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Il gruppo di Dacey e dei suoi compagni riuscì a fatica ad arrivare nella stazione, dove il Meridian Express era in attesa di ripartire.
Sul binario vi erano i controllori che aspettavano il segnale per lasciare quel luogo. “Ci occorrono dei biglietti...” disse Levet ad uno dei controllori. “Quanti?” Chiese questi. “Noi no.” Fece il taverniere. “Io e mia moglie siamo nati e cresciuti ad Evangelia e se ci sarà una possibilità di sopravvivere e ricominciare allora noi vogliamo contribuire con chi resterà.” “Forse Evangelia tra poco non esisterà più.” Levet. “Non è detto...” mormorò il taverniere. “Buona fortuna allora.” Annuì il baronetto. “Che Dio vi assista, ragazza mia...” la moglie del taverniere a Dacey. “Siamo in cinque.” Levet rivolto al controllore. “Ci occorrono cinque biglietti.” Guardando poi Dacey. https://okinawaassault.files.wordpre...nap-255763.png |
Clio aprì il fuoco e dal Novalis cominciarono a partire raffiche di colpi verso le torrette mobili.
Una dopo l'altra cominciarono ad esplodere, limitando di parecchio la capacità di fuoco del bombardiere. Ma colpirle e schivare i colpi allo stesso tempo richiedeva dei riflessi al limite delle capacità umane. E forse anche oltre. Così una raffica riuscì a raggiungere la Freccia d'Argento, perforandone l'alettone posto dietro l'ala di sinistra. Il biondo tenente e Gaynor sentirono così il loro aereo sussultare forte. |
“Un uomo...” disse Domis ad Altea, mentre sparava contro il Valkirya “... sai che potrei esserne geloso? E quando lo divento poi devo sfogare la rabbia.” Agganciò il caccia nemico col mirino, per poi abbatterlo. “Colpito ed affondato!” Soddisfatto. “Visto, mia bella lady volante? Dove lo trovi un altro in gamba come me?” Ridendo.
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Quell'aereo era davvero fenomenale, i suoi colpi micidiali.
Le torrette cadevano, ma continuavano anche a colpirci. "Dannazione.." Era impossibile fare entrambe le cose. Ma le torrette avevano la priorità, mettere fuori uso il bombardiere aveva la priorità. Noi eravamo sacrificabili. E infatti una scarica ci colpì. "Maledizione.." Sussultai con l'aereo. "Vediamo se è un danno grave.." Controllando l'apparecchiatura. |
La stazione sembrava ancora essere immune dagli attacchi, ma chissà ancora per quanto.
Mi guardai intorno finché non trovammo un controllore. I due tavernieri non sarebbero partiti. E io, che cosa avrei fatto. Cinque biglietti. Uno era mio. Scossi debolmente la testa. Avevo paura certo. Molta paura di morire sotto una bomba ma... Ma avevo fatto una promessa. Sospirai, dovevo decidere in fretta ma non sapevo che fare. Entrambe le soluzioni mi avrebbero lasciata insoddisfatta. << Dove sei capitano>> bisbigliai pianissimo guardando il cielo. |
Gwen si avvicinò a Reddas e cominciò a cercare le chiavi nelle sue tasche, mentre il tenente cercava di tenere su l'aereo che invece sembrava deciso a precipitare.
Alla fine la ragazza trovò le chiavi, ma il sussultare del caccia le fece cadere a terra. “Maledizione...” disse seccato Reddas “... siete maldestra... da voi non mi farei curare neanche un mal di gola...” |
"Si un uomo.." e che uomo pensai sorridendo "Guisgard..si so benissimo tu sei geloso all' estremo..la tua donna non ti deve tradire, mentre tu lo puoi fare..ma per ora tra noi non vi è nulla ancora...ci siamo appena rivisti no?" abbattè il Valkirya ed esultò ma io mi feci seria.."Domis..ne hai abbattuto uno..uno solo..non farti sopraffare dall' euforia, non ci si deve distrarre ricordi? In gamba come te...ce ne sono te lo giuro" magari uno di più ma meglio non dirlo..e nemmeno pensarlo..Altea.
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Ci avevano colpiti. "Tenente Clio! Cosa dicono le apparecchiature?" Il Novalis era fenomenale, ma non poteva da solo distruggere un intero esercito, nonostante l'eccezionale abilità di Clio come pilota. "Dalla torre di controllo continuano a mandare ordini, ma tu non ascoltarli... segui il tuo istinto, loro non sono qui su, non vivono l'inferno intorno... il nostro compito era attirare l'attenzione del bombardiere e l'abbiamo eseguito, mi pare. Se c'è da aiutare i caccia contro i Valkyria dobbiamo farlo, al diavolo!" Tra quei caccia, c'era anche quello di Icarius, e io volevo rivederlo vivo.
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Trovai finalmente le chiavi, ma il sussulto dell'aereo le fece cadere a terra.
"Non è colpa mia se l'aereo sussulta e ho le mani bloccate!" urlai "E comunque non vi curerei nemmeno una ferita mortale al centro dello stomaco, figuriamoci un mal di gola" dissi sarcasticamente. |
“Conservate per voi questo sarcasmo” disse Reddas a Gwen, mentre disperatamente cercava di tenere in volo l'aereo “e cercate piuttosto quelle dannatissime chiavi... devono essere finite sotto il sedile... forza, cercatele, maledizione!”
Ma il Re di Denari stava ormai precipitando. http://static.gamesurf.it/immagini/2...zon_456793.jpg |
“Allora vuol dire che ti convincerò di come io sia il più in gamba di tutti come pilota.” Disse Domis ad Altea.
Virò verso un altro Valkirya ed ingaggiò nuovamente battaglia. Stavolta fu più difficile, ma alla fine riuscì ad abbattere anche questo secondo caccia. “E sono due!” Esclamò soddisfatto. “Cosa mi dici ora? Non sembro un cavaliere che compie imprese per stupire la sua dama?” Facendole l'occhiolino. |
Il controllore diede i cinque biglietti a Levet, il quale li pagò.
“Ecco, i nostri biglietti...” disse poi mostrandoli a Dacey e ai tre borghesi “... direi di salire subito sul treno.” “Si, buona idea.” Annuì Leones, mentre si udivano i boati della battaglia poco lontana. |
Clio e Gaynor controllarono l'apparecchiatura di bordo e si accorsero che il danno aveva riguardato lievemente l'alettone di sinistra, dunque si poteva pilotare il caccia ancora con una discreta padronanza.
Tuttavia il danno maggiore sembrava averlo subito il mitragliere montato sotto l'ala sinistra. E questo limitava del cinquanta percento la forza di fuoco del Novalis. “Base chiama Novalis, rispondi Novalis...” disse Tesua via radio “... è grave il danno subito? E' possibile continuare l'attacco?” “Sembra che siano ancora due le torrette efficienti sul bombardiere...” Icarius via Radio “... bisogna metterle fuori uso... noi però non possiamo aiutarvi, visto che questi dannati Valkirya sembrano non finire mai...” |
Domis la prese come una sfida..e sapevo lui amava la sfida e la competizione con gli altri, lo faceva sempre quando qualcuno si avvicinava a me..ma ora eravamo in una situazione particolare.
"Domis...stai attento..si ne hai abbattuto un altro, ma non è una competizione..vuoi farci tu ora uccidere come due imbecilli di cui nessuno saprà nulla? Non dubito la tua bravura....ora stai attento.." e gli carezzai il volto. |
"È quello che sto facendo" sbottai, mentre cercavo disperatamente di recuperare le chiavi e mi sembrava di averle prese, mentre Reddas compiva manovre assurde per faci arrivare alla base.
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Risi piano a quelle parole di Gaynor.
"Sono un soldato, madama.. In guerra si eseguono gli ordini, non si segue l'istinto.." Scuotendo piano la testa "Ai valchiria penseranno i caccia, mi fido dei miei uomini, sono i migliori e darebbero la vita per la missione, come ogni legionario... Quello che conta è vincere la guerra, non portare a casa la pelle..". Mentre controllavo l'apparecchiatura. "Il danno è superficiale, ma la mitragliatrice di sinistra è fuori uso.." Dissi a Gaynor. Poi quella comunicazione via radio da Tesua. "Il danno maggiore è alla mitraglia di sinistra, ma porteremo a termine la missione, statene certi..". Poi sentii la voce di Icarius, e restai sorpresa. Non era stato abbattuto? Non gli avevo più parlato dopo quel bacio. "Sei tornato dal regno dei morti, ragazzo?" Sorridendo "Ottimo.. Pensiamo noi alle torrette, voi occupatevi dei Valchiria.." Ordinai, per poi chiudere le comunicazioni. "Andiamo Guisgard.." Mormorai, mentre mi avvicinavo a una delle torrette rimaste "Con calma eh.." Sospirai "Speriamo che riesca a far saltare la torre di controllo, altrimenti sarà ancora più dura..". Intanto, preparai l'attacco alla torretta. "Abbiamo un solo lato a disposizione, quindi sarà ancora più tosta delle altre.." A Gaynor "Ma verrà giù anche lei..". |
Non avevo più tempo. Quel biglietto pendeva tra le mani di Levet e io avrei dovuto prenderlo. Era lì a pochi passi. Un biglietto e sarei andata via da quell'inferno, da quella città in fiamme, sarei tornata dalla mia famiglia, avrei riottenuto il mio nome e sarei stata al sicuro. Avrei riabbracciato mia zia, ricordato i morti della mia famiglia, dato loro una propria cerimonia funebre per lo meno.
Eppure perché la mia mano non si stava allungando verso il biglietto. Per la speranza, una speranza che si faceva sempre più rada, vana e forse effimera. Una speranza, quella di rivedere il volto dell'unico uomo che era riuscito a far battere il mio cuore dopo tutta la sofferenza. Per questo scrutavo il cielo, nella speranza di vedere un aereo, il suo aereo, per sapere che fosse ancora vivo, che sarebbe tornato da me. Per questo valeva la pena restare e rischiare. Eppure i dubbi erano tanti. Forse troppi e per questo vacillavo. Gli occhi si spostavano dal cielo al biglietto. Mi voltai verso il taverniere e la moglie, andando dalla donna. << Ho bisogno di un favore da voi... Se dovessi partire...dovete dire al capitano Guisgard che io ho provato ad aspettarlo, l'ho fatto davvero, volevo aspettarlo come promesso. Non l'ho dimenticato, non me ne sto andando perché ho dimenticato. Ditegli di venire a Capomadza, di venire da me, vi prego diteglielo e venite anche voi e vostro marito con lui, vi darò del denaro per ricostruire la vostra attività, vi aiuterò >> sorrisi alla donna, cercando di diffonderle un po' di coraggio, aveva fatto la scelta di restare. E io, cosa dovevo fare. Ancora non avevo la forza di prendere il biglietto. Mentre il fischio del treno segnava l'imminente partenza. |
"Ordini... per eseguirli, abbiamo perso metà della potenza offensiva... resto dell'idea che si sarebbe potuto agire diversamente, ma al comando ci sei tu e devo dire che sai il fatto tuo... che Dio ce la mandi buona..."
Dopo aver comunicato con la torre di controllo, dalla radio sentii la voce di Icarius... la gioia nel sentire che non gli era accaduto ancora nulla fu tanto grande che il cuore perse qualche battito. "Non mollare, Icarius! Abbiamo un conto in sospeso che intendo saldare..." Mi rivolsi di nuovo a Clio. "Tenente, come conti di combattere da un solo lato contro quel mostro? E se chiamassimo un altro caccia a supporto? Magari dalla base, potrei chiedere allo stesso Goz di scomodarsi e venirci a dare una mano, che il diavolo se lo porti..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Alla fine Gwen trovò le chiavi delle manette proprio sotto il sedile di guida di Reddas, che a fatica cercava di governare l'aereo ormai quasi diventato incontrollabile.
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Clio riprese ad attaccare le torrette mobili del bombardiere, nonostante il consiglio di Gaynor di chiamare un altro caccia come supporto.
Ma la potenza di fuoco del Novalis ora era dimezzata e questo rese l'attacco ancor più difficoltoso. Raffiche sibilavano vicinissime alle lamiere della Freccia d'Argento. “Base chiama Novalis, rispondi, Novalis...” disse Goz via radio “... quanto tempo ci vuole per annientare quelle dannate torrette? Devo intervenire forse io?” |
La moglie del taverniere sorrise a Dacey e le strinse le mani.
“Si, se il capitano tornerà ci parleremo noi...” disse la donna “... gli racconteremo ogni cosa... ora andate, il treno vi aspetta... andate e che il Cielo vi protegga.” “Dobbiamo andare, milady...” Levet a Dacey “... quel tipo non verrà... forse sarà già lontano ora, o magari morto sotto il bombardamento... se avesse tenuto a voi allora sarebbe rimasto a proteggervi... andiamo e dimenticatelo.” E si udì il fischio del treno. |
“Eh, questa carezza...” disse Domis fissando Altea “... cosa dovrebbe significare? Che sei sempre preda del mio fascino? O che la mia abilità in battaglia aumenta il mio carisma?” Facendole l'occhiolino.
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Sorrisi appena a quelle parole della diva.
"Benvenuta al fronte, questa è la guerra..." Scuotendo la testa. "Come intendo fermarlo? Così.." Piegando in una manovra che permetteva alla mitragliera destra di avere campo libero. "Prepara la mitraglia che ci è rimasta, perché ci servirà.." Concentrata. Mancavano solo due torrette. Un semplice caccia non avrebbe avuto scampo contro il mitragliere. Piuttosto che mettere in pericolo i miei uomini, mi sarei immolata io stessa. Poi quelle parole di Goz. "Ah se hai voglia di venire quassù, prego.." Via radio al capitano, per poi concentrarmi sulla manovra. |
<< Io non...>> quanto era difficile, avrei voluto non dover prendere quella decisione ma non avevo davvero più altra scelta.
Sentivo il mio cuore andare in frantumi, lo stavo lasciando lì, ad Evangelia. << Spero di rivedervi presto>> dissi alla donna muovendo i passi verso il treno. Piccoli, pesanti passi che segnavano la rottura della mia promessa. Mi stavo odiando per questo ma non avevo più scelta. Dovevo sopravvivere, se volevo avere una possibilità di rivedere Guisgard. Gettai un ultimo sguardo al cielo, invano, quindi mi accinsi a salire sul treno, in preda allo sconforto, lottando per trattenere le emozioni. |
"Che temo per noi...perché stai facendo lo spavaldo. Preda del tuo fascino..è passato del tempo, magari sei sempre lo stesso donnaiolo no? E io non voglio più soffrire" e riguardai la battaglia aerea.."Guarda quel bombardiere potente ma scolorito è stato colpito..accidenti e ora?"
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Clio si avvicinò di nuovo al bombardiere, mentre Gaynor doveva occuparsi dell'arsenale.
Il Novalis così si ritrovò ancora ad avere a tiro una delle torrette mobili. Una raffica precisa e letale colpì in pieno il bersaglio e la torretta esplose. Ora restava l'ultima da distruggere. Ma da quella torretta continuavano a partire scariche di colpi verso il Novalis. |
Il fischio del treno ed il vapore lungo i binari.
La motrice era accesa, segno che tutto era pronto per la partenza. “Andiamo.” Disse Levet prendendo la mano di Dacey, quasi a portarla lui stesso sul treno. Due dei controllori caricarono poi il povero Fines, essendo ferito, mentre Leones e Poeh erano subito dietro la ragazza ed il baronetto. |
Finalmente trovai le chiavi e tolsi le manette, massaggiandomi i polsi e tornai da Fermer, stringendolo a me per evitare che fosse sbalzato da qualche parte.
"So che sto per dire un'assurdità e non so un accidente di aerei, è la prima volta per me che salgo su un aereo, ma se avete bisogno di una mano o qualsiasi cosa, potete chiedere, spero solo di esservi d'aiuto, in caso vi rivolgeste a me. Dopotutto siamo tutti nella stessa situazione..." riferendomi a quel dannato colpo che ci aveva danneggiati e ci sd tava facendo pericolosamente precipitare. |
Domis seguì le parole di Altea e vide il bombardiere, attorno al quale volava il Novalis.
“E' una macchina da guerra come non se ne sono mai viste...” disse Domis riferendosi al bombardiere “... se pensano di abbatterlo allora hanno la testa piena di utopie...” |
"Bel colpo mia cara.." sorrisi a Gaynor "Ne manca solo una.." mormorai, cupa.
Sapevo che era il colpo decisivo, il colpo che avrebbe potuto tenere le sorti della guerra. Era difficile, incredibilmente difficile. Dovevo tentare, in ogni modo, al massimo avrei potuto tentare il tutto e per tutto, ma doveva essere l'ultima risorsa. Così iniziai dapprima a spostarmi per evitare i colpi, ormai partivano solo dall'ultima torretta, il nostro obbiettivo. Ma dove diavolo era Guisgard? Sperai non gli fosse successo niente, che avesse avuto solo un intoppo per la missione. Non sapevo bene perché, ma mi fidavo di lui, quel tipo era strano, ma sapeva quello che faceva, e in momenti come quello era fondamentale. Ora dovevamo pensare a pianificare l'ultimo attacco, tra le scariche del bombardiere. Ma ci provai, con una manovra opposta a quella precedente, dato che dovevo sempre fare in modo che avesse linea di tiro la mitraglia di destra. "L'ultima.." mormorai "L'ultima dannata torretta..." eseguendo quella manovra al limite. |
"Sei così scettico..l'aereo grigio se la sa cavare ma è colpito..Non ci possiamo avvicinare? Chiedi istruzioni a Goz...sei invincibile e ora dici non si può abbattere..già manca il famoso uomo di cui ti parlavo prima" sorridendo.
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“Ma non fatemi ridere...” disse Reddas a Gwen “... se non riesco io a controllare l'aereo in questa situazione allora nessun altro pilota al mondo può riuscirci... ora stringetevi al vostro medico e lasciatemi pilotare in pace, infermiera petulante che non siete altro...”
Ma proprio in quell'istante uno dei motori esplose in volo. Tutto sussultò violentemente a bordo ed il Re di Denari cominciò a precipitare senza più nessuna possibilità di controllo. http://d-art.it/wp-content/uploads/2...chiarussia.jpg |
Era fatta, ero salita su quel maledetto treno.
Lasciai subito la mano di Levet, infastidita che mi avesse tirata come fossi un peso morto. E mi avevano anche infastidita le sue parole riferite a Guisgard. Percorsi qualche metro nel treno trovando il posto da sedere, lasciandomi cadere sul sedile rovinosamente, il volto rivolto al finestrino, che rifletteva l'immagine del mio viso affranto e il borgo in fiamme. |
Stavo per rispondergli in malo modo, quando ci fu un'esplosione.
Uno dei motori. Tutto sussultò e l'aereo iniziò a precipitare peggio di prima. A quel punto, l'unica cosa che feci, e che potevo fare, fu stringere forte Fermer, affondando il viso nei suoi capelli chiundendo gli occhi, e pregare. |
Clio osò quanto di più audace potesse compiere.
Una manovra al limite che portò il Novalis vicinissimo all'ultima torretta mobile del bombardiere. Rapidissimo il caccia Afralignonese agganciò col mirino la torretta, ma quando fu il momento di sparare le due ragazze si accorsero che avevano terminato i proiettili. Infatti il pannello di controllo lampeggiava, indicando la mancanza di munizioni nell'unica mitragliatrice rimasta. http://images.eurogamer.net/articles...-wallpaper.jpg |
“Per attaccare un simile bombardiere” disse Domis ad Altea “non bisogna essere invincibili, ma pazzi... completamente pazzi...” la fissò “... ancora con questo misterioso uomo? Ma chi diavolo è? Se è così in gamba come dici, perchè allora non è qui a spaccare il muso a questi dannati comunisti?”
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"Si è un uomo misterioso..è un Capitano ma senza gradi, dovrebbe essere di Capomazda, pensa lo avevo scambiato per te visto la somiglianza..Non so perché non è qui..ma ho fiducia in lui, la scorsa volta salvò il Borgo, non è un codardo" e lo guardai in malo modo.."Allora stiamo qui a guardare?" dandogli stavolta un bacio sulla guancia.."Potrebbe essere l' ultimo no? Avanti coraggio.."
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"Maledizione, siamo senza munizioni! Clio, togliti subito dalla sua linea di fuoco, vira!!"
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Salirono sul treno.
Levet si sedette accanto a Dacey, mentre Leones e Poeh di fronte a loro. Fines fu adagiato dai controllori su un sedile pieghevole, per farlo stare comodo. “Ditemi...” disse Levet ad uno dei controllori “... quando sarà possibile partire?” “Appena ci daranno il segnale.” Rispose il controllore. “Quando non ci saranno pericoli.” "Grazie." Sorridendo il baronetto. "Milady..." rivolto poi a Dacey "... avete fatto la scelta migliore, degna di una principessa... perdonatemi l'ardire, ma questa sciocca infatuazione vi passerà presto..." fissandola, mentre lei guardava la stazione dal finestrino. http://www.wordandfilm.com/wp-conten...enina-crop.jpg |
Finite.
Nel momento cruciale della guerra, le munizioni erano finite. "Maledizione..." imprecai. Sentii il cuore accelerare, sapevo cosa dovevo fare, lo sapevo fin dall'inizio. Ma non ero sola, non dipendeva solo da me. "Se vuoi paracadutarti e salvarti, fa pure.." dissi a Gaynor "Io porterò quella torretta all'inferno con me, non ha senso che moriamo entrambe... io sono solo un soldato, questa guerra è la mia vita.. non posso chiederti di immolarti con me.." annuendo "Va pure.. fate sì che ne valga la pena..". Presi un profondo respiro e aprii le comunicazioni radio. Sentivo il cuore che batteva sempre più forte, avevo una luce nello sguardo che a malapena conoscevo, uno sguardo che avevo avuto poche volte in vita mia. E quella poteva essere l'ultima. Mi resi conto di sapere a malapena cosa dire. "Mi raccomando ragazzi, vedete di vincere questa maledetta guerra, ci vedremo presto.." con un sorriso sereno. Attesi la decisione di Gaynor continuando a schivare i colpi, dopodiché mi sarei schiantata su quella torretta, con tutta la potenza del Novalis. Tanto se Canabias avesse vinto quella battaglia, avrebbe vinto la guerra. E io non potevo permetterlo. |
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