Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 18-07-2012 19.26.47

“Gioia Antica” disse la locandiera “non ha nessun re...”
“Il Re della Gioia...” fece il menestrello, strimpellando la sua rotta “... sembra l'ideale come titolo per una storia...”
“Gioia Antica” riprese a dire la locandiera “ha solo una regina... molti hanno cercato di sposarla, ma sono stati tutti, presto o tardi, rifiutati...”
“Che donna è?” Domandò Guisgard.
“Cosa vi attendete come risposta?” Fissandolo la donna. “Che parli male della mia regina? Di colei che può annientarmi anche solo per capriccio?”
“Non volevo dire questo...” mormorò il cavaliere.
“Anche se è straniera” disse la locandiera “ella ormai sente sue questa terra e questo popolo.”
“Straniera?” Ripetè Guisgard.
“Si, ella viene da...”
Ma il menestrello, saltando improvvisamente in piedi, interruppe la locandiera.
“Arriva qualcuno...” mormorò.
“Da Gioia Antica?” Chiese la donna.
“Credo di si...”
“Sono rossi o verdi?”
“Hanno dei mantelli...”
“Con questo caldo?”
“Pare di si...”
In quel momento entrarono due uomini e nella locanda calò il silenzio.
“Due birre fredde.” Ordinò uno di loro.
La locandiera annuì e servì loro da bere.
“Siete forestieri?” Domandò l'altro a Guisgard.
Questi fissò il menestrello, che fece segno di uscire.
“Si, ma ci fermeremo poco...” disse il cavaliere, per poi alzarsi dal tavolo “... sei pronta per uscire, Gioia?” Chiese poi a Talia.

Guisgard 18-07-2012 20.04.42

A quelle parole di Altea, Armelia non disse nulla.
Restò a fissare la ragazza e Fyellon con i suoi occhi lucidi e arrossati.
Restò così per qualche istante, per poi chinare il capo e andare via.
“Questo luogo è intriso di un profondo dolore” disse Fyellon “e non potrebbe essere altrimenti...” fissò poi Altea “... volete andare a cercare quella pianta? E sia. Per me è una pazzia, ma ho promesso di proteggervi in questa avventura... e così farò. Quanto al fabbro... rammentate che sono stato costretto ad ucciderlo per salvarvi da lui... io non sono un assassino.”

Talia 18-07-2012 20.20.59

L’atmosfera cambiò in un istante... appena un misero, fugace istante e tutto mutò... sentii il menestrello balzare in piedi e la locandiera irrigidirsi... ero confusa, non capivo che cosa stesse accadendo... non capivo come mai, improvvisamente, fossero tutti preoccupati e tesi solo per l'arrivo di due uomini... poi quei due entrarono e chiesero da bere...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 47971)
“Siete forestieri?” Domandò l'altro a Guisgard.
Questi fissò il menestrello, che fece segno di uscire.
“Si, ma ci fermeremo poco...” disse il cavaliere, per poi alzarsi dal tavolo “... sei pronta per uscire, Gioia?” Chiese poi a Talia.

Guisgard si mosse lentamente e il tono della sua voce suonò sereno e misurato... ma io lo conoscevo troppo bene per non riconoscere in quella apparente calma un germe di profonda preoccupazione... era teso ed io potevo sentirlo... era agitato e pronto a scattare...
Avvertii la sua mano tendersi verso di me a quella domanda e subito vi posi la mia...
“Si, certo!” mormorai, alzandomi a mia volta.

Lilith 18-07-2012 21.15.37

"Per scoprirlo dovremo controllare" dissi io a Cletya, avvicinandomi al luogo da cui provenivano i gemiti. In quel momento mi muovevo con sicurezza e mi sentivo in grado di fare qualunque cosa. Avevo ingannato Heyto, un uomo furbissimo e credevo che qualunque cosa fosse accaduta in seguito sarebbe stata certamente più facile di quella appena fatta.

elisabeth 18-07-2012 21.37.10

Quell' ombra ebbe presto un volto...era il freddo servitore, lento nel parlare....e nei gesti, i suoi occhi sembravano vitrei e a fissarli sembravano avere il potere di roteare nell' anima....ero come presa dalla sua voce stesi il braccio per prendere il cesto che mi porgava......mi smbrava che anima e corpo fossero due cose distinte e separate...." Ringraziate il vostro padrone, per questa frutta.....ma desideravo ringraziarlo io stessa per l'ospitalita' che ci ha concessa.....non volevo disturbarlo....volevo solo ringraziarlo "...parlavo come se la mente era da un'altra parte...le parole mi uscivano a forza mentre seguivo il servitore......e poi....e poi una dolce melodia.....mi fermai ad ascoltare...si ..proveniva da una stanza.....era una musica cosi' unica .... cosi' presa da mille note......" Sentite ?....forse il vostro padrone e' sveglio....sta suonando.....io devo vederlo....voi dovete farmi vedere il vostro padrone..".. d' impulso mi voltai di scatto....e corsi verso una porta chiusa..un fascio di luce filtrava da sotto la porta...e la musica proveniva da quella stanza......." Annunciatemi....o bussero' io per entrare..."...

Altea 18-07-2012 21.37.18

Lady Armelia scappò via in lacrime e non capii il motivo.
Ascoltai con attenzione Fyellon.."Fyellon, noi due da soli non sapremmo nè da che parte andare e nè come tornare e nemmeno dove trovare la pianta, non so nemmeno che sembianze abbia." dissi rammaricata.

Parsifal25 19-07-2012 00.35.32

Finalmente un barlume di speranza......sareì tornato alla luce....., non so come sia riuscito a farmi ascoltare ed apprezzare ma ho ottenuto ciò che volevo.

Una volta uscito di qui, avreì potuto ripercorrere i miei passi verso Tylesia e tornare da Lilith che, chissà cosa stava facendo in quel momento.....

"Vi ringrazio per l'aiuto prestatomi.......comprendo il motivo per cui non ispiriamo fiducia, ma prometto che farò in modo di potervi dimostrare il contrario....., sono pronto a sottopormi al giudizio dei vostri saggi...." e ci incamminammo verso l'uscita.....

Guisgard 19-07-2012 01.13.04

Mirna fissò Daniel e annuì.
“Possiamo provarci, cavaliere.” Disse. “Venite con me, vi mostrerò il resto della combriccola.”
Mirna condusse così Daniel attraverso vicoletti e stradine secondarie, che tagliavano le zone perimetrali di Tylesia.
Arrivarono alla fine ad una sorta di cloaca abbandonata.
Qui stavano alcuni ragazzini, di diverse razze ed età.
“Ascoltatemi tutti.” Attirando la loro attenzione Mirna. “Mi occorrete tutti voi per una delicata missione.”
“Che missione, capo?” Chiese uno di loro.
“Dobbiamo trovare un cavaliere.” Rispose Mirna. “Ma non un cavaliere qualunque... un cavaliere con una corazza speciale.”
“Chi è questo che è giunto con te, capo?” Domandò un altro di quei fanciulli, indicando Daniel.



Astro, alle carezze di Cavaliere25, reagì con un vigoroso nitrito.
"Hai scelto un gran bel cavallo, ragazzo." Disse il cavaliere al boscaiolo. "Avanti, perchè non ci fai un bel giro per le strade della città? Provalo, così ti renderai conto del suo valore. Io ti aspetterò qui. poi, al tuo ritorno, andremo da sir Kojo."

Guisgard 19-07-2012 01.22.48

Lilith e Cletya, così, si avvicinarono al punto da dove provenivano i gemiti e si accorsero che vi era qualcosa dietro una leggera parete di legno.
“Provengono da qui dietro...” disse Cletya “... forse dovremmo abbattere questa parete.”
In un angolo vi erano due accette.
“Presto, usiamole e buttiamo giù questa debole e fragile parete.”
Cletya, allora, cominciò a rompere il legno con la sua accetta e fece cenno a Lilith di fare altrettanto.
“presto scopriremo cosa si nasconde qui dietro...” mormorò.



"Fate come vi dirò io..." disse una di quelle voci a Parsifal "... lentamente e con prudenza, amico mio, calatevi in questo stretto passaggio... ma badate che è molto stretto e per passarci dovrete prima togliervi le armi... fatele allora passare attraverso questo passaggio e noi le raccoglieremo..."
L'altra voce ridacchiò con tono infantile.
"Non abbiate paura e fidatevi di noi." Continuò la prima voce. "Dopo aver fatto passare le armi, anche voi potrete calarvi attraverso questo passaggio e raggiungerci dall'altra parte del cunicolo... dovete fidarvi di noi, come noi ci stiamo fidando di voi..."

Guisgard 19-07-2012 01.33.25

Elisabeth corse davanti a quella porta e subito la musica cessò di colpo.
“Musica? Io non ho sentito nulla, milady.” Disse il servitore. “Forse sarà stato il canto di qualche animale notturno a confondervi. O forse è solo la stanchezza per il vostro cammino attraverso la selva. Venite, vi riaccompagnerò nella vostra stanza. Domattina potrete conoscere il mio padrone. Ora egli dorme e non ama essere disturbato...” e fece cenno di seguirlo. “Più presto vi addormenterete e più presto giungerà il nuovo giorno, quando cioè il mio padrone si mostrerà a tutti voi.” E condusse Elisabeth nella sua stanza.
E dall'altra parte del corridoio, ben celata dall'oscurità della notte, simile ad una impenetrabile prigione, una misteriosa figura, col volto coperto da una maschera, osservava Elisabeth andare via col servitore.
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Guisgard 19-07-2012 01.36.37

“Ma come... eravate così decisa fino a poco fa...” disse Fyellon ad Altea “... dicevate che vi occorreva il mio aiuto per trovare quella pianta... ed ora invece tutto vi sembra più complicato? Facciamo così...” propose il cavaliere “... andiamo dal guaritore e facciamoci spiegare per bene ogni cosa di questa missione... ci descriverà la pianta ed il punto preciso in cui cercarla... siete d'accordo?”

Guisgard 19-07-2012 02.13.37

Guisgard prese la mano di Talia ed aiutò la ragazza ad alzarsi.
“Siete dunque deciso” disse uno dei due nuovi arrivati “a lasciare questo luogo così in fretta?”
Guisgard annuì.
“E cosa vi ha spinto in questi remoti asili, messere?” Chiese l'altro.
“Affari.”
“Eppure apparite più come un cavaliere, che come un mercante o un artigiano.”
“E ancor meno come un amministratore.” Gli fece eco l'altro.
“Infatti i miei affari riguardano la spada.” Rispose Guisgard, avviandosi verso l'uscita con Talia. “Sono un cavaliere errante e sono diretto presso il maniero di un nobile signore, con il quale contratterò riguardo ai miei servigi.”
“E la dama è che con voi?”
Guisgard lo fissò senza rispondere nulla.
Non gli piacevano tutte quelle domande e la loro curiosità cominciava a farlo diventare nervoso.
Guardò allora il menestrello e questi, con un cenno del capo, gli consigliò prudenza e cautela.
“Come detto” tornando Guisgard a rivolgersi ai due uomini “sono diretto al maniero di quel nobile signore e mia moglie, naturalmente, mi accompagnerà.”
“Capisco.” Annuì l'uomo. “E chi è il nobile che vi attende? Magari ne conosciamo il nome e l'ubicazione del suo castello.”
“Non è di queste terre.” Disse Guisgard. “Ora scusatemi, ma siamo già in ritardo.” E lui e Talia uscirono dalla locanda.
Un attimo dopo anche il menestrello fece lo stesso.
“Ma chi erano quei due?” Chiese Guisgard.
“Sono due abitanti di Gioia Antica.” Rispose il menestrello.
“Perchè tutte quelle domande?” Fissandolo il cavaliere. “E perchè nel vederli avete cambiato umore?”
“Perchè non siamo riusciti ad identificarli.” Mormorò il menestrello. “Non siamo riusciti a capire a quale razza appartengono...”
“Razza?” Ripeté Guisgard, per poi rammentare, un attimo dopo, di nuovo le parole dell'uomo presso il pezzo, circa le due razze che abitavano Gioia Antica.
“Si, quella dei veritieri e quella dei mentitori.” Fece il menestrello.
“Noi non vogliamo entrarci in queste cose...” disse Guisgard “... siamo solo di passaggio e presto riprenderemo il nostro cammino...”
Il cavaliere si voltò a fissare poi l'incommensurabile immagine della sterminata città, che dominava l'intero scenario circostante e subito una velata inquietudine si impossessò di lui.
“Vi è un mercato qui?” Tornando a rivolgersi al menestrello. “O almeno delle botteghe? Ci occorre qualche provvista per il viaggio.”
“Potrete acquistare l'occorrente per il vostro in viaggio nel mercato della Città Bassa.” Rispose il menestrello. “E' chiamata così la zona fuori le mura della città... li troverete di tutto.”

cavaliere25 19-07-2012 10.51.10

Va bene dissi guardando la guardia presi e sali sul cavallo e dissi andiamo Astro vediamo di iniziare a conoscerci meglio e iniziai a galoppare ero cosi felice di tutto quello che mi stava accadendo forse pensai ho trovato la mia strada e mi guardai intorno per scorgere il paesaggio

Altea 19-07-2012 11.26.11

A quelle parole mi rasserenai "Si, penso sia la soluzione migliore Fyellon, seguitemi, andiamo nella stanza di Mizasar".
Feci cenno al cavaliere e ritornai davanti a quella porta robusta intarsiata e bussai forte.."Maestro Mizasar sono Altea assieme a Fyellon, possiamo entrare?".
Attorno vi era silenzio, mi chiedevo perchè lady Armelia avesse gli occhi rossi di pianto, aspettando la porta si aprisse.

Talia 19-07-2012 17.17.14

Annuii a quelle parole...
“E poi non capisco come mai fossero tanto interessati a noi...” mormorai “Qualsiasi sia la loro... la loro razza... che valore possono mai avere per loro due stranieri di passaggio?”
Poi Guisgard espresse il desiderio di trovare presto un luogo in cui poter fare provviste...
Aveva ragione e lo sapevo... quel luogo si stava prospettando strano e vagamente minaccioso e non sembrava essere saggio per noi pensare di restare lì a lungo... però una parte di me ne fu triste: una parte di me aveva segretamente sperando di poter infine trovare un luogo in cui poter sostare qualche tempo, un luogo dove nessuno sarebbe mai venuto a cercare me e Guisgard e noi avremmo infine potuto essere felici...
Sospirai...
“Si...” dissi a voce più alta, come a voler scacciare quei dolorosi pensieri “Si... sarà meglio raggiungere questa Città Bassa, Guisgard...”
Mi strinsi al suo braccio e feci per avviarmi, ma un pensiero mi bloccò...
“Oh...” mormorai, tornando a voltarmi verso il menestrello “Parlavate di colori diversi nell’abbigliamento, poco fa... diteci, dunque, come potremo riconoscere questa due ‘razze’, una volta giunti in città?”

Guisgard 19-07-2012 20.40.02

“Non è facile riconoscerle.” Disse il menestrello a Talia. “Neanche per noi che viviamo qui da tempo.”
“Come sarebbe a dire?” Chiese Guisgard. “Non siete anche voi abitanti di Gioia antica?”
“Si, siamo suoi cittadini, come lo sono coloro che vivono nella Città Bassa. Ma gli abitanti più antichi, i discendenti delle due primordiali razze che fondarono questa città, vivono oltre le mura, nella Città Alta. I due uomini giunti nella locanda provengono proprio dalla Città Alta e sono dunque appartenenti alle due razze o ad una di esse.”
“E non hanno segni distintivi?” Domandò Guisgard. “Com'è possibile riconoscerli?”
“L'unica cosa certa” rispose il menestrello “è che si vestono in modo differente, utilizzando ciascuna razza un unico e proprio colore... il verde per una e il rosso per l'altra.”
“E voi che vivete qui” fissandolo Guisgard “non avete imparato ad abbinare a ciascuna razza il proprio colore?”
“No, cavaliere.” Scuotendo il capo il menestrello. “Non è semplice distinguerli. Una razza dice solo e sempre la verità, mentre l'altra mente continuamente e spudoratamente.”
“E la regina?” Chiese Guisgard. “Lei a quale razza appartiene? Almeno questo lo sapete? O forse servite una sovrana col sospetto che ella possa mentirvi di continuo?”
“No, la regina non appartiene a nessuna di quelle due razze.” Rispose il menestrello. “Ella proviene da un paese lontano.”
“Un paese lontano?” Ripetè Guisgard.
“Si...” annuì il menestrello “... un paese chiamato Sygma...”
E a quel nome pronunciato dal menestrello, Talia avvertì come un'avvilente ed insopportabile sensazione al collo.
Come se qualcuno le stesse stringendo la gola con la catenina da cui pendeva la pietra di Carbonchio.
Quella sensazione durò un attimo, per poi svanire.

Lilith 19-07-2012 21.41.08

"D'accordo" dissi a Cletya "abbattiamo la parete, ma facciamo in fretta! Non abbiamo molto tempo prima che Heyto si accorga dell'inganno!". Iniziai così ad a rompere pezzo per pezzo la parete, finché non cadde interamente.

Daniel 19-07-2012 22.19.40

Chinai il capo e dissi:
<<Piacere, sono Daniel Cavaliere verde e dominatore degli elementi.. Vi chiedo umilmente il vostro aiuto..>>
chissà se avrebbe veramente funzionato..

Parsifal25 20-07-2012 00.38.15

Non avevano tutti i torti......come loro stavano porgendomi una mano anche io dovevo confidare in loro, dopotutto mi stanno portando nel loro villaggio!!!

Tolsi la spada e la porsi ai nuovi compagni....attendevo istruzioni sul come muovermi......

Fra me dissi: "Dio mi sostenga.....fa che ancora una volta non mi sia fidato invano......"

Guisgard 20-07-2012 03.23.51

Altea e Fyellon raggiunsero così il laboratorio di Mizasar.
Il guaritore aprì la porta e fece loro cenno di entrare.
Nella stanza vi erano mille odori, mille profumi e mille essenze che si confondevano fra loro.
“Allora” disse Mizasar “cosa avete deciso? Mi aiuterete a trovare quell'erba per l'antidoto?”

Guisgard 20-07-2012 03.43.33

Lilith e Cletya ruppero così quella parete, fino a quando cadde interamente.
Si alzò allora una gran quantità di polvere.
E quando si diradò, le due ragazze cominciarono a vedere qualcosa.
Era una ragazza incatenata, col corpo coperto di lividi, di tagli e contusioni.
Respirava a fatica ed aveva la bocca trafitta da chiodi, per impedirle di gridare e chiamare aiuto.



Parsifal, così, calò la spada attraverso quel passaggio.
L'arma scivolò tra le rocce, fino nelle mani dei due misteriosi salvatori del giovane cavaliere.
Uno di loro sghignazzò.
“Che bella spada...” disse.
“Presto...” fece l'altro “... ora calatevi voi attraverso questo passaggio, cavaliere...” parlando a Parsifal “... adagio, mi raccomando, o potreste ferirvi tra queste strette rocce...”

Guisgard 20-07-2012 03.49.31

Astro galoppava rapido e fiero per le strade di Tylesia, portando in sella un felice Cavaliere25.
Ad un tratto un uccello gli si avvicinò.
“Vedo che ti sei trovato un cavallo.” Disse Alberico. “Un cavallo di razza. Ora per essere cavaliere ti manca una sola cosa... una degna causa per la quale combattere.”



Tutti quei ragazzi restarono colpiti da Daniel e dalla sua bellissima corazza che risplendeva di chiara e luminosa giada.
“Un cavaliere vero...” disse affascinato uno di loro.
“Si, vi aiuteremo, cavaliere.” Fece un altro di quelli. “Ma solo ad una condizione... voi poi ci insegnerete come diventare dei veri cavalieri. Accettate?”
E tutti acclamarono quella richiesta.

Altea 20-07-2012 11.58.48

A quelle parole di Mizasar guardai Fyellon sorridendo.."Siamo qui per questo maestro, ma dovete darci delle direttive su dove trovare la pianta e anche su come possiamo riconoscerla...e poi" dissi pensierosa " toglierci una curiosità. Avete parlato del Calars, si trova vicino? Voi sapete se ci troviamo vicino a una città chiamata Tylesia?"

cavaliere25 20-07-2012 13.06.32

Eh si dissi amico mio è un bel cavallo si chiama Astro ma io se dovrò combattere una battaglia dovrò prima capire bene se è la cosa giusta oppure no

Talia 20-07-2012 14.46.54

Spalancai gli occhi e mi portai istintivamente una mano al collo, mentre l’altra strinse forte il braccio di Guisgard... era durata solo un attimo quella sensazione di essere strangolata, ma era stata vivida ed intensa... passò tuttavia, ed io tornai ad inspirare profondamente, quasi a voler scacciare quello spiacevole senso di oppressione.
“Sygma...” mormorai poi, sollevando gli occhi verso il menestrello e schiarendomi appena la voce “E come mai viene proprio da Sygma la vostra regina? Voglio dire... credevo che si potesse salire al trono per diritto di nascita, o al limite per matrimonio... ma voi dite che ella non è sposata, e che non è nata qui... dunque?”
Esitai solo un attimo, poi soggiunsi...
“Deve essere una grande terra Sygma... a quel che so, anche alcune Granduchesse di Capomazda erano originarie di quella regione... Chymela, per esempio... ne avete sentito parlare?”

Guisgard 20-07-2012 19.35.50

“Il Calars” disse Mizasar ad Altea “è un grande fiume e lungo il suo corso ci sono maestose e potenti città. E i loro signori sono tutti vassalli della grande Tylesia. Tutti infatti ne conoscono la grandezza. Ma Tylesia è lontana da qui, poiché essa si erge alla fine di una strada che conosce un'unica direzione... ora però pensiamo alla vostra missione...” prese un foglietto sul quale era stato fatto un disegno “... su questo foglietto ho disegnato la pianta che ci occorre. Avete sette giorni per portarmela, scaduti i quali non sarà più possibile salvare il principino.”
“E' una corsa contro il tempo, dunque.” Mormorò Fyellon.
“Non solo.” Fissandolo Mizasar.
“Come sarebbe?” Chiese Fyellon.
“Quella pianta è molto rara” rispose Mizasar “ed è ritenuta sacra da una bellicosa tribù, i cui membri sono chiamati Locuste... dovete stare attenti, perchè vi impediranno in tutti i modi di prendere quell'erba...”
“Ecco...” sarcastico Fyellon “... mi sembrava troppo facile la cosa...” e fissò poi Altea.

Guisgard 20-07-2012 19.43.34

“E fai bene, amico mio...” disse Alberico a Cavaliere25 “... stai molto attento... poiché il Bene e il Male qui a Tylesia si confondono come i monti lontani in balia della foschia...”
In quel momento il boscaiolo sentì un corno suonare.
Era il segnale che il cavaliere del Tulipano lo stava chiamando.
“Ti stanno aspettando, ragazzo...” mormorò Alberico, per poi volare via.

Guisgard 20-07-2012 20.00.06

“Chymela...” disse il menestrello “... Chymela... non credo di ricordare questo nome, anche se sembra in qualche modo familiare... forse l'avrò udito da qualche cantore o bardo...” restò pensieroso per qualche istante “... quanto alla nostra regina...” riprese poi “... ella è originaria di una nobile stirpe di Sygma e fu eletta dai rappresentanti delle due razze che vivono a Gioia Antica, perchè secondo un oracolo proprio da Sygma sarebbe giunta un giorno colei capace di ridare armonia e ordine agli opposti che dominano a Gioia Antica... per quanto riguarda gli Arciduchi di Capomazda, il loro potere e la loro giurisdizione non arriva sin qui... tuttavia, antiche leggende parlano di alcuni grandi di Capomazda nella nostra città... forse perchè si ritiene che in qualche modo Gioia Antica sia legata ad un antico mito di quel ducato... un mito che parla di una maledizione... una maledizione chiamata la Gioia dei Taddei...”
Ma quella mano stretta di Talia attorno al braccio di Guisgard, turbò il cavaliere.
Fu un attimo, un vago momento, ma a lui non sfuggì.
Anzi, attraverso quella mano stretta sul suo braccio, Guisgard arrivò a sentire l'inquieto palpitare della ragazza.
“Cos'hai, Talia?” Chiese preoccupato. “Hai avuto un capogiro? O forse un mancamento? Sarà meglio tornare alla locanda... sei d'accordo? Così potrai riposare...”

Altea 20-07-2012 21.11.53

Ascoltai silenziosamente le parole di Mizasar..ed ebbi un sussulto al cuore...Tylesia era lontana, ormai era ora di rassegnarsi.
Osservai con cura il foglietto su cui il maestro disegnò la pianta necessaria al principino..sette giorni..il tempo poteva essere una eternità quanto un fugace momento da prendere subito al volo.
"Non vi preoccupate maestro Mizasar, cercheremo di fare del nostro meglio, Fyellon è anche persona molto arguta vedrete.."ma fui subito interrotta dal maestro che ci informò della presenza di una tribù ostile e dal nome alquanto singolare ovvero Locuste e guardando Fyellon annuii, era proprio vero, il destino si mostrava sempre avverso.
Cercai di farmi coraggio.."Maestro Mizasar, noi cercheremo di fare del nostro meglio e forse dovremmo partire subito, Fyellon, visto il tempo è tiranno..dobbiamo osare e sfidare la sorte non vi è via di scampo".

Talia 21-07-2012 01.10.42

“No!”
Lo dissi in fretta, d’impulso... ma subito mi resi conto di quanto quella mia reazione dovesse sembrare insolita e preoccupante a Guisgard... così sorrisi appena ed allentai la stretta della mia mano sul suo braccio, carezzandolo poi piano, dolcemente...
“No, Guisgard... sto bene. Davvero! Anzi... forse l’unica cosa di cui ho bisogno è un po’ d’aria fresca... ho bisogno di camminare e di sentire il sole sulla pelle...”
Esitai un attimo... poi volsi gli occhi là dove sapevo essere quella misteriosa città...
“E poi mi piacerebbe proprio visitare Gioia Antica... visitare la città bassa, le sue botteghe, il mercato, camminare tra la gente... come quando eravamo bambini, ti ricordi? A me non era concesso di andare in paese e tantomeno di visitarlo nei giorni di mercato... il Maestro chiudeva un occhio solo se eri tu ad accompagnarmi...”
Sospirai allora ed un vago sorriso mi increspò le labbra a quei ricordi...
“E a me piaceva quando ti proponevi di accompagnarmi là... era bello andarci con te... avevi sempre qualche sorpresa...” soggiunsi a mezza voce, parlando quasi più a me stessa...
Per qualche attimo ancora fu il silenzio... poi mi riscossi e tornai a rivolgermi al menestrello...
“Solo un’ultima domanda...” dissi, sorridendo appena “Accennavate ad una maledizione poco fa... la Gioia dei Taddei... sapete anche che cosa dice quella maledizione?”

Guisgard 21-07-2012 01.44.02

A quelle parole di Altea, Mizasar annuì.
“Si, anche io lo credo...” disse “... bisogna che partiate subito... sette giorni possono sembrare molti, ma il Tempo si muove in maniera differente dal nostro modo di concepire le cose... vi auguro fortuna per questa impresa... la vostra fortuna...”
“La nostra fortuna.” Intervenne Fyellon. “La nostra...”
Mizasar lo fissò e fece un cenno d'intesa al cavaliere.
Altea e Fyellon, così, lasciarono il laboratorio del guaritore e si diressero verso le scuderie.
Nel cortile del castello, però, incontrarono lady Armelia.
“Siete in partenza?” Domandò la ragazza.
“Si, milady.” Rispose Fyellon. “Il maestro Mizasar ci ha indicato una pianta...”
“Si, mi ha detto di quella pianta!” Esclamò Armelia, interrompendolo. “Dunque partirete per cercarla? Avete allora accettato quella misericordiosa missione? Grazie, amici miei! Grazie...” e si inginocchiò in lacrime davanti a loro.
“Alzatevi, milady...” fece Fyellon, chinandosi accanto a lei “... alzatevi, vi prego...”
“Perdete solo il vostro tempo.” Disse all'improvviso una voce. “Non troverete nessuna pianta da cui trarre antidoti e rimedi. Quel truffatore vi sta solo ingannando. Avrei dovuto ucciderlo il giorno stesso che mise piede al castello per la prima volta.” Con astio Acerno.
“Sta zitto!” Urlò Armelia. “Zitto!”
“Forse quell'erba” mormorò Fyellon “è la sola possibilità che abbiamo per salvare il bambino, maestà...”
“Sciocchezze...” scuotendo il capo il re “... non troverete nessuna erba, poiché non esiste... quel maledetto vi sta ingannando tutti.”
“Vorrei vederti morto!” Gridò Armelia a suo marito.
Questi la fissò, per poi andare via senza rispondere nulla.
“Andiamo a prendere i cavalli...” rivolgendosi Fyellon ad Altea “... così partiremo subito alla ricerca di quell'erba...”

Parsifal25 21-07-2012 02.25.19

La via per la luce era tortuosa, ma sapevo che sareì riuscito a ritrovarla.

Con molta accuratezza ed attenzione mossi i miei passi per il tunnel; che strana sensazione......sembrava quasi che il mondo si fermasse e morisse fra queste strette cavità.

Sorrisi: "Come non detto.....un altro pò di allenamento.....che dire, un cavaliere deve esser sempre in forma....."

Guisgard 21-07-2012 02.54.54

Parsifal riuscì così a calarsi in quello stretto passaggio, ritrovandosi poi nel cunicolo sottostante.
Qui fu subito avvolto dalla penombra, resa incerta da una piccola torcia che qualcuno reggeva davanti a lui.
“Eccovi la vostra spada.” Disse colui che teneva in mano la torcia.
Ora Parsifal poteva finalmente vedere i suoi salvatori.
E con suo stupore si accorse che non erano due uomini comuni.
Erano infatti due nani, abbigliati con vestiti simili a quelli dei minatori.
“Io sono Gaston” presentandosi il nano con la torcia “e questi è Perrol.” Indicando l'altro che gli stava accanto e che nel vedere Parsifal cominciò a sghignazzare.
“Siete sempre dell'idea di venire con noi al nostro villaggio?” Domandò Gaston a Parsifal.

Guisgard 21-07-2012 03.24.47

Guisgard ascoltò Talia, per poi portare la sua mano su quella di lei e stringerla.
“Va bene...” disse annuendo “... ma se ti senti stanca e provata, devi dirmelo... intesi?”
“Si, quella maledizione dal nome così strano...” mormorò il menestrello “... ne ho sentito parlare, ma ignoro di cosa si tratti...”
“Comunque” fece Guisgard “non è la prima volta che sentiamo questo nome... anzi, sembra quasi un'ossessione...”
“Sapete...” sorridendo il menestrello “... forse c'è qualcuno capace di soddisfare la vostra curiosità...”
“Chi?” Domandò Guisgard.
“Un vecchio burattinaio longobardo...” rispose il menestrello “... abita nella Città Bassa e pare abbia vissuto per molto tempo nel ducato di Capomazda... racconta spesso storie di Arciduchi e Granduchesse, insieme ad altri miti che interessarono quelle terre...”
“Come faremo a trovarlo?” Chiese Guisgard.
“Se volete posso condurvici io.” Rispose il menestrello. “Infatti anche io devo recarmi nella Città Bassa, per acquistare dei fogli per i miei versi.”
“Si, sarebbe l'ideale.” Annuendo Guisgard.
“Credo allora sia bene presentarci...” disse il menestrello “... io mi chiamo Sangò.” Con un leggero inchino.
“Io sono Guisgard” fece il cavaliere “e lei è Talia.”
“Bene!” Esclamò Sangò. “Allora possiamo andare a visitare la Città Bassa!”
I tre si incamminarono così verso la loro meta.
Una stradina, subito dopo la staccionata della locanda, si apriva tra l'erba alta, verdissima e profumata e cominciava a correre verso il centro abitato, simile ad un grosso borgo, che si adagiava sotto le alte e imponenti mura di quella che era chiamata la Città Alta.
Un largo canale, alimentato dagli scarichi di almeno nove acquedotti, lo separava dalla rupe da cui dominava la monumentale muraglia di granito.
L'abitato appariva diviso in cinque quartieri irregolari.
Le varie case che lo componevano, alcune sbilenche ed ammuffite, altre vistose e piene di angoli, sembravano di età indefinibile e si appoggiavano le une sulle altre, con i loro tetti spioventi e irti di lucernari e finestre di varie forme e grandezze, dalle quali sporgevano fasci di grano ammassati, paglia, cataste di legna
o larghe cassette di frutta e ortaggi.
I quartieri più vicini al canale apparivano pullulanti di una vivace umanità, che tra le sue fila annoverava artigiani, maniscalchi, bottegai, commercianti e qualche mendicante all'angolo della strada.
I quartieri invece più periferici sembravano meno appariscenti, sviluppatisi tra un groviglio di vicoletti, racchiusi da piccole e goffe casette di legno impolverate e qualche costruzione più bizzarra, dai lunghi pennoni ornati con immagini strane e grottesche, forse legate al folclore locale.
Le grida e le risate confuse si mischiavano al rumore delle acque che si gettavano nel canale, generando così una variegata baraonda dai suoni gracchianti e irriconoscibili che saliva verso le maestose mura della Città Alta.
E appena Guisgard, Talia e Sangò entrarono nel borgo, subito un mercante andò loro incontro.
“Bella dama...” parlando a Talia “... guardate qui che splendide sete... toccate pure! Ammiratene i colori e i ricami!”
“No, grazie, non ci interessano...” fece Guisgard.
“Aspettate, possiedo anche scialli e mantelline.” Senza darsi per vinto il mercante. “Guardate pure, milady... potete anche indossarne qualcuno per prova, se volete.”
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Altea 21-07-2012 11.51.39

Guardavo Fyellon parlare con Mizasar..non capii il senso di quella parola.."la nostra fortuna"..eppure la fortuna se avessimo trovato la pianta non sarebbe stata nostra bensi del piccolo principe e della sua vita.
Ma non mi soffermai più di tanto a pensarci, arrivati in cortile lady Armelia si inginocchiò in lacrime piangendo, per fortuna Fyellon la fece rialzare.."Lady Armelia, non dovete ringraziarci, è dovere di chiunque salvar la vita di un bambino, e se ci riusciremmo saremmo partecipi della vostra gioia" quando sentii qualcuno arrivare, era il re Acerno..ma come il servitore disse era partito e non si sapeva dove si trovasse.
Si scatenò una furibonda lite tra i due coniugi...per un attimo esitai..chi dei due aveva ragione? Il re andò via subito, era incredibile come la bella dama cambiasse in sua presenza, tanto da augurare la morte a quell'uomo.
Fyellon mi fece cenno di andare verso le scuderie.."Fyellon, fai sellare i cavalli, io arrivo subito", corsi verso la direzione dove vidi dirigersi il re, dovevo parlare con lui e per un colpo di fortuna lo trovai e ansimante e speranzosa provai a convincerlo "Maestà, per la amicizia che vi ho mostrato, io non sto da nessuna parte..nè dalla vostra nè di quella di vostra moglie, solo dalla parte di vostro figlio, io stessa fui presente in laboratorio e ho visto..una lucertola cosparsa..dalla cenere del serpente che morse vostro figlio quasi morente e subito rivivere con la polvere tratta da quella pianta. Io sono pure una persona scettica, venite con noi, maestà...se Mizasar sta mentendo allora voi lo avrete dimostrato e avrete le vostre ragioni per farlo imprigionare, se dice il vero..voi sarete colui che salverà il proprio figlio".

cavaliere25 21-07-2012 13.22.44

Presi e ritornai al castello e arrivai li dove mi attendeva il cavaliere e dissi scusatemi signore ero andato a fare un giro con Astro è un bellissimo cavallo complimenti avete da farmi fare qualcosa domandai tutto sorridendo e aspettai una sua risposta

Parsifal25 22-07-2012 11.02.00

La prova venne superata. Finalmente, potevo camminare normalmente con tutte le arme indossate.

Fui sorpreso nel vedere che questi nuovi compagni mi restituirono la spada, forse, dopo tanti intrighi, trappole e angherie il codice del valore andava lentamente ripristinandosi. La sorpresa, successivamente, divenne doppia i miei salvatori erano dei nani.....che cosa incredibile.

I due più amicali si presentarono, si chiamavano Gaston e Perroll:

"Vi ringrazio dal profondo del cuore messeri.....grazie per l'aiuto.....". Tornarono a ribadire se ero pronto e sicuro di andare verso il loro villaggio ed io risposi:

"Non temete......una promessa è una promessa, verrò con voi al villaggio e mi sottoporrò al giudizio dei capi anziani.....spero solo.....di fare in tempo....."

Mi volsi verso il cunicolo che superaì è la malinconia mi prese: "Ti raggiungerò presto, cara damigella......" dissi. "Vi seguo."

Daniel 22-07-2012 22.22.08

ci pensai molto.. Era un impegno che mi sarei dovuto prendere..
<<Ovviamente.. -dissi- quando la pace su Tylesia sarà calata io giuro sul mio onore che vi insegnerò a usare la spada.. ora mi aiuterete?>>

Talia 22-07-2012 23.56.44

Un vecchio burattinaio longobardo, aveva detto...
Per qualche momento una strana sensazione di calore mi aveva pervasa... ma era possibile? Potevamo davvero essere così prossimi alla scoperta di quel nuovo importante tassello?
“Oh, si...” mormorai alla sua offerta di accompagnarci dall’uomo in questione “Si, Guisgard, ti prego...”
Raggiungemmo la città poco dopo... c’era confusione, rumore di acqua che scrosciava e un indistinto chiacchiericcio... e subito una forte curiosità mi colse circa quel luogo insolito...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 48045)
“Bella dama...” parlando a Talia “... guardate qui che splendide sete... toccate pure! Ammiratene i colori e i ricami!”
“No, grazie, non ci interessano...” fece Guisgard.
“Aspettate, possiedo anche scialli e mantelline.” Senza darsi per vinto il mercante. “Guardate pure, milady... potete anche indossarne qualcuno per prova, se volete.”

“Io...” dissi, ritraendomi appena contro Guisgard per tutta quell’insistenza “Io... è meglio di no... noi siamo qui solo di passaggio... ma grazie...”

Guisgard 23-07-2012 02.07.48

“Milady...” disse Acerno ad Altea “... voi non conoscete quell'uomo... egli è un illusionista, oltre che un alchimista... vi ha solamente mostrato uno dei suoi tanti trucchi per convincervi della bontà dei suoi rimedi... ha fatto lo stesso con mia moglie sin dal suo primo arrivo al castello... ed io non intendo cimentarmi in una missione che forse nasconde una trappola mortale... voi volete andarci? Benissimo, è una vostra libera scelta... io non intendo farlo, anche perchè non voglio lasciare mia moglie e mio figlio alla mercé di quel maledetto...”
In quel momento arrivò Fyellon con i cavalli sellati.
“Siete pronta, Altea?” Chiese alla ragazza. “Vi ricordo che non abbiamo molto tempo per trovare quell'erba...”


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