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Quegli occhi..quello sguardo enigmatico e non era la prima volta lo sentivo addosso me, pure dopo la visione di me ed Icarius.
Un dubbio mi assalì...Munain...perchè a lui non avevano fatto queste domande, lui era più motivato di me a raggiungere la Divina Misericordia eppure lo avevano ignorato come l' antiquario..l' antiquario conosceva Guisgard come Munain..solo loro due..trasalii. Non poteva avermi portata fino qui Munain con l' imbroglio..eppure qui non vi era e prima aveva parlato come conoscesse bene Maruania. O forse...vi era un motivo perchè volessero solo me..no..Capitan Nero quando dietro la porta sentì da Bydoke una donna voleva arruolarsi non era per stupore..lo aveva detto lui stesso..a lui non importava il motivo per cui volessi venire e nemmeno giudicarmi..ma per qualche motivo mi voleva sulla nave. "Ho poco da portare...la mia sacca e una valigia..mi fate accompagnare..così mi cambierò di abito, questo non è ideale per visitare una potente nave...prima farò e prima tornerò" e tenni fisso lo sguardo. |
Risi piano alle sue parole, ma poi il mio sguardo mutò mentre mi avvicinavo leggermente a lui.
"Oh, su questo non c'è dubbio.." sussurrai con voce suadente, mentre i miei occhi cercavano i suoi. Restai in silenzio per un lungo istante, e poi sorrisi. "E ci avevo visto giusto.." con un sorrisetto divertito "Sei uno che non risponde alle domande, dunque eviterò di fartene in futuro..." sospirai "Ed è un vero peccato..." mormorai, sorridendo "Facciamo così.." avvicinandomi ancora "Se e quando vorrai raccontarmi dei misteri di questa nave, sarò più che felice di ascoltarti..". Facendogli l'occhiolino. |
“Gwen...” disse Elv nel delirio, mentre lei lo stringeva a sé “... Gwen... Gwen, dove... sei? Gwen!” Gridò poi, svegliandosi di colpo, ansimando e col viso rigato dal sudore.
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Dension e Dacey seguirono il contrabbandiere e con lui raggiunsero il ponte, dove l'intero equipaggio era riunito.
“Vi ascolto...” disse il capitano “... cos'è successo?” “Capitano...” uno di quelli “... si tratta di Josh e di Smitth...” “Cosa mai hanno combinato?” Chiese Dension. “Ecco, sono spariti nel nulla...” “Come sarebbe a dire?” Stupito il capitano. “Si...” annuì il contrabbandiere che aveva parlato “... li abbiamo cercati per tutto il battello, ma di loro non ci sono più tracce...” “Avete forse bevuto?” Seccato Dension. “Purtroppo no, capitano...” scuotendo il capo il contrabbandiere. |
Capitan Nero annuì ad Altea e poi suonò un campanellino.
Un attimo dopo qualcuno entrò nella stanza. “Eccomi...” disse Bydoche, chiudendo la porta dietro di sé “... mi hai chiamato, Giacomo?” “Si...” fece Capitan Nero “... accompagna questa donna a prendere la sua roba.” “Bene.” Annuendo Bydoche. “Prego, vi seguo.” Fissando poi Altea. |
“Ti sembro” disse Icarius a Clio “uno che non risponde alle domande? Se non sbaglio ti ho mostrato l'intera nave e ti ho appena raccontato motivo e scopo di questo viaggio. Dunque, come vedi, sono tutt'altro che misterioso.” Sorridendo.
Ad un tratto Clio vide qualcuno sul ponte sottostante del vascello. Una figura altera che lei subito riconobbe, nonostante fosse di spalle. Era infatti il Cappellano che passeggiava lungo il parapetto, tenendo in mano il Libro dei Salmi. |
Trattenni il fiato mentre sentii lo stomaco serrarsi.
Due uomini scomparsi nel nulla. Esattamente come era successo sull'altra nave, Gioia. E noi ce la stavamo trascinando dietro. Non poteva essere una coincidenza. Naturalmente volevo dire tutto questo a Dension ma non davanti ai contrabbandieri, non era il caso di creare più panico di quanto ce ne fosse già. Mi limitai a guardarlo con una certa apprensione sicura che avrebbe indovinato i miei pensieri. |
Arrivò Bydoke... Capitan Nero si chiamava Giacomo..trattenni un sorriso..vi era gente che compiva un lungo pellegrinaggio a Santiago de Compostela per vedere San Giacomo...ma il fatto avesse un nome comune mi faceva pensare fosse un uomo normale..almeno..poi mutato per vari motivi.
Pure Bydoke mi guardava con aria strana..era un mistero. Uscimmo dalla fortezza e andammo verso la locanda e rimasi in silenzio per tutto il tempo, arrivati alla locanda mi cambia..indossai abiti più comodi e congeniali per andare sulla nave e caricai la pistola e affilai le lame dei piccoli pugnali. Scesi di nuovo, pagai e avvicinandomi all' uomo dissi sospirando "Sono pronta, possiamo andare". Ma mentre tornavamo indietro presi coraggio.."Che ne è stato dell' uomo che era con me?". |
Elv continuava a delirare, fin quando si sveglio`, col volto rigato dal sudore, urlando il mio nome.
"Ehi, e` tutto a posto, sono qui" sorridendo e prendendo il suo viso fra le mani. Poggiai il suo capo sulla mia spalla e presi ad accarezzargli i capelli per calmarlo. "Era solo un incubo. Sono qui e sto bene, sta' tranquillo" sussurrai. |
Dension guardò Dacey ed indovinò subito i suoi pensieri.
Il suo sguardo infatti un attimo dopo finì sulla nave Gioia che il loro battello si trainava dietro. “E' colpa di quella nave...” disse all'improvviso Folk “... si, quella nave è maledetta!” Indicando la Gioia. “Non essere idiota.” Fissandolo Dension. “Invece è così!” Gridò Folk. “E moriremo tutti!” “Idiota!” Spingendolo via Dension. “Causerai solo panico ingiustificato!” Scese il silenzio fra loro. “Possono essere accadute molte cose...” fece Dension “... magari sono caduti da un pennone o si sono sporsi troppo dal parapetto.” “Erano uomini di mare esperti, capitano...” mormorò Will “... come lo siamo tutti...” “Riprendete i vostri posti.” Dopo un attimo di silenzio Dension. E tornò nella sua cabina, dopo aver scambiato una lunga occhiata con Dacey. |
“E' nell'androne del castello.” Disse Bydoche ad Altea. “Dove l'avete lasciato.”
Tornarono così al castello. |
“Gwen...” disse Elv fissandola e sorridendo sollevato.
“La febbre deve averti causato il delirio.” Il vecchio ad Elv. “Mangiate qualcosa ora.” Offrendo del pesce a lui e a Gwen. “Voi mi avete causato la febbre con quella botta in testa...” Elv al vecchio. “Legittima difesa, ragazzo mio.” Annuì il vecchio. “Ma voglio rimediare.” “E come?” Chiese Elv. “Facendovi lasciare l'isola.” “In che modo?” Domandò Elv. “Con la mia barca.” Rivelò il vecchio. |
Lo osservai con un sorrisetto divertito.
"Non lo so..." Mormorai, inclinando leggermente la testa di lato "Eppure ho come la sensazione che tu mi stia nascondendo qualcosa..." Pensierosa "Come la storia del tempo, ad esempio.. Il tuo tornare nel passato... Non credere che abbia dimenticato le parole della suora anche se le hai liquidate in quattro e quattr'otto..." Facendogli l'occhiolino. Poi mi cadde l'occhio sul ponte sottostante. "Toh, a proposito di personaggi misteriosi..." Indicando con lo sguardo il cappellano "Risi piano "Mi inquieta sempre un sacco.." Con un vago sorriso "Ce l'ha un nome?" Pensierosa, rendendomi conto in quel momento che non l'avevo mai chiesto. |
Rimasi a scambiare degli sguardi perplessi con il resto della ciurma. Perché Dension si ostinava con il suo scetticismo incomprensibile. Anche lui era stato sulla Gioia insieme a me e Folk, aveva udito i rumori, visto la palla rotolare e letto il diario. Possibile che ancora non credeva all'evidenza.
I marinai tornarono lentamente ai loro posti, borbottando tra loro. Senza esitare segui Dension e una volta nella sua cabina mi sedetti sul suo letto guardolo. L'atmosfera magica di poco prima sembrava sparita. - Mi dispiace per i due uomini - intavolai il discorso partendo da lontano, - gli altri sono preoccupati però.... Sicuro che non sia meglio abbandonare la Gioia al suo destino? Lo sai meglio di me quanto gli uomini di mare possano essere superstiziosi.- Gli presi la mano. |
Munain era vivo..però per me era ancora un mistero perchè avevano solo voluto parlare con me..quegli sguardi..pure gli occhi possono parlare.
Tornammo alla fortezza e dissi a Bydoke.."Ho portato i bagagli, puoi dirlo al Capitano, è stato lui a dirmelo e poi ha detto mi avrebbe mostrato la nave". Era a Maruania la nave? O vi era qualcosa di nascosto? Aveva ragione Munain...vi era troppa carne al fuoco. |
Clio si era voltata per guardare il Cappellano e un attimo dopo Icarius si avvicinò dietro di lei.
“I preti spesso cambiano nome al momento di prendere i Voti...” disse piano in un orecchio di lei “... è dunque importante il suo nome?” Sorrise in un sussurro. “Quanto al Tempo, se vuoi, te lo racconterò stasera... magari nella mia cabina... se la tua curiosità è tale da sfidare un uomo solo con la tua bellezza...” rise piano e tornò dagli altri per dare indicazioni riguardo all'imminente atterraggio. |
Sorrissi ad Elv, accarezzandogli il volto.
Poi, l'uomo ci offri` da mangiare e ci disse che ci avrebbe aiutati a lasciare l'isola con la sua barca. "C'e` un posto facilmente raggiungibile in barca da qui?" sorpresa all'uomo. |
La sua presenza alle mie spalle era inebriante, socchiusi gli occhi e respirai piano.
Poi risi a quelle parole "Beh, metti che voglio saltarlo? Comunque sì, intendevo il nome da prete.." Portando indietro la testa per guardarlo negli occhi. Ma potei soltanto sorridergli in maniera enigmatica e guardarlo andare via. Scossi piano la testa con un ampio sorriso e tornai ad osservare il panorama. Servirà l'abito adatto, fu il mio primo pensiero, che mi fece sorridere. Mi guardai intorno cercando di capire le manovre di atterraggio. |
Dension strinse la mano di Dacey nella sua.
“Si, hai ragione...” disse piano “... credo sia stato un errore portarci dietro quella nave... ma probabilmente i miei due uomini saranno finiti proprio su di essa, magari in cerca di qualcosa di prezioso... tornerò dunque di nuovo su quel relitto a cercarli e dopo taglieremo le cime, lasciandola andare alla deriva...” |
-Vuoi tornare in quella nave? Da solo? Lo sai che non te lo permetterò vero?- lo guardo sostenendo le mie parole con un tono convinto e la fermezza nei miei occhi.
-Hai fatto la scelta migliore, meglio che quella nave dava per la sua strada, ha già creato abbastanza scompiglio.- Gli carezzo la mano memore dei suoi tocchi avvenuti poco tempo prima. -Credo che dovrò cambiarmi, quest'abito è troppo bello per scivolare tra i legni di quella nave maledetta.- |
“Quest'isola” disse il vecchio a Gwen “si chiama Bivara e fa parte del Mar delle Flegee. Dunque non distanti vi sono altre isole ed anche la costa non è lontanissima, sebbene richieda dimestichezza per essere raggiunta.”
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Buono a sapersi; quell'uomo ci stava davvero aiutando, nonostante la partenza traumatica.
"Beh, in quanto a dimestichezza, non abbiamo problemi" sorridendo, rivolta a Elv. Ecco a cosa serviva avere un pirata ed ex capitano accanto. |
Icarius si allontanò da Clio e poco dopo la Divina Misericordia cominciò le manovre di atterraggio, fino a planare su un lago sottostante.
Era tra due lembi di terra e poco coperto dalla vegetazione circostante. http://media-cdn.tripadvisor.com/med...ria-meseta.jpg |
“Sei sicura” disse Dension a Dacey “di voler tornare con me su quella nave? Ti sei impressionata abbastanza la prima volta. E poi” sorridendo, forse per allontanare la tensione “è un peccato togliere quest'abito, no?”
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Era davvero bellissimo il panorama.
Mi sentivo una bimba che scopre tutto per la prima volta. Così mi sporsi dal parapetto per osservare meglio, chiedendomi che cosa avremmo fatto in seguito: eravamo scesi solo per navigare sul lago o per scendere? Beh, pensai con un leggero sorriso, sicuramente avremmo passato la notte sulla nave. |
-Porterò una pistola carica e andrà bene, però non lasciarmi da sola, non vorrei mai spararti per errore.-
Gli sorrido guardando poi con una luce particolare negli occhi, mi avvicino a lui tanto da sfiorare quasi le sue labbra con le mie, non so da dove prendevo questa audacia ma la cosa mi divertiva. -Non pensavi la stessa cosa quando eri tu a sfilarmi il vestito vero?- |
“Personalmente” disse Elv al vecchio “non conosco bene queste latitudini, ma non credo ci perderemo.” Sorridendo a Gwen.
“Cercate solo di evitare Vacolis.” Mormorò il vecchio. “Là odiano gli stranieri.” Ed Elv guardò Gwen. http://images4.fanpop.com/image/phot...32-852-480.jpg |
“Ci sono” disse Palos ad Icarius “ordini?”
“E' sera ormai.” Fece lui. “Scenderemo domani per controllare la zona e scoprire indicazioni per Vacolis. Da pure il permesso all'equipaggio di andare a cena. Io invece mi ritirerò nella mia cabina per studiare le mappe e cercare informazioni su Vacolis.” “Non mangerai nulla?” Chiese Palos. “Se avrò fame mi farò portare qualcosa in cabina.” Rispose lui. “Va a cena anche tu. A dopo.” E si ritirò nella cabina, immergendosi tra mappe, testi e strumentazioni varie. |
Vacolis. Chissa` che posto era...
"C'e` un motivo per cui lo fanno?" al vecchio, scambiando una lunga occhiata con Elv. |
Quel gesto e quelle ultime parole di Dacey sorpresero Dension.
Come se quella ragazza avesse liberato ad un tratto tutto il suo essere donna. Una donna affascinante e seducente. Ma il contatto delle sue labbra con quelle morbide e rosse di lei suscitarono in lui un sensazione forte, un desiderio intenso di stringerla a sé e riprendere da dove avevano interrotto poco prima. “Ma io questo intendevo...” disse pianissimo lui, accarezzando con un bacio la bocca della ragazza “... cioè che sarebbe un peccato non toglierlo qui, ora, questo vestito...” sfiorandole con le dita la pelle lasciata libera dalla scollatura. |
“Certo...” disse il vecchio a Gwen “... perchè la gente di Vacolis è condannata all'infelicità... e per questo, come spesso accade a chi soffre qualcosa a suo giudizio di ingiusto, finisce poi per odiare tutti gli altri...”
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Rimango impassibile guardandolo con intensità.
-Sai, se tu lasciavi la nave al suo destino come ti avevo suggerito io non saremmo stati interrotti prima e ora il mio vestito giacerebbe sul pavimento.- Ricambio appena il suo bacio. Ancora non mi capacitavo di quel carattere che avevo tirato fuori ma quella serata aveva influito molto su di me, facendomi prendere il controllo di una parte della mia identità che finora era rimasta latente. |
Ascoltai la spiegazione dell'uomo. In effetti, molto spesso, era quella la reazione immediata, sebbene discutibile.
Lanciai una fugace oxchiata al pirata e continuai in silenzio a mangiare. |
Ascoltai la conversazione in silenzio, attendendo che gli altri se ne andassero.
Restai per un attimo ancora immersa in quel paesaggio crepuscolare ed enigmatico che si stagliava intorno a noi, il lago mi dava da sempre un senso di pace, anche se era diversi da quelli a cui ero abituata. Dopodichè, lasciai il ponte per andare a cena, seppur con la testa altrove. La compagnia dell'equipaggio era davvero piacevole, ma non mi trattenni molto. Tornai nella mia cabina, continuando a pensare alle parole di Icarius, al suo tono, al suo sguardo. Possibile che continuassi a pensarci? Beh, pensai aprendo l'armadio, non avevi detto che ci voleva un bel vestito? Una veste da camera più che un vestito, vista l'ora. Osservai attentamente gli abiti più diversi che c'erano in quella cabina, chiedendomi da dove venissero, che storie si portavano dietro. Ma erano davvero belli, la maggior parte almeno. Aprii poi un cassetto lentamente, sorridendo nel vederne il contenuto. Frugai delicatamente tra seta, raso e pizzo, finché non trovai qualcosa che potesse interessarmi. La osservai attentamente, e sorrisi. Era una splendida camicia da notte in seta grigia, con qualche inserto in pizzo e la schiena completamente scoperta, attraversata però da una delicata fila di perle. Certo non potevo andare in giro così, pero! In un'antina vicina trovai ciò che faceva al caso mio: una vestaglia nera con giochi di trasparenze che lasciava intravedere le perle, ma sufficientemente coprente per permettermi di andarmene in giro per la nave senza problemi. Ma sapevo che la cabina di Icarius non era lontana, così presi un pacchettino che avevo portato dal pranzo, e uscii. Raggiunsi così la sua cabina, bussando prima di aprire la porta delicatamente. Mi appoggiai allo stipite come avevo fatto la prima volta che vi avevo messo piede, mostrandogli il cestino con alcune fette di crostata che avevo tenuto da parte dalla cena. "Fame?" chiesi dolcemente, sorridendo. |
Dension sorrise fra l'enigmatico ed il beffardo.
“Che severità...” disse fissando Dacey, dopo quel bacio appena concesso da parte di lei “... poco fa la tua bocca era dolce e allo stesso tempo rovente... ora...” rise piano, accarezzando con un dito le labbra della ragazza “... ora invece sembra uno scrigno che si chiude a riccio per celare la sua preziosa perla...” sospirò “... resta qui... io farò presto su quella nave... sperando che i fantasmi non rapiscano anche me... chissà se poi avresti dei rimorsi...” le fece l'occhiolino, prese delle armi ed uscì dalla cabina. |
“Beh...” disse Elv assaggiando un po' di quel pesce “... noi ci terremo lontani da quel luogo... abbiamo già avuto abbastanza guai... anzi, indicateci la rotta per questa Vacolis e noi saremo accorti nel girare lontano dalle sue acque...”
“Tranquilli, nessuno giunge per caso o per sbaglio a Vacolis...” enigmatico il vecchio. |
Non riuscii a non sorridere, ormai le sue espressioni, le sue frase al limite dell'ironia, i suoi occhiolini erano diventati familiari, tanto che quasi li cercavo.
- Fa attenzione, dico davvero- lo trattengo per un instante guardandolo, - se non torni verrò a cercare, non puoi lasciarmi con dei rimorsi chiaro?- Gli sorrido nuovamente, ignorando il senso di pericolo che sentivo dentro di me riguardo alla nave maledetta, e lo lascio andare a malincuore. |
Clio aprì piano la porta e la penombra che dominava la cabina si attenuò vagamente grazie alla luce di una lampada del corridoio.
Icarius era immerso nei suoi studi, tra mappe, righelli e squadre, compassi e chine, una bussola, un sestante ed un paio di testi di geometria. E restò un attimo a fissare la ragazza, con quella sua elegante vestaglia, appoggiata sullo stipite ed avvolta dal delicato chiarore della lampada. “Fame...” disse lui ridendo appena “... detta così, potrei prenderla per una domanda trucco...” facendole l'occhiolino “... entra...” sorridendole con un lieve cenno della mano. |
Il vecchio rispose enigmaticamente alla domanda di Elv.
Sbuffai appena. Odiavo quando la gente parlava per mezzi termini e girava attorno alle cose. Ero sempre stata schietta e abituata a parlare chiaramente e quell'atteggiamento mi urtava. Comunque, non risposi e finii di mangiare. |
“Allora tieni in caldo quel bacio...” disse Dension a Dacey sorridendole, per poi uscire.
Ma qualche istante dopo la ragazza cominciò a sentire un vago senso di inquietudine. E poi, all'improvviso, un'intensa percezione di freddo. Come era accaduto già sulla Gioia. Fu un attimo. Poi solo il silenzio del mare piatto, avvolto dalla foschia e da foschi presentimenti. Un momento dopo cominciò il canto che alcuni contrabbandieri sul ponte indirizzavano alla Luna. Era una vecchia canzone, dal titolo Blu Moon. |
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