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"Invece è un mio affare,Gwen." Disse seccato Herbert. "Qui la gente sparisce e le tue sciochezze sulla magia e antichi riti del cavolo non c'entrano nulla. Non sarò più l'uomo dei tuoi sogni ma sono lo sceriffo e come tale sono responsabile di tutti, anche di te. Quindi cerca di non metterti nei guai e non andare contro la legge. Altrimenti sarò costretto ad arrestarti. Ora devo andare, ti auguro una buona giornata." E staccò.
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Non ebbi nemmeno la forza e la voglia di rispondergli e lanciai il telefono pesantemente sul tavolo, quando chiuse la chiamata.
Ritenevo a dir poco offensivo il suo essere così profondamente ottuso e non solo perchè non sapeva, ma perchè si rifiutava di sapere. Era qualcosa che non riuscivo a comprendere. Mi aveva addirittura minacciata di arrestarmi, ci rendevamo conto? Eravamo davvero arrivati a questo? Rimasi in cucina in silenzio, sforzandomi di ragionare e di fare il punto della situazione, per capire cosa fare. Dovevo trovare Clemia e questo era indispensabile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Guardai Roan con aria conciliante allungando una mano a sfiorare la sua.
"Vuole dire che gli angeli ci usano come cavie, per questo li rapiscono!" dissi, cercando di infondere nel mio sguardo la volontà di non contraddire il vecchio altrimenti ci avrebbe sbattuto fuori. |
Gwen era in cisucina, tra la rabbia, lo sconforto e una vaga disperazione.
"Ehi..." disse ad un tratto Brass che era rimasto a fissarla per un bel pò "... tutto bene? Cosa c'è?" Nello stesso momento Destresya e Roan erano ancora da Folon. Roan guardò Destresya ed annuì, comprendendo cosa lei voleva dirgli. "andate a farvi un giro nei vari studi medici di Bellion..." fece il vecchio "... alle cartelle cliniche di un bel pò di pazienti... leggerete di insonnie, manie compulsive e allucinazioni... e tutti dicono di sognare o vedere la stessa cosa... un pagliacio..." |
Beh non era propriamente il mio genere, quello del rapimento degli alieni, ma sicuramente c'era materiale per una storia a dir poco avvincente.
Addirittura persone che vedevano un pagliaccio? Certo, andava modificato altrimenti era troppo simile a King, ma la cosa era sempre più interessante. Bravo vecchietto, cura il mio blocco. Anche se... beh, non era il momento. "Un pagliaccio?" visibilmente incuriosita "È questo pagliaccio il.." non sapevo che parola usare "tramite degli angeli? Entra nella testa delle persone?". Oh ma che cosa interessante, si sarebbe potuto immaginare un assassino che tormentasse in quel modo le sue vittime, rendendole tutte schiave della medesima ossessione prima di ucciderle. Magari per poi rivelarsi lo stesso psicologo che le aveva in cura, un manipolatore che godeva nel vedere la paura che la sua ossessione causava nei pazienti. Ma forse un po' già visto, beh, qualcosa mi inventerò. Una cosa era certa, non dovevo simulare interesse, pendevo davvero dalle labbra del vecchietto! |
Ero così assorta nel mio sconforto, da non rendermi conto che Brass fosse lì, a fissarmi.
Scorso la testa in silenzio. Gli raccontai allora tutta la conversazione avuta con Herbert, sentendo l'impotenza e la rabbia crescere sempre più, dentro di me. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Quel pagliaccio non esiste." Disse il vecchio a Destresya.
"Quindi la gente che crede di vederlo?" Fece Roan. "Sono tutti toccati?" "No, vedono altro ma pensano sia un pagliaccio." Rispose Folon. "E chi lo vede prima o poi scompare." Intanto Gwen era con Brass. "Forse il prossimo sarò io..." il ragazzo a lei "... promettimi che quando Clayton mi porterà via ti ricorderai di me, Gwen..." |
Ascoltai il vecchio decisamente incuriosita.
"Accidenti, è veramente inquietante, significa avere un controllo mentale incredibile..." spalancando gli occhi. "E lei l'ha mai visto... questo pagliaccio?" mi azzardai a chiedere. |
Sospirai a quelle parole.
Non potevo pensare che qualcun altro sparisse, era inconcepibile. Ma quello che disse dopo mi fece sorridere. Allora gli cinsi le spalle con un braccio e lo baciai affettuosamente sulla tempia. "Farò il massimo per non farti sparire" dissi, pacata, ma determinata. "Io ora devo uscire, ma tu chiamami, se dovesse succedere qualcosa e non uscire, mi raccomando" andando a prepararmi. Volevo trovare Elv, l'unica risorsa che mi era rimasta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, altrimenti non sarei qui." Disse Folon a Destresya. "Ma avevo un amico che l'ha visto. Ed è sparito anche lui."
In quel momento Gwen aveva cercato di rassicurare Brass. Lui annuì e lei si preparò per uscire. Sapeva dove Elv alloggiava. |
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