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Guardai l'allarme e poi Hiss sorpresa.."Come può essere..noi non lo abbiamo disattivato, sia uno scherzo delle tecnologia impazzita?Controlla che è successo" .
Poi guardai il prete.."Padre..come vi chiamate? Capisco stia per piovere ma entrate in casa di altri senza bussare? Sembrate spaventato." con aria interrogativa. |
Lo guardai e sorrisi.
“Oh, ma davvero?” con aria maliziosa e complice, sporgendomi verso di lui. Lo squadrai da capo a piedi, accarezzando con lo sguardo ogni sua forma, ogni suo lineamento. “Eppure non si direbbe, sa?” con un sorrisetto divertito. Chissà cosa passava nella mente di quell’uomo che tanto destabilizzava la mia mente e che faceva fremere il mio corpo senza nemmeno avermi mai toccato. “Ma posso sempre tornare seria e professionale, se vuoi…” fissandolo con gli occhi ardenti nei suoi, mentre in realtà mi avvicinavo sempre di più. “Non voglio certo metterla in imbarazzo, signor Hero...” con un tono fintamente ingenuo ma caldo e seducente. |
Quel passi, sempre più vicini.
Elv non riprendeva conoscenza e Gwen sentiva qualcuno avvicinarsi sempre più. Un attimo dopo entrò nella stanza il nonno di Elv. |
Ad un certo punto, finalmente entrò il nonno e capii di chi erano i passi.
"Oh, è lei..." dissi "Quando... Quando è arrivato Elv? Forse mentre dormivo?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Ero diretto alla mia Parrocchia, non lontana da qui..." disse il prete ad Altea "... ho visto il tempo volgere al peggio, minacciando un temporale... ho visto questa casa, aperta e sono entrato... tutto qui... non sono certo un ladro..."
Tornò Hiss. "L'allarme in effetti è disattivato..." mormorò "... è stato disattivato dall'interno..." |
Icarius sorrise a Clio.
"Beh, però deve decidersi..." disse "... se farmi del lei o del tu... ed io farò di conseguenza..." facendole l'occhiolino. |
Ormai il mattino era arrivato e ascoltai il parrocco ma quando Hiss mi raccontò il fatto dell' allarme risi.."Magari questo parrocco è entrato da chissà dove e lo ha disattivato, non vi eravamo altri che noi due, vero Hiss?" gli sorrisi con intesa.."Di che parrocchia fa parte...non mi ha detto il suo nome..possiamo riaccompagnarla" ora si sarebbe visto se diceva la verità.
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Risi piano a quelle parole di Icarius, davvero non aveva notato il mio tono fatto di complicità? Avevo fatto apposta a dargli del lei, ma forse non ero stata brava a farmi comprendere.
Chissà che pensava in quel momento... "Beh, io ti avevo dato del tu ma poi mi hai dato del lei prima..." lasciai in sospeso guardandolo dritto negli occhi. Quegli occhi così belli, intensi e azzurri. Di un azzurro inconfondibile, che non avevo mai incontrato in nessuna persona. "Mi confondi, Icarius..." sussurrai, con un tono caldo e intenso, senza lasciare mai i suoi occhi. |
"Meglio se tu non l'avessi visto..." disse il nonno di Elv a Gwen "... Elv è pazzo... l'insania ereditaria della nostra famiglia si sta già manifestando da mesi... non potrà mai avere una vita normale."
In quel momento un terrificante tuono sembrò scuotere i pilastri della Terra e tutto ciò che su di essa si ergeva. Un boato così profondo che parve essere lo scoccare inesorabile di un fatale conto alla rovescia giunto al termine. |
"E quindi" disse il prete ad Altea "come sarei entrato in casa se l'allarme era inserito? Attraverso le pareti, come un fantasma, per poi disattivarlo dall'interno quando ormai non ce ne fosse più bisogno?" Sarcastico.
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