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Tutto a posto, tutto secondo i piani...
Ma un monile? Che c'entrava un monile? Mi avvicinai quasi circospetta, sicuramente dubbiosa, per vedere il ciondolo. "Beh, potrebbe averlo rubato. Non mi sembrava versare in una situazione agiata, dunque potrebbe averlo rubato con l'intenzione poi di venderlo." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Sentii la voce di Furio e lo guardai..."Non ci sarà acqua, Furio, e nemmeno cibo...ci lasceranno morire così....non dovevi farlo...a me va bene fare questa fine, ma tu non dovevi.. solo io sono invischiata in questa sporca storia ma se uscirò di qui andrò a parlare con mio padre e lo denuncerò questo lurido uomo" mentre il sangue colava dalla ferita nel diafano viso e i polsi erano arrossati dalle catene.
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Aegos era a pochi metri dietro Clio, divenuta ora Lys, ma lei non si accorse minimamente della sua presenza, né sentì il galoppo del cavallo alle sue spalle.
Appena arrivò trovò lo spioncino aperto perchè Stuarto stava pagando alcuni mugnai di una vicina fattoria che avevano appena scaricato sacchi di farina. La padrona entrò nel palazzo e poi subito si recò in giardino in cerca di Icarius. Però il giardiniere non sembrava esserci. “Si, un'ipotesi più che plausibile.” Disse Vanbelv tenendo in mano il ciondolo. “Sarà stato un ladro... l'unica cosa strana è che, come detto, la manifattura è straniera, ma dietro reca il simbolo baronale di Monsperone...” “L'avrà rubato ad un nobile dunque.” Elv. “Non ad un semplice nobile...” precisò Vambelv “... ma al barone in persona.” Fissando Gwen. Furio aprì piano gli occhi, tutto dolorante e guardando Altea accanto a lei, che però non era incatenata come lui. “Si...” disse lui tossendo “... forse ho sbagliato... si, rischiare per una donna che neanche mi considera... ma sappiate che nessuno vi amerà mai come me... nessuno... si, sono stato uno sciocco a farlo... a rischiare la vita... ma l'ho fatto per Amore e lo rifarei ancora...” Si udirono dei passi. Arrivò uno dei servi e lasciò nella cella, attraverso le sbarre, pane ed acqua. |
No.
Questo non ci voleva. Potevo immaginare benissimo di chi si trattasse. Ed iniziavo a capire molte cose su quell'uomo. Tuttavia... "Capisco, ma non so cosa dirvi purtroppo..." con tono imprecisato. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai le parole di Furio e scossi il capo "Non è questo Furio, tu volevi ucciderlo, è stata la tua sventatezza .. non puoi pretendere di comandare i sentimenti altrui, saresti come lui però sei il mio migliore amico e io di questo te ne sono grata".
Guardavo la rosa rossa nascosta nel vestito e la annusai mentre un servo ci portò pane e acqua e non dissi nulla, aspettai se ne andasse. Io non avrei mangiato nulla e guardavo le catene di Furio...oh Icarius se mi avessi dato ragione e fossimo venuti qui prima dell' arrivo di quell' uomo saremmo tutti salvi. Finsi indifferenza aspettando non ci fosse nessuno. http://78.media.tumblr.com/13245ef58...o7uao1_500.gif |
“E' naturale...” disse alzandosi Vanbelv “... perchè dovreste saperlo?” Sorridendo a Gwen. “Un lupo forse più grosso della media ed un ladruncolo sono le risposte a questo quesito. Beh, ora non mi resta che far recapitare questo ciondolo al Maresciallo di Chanty, il quale lo farà riavere al barone quando potrà tornare libero a Monsperone.”
“Prego, vi accompagno io al portone.” Elv, essendo l'unico che poteva uscire alla luce del sole. Furio era incatenato e non poteva né bere, né mangiare. Il ragazzo chiese allora ad Altea di porgergli un di acqua. I due restarono in quella cella umida e semibuia, avvolta da silenzio cupo dei sotterranei del palazzo. |
Annuivo lentamente, ma nella mia testa pensavo a come trattare la cosa.
"Certo, arrivederci." Quando Elv portò fuori il dottore, mi rivolsi subito ai miei, soprattutto a Tatiana che lo aveva incontrato, il barone. "Forse so a chi appartiene quel monile. Il barone è l'uomo che c'era col Maestro!" Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Nessuno mi rispose.
Che cosa strana, forse i domestici avevano preso tutti un giorno di festa? Alzai gli occhi al cielo, se c'è una cosa che detesto è aspettare! Entrai in casa, chiamai Stuardo con una campanella mentre mi sedevo su un divanetto. Lui c'era, l'avevo visto vicino al cancello. |
Rimanemmo soli e presi la brocca porgendola sulle labbra di Furio.."Ho aspettato fossimo soli, sarebbe stato peggio se mi avessero visto aiutarti".
"Lasciami stare maledetto diavolo" urlava la Dama Nera. Il marito la gettava a calci lungo le scale e lei cadeva ferendosi mentre con un ultimo calcio la gettò nella prigione. La chiuse e urlò "Vedremo se il tuo Amore ora ti salverà" mentre la sua risata sadica rimbombava tra le feritoie delle segrete. Aiutami Amore Mio... Tornai in me...no Lui non mi avrebbe aiutato..e Icarius mi avrebbe salvato..oh no, si era sicuramente dimenticato di me e guardai Furio triste "Hai ancora sete?" |
“Credi dunque” disse Ivan a Gwen “che al suo ritorno il maestro avrà con sé ancora il barone?”
“Non credo...” intervenne Tatiana “... il barone ha detto era di passaggio ed aveva approfittato del viaggio del maestro. No, non viaggiavano insieme.” Fissò Gwen. “Ma fammi capire... credi il monile sia del barone? E come poteva averlo il cocchiere?” “No...” disse rasserenato Furio “... ora sto meglio, grazie...” guardando Altea “... mangiate qualcosa...” alla dama. I sotterranei erano semibui, umidi e silenziosi al punto da sembrare opprimente. Passò un'ora, poi due, tre, fino a quando i due prigionieri persero la nozione del tempo. Ad un tratto si udirono dei passi. Uno dei servi accompagnò alla cella un monaco. Aveva il cappuccio sul capo. “Ecco i prigionieri, Frate... avete solo pochi minuti...” il servo, per poi andare via. “Pace e bene, figlioli...” il chierico rivolto ad Altea ed a Furio. https://cdn.quizme.se/questions/vjdl...0_YVUcd80N.jpg |
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