Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Piazzale (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=21)
-   -   Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina) (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2251)

Guisgard 03-12-2014 02.17.22

“Oh, ma i mercenari” disse Rosanne a Clio “sono noti per la loro brama di guadagni, dico bene?” Fissando la ragazza, Altea e infine anche Guisgard. “Dunque un luogo che celi una certa ricchezza è di sicuro una tentazione per loro, vero?” Sorseggiando ancora del vino.
“Solitamente” fece Capitan Falco “il nostro onorario è molto alto, milady...” sorridendo “... senza contare poi la possibilità che solitamente ci è concessa di raccogliere un certo bottino dai luoghi in cui combattiamo. Dunque, come vedete, per tentare la nostra fantasia occorre molta ricchezza.”
“Interessante...” mormorò Rosanne.
“Ma di questo non abbiamo di cui preoccuparci.” Ridendo il barone. “Il tesoro di cui parla la leggenda infatti non credo possa interessare il capitano.” Mangiando di gusto.

Galgan 03-12-2014 08.54.18

Lasciai che fossero altri a fare baldoria, e mi limitai a fissare le fiamme, lasciando che il turbinare dei miei pensieri scorresse libero, come un branco di cavalli selvaggi.

Regina d'Afravalone e una nave con il simbolo di Picche

Mi risposero le fiamme, con il loro sussurro antico, ed io associai al loro nome il destino che andava compiendosi.
Non potevo farne mistero, con me stesso, il Maggiordomo, quell'uomo dal fare così garbato, continuava a destarmi sospetti; qualcosa, nella grazia dei suoi modi, mi metteva in allarme, quindi rivolsi nuovamente una muta preghiera all'Onnipotente:

"Rendimi determinato, ma mantienimi integro
rendimi severo, ma non privo di pietà
rendimi intransigente, ma mantienimi giusto.
Veglia sul mio operato, Padre"

Nel farlo, portai alla fronte l'elsa della spada, a guisa di croce, e la baciai discretamente.........

http://i.picasion.com/av/79/1lFQ.jpg

http://encrypted-tbn1.gstatic.com/im...9UA_RagtE2nf8Q
La mia voce tornò al tavolo, in quella locanda, mentre gli occhi erano ancora sulle fiamme;

-Buoni compagni-

esordì, sommessa,

-Sarebbe buona cosa, il mettersi quanto prima alla cerca di queste navi-

Clio 03-12-2014 12.40.09

Sorrisi appena a Rossane, ma Guisgard rispose prontamente alla sua domanda.
Tesoro o no, non vedevo l'ora di lasciare quel posto, sebbene sembrasse essere sempre più intrigante.
E ancor più mi incuriosirono le parole del barone.
"Non ditemi che è anch'esso un libro.." sorridendo, divertita.

Altea 03-12-2014 15.25.42

Ascoltai attentamente le parole tra il barone, Clio e Guisgard e riflettevo su quel fatto..un libro..ma come era possibile, quella servitrice la avevo sentita bene, diceva aveva visto qualcosa o qualcuno e che esisteva davvero..quindi la cosa non mi convinceva affatto..quel barone ci stava tendendo una trappola o era proprio ignaro di tutto e chiedeva il nostro aiuto?
Poi vi fu quell' intervento di Rosanne e la guardai infervorita..ma chi pensava di essere...era meglio non rispondessi, aveva già risposto Guisgard..sicuramente era una di quelle nobili arricchite..se avesse solo saputo col mio denaro potevo comprare sia quel maniero insolito e pure le terre..infatti stava sviando il barone e stava quasi cercando di allontanarci.
Cercai di prendere la parola e mi rivolsi al barone.."Milord Ciminieri, ma spiegateci..questi omicidi o assassini...come avvengono? Ovvero la vittima come viene trovata uccisa." sospirai "Purtroppo non sono discorsi da tenere in tavola proprio a colazione ma visto ne stiamo parlando..perchè vedete, ieri io ho sentito prima di quell' urlo di donna come uno stridio..di un rapace" e guardai Guisgard visto il barone parlava di un Tesoro..a dire il vero un vero Duca taddeide doveva agire per il bene del suo popolo e della verità e giustizia, al di fuori del tesoro messo in palio, ma quella era una sua decisione stavolta.

Guisgard 03-12-2014 16.10.33

Ciminieri, a quelle parole di Altea, apparve cupo.
Prese allora il suo boccale di vino e restò a fissare il liquido rosso al suo interno.
“Vedete, madama...” disse con gli occhi fissi sulle increspature di quel nettare “... in verità ho buoni motivi per credere che i miei servi non siano folli... davvero forse tra queste mura si annida qualcosa... o magari è davvero solo suggestione...” e con un sol sorso svuotò il bicchiere “... dovete sapere che io sono in rotta col duca Dominus... sono vassallo dei Taddei da anni... poi alcune questioni giuridiche ci portarono allo scontro... egli mi ha bandito e vuole togliermi questo feudo... ma non potendo vincermi in battaglia, ha deciso, con l'aiuto di una strana vecchia, di maledirmi... e da quel momento in questa torre non vi è stata più pace...”
“Assassinii, maledizioni...” mormorò Guisgard “... naturale che l'atmosfera qui non sia così rassicurante e che molti ne siano poi suggestionati...”
“Forse...” fece il barone “... forse è così...”
“Ci sono tutti gli ingredienti per un romanzo gotico...” sorridendo Capitan Falco “... anche se per una trama chiara occorrerebbe fare un po' d'ordine... troppa carne sul fuoco direi...”
“Tutto invece è collegato, capitano.” Spiegò il barone. “Dopo che la megera impose su di me quella tetra maledizione, qui sono cominciati ad avvenire quegli assassinii... ed ogni volta sono stati preannunciati da una visione...”
“Una visione?” Incuriosito il falso mercenario.
“Si...” annuì Ciminieri “... una visione, l'apparizione di un fantasma...”
“Qualcuno l'ha visto davvero?” Chiese Capitan Falco.
“Qualcuno afferma di si...”
“E che forma ha descritto?” Ancora Guisgard. “Un uomo, una donna, un vecchio, una vecchia?”
“Nulla di tutto ciò...” scuotendo il capo il barone “... non si tratta né di un uomo, né di una donna... ma di un... un uccello...”
“Un uccello?” Ripetè Il presunto duca.
“Si...” rispose il barone “... e non un uccello qualunque... un gufo... simbolo della stirpe Taddeide... lo spettro di un gufo che appare per annunciare la morte...” si voltò poi a fissare Clio “... chiedevate del tesoro, madama? No, non è un libro... è un fiore... un fiore magico ed inestimabile...”
A quella rivelazione del barone, Guisgard trasalì.

Guisgard 03-12-2014 16.19.29

La spada di Galgan prese a brillare intensamente per un momento, frutto dei bagliori del fuoco sulla lama.
Poi, alle sue parole, i tre cavalieri si alzarono, finirono il loro vino e furono pronti per rimettersi in cammino.
“Locandiere...” disse Tharos “... vi è forse qualche fiume o corso d'acqua di una certa importanza in queste lande?”
“Vi è il Lagno, cavaliere.” Rispose l'uomo. “Il suo corso lambisce queste terre e segna il confine Nord di Capomazda... attraversatelo e vi troverete nel ducato dei Taddei.”
“E' navigabile questo Lagno?” Chiese Montel.
“Certo.” Annuì il locandiere. “E in alcuni tratti anche da imbarcazioni di notevoli dimensioni.”
“Allora ci conviene seguire il suo corso, cavaliere.” Tharos a Galgan.

Altea 03-12-2014 16.21.59

Il barone apparve cupo e quando iniziò a raccontare il fatto del duca Dominus e della megera e la maledizione trasalii...allora era vero..ed era vero pure quello che aveva detto il maestro Teofilus e Madama Sibille sulle pratiche esoteriche del duca Dominus e forse pure la maledizione fattami alla nascita e portai istintivamente la mano sul petto a toccare la spilla in oro nel corpetto.
Ascoltai attentamente tutte le sue parole fino alla rivelazione del tesoro..un Fiore raro e magico e guardai Guisgard negli occhi e mi avvicinai alla sua spalla..in quel momento essere la sua concubina mi era di aiuto e poggiai il viso e sussurrai "E' tutto vero..lo so..ti spiegherò pure io ho addosso una maledizione di Dominus e ho sognato lui e la megera".
Con indifferenza mi rivolsi al barone.."E' terribile, eppure ho sentito in giro di questo fatto..ovvero il Duca Dominus si avvale di pratiche esoteriche sebbene si faccia vedere un fervente servitore del Clero, come ogni taddeide dovrebbe essere...quindi avete un fiore magico e immagino è spiegato in questo libro come trovarlo..e quindi se pensate sia un gufo che uccide la vostra gente perchè bruciate i libri?" dissi perplessa guardando i miei compagni.

Guisgard 03-12-2014 16.50.56

Guisgard ascoltò Altea, per poi tornare a guardare il barone.
“Tutto è collegato, madama...” Ciminieri alla falsa concubina “... per trovare il fiore bisogna terminare la lettura di quel libro... ma appena qualcuno si accinge a farlo, allora ecco apparire il fantasma di quel gufo a preannunciarne la morte... che poi, fatalmente, avviene...”
“Vi è però un errore in ciò che dite, milord...” mormorò Capitan Falco.
“Che errore?” Meravigliato il barone.
“E' una civetta il simbolo dei Taddei” rivelò Guisgard “e non un gufo.”
“Vedo che siete buon conoscitore dei Taddei...”
“Un mercenario deve per forza di cose essere informato sui vari potentati e principati... dopotutto sono potenziali fonti di guadagno.” Ridendo appena il presunto impostore.
“Un gufo o una civetta cambia poco.” Sbottò Ciminieri.
“Non direi...” sorridendo Capitan Falco “... se davvero qualcuno ha evocato su di voi un oscuro incanto, capire se proviene dai Taddei o da altri credo sia importante.”
“Non possiamo parlare d'altro?” Prendendo la parola Rosanne. “Mi piacerebbe sapere cosa vi ha detto la vostra concubina ad un orecchio poco fa... dopotutto è cattiva educazione, in presenza di altri, parlare sottovoce...” guardando Altea.

Altea 03-12-2014 17.02.40

Ascoltai attentamente le parole di Ciminieri..ma poi Guisgard osò dire ciò che avevo pensato pure io..infatti la civetta era l'emblema taddeide e sorrisi appena.."Si, ha ragione Capitan Falco..tutti sanno la civetta è il simbolo e pure portafortuna dei Taddei..e sembra strano venga usata per una maledizione, vi è grande differenza per un taddeide tra la civetta e il gufo".
Il barone sembrava contrariato quando intervenì Rosanne porgendomi quella domanda..ovvio voleva sviare il discorso e le sorrisi.."Perdonatemi, ma sapete bene milady Rosanne quanto sia innamorata del mio amato e volevo solo esprimerglielo, non riesco a trattenermi ma voi mi capirete..visto i discorsi che avete posto ieri sera a cena".
A parte tutto qui si era parlato di un Fiore magico e raro...fosse stato il Fiore Azzurro? Sarebbe stato tutto più facile se fossimo stati certi Ciminieri era davvero contro Dominus ma la imperfezione che Guisgard aveva fatto notare lo metteva in dubbio.

Guisgard 03-12-2014 17.34.00

Rosanne rise in modo enigmatico a quelle parole di Altea, per poi prendere altro vino.
“Ma ditemi di quel libro, milord...” disse Guisgard a Ciminieri “... cos'ha di così speciale?”
“Siete così esperto dei Taddei” fissandolo il barone “e non riuscite a comprenderlo da voi?”
“Magari ci arriverò anche da solo, prima o poi...” sorridendo Capitan Falco “... ma mi piacerebbe saperlo adesso...”
Rosanne apparve divertita.
“Capitano...” mormorò il barone “... antiche leggende Capomazdesi parlano di un Fiore straordinario, unico, definendolo addirittura il Re di tutti i Fiori... e quale può dunque essere il libro, intimamente legato ai Taddei, da potersi collegare col mitico Fiore?”
Guisgard lo guardava senza proferire parola.
“Sto parlando del più antico poema mai scritto a Capomazda...” continuò Ciminieri “... quello in cui si narrano le mistiche e leggendarie origini della stirpe Taddeide... sto parlando dell'Ardea de'Taddei... il libro che mi svelerà come trovare il fiore che si nasconde in questa torre!”
http://media-cache-ak0.pinimg.com/73...320c98a183.jpg

Altea 03-12-2014 17.44.59

Rosanne mi guardò in modo enigmatico, non mi piaceva affatto lo sguardo di quella donna..a volte sembra quasi potesse leggerti l'animo..fosse stata pure lei una sorta di incantatrice.
Ero sempre più perplessa dalle parole del barone, ora si era ritratto, come non volesse sbottonarsi più di tanto e presi Guisgard per il braccio da sotto il tavolo per non farmi notare..quello non era un gesto falso ma davvero sentivo il bisogno di un contatto con lui.
"Ponete molte domande...sembra quasi vogliate sapere da noi quale sia quel Fiore milord" e sorrisi guardando Guisgard.."tu che diresti mio caro..il Giglio simbolo del trono? O forse una rosa in oro" e sorrisi "Oh non ditemi..non parlerete di quel Fiore Azzurro..nessuno crede esista" dissi fingendo.

elisabeth 03-12-2014 20.24.29

La mia richiesta rimase muta....non vidi la bambola...non ebbi risposta e come tutti i bambini anche lei scappo' via con un immenso sorriso........rimasi a contemplare quel luogo.......sembravo al centro di una cavità al centro della terra...le cui pareti di roccia erano lambite da acqua pura......intorno ad esso...c'era un fossato dove l'acqua si raccoglieva.....aveva una forma ad anello ed io ero al centro.....Il volto della bimba, nonostante la sua mancanza, sembrava riflettersi sulle pareti.........e le sue parole erano chiare...chiare come il pensiero che mi aveva fatto lasciare tutto......Io mio ero perduta ?......e dove ...? quando..?...perchè in realtà io non ricordavo...........Forse non vedevo piu' chiaro il mio cammino...forse......vedevo ogni cosa che facevo inutile......Ma ogni forse.... non mi dava la forza di accettare il mio senso di inutilità......l'unico grande rimpianto era Nettuno......l'avevo abbandonato.......gli avevo tolto l'unica fonte di sicurezza .....mi alzai in piedi e mi misi difronte all'immagine della bambina......." Non mi sono persa........sono stata abbandonata il che e' diverso........e se mi sono persa e perchè chi mi iniziata a questa avventura .......e' sparito...dimmi...dove si trova Pileo e la Maga della Montagna ?....scommetto che non lo sai.......Nettuno....ha perso la memoria......e ha trovato me......sai che guadagno......".....incominciai a camminare avanti e indietro..........." Nessuno mi ha cercata......e chi doveva cercarmi ?........"........" Ti e' mai capitato di sentirti inutile ?......a me si........e se proprio vuoi saperlo......si...mi sono pentita di essere morta.....magari Nettuno aveva bisogno veramente del mio aiuto......e io non sono stata capace....".......incominciai a sentire freddo.........certo, quando si moriva doveva essere così......mi sdraiai sulla pietra e mi coprii con le pelli d'animale...era caldo....si ...forse ora mi avrebbero accompagnata a l cospetto di Diana.....si..forse così doveva andare...così mi avevano detto......e mi addormentai pensando a Nettuno.....l'ultima volta alla locanda era stato davvero bello....

Clio 04-12-2014 00.12.50

Ascoltai sempre più incuriosita il barone.
Dunque, c'era la possibilità che se avesse saputo chi aveva realmente davanti, non si sarebbe scandalizzato.
Ma bisognava comunque essere accorti.
Alla precisazione di Guisgard, quasi senza accorgermene, tormentai per un momento il mio anello con la civetta e la luna, che nulla aveva a che vedere coi Taddei.
Lo indossavo da talmente tanti anni, che me ne dimenticavo a volte.
Ma non certo il voto che lo aveva accompagnato.
Lo lasciai stare, non era il momento di distrarsi.
Però era buffo pensare come un simbolo potesse adattarsi a contesti tanto diversi.
Le cose si facevano sempre più interessanti.
Ancora Ardea.
A Suession avevamo indossato quei costumi, dunque era tutto collegato?
Trasallii.
Un Fiore? Il Fiore?
Sapevo esattamente cosa stavano pensando gli altri.
Esattamente quello che avevamo pensato ad Aurora e a Suession.
Non mostrai alcuna emozione, ma le parole di Altea mi strapparono un sorriso.
Un Giglio.
Per un momento ricordai l'emozione provata quella mattina, quando lo trovai sulla mia finestra.
E dopo tutti quegli anni era ancora lì, irriconoscibile, certo, ma accanto a me, giorno dopo giorno, nell'elsa della mia spada a perenne ricordo di quella mattina, a riprova che non avevo sognato.
Incredibile quanto i fiori possano essere fragili eppure così resistenti.
Alzai per un momento lo sguardo su Guisgard, sorridendo vagamente divertita.
Anche lui ricordava quel particolare?
Poiché immaginai che agli occhi attenti di Rossane non sarebbe sfuggito il mio sorrisetto, decisi di inserirlo nella recita.
Così distolsi lo sguardo, rivolgendomi al barone, senza però cambiare espressione.
"Un Fiore?" scuotendo appena la testa "Deve essere molto speciale.." divertita.

Guisgard 04-12-2014 01.31.05

Il barone rise alle parole di Altea prima e di Clio poi.
“Già...” disse annuendo “... e sapete perchè nessuno mai è riuscito a trovarlo? Perchè hanno commesso tutti il vostro stesso errore.”
“Ossia?” Chiese Guisgard.
“Lo hanno chiamato col nome sbagliato.” Rispose Ciminieri. “Il vero nome è...” attese un attimo “... è Fiore del Giudizio.” Sentenziò. “Per questo ancora oggi nessuno è mai riuscito a trovarlo.”
“Voi conoscete questa leggenda, capitano?” Domandò Rosanne al falso mercenario. “Non ditemi che conoscete il simbolo dei Taddei ma non questa loro ossessione...”
“Infatti, milady.” Sorridendo Capitan Falco. “Avendo prestato il mio braccio, dietro lauto compenso, più di una volta alle milizie ducali posso dire di conoscere, se anche vagamente, la leggenda del Fiore Azzurro.”
“E secondo voi di che tipo di Fiore si tratta?” Guardandolo Rosanne.
“Ah, chi può dirlo, milady.” Scuotendo il capo Guisgard. “Ma voi, milord...” voltandosi poi verso il barone “... voi perchè ne siete così affascinato?”
“E' molto semplice, capitano...” mangiando Ciminieri “... perchè molti ritengono che i Taddei siano afflitti da un dramma... una maledizione, un diabolico incantamento...”
Capitan Falco lo ascoltava attentamente.
“Una vera e propria condanna sentenziata da un giudice al di sopra di qualsiasi altro uomo...” continuò il barone “... un giudice che ha sede negli Inferi... mi riferisco alla Gioia dei Taddei... e secondo la leggenda si può vincerla in un solo modo...”
“Si, solo possedendo il Fiore Azzurro...” lo interruppe Guisgard.
“Ah, il nome...” lo corresse Ciminieri “... il vero nome è Fiore del Giudizio... si e una volta in mio possesso avrò Dominus e la sua stirpe ai miei piedi...”

Clio 04-12-2014 01.51.08

Ascoltai attentamente le parole del barone.
Dunque, anche se con un nome diverso, parlavamo dello stesso Fiore.
Mi era ormai chiaro che non ce ne saremmo andati senza saperne di più.
Sapevo ben poco della Gioia dei Taddei, solo quello che si raccontava ma le avevo sempre prese per leggende.
Guisgard, però, immaginai che lui non solo conoscesse quella storia, ma vi credesse anche.
Dunque di questo aveva paura? Della maledizione?
Sorrisi al barone.
"E come mai voi lo chiamate Fiore del Giudizio?" incuriosita.

Guisgard 04-12-2014 01.52.32

Elisabeth, avvolta da quelle calde pelli, presto cadde addormentata.

“Era immobile sulla nuda pietra racchiusa da quello specchio d'acqua, quando tra i riflessi e le increspature di nuovo vide apparire l'immagine di quella bambina.
Immagine che però adesso si mostrava diversa, come se la piccola dai capelli verdi avesse lasciato il posto ad una bellissima adolescente.
“Nessuno ti ha abbandonata” disse alla donna “ma sei stata tu ad abbandonare invece. Nettuno ti ha cercata a lungo, tuffandosi egli stesso tra le dense acque del Lagno... ma tu eri già stata portata qui...” sorrise “... cerchi la Maga della Montagna? Ma non esiste nessuna Maga della Montagna, come non c'è nessuna Diana... tu cercavi la Signora del Lagno... ma nessuno può cercarla, perchè è lei che cerca voi... ed è stata lei a farti portare qui... tu ora sei nel suo Palazzo d'Acqua sul fondo verginale del Lagno... e qui nessuno vi ha accesso senza il suo permesso...”

Elisabeth aprì gli occhi di colpo.
Aveva sognato.
Ed ora che era sveglia di nuovo cominciò ad udire quella musica così armoniosa.
Proveniva da uno dei tanti antri scavati in quelle rocce.
http://thechive.files.wordpress.com/...0&h=447&crop=1

Guisgard 04-12-2014 02.03.55

“Perchè in questa torre è conservata un'antica lapide” disse il barone a Clio “dove vi è inciso sopra il vero nome del fiore... ed abbiamo scoperto a nostre spese che tutto ciò è reale.”
“In che modo?” Chiese Guisgard.
“Perchè è proprio il fiore a sentenziare la morte di chi comincia a leggere dal prezioso libro.”
“Come fate ad esserne così certo?” Incuriosito Capitan Falco.
“Perchè è proprio la lapide a dirlo.” Rispose Ciminieri.
“E si potrebbe vedere questa lapide, milord?” Domandò Guisgard.
“Certo, perchè no.” Ridendo il barone. “Dopo colazione vi mostrerò quella lapide.”
E in quello stesso momento, sotto la tavola, toltasi una scarpa, Rosanne cominciò a giocare col suo piede nudo contro lo stivale del presunto Taddeide.
“Diteci, capitano...” sorridendo la ragazza “... vi state appassionando ai nostri misteri?” Divertita. “Io dico di si... e sono certa che morite dalla voglia di scoprire ogni cosa celata di questa torre... vero?”
“Ah, ma sono certo che i segreti di questo luogo” fissandola Guisgard “muoiono dalla voglia di essere... svelati...”
“Dipende da chi ci proverà, capitano...” sorseggiando dal suo bicchiere Rosanne.

Altea 04-12-2014 08.10.16

Il Fiore del Giudizio. .qualcosa non mi quadrava e nemmeno in ciò che diceva Ciminieri..e tenevo stretto il braccio di Guisgard ma notai dei movimenti sotto il tavolo e spostando la tovaglia vidi il piede di Rosanne su Guisgard. Fu un attimo e guardandola con sfida indifferentemente le sferrai un calcio per poi rivolgermi al barone. ."Milord..il Giglio..si sa il trono taddeide viene ora chiamato il trono gigliato..ma voi credete nella Gioia dei Taddei..ma da quanto non avete notizie da Capomazda? Dominus non è il vero erede al trono quindi il discendente diretto dell' Austero e non può essere colpito dalla maledizione. Voci dicono che quando la regina di Gioia Antiqua gli chiese come pegno il Fiore Azzurro egli nemmeno sapesse che fosse. .fu la sua pupilla a spiegarglielo" e guardai Guisgard "Il vero erede taddeide è un bambino ora uomo rapito da piccolo a Sygma e lo sanno tutti..e voi..volete annientare pure questo vero erede?".
Solo cosi si sarebbe saputo da che parte stava ma il barone commetteva troppi errori e comunque il mio talismano oltre contro la maledizione della megera di Dominus mi preservava pure dalla maledizione taddeide sebbene io ne fossi scettica..posi la mano sul tavolo e guardai il mio anello di smeraldo e lo girai facendo in modo Guisgard potesse vedere il simbolo del suo casato..si diceva la granduchessa Consell avesse perso il sonno per quella maledizione. .io ero protetta e forse potevo aprire quel libro mi chiesi?

Clio 04-12-2014 14.32.26

Stando a quello che avevo compreso del Fiore Azzurro, non sembrava essere qualcosa che uccideva le persone, dunque non mi sembrava tanto fattibile che il Fiore del Giudizio fosse quello che stavamo cercando noi.
Eppure, non si doveva lasciare nulla di intentato.
Ora ero anche io curiosa di vedere quella lapide.
Non mi sfuggì lo scambio di battute ambigue tra Rossane e Guisgard, ma restai impassibile nonostante il fastidio.
Stiamo recitando..
Piuttosto, osservai il barone, chiedendomi cosa avrebbe risposto ad Altea, perché da quella risposta avremmo compreso molte cose.

elisabeth 04-12-2014 15.04.59

Il sonno sopraggiunse.....profondo....mentre il legame con il mondo della nebbia si faceva sempre piu' forte.....ed e'in quel momento che le mie domande ebbero una risposta......rimasi perplessa.....non esisteva Diana.....ma io ero stata iniziata a Lei...e a Lei come le mie sorelle avevamo dedicato la nostra vita.....Pileo....avevo creduto in Lui...eppure non esisteva nessuna Signora della Montagna.......ero confusa...straordinariamente confusa.......La Signora del Lagno...ne ero venuta a conoscenza dal vecchio marinaio......avevo seguito uno strano percorso per il mio cammino.....ma...a quale scopo, in realtà non potevo saperlo...solo Lei, la padrona del Lagno...colei che mi aveva cercata..poteva dare un significato a tutto quello che mi era capitato.....così...mi destai, aprii miei occhi ad una nuova consapevolezza.......la melodia che avevo sentito prima era chiara...e l'acqua sembrava amplificarla......mi misi in piedi..ed incominciai a percepire la provenienza di quel suono.....c'erano varie caverne che si snodavano da quella principale.....e punto era che l'eco...non mi faceva cogliere appieno la provenienza di quel canto....quando vidi entrare da una fessura che dava all'esterno una farfalla...bellissima........sembrava volesse farmi strada....e fu così che la seguii.....arrivando in una stanza...semplice......ma con tutto quello che potesse servire a confortare un viandante stanco.........il riposo del Pellegrino per suo arduo cammino.......in un angolo coperto dalla già fioca luce....c'era una sagoma.....non era facile percepire se fosse uomo o donna...ma sembrava una figura femminile........" Perdonate se entrando in questo luogo io vi abbia disturbata...ma credo di essermi smarrita......".....Avevo notato pero' che la farfalla si era poggiata..sulla spalliera di una sedia differente dalle altre...sembrava intagliata in un tronco d'albero......

Guisgard 04-12-2014 20.08.09

Quella farfalla guidò Elisabeth attraverso strette gallerie, fino a raggiungere un antro illuminato da poche candele che generavano un alone di giada.
La donna vide allora una figura seduta che le dava le spalle.
“Ti sei perduta...” disse senza voltarsi, con una voce anziana “... si, ti sei perduta... cosa cerchi ora qui? Forse la strada per tornare indietro? Un'altra possibilità?”

Guisgard 04-12-2014 20.26.10

“Sciocchezze...” disse Ciminieri ad Altea “... Dominus è il duca ed è lui, dunque, il legittimo signore di Capomazda. Ed è allora lui il mio nemico. Fantasmi e spettri del passato a me non interessano.”
Poi Altea, all'improvviso, mollò un calcio da sotto la tavola a Rosanne e la ragazza subito tirò via il piede, per poi lanciare uno sguardo indecifrabile verso Guisgard.
La colazione proseguì così, senza toccare oltre la storia del libro e tutto il resto.
E quando terminò, il barone pregò i suoi ospiti di seguirlo.
Rosanne invece restò nella sala.
Ciminieri ed i quattro falsi mercenari salirono ai piani alti della torre, fino a ritrovarsi davanti ad una porta che Capitan Falco e Clio conoscevano bene.
Era infatti la porta di quella saletta adibita a serra che avevano visitato la notte prima.
Ed ora, col favore della luce del Sole, sulla soglia era possibile vedere una piccola lapide, su cui erano impresse queste parole:

“Sappi che per trovare il Fiore, o viandante,
dovrai terminar le gesta del cavalier errante.
Colui che mosso da Dio vinse demoni e falsi dei
e dal cui sangue discendono tutti i nobili Taddei.
Ma guardati ben da ogni illusione o falso indizio,
o l'unico fiore che vedrai sarà quello del giudizio.”

Clio 05-12-2014 00.20.44

Bene, pensai, avevamo fatto bene a celare la nostra vera identità.
Era nemico di Dominus, certo, ma lo sarebbe stato anche di Guisgard.
Dopo la colazione, lasciammo la sala, diretti alla lapide.
Lanciai una rapida occhiata a Guisgard, quando riconobbi il posto in cui ci trovavamo.
Era da lì che provenivano le grida.
Osservai attentamente la lapide.
"Interessante... immagino che il cavaliere a cui si riferisca sia Ardea.." dissi, senza smettere di osservare la lapide "Però se ho capito bene, non è propriamente il fiore ad uccidere, ma il fallire nella ricerca che porta alla morte.." sorrisi appena "Affascinante, non c'è che dire..".

Guisgard 05-12-2014 01.38.18

“Già...” disse Guisgard a quelle parole di Clio, mentre tutti erano fermi ad osservare quell'enigmatica lapide “... questa lapide sembra più un monito...”
“Ma solo leggendo quel libro” fece Ciminieri “è possibile trovare il Fiore.”
“Però la lapide” mormorò Capitan Falco “usa una parola particolare, precisa... non dice che bisogna leggere il libro, ma bensì che occorre terminare le gesta di Ardea...”
“Talvolta gli antichi scritti” sorridendo Ciminieri “usano parlare in modo arcano... il significato non può che essere leggere il libro.”
Guisgard restò pensieroso.
Ad un tratto arrivò un servitore.
“Milord, è giunto vostro fratello.” Disse al barone.
“Bene, lo raggiungerò subito.” Annuì questi. “Amici, perdonatemi ma devo lasciarvi. Ma tra breve vi presenterò mio fratello. Nel frattempo potete visitare la torre, il cortile ed i giardini.”
E andò via col suo servo.
“Questo luogo è troppo pieno di misteri per i miei gusti...” Capitan Falco una volta rimasto solo con i suoi tre compagni.
“Resteremo molto qui, capitano?” Chiese Cid.
“Beh, ci conviene capire prima cosa lega questo posto al Fiore Azzurro...” rispose Guisgard “... anche se, credo, non sarà molto semplice scoprirlo...”

Clio 05-12-2014 09.01.55

Il barone ci lasciò, per andare incontro al fratello.
Dunque avevamo il permesso di curiosare in giro.
"No, non sarà affatto facile.." sospirai, osservando la lapide.
"Hai ragione.." voltandomi verso Guisgard "Tu conosci bene le gesta di Ardea? Ha lasciato, non so... qualche missione a metà, che occorre terminare per trovare il Fiore?".

elisabeth 05-12-2014 11.55.54

La sua voce era piu' vecchia di quanto avrei pensato......." Perchè mi dite ancora che mi sono perduta.......ho fatto delle scelte sbagliate ...ma non mi sono perduta...ho scelto la morte......e Voi invece perchè mi avete cercata ?......Si...forse un unico rimpianto.....ho abbandonato la persona che aveva bisogno del mio aiuto ed egoisticamente......a lui sto pensando solo adesso.....già...chiedere scusa e' una cosa che costa troppo...l'umiltà e' una parola sconosciuta.......ma non si torna in vita....di questo ne sono consapevole....e poi...a chi dovrei chiederlo se nascondete il vostro volto....."....

Altea 05-12-2014 15.27.25

Osservai la lapide perplessa.."Strano..proprio questo castello nomina i Taddei" dissi una volta il barone se ne fu andato "a mio parere, egli sa qualcosa di noi..ma sono perplessa sulle ultime parole...ma guardati ben da ogni illusione o falso indizio, o l'unico fiore sarà solo quello del giudizio..sembra un avvertimento..ma se quel fiore che cercano è propro quello del giudizio sembra sia un controsenso..a mio avviso Ciminieri sa che stiamo cercando il Fiore Azzurro, ha fatto troppi sbagli nel suo discorso e la unica cosa giusta è che il duca Dominus si avvalga di mezzi esoterici e di una strega...io lo ho sognata..mi ha spinta a gettarmi dalla Santa Caterina..ma sono protetta e ho un talismano addosso" dissi alzando le spalle tanto sapevo le mie parole non avevano valore e guardai Guisgard "si...sono immune dalla maledizione di Dominus e della megera, me la hanno fatta appena nata poichè pensavano tu tornassi e io diventassi Granduchessa e pure sono immune alla Gioia dei Taddei anche se molti dicono sia solo superstizione...avendo voluto..potevo continuare io a scrivere quel libro..maledetto..poichè se la maledizione è vera, e a Dio volendo posso sconfiggerla..o tutto al più mi auguro di andare con gli Angeli..laggiù vi stanno molti miei amici purtroppo".

Ad un tratto lettori una voce soppraggiunse..Altea non può ruolare di notte quindi è fuori da questa storia a cui ha dato molto e ha partecipato a fianco di Guisgard per aiutarlo...ad esaudire i suoi sogni e con gioia.. e proprio lui la ha gettata via come un oggetto...solo perchè di notte non può ruolare e deve andarsene...grazie per avermi letta...Altea si lasciò trasportare da quella voce e la trovarono morta davanti al giardino della corte di Dominus.

Guisgard 05-12-2014 16.20.21

“Forse non dovresti chiedere scusa a me” disse la vecchia ad Elisabeth “ma a colui che hai abbandonato, come dici tu stessa, egoisticamente.” Si alzò e finalmente si voltò, mostrandosi al lieve chiarore delle candele.
Aveva un cappuccio sul capo.
“Ma ora, immagino, quella persona sia lontana.” Continuò. “Talvolta gli uomini sanno erigere distanze quasi incolmabili tra loro... distanze fatte di debolezze, di miserie, di solitudine, di egoismo...” rise piano “... ma, tranquilla, tu non sei morta... l'Oltretomba per alcuni non è così piacevole, come invece lo è questo palazzo... non credi?”

elisabeth 05-12-2014 16.50.49

Diceva il vero.....bisognava che chiedessi scusa...ma lui era lontano, e nella sua memoria perduta....forse esistevo anche io.....Gli uomini... e le donne com'erano ?.....infondo ero io che avevo tradito lui...si voltò..e vidi una sagoma...aveva il cappuccio sul volto......" Se non sono morta...allora non avrei problemi a ritornare a bordo della nave ?...magari ..lui spera ancora che io riemerga......"...mi guardai attorno.....certo era un bel posto...considerata la caverna di Gedeone......" Perchè mi avete salvata ?......magari..merito una seconda possibilità......o forse..a me non sarà concessa ?...."....

Guisgard 05-12-2014 16.58.47

“A tutti è concessa una possibilità...” disse la vecchia ad Elisabeth “... ma bisogna volerla davvero...” cominciò a camminare e le fece cenno di seguirla.
Attraversarono un lungo corridoio, scavato nella nuda roccia dal millenario corso del Lagno, fino a raggiungere una grotta quasi del tutto riempita d'acqua.
“Tu vuoi davvero tornare da colui che hai abbandonato?” Chiese la vecchia, indicando alla donna di guardare tra le increspature dell'acqua.
E in quel momento Elisabeth vide apparire un'immagine proprio tra quelle increspature.
Erano due uomini a cavallo.

Guisgard 05-12-2014 17.01.31

“No, il poema di Ardea non richiede ai lettori nessuna parte da terminare” disse Guisgard a Clio “ma solo di leggerlo...” restando pensieroso.
Intanto il giorno trascorreva lento tra quelle antiche murature.
Il cielo era grigio e gonfio d'acqua ed una fitta pioggia, costante e malinconica, scendeva sulla torre e sulla desolata campagna.
“Beh...” fece Capitan Falco “... se il barone è stato così cortese da permetterci di visitare la sua torre, io direi di farlo subito, così magari scopriremo qualcosa di interessante.” Guardò poi Altea. “In effetti tra queste mura tutti sembrano credere alla presenza di incantamenti e maledizioni... e forse persino il barone, nonostante voglia apparire così concreto e razionale... ma l'unica cosa certa, per ora, sono quelle persone morte... dunque direi di tenere gli occhi aperti...”
“Dove andiamo adesso, Capitano?” Chiese Cid.
“E perchè non cominciare proprio da questa stanza?” Rispose il presunto impostore, fissando lapide sulla porta della serra. “Magari alla luce del giorno ci apparirà diversamente...”

Clio 05-12-2014 17.26.10

Annuii.
"Ah, certo..." sorrisi appena "Abbiamo il permesso, sfruttiamolo.." guardandomi intorno.
"Sicuramente alla luce del sole è tutta un'altra cosa.. chissà che non ci sia qualche indizio nascosto.." iniziando a curiosare per la stanza.
"Speriamo non falso, però.." con un leggero sorriso.

Altea 05-12-2014 20.39.59

Guardavo la lapide con attenzione e sentii solo la voce di Guisgard..loro continuarono la cerca e aprirono la porta io guardai Guiagard e dissi. ."Già. .quando ti dissi ieri..che da oggi non mi avresti vista più. .e tu dicesti..impossibile perché tu e gli altri della nave mi avreste cercato..continuate vado in camera chissà magari un gufo mi porterà via da te ..o una civetta".
Cosi tornai nella camera assegnatami a me e Guisgard..e rimasi li sola nel letto..il talismano bruciava..era destino..sentivo..non li avrei visti più e sprofondai in un sonno e magari mi avrebbe portato veramente tra gli Angeli.

Guisgard 06-12-2014 01.07.46

Guisgard aprì la porta ed insieme a Clio e a Cid si ritrovarono in quella misteriosa stanza.
Fiori di varie specie affollavano quel luogo, riempiendolo con i loro colori ed i loro profumi.
Stavolta ad illuminare quella sorta di serra non vi era più la debole luce delle candele, ma il chiarore del giorno che filtrava da alcune piccole finestre posto in alto.
“Che strano posto...” disse Cid.
Capitan falco cominciò così a guardarsi intorno, come a voler indagare, come a voler svelare chissà quale segreto.
E poi, finalmente, vide qualcosa.
“C'è qualcosa là...” chiamando Clio “... sembra una sorta di mobile ed è coperto da un lenzuolo...”
Il falso mercenario allora si avvicinò e tirò via il lenzuolo.
Ai tre apparve così un antico scrittoio e sopra di esso vi era posto un libro dall'aspetto venerabile.
Guisgard guardò allora la copertina e lesse il titolo:

"Ardea de'Taddei".

Clio 06-12-2014 01.13.07

La sala aveva un aspetto completamente diverso durante il giorno, ma aveva lo stesso un non so che di affascinante.
Finché Guisgard non mi chiamò per vedere qualcosa.
Trattenni il fiato nel vedere quel libro.
"Dunque è lui.." annuendo appena "Cosa dite, sfidiamo la morte e proviamo a leggerlo?" alzando gli occhi sul capitano "Dopotutto, siamo arrivati fin qui..".

Guisgard 06-12-2014 01.17.59

Guisgard accennò un sorriso a quelle parole di Clio, ma poi si fece di colpo serio.
Guardò per un lungo istante il libro e piano cominciò ad accarezzare la copertina in pelle.
“Massì...” disse poi il presunto duca “... perchè no... ma sarà meglio lo faccia io...” e fu sul punto di aprire quell'antico testo.
Ma ad un tratto la porta si aprì.
“Cosa fate voi qui?” Chiese Nora, apparendo come uno spettro sulla soglia.

Clio 06-12-2014 01.23.14

Scossi la testa, vagamente divertita.
"Ma sentilo.. A che serve avere una guardia del corpo, se non le fai rischiare la vita al posto tuo?" sorrisi "Sono molto meno preziosa di te.." sfiorando delicatamente il titolo del libro, o meglio, soltanto la parola "Taddei", per poi alzare gli occhi su di lui.
Ma nessuno dei due ebbe la possibilità di fare niente, perché arrivò Nora.
"Buongiorno, Nora.." sorrisi "Il barone ha raggiunto vostro marito, e ci ha detto di visitare la torre, il cortile e il giardino, in sua assenza..." gentilmente.

Guisgard 06-12-2014 01.35.58

“La torre è molto grande” disse Nora a Clio “e vi sono luoghi decisamente molto più interessanti da visitare... come il cortile, il giardino, la cappella e persino la sala delle torture.”
“Chi è l'amante dei fiori?” Chiese Guisgard, fingendo di non badare al tono seccato della donna. “Il signor barone? O forse voi, madama? O magari lady Rosanne?”
“Rosanne ha tutt'altro tipo d'interessi.” Mormorò la donna. “Ora vi pregherei di lasciare questa stanza. Sono io ad amare i fiori ed ero giunta qui per curare alcuni di essi. E gradirei farlo da sola. Grazie.”
Capitan Falco sorrise ed annuì.
“Vi lasciamo allora al vostro diletto, milady.” Prendendo per mano Clio e Cid. “A più tardi.” E insieme alla ragazza ed al bambino lasciarono la serra.
Scesero poi nel cortile e subito Cid cominciò a correre e a saltellare, come qualsiasi bambino della sua età.
Guisgard invece si sedette su una panchina di pietra e restò pensieroso.
“Dimmi...” voltandosi poi verso Clio “... cosa pensi di questa storia? A parte il fatto di voler a tutti i costi rischiare la vita per me...”

Clio 06-12-2014 01.57.58

Era la seconda volta che venivamo interrotti da Nora, e anche questa volta ebbi l'impressione che nascondesse qualcosa.
Ma mi limitai a sorridere e seguire docilmente Guisgard fuori da quella sala, verso il cortile.
Mi scappò un sorriso nell'osservare Cid spensierato e felice di vivere quell'avventura.
Presi posto accanto a Guisgard sulla panchina, ma restai in silenzio, ad osservare quello strano posto, limitandomi ad alzare gli occhi al cielo, con aria divertita, alle sue parole.
"Non lo so..." dissi infine, cercando di mettere ordine nei miei pensieri "Sembra tutto così strano e misterioso.. un libro che uccide.. e tutti quei libri bruciati.. che abominio.. ma posso comprendere il barone.. eppure non riesco a trovare il senso di tutto questo... da quel poco che so del Fiore Azzurro, non mi sembra che sia qualcosa che uccide, anzi.. non serve per.. beh.. come si dice.. contrastare la maledizione.." scossi la testa, lasciando lo sguardo vagare nel cortile.
Già, la maledizione, la Gioia dei Taddei.
Non osai chiedergli se ci credesse.
Avevo sempre visto i Taddei come qualcosa di lontano, quasi mitico, stavano nel loro palazzo, non me ne curavo nemmeno più di tanti.
Negli ultimi anni, invece, erano diventati il mio nemico, la marina ducale, il rischio di finire sulla forca per mano loro.
Questo, però, non valeva per Guisgard, i miei nemici erano i suoi nemici.
Ma era comunque strano.
Ero rimasta sconvolta nel sapere che Icarus era divenuto Guisgard, eppure non avevo mai realizzato fino in fondo che lui era davvero un Taddeo.
Almeno non finché il barone non aveva menzionato quella maledizione, di cui sapevo ben poco.
"Ci vorrebbe qualcuno dei miei marinai... loro conoscevano le storie di tutte le maledizioni possibili ed immaginabili.." sorrisi triste al pensiero che non restava nulla di loro, se non i miei ricordi "Di solito però c'entrava un tesoro.." mormorai appena, abbassando lo sguardo.
"Ma credo anche che dobbiamo arrivare in fondo a questa storia..." tornando a guardare Capitan Falco, seria "Non possiamo lasciare nulla di intentato.." sorrisi appena, inclinando leggermente la testa di lato.
"Tu che pensi di questa storia, Capitano?".

Guisgard 06-12-2014 02.11.46

Guisgard ascoltò Clio senza distogliere mai lo sguardo da lei, dai suoi occhi.
“Mah...” disse poi quando la ragazza lo interpellò “... penso tante cose...” guardando la cima della torre e poi quel tempo che continuava a minacciare pioggia “... la verità, forse, è che sono stanco di pensare... credo di non aver mai fatto altro sin dalla mia infanzia... pensare alle mie origini, alle mie terre... pensare, convincermi che tutto fosse vero... ed ora il Fiore Azzurro... non faccio altro che pensarci, come un'ossessione... e in certe notti, quando sono da solo, beh, non posso fare a meno di chiedermi se davvero riuscirò a trovarlo mai...” scosse il capo, sorridendo malinconicamente, mentre il vento, leggero, accarezzava i suoi capelli scuri “... non hai fatto un buon affare, sai? Per niente, Clio...” prendendo dalla tasca la sua ocarina “... dovevi continuare a fare la piratessa, a solcare i mari, vivere libera e senza obblighi... invece ora ti ritrovi a fare da guardia del corpo ad un... cosa sono io in realtà? Forse non sono niente, sai? Non sono più Icarus... e forse non sarò mai davvero Guisgard... e comunque non abbiamo altra scelta adesso... dobbiamo capire se davvero il Fiore Azzurro ed il Fiore del Giudizio sono la stessa cosa...” e cominciò a suonare la sua ocarina.
Ed una musica lenta e malinconica avvolse i due.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 09.06.24.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License