"Non siete tenuti a credermi." Disse il vecchio a Destresya. "Ora ho da fare." Con tono spiccio lui.
"Si, sarà meglio andare." Roan a Destresya.
Nello stesso istante Gwen era in camera di Elv a raccontargli tutta la sinistra storia che la stava angosciando.
"Secondo me..." perplesso il mago "... ti stai facendo influenzare troppo... posso assicurarti che queste storie sono tutte false, sai?"

Accennai un sorriso, ripensando alla reazione di Brass, alla mia rivelazione.
"Solo perchè tu usi dei trucchi" notai.
"Se io ti dicessi che è tutto vero è che c'è molto altro che va considerato? Come reagiresti?"

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Entrambi gli uomini avevano esaurito la pazienza, era chiaro.
Dopotutto io ero sempre stata la più paziente, mi piaceva osservare, captare, per poter poi elaborare nella mia mente.
Ma ormai, non volevo trattenerli oltre.
"Grazie di aver condiviso con noi questi suoi ricordi, le prometto che ne faremo tesoro!" dissi, con vera gratitudine al vecchio.
Poi presi Roan sottobraccio.
"Andiamo?" con un sorrisetto.

Elv sorrise.
"Forse ti stupiresti se io adsso ti dicessi la verità..." disse con un sorriso enigmatico a Gwen.
In quel momento Destresya e Roan salutarono il vecchio Folon e sottobraccio lasciarono la sua abitazione.
"Strano tipo..." Roan guidando verso la cittadina "... forse è davvero pazzo come affermano a Bellion... tu non credi?" A Destresya.

Inarcai un sopracciglio e lo guardai.
"Beh stupiscimi, allora" lo sollecitai, stando però un po' sulle difensive.
Non sapevo che aspettarmi con lui e non sapevo cosa avrebbe fatto ora, non riuscivo ad immaginarlo.

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"Non lo so.." dissi pensierosa, guardando dritto davanti a me "Non credo che fosse pazzo, crede davvero a quello che dice... certo, non è che mi metto a credere agli alieni, ma c'è sicuramente qualcosa di vero, magari distorto e stravolto ovvio... ma non stava mentendo..." pensierosa.
"Fortuna che faccio la scrittrice e non il detective!" ridacchiai "Vero o no, è una bella storia... anche se ora vorrei scoprire se è vera o meno.. tu che pensi?".

"Secondo me quel tipo è completamnto tocco." Disse guidando Roan. "Andiamo... gli angeli... chi sarebbero? Avesse detto una banda di negrieri magari si... anche una setta di fanatici... ma alieni o roba simile, dai..." rise "... poteva fare lo scrittore visto la sua fantasia." Divertito.
Nello stesso momento Gwen era nella camera di Elv.
"Beh, inizierò col dirti che tutte le mie privesioni si sono avverate." Lui a lei. "Ti basterà chiedere in giro o leggere il giornale cittadino per averne conferma. Perchè sono un indovino? No, affatto." Rise. "Perchè conosco il futuro. Come? Semplice... perchè io vengo dal futuro." Fissandola e immaginando lo stupore della ragazza.
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"Sì lo so, alieni, angeli..." ridacchiai "Sì è assurdo..." scossi la testa.
"Però le sparizioni ci sono, e se davvero c'è quel clown che tutti vedono nelle cartelle cliniche è ancora più strano, no? Cos'è, psicosi collettiva? Allucinazioni collettive?" Azzardai.
"Se non altro ci viene fuori un romanzo niente male!" divertita e facendogli l'occhiolino.

Iniziai ad ascoltarlo con attenzione e man mano che lo ascoltavo, ogni tassello andava al proprio posto.
Ero sconvolta, ma quadrava tutto.
Dopotutto, lui viaggiava nel tempo ed io avevo dei poteri.
Si poteva dire che fossimo davvero ben assortiti.
"Sul serio?" dissi retoricamente "E... Tutto questo... Si riuscirà a fermarlo? Puoi dirlo? Voglio dire... Cosa c'è davvero alla base di tutta questa faccenda?" chiesi, stranita però curiosa al contempo.

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"La gente però spaisce davvero..." disse guidando Roan a Destresya "... e non se ne capisce il perchè..."
Nel frattempo Elv aveva svelato il suo segreto a Gwen.
"In realtà non credo sia possibile fermare tutto questo." Fissandola. "anzi, credo che l'unica cosa da fare,la sola possibilità sia andarsene da questa epoca."