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"Allora..." disse Dabros a Gwen "... allora mi state ricattando? Siete dei furfanti! Maledetti lestofanti!" Con rabbia.
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Guardai Stewart preoccupata.
"Un furto dal Maraja? Oh questa si che è una notizia! Che cosa hanno rubato?" fissandolo. "Dobbiamo aumentare la sicurezza della villa?" gli chiesi, più preoccupata per i miei soldi che non per il maraja, che già c'era il ragazzino a volermeli portare via. Poi mi scappò un sorrisetto malizioso. "C'era il capitano Swan?" chiesi, cercando di fingere noncuranza. |
Sorrisi mestamente.
"Ho dovuto scegliere se scendere a terra o farmi impiccare insieme all'uomo che amo, benché nessuno di noi due meriti tale trattamento. Io e voi siamo sulla stessa barca. Nemmeno io ho avuto scelta" fissandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sembra sia stato rubato un grosso diamante, madama." Disse Stewart a Destresya. "Non temete, la villa è ben sorvegliata. Il capitan Swan? No, non c'era lui, madama."
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"Non dite sciocchezze..." disse Dabros a Gwen "... io non sono un volgare lestafante coe voi ed i vostri amici." Scuotendo il capo. "Sapete cos'era quel libro? Lo sapete? Ne avete una minima idea? E' un libro unico! Un vecchio manoscritto del X secolo! Unico! In un alfabeto non ancora decifrato! Io ci sto lavorando e voi mi state rovinando gli studi!"
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"Un diamante? Un ladro con buon gusto dunque..." sorrisi, versandomi da bere, dopotutto la cosa non mi toccava affatto.
"Bene, ci manca solo un furto in questa casa!" alzai gli occhi al cielo. "Ah, sappi che il nostro schiavo capitano pare abbia capito la lezione e voglia collaborare, come premio gli ho promesso un pasto, provvedi a farglielo portare!". Sorseggiai il vino guardando fuori dalla finestra, mentre sorridevo non vista. Oh, il capitano non c'era. Da una parte ero sollevata, perchè speravo che mi avrebbe mandato a chiamare, dall'altra... beh, aveva detto che sarebbe tornato, no? |
"Subito, madama." Disse Stewart a Destresya.
Allora andò via e fece mangiare Aegos. Mentre Destresya guardava fuori vide nel cortile, alla luce della Luna serale, suo nipote camminare fra le piante. |
Mi avvicinai a lui di prepotenza.
"E lo sapete voi cosa vuol dire il valore della vita umana? Immagino di no, allora mi sa che dovrete impararlo" con decisione. "Adesso tacete e salite su quel maledetto battello!" sbraitai forte, fin quasi a sentir la gola bruciare, fissandolo duramente negli occhi con un tono che non ammetteva repliche. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il tono perentorio di Gwen e gli eventi chiari ed immutabili per lui, fecero rendere conto a Dabros che c'era poco da fare.
Annuì sbuffando e contrariato, seguendo così Gwen sul battello. Qui furono accolti dal capitano che mise il dottore davanti al fatto compiuto. Ora non poteva rifiutarsi. Lui accettò, a patto di riavere subito il libro. Il capitano accettò. Allora il battello ripartì, con Gwen a bordo. Dabros si mise sul ponte a leggere ancora quel suo libro, senza staccarsi mai, senza dare confidenza a nessuno. |
Vidi il ragazzo che passeggiava nel giardino.
Ma guardalo, come già prende le misure di quello che è mio... lui che non ha fatto niente per guadagnarselo se non nascere. Capirai, che grande sforzo, lo facciamo tutti! Dovevo procedere col mio piano! Allora, uscii di casa e andai vero di lui, con passo leggero e ancora il bicchiere in mano. "Sembri pensieroso, caro nipote!" gli dissi, una volta vicina, con voce calda, fissandolo sempre intensamente, come se volessi leggergli dentro, per poi portarmi il bicchiere alle labbra. https://i.gifer.com/6hiE.gif |
Garion si voltò di scatto.
"Oh, sei tu, zia..." disse vagamente imbarazzato "... no... nessun pensiero... stavonsolo passeggiando perchè è una serata piacevole..." sorridendo. |
Dabros non controbattè più, salendo in silenzio sul battello e noi lo seguimmo.
A bordo, si riappropriò del suo amatissimo libro e rimane per conto suo, senza farne confidenza a nessuno. "Pensavo di essere dispensata dal restare a bordo..." sarcasticamente al capitano "Cos'è, si sentiva già la mia mancanza a bordo?" sempre con quel sarcasmo ma anche una punta di disprezzo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi guardai intorno, come se avessi iniziato ad apprezzare il giardino, il panorama, la bellezza della sera unicamente in quel momento.
"Oh sì, è vero!" concordai, con un lieve sorriso. Poi presi il ragazzo sottobraccio. "Allora passeggia con la zia, così mi farai compagnia..." con un sorriso amabile, accuratamente studiato nei dettagli. "Dimmi un po', ce l'hai la fidanzatina nel tuo collegio?" con aria maliziosa. Mi divertiva mettere in imbarazzo il ragazzo. |
Il capitano fissò Gwen.
"E se io" disse "ti dicessi di si?" Il battello ripartì, navigando sul Lagno avvolto dal buio spettrale della sera. |
"Non ci crederei" dissi subito, mentre il battello si allontanava dalla sponda e nuovamente riprendeva il suo cammino.
Ero confusa, parecchio. Tutto questo fare e disfare continuo non mi faceva avere un'idea chiara della situazione, ma alla fin fine ero felice di poter restare accanto ad Elv, era l'unica cosa che mi importava. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Garion restò sorpreso dal gesto di Destresya.
Si ritrovò così sottobraccio a sua zia, passeggiando insieme nel giardino. "Ecco io..." disse lui imbarazzato "... no, in verità no, zia..." un pò impacciato "... non ho molto tempo in colleggio... bisogna studiare sodo..." assaporando l'aria fresca della sera, così intrisa delle odorose foglie delle piante intorno a loro. Ma sentiva anche il profumo della bella zia. Un profumo che stimolava strane sensazioni del giovane. |
"Beh, non mi meraviglia che non ci credi." Disse lui a Gwen. "Comunque non era saggio lasciarti in quel villaggio dopo il modo in cui abbiamo costretto Dabros a venire con noi. I nativi potrebbero essere ostili, visto lui era come una sorta di stregone per loro." Fissandola.
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Mentre camminavamo studiavo di tanto in tanto il volto del ragazzo.
La cosa mi divertiva parecchio. Era davvero così pulito e senza macchia quel ragazzino? Oh tutti hanno dei segreti, altrochè! Li avrei scoperti per usarli contro di lui, anche se forse era fatica sprecata, perchè una semplice caduta da cavallo sarebbe bastata, o una febbre tropicale indotta, dopotutto queste erano zone particolari per chi non era abituato. Per ora, potevo solo studiare la situazione e capire come volgerla a mio vantaggio. "Oh ma sentilo!" ridacchiando "Scommetto che i dettagli non vuoi rivelarli alla zia eh?" strattonandolo leggermente con fare complice, mentre stringevo il suo braccio, accarezzandolo dolcemente con le dita. "Allora sentiamo, che cosa ti piace studiare nel tuo collegio?" con un sospiro e un sorrisetto malizioso, come dire che mi toccava far cadere la conversazione su qualcosa di più noioso. |
Alzai appena le sopracciglia.
Poi, seguii il suo discorso. Non aveva torto, ma non glielo avrei detto. "Beh, è tardi, meglio riposare. Elv non sa ancora che sono di nuovo a bordo e gradirei anche qualcosa da mangiare per lui, poiché dormiva per cena." Andai via dal ponte e tornai in cabina, più leggera ora che sapevo che gli sarei rimasta accanto. Speravo non si fosse ancora svegliato, così da non sapere che ero scesa solo pochi minuti prima. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Se vuoi da mangiare per il tuo ragazzo” disse con sarcasmo lui a Gwen “allora dovrai venire a prenderlo tu stessa nella mia cabina. Io non faccio servire quel verme dai miei uomini.” Voltandosi ed andando sottocoperta.
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Mi bloccai con un'espressione furente di rabbia a quella considerazione.
Quanto potevo odiarlo? Rimasi immobile, poi raggiunsi la sua cabina. Se la cena fosse stata mia avrei preferito morire di fame, ma si trattava di Elv e quindi dovevo per forza adeguarmi. Non ero felice di assecondare quel bastardo, ma dovevo, almeno adesso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen entrò nella cabina del capitano e c'era anche lui.
"Prego, serviti pure..." disse lui con un vago sorriso soddisfatto sul viso "... dopotutto gli avanzi è giusto darli ai cani..." bevendo del vino "... sai... peccato tu sia la rampolla di un vecchio nobile..." divertito. |
Mentre prendevo un piatto per Elv, feci uno sforzo enorme per non rispondere a tono, ma mi riepetevo che non ne valeva la pena.
"Ah sì? Sono curiosa di sapere perché, sentiamo" con tono acido stizzito. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Perchè crescere nella bambagia" disse lui a Gwen "ti ha fatto diventare antipatica, acida, saccente, strafottente e superba..." bevendo "... ti avrebbe fatto bene invece un pò di severità... peccato... saresti potuta essere un'ottima popolana, una contadinella o magari una tranquilla cameriera..." divertito "... o forse... saresti stata una magnifica prostituta..." fissandola con un sorriso impertinente "... almeno pagandoti avrei avuto compagnia più piacevole..."
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"Innanzitutto, preferisco essere antipatica, acida, saccente, strafottente e superba piuttosto che somigliare ad un bastardo come te" iniziai "E poi, sono contenta di non essere una prostituta. Almeno non sono così disperata da dover accettare una notte con te" sputai fuori, con tono velenoso.
Poi andai via, per vedere se Elv fosse sveglio e in caso farlo mangiare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Garion era sempre più imbarazzato.
La vicinanza con Destresya lo rendeva anche imbambolato, impacciato. "Beh. le solite materie..." disse ridacchiando "... algebra, storia, geografia, dialettica... tutto per la carriera diplomatica, zia..." sentendo la vicinanza di lei, il suo profumo ed i suoi modi sapeva di essere sempre più goffo. |
Gwen imboccò la porta per lasciare la cabina, quando sentì ridere forte il capitano.
"Però" disse poi "sei abbastanza disperata da dover sperarare che il tuo ragazzo non venga impiccato presto, no?" A lei che stava uscendo. "Magari il tuo guadagno potrebbe essere la salvezza dei tuo innamorato..." divertito. |
Sbadigliai volutamente a quelle parole.
"Accidenti, che vita noiosa!" portando una mano alla bocca con fare plateale, per poi guardarlo con aria complice. "Insomma, non c'è niente di più eccitante che occupa le tue giornate?" avvicinandomi a lui, strusciando piano il mio corpo caldo contro il suo braccio. "Non so, una bella cavalcata?" con gli occhi nei suoi e la voce calda e sensuale. |
Strinsi forte i denti e la maniglia della porta.
Come usava? Era semplicemente un essere riprovevole, abominevole, ma non valeva nemmeno lo spreco di tempo necessario per dirglielo. Mi chiusi forte la porta alle spalle e mi allontanai per tornare in cabina, arrabbiata e avvilita più che mai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Garion sgranò gli occhi nel guardarla.
"Ecco, io..." disse lui con lo sguardo fisso su Destresya "... io... no... non so cavalcare, zia..." con quel contatto del suo braccio contro il corpo morbido di lei e cominciando a sudare. |
Gwen chiuse la porta e si avviò verso la cabina di Elv.
"Eppure..." disse lui riaprendo la porta "... solo tu potresti salvarlo... sarebbe salvo, vivo e magari non lo saprebbe mai... sarà il nostro segreto..." sorridendo e finendo il suo bicchiere "... se cambi idea fammelo sapere..." e chiuse la porta ridendo. |
Sorrisi, un sorrisetto sensuale e malizioso.
Ecco il dettaglio che stavo cercando! Ops, il ragazzo non sapeva cavalcare, il cavallo si è imbizzarrito e... beh, il denaro tutto per me, che peccato! "Oh ma questo è inaudito!" strabuzzando gli occhi "Un diplomatico che non sa cavalcare?" guardandolo tutto, dalla testa ai piedi, consapevole della soggezione che gli ispiravo. "Beh, direi che dobbiamo assolutamente rimediare! Vorrà dire che la zia ti insegnerà a cavalcare. Cosa ne dici?" stringendolo ancora di più verso di me, con un sorrisetto che nascondeva molte cose che la pura mente del giovane non poteva nemmeno immaginare. |
Mi bloccai sospirando esasperata.
L'idea mi dava seriamente i brividi, piuttosto mi sarei impiccata da sola, ma non avrei trascorso con lui nemmeno un istante più del necessario. E poi, se fossi stata così folle da accettare, avrei potuto scavarmi la fossa da sola visto che ad Elv sarebbe preso un colpo sapendo a cosa era dovuta la sua liberazione. Decisamente un pensiero agghiacciante. Ripresi dunque la strada fino alla cabina, sperando adesso di poterci arrivare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Tu...” disse balbettando Garion “... tu, zia? Mi... mi insegneresti a cavalcare?” imbarazzato per lo sguardo di Destresya su di lui. “Sei gentile, zia... ti... ti ringrazio, sei molto buona con me...” non sapendo bene cosa dire.
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La porta della cabina si chiuse e Gwen non sentì più la voce del capitano.
Tornò allora nella sua cabina col cibo, trovando Elv ancora addormentato, dunque senza aver letto il suo biglietto. |
Gli sorrisi, un sorriso seducente e voluttuoso che certo nessuno gli aveva mai rivolto.
"Oh ma certo, piccolo!" facendogli una carezza sul viso "Non è questo che fanno le zie con i loro nipotini? Prendersene cura e insegnare loro come affrontare il mondo?" facendo scendere con fare sensuale la mano sul suo collo prima di ritrarla. "Su, andiamo nelle scuderie così potrai decidere il cavallo che più ti ispirerà fiducia!" con un sorrisetto, prendendolo nuovamente sotto braccio. |
Per fortuna non si era ancora svegliato, così poggiai i due piatti sul comodino accanto a lui e poi gettai via il biglietto che gli avevo lasciato, poiché non era più necessario.
Mentre rimanevo sdraiata accanto a lui, intenta ad accarezzargli il viso appena ricoperto dalla barba e i capelli lunghi e neri, pensavo che hai avrei potuto fare ciò che suo fratello mi chiedeva. Non avrei potuto farlo per me stessa, perché non ero certo una poco di buono e non avrei mai potuto farlo per lui, sarebbe stato spregevole e vile, meschino e io avrei dovuto essere davvero impazzita per accettare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quella carezza gli strappò un gemito soffocato.
Lui guardava Destresya senza sapere bene cosa dire, avvertendo calore sul viso e sentendosi imbarazzato, oltre che impacciato. Riuscì solo ad annuire a sua zia, guardandola negli occhi. |
Gwen si stese accanto ad Elv che ancora dormiva, mentre dubbi, pensieri e paure si accavallavano nella sua mente.
Poteva davvero essere tutto così facile? Una notte a fingere e poi liberi entrambi? Intanto il battello scivolava lento sulle acque piatte del Lagno, in una sera silenziosa ed avvolta nelle ombre mutevoli della jungla. Sul ponte, al chiarore di una lampada, Dabros continuava a studiare quel suo libro. |
Continuavo a pensare all'indecenza di quella proposta, oltre che all'evidente falsità che essa trasudava.
Non consideravo minimamente affidabile quell'uomo e di conseguenza non mi fidavo di una cosa simile. No, con assoluta sicurezza avrebbe certamente fregato entrambi per il suo tornaconto ed era un ulteriore motivo per non accettare. Intanto rimanevo accucciata sul petto di Elv ad aspettare che si svegliasse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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