28

eh, mio signore... che storia affascinante... :smile_wub:
ehh... :smile_wub: :smile_wub:
...
...eh?
come?
che dite?
indovinello?
che indovinello?
...
ah... ah si, giusto... l'indovinello! :smile: Mi ero distratta, chiedo venia!
Ecco, vediamo...
io dico... CALLO...
ma si... perché no... in fondo è duro e talvolta viene alle mani! :neutral_think: Si, lo so... la risposta del nostro buon Emrys è più poetica... sarà che alle mie mani non è che giungano poi così tanti diamanti (...ahimé! :rolleyes:)...
;)

Altea 08-03-2012 14.34.50

Stupenda storia...ma non riesco a trovare una soluzione :rolleyes:

Guisgard 09-03-2012 03.16.11

Citazione:

Originalmente inviato da Emrys (Messaggio 44357)
Evvai! Un altro indovinello! :Anniversaire:

Correlato da una bellissima storia, come sempre!!!

Bene! Bene!
Oggi seguirò l'esempio di Lady Talia e del suo ispiratore William e starò sul semplice... beh, si fa per dire!... e dico, infatti, DIAMANTE!

Amico mio, anche a me il cuore della Granduchessa fa pensare ad una meravigliosa pietra preziosa da conquistare, ma, ahimè, "Diamante" non è la soluzione dell'indovinello :neutral_doh:

Guisgard 09-03-2012 03.16.47

Citazione:

Originalmente inviato da Talia (Messaggio 44358)
eh, mio signore... che storia affascinante... :smile_wub:
ehh... :smile_wub: :smile_wub:
...
...eh?
come?
che dite?
indovinello?
che indovinello?
...
ah... ah si, giusto... l'indovinello! :smile: Mi ero distratta, chiedo venia!
Ecco, vediamo...
io dico... CALLO...
ma si... perché no... in fondo è duro e talvolta viene alle mani! :neutral_think: Si, lo so... la risposta del nostro buon Emrys è più poetica... sarà che alle mie mani non è che giungano poi così tanti diamanti (...ahimé! :rolleyes:)...
;)

Che l'ambientazione scolastica del racconto, milady, abbia ispirato il vostro vivace intuito?
Chissà, forse si, visto che avete brillantemente risolto l'Indovinello di Carizia ;)
Infatti, era proprio "Callo" la soluzione all'arcano!
I miei complimenti, milady :smile_clap:


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