Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 30-08-2016 05.51.46

“Te la racconterò...” disse Icarius a Clio “... e molte altre cose pure... ti racconterò il mondo intero... i suoi giochi ed i suoi segreti...” sorridendo “... se lo vorrai...”
“C-a-p-i-t-a-n-o...” intervenne Pipita “... t-e-m-o c-h-e s-f-i-d-a-r-e q-u-a-l-c-u-n-o q-u-i s-i-a a-l-q-u-a-n-t-o s-c-o-n-s-i-g-l-i-a-b-i-l-e... r-i-l-e-v-o u-n-a q-u-a-n-t-i-t-à- e-c-c-e-s-s-i-v-a d-i z-i-n-c-o, f-e-r-r-o e r-a-m-e... o-s-s-i-a s-e-p-o-l-t-u-r-e u-m-a-n-e...”

Clio 30-08-2016 05.54.50

Il Tropico Lunare
 
Com'era bello credere a quell'istante, immaginate davvero una vita per me, per noi, fuori dalla torre.
Era una sensazione bellissima e nuova.. Sapevo che aveva un nome, eppure non mi veniva in mente.
Ecco, speranza.
La speranza di una vita vera, fatta di emozioni.
Ma anche i bei sogni non sopravvivono all'alba, pensai con un sorriso triste.
Poi il robottino si mise a parlare e io risi alle sue parole.
"Dovresti ascoltare Pipita.." Divertita "In effetti riserviamo delle degne sepolture a tutti coloro che periscono nella sfida.." Sorridendo appena "E fidati, non sono pochi.." Seriamente.

Guisgard 30-08-2016 06.01.42

Cominciò ad albeggiare.
Icarius, senza badare alle parole di Pipita, si voltò e guardò fuori, con l'aurora che pian piano tingeva il mondo.
“Un poeta diceva che guardando l'alba con una donna, prima o poi le finirà per innamorarsi di te...” disse in un sussurro “... chissà se è vero...”
“C-a-p-i-t-a-n-o...” cigolò Pipita, che stava accanto a Clio “... è u-n-a p-a-z-z-i-a...”
“Sperare che l'alba faccia innamorare davvero, dici?” Voltandosi Icarius e ridendo sarcastico. “Chissà...” fissando poi Clio.

Dacey Starklan 30-08-2016 09.51.05

" A domani Altezza" con un inchino prima di vederlo uscire.

" Si papà, é meglio. Domani sarà una giornata impegnativa per tutti" posando il bicchiere ormai vuota.

Insieme a Oberon uscimmo e raggiungemmo le camere da letto.

" Voglio preparare già il materiale che mi servirà domani... Uhmm un taccuino, quale strumento per raccogliere campioni..." e intanto riempivo la borsa stando nello studio.

Quando terminai tornai in camera.

" Buonanotte papà" passando nella sua stanza prima di entrare nella mia. Mi preparai per la notte ma come sempre mi risultò difficile addormentarmi.

Ritrovarmi lontana da casa, con quel mistero delle bestie, la paura degli attacchi e l'idea di passare l'indomani con il principe.

Se qualcuno mi avesse raccontato di quella prospettiva solo pochi giorni prima, ne avrei riso.

Mi sedetti sul bordo della finestra ad osservare il cielo scuro,le dita intrecciate nei capelli e lo sguardo fisso.

Tentavo di trovare una spiegazione a tutti quei fatti, collegando le informazioni ricevute a cena.

Ero sempre più convinta che gli animali agissero sotto il controllo di qualcuno o qualcosa. Ma chi?

Solo dopo parecchio tempo mi decisi ad andare a letto ma il mattino mi raggiunse quasi subito. Balzai subito in piedi con uno sbadiglio e mi preparai con cura, non volevo certo sfigurare accanto ad un membro della famiglia reale.

La colazione fu servita nella stessa stanza della sera precedente, che raggiunsi insieme a mio padre.

" Buongiorno a tutti" con un grande sorriso, nessuno avrebbe mai pensato che avevo passato la notte pressoché insonne.



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Nyoko 30-08-2016 11.37.13

Guardare quegli occhi stupendi immersi nei caldi colori dell'alba mi fece arrossire. Era così... Bello. Ma in fondo lo era sempre stato, anche da bambino. Poi lui si voltò ed il mio volto si tinse tutto di un rosso forte. Distolsi lo sguardo e risposi.
"Ma niente... È solo che... Ecco vedi..."
'Mi piaci' disse una voce interna a me.
Scossi la testa come a voler impedire a quella sensazione di invadermi. Non era tempo di sentimentalismi. Bisognava concentrarci sulla capitale e sugli accadimenti riguardo la cometa.
"Ehm..." che potevo dirgli? Non ero brava a mentire.
"Guardavo ehm... L'alba... È così bella..."
Che ero stupida.

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Lady Gwen 30-08-2016 11.46.16

Lo guardai stranita quando mi riprese.
La foresta.
Che importava della foresta se un intero borgo, abitanti compresi, era stato completamente raso al suolo?
Ciò che fece ancora più male fu quel leggero accenno di sarcasmo nelle sue parole.
Avevo fatto il possibile,del resto se non avessimo spento l'incendio nella foresta avremmo avuto ancor meno possibilità di salvare il borgo dal momento che la strada era ostruita, anche se si era rivelato tutto inutile.
Mi rintanai in un angolo del carro, mentre una lacrima scendeva giù ed io osservavo il nulla fumante attorno a noi.
Alla domanda di Daniel, pensai di dire che fosse opera di quelle creature, ma quelle lacrime silenziose mi mozzarono la voce.

Altea 30-08-2016 14.23.49

L' Anarchia ondeggiava in preda del vento, della tempesta e del destino e chissà cos' altro di strano.
Sigillai bene la spada al mio fianco e la pistola nei gambali e guardai dall' oblò, fuori sembrava l' Apocalisse..non avevo visto nulla del genere..chissà se quella nave avrebbe tenuto a tanta furia.
La nave barcollava e accidentalmente battei la testa....fu tutto buio e silenzio.

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Ghirò 30-08-2016 16.08.15

"Beh, tutto ciò mi sembra chiaro. E' come se tutto questo fosse stato preparato apposta per noi, è come se fosse...Una trappola!" Gridai. Senza avere neanche il tempo di scappare una trave cadde a terra facendo tirare su due reti che bastavano a catturare tutti.

Clio 30-08-2016 16.14.12

Albeggiava, mi accorsi con un sorriso.
Com'era volata quella notte, così strana e nuova, così segreta e pura.
Una notte come non ne avevo mai vissute.
Poi quelle parole di Icarius, e il mio sguardo si allargò, di stupore, speranza e un'altra miriade di emozioni che non conoscevo, che non potevo chiamare per nome, perché non avevano nome per me.
Dunque l'Amore esisteva davvero?
Non era rinchiuso nei libri, non era qualcosa che cresceva e nasceva fuori da quella torre?
Poteva l'Amore arrivare a tanto?
Spingere un uomo a sfidare un demone senza tempo, rischiare il tutto e per tutto.
Già, ma non ci sarebbe stato il mio fantomatico padre ad aspettarlo, ma io stessa.
Io avrei dovuto ucciderlo.
E la sola idea mi terrorizzava.
Tuttavia non riuscii a dire niente, mentre mi guardava, ma solo a sorridere piano, dolcemente, prendendo la sua mano nella mia.

Guisgard 30-08-2016 16.59.08

Giunse il nuovo giorno su Retania.
I raggi dorati del mattino filtravano tra le ricche tende delle vetrate, le colonnine di marmo dei corridoi e fra le classicheggianti statue che abbellivano i pianerottoli.
Si ritrovarono tutti nella Sala Grande, dove il principe Taddeus attendeva i suoi ospiti per la colazione.
“Siete incantevole stamani.” Disse con garbo a Dacey. “Il comandante Kims non siederà con noi?” Rivolto ad Eisa.
“No, altezza...” rispose la donna “... è impegnato con alcune manovre di esercitazione stamani.”
“Capisco.” Il principe.
La colazione cominciò.


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