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“Si, ho sentito...” disse Hiss a Gaynor e stringendo la pistola, mentre il cielo sopra di loro era sempre più inquietante “... andiamo a vedere... ma senza fare rumore...”
Avanzarono così tra la vegetazione, fino ad intravedere qualcosa. C'erano diversi militari con i volti coperti e parlottavano fra loro. “Non mi piace questo cielo...” uno di quelli “... credo che quest'isola non sia più sicura...” “E cosa vorresti fare?” Un altro. “Non lo so... ma temo che il professore sia completamente folle...” il primo che aveva parlato. |
Eisa rispose a Dacey con una risata.
“Che patetica...” disse Taddeus alla donna “... ti credi una sensitiva, amante dello spirituale e della poesia... credi persino di essere romantica ed animata da chissà quale sentimento di amore e fratellanza... invece sei un essere meschino e bugiardo... e farai la degna fine che meriti...” “Lo vedremo.” Eisa. “Siamo arrivati, signora.” Uno dei soldati. “Bene, atterriamo.” Annuì Eisa. Il veicolo atterrò e tutti loro scesero a terra. Erano su un'isola misteriosa, dall'aspetto inquietante e misteriosi e bestiali versi echeggiavano intorno a loro. “Portiamoli dal professore.” Ordinò Eisa. https://i.kinja-img.com/gawker-media...focanofemo.jpg |
Clio fu condotta in quel cigolato, ma col potere del Cuore riuscì a liberarsi dalle manette d'acciaio.
Poco dopo però arrivò Kims. L'ufficiale si tolse il cappello e stappò una bottiglia di vino, riempiendo poi due bicchieri. “Prego...” disse offrendone uno alla ragazza “... quelle manette immagino non ti impediranno di gustare questo rosato d'annata eccezionale...” non essendosi accorto, per la soffusa luce delle poche candele che illuminavano quel mezzo, che le manette non stringevano più i polsi di Clio. |
“Si...” disse Gillen stringendo Gwen “... torniamo al nostro veicolo e lasciamo questo luogo...”
“Si, credo sia l'unica soluzione.” Stin guardando il cielo. “Ho sentito Padre Nicola...” mormorò Gillen “... è la cometa... stanotte apparirà nei cieli di Retania e fra due giorni porterà l'Apocalisse in terra...” “Sbrighiamoci allora!” Esclamò Daniel. Stin annuì e poi chiese loro di seguirlo verso il cigolato. |
Erien annuì a Nyoko.
Allora virarono e la barca tornò indietro, verso l'Isola Perduta, seguendo la rotta dell'altra imbarcazione che avevano visto. Raggiunsero la spiaggia ed ormeggiarono. “Cerchiamoli...” disse Erien. Ma qualche metro più avanti videro impressa nel terreno la gigantesca orma di uno di quei mostri. |
Annuii, spaventata.
Doveva pur esserci un modo per impedire la distruzione totale da parte di quella cometa, non potevamo star qui ad aspettare di morire. Intanto seguii gli altri, sempre stretta a Gillen, ma inquieta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La luce si affievolì giusto in tempo perché Kims non la notasse.
Lo vidi entrare, rilassato, e aprire una bottiglia di vino. Fingere di essere ingenua aveva avuto il suo scopo, dopotutto. Così continuai quella recita, mentre si avvicinò a me. Ma si sarebbe accorto che avevo le mani libere. Dovevo agire in fretta, molto in fretta. "Grazie..." mormorai, con aria spaventata e ingenua, avvicinando piano le mani, fintamente unite al bicchiere. Poi scattai, in un istante afferrai il bicchiere, scattai alla destra del militare bloccandolo con una presa salda e inaspettata mentre rompevo il bicchiere contro il muro per poterlo usare come coltello. Puntai il vetro affilato contro la sua gola, facendo scendere un leggero rigolo di sangue. "Adesso vedi di fare il bravo..." ghignai, spingendolo fuori dal mezzo corazzato. Una volta all'aria aperta lo spinsi a terra, tenendolo immobilizzato e minacciandolo sempre con quel vetro affilato alla gola. Allora alzai la testa sui suoi uomini. "Lasciatelo andare.." indicando Icarius con lo sguardo "O il vostro amico qui se ne va a vedere cosa c'è dopo la morte.." impassibile. |
Arrivammo in un luogo cupo e tenebroso, illuminato da lanterne tremolanti e con l'entrata che pareva simile a delle fauci.
Non si prospettava nulla di buono ma il sapere che avrei rivisto mio padre presto mi diede un po' di coraggio. " Usciremo da qui, ne sono sicura... e quella donna la pagherà" tenendo la mano del principe mentre venivamo scortati. |
Le sue mani calde e passionali reclamavano il mio corpo e il mio cuore...."Telepatia
...o si vi è e ti amo...e sono felice di essere il tuo tormento notturno." Lentamente mi spoglio', i miei erano brividi caldi e di desiderio e nuda davanti a lui sospirai di desiderio mentre gli slacciavo la giubba militare e e lasciandolo a petto nudo..."Ora sono tutta tua..solo tua"slacciando i pantaloni |
Io ed Hiss ci inoltrammo tra la folta vegetazione, fermandoci di botto quando ci accorgemmo di alcuni militari dal volto coperto, che poco più distanti da noi parlavano fra di loro.
"Non so cosa stia accadendo qui..." bisbigliai ad Hiss "ma sono sicura che non si tratti di nulla di buono..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Kims scoppiò a ridere ed i suoi uomini restarono immobili, quasi impassibili.
“Mi crede davvero sciocco...” disse divertito a Clio “... pensi davvero che tutto sia così semplice? Vuoi uccidermi? Fallo pure... ma un attimo dopo i miei uomini sgozzeranno il tuo amico... pensaci bene... una sciocchezza e non lo vedrai mai più... e la vostra avventura insieme finirà qui...” |
Taddeus guardò Dacey ed annuì, quasi a volerla incoraggiare e forse ad incoraggiare se stesso.
I due poi furono condotti oltre quelle inquietanti rocce a forma di fauci, come ben detto dalla ragazza. Da qui discesero fino a ritrovarsi davanti ad un grandioso palazzo di gusto orientale. Entrarono ed attraversando un lussureggiante giardino, arrivarono infine all'interno di un ampio cortile. Qui alcuni guerrieri si esercitavano nella nobile disciplina delle arti marziali e molti altri stavano seduti a guardare. Dietro, su un regale trono, stava un uomo anziano. “Prego...” disse a Taddeus e a Dacey “... venite pure avanti.” http://vignette4.wikia.nocookie.net/...20140706200217 |
Mi aspettavo una caverna, delle segrete, una prigione e invece ci ritrovammo davanti ad un palazzo di fattura orientale circondato da giardini lussureggianti. Anche l'interno dell'edificio trasmetteva bellezza e sfarzo e una volta giunti nella sala principale poi ci ritrovammo dinanzi ad un trono intarsiato sul quale sedeva un uomo.
Guardai prima il principe quindi avanzai di qualche passo come l'uomo aveva detto. Volevo sapere quale fosse il suo ruolo in tutta la faccenda e che volesse da noi ora. |
Raggiunsero il limite del villaggio e poi ne uscirono del tutto, diretti dove avevano nascosto il mezzo corazzato.
“Dunque” disse Gillen fermandosi “andiamo via così?” “Cos'altro vorresti fare?” Fissandolo Stin. “E la gente di questo villaggio?” Gillen. “Non possiamo lasciarla morire così...” “Forse non l'hai capito, ma moriremo tutti...” mormorò Stin “... l'Etimasia è bloccata, senza energia per riattivare i suoi motori... all'arrivo della cometa nessuno di noi avrà scampo...” guardando poi il cielo, sempre attraversato da quegli strani fenomeni. |
Dacey avanzò verso il trono e subito Taddeus la raggiunse affiancandola.
“Benvenuti sulla mia isola.” Disse l'uomo sul seggio. “Da quando ai prigionieri si da il benvenuto?” Fissandolo il principe. “Prigionieri?” Ripetè l'uomo. “Oh, ma voi qui siete miei ospiti.” “Chi siete?” Chiese Taddeus. “Sono il professor Hordafren.” Svelò l'uomo. “Signore di quest'isola e presto padrone incontrastato del mondo intero.” Sorridendo. |
Restai impassibile a quelle parole di Kims.
Era una tattica, e certo non sarei caduta nella sua rete. Fissavo i suoi uomini, che erano rimasti pietrificati. Allora invocai nuovamente il potere del cuore, iniziando a brillare di una luce intensa e potente. Potevo sentire l'energia attraversarmi. Potevo vedere la mia trasformazione negli occhi mascherati dei soldati. Quelli non sapevano che fare senza un capo. "Ma io ucciderò te.." con voce trasfigurata, premendo il vetro contro il suo collo, in modo da tagliarlo e farlo sanguinare. "Poi ucciderò loro..." osservando i soldati. Non ero più una fanciulla so loro occhi, ma un demone di luce, il padrone del Cuore di Giada. Mi avvicinai ad Icarius, trascinandomi dietro Kims come scudo, in quel vortice di luce. Allora afferrai le sue manette affinché quell'energia liberasse anche lui e potesse combattere. |
Quell'uomo doveva essere completamente fuori di testa per sostenere la tesi del signore del mondo intero, mi venne quasi da ridere quando lo disse.
" Professore in quanto sua ospite" calcando sull'ironia dell'ultima parola visto che chiaramente eravamo prigionieri sull'isola, " vorrei vedere mio padre. So che anche lui è un ospite qui." Fissai l'uomo sul trono cercando di imprimere la sua faccia nella mia mente, anche lui non l'avrebbe passata liscia una volta che fossimo riusciti a liberarci da quella assurda situazione. Faticavo a credere che delle persone, Eisa inclusa, dessero seguito alle manie di grandezza di questo fantomatico professore. |
Tornammo al mezzo e le parole di Gillen mi fecero vacillare.
Feci voltare il suo viso verso di me con la mano. "Tesoro, hai ragione, ma come dice Stin sicuramente la cometa non risparmierà nessuno ed io non voglio passare il tempo che mi rimane a fuggire e rischiare per qualcun'altro invece che passarlo con te e..." le parole mi morirono in gola, frenate dalle lacrime silenziose, a causa delle quali mi voltai, allontanandomi dal gruppo, nel tentativo di celarle. Avevo paura. Terribilmente. Paura che tutto ciò, la mia felicità, il mondo in cui tutti credevamo, potesse finire ed ora, dopo aver accumulato, ero crollata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Già...” disse Hiss a Gaynor, facendole poi segno di continuare ad ascoltare.
I militari infatti continuavano a parlottare fra loro, preoccupati per quegli strani fenomeni celesti e dubbiosi ormai sulla lucidità che sembrava mostrare il loro capo. “Chi sarà mai questo professore di cui parlano?” Mormorò Hiss. Un attimo dopo, però, i due sentirono qualcosa muoversi alle loro spalle. |
"Non lo so..." risposi ad Hiss "ma di certo non sarà un personaggio positivo..."
Mentre mormoravo queste parole all'orecchio di Hiss, udii un rumore alle mie spalle, così mi girai di scatto . Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Tutto accadde rapidamente.
Alla fine Clio, col potere del Cuore, riuscì a liberare Icarius, senza però lasciare andare Kims. “Mi hanno sottratto Mia Amata...” disse Icarius. “La tua spada?” Fece Kims. “Si, ridamela!” Icarius. “Ti sfido in singolar tenzone...” il militare “... se mi batterai, riavrai la tua spada...” |
Hordafren guardò Dacey.
“Ma certo...” disse “... i vostri occhi... sono gli stessi del dottor Oberon... voi siete senza dubbio sua figlia...” ridendo “... vi ho vista bambina, sapete? Complimenti, devo dire siete diventata una bellissima donna... peccato non potrete mai sposarvi ed avere figli...” |
"Sì, me ne sono accorta che ci hanno disarmato, caro..." dissi, alzando gli occhi al cielo "E anche io gradirei riavere indietro la mia spada!".
Risi a quelle parole di Kims, che già perdeva sangue dal collo. "Non mi sembri nella posizione di sfidare nessuno te.." duramente, per poi guardare Icarius. "Vuoi combattere con questo qui?" Gli chiesi. Dopotutto se aveva sconfitto il Lupo Bianco cosa poteva mai essere un semplice uomo? |
" Voi mi avete già vista?" rimasi sorpresa da quella notizia anche se io allora ero evidentemente troppo piccola per potermelo ricordare.
" Si sono sua figlia... Perché lo avete rapito?" fissando intensamente il professore, " e i vostri complimenti non mi interessano affatto... Oh e questa sarebbe una minaccia? Credete di intimorirmi così?" Mantenevo un tono duro e distaccato ma dentro di me sapevo bene che quelle parole minacciose stavano avendo un certo effetto. Infatti mi sistemai più vicino al principe, tenendo stretta la sua mano, come a voler prolungare il contatto con lui finché fosse stato possibile. |
Gwen si allontanò in lacrime dal gruppo, ma ad un tratto sentì qualcuno cingerle i fianchi e poi stringerla a sé.
“Non finirà...” disse Gillen “... non ora che ci siamo trovati... se il mondo non dovesse bastare a farci fuggire, allora cercheremo altrove, nel Tempo e nello spazio... dopotutto i poeti narrano che l'Amore, quello Vero, vince sul Tempo e sulle distanze...” sussurrandole fra i capelli e l'orecchio “... mi spiace che quest'armatura sia fredda... e non puoi sentire il calore del mio corpo, piccola...” |
Quel fruscio tra la vegetazione.
Hiss si voltò di scatto, puntando la sua pistola verso quel rumore. “Stammi vicino, Gaynor...” disse alla diva “... non muoverti...” Un attimo dopo dalla vegetazione emerse qualcosa di indicibile. Un gigantesco e mostruoso ragno pronto ad attaccarli. Il galeotto allora cominciò a sparare contro quell'aberrante creatura, scaricando contro di essa un intero caricatore. Ma senza sortire effetto. Allora afferrò la mano della ragazza e corsero via, inseguiti dal mostruoso ragno. Intanto i colpi erano stati uditi anche dai soldati che subito accorsero. http://vignette4.wikia.nocookie.net/...20100512014405 |
“Io non mi fido...” disse Icarius a Clio, fissando poi Kims.
“Vi propongo un patto...” questi “... manderò via i miei uomini e resteremo solo noi tre...ci sarà il duello e io morirò allora la spada sarà vostra e sarete liberi...” “Mandali via...” fece Icarius. “Andate via, tornate al palazzo.” Ordinò Kims ai suoi. Questi restarono perplessi. “Cosa c'è?” Seccato Kims. “Vi hanno lobotomizzati? Gli ordini non li comprendete più? Andatevene!” Quelli annuirono ed obbedirono. “Ecco, siamo soli...” sorridendo Kims. “Voglio vedere la mia spada...” guardandolo Icarius. Kims annuì, estrasse Mia Amata e poi la gettò lontano. “Sarà del vincitore...” ridendo Kims. |
Chiusi gli occhi lasciandomi cullare da quell'abbraccio e quelle promesse.
Quelle promesse a cui decisi che mi sarei aggrappata, forte e con tutta me stessa. Fra le lacrime, poi, sorrisi alle sue ultime parole. Mi voltai verso di lui e lo strinsi. "Sei stato la mia felicità dopo anni, dopo..." Mi bloccai un attimo per cercare di riprendermi fra le lacrime, mentre sfioravo il ciondolo che lui continuava ad indossare sotto i vestiti e la corazza "Dopo la morte di mia madre... Mi ero sempre illusa di aver superato la cosa, ma solo quando ho conosciuto te, la mia Luce, ho capito di aver vissuto nel buio... Non c'è nulla che cambierei e se finirà come dicono, preferisco una breve vita con te, che una lunga esistenza nel buio dove tu non ci sei..." Mormorai, col volto rigato dalle lacrime. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Hordafren guardò Taddeus e Dacey che si tenevano per mano.
“Oh, comprendo...” disse sorridendo “... l'Amore... allora, compreso ciò, vi farò morire insieme...” “Se dovete ucciderci” Taddeus “allora permettete alla ragazza di rivedere suo padre. E' un atto di pietà che non potete negare.” “E sia...” alzandosi dal trono Hordafren “... ma voi resterete con i miei uomini, mentre solo io e la ragazza andremo dal dottor Oberon.” |
Hiss puntò la pistola verso il punto da cui proveniva il rumore, ma ciò che accadde un attimo dopo fu un qualcosa di inaspettato e terribile. Dalle alte piante spuntò fuori un orripilante e gigantesco ragno, che aveva tutta l'intenzione di fare di noi il suo prossimo pasto. Io gridai terrificata, mentre Hiss gli scaricò addosso un intero caricatore, ma quella repellente creatura era troppo grande per esserne anche solo scalfita. Mi afferrò allora la mano e cominciammo a correre come pazzi, mentre vedevamo i soldati accorrere, richiamati dagli spari.
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Gillen non disse nulla.
Sorrise soltanto a Gwen, per poi accarezzarle il viso. E la baciò. Un baciò che voleva scacciare ogni paura. Un bacio che voleva resistere e vivere oltre il mondo e la vita. Un bacio che sembrava indifferente persino al Destino. |
Aspettavo una sua risposta, ed in un certo senso quella arrivò.
Arrivò con il suo sorriso, la sua carezza ed il suo bacio. Un bacio che diceva tante cose, come il mio, un bacio che non aveva paura della fine, un bacio forte, che sarebbe durato per sempre, sfidando il Tempo ed il Fato. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Hiss e Gaynor corsero veloci, quasi col cuore che scoppiava loro in petto.
Corsero fino ad una caverna e vi entrarono. La percorsero tutta ed alla fine vi trovarono uno strano oggetto. Una sorta di valigetta con leve e bottoni vari. “Sembra una sorta di...” disse Hiss “... non so... una sorta di telecomando...” http://images.akamai.steamuserconten...8A2B1FA4B27BE/ |
Icarius non si fidava, e nemmeno io.
Continuavo a tenerlo immobilizzato, anche se parlava come se fosse libero e beato. Ci propose un patto, e mandò via gli uomini. A quel punto buttò via Mia Amata, e parlava di un duello. Una singolar tenzone, come tra i cavalieri. Eppure ero io a tenerlo sotto tiro, a tenerlo immobilizzato. Parlava come se non ci fossi, come se non fosse lui ad essere in una posizione di svantaggio. Forse non era facile da ammettere che una ragazza potesse coglierlo di sorpresa e immobilizzarlo. "Mi dispiace caro.." dissi, alzando gli occhi freddi su Icarius. "Io non sono un cavaliere..." girando con un colpo secco e deciso il collo di Kims, per spezzarlo "Sono un'assassina.." con voce lontana. |
“Non temo di morire...” disse in un sussurro Gillen “... ma ho invece una folle paura di morire senza aver fatto ancora una volta l'amore con te, Gwen...” annuì “... non mi importa se il mondo è sull'orlo del collasso... se tutto sta per finire... ma impazzisco se penso di non poterti avere un'ultima volta... farti mia un'ora ancora...”
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Corremmo veloci, col cuore in gola, fino a quando trovammo una caverna e vi entrammo. Dopo averla percorsa tutta, alla fine trovammo una specie di valigetta che pareva un pannello di controllo per azionare non so quale aggeggio.
"Si, amore... sembra un telecomando remoto... chissà cosa governa... prova a premere qualche bottone..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Chiusi gli occhi, tenendo il mio viso sul suo, mentre riportavo alla mente le sensazioni indimenticabili di quel pomeriggio.
Quel pomeriggio in cui ero stata semplicemente... Gwen. Semplicemente una donna innamorata, che amava e veniva amata, con passione e dolcezza. "Ci sarà..." sussurrai, il mio viso ancora sul suo "Ci sarà un'ora solo per noi..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Un colpo secco, improvviso, letale e Clio spezzò il collo di Kims sotto gli occhi di Icarius.
Lui allora raccolse Mia Amata. “Un momento...” disse poi “... il casco? Dove l'avranno nascosto?” “Qui...” una voce di donna con il casco in mano “... pensavate di farla franca?” Guardò i suoi uomini ed annuì. Quelli spararono alcuni colpi contro Icarius e Clio, poi solo il buio. |
"Insieme a Damasgrada e Tamasco immagino.." mormorai, alzandomi.
Ma poi una voce di donna alle nostre spalle. Come diavolo era arrivata lì, se un attimo prima non c'era nessuno. Eh, quando il destino si mette in testa qualcosa, puoi fare qualunque cosa ma non lo cambierai. "Fortuna che eravamo soli.." ebbi solo il tempo di dire, che quelli spararono. E tutto si fece buio. |
Hiss annuì a Gaynor e cominciò ad azionare bottoni e leve di quello strano telecomando.
“Non succede nulla...” disse lui guardandosi intorno “... al diavolo, speravo di aprire qualche passaggio segreto ed avere così una via di fuga...” con rabbia “... invece siamo bloccati qui... e presto verranno a prenderci...” guardò la diva “... pessimo momento abbiamo scelto per innamorarci, Amore...” sorridendo amaramente “... tutto va a rotoli, noi con ogni probabilità verremo uccisi, eppure, il nostro Amore sembra indifferente a tutto ed a tutti tutti... qualunque cosa accadrà, ricordalo sempre... ti amo... ti amo e ti amerò fino a che avrò vita... ed anche oltre...” e la baciò con passione. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...f9a5361305.jpg |
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