Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 19-12-2014 15.54.37

Sorrisi appena a quella carezza leggera.
"Vorrei ben vedere..." risi piano "Credi sia Vero Amore il loro? Come no..." sarcastica, per poi sorridere "Perché senza quello.." mormorai dolcemente, con gli occhi nei suoi "Non mi avrai mai.." scuotendo appena la testa, ma senza lasciare il suo sguardo.
Poi ascoltai il suo piano, e sbattei le palpebre, perplessa.
"É.. è questo il tuo piano? Io.. non... non mi sembra una grande idea.." mormorai titubante "Non possiamo, che so.. aspettare che la smettano? Il barone si chiederà dov'è la sua pupilla, no?" sbuffai.
Non mi piaceva proprio per niente quella situazione.
Presi un profondo respiro, che somigliava molto di più a un sospiro.
Mi aveva chiesto di fidarmi di lui.
"E va bene..." sospirai "Farò del mio meglio..." mormorai, poco convinta "Mi fido di te".

Guisgard 19-12-2014 17.17.24

“Questo è il guaio...” disse piano Guisgard a Clio “... tu credi che io dia più importanza al tuo corpo che non al tuo cuore...” con un braccio cinse il suo fianco e con una mano cominciò a spingere l'anta dell'armadio “... non abbiamo molta scelta... speriamo... uno... due... tre...”
Aprì così l'armadio e lui e la piratessa, con lei stretta al falso mercenario, caddero per terra davanti al letto.
A quel punto Rosanne ed il servitore saltarono su spaventati.
“Accidenti...” mormorò Capitan Falco ancora a terra, con Clio sopra di lui “... credo di averci messo troppa foga, anima mia...” alzò allora lo sguardo sui due che stavano sul letto “... sembra che questa sia la stanza della passione...”
“Che ci fate voi qui?” Urlò Rosanne.
“La stessa cosa che facevate voi, immagino...” sorridendo beffardo Guisgard “... soltanto con più impeto e passione, immagino...” per poi guardare Clio e farle l'occhiolino.
“Non è un bordello questo!” Gridò Rosanne, restando nuda in mezzo al letto.
“Davvero?” Ridendo Capitan Falco. “Eppure non si direbbe...” sarcastico.
“Ora dirò tutto al barone!” Con rabbia la ragazza, mentre il servitore cominciò a vestirsi velocemente.

Guisgard 19-12-2014 17.30.02

“Chi sono io” disse la donna incappucciata ad Altea “non è affar tuo. Fa ciò che ti ho detto e potrai andartene da qui con i tuoi compagni. E meno cose sai, meglio è per te.”
L'uomo rise.
“Quando sarai con Ciminieri” spiegò la misteriosa donna “strapperai un paio di petali di questo fiore e li lascerai cadere nel vino destinato al barone... il veleno farà il resto. Ora va e bada di non fallire. Se stanotte Cominieri non morirà, allora questo ragazzino” indicando Cid addormentato fra le braccia dell'uomo “andrà nell'Aldilà al suo posto. E tu ed i tuoi compagni lo seguirete molto presto.”

Clio 19-12-2014 17.30.06

Scossi la testa, ridendo appena.
"Ma il mio cuore è già tuo.. lo è sempre stato.." strizzando l'occhio.
Era il contrario il problema, ma non dissi nulla.
Lo assecondai, e ci ritrovammo per terra davanti a Rossane.
Mi sistemai i capelli, sorridendo beffarda alla ragazza.
"Davvero? Credete vi convenga?" squadrandola "E' un uomo così generoso da dividervi con i servi del palazzo?".
Finsi di sistemarmi gli abiti, e mi alzai.
"Dai, andiamocene..." guardando Guisgard.

Guisgard 19-12-2014 17.35.59

A quelle parole di Clio, Rosanne si morse un labbro e restò poi in silenzio.
“Si, sarà meglio andare, anima mia...” disse Guisgard alzandosi ed aiutando la piratessa a fare lo stesso “... troviamoci un posto più tranquillo...”
Mostrò allora un vistoso inchino a Rosanne e con la sua guardia del corpo uscì dalla camera.
“Ah, fa pure con calma, amico mio.” Sorridendo poi al servitore, che si vestiva velocemente, prima di chiudere la porta dietro di se.
“Beh, sembra che il mio piano sia riuscito.” Facendo l'occhiolino a Clio.

Altea 19-12-2014 17.37.30

Era meglio non replicare, presi il fiore ed annuii e salii e mi trovai davanti alla torre, vi era un via vai di gente, non sapevo nemmeno dove fosse la camera del barone e fermai un servitore "Sto cercando il barone, potete portarmi da lui?" e se mi avessero spiata...ma poi Guisgard nemmeno era in giro, perchè io dovevo rischiare per salvargli la vita e non pensava nemmeno a me...sapeva ero priva di armi e mi aveva lasciata sola in balia dei pericoli del maniero.

Clio 19-12-2014 17.39.52

Alla fine ce l'avevamo fatta.
Scoppiai a ridere.
"Già.." ridendo "Te lo concedo.. ha funzionato..".
Alzai gli occhi su di lui, divertita.
"Rossan ci detesterà sempre di più, speriamo non ci sia lei dietro tutto questo perché se no siamo fritti..".
Sospirai, tornando seria.
"Dobbiamo trovare Cid e Altea.." guardandomi intorno "Da che parte andiamo?".

Guisgard 19-12-2014 17.46.45

“Non so...” disse Guisgard a Clio “... ma Rosanne mi da più l'idea di una ragazzina troppo impegnata a rincorrere i piaceri del sesso... non la vedo capace di architettare tutto il casino che sembra celare questa torre...” pensieroso “... vedremo... ora direi di cercare il barone... voglio capire se è lui oppure no l'artefice di tutto questo...” vide una servitrice dall'altra parte del corridoio e chiese del barone.
La donna indicò loro la sala in cui il signore della torre stava facendo colazione.
Così Capitan Falco e la piratessa raggiunsero quella stanza.
E poco dopo arrivò anche Altea, accompagnata dal servitore a cui aveva chiesto del barone.
“Buongiorno, amici miei.” Salutò tutti loro Ciminieri. “In tempo per fare colazione con noi.”
Infatti col barone vi erano anche Nora e suo marito.
E qualche istante dopo arrivò anche Rosanne, che lanciò occhiate fulminanti verso Guisgard e Clio.

Altea 19-12-2014 17.56.16

Il servitore mi portò dove si trovava Ciminieri ma trasalii quando vidi tutte quelle persone..e vi erano pure Guisgard e Clio, non dovevo dire nulla...mi sedetti per la colazione vicino a Guisgard con aria indifferente e gli dissi mormorando.."Faccio finta di sentirmi male..e dico vado in camera, ti aspetto fuori ma di che devi andare da altra parte..o moriremo tutti..ho scoperto tutto".
Guardai tutti e mi alzai.."Scusate non mi sento bene, deve essere stata la nottata, non ho dormito nulla..vado in camera..perdonate la maleducazione, milord Ciminieri, poi, è mio desiderio conferire con voi" sorridendogli sinuosamente.
Mi alzai dal tavolo e mi nascosi dove iniziavano le scale della torre, almeno avevo nominato Ciminieri e se mi avessero sentito avevo lanciato un sassolino al barone.

Guisgard 19-12-2014 18.03.11

Altea lasciò la sala e poco dopo Guisgard si alzò dal suo posto.
“Perdonatemi, milord, ma vado a vedere se la mia concubina si sente meglio.” Disse il falso mercenario.
“Certo.” Annuì Ciminieri.
“La vostra concubina?” Rosanne a Capitan Falco. “Dunque con lei avete trascorso la notte, vero?” “Naturale.” Rispose questi. “Come voi l'avete trascorsa col signor barone, immagino.” Sorridendo.
“No, stanotte ho preferito restare solo.” Mormorò il barone. “Ero stanco.”
Guisgard mostrò un lieve inchino, lanciò poi uno sguardo a Rosanne ed uscì.
E fuori, nel corridoio, trovò Altea.
Ma poco distante da loro vi era una servitrice intenta ad innaffiare alcune piante fiorite del corridoio.

Altea 19-12-2014 18.09.55

Ero tesa, nervosa...e ad un tratto vidi Guisgard.
Appena lo vidi sorrisi, volevo stringerlo forte ma non era il momento e stavo per parlare quando mi accorsi di una servitrice che stava annaffiando i fiori...era pure un pericolo tornare in camera, lo presi per mano e lo portai davanti alla effige della cappellina ed estrassi dalla tasca il fiore e glielo mostrai e lo rimisi nella tasca e dissi sottovoce "Questo è il Fiore del Giudizio...mi hanno imprigionata e mi hanno detto devo avvelenare Ciminieri addescandolo nella sua camera..sono dei mandanti di Dominus se non lo farò uccideranno Cid e tutti noi..morirà tra atrocità e non vi è maledizione, hanno detto lui è contro Dominus e lo vogliono uccidere...non so che fare..forse è meglio farlo e quando sono in camera sua tu entri...secondo me ci spiano...e quei fiori stanno narcotizzando tutti".

Guisgard 19-12-2014 18.18.19

Guisgard ascoltò con attenzione ogni parola di Altea, senza tradire emozioni.
La servitrice poco distante da loro continuava ad innaffiare quelle piante, senza assumere nessun comportamento sospetto.
“Ora torniamo dentro e stiamo al gioco...” disse Capitan Falco alla sua falsa concubina “... poi penseremo al da farsi... tu come stai? Ti hanno fatto del male?” Mentre con la dama tornavano verso la porta della sala in cui c'era il barone e tutti gli altri.

Altea 19-12-2014 18.23.54

Annuii e dopo esserci allontanati.."No sto bene, non mi hanno usato violenza anche se volevano uccidermi, ho dovuto accettare per salvare tutti voi..Cid è laggiù privo di sensi e fu lui a colpirmi, vi erano fiori allucinogeni nella nostre stanze..va bene fingiamo e poi farò in modo..di sedurre Ciminieri...ma ti giuro mi pesa il fatto di farlo perchè..anche se tu non mi ami..non potrei mai sedurre un altro uomo o solo farmi guardare al di fuori di te".
Arrivammo in sala e guardai tutti sorridendo.."E' bastato un bacio del mio bel Capitano e sono rinsavita" dissi e lanciavo sguardi a Ciminieri mentre mangiavo.

Guisgard 19-12-2014 18.30.14

Guisgard ed Altea tornarono della sala e ripresero a far colazione con gli altri.
“Si, immagino...” disse Rosanne alla falsa concubina “... si vede subito che il nostro capitano è molto abile in questo genere di cose.”
“Siete troppo generosa, milady.” Capitan Falco alla pupilla del barone.
Nel frattempo a Ciminieri non erano sfuggiti gli sguardi di Altea.
“Prima dicevate di voler conferire con me, madama...” mormorò il barone “... preferite parlare qui o in privato?” Chiese ad Altea.

Clio 19-12-2014 18.31.49

Annuii a Guisgard, trovare il barone era la cosa migliore.
Arrivammo così nella sala della colazione, dove trovammo Altea e persino Rossane.
Ci sedemmo e poco dopo Altea disse che non si sentiva bene e si assentò, seguita poi da Guisgard.
Continuai a mangiare con indifferenza, finché non tornarono.

Altea 19-12-2014 18.34.25

Notai gli scambi strani di battute tra Rosanne e Guisgard ma alla domanda di Ciminieri guardai Guisgard imbarazzata.."Preferirei in privato..noto amate la musica come me visto vi attorniate di musici e poi..beh..mi volete rovinare una sorpresa?" e lo guardai sorridendo ed ammicandogli.

Guisgard 19-12-2014 18.41.21

La colazione proseguiva quasi stancamente, tra sguardi enigmatici, parole di circostanza ed una soffusa indifferenza.
“Oh, cosa sento...” disse all'improvviso Rosanne “... il signor barone e la vostra concubina che parleranno in privato di musica.. a voi non secca, capitano?”
“Potrei farvi la stessa domanda, milady.” Sorridendo Guisgard.
Ciminieri rise di gusto, per poi fissare Altea.
“Oh, ma il signor barone non è certo legato solo a me.” Fece Rosanne. “Lui ha molte donne. Io sono la sua preferita però.” Guardò Clio. “Voi cosa ne pensate? Sarà geloso il nostro capitano?”

Altea 19-12-2014 18.46.56

Sorrisi alle parole di Rosanne..ma era così di suo o sotto l' effetto allucinogeno dei fiori???
"Oh niente di preoccupante...ho detto è una sorpresa" e guardai Ciminieri toccandomi le ciocche bionde e sorridendogli...se mi spiavano si sarebbero accorti stato attirando la sua attenzione, ma la colazione mi stava dando la nausea.

Clio 19-12-2014 18.58.53

Rossane era incredibile.
Sorrisi con indifferenza.
"Affatto..." Prendendo un pezzo di focaccia "E poi avete sentito lady Altea.. Non è nulla di cui preoccuparsi..".

Guisgard 19-12-2014 19.07.13

Rosanne rise a quelle parole di Clio.
“Bene...” disse Ciminieri, asciugandosi con un tovagliolo “... non è cortese far attendere una donna... andiamo, madama... così potremo parlare tranquillamente...” alzandosi e facendo segno ad Altea di andare con lui.
Guisgard allora li seguì con lo sguardo fino a quando non lasciarono la sala.
Così il barone e la falsa concubina raggiunsero una saletta laterale, arredata con austerità.
Ciminieri chiuse la porta a chiave e poi pregò Altea di sedersi.
“Avanti, vi ascolto.” Sorridendo alla dama de Bastian.
Intanto la colazione continuava nell'altra sala.
“Suvvia, capitano...” fece Rosanne “... l'amore è bello se è libero... e poi, sono certa, non resterete da solo...” fissando poi Clio.
Passarono alcuni minuti ed anche Capitan Falco si alzò dal suo posto.
“La colazione era ottima, ma ho bisogno di passeggiare un po'.” Disse il falso mercenario. “Mi aiuta a digerire. Vieni con me, Clio?” Rivolgendosi alla piratessa.

Clio 19-12-2014 19.11.53

No, cara, l'Amore è Amore solo se Assoluto...
Ma mi limitai a sorridere.
Poi Guisgard si alzò dicendo che voleva passeggiare.
Gli sorrisi.
"Certo, capitano..." Alzandomi a mia volta.
"Buonagiornata madama.." Con un cenno di saluto a Rossane.

Altea 19-12-2014 19.15.39

"Siete proprio un gentiluomo" sorrisi a Ciminieri e lo presi sottobraccio ma mi portò in una altra stanza..dovevo andare nella sua camera.
Mi avvicinai a lui..coraggio Altea, so ti fa ribrezzo e non posso nemmeno immaginare sia Guisgard..impossibile scambiare il volto del mio amato.
Sospirai e iniziai ad accarezzargli la camicia.."A dire il vero..volevo andare in altra stanza..nella vostra..siete un uomo affascinante, non so resistervi..e poi la vostra Rosanne ha detto siete una coppia libera..ovviamente tutto questo..rimarrà segretamente tra me e voi" e posai le braccia addosso al suo collo sorridendogli.

Guisgard 19-12-2014 19.27.22

Guisgard e Clio lasciarono quella sala e chi vi era dentro.
Raggiunsero il cortile e fingendo indifferenza, a causa dei vari servi che andavano avanti e indietro, il falso mercenario cominciò a raccontare alla piratessa ciò che Altea gli aveva detto.
“Dunque” disse infine Capitan Falco alla ragazza “Ciminieri non sa nulla di tutto ciò... qualcuno qui sta tramando contro di lui... ed il mandante è Dominus... a questo punto il misterioso malanno che affligge il barone non può che essere il frutto degli effetti dei mille e più fiori avvelenati o nocivi che pullulano in questo posto...” guardò verso la torre “... non resistevo più in quella sala... quei discorsi inutili, l'aria che si respira fra quella gente... avrei solo voglia di fuggire via... lontano da qui... ma dobbiamo salvare Cid... sperando che Altea non finisca nei guai...” si voltò verso Clio “... capisci ora? Capisci cosa intendevo? Questa è la mia vita... un fuggiasco, con la morte sempre alle calcagna... in cerca di tante cose, ma col rischio di non raggiungere mai nulla... è questo l'uomo che vorresti, Clio? Questa è la vita che divideresti con lui? No...” sfiorandole appena i capelli, per poi lasciarli “... non è questo che meriti... e non venirmi a parlare della tua vita passata sui mari... eri comunque libera e la felicità non era una Chimera... ma qui, al mio fianco... qui tutto sembra incerto, vago, inafferrabile...” sorrise amaramente, per poi alzare gli occhi al cielo “... chissà, forse cercare il Fiore Azzurro è questo... il sogno di raggiungere Qualcosa di incredibile, immenso... ma col rischio di non trovarlo mai e ottenere solo solitudine ed infelicità...”

Guisgard 19-12-2014 19.29.35

Ciminieri sorrise lascivo ad Altea e la strinse a sé, per poi baciarla con foga.
Le sue mani cominciarono allora a scendere sul vestito di lei, toccandola con impeto.
“Un letto non serve...” disse baciandola “... questa poltrona è molto più comoda di ciò che sembra...” e la spinse sulla poltrona.
Cominciò allora a togliersi la giubba.
“Spogliati anche tu, presto...” fissando la dama de Bastian.

Altea 19-12-2014 19.43.15

Rimasi sgomenta..ma dove era andato Guisgard...mi aveva lasciato li.
"Oh no..non qui come una vile serva, ma nella vostra stanza..sul vostro letto..è più intrigante...fammi questo regalo".
Nuda..davanti a lui..non vi era nemmeno nulla da dargli da bere per ucciderlo..già..a Guisgard non era importato nulla e dissi sconfortata.."Va bene, prendi però una bottiglia di vino e intanto dimmi..sai io sono contro Dominus" mentre iniziavo a slacciarmi il corpetto per far scivolare il vestito dalla spalla ma volevo piangere..avrei perso ciò che avevo tenuto per Guisgard che mi amasse o meno e poi...farlo così..o no non era cosi che sarebbe dovuto essere ma dovevo sacrificarmi per loro e loro non si sarebbero mai sacrificati per me, soprattutto lui.
"Quindi" dissi a voce bassa "tu sei contro Dominus..dimmi il vero..non vi è maledizione, voglio sapere che hai fatto a quel vigliacco..a me ha cacciato dalla corte..ero la sua pupilla..lo odio".

Guisgard 20-12-2014 00.50.58

Ciminieri si tolse prima la giubba, poi la camicia.
“Tu parli troppo...” disse ad Altea, con la voce che fremeva per l'eccitazione “... al diavolo quel cane di Dominus... che vada in malora...” si avvicinò al divano e cominciò a strappare gli abiti della dama con vigore “... avanti spogliati... fammi vedere come sei bella...” e con la foga data dalla lussuria iniziò a spezzare i lacci del corpetto.
E mentre spogliava la donna, con la bocca cercava le labbra di lei.
Ad un tratto però qualcuno bussò più volte alla porta.
“Andate via!” Gridò il barone. “Lasciateci in pace.”
“Sono io, tuo fratello.” Ghuan da fuori. “Apri, è cosa urgente.”
“Va al diavolo e lasciami in pace!” Urlò Ciminieri.
“Lascia perdere quella donna invece.” Ancora Ghuan. “Rivestiti e cerca di essere presentabile.”
“Ma che diavolo vuoi?” Con rabbia il barone.
“Sono giunti alcuni uomini di Dominus e chiedono di te.” Svelò Ghuan. “Avanti, esci da lì.”
“Maledizione...” seccato Ciminieri.
Allora smise di spogliare Altea e cominciò a rivestirsi.

Clio 20-12-2014 01.05.14

Lo ascoltai in silenzio, prima le informazioni che aveva raccolto Altea, poi quello sfogo.
Gli presi il viso tra le mani, dolcemente, guardandolo dritto negli occhi.
"Io voglio te.." scandendo ogni parola "Qualunque cosa comporti..." decisa "Vorrei essere al tuo fianco, qualunque cosa succeda... E poi, perché credi che io non ami questa vita? E' l'unica che conosco, l'avventura, il rischio, la morte che è lì ad aspettarti ma riesci sempre a sfuggirle..." sorrisi appena "E' quello che ho sempre sognato... andiamo, da ragazzina sognavo di essere una strana Ginevra che combatte al fianco di Lancillotto, che lo segue nelle avventure e nelle cerche..." sorrisi "E ti dirò che nella mia mente Lancillotto aveva sempre i tuoi occhi.. e il tuo viso..." risi appena timidamente "Anzi, io direi che devi approfittarne fin che puoi.. perché quando troverai quello che cerchi... e so che sarà così.. allora dovrai pensare a mille altre cose, avrai un sacco di obblighi, preoccupazioni.." abbassando la voce, perché nessuno sentisse "Dovrai pensare all'etichetta, la politica, amministrare terre, dare la caccia ai pirati e cose così.." con un lieve sorriso divertito, per poi sospirare "Sì, sull'Hydra ero libera, è vero... eppure sono qui.. con te... Perché dove altro potrei trovare la Felicità?" scossi la testa "Dici che merito altro? Di meglio, magari? Non prendermi in giro..." senza togliere gli occhi dai suoi "Credi davvero che possa sperare in qualcosa di meglio che essere amata dall'uomo che amo? Credi che esista qualcosa sulla terra capace di reggere il confronto?" sorrisi appena, malinconica "Ma questo è quello che voglio io.... la domanda è quello che vuoi tu...".
Abbassai lo sguardo per un momento, per poi tornare a guardarlo.
"Adesso pensiamo a come salvare Cid, e poi ce ne andiamo via tutti insieme da questo posto..." accarezzandogli il viso e i capelli scuri dolcemente.

Guisgard 20-12-2014 01.28.41

Il ragazzino entrò nella bottega, facendo tintinnare il campanellino che pendeva sulla porta.
“Ehilà, sir Lancillotto!” Disse il panettiere. “Quanti draghi hai fatto fuori oggi?”
“In verità soltanto uno” rispose il ragazzino “ma la giornata è ancora lunga.” Sorridendo e mostrando la sua spada di legno.
“Ottima politica.” Ridendo il panettiere. “Avanti, cosa prendi oggi?”
“Vorrei un bel dolce...” mormorò il ragazzino “... ma ho soltanto un terzo di Fiorino...”
“Beh, è sufficiente per una bella pasta alla meringa.”
“Bene.” Con l'acquolina in bocca il giovane cliente.
“Anche se...”
“Anche se?”
“Anche se proprio un minuto fa ho sfornato qualcosa di delizioso...” facendogli l'occhiolino il panettiere “... qualcosa che ti garberà non poco!”
“Davvero?”
“Certo!” Annuì l'uomo. “Un bel dolce con frutta secca ed uvetta! Una meraviglia!”
“Ma basterà la mia moneta per averne una fetta?” Chiese il ragazzino.
“Ma per te, sir Lancillotto, c'è sempre credito nella mia bottega!” Divertito il panettiere. “Aspetta che te ne tagli una bella fetta!”
Il ragazzino sorrise impaziente.
E mentre aspettava guardò il mazzo di carte sparso sul banco.
Le carte erano coperte e i ragazzini del borgo usavano pescarne una con la speranza di trovare al primo colpo una carta fortunata.
La più ricercata era l'Asso di Cuori, convinti che fosse di buon auspicio trovarlo.
Il ragazzino allora fissò le carte sparse ed espresse ad alta voce:
“Troverò mai un inestimabile Tesoro?”
E allungò la mano sulla carta che aveva scelto.
La prese e la girò.
Era proprio l'Asso di Cuori.
“Hurrà!” Esclamò trionfante, come se avesse vinto in quel curioso gioco il mondo intero.
Un attimo dopo il panettiere gli diede la fetta di quel dolce.
“Buon appetito, sir Lancillotto!”
“Grazie!”
“Così sarai in forze per cercare la tua Ginevra!” Fece il panettiere.
Ma proprio in quel momento, dai vetri della bottega, il ragazzino vide passare qualcuno.
Una ragazzina.
“Ti piace, vero?” Il panettiere a lui.
Il piccolo si limitò a fare un'enigmatica smorfia.
“Beh, possiede tutto per essere una dama da conquistare.” Appoggiandosi con i gomiti sul banco l'uomo.
“A lei interessa solo combattere...”
“Ho sentito che il suo maestro l'ha sgridata.”
“E' molto severo...” disse il ragazzino.
“E' solito mandarla a letto senza cena, per fortificarne il carattere.”
A quelle parole dell'uomo, il ragazzino saltò giù dalla sedia, salutò e corse fuori.
Attraversò la strada e si mise a seguirla poco più indietro.
“Cosa fai, mi segui?” Voltandosi Clio.
“Io? No di certo...” fermandosi di colpo il ragazzino.
“Secondo me si.” Fissandolo Clio. “E la cosa mi indispettisce.”
“Sei digiuna, vero?”
“Cosa c'entra?”
“Prendi...” offrendo quel dolce alla ragazzina.
“Il maestro non vuole.”
“Non lo saprà...” scuotendo il capo il ragazzino “... non da me...”
Clio allora prese quel dolce e nel farlo vide cadere la carta dalla mano del ragazzino.
“Cos'è?” Chiese.
“Un pegno...”
“Che pegno?”
“Per chiedere un Tesoro...”
“Che sciocchezza, è solo una carta da gioco.” Seccata Clio.
“Non è una carta qualunque...”
“Perchè mai?” Sospettosa Clio.
“Magari è magica davvero...”
“Bah...” scuotendo il capo Clio “... sei il solito sognatore, Icarus!” E corse via.
Lui allora restò da solo, con la sua carta in mano.
“Magari questo è il tuo cuore, Clio...” mormorò piano, fissando l'Asso di Cuori, per poi conservarlo con cura in una tasca.
Come se fosse davvero un tesoro.
http://lecartedagiocoincuimiimbatto....o-di-cuori.jpg

Quel lontano ricordo attraversò la mente di Guisgard, mentre Clio parlava e lo accarezzava.
“Sei speciale, sai?” Fissandola lui. “Hai ragione, andiamo a cercare Cid...”
Ma in quel momento si accorsero di una strana confusione nella torre.

Clio 20-12-2014 01.37.48

Mi illuminai e sorrisi, annuendo appena.
Ma poi udimmo dei rumori provenire dalla torre, stavolta non erano urla disperate, solo confusione.
Mi voltai pensierosa.
"Che starà succedendo?" perplessa "Andiamo a vedere, ti va?".

Guisgard 20-12-2014 01.44.53

Guisgard guardò quel via vai ed annuì a Clio.
“Si, andiamo a dare un'occhiata...” disse.
E i due raggiunsero alcuni servitori.
“E' successo qualcosa?” Chiese Capitan Falco a uno di quelli.
“Pare siano giunti alcuni uomini del duca.” Spiegò il servitore.
Guisgard allora fissò Clio.
“Questo non ci voleva...” rivolto a lei “... chi saranno? E cosa vogliono?” Pensieroso. “Magari sono qui per i tributi...” mormorò poi, quasi a voler convincere se stesso “...vieni con me...”
I due raggiunsero una porta secondaria delle cucine e qui, senza farsi vedere da nessuno, il falso mercenario rubò alcuni camici e cappelli usati dai servi.
Si appartò con Clio ed invitò la ragazza ad indossarli.
“Così passeremo inosservati e potremo scoprire chi sono questi uomini e cosa vogliono...” fece Guisgard.

Clio 20-12-2014 01.51.03

Entrammo nella torre, e scoprimmo che erano arrivati degli uomini del duca.
"Accidenti.. Che saranno venuti a fare? Sì, magari i tributi... ma.. considerando che non Caminati non è in buoni rapporti con Dominus, potrebbe essere altro, non credi?" mormorai "In ogni caso, non farti vedere..".
Lo seguii e mi portò nelle cucine, riuscendo a rubare dei camici per nasconderci.
Indossai il mio in fretta.
"Beh, piuttosto che niente..." sorrisi appena "Anche se quelli del castello ci riconosceranno, non credi? Metti che incontriamo Nora vestiti così, non si insospettirà?".

Guisgard 20-12-2014 02.02.52

“Abbasseremo questi cappelli fin sopra gli occhi...” disse Guisgard a Clio “... e comunque proveremo a camuffarci con gli altri servitori... con un po' di fortuna passeremo inosservati...” e fece cenno alla ragazza di seguirlo, tornando così nelle cucine.
“Ehi, voi due!” Li chiamò all'improvviso uno dei cuochi. “Cosa fate con le mani in mano? Presto, aiutate quei due con quei vassoi.” Indicando altri due servitori.
Così Capitan Falco e la sua guardia del corpo presero un grosso vassoio a testa, con sopra fagiani e verdure, abbelliti da piume e fiori, per poi affiancare gli altri due servitori e raggiungere con loro la sala dove si trovavano gli ospiti della torre.
Ed entrando, coperti dai vassoi, Guisgard e Clio videro gli uomini di Dominus che attendevano di vedere Ciminieri.
“Hihihihi... adoro il fagiano...” disse Burmid “... e devo dire che ho anche un certo appetito...” accarezzando la sua gabbianella blu.
E con il mercenario vi erano altri uomini, tra cui un volto che Clio riconobbe subito: Samoa.

Clio 20-12-2014 02.12.28

Raccolsi i capelli in modo che non si vedessero e annuii.
Lo stratagemma funzionò, perché ci diedero delle pietanze da portare in tavola.
Prendemmo i vassoi e raggiungemmo la sala.
Una risata fastidiosa ci accolse, non sembravano esattori del fisco.
Poi trasalii, pur restando impassibile alla vista.
Tu.. Maledetto figlio di un cane... ti giuro che pagherai caro il tuo tradimento...
Mi si strinse il cuore al pensiero della stiva dell'Hydra ricolma di morte, la spiaggia, il borgo.
Maledetto...
Dovevo dirlo a Guisgard, lui non poteva sapere chi fosse.
No, decisamente non erano esattori.
Cosa ci facevano lì?

Guisgard 20-12-2014 02.23.42

Appena Guisgard entrò nella sala udì subito la stridente risata di Burmid ed alzando lo sguardo sul mercenario vide la gabbianella Matiz fra le sue braccia.
Ma anche lei si accorse all'istante della presenza del presunto duca.
Ma senza tradirsi, questi si avvicinò alla tavola e vi posò sopra il vassoio, per poi allontanarsi con gli altri servitori, attendendo sulla porta nuovi ordini.
Nella sala infatti, oltre ai mercenari di Picche, c'era anche Nora.
E fortunatamente la donna non riconobbe né Guisgard, nè Clio.
“Si fa attendere il barone...” disse Burmid alla donna.
“Tra poco ci raggiungerà.” Fissandolo Nora. “Nel frattempo posso sapere il motivo della vostra visita?”
“Hihihihihihihi...” accarezzando la sua gabbianella Burmid “... voi chi siete, madama? Una concubina del barone?”
“Sono la moglie di suo fratello.” Sdegnata Nora.
“Hihihihihihihihi... capisco...” divertito il mercenario “... comunque, se proprio vi interessa, siamo qui per dare la caccia a dei fuggiaschi e traditori... hihihihihihihi...”
“Fuggiaschi e traditori?” Ripetè la donna.
“Proprio così...” annuì Burmid “... e molto pericolosi... hihihihihihihihihi...”
In quel momento nella sala entrò Rosanne, vestita, come sempre, in modo provocante.

Clio 20-12-2014 02.26.53

Fortunatamente Nora non ci riconobbe.
Vidi la gabbianella blu con quell'uomo fastidioso.
E dalle sue parole compresi.
Erano lì per noi.
Dovevamo trovare Cid e andarcene velocemente.
Seguii Guisgard e gli altri servi sulla porta, sempre attenta a non farci riconoscere.
Ora era arrivata anche Rossane.

Altea 20-12-2014 08.48.21

Il barone era pieno di bramosia e mi strappò parte della veste e i lacci ma suo fratello venne a chiamarlo...uomini del Duca..come era possibile.
Forse avevano deciso di farsi avanti..quell' uomo era una furia e non voleva collaborare, aveva solo pensato a saltarmi addosso.
"Bene" sorrisi "finiremo dopo..ma dovete tenermi con voi..sono gelosa di Rosanne..fidatevi e poi che vorranno quegli uomini da voi..vado in camera a cambiarmi..così sono inpresentabile davanti a loro..voi aspettatemi fuori dalla stanza mia".
Uscii e finsi indifferenza verso Ghuan e andai nella mia stanza, mi misi un bel vestito sontuoso, magari potevo avvelenarlo in quel momento o saperne di più e comunque avrei incontrato gli altri.
Così uscii dalla stanza ed ovviamente avevo il fiore avvelenato con me.

elisabeth 20-12-2014 19.21.06

Marangel era una donna veramente innamorata, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di stare accanto al suo giovane uomo......" Si per me va bene..che ci sia lei a farmi compagnia, questa storia sta correndo troppo in fretta......e se dovesse andare male...ci sara' una spalla a mica su cui poter piangere..."....vidi nonno e nipote guardarsi negli occhi...come solo due persone che si volevano bene potevano fare.......e compresi che Marangel aveva il suo permesso....." Grazie nonno...vi devo piu' di un favore...."...rimasi con lui in attesa di poter riprendere il cammino...sperando che Nettuno mi ricordasse ancora.....

Galgan 21-12-2014 15.01.04

Annuii alle pacate parole del vecchio, pensando che davvero, il Re dei re tiene a cuore gli umili, coloro che rispondono con la cortesia alla baldanza, e non perdono il sorriso; e devo ammettere che anch'io, da cavaliere e da uomo, provai simpatia per quell'uomo, che tanto mi ricordava gli insegnamenti del Maestro.
Accennai un mezzo sorriso, poi posai lo sguardo sul giovane che era appena giunto;

-Non temere, ragazzo, parla pure a cuor leggero, ma fallo senza indugio, perché quanto affermerai ha la sua importanza.
Le navi che sono da poco passate, che insegna battevano?-

Guisgard 22-12-2014 15.53.23

Il nuovo arrivato annuì a quelle parole di Galgan.
“Le due navi” disse poi “erano dirette ad un piccolo porto non distante da qui. Una batteva la bandiera ducale, mentre l'altra mostrava una strana insegna raffigurante l'asso di Picche.
“Potresti condurci a quel porto?” Chiese Tharos.
“Certo, signori.” Rispose il giovane.
“Allora direi di partire subito.” Fece Montel. “Siete d'accordo, signore?” Voltandosi poi verso Galgan.

Guisgard 22-12-2014 16.11.17

Guisgard, Clio e gli altri due servi si fermarono sulla porta, restando all'interno della sala, in attesa di nuovi ordini.
Ad un tratto arrivò Ciminieri.
“Benvenuti, signori.” Disse il barone.
“Grazie, barone.” Annuì Burmid, sempre con la sua gabbianella fra le braccia.
“A cosa devo quest'onore?” Chiese Ciminieri.
“Non è forse solito che il signore mandi a trovare i suoi sottoposti?” Fissandolo Burmid.
“I suoi vassalli.” Precisò il barone.
“Per me è uguale... hihihihihi...” divertito il mercenario.
“Ebbene, in cosa posso servire Sua Signoria?” Sedendosi Ciminieri.
“Uccidendo i suoi nemici... hihihihihihi...”
“In che modo?”
“Oh, è molto semplice...”
“Semplice?” Ripetè il barone.
“Già...” annuì Burmid “... visto che, come sembra, sono diretti qui... o almeno attraverseranno queste terre...”
In quel momento Matiz volò via, fino alla finestra aperta.
“Matiz!” Chiamò Burmid. “Vieni qui! Cosa ti prende?”
“Attenzione...” mormorò Ciminieri “... qui intorno vi sono molti bracconieri.”
“Matiz, qui!” Ancora il mercenario alla sua gabbianella.
Guisgard allora si avviò verso la finestra.
“Cosa fai, servo?” Alzandosi di scatto Burmid.
“Cercavo di riprenderla...” rispose il falso servitore, camuffando la voce.
“Nessuno può toccarla oltre me!” Esclamò il mercenario.


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