Sotto, trovai solo Therese, da sola, ma forse mi ero solo immaginata quella voce.
Acconsentii poi con un sorriso quando mi disse di giocare con lei. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
La bambina fu sibito felice di quella risposta di Gwen per giocare con lei.
Allora la finestra sul cortile si aprì ed il tutore di Therese si affacciò. "Damigella Ygraal..." disse a Gwen "... non crede sia opportuno che la bambina le si rivolga dandole del lei o del voi? Therese ha bisogno di un'insegnante, non di un'amica." Con tono fermo. |
Il nome della perla
Era brava, la ragazzina, le sue mani leggere e delicate riuscivano ad acconciare i mei capelli in modo perfetto, senza tirarli mai, tanto che quando avevo voglia di punire qualcuno, non mandavo a chiamare lei.
Mi alzai dalla toeletta, poi mi misi il cappello sulla testa e la guardai, per un lungo istante, lo sguardo basso, le mani giunte, pregustando il momento in cui l’avrei sentita spezzarsi al mio volere, bruciare nella mia perversione. Non vide mai i mei occhi dardeggiare, nè quella luce oscura che vi brillava mentre la guardavo, immaginandola incatenata, ferita grondante di sangue e di lacrime, mentre il catino per la mia vasca si riempiva sempre più. Mi avvicinai a lei apposta, con passo leggero, una vicinanza che la spaventava, ma era brava a nasconderlo. Oh, lo farà un passo falso, lo farà eccome! “Giada!” il mio tono è glaciale, mi concedo una lunga pausa, giusto per gustarmi un po’ il suo terrore, perché io amo leggere il terrore negli occhi delle mie servette, e non solo. “È tutto, puoi andare!” Dissi poi, cogliendo il sollievo che faceva di tutto per nascondete, cosa che mi strappò un sorrisetto divertito. Sospirai e uscii dalla stanza, sarei rimasta a crogiolarmi nella cura del mio aspetto ancora a lungo, ma avevo un castello da amministrare, oltre naturalmente alla città stessa di Sant’Agata, sia mai che la marchesa non ci sia per i suoi cittadini! Così, raggiunsi la sala grande, dove mi avrebbe aspettato Stuardo, il fedele maggiordomo, che sapeva sempre tutto di queste cose. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...07a5c7aa62.jpg |
Quasi sobbalzai quando il tutore si affacciò facendomi quella domanda e ci misi un attimo a riprendermi.
"Oh signore, non mi dispiaceva affatto, posso assicurarglielo. Dopotutto per me non facevaalcuna differenza e può fare tranquillamente, se si trova bene" annuendo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Elyse scese nella sala grande, trovando il fedele Stuarto, appena tornato da Sant'Agata di Gotya.
“Milady...” disse il vecchio servitore “... pare che la furente caccia al lupo degli ultimi mesi sia giunta a compimento... gli uomini di messer Raspun, braccio destro di vostro cugino il barone, hanno quasi cancellato ogni esemplare presenta in queste lande... c'è ottimismo che fra i tanti lupi massacrati ci siano quelli che hanno causato la morte di diverse contadinelle e fanciulli nei boschi attorno a Sant'gata di Gotya...” “Ma può dispiacere a me e rendere il suo relazionarsi alla bambina alquanto ambiguo.” Disse il tutore a Gwen. “Bisogna rispettare i ruoli e le gerarchie. Vuol perdere forse autorità agli occhi della bambina?” Fissandola, mentre Therese tirava la gonna di Gwen per farla giocare con lei. |
Il nome della perla
Mi lasciai cadere stancamente su una poltrona, facendo tintinnare una campanellina perché qualcuno mi portasse del vino.
Ascoltai Stuarto con aria perplessa, per poi scuotere la testa. Tutta quella faccenda non mi piaceva, non mi piaceva per niente, già non era facile trovare servette sempre nuove per i miei bagni, se ci si metteva poi anche questa presunta bestia, era un vero disastro, non che avesse mietuto tante vittime come i miei capricci, ma era sulla buona strada per farmi concorrenza, e ciò non mi piaceva affatto. Ero convinta che queste terre fossero il mio terreno di caccia, e mi urtava particolarmente che qualcuno ci entrasse, facendo poi tutto quel baccano. Certo su di me ci sono leggende, dicerie, ma lasciare cadaveri in giro così, diamine, era davvero un principiante! Eppure, stava terrorizzando la città e tutto attorno, cosa che speravo di girare a mio vantaggio puntando a qualche vittima più importante di una servetta, magari col sangue più raffinato, più nobile... era da un po’ che ci pensavo in realtà, ma la scomparsa di una giovane di buona famiglia crea sospetti, indagini, e io odio che qualcuno venga a frugare il naso nei miei affari! Però quella storia della bestia potrebbe essere un’opportunità interessante per realizzare il mio sogno proibito. Sospirai pesantemente a quelle parole di Stuarto. “Poveri animali...” scuotendo la testa “Non capisco cosa ci trovi la gente ad ucciderli, voglio dire... uccidi un uomo, piuttosto, è immensamente più interessante!”. La vita non aveva grande valore per me, eccetto la mia, è ovvio, ma avevo sempre pensato che af uccidere un animale non c’era molto gusto, era troppo facile, e troppo poco appagante. “Vedremo ora se le uccisioni cesseranno..” sbuffai, sperando vivamente di no, o mi avrebbe scombussolato i piani. “Altre novità dalla città, Stuardo?” Chiesi, alzando gli occhi su di lui. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...679e49f175.jpg |
“Null'altro, milady...” disse Stuarto ad Elyse “... tutti sono troppo presi da questa faccenda... la paura ha i suoi effetti... ah, dimenticavo... vostro cugino il barone ha manifestato il desiderio di farvi visita, milady...”
Infatti il cugino della bella marchesa aveva da sempre l'ambizione di unire i loro titoli e le loro terre in un matrimonio di convenienza. |
Lo guardai, tutto tronfio e compiaciuto per la sua impresa.
Quasi mi dava il voltastomaco. “ Cosa ne farete ora di tutti i lupi uccisi? Addirittura duecento, dico bene?! Una pelliccia per l’inverno o magari un bel trofeo impagliato da mostrare ai vostri ospiti?” Domandai nascondendo nuovamente il tono ironico, sapendo che mi avrebbe risposto atteggiandosi peggio di un pavone che fa la ruota con la coda variopinta. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Non ero affatto d'accordo con ciò che diceva, il fatto che fossi la sua insegnante non voleva dire che dovessi essere un despota.
Io avevo sofferto abbastanza per questo e non intendevo riservare a lei lo stesso destino. Non ce la facevo nemmeno a comportarmi in maniera diversa da com'ero, era più forte di me. "Sono certa di poter affermare comunque la mia autorità" risposi, poggiando una mano sul capo della bambina. "Vieni, Therese. Faremo un'ora di lettura. Mi mostrerai il tuo libro preferito, ti va?" sorridendole e prendendola per mano, diretta in biblioteca. "Quando ero piccola, amavo i libri di avventure, a te quali piacciono invece?" Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Guardai Gozil che si comportava come un bambino capriccioso per il regalo non avuto e quelle parole.. Andarcene.
Mi voltai verso il bell' uomo quanto galante, da lui trapelava un ché di romantico e carismatico. Mi guardava e sorrisi.. "Ma noi non siamo come gli altri briganti.. Siamo folli si e pure romantici e sognatori e giusti. È vero il bosco mi appartiene.. Anche se i miei natali sono stati in luoghi molto più lussuosi. È sera tardi, possiamo darvi ospitalità? Dove andrete a dormire.. Il bosco è pericoloso se non lo si conosce". Speravo in una risposta positiva, non parlavo mai con nessuno tranne quelli della banda e mi incuriosiva questo uomo. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
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