Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 01-08-2012 08.34.15

Fyellon si avvicinò e mi parlò guardandomi dritto negli occhi, capii che pure il cavaliere avesse dei dubbi come i miei.
"Si, Fyellon...pure io pensavo fosse una tribù di cannibali ma qui si parla di essere...forse..soprannaturali, ricordate il sogno che ho fatto? E' questo che mi angoscia".
Sospirai e mi voltai verso la ragazza.."Milady, di che esseri sovrannaturali si trattano? Demoni? Streghe? Spiriti malvagi...o li chiamate cosi per la loro propensione a essere dei cannibali?"

Guisgard 01-08-2012 16.23.04

Sheylon rispose con un cupo brontolio, restando poi a fissare nel buio l'ombra di Guisgard e degli altri due che si allontanavano.
Tornò a guardare Talia, tradendo un certo nervosismo, poi, un nuovo brontolio e con il muso accarezzò la sua mano.
Restò così, accanto a lei, con i suoi occhi luminosi a fissare il volto di Talia.
Ad un tratto, però, quei suoi occhi si fecero di fuoco e lesta la tigre si voltò verso la strada.
Alcune figure emersero dall'oscurità.
Provenivano dalla città e giunte a qualche centinaio di metri dalla locanda, una di esse si staccò dal gruppo ed intimò alle altre di fermarsi.
Riprese allora a camminare, fino a raggiungere l'ingresso della locanda.
E sceso da cavallo, con passo prudente, si fermò davanti alla porta.
La Luna allora gli illuminò il volto con la sua luce: era Iwan.
Bussò varie volte alla porta, fino a quando apparve la locandiera.
“E' tardi...” disse lei “... vi occorre una stanza?”
“No, devo vedere qualcuno...” fece lui.
“Dormono tutti, signore...” spiegò lei “... e...”
“Non datevi pena.” La interruppe lui. “Piuttosto... portatemi una bottiglia di vino e tornatevene a dormire anche voi... io aspetterò qui...” e sorrise in modo enigmatico.
La locandiera tornò allora con la bottiglia di vino e poi rientrò dentro.
Iwan, così, si sedette sulla staccionata e cominciò a bere.

Guisgard 01-08-2012 17.32.36

“Li chiamiamo così” disse la ragazza ad Altea “perchè sono feroci come belve, invisibili come spettri e malvagi come demoni. Nessuno sa dove vivono... arrivano all'improvviso e massacrano chiunque invada il loro territorio... nessuno li ha mai visti... nessuno poi rimasto vivo, intendo...”
Fyellon fissò Altea.
“E' ovvio” fece il cavaliere “che si tratta di qualche tribù barbara dai costumi estremamente selvaggi ed arretrati... sono molto più simili alle bestie, che agli uomini... e forse entrare nel loro territorio è un suicidio...”

Altea 01-08-2012 17.42.01

Rabbrividii ascoltando la ragazza e mi avvicinai a Fyellon.."Si avete ragione, è un suicidio, questa volta non me la sento, mi spiace. Cosa intendiamo fare ora? Proseguire per Tylesia o ritornare al maniero?". Guardavo le due donne, non intendevo trascorrere altro tempo in quella casa.

Talia 01-08-2012 17.46.53

Di soppiatto mi avvicinai alla parete laterale della locanda, in modo da restare perfettamente celata nell’ombra. Tesi le orecchie. Sentii la voce del sergente Iwan chiedere e la locandiera rispondere molto vagamente... mi chiesi che cosa avrebbe fatto... Guisgard non c’era... sarebbe venuta da me, allora? E, se non mi avesse trovata, cosa avrebbe fatto?
Mi chiesi da quanto tempo Guisgard e gli altri se n’erano andati...
Ma mi accorsi di non saperlo.
Sospirai e mi voltai verso Sheylon...
“Mi dispiace...” sussurrai, tanto piano da risultare appena percepibile “Mi dispiace, Sheylon... ma non abbiamo più tempo! Dobbiamo farlo adesso! Adesso o mai più!”
La tigre brontolò, scontenta... ma io gli carezzai appena la testa con la mano e non le badai oltre...
“Nasconditi, Sheylon... coraggio!” conclusi “Si comincia!”
Lentamente, facendo bene attenzione ai rumori della notte, e solo quando fui assolutamente certa che ci fosse solo il sergente fuori dalla locanda, feci qualche piccolo passo avanti.
Aveva lasciato i suoi compagni vicino al bosco... avvertivo la loro presenza.
‘Codardo!’ pensai.
E tuttavia li sentivo sereni... rilassati... sentivo che erano tranquilli e sicuri, certi della propria forza, della propria arrogante prepotenza...
Me ne rallegrai... questo, dopotutto, deponeva spudoratamente a nostro favore!
Feci ancora pochi passi avanti e raggiunsi l’angolo della locanda, dal quale mi affacciai appena...
“Sergente...” mormorai allora “Sergente Iwan... stavate cercando me?”
Fu un attimo... lo sentii lasciar cadere qualche cosa che poteva sembrare una bottiglia e saltar giù dalla staccionata...
“Venite!” lo incalzai.
Poi, in fretta, mi ritrassi e tornai indietro verso la parte retrostante della locanda, in quello stretto spiazzo che si raggiungeva solo tramite l’angusto passaggio tra la locanda ed il bosco... proprio là da dove volevo attirarlo, verso i primi alberi della foresta tra i quali era celato Sheylon...
Mi fermai proprio al centro di quello spiazzo... sentivo la luce della luna su di me ed in respiro basso della tigre, nascosto appena alla mia sinistra...
E poi, solo un istante dopo, udii quei passi sull’erba...

Guisgard 01-08-2012 18.21.14

Iwan vide Talia apparire nella notte, come una visione.
Lasciò cadere la bottiglia e saltò giù dalla staccionata.
Si avvicinò allora alla ragazza, con un sorriso compiaciuto sul volto.
Seguì così Talia fino al luogo che lei aveva scelto per quell'incontro.
“Sapevo che saresti giunta...” disse Iwan “... te lo leggevo sul viso l'altro giorno... deve essere noioso andare in giro con quel tuo fratello geloso e possessivo, vero? Magari, una ragazza come te, ha dei desideri, delle voglie... ed è un peccato vederti così castigata... sai...” accarezzandole prima i capelli, poi il volto “... mi fai impazzire... dietro questo tuo volto di Angelo so bene che si nasconde il fuoco... vieni con me... conosco un posto fatto apposta per amare... nessuno ci disturberà fino all'albeggiare...” e sorrise.

Talia 01-08-2012 19.13.52

I passi sull’erba, poi quella voce...
Non dissi niente e non mi mossi, tuttavia quando avvertii il contatto della sua mano sul mio viso sussultai e mi ritrassi appena...
E fu proprio in quel momento che sentii il respiro di Sheylon farsi più rapido e pesante... lo sentii agitarsi... ma mossi appena una mano, come ad indurlo ad aspettare ancora. Volevo dare una possibilità a quell’uomo... mi dissi che magari poteva non essere così privo di scrupoli come avevamo creduto...
“Siete fuori strada, sergente!” dissi allora, arretrando ancora ed allontanandomi da lui “Siete molto fuori strada!”
Feci una piccola pausa... una pausa durante la quale lo sentii confuso, incerto... evidentemente non capiva...
“Se sono venuta qui, se ho accettato di vedervi non è affatto per ciò che voi credete... al contrario, io vorrei chiedervi la grazia di dimenticarvi di me! Le accuse che muovete contro Guisgard sono false, lo sapete bene... non è stato lui ad aggredirvi e a provocarvi per primo, lo sapete... ma non è importante ciò che racconterete in città... non è importante ciò che la gente crederà... ciò che è importante, per me, è soltanto la salvezza di Guisgard!”
Sospirai... e sollevai gli occhi su di lui...
“Siate magnanimo, sergente...” mormorai “Dimenticatevi di noi!”

Guisgard 01-08-2012 19.54.42

Iwan, a quelle parole di Talia, sorrise.
“Mi incontri al buio” disse “sul retro di una locanda e mi dici che non ho compreso? Mi prendi per un idiota? Invece ho capito benissimo... e forse possiamo anche intenderci... vuoi togliere dai guai quel presuntuoso di tuo fratello? Si, possiamo discuterne...” e lasciò scivolare una mano sul braccio di Talia “... sei una sorellina devota, sai? E anche premurosa... faresti di tutto per tuo fratello, vero? Anche incontrare uno sconosciuto di notte in mezzo ad un bosco! Massi che possiamo intenderci... sei furba, vero? Salvare tuo fratello e passare una piacevole notte con un soldato...” rise “... si, ci intenderemo, vedrai... e se sarai brava, domani forse riuscirò anche a dimenticare l'accaduto con quel tuo fratello... ora la notte è nostra!” E la prese in braccio, pronto a portarla via.
Ma proprio in quel momento, una sagoma, silenziosa e rapidissima, sbucò dalle tenebre e aggredì il sergente, facendolo cadere a terra.
Talia cadde su un cespuglio.
Sheylon allora cominciò a ferire Iwan con i suoi artigli, mentre il soldato gridava per la paura ed il dolore.
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Guisgard 01-08-2012 20.23.28

“Tornare al maniero” disse Fyellon ad Altea “sarebbe inutile. Senza l'erba non avrebbe senso tornare dal re. Dunque dovete decidere cosa fare, Altea... o continuare la ricerca, o partire verso Tylesia. Ma dobbiamo fare una scelta... siete pronta a sfidare i pericoli di questo posto? Da quando è cominciato il nostro viaggio, questa è di sicuro la situazione più complicata che abbiamo affrontato... e forse per la prima volta sento che stiamo rischiando la vita...”

Talia 01-08-2012 20.48.29

Le parole del soldato... poi la sua mano sul mio braccio... le sue insinuazioni... quella voce dal tono ammiccante...
“Non vi conviene parlare così...” iniziai a dire...
Ma non potei finire la frase perché Sheylon, persino prima che lo chiamassi, era già saltato fuori dal suo nascondiglio... lo sentii ringhiare sommessamente, mentre mi sfrecciava accanto... Iwan mi lasciò andare ed io finii a terra, contro un cespuglio...
Mi rialzai... il sergente si dimenava e tentava di gridare, ma Sheylon teneva le zampe sulla sua gola e quel che ne usciva non erano che gemiti e rantolii...
Mi rialzai e mi scossi il vestito...
Poi mi avvicinai a loro...
“Basta, Sheylon!” dissi, lentamente “Ora basta!”
La tigre non mi ascoltò subito... ma poi, sentendo la mia mano sopra la testa, si tranquillizzò un poco... e smise di aggredire il sergente... restando, tuttavia, minacciosamente sopra di lui.
Io sospirai... sentivo gli occhi dell’uomo su di me, avvertivo il suo sguardo smarrito, spaventato... gli regalai un piccolo sorriso...
“Sai...” iniziai poi a dire, la voce bassa e dolce “Sai, sergente... hai detto più di una cosa giusta, poco fa! Il fatto che io voglia togliere Guisgard dai guai, per esempio... giusto! Il fatto che farei qualsiasi cosa per questo, per lui... giusto! Il fatto che io e te possiamo discuterne e, ora ne sono certa, anche intenderci perfettamente... giusto! Il fatto che domani tu ti sarai dimenticato di tutto e la voglia di sporgere quella denuncia sarà svanita... si, anche questo credo sia giusto! Ed è giusto anche, concedimelo, la considerazione circa la mia furbizia... sì, sono abbastanza furba... abbastanza da prendere precauzioni prima di incontrare uno sconosciuto in mezzo ad un bosco!”
Mi chinai verso di lui ed il mio sorriso si allargò appena...
“L’unica cosa che non hai indovinato, sergente... mi duole per te... è la contropartita!”
Mi rialzai e mi allontanai di qualche passo... c’era silenzio intorno a noi ed io mi presi qualche minuto per scandagliare con la mente quell’oscurità, accertandomi che non ci fossero pericoli... poi, rassicurata, tornai a voltarmi verso di lui, che sentivo sempre tremante e con gli occhi larghi fissi su di me...
“La contropartita, dicevo...” ripresi, sempre con il medesimo tono suadente “Bene, vediamo... la mia proposta è semplice: ti dimentichi di me, ti dimentichi di Guisgard e di qualsiasi cosa sia successa in città, ti impegni a lasciarci in pace e a non cercarci mai più, a starci alla larga, a fingere di non averci mai incontrati... ed io, in cambio, chiedo a Sheylon di lasciarti andare! Certo... non sarà facile! Detto in confidenza, non credo che lui ti trovi molto simpatico! Ma posso convincerlo... e lo farò!”
Tacqui...
“Oppure... beh, certo... oppure puoi rifiutare! Solo che, in questo caso, temo proprio di non poterti aiutare a venirne fuori!”
Tornai ad avvicinarmi a loro e di nuovo in inginocchiai...
“Che cosa mi rispondi, sergente Iwan? Pensaci bene... è una questione importante!” mormorai... un istante appena, poi soggiunsi “Oh... e non pensare di poter fare il furbo, sai? Non credere di potermi dare la tua parola e rimangiartela poi domani... perché ti assicuro che, in quel caso, Sheylon diventerebbe la tua ombra ed il tuo peggior incubo... sai... Sheylon odia i doppiogiochisti, persino più di quanto detesta gli arroganti! Questo te lo garantisco!”

Altea 01-08-2012 21.16.54

Tutto questo mi riempiva la testa piena di perplessità..il fatto strano era che Fyellon stesso non si fidasse di questa avventura, non voleva proseguire, lui che era sempre temerario e scettico..non si sarebbe fermato e avrebbe proseguito.
Al tempo stesso pensai a quel bambino, al fatto che magari potevamo farcela e prendere quella pianta e salvarlo..era da vigliacchi lasciare lady Armelia in quel maniero speranzosa del nostro ritorno per salvare suo figlio e confidai nel Signore..."Si prosegue..Fyellon..alla ricerca della pianta".
Mi alzai dalla sedia.."Andiamo, abbiamo poco tempo, se potreste indicarci la strada per raggiungere quella zona vi sarei molto grata" dissi alla ragazza.

Guisgard 02-08-2012 00.42.26

Fyellon fissò Altea e annuì.
“Bene.” Disse. “Proseguiamo.” Si voltò poi verso la ragazza. “Immagino sia inutile chiedervelo... ma ci occorre una guida e voi...”
“Ho già detto di no.” Fece lei.
“Vi pagheremo.” Fissandola Fyellon. “Vi pagheremo, naturalmente. E comunque ci accompagnereste solo fino ai limiti del territorio delle Locuste... non oltre.”
Lei lo fissò.
“E sia...” annuì “... datemi il tempo di prepararmi... tra un'ora partiremo.” E corse a prepararsi.
“Quando vi dobbiamo per l'ospitalità, signora?” Chiese Fyellon alla vecchia.
“Nulla, cavaliere...” rispose lei con uno sguardo enigmatico.

Guisgard 02-08-2012 00.50.11

Iwan restò a fissare Talia con uno sguardo quasi sconvolto.
Da un lato c'era la feroce tigre che ancora lo guardava con i suoi occhi carichi d'odio e ardenti come il fuoco, a ricordargli le dolorose ferite che il sergente aveva sulle braccia e sul petto.
Dall'altro, invece, stava la ragazza, con quel suo atteggiamento fiero e l'espressione di lucida sicurezza.
E il soldato quasi stentava a credere si trattasse della stessa giovane che aveva tentato di sedurre nella Città Bassa.
“Dannata ragazza...” disse, sempre con le mani a stringere le ferite causategli dalla tigre.
Ma il ringhiare di Sheylon gli impedì di proseguire.
La mangiatrice d'uomini, come la chiamavano le tribù a nord di Ceylon, sembrava attendere solo un cenno della sua padrona per sferrarsi nuovamente contro di lui.
Ad un tratto, però, prima che quella scena potesse evolversi, Sheylon fissò la strada e ringhiò nuovamente.
Un dardo allora lo colpì.
La tigre, quasi incurante di quel colpo, si lanciò verso la figura che era appena emersa dal pallore lunare.
Ma un nuovo dardo, partito da una balestra, arrivò a colpirla nuovamente.
Stavolta il colpo lo fece tentennare.
Ma un attimo dopo, il fiero felino, era di nuovo sul punto di attaccare il suo nuovo nemico.
Ma mentre stava per balzare su di lui, un terzo dardo lo colpì ancora, facendolo così accasciare a terra.
Sheylon ebbe solo il tempo di emettere un sordo boato, simile ad un gemito di resa, incapace di spaventare oltre i suoi nemici, ma sufficiente a far comprendere a Talia cosa stesse accadendo.
“Mai vista una bestia simile!” Esclamò il soldato armato di balestra.
Un attimo dopo, altri soldati emersero nella notte.
“Tutto bene, sergente?” Chiese uno di quelli a Iwan. “Ci hanno attirato qui le vostre grida...”
“Sono ferito...” mormorò il sergente “... non credo di poter cavalcare...” si voltò poi a fissare Talia “... ma comunque non negheremo a questa dolce ragazza una degna cavalcata con noi...” aggiunse con un ghigno.
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Altea 02-08-2012 08.34.16

Rimasi stupita dal comportamento della ragazza, ella si rifiutava di venire..ma se ben pagata avrebbe accettato.
Certamente qualcosa non quadrava, osservavo gli occhi della vecchietta fissare Fyellon in modo enigmatico.
"Un'ora?..così tanto per prepararsi? Nemmeno stessimo andando in un ballo di corte" risposi in tono seccato poichè il tempo passava e poi tutto sarebbe stato vano.
Continuai a fissare la vecchietta, a mio parere ella celava qualcosa e mi avvicinai a lei chiedendole sottovoce.."Milady, voi che pensate? Cosa sapete di quel posto..e soprattutto perchè osservate cosi ostinatamente il cavaliere come celasse chissà quale mistero?"

elisabeth 02-08-2012 17.43.48

Come' strano il mondo che ci circonda.........una folata di vento entro' dal nulla facendoci piombare nel buio.....la porta della stanza si apri come sbattutta da mani invisibili..........poi....tutto ritorno' sereno e quella sensazione di violenza cesso' immediatamente....la luce riprese i suoi deboli bagliori...e la voce di Filyon arrivo' a me come la calma dopo la tempesta...mi invitava ad andare via.....qualcuno mi stava cercando..la voce del Servitore arrivo' a me dal lungo corridoio....." Voi siete la tempesta Filyon ?.....riuscite a dominarla, essa assale e voi, al tocco delle vostre dita riuscite a renderla docile.........volete che veramente che io vada via ?.........mi cerca solo il vostro servitore infondo.........e comunque sapete che la musica mi riportera' da voi....".....Usci' da quella stanza, sperando che mi chiedesse di essere liberato.............vidi solo il servo venirmi incontro.........e il fragore di una porta che si richiudeva alle mie spalle........" Ditemi, perche' mi state cercando....."....

Daniel 02-08-2012 22.54.27

Li guardai e risposi
<<Sì ma.. a una sola condizione!>>

Guisgard 03-08-2012 01.08.10

La vecchia fissò Altea in modo enigmatico.
“Vi sbagliate.” Disse quasi infastidita. “Non stavo affatto fissando il cavaliere. I miei occhi sono stanchi e la mia mente è altrove. Queste vostre questioni neanche mi interessano. Quanto a mia nipote Asser... si sta preparando per condurvi in quel posto... se vi secca tanto aspettare, allora andateci da soli.”
Fyellon allora guardò Altea e fece segno alla ragazza di lasciar perdere.
In quel momento tornò Asser.
“Sono pronta.” Mormorò. “Possiamo andare.” E fece cenno ad altea e Fyellon di seguirla.
Era abbigliata con abiti da lavoro e portava con sé una grossa borsa.

Guisgard 03-08-2012 01.17.15

“Vi sto cercando” disse il servitore ad Elisabeth “per condurvi dal mio padrone. Egli è appena rientrato e vuole conoscere i suoi nuovi ospiti. I vostri compagni lo hanno appena raggiunto nella Sala Maestra, dove a breve servirò a tutti voi del buon vino e dei biscotti appena sfornati.” Mostrò un lieve inchino alla maga. “Vi prego di seguirmi, milady...” e s'incamminò.
In quel momento la musica riprese a diffondersi, dolce e malinconica, nel corridoio e poi in tutta la torre.
Una cadenza regolare, che però tradiva una profonda inquietudine.
Come se in quelle note fosse celato un intenso ed insopportabile dolore.

Guisgard 03-08-2012 01.20.49

“Una” disse l'uomo a Daniel “condizione? Quale condizione, sentiamo? Badate però che al nostro signore non piace portare le cose alla lunga. E' un uomo di poca pazienza. Comunque, sentiamo questa vostra condizione...”

Altea 03-08-2012 08.32.27

La vecchia signora cambiò subito umore e si dimostrò seccata dalle mie parole, guardai Fyellon..e rimasi in silenzio.
Arrivò la ragazza..Asser era il suo nome e aveva cambiato panni e portava con sè una grossa borsa, preferii non chiedere nulla su cosa contenesse.
"Bene, allora siamo pronti...penso possiamo partire subito" dissi a Fyellon.

Talia 03-08-2012 09.09.04

Scelte... se c’era una cosa sulla quale non avevo mai avuto alcun dubbio, era che la vita -tutta la vita- non è altro che un susseguirsi di scelte e conseguenze. Ed il talento sta tutto nell’avere il coraggio e la fortuna di fare le scelte giuste.
‘E tuttavia, Talia...’ mi rispose il Maestro una volta ‘Un giorno imparerai che la cosa più difficile non consiste nel saper fare una scelta... tutti gli uomini presto o tardi si trovano ad un bivio e, talvolta, compiere una scelta diventa una necessità... ed allora, facile o difficile che sia, una scelta viene fatta... quasi come una liberazione! E giunge un tempo in cui si capisce che non vi è una scelta più giusta dell’altra, non vi è una strada più facile, non vi sono scorciatoie! No, Talia... no! Il difficile non sta nello scegliere... il difficile sta nel saper accettare le conseguenze, nel saper affrontare gli esiti e le ripercussioni, qualsiasi esse siano, con la fronte alta ed i nervi saldi!’
Battei le palpebre...
saper accettare le conseguenze... le ripercussioni... qualsiasi esse siano... qualsiasi...
Erano belle parole!
Erano parole sensate e piene di verità!
Erano parole nelle quali avevo sempre creduto!
Solo in quel momento, tuttavia, mi accorsi che non ero affatto pronta ad accettare le conseguenze delle mie scelte!
Mi accorsi, allora, di avere i nervi molto meno saldi di quanto non avessi creduto fino a quel momento.
Le conseguenze... le ripercussioni...
Fu un attimo... un sibilo... uno spostamento d’aria quasi impercettibile... e capii subito.
“Sheylon!” urlai.
Ma fu vano!
Udii un ruggito, poi un altro sibilo ed un altro ancora... fino a quell’ultimo ed al tonfo cupo del corpo che cadeva a terra.
“Oh, no... Sheylon...” la mia voce uscì roca, ruvida “No!”
D’istinto mi lanciai avanti e lo raggiunsi, piegandomi sopra di lui ed abbracciandolo... respirava piano, a fatica... ed io presi a carezzargli lentamente, ritmicamente la grossa testa abbandonata sull’erba, mentre gli occhi mi si riempirono di lacrime...
“Perdonami Sheylon...” sussurravo pianissimo, e la mia voce si confondeva con il fruscio del vento ed il frinire dei grilli “Perdonami... è tutta colpa mia... oh, Sheylon... non lasciarmi ti prego... ti prego, Sheylon... ti prego...”
La tigre mugolò sommessamente ed il mio cuore sprofondò ancora più in basso... mi sentivo male, male come se quelle frecce avessero trafitto il mio cuore, come se ogni forza ed ogni volontà fossero scivolate via da me... ed anche respirare era diventato doloroso.

elisabeth 03-08-2012 09.36.23

I miei compagni...improvvisamente erano gia' nella sala maestra, il suo padrone era li'...pronto a conoscere tutti noi, ma noi dovevamo essere lontani.....avevamo dimenticato i cigni...non era possibile, Reas era l'unico che poteva desiderare il rientro a Tylesia nel piu' breve tempo possibile.....eppure era tranquillo in quel mondo senza tempo......" Certo.....vi seguo..."....camminavo guardandomi sempre indietro, quella porta era per me motivo di disperazione...la musica, lenta e silente forte ed imponente...sino ad un diluvio di emozioni irrazionali...come potevano le note cosi' impresse in un pentagramma divenire il gioco dell' inferno dell' anima....camminai forzatamente dietro il servitore, ma lel lacrime che sgorgavano dai miei occhi....sembravano bruciare il mio volto sino a quando in ripida disceva cadevano come cascate sul mio seno......" Io...io credo che il vostro padrone ...debba conoscermi in altro luogo...io non posso seguirvi....io non riesco a mantenere saldi i miei pensieri.....suo figlio e' rinchiuso in una stanza...e lui vuole conoscere i suoi ospiti.......ditemi voi...quale padre oserebbe tanto..."............

Guisgard 03-08-2012 18.26.16

Talia era piegata su Sheylon e poteva avvertire chiaramente come il respiro della tigre diventasse sempre più debole e incerto.
Ad un tratto qualcuno sollevò la ragazza di peso.
“Su, smettila di frignare.” Disse il soldato, per poi spingere Talia verso i suoi compagni.
“Dove vai così di fretta, bella dama?” Ridendo quelli.
“Lasciamo questo lercio posto...” facendo segno Iwan ai suoi di aiutarlo.
“Riuscite a stare a cavallo, sergente?” Chiese uno di quelli.
“Si...” annuì Iwan “... ma non posso guidare il cavallo...”
“Vi aiuteremo noi.”
“Prendete la ragazza ed imbavagliatela.” Ordinò Iwan. “Andremo a casa mia...”
Presero allora Talia e lasciarono la locanda, abbandonando Sheylon ormai senza più forze.
Appena furono andati via, la locandiera corse a vedere e trovò la tigre ormai in fin di vita.
Poco dopo, i soldati giunsero presso una casa.
Aiutarono il loro sergente ad entrare e poi legarono Talia ad un pesante mobile.
“Dobbiamo chiamare un medico...” ansimò Iwan “... queste ferite sembrano fuoco... ed io... non credo di stare molto bene...”
“Avete un pessimo aspetto sergente...”
“Già...” tossendo Iwan “... credo di avere la febbre...”
Un attimo dopo perse i sensi.
“Accidenti...” fece uno di loro “... e ora?”
“Sta molto male, credo...” avvicinandosi a lui un altro “... molto...”
“Cosa facciamo? Non voglio avere dei guai per questa storia!”
“Credo sia spacciato... c'è solo una cosa da fare... portiamolo nel bosco e lasciamolo là... penseranno sia stato vittima di qualche animale feroce...”
“E la ragazza?” Domandò un altro. “Lei conosce la verità.”
“E' una povera cieca a cui nessuno presterà fede.” Rispose l'altro. “La sbatteremo in una cella con l'accusa di essere una ladra!”

Guisgard 03-08-2012 19.02.54

“Milady...” disse il servitore ad Elisabeth “... non dovevate entrare in quella stanza... questo addolorerà molto il mio padrone... dimenticate tuttavia quell'incontro... ora vi condurrò dal mio padrone e lo conoscerete... non è un uomo comune... volete vederlo, dunque?”

elisabeth 03-08-2012 19.07.58

Come una bambina che decide di non seguire le ragioni sconnesse del proprio cuore...chinai il capo e diligente seguii il servitore......." Non credo di avere scelta....porro' a lui le domande che tormentano la mia mente...".............

Talia 03-08-2012 19.10.40

Quello che accadde dopo che mi ebbero strappata da Sheylon non lo compresi bene... li sentii parlare, ma non ascoltavo le loro parole... la mia mente era lontana da lì, lontana da loro... la mia mente era con la tigre, la teneva stretta e la cullava...
Mi accorsi vagamente di venire imbavagliata e caricata su un cavallo... avrei potuto opporre resistenza, ma non lo feci, perché ogni mio pur minimo sforzo fisico avrebbe costretto la mia mente a lasciare sola quella di Sheylon, e non volevo... sapevo che Sheylon sentiva la mia mente... ad un livello quasi inconscio, la tigre poteva sentire la mia anima sopra di lui, poteva sentire che ero lì per proteggerlo e per curarlo... ed allora io non lo lasciai neanche per un istante... sentivo che, in quel momento, Sheylon era più importante di me, più importante di ciò che stava accadendo, più importante del pericolo che potevo correre... e così rimasi con Sheylon...
Non so quanto tempo passò quando mi tirarono malamente giù da quel cavallo e mi spinsero in un luogo chiuso per poi legarmi a qualche cosa...
Ero spaventata e le loro voci concitate mi preoccupavano...
La tentazione di prestare loro attenzione fu forte, ma la dominai.
Sheylon, nella foresta, continuava a mugolare piano... potevo sentirlo come se fosse stato vicino a me...
‘Coraggio, Sheylon...’ mormoravo mentalmente, certa che in qualche modo potesse sentirmi ‘Coraggio, resisti... Guisgard arriverà! Andrà tutto bene! Resisti...’

Guisgard 03-08-2012 19.34.53

Voci confuse, timorose, egoiste, indifferenti, vigliacche.
Tutte queste voci circondavano Talia, che però sembrava distante da quel luogo.
Lontana da tutti loro e forse anche dalle sue paure.
Nella sua mente correvano le immagini confuse che aveva ricostruito.
E quell'ultimo gemito di Sheylon.
Ma a scuoterla da tutto ciò, ci pensarono le forti braccia dei soldati.
Si divisero in due gruppi.
Uno portò Iwan ormai moribondo nel bosco, l'altro prese Talia e galoppò verso la città.
La ragazza era cosciente e sentì ogni cosa.
Attraversarono la Città Bassa, fino a giungere presso le mura che delimitavano il confine tra quella e la Città Alta.
Talia sentì il suono del corno di quei soldati e poi un clangore quasi assordante, come se qualcosa di metallico ed infinitamente pesante cominciasse ad azionarsi.
Di nuovo i cavalli ripresero a correre e attraversarono l'ingresso della città.
Qui galopparono fino alle prigioni, dove Talia fu trascinata.
“Galep...” disse il soldato che la teneva ferma “... presto, apri una cella!”
Galep si avvicinò ed obbedì.
Talia allora fu rinchiusa in quella cella.
“Cosa ha fatto?” Chiese il carceriere.
“E' una ladra” rispose il soldato “e ha insultato un ufficiale. Pare sia una strega!”
“Che l'Inferno mi inghiotta!” Esclamò Galep.
“Dicono conosca oscure formule per causare la pesta, la lebbra e la malaria.” Fissandolo il soldato.
“E non potevate bruciarla” mormorò Galep “invece di portarla qui?”
“Strappale la lingua.” Disse il soldato. “E vedrai che sarà innocua.”
“Si, farò cosi!” Annuì il carceriere.
Intanto, Guisgard, Sangò e Umans, raggiunta la Città Bassa, si ritrovarono davanti ad un pittoresco edificio.
“Ninfale Gioioso...” disse Guisgard leggendo l'insegna in bella mostra.
“Eccoci giunti.” Fece Umans.
I tre entrarono e subito furono avvolti dall'atmosfera di quel luogo.
Ragazze abbigliate in modo esotico, altre in modo picaresco, altre ancora solo appena coperte da pochi veli.
Ovunque dominava una leggera e soffusa musica, mentre l'aria era inebriata da una forte essenza sconosciuta.
Una donna allora si avvicinò ai tre.
“Come posso servirvi?” Chiese.
“Ci occorre una ragazza.” Rispose Umans. “Una ragazza però particolare...”
“Una ragazza?” Ripetè la donna. “Una sola per tutti e tre, miei signori?”
“Oh, no!” Ridendo Umans. “No, una soltanto per il nostro amico qui!” Indicando Guisgard.
“Dicevate una ragazza particolare?”
“Si...” annuì Umans “... vedete, il nostro amico è innamorato perso di una certa dama... e quindi stanotte vuole, diciamo, sentirsi vicino alla sua amata...”
“Comprendo...” sorridendo la donna “... e come deve essere questa ragazza?”
“Avanti, spiegalo tu alla nostra madama!”
“Si, ecco...” mormorò Guisgard “... deve essere bionda... e con la pelle chiara...”
“Vedrò di non deludervi...” disse la donna, per poi accompagnare Guisgard in una stanza.
Il cavaliere allora cominciò a passeggiare in maniera nervosa su e giù per quella camera.
Ad un tratto la porta si aprì ed una figura entrò.
Era coperta solo da un lungo velo, che dal capo toccava fino a terra.
“Sono qui, mio signore...” disse lei.
“No, ti prego...” fece lui “... non chiamarmi così...”
“Come desideri...” sussurrò lei “... vuoi che ti lavi prima? O vuoi lavare prima me?”
“No...” sorridendo Guisgard “... in verità... io voglio portarti con me... in un luogo...”
“Perchè?”
“Perchè...” mormorò lui “... va bene, sarò sincero... voglio che tu finga di essere qualcun'altra... devono crederti un'altra ragazza...”
“Perchè?”
“Perchè devo salvarla...”
“Da chi?”
“Dai soldati di questa città.” Rispose lui.
“Ne sei innamorato?”
“Si...” sussurrò lui.
“E credi che io possa sostituirla?”
“No, nessuno può...” fece lui “... ma col favore delle tenebre, magari...”
“Non vuoi vedere neanche il mio volto, cavaliere?” E cominciò a togliersi il velo, fino a mostrare il suo viso.
“Talia!” Gridò Guisgard davanti a quel volto. “Talia, cosa ci fai qui?” Fissandola incredulo lui.
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Guisgard 03-08-2012 19.45.38

Il servitore annuì e riprese a camminare, pregando, con un cenno, Elisabeth di seguirlo.
Giunsero così nella sala.
Era vuota.
Ma in fondo stava una figura, di spalle, in piedi ad attendere.
“Puoi andare.” Disse la figura al servitore.
Questi annuì ed uscì.
La voce di quell'uomo era calda, forte, penetrante.
Tradiva un ardore ed una sicurezza non comuni.
“Ero ansioso di conoscervi, lady Elisabeth.” Fece senza però voltarsi. “Ditemi... vi piace la mia dimora? Siete stata accolta bene? Posso esaudire una vostra richiesta?”

Guisgard 03-08-2012 20.02.16

Altea, Fyellon e Asser partirono così verso la zona in cui cresceva quell'erba.
I fumi che salivano dal Calars sembravano indicare la strada da seguire.
Ad un tratto, giunti presso una radura, Asser fece cenno ai suoi due compagni di viaggio di fermarsi.
“Presto giungerà il crepuscolo” disse “e poi comincerà a fare buio. Dobbiamo fermarci ed accamparci qui. Proseguire oltre può essere pericoloso.”
“Manca molto al territorio delle Locuste?” Chiese Fyellon.
“Non molto.” rispose Asser. “Per questo aspetteremo il nuovo giorno per arrivarci.”
“Dunque” fissandola il cavaliere “di giorno è più tranquillo attraversare quel luogo?”
“Affatto.” Sorridendo lei. “Le Locuste attaccano e mangiano sia di notte che di giorno... è solo che, magari, con la luce riusciremo a vederle... così, per curiosità... almeno moriremo soddisfatti per aver scoperto il loro vero aspetto.” E scoppiò a ridere.
“Divertente!” Esclamò Fyellon. “Davvero divertente!”

elisabeth 03-08-2012 20.04.29

La sala Maestra mi sembrava vuota.....i miei passi rimbombavano....e quando fu chiesto al servitore di andare via....era come se una figura cara mi abbandonasse......mi sentivo abbandonata, Reas e gli altri dov'erano.....mi avevano abbandonata li' e perche'......la voce dell' uomo era....baritonale, calda ed imperiosa...una tono che non ammetteva repliche.........non vedevo il suo volto era di spalle........" Sono lusingata messere.....sono stata trattata con tutti i riguardi e non sapro' mai come ripagarvi di tutto questo.......mi chidevo perche' mai non vi e' la presenza dei miei compagni di viaggio....sembra che tutte le volte che io penso di raggiungerli essi sono gia' andati via...........in questo palazzo ..in queste ore sono stata cullata da una splendida melodia........deduco che non eravate voi a suonare...?...".....avevo le braccia lungo i fianchi e la concreta certezza di non essere una sconosciuta per lui..........ma quel luogo era un luogo simile a mille prigioni....e io sembravo far parte di un disegno ben preciso...il punto era che desideravo conoscerne i dettagli...

Altea 03-08-2012 21.28.37

Seguivamo i fumi salire dal Calars, ormai sembrava per me essere familiare quel fiume e non potevo immaginare che mi volesse morta ma bensì che volesse aiutarmi nelle mie imprese come fatto fino ora.
Ascoltai le parole di Fyellon e della ragazza, la quale aveva pure voglia di scherzare, aveva un che di enigmatico.
"Dove ci accamperemo o meglio dove dormiremo?" chiesi al cavaliere guardandomi attorno alla radura e stringendo la spada presa al fabbro sperando di non doverla usare in caso di attacco, mi volsi verso Fyellon osservandolo..eppure egli indossava la corazza rossa e quella spada a corredo e avrebbe dovuto essere invincibile.

Guisgard 04-08-2012 02.29.10

“Ci accamperemo presso questo vecchio tronco cavo.” Disse Asser, anticipando la risposta di Fyellon.
Il cavaliere, allora, fissò Altea ed annuì.
I tre, così, si accamparono attorno a quel vecchio tronco, che il tempo e l'umidità del fiume avevano reso scuro e aggrovigliato.
“Accenderemo un piccolo fuoco...” aggiunse Asser, facendo un magro tumolo con erbe e ramoscelli “... ci terrà compagnia...”
“Non ne vedo l'utilità.” Disse Fyellon. “Non fa freddo e poi, accenderlo, potrebbe essere pericoloso...”
“Perchè mai?” Fissandolo Asser.
“Perchè” rispose il cavaliere “potrebbe attirare quelle Locuste...”
“Tutt'altro.” Replicò la ragazza. “Se c'è una cosa che le locuste temono, quella è proprio il fuoco.”
“Allora lo useremo come arma.” Fece Fyellon.
Ad un tratto si udì un suono sordo e prolungato.
“Cosa è stato?” Alzandosi di scatto Fyellon.
“Sono loro, le Locuste.” Disse Asser.
“Non era un grido umano.” Mormorò il cavaliere. “No, nessun uomo può emettere un simile verso...”
“Infatti non sono uomini.”
“Sciocchezze!” Esclamò Fyellon. “Io non credo che...”
“Cavaliere, il fatto che crediate o meno, qui è del tutto indifferente...”

Guisgard 04-08-2012 02.45.52

“Milady...” disse il misterioso ospite ad Elisabeth “... i vostri compagni sono in giro tra i vari alloggi e il giardino di questa torre... immagino li ritroverete molto presto... una musica, avete detto? Si, talvolta capita di udirla... all'albeggiare, quando le ultime stelle si spengono come i sogni di coloro che partono per la guerra... o verso il cuore del meriggio, quando la calura si affievolisce e l'aria si fa più fresca... oppure quando la sera si muta nella notte e allora ritornano vivi i sogni smarriti in gioventù... non trovate che il giorno sia una magnifica metafora dell'esistenza umana? E forse la musica che pensate di aver udito, altro non è che lo scorrere del Tempo... il Tempo... mirabile virtù, vero? Il suo scorrere eterno ed immutabile è capace di modificare qualsiasi effimera certezza umana... a me affascina come poche altre cose il Tempo, sapete? Per questo ho deciso di sfidarlo... per questo voglio vincerlo...” e si voltò verso la maga, mostrandosi finalmente.
Il suo volto, però, era celato da una maschera di ceramica che lasciava vedere solo i suoi occhi.
Occhi rossi come la passione più oscura e potente ed impenetrabili come solo una primordiale paura sa essere.
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Parsifal25 05-08-2012 15.20.22

Nominando la leggendaria corazza, vidi che Gaston e gli altri amici nani rimasero allibiti......probabilmente non avreì dovuto nominarla.....

Titubante, risposi: "Io la vidi presso la fucina di Sir Orco il Rosso......vi erano dei nani che lavoravano al suo servizio.....dalla bocca del suo fidato fabbro mi venne rilevata la leggenda ed il potere nascosto dell' Armatura Rossa; mi venne accenata la sua maledizione....che ora non rimembro.....sarebbe stata mia se avessi affrontato la prova dell'Avvilente Costumanza.......ma una volta conclusa non la trovaì. Era stata trafugata da un altro cavaliere il cui nome offende l'onore degli antichi. Ero in viaggio per recuperarla, ma fui tratto in trappola.....e adesso son qui.....".

Speravo che ciò avrebbe rassicurato i miei compagni, ma non potevo pretendere che tutti capissero.

Daniel 05-08-2012 20.42.56

<<Io diventerò il vostro cacciatore insieme al mio amico qui presente>> e indicai Mirna << Se voi riuscirete a trovare un altro cavaliere con la mia stessa corazza , ma di colore diverso!>>

Altea 05-08-2012 21.32.53

Preparammo l'accampamento per la notte, Fyellon discuteva con Asser su come trascorrere la nottata, a me poco importava tranne finire subito quella avventura che dir poco mi inquietava.
Ad un tratto si sentirono voci o rumori strani e la ragazza ci disse che erano proprio loro..le Locuste, esseri non umani e della cui origine ancora sapevo ben poco.
Chiamai Fyellon in disparte "Cavaliere voi disponete di una potente corazza e spada..lo avete dimenticato?Il che vi dovrebbe rendere invincibile e forse solo voi dovreste andare nel territorio delle Locuste e prendere la pianta".

Guisgard 06-08-2012 01.06.38

A quelle parole di Daniel, quegli uomini si scambiarono varie occhiate.
“Facciamo così...” disse uno di quelli “... vi condurremo davanti al nostro signore e spiegherete a lui di questo cavaliere che state cercando. Egli conosce queste terre e molti, tra cavalieri e avventurieri, di coloro che usano frequentarla. Cosa ne dite?”
“A me sembra una buona idea!” Fece Mirna.

Guisgard 06-08-2012 01.16.20

Gaston, a quelle parole di Parsifal, annuì e pregò poi il cavaliere di ascoltarlo.
“La corazza di cui parlate” disse “è molto nota in questo villaggio, poiché essa fu forgiata da alcuni abili fabbri nani. Quella corazza è nata per vestire il Cavaliere Rosso, custode dell'elemento naturale del Fuoco. Essa è capace di donare poteri straordinari al suo possessore e contraddistingue uno dei quattro cavalieri destinati a difendere Tylesia.”
“E voi vi siete fatto rubare quella corazza!” Esclamò Perrol.
“Mi sembra chiaro” fece Gaston “che quella corazza vi spettava di diritto, cavaliere. E forse vostro compito è ritrovarla.”
A queste parole, tutti gli altri nani annuirono.

Guisgard 06-08-2012 01.30.15

A quelle parole di Altea, Asser si abbandonò ad una sonora risata.
“E' proprio vero” disse “che non esistono più le eroine di una volta. Come Arianna che aiutò Teseo ad uscire dal labirinto di Cnosso, o come Enide che scortò suo marito nelle sue avventure.”
“Milady...” voltandosi Fyellon verso Altea “... il fatto che queste fantomatiche Locuste non siano affatto spiriti o demoni, non li rende meno pericolosi. Anzi, personalmente sono sempre stato convinto che nessuna altra creatura presente in natura sia pericolosa o malvagia come l'uomo. E per questo non ho nessuna intenzione di infiltrarmi da solo nel territorio di quei pazzi e rischiare la vita in cerca di un'erba che forse è in grado di salvare quel bambino. La mia corazza è di sicuro un'arma formidabile, ma lottare da solo contro un'intera tribù, beh, è una follia. Con o senza la corazza.”

Altea 06-08-2012 11.11.38

Rimasi zitta ed esterefatta dalle parole di Fyellon.. "Allora non siete invincibile e meno male dovevate salvare Tylesia dalla Lacrima di Cristo che sembrano piu' pericolosi delle Locuste ".
Mi voltai verso Asser "Milady.. capisco la vostra antipatia nei miei confronti che subito avete mostrato ma se non erro diceste che pure voi non vi sareste addentrata in quel territorio".
Udii un altro rumore e rabbrividii ma mi sentivo delusa e tradita da Fyellon e quella ragazza mi disturbava e non mi convinceva del tutto.."E sia"dissi alzandomi improvvisamente "non ho bisogno di voi, potete starvene tranquillo qui Fyellon visto non sono esseri pericolosi, vado sola e so come e' la pianta".
Estrassi la spada dal fodero e con la luce della luna il rubino incastonato prendeva forme strane, guardai Fyellon per un attimo e senza aggiungere altro mi addentrai nella radura e quei rumori erano sempre piu' forti e non so come persi i sensi..

Camminavo nella radura nel buio, la spada nella destra e caddi in un misterioso sonno quando apparve il maestoso cavaliere sul suo cavallo. "Chi siete voi che apparite sempre in sogno non vedo il vostro volto cavaliere".


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 05.33.41.

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