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Mi svegliai al mattino, certa che la donna avesse fatto qualcosa di strano, era una sensazione la mia ed il fatto che non potessi sapere di preciso cosa avesse combinato mi innervosiva.
Comunque fosse, uscii dalla tenda per fare colazione con tutti gli altri. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Buongiorno, Marin." Disse Garrison vedendo la ragazza uscire dalla tenda. "Venga a fare colazione con noi." Invitandola.
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"Buongiorno!" lo salutai solare.
"Qui c'è davvero una bella atmosfera, le prime ore del giorno sono belle più di qualsiasi altro luogo" dissi ammirata, mentre mi sedevo con loro per mangiare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Seguii un ragazzo che si offrì di portarmi nel luogo dove tenevano i libri.
Scendemmo in un sotterraneo maleodorante e freddo e, ammassati, trovai i tomi ad attendermi. “Grazie” dissi in direzione del ragazzo “Questo luogo non è molto frequentato” constatai scoccandogli un’occhiata. Andai vicino ai libri e cominciai a maneggiarne uno dopo l’altro, alla ricerca di qualcosa che potesse catturare la mia attenzione. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Cercammo ma fu invano poi alle parole di Roberstein lessi i due biglietti nuovamente "Se leggiamo il biglietto di tuo nonno lui asserisce che l' uomo si è illuso di dominare la Storia e il tempo cercando un posto sicuro ed eterno. E fa dono all' Arciduca del macchinario...l' Arciduca scrive che ha cercato la sua Amata, inseguita tra lo spazio e il tempo e si chiede dove sia la sua Amata...ecco forse era questo lo scopo..forse il Duca era convinto di trovarla"guardando la macchina "Se funziona?Si dovrebbe provarla no?".
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Era una soleggiata mattinata tropicale, con la foresta già pulsante di vita,di suoni e di colori.
Marin lasciò la tenda e si sedette con Garrison, Pablos e Skylar per la colazione. Quel primo pasto della giornata era a base di frutta e latte di cocco. Skylar e Pablosconsultavano alcune mappe e discutevano come continuare la loro esplorazione e come penetrare nella foresta equatoriale. Finita la colazione, ai neri fu ordinato di preparare il tutto, visto la partenza era imminente. Il ragazzo portò nei sotterranei del palazzo Britty, dove erano conservati centinaia di libri. Ma quando la ragazza si avvicinò e toccò il primo di quei libri li vide poi letteralmente frantumarsi nelle sue mani, consumato dall'umidità e dalla polvere. E ciò accadde anche agli altri libri quando Britty li toccò. Tutti quei libri erano abbandonati a marcire nella polvere e nell'umidità. "Beh, io non so come potrebbe funzionare questo macchinario..." disse Robertstein a Blangey "... ammesso che funzioni davvero..." perplesso. Allora guardò il pannello davanti al posto a sedere della macchina. C'erano diversi numeri, come se si potessero inserire delle sigle. |
La colazione fu ottima, a base di frutti mai mangiato prima e latte di cocco, che mi sembrò buonissimo.
Beh, dovevo essere onesta, non tutti i mali venivano per nuocere. Dopo la colazione, durante la quale Pablo e Skylar avevano consultato delle mappe, di tutto predisposto per la partenza e non vedevo l'ora. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
I neri prepararono il tutto, mentre Skylar e Pablos si occuparono dei fucili da caricare.
In breve tutto fu pronto e l'intera spedizione cominciò. Tutti loro si incamminarono così nella folta foresta, fra alberi giganteschi e dove tutto sembrava più grande più grande che in qualsiasi altro luogo al mondo. Il gruppo attraversò un angolo di foresta, dove a un certo punto i rami degli alberi si infittivano e intrecciavano a tal punto che neanche più la luce del Sole riusciva a filtrare. Di nuovo si udirono i tamburi lontani, con il loro sordo rumore che pareva parlare e minacciare chiunque violasse quel mondo sconosciuto. Dopo alcune miglia, il gruppo si fermò presso un fiume per riposarsi, anche perchè le mosche e le zanzare non avevano dato tregua. Fu in quel momento che Marin intravide Harry tra i cespugli giganti. |
Partimmo e ci immergemmo nella vegetazione rigogliosa che avevo già attraverso in parte il giorno prima.
Le fronde erano così fitte e intrecciate fra loro da non permettere alla luce del Sole di non penetrare attraverso. Il nostro cammino era accompagnato come sempre dai tamburi dei nativi, che mi creavano insieme ansia e curiosità. Ad un tratto, fra i cespugli vidi il ragazzo del giorno prima. Con discrezione, mi avvicinai a lui. "E dunque, l'hai incontrata?" gli chiesi sottovoce, per non farmi sentire dagli altri. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Marin lasciò il gruppo e cercando di non dare nell'occhio si avvicinò a Harry, il quale se ne stava all'ombra di un figoroso sandalo.
"Si, certo." Disse il ragazzo. "Ma tu cosa c'entri? Sono cose che riguardano me e milady." Facendole una smorfia. |
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