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"Non posso che concordare con voi..." dissi a Stainov, con espressione seria.
Sì, decisamente i vizi ai bambini fanno male. Soprattutto con questi risultati. Ascoltai cosa Armok disse ad Elv e mi sembrò molto interessante, infatti lo guardai con aria incuriosita. "Mi sembra stimolante, come inizio" con un leggero sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Si, piace molto anche a me come idea.” Disse Elv raggiante, per poi guardare Gwen. “Magari potrei cominciare già stasera ad abbozzare uno schizzo.”
“Molto bene.” Annuì Armok. “Gli artisti che preferiscono la notte al giorno per i loro lavori sono quelli che preferisco. Hanno una sensibilità superiore.” Mangiando. “Riescono a scorgere l'incerto, l'ambiguo, il relativo della nostra esistenza. Di notte i colori mutano e la luce devo giungere a compromessi con il buio e le ombre. Non è più il regno del Sole e del calore, ma della Luna e delle stelle, dunque dei sogni e degli incubi.” Bevendo poi. “Concordo con voi.” Sorridendo Elv. |
Annuii sorridente ad Elv e poi, mentre ascoltavo Armok, gli rivolsi un'altra occhiata di intesa.
Già, noi preferivamo di gran lunga la notte e i suoi misteri, era proprio ciò che avevo detto io a lui poche ore fa. "Dite il vero. Sono poche le persone che colgono tale magia, troppo impegnate a farsi abbagliare dalla luce del sole da non scorgere le ombre e i misteri della Luna" dissi al pittore. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Verissimo.” Disse Armok a Gwen. “La notte possiede una magia sconosciuta a chi vive di giorno... scriveva un poeta.” Annuendo.
“Ma che idiozie vanno blaterando quelli?” Di nuovo la voce di Jesse dall'altra stanza. “Ma si sentono?” Ridendo. “Andassero al diavolo loro e la notte, quegli imbecilli!” “Ora basta!” Esclamò arrabbiata Azzy. “Sono stanca della tua maleducazione! Ha ragione tuo nonno! In collegio devi andare! E forse lì saranno più bravi di me ad insegnarti il rispetto e la disciplina!” |
"Il diavolo?" guardando il barone e strabuzzando i miei occhi verdi "E lo avete visto? Cosa è successo?"
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"Non potrei essere più d'accordo" annuendo.
Jesse parlò ancora, con la sua insolenza e maleducazione, difatti sospirai quasi sbuffando e scuotendo la testa. Come riusciva lei a vivere con una smile creatura? Era maleducata, impunita, era insopportabile, letteralmente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Le persone morivano in un istante, una dopo l'altra, madama." Disse uno dei due cocchieri ad Altea. "Si contorcevano e poi le loro carni si dilaniavano." Facendosi il Segno della Croce. "Solo il diavolo può uccidere così."
Anche l'atro cocchiere si Segnò. |
“Scusala, Armok.” Disse mortificato Stainov all'artista. “Ti prego.” Riferendosi a Jesse.
“Tranquillo, amico mio.” Armok. “E' una bambina.” Azzy ritornò. “Eccoti.” Fece Stainov. “Si, perdonatemi.” Lei sorridendo. “Prendo il dolce.” Ridendo, per poi guardare Gwen ed Elv. |
Sì, una bambina, certo.
Ero sicura che nessuno in questa stanza si comportasse così, da bambino. Le serviva una lezione, e buona, così da capire come ci si comportava davvero. Tornò Azzy, dicendo che avrebbe preso il dolce, con la solita risatina stridula da collasso nervoso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Azzy mise in tavola il dolce.
Si trattava di una grossa torta di Pan di Spagna, piena di crema pasticcera, panna, meringa, canditi e confettini di zucchero aveva un sapore secco, quasi fosse fatta di gesso e la crema era davvero troppa, al punto da disgustare. Eppure nessuno se ne lamentò ed anzi Elv, dietro l'insistenza di Azzy ne prese ben tre fette. Il pranzo terminò, Stainov stappò una bottiglia di ottimo liquore, brindarono e poi Gwen ed Elv tonarono nel loro appartamento. |
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