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"Buona fortuna, allora..." dissi un po' sarcastica, con un leggero sorriso.
Guardai il cielo, non più di quel nero pesto e impenetrabile. "Sì, forse sì... Beh, buonanotte, o quel che resta..." dissi poi, alzandomi dalla panchina. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv annuì a Gwen.
"Grazie..." disse "... buonanotte... io non credo chiuderò occhio." Mormorò. Allora restò a fissarla, aspettando fosse entrata nella pensione. Non si fidava a lasciarla sola in strada. |
Annuii piano, poi mi allontanai ed entrai nella pensione, seguita dal suo sguardo.
Salii in camera e tolsi solo le scarpe, stendendomi a letto ancora vestita e cercando di mettere insieme almeno un'ora di sonno. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gli sorrisi, divertita.
“Cercherò di adattarmi, allora!” guardandolo negli occhi. Non mi sfuggì che aveva completamente ignorato la domanda sul suo nome, ma non mi sembrò cortese insistere, dopotutto era il mio capo e non me la sentivo di sembrare inopportuna. Era un tipo strano, riservato e schivo, quasi nascondesse qualcosa. Ma io ero la prima a sapere quante cose si possono celare dietro uno sguardo, eccome se lo sapevo, ero la prima a farlo, dopotutto, anche con lui. Quindi non mi addentrai nei suoi segreti, anche se mi accorgevo si nutrire una lieve speranza che col tempo li avrei scoperti non tramite un indagine ma perché lui stesso avrebbe deciso di rivelarmeli. Chissà perché, ma mi incuriosiva… Arrivò Mattion a distrarmi dai miei pensieri, comunicandoci che c’era stato un altro omicidio, e che potevano essere coinvolti degli animali. Strabuzzai gli occhi, cercando di mostrare spavento come avrebbe fatto una normale ragazza. A me la morte non produceva alcun effetto, ma avevo imparato che per recitare un ruolo erano importanti i dettagli. E se il capo avesse saputo di aver assunto un killer professionista, probabilmente avrei perso il lavoro. “Ma è terribile!” esclamai. |
“Non ci sono animali feroci su quest'isola.” Disse il capo.
“I militari pensano possa trattarsi di qualche animale vissuto comunque nascosto fino ad oggi...” Mattien “... oppure magari portato su quest'isola... dopotutto metà è praticamente ignota...” “Si, ma ne abbiamo studiato flora e fauna prima di venire qui.” fissandolo il capo, restando poi pensieroso. “Oh, ci scusi...” rivolto a Clio “... non sono discorsi da farsi davanti ad una ragazza... e comunque è quasi l'alba...” Gwen tornò alla pensione, svegliando le tre sorelle. Sina fu sorpresa di rivederla, ma la fece comunque entrare e riposare nella sua ex camera. La ragazza si addormentò, svegliandosi verso Mezzogiorno. Aveva dormito un bel po'. |
Mi era dispiaciuto svegliare le tre donne, ma non ero riuscita ad evitarlo, tornando.
Mi addormentai e crollai, svegliandomi quando era già mezzogiorno. Accidenti! Non ero già dell'umore adatto, vista la piega che aveva preso l'incontro con Elv, il quale probabilmente preda dei pensieri riguardo il maledetto animale sembrava non avermi nemmeno degnata di uno sguardo. Tanto valeva restare alla villa ed evitare il rischio di perdere il lavoro... A questo proposito uscii di filato dalla pensione, salii in macchina e subito mi diressi alla villa, sperando che le conseguenze per me non fossero così gravi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Accadde quel giorno
Li ascoltai attentamente.
“Un momento..” guardandoli “Non è vero, ci sono eccome animali feroci su quest’isola!” annuii. “La nave che ci ha portato qui trasportava degli animali, io ho visto che li hanno liberati dall’altra parte dell’isola dicendo che si dovevano moltiplicare!” spiegai. Cercai di ricordare ogni dettaglio. “Tra loro c’era anche un giaguaro..” spiegai “Voi sicuramente sarete capace di comprendere di che animale si tratti e capire se magari il giaguaro può essere o meno responsabile di questi attacchi” guardando poi il capo “Ma se posso essere utile, mi farebbe piacere…” sorrisi “Non temete, non sono una ragazza che si spaventa facilmente, anzi!” con un sorriso enigmatico. |
Il capo restò pensieroso a quelle parole di Clio.
Non mostrò però nessuna reazione particolare. “E' tardi, temo andrò a riposare un po'...” disse ad un tratto sorridendo “... per fortuna abbiamo valenti militari a sorvegliare l'isola.” Salutò con garbo Clio e rientrò in casa. “Si, sarà meglio andare tutti a letto.” Mattien. Poche ore dopo era già giorno. Dopo Mezzogiorno tornò alla villa anche Gwen. |
Arrivai alla villa, ma non vidi nessuno in giro.
Andai direttamente a cambiarmi, poi indossai la divisa ed iniziai a darmi da fare, cercando di non pensare a quanto schifosamente male fosse trascorsa la serata precedente. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Non sembrò scomporsi più di tanto, e io finsi di non accorgermene.
In realtà non mi era sfuggito nessuna sfumatura dei suoi atteggiamenti, ma non ero così invadente da farlo notare. Tenni per me quelle sensazioni, impressioni, che potevano essere giuste o sbagliate. Era un tipo strano, e chissà perché mi incuriosiva. Perché mi piacciono i misteri? Chissà... Ad ogni modo, ci congedò e io, da brava, me ne andai a letto, dormii un po’ e poi mi alzai e iniziai a lavorare. |
Il nuovo giorno vide la villa molto attiva.
Gwen era tornata, non di ottimo umore e subito pronta a riprendere le sue mansioni in casa. Clio invece per quelle poche ore notturne che erano rimaste prima dell'alba aveva sentito vari e misteriosi rumori. Non era chiaro da dove provenissero, di sicuro nella villa e sembrava come se qualcuno stesse occupandosi di lavori pesanti. |
"Che strano fatto.. Una nave Indiana che portava merce misteriosa e dove la portava? Pure io sono salita su una nave per arrivare qui.. Non ti dico.. Vi erano animali di ogni tipo, persone grottesche, un naturalista ed uno scemo di nome Rodian.. Sai dove si trovano? Al di là dell'isola appunto.. ".
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Ripresi a lavorare a pieno ritmo, anche se mi stupii di non vedere Clio in giro, forse era uscita, o forse dormiva ancora, ma non credevo.
Comunque fosse, continuai le faccende in casa e poi iniziai a pensare al pranzo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Un posto allegro...” disse sarcastico Hiss a quelle parole di Altea sull'altra parte dell'isola “... beh, meglio animali e uomini strani, rispetto a soldati e manette...” mormorò “... devo raggiungere l'altra parte dell'isola con i miei amici...è la sola possibilità che abbiamo...” fissandola.
Poco dopo spuntò l'alba. Il cielo tropicale si tinse di rosa, poi pian piano il Sole salì oltre le vaghe nuvole che aleggiavano sull'orizzonte, screziando il mare dei colori del mattino. Gwen era presa dalle sue faccende domestiche. In soggiorno c'era Mattien sveglio che ascoltava la radio. Il notiziario parlava della morte dei due soldati e del dottore. Ormai tutti pensavano ad una animale feroce in libertà. Alla radio parlò anche il sergente Elv, per cercare di tranquillizzare la popolazione. "Restate in casa nelle ore serali" disse per radio in questo appello "ed evitate la foresta. Lo cattureremo, non temete." |
Accadde quel giorno
Iniziai a lavorare, continuando a pensare a quegli strani rumori che mi avevano tenuta più o meno sveglia tutta la notte.
La cosa cominciava non solo ad incuriosirmi ma anche ad insospettirmi. Forse era la mia vita, il mio mestiere a rendermi così diffidente, ma cominciavo a capire che c’era qualcosa che non andava. Dopo un po’ incontrai Gwen, che stava già lavorando. “Ma ciao!” la salutai sorridendo “Che diligente che sei..” vedendo come si stava prodigando. Poi mi accorsi della sua espressione e mi avvicinai. “Va tutto bene, cara?” guardandola. Arrivai in salotto dove c’era Mattien che ascoltava la radio. Parlavano dell’omicidio a cui avevano accennato nella notte. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...999fd2c4ff.jpg |
Ad un certo punto sentii Mattien in soggiorno.
Accese la radio e si parlava di quelle morti. Poi sospirai sentendo la voce di Elv, cercando di non pensarci e continuando a cucinare come se niente fosse. Iniziavo ad odiarlo, quel maledetto animale, oltre ad averne paura e non vedevo l'ora che lo prendessero. Arrivò Clio poi, ma non riuscii a farmi raggiungere dal suo entusiasmo, e scossi a testa alla sua domanda. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Andare dall'altra parte dell'isola.. Sai saresti al sicuro dai militari ma immagino vivresti come in prigione.. Laggiù è tutto così diverso.. Dovresti lavorare per dei pazzi a mio avviso" scossi il capo stiracchiandomi.. "Devo ancora essere tuo Ostaggio.. Speravo di comprarmi un vestito lavorando da Bafon.. Ho solo questo pareo trovato per caso.. Posso uscire a prendere aria?" sorridendogli.
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“Non ho intenzione di lavorare per nessuno su quest'isola...” disse deciso Hiss ad Altea “... voglio solo andarmene... il prima possibile... una volta raggiunta l'altra parte dell'isola vedremo cosa fare...” annuì “... si, vai... ma non allontanarti troppo... resta dove io possa vederti... e fa attenzione... sei preziosa come ostaggio e non voglio certe vederti sbranata da un animale...” restando poi a guardarla mentre lei si alzava e camminava sull'ingresso della grotta.
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"Non corro pericoli, io e Bafon abbiamo attraversato queste foreste per molto e non ci è successo nulla, e in una grotta abbiamo pure trovato un fossile...una mano ci sembrava...del periodo devoniano..per questo sia io che lui ci stupiamo di queste morti..pure io voglio fuggire da questa Isola e tornare alla mia vita normale" mi alzai e uscii dalla grotta e mi voltai per guardarlo.."Allora guarda di non perdermi d' occhio troppo...non vorrei essere anche rapita da un corsaro..ah, vi sono pure i pirati qui sai?" e vidi la luce del primo mattino, respirai a pieni polmoni e mi incamminai guardando a terra eventuali strane tracce visto l' accaduto della sera.
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Lo sguardo di Hiss seguì Altea passo passo.
C'era una lieve brezza che soffiava dal vicino mare e sollevava appena il lembo del suo pareo. Compiaciuto l'evaso guardava le belle gambe di lei che si scoprivano ad ogni suo passo. Lei si guardò in giro, senza vedere nessun tipo di traccia sul terreno. Però vi era uno specchio d'acqua, probabilmente collegato alla vicina spiaggia. Era limpido e verdastro. |
Gwen e Clio si incontrarono, ciascuna con indosso la propria divisa da cameriera.
I rumori della notte prima erano cessati. "Il capo pranzerà giù..." disse Mattien alle due ragazze "... nel suo studio... appena ilpranzo sarà pronto una di voi glielo porterà." |
Nessuna traccia a terra...quindi da queste parti non era passato nessun animale feroce o almeno di enorme stazza. Poi vidi uno specchio di acqua e univa la spiaggia vicino.
Guardai istintivamente verso l' entrata della grotta e feci un cenno verso Hiss, effettivamente mi teneva d' occhio notavo e mostrai a lui qualcosa a terra. Fu cosi che mi abbassai a guardare quelle acque limpide e verdastre. |
Arrivò Mattien e disse che una di noi avrebbe dovuto portare il pranzo al capo nel suo studio.
Allora finii di preparare tutto, poi divisi il primo e il secondo nei piatti e insieme ad una bottiglia di vino sistemai tutte cose in un vassoio. "Potresti portare tu il pranzo giù? Così finirò di sistemare la cucina" chiesi gentilmente a Clio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen non me la raccontava giusta, ma non volevo essere invadente, così mi limitai a sfiorarle piano il braccio e sorriderle piano.
Poi Mattien ci disse che dovevamo portare il pranzo al capo, e Gwen mi chiese se potevo andare io. “Ma certo!” Le sorrisi, prendendo il vassoio. Dopodiché mi avviai verso la stanca in cui si trovava il Capo. |
Hiss si alzò e raggunse Altea fuori dalla grotta, presso quello specchio d'acqua.
"Eccomi..." disse "... volevi mostrarmi qualcosa?" Gwen passò il vassoio col pranzo a Clio e tornò ad occuparsi delle faccende domestiche. L'altra cameriera allora scese di sotto, dove Mattien aveva indicato lo studio del capo. Naturalmente la porta era chiusa. Ma non a chiave. |
Probabilmente Clio aveva intuito che qualcosa non andava, ma non domandò oltre.
Non seppi se esserne sollevata, perchè mi andava di stare un po' sola, oppure no, perchè sentivo il terribile bisogno di sfogarmi con qualcuno. Finii di pulire la cucina dopo aver preparato il pranzo e mi spostai in giardino, spazzando il cortile e togliendo le foglie secche, dato che mi ero già occupata del resto della villa e sentivo il bisogno di prendere una boccata d'aria. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Guardai arrivare Hiss, i suoi occhi chiari brillavano sotto il sole mattutino..."Nulla di particolare, ma temevo potesse accadermi qualcosa...guarda questo specchio di acqua, ricongiunge all' altra parte dell' Isola e le sue acque sono verdastre ma cristalline, temevo potesse uscire il signore degli insetti" guardando Hiss che sapevo era scettico..E mi abbassai a guardare se era profondo o cosa vi fosse sul fondale prendendo Hiss per mano e accompagnadolo vicino a me e gli sussurrai all' orecchio.."Ho notato come guardavi sotto quel pareo eh" per poi voltarmi nuovamente verso lo specchio d' acqua.
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Arrivai davanti a una porta chiusa.
Il capo era lì, lo sapevo, ma non osavo entrare senza annunciarmi. Chissà che cosa stava facendo, chissà cosa avrei trovato se avessi fatto irruzione. Ma io ero una brava cameriera, no? Brava e diligente, pensai con un sorrisetto. Mi stava piacendo quel lavoro, dovevo ammetterlo. Non potevo bussare perché avevo il vassoio in mano. “Capo!” Lo chiamai “Sono Clio, le ho portato il pranzo... posso entrare?” Gli chiesi. |
Gwen uscì in giardino.
Ad un tratto sentì degli strani suoni, poi qualcosa che cigolava. "Buonasera, signorina." Disse una strana voce metallica dietro di lei. "Permette? Sono Jay, robot di compagnia e conversazione. Parlo Venti lingue, cinquanta dialetti e ho nozioni di algebra, di musica, di geografia e di psicologia. Non ho potuto fare a meno di rivelare il suo basso umore e una latente malinconia." Cigolò. https://vignette.wikia.nocookie.net/...20120426170209 |
Hiss guardò lo specchio d'acqua.
“Ti sei lasciata suggestionare dalle leggende descritte da quell'indigeno...” disse ad Altea “... non esiste nessun signore degli insetti...” Poi quelle parole di lei. “Già, dovresti coprirti, sai?” Fissandola con i suoi occhi azzurri. “Ci sono dei selvaggi su quest'isola ed io non posso certo star lì sempre a proteggere le tue grazie...” istintivamente la guardò tutta. |
Clio parlò, ma nessuno rispose.
Un colpo d'aria aprì appena la porta, che restò socchiusa. Dallo studio non proveniva nessun rumore. |
"Hiss..lo stesso Bafon parlò di quel manufatto o statuina come un Idolo, sia reale o meno nessuno lo sa..vi sono tante religioni venerate, ma a mio avviso i fatti che stanno accadendo qui sono legati pure a questo Idolo o credenza".
Poi notai il suo sguardo sul mio corpo, dava effettivamente poco spazio alla immaginazione questo pareo.."Indigeni..ah ma loro sono abituati a questa veste, è pure leggera e trasparente, piuttosto dovrò stare attenta io ai tuoi sguardi..sono pericolosi?" fissandolo ferma negli occhi. |
Hiss guardò Altea negli occhi per un lungo istante.
"Fa la brava..." disse "... sono mesi che non ho una donna... quindi meglio cambiare discorso..." con tono basso. |
Ad un certo punto sentii un cigolio, mi voltai e vidi un piccolo robot.
Aggrottai appena la fronte mentre lo ascoltavo. "Ti ringrazio, chiunque tu sia, ma non mi va molto di parlare..." il che nn era del tutto vero, ma non mi andava di raccontare ad un robot i miei fatti personali. E poi, cosa avrebbe potuto dirmi? E io cosa avrei potuto dire se non che forse quel bacio aveva contato qualcosa solo per me, ma evidentemente non per lui, visto che era bastato il tempo di una notte per cancellare tutto con un colpo di spugna. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole sorrisi e poggiai entrambe le mani sopra la sua spalla e dissi a bassa voce, quasi sussurrando..."Non sono una bambina..perché dovrei fare la brava? Hai paura di me"...Hiss, come era misterioso, scrutai la perfezione dei suoi lineamenti, i suoi capelli bruni e mi soffermai su quegli occhi così azzurri, limpidi come l' acqua e che lasciavano trapelare i propri misteri a poche persone.."E l' ultima donna chi fu?"
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Nessuno aveva risposto, che strano.
Nessun rumore... eppure il capo doveva essere lì. Allora spinsi piano la porta con la schiena, tenendo il vassoio in mano. “Capo?” entrando “Capo, le ho portato il pranzo... permesso?” titubante, guardandomi intorno. Che cosa strana, davvero strana. |
"Temo si sbagli, signorina." Disse il robot a Gwen. "Spesso il parlare, ossia la tendenza a descrivere i propri stati d'animo e le proprie sensazioni, comporta un rilascio di sostanze attraverso gli stati nervosi ed emotivi volte a riequilibrare la gradualità umorale di un individuo." Spiegò con la sua voce impersonale. "Si fidi, è un fenomeno chimico la cui validità è riconosciuta oggi dai maggiori esperti del mondo accademico e mededico."
Hiss guardò Altea negli occhi. "No, non sei una bambina..." disse, per poi far scivolare il suo sguardo chiaro su tutta la figura di lei, con quel leggero pareo pronto a svolazzare ad ogni suo movimento e ad ogni alito di brezza "... lo vedo..." sussurrò. Clio spinse la porta ed entrò nella stanza. Era uno studio con molti libri e strani monili. Alcuni erano esotici, altri di forma sconosciuta. Sembrava più la camera di un viaggiatore, di un intellettuale e di un collezionista,piuttosto che quella di un cacciatore. Infatti non vi erano armi, nè teste o pelli di animali. Sulla parete opposta all'entrata la ragaza vide una porticina chiusa. |
Sì, sì, medicina, chimica.
Non mi interessava nulla di tutto ciò, non volevo parlare con un qualcosa spuntato da chissà dove e mandato da chissà chi. "Ti ringrazio ancora, ma preferisco di no e poi sto lavorando, rischio di far tardi, se mi metto a chiacchierare." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il robot guardò Gwen cigolando, con le sue lucine intermittenti.
“Come desidera, signorina.” Disse. “Come robot di compagnia so stare al mio posto e non essere mai invadente.” Cigolò. “Per qualsiasi cosa non abbia timore di chiamarmi.” Con la sua voce impersonale ed improbabile. |
Sorrisi leggermente e annuii, continuando a spazzare in cortile.
Poi, rientrai in casa, pensando che dovevo iniziare a predisporre qualcosa per cena. E pensavo se mi sarebbe convenuto o meno tornare in paese, stasera. Elv aveva detto che oggi sarebbe andato dall'altra parte dell'isola e probabilmente non sarebbe tornato, o forse sì. E io non sapevo ancora se sarei stata dell'umore adatto per incontrarlo, o forse dovevo, per confermare o smentire le sensazioni avvertite ieri sera. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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