Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Le avventure di Tafferouille (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2467)

Guisgard 20-01-2017 04.49.26

I due erano in piedi, alla luce di quelle candele, con lui che teneva lei per mano, quasi a non farla scappare via.
“Si tratta di una vecchia novella popolare, risalente al Medioevo...” disse Cristiano “... parla di un contadino tirchio e geloso che per chissà quale motivo riesce a sposare una bellissima e bionda ragazza...” guardando Clio negli occhi “... un nobile si invaghisce di lei ed assolda un furbo artista affinchè trovi il modo di farlo giacere con lei all'oscuro di suo marito... l'artista arriva a casa del contadino ma vedendo la giovane subito se ne innamora... finge allora di essere un famoso pittore e chiede di poter ritrarre la moglie, convincendo il contadino di poter guadagnare molto denaro... così l'artista ottiene la modella per il suo ritratto... di giorno la spoglia e la ritrae, facendola innamorare con la sua arte, i suoi racconti, il suo estro... e di notte giacciono insieme sospirando d'Amore...” vicinissimo al suo viso “... fin quando i due fuggono via insieme... lontano dal nobile signore, dal contadino e dal mondo intero...”

Guisgard 20-01-2017 04.58.59

Ogni carezza, ogni parola e quella vicinanza di Gwen accendevano il desiderio di Elv.
Un desiderio irrefrenabile, per questo lui cercava di sfuggire, di arretrare, di allontanarla.
“Va via, Gwen...” disse insofferente “... è un ordine... va via... subito!”

Guisgard 20-01-2017 05.02.39

Il secondino guardò Altea con un'espressione compiaciuta.
Indicò poi una sorta di sgabuzzino dove poter trovare secchio e spazzolone.
“Comincia a pulire queste scale ed il corridoio sottostante.” Disse il secondino. “Bada che dovrai passare davanti alle celle dei detenuti... ignorali e non rivolgere a nessuno di loro la parola, intesi?”

Clio 20-01-2017 05.05.23

Le avventure di Tafferouille
 
Avevo il cuore che batteva sempre più forte mentre parlava.

Sapeva incatenare con le parole, sapeva farmi immedesimare in quella storia, farmi sognare di essere quella fanciulla.

Era vicino, così vicino che potevo sentire il suo respiro sul mio viso.

Il mio cuore accelerò, ancora e ancora.

"È una bella storia.." sussurrai piano, col cuore che batteva "Vuoi recitarla con me?".
Il cuore batteva sempre di più a quelle parole.
Il suo sguardo era sempre più intenso al luccichio delle candele.
"No.." sussurrai poi, un sussurro incontrollato.
"Non voglio recitare.." continuai "Non qui, non adesso..." mentre ormai eravamo talmente vicini che le nostre labbra quasi si sfioravano.
Allora lo baciai, senza un motivo, un pretesto, una scena da provare.
Lo baciai perché non sopportavo di dover stare lontana dalle sue labbra.
Lo baciai col terrore che quello fosse l'ultimo bacio, perché ormai sapevo che nulla avrebbe retto il confronto.
Sapevo che per quanto fuori da qualunque logica razionale quella fiamma era vera, più vera di qualunque altra cosa avessi mai provato.
E per quanto quella consapevolezza mi sconvolgesse, non volevo sottrarmi a tutto quello, perché sapevo che mi avrebbe portato via un pezzo di anima.
Sapevo che non sarei più stata la stessa se non ci fossimo più rivisti, ma la verità era che non ero più la stessa da quel bacio sulla loggia.
Quel bacio che doveva rendere eterna la notte.
Quel bacio che aveva fatto molto di più.
Poteva una notte sola sconvolgerti così?
"Dimmi cosa pensi.." sussurrai, sulle sue labbra "Ti prego.." continuando a baciarlo.
"Domani potrebbe essere troppo tardi.." stringendolo a me, come a voler scongiurare il distacco tra noi.
"Devo sapere.." ansimai piano "Cosa provi mentre mi baci.." sussurrai piano, col rossore sulle gote che andò a fondersi con quello della passione.
"Mi sembra di impazzire.." sospirai poi, prima di tornare a morire sulle sue labbra.

Dacey Starklan 20-01-2017 09.56.07

" Ci sono cose che é bene imparare per chi fa una vita come la mia..." mormorai sulle prime pensando che mi biasimasse per la mia capacità di mentire.
" Oh beh..." quando compresi invece cosa intendeva con quelle parole, " sono un'artista, credo sia per questo... La principessa dei poveri, magari" con un sorriso tirato alla fine.
" Posso essere un po' sfrontata?" Ed era una domanda retorica visto che non attesi il suo permesso, " siete giovane, ricco e affascinante. Perché avete chiesto a me di accompagnarvi a teatro? Sicuramente ogni donna del vostro rango avrebbe fatto a pugni per essere la vostra dama questa sera, se solo lo avreste voluto. E non accetto la risposta che siete appena arrivato e non conoscete nessuno. Perché questo aumenta la curiosità su di voi e il desiderio di quelle dame di potervi accompagnare ad una uscita in società."
Presi un po' il fiato per districarmi nel mio ragionamento.
" Dunque cosa siete? Non amate la gente della vostra classe sociale? O siete un eccentrico che gioca a fare il buon samaritano per una sera? O che altro?"
Forse ero stata un pochino pungente ma volevo spingerlo a mettere tutte le carte in tavola e a togliersi quella nuvola misteriosa che lo avvolgeva, rendendomi difficile capire chi fosse veramente.


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Altea 20-01-2017 10.30.39

Annuii al secondino che mi guardava in modo lascivo.
Presi il secchio e lo riempii di acqua e mi misi a spazzolare le scale e poi iniziai nel corridoio sottostante...Non dovevo guardare eppure io volevo sapere se vi era qualcuno con la maschera di ferro come nel sogno.
E se fosse stato vero..se non ci fosse stato nessuno e per qualche motivo fossi stata incarcerata?
Vi erano tanti dubbi e misteri e mi fermai a guardare le celle...i miei genitori...il ciondolo stava nel bustino. Chissà che successe a loro e quale pericolo correvo..per abbandonarmi per Amore. Sicuramente erano nobili ..Oh..forse Frate Nicola sapeva la mia storia.
Ripresi a spazzolare vicino le celle e indifferentemente per allietare i carcerati iniziai a cantare una canzone in francese..parlava di un amore segreto...che non doveva essere svelato..un amore legato ed incarcerato che voleva essere libero di volare..sorridevo a quelle note così sognanti e poetiche e poi mi lasciai sfuggire una ultima frase cantate..come per far sapere chi fossi tra quelle noti .."Je m' appelle Altea...".

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Nyoko 20-01-2017 10.46.13

Quel bacio durò a lungo, imprimendosi nel mio cuore e facendomi sentire donna. Mi sentivo libera. Fu un attimo dolce ed intenso, poi si staccò leggermente dalle mie labbra, sospirando e probabilmente guardandomi. Le mie mani erano sul suo volto a carezzarlo e ad imprimermi tutto di lui e di quella sera nel cuore.

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Lady Gwen 20-01-2017 10.49.18

Non rispose alla mia domanda, anzi sembrava indolente, insofferente.
Ma cosa stava succedendo?
Lo guardai distrutta e a malincuore mi alzai, uscendo dalla vasca.
Una volta fuori mi avvolsi in un telo e recuperai il vestito, poi lo guardai, combattuta.
Alla fine mi avvicinai ugualmente a lui, un'ultima volta.
Lo baciai dolcemente, staccandomi quasi subito da lui.
"Portalo con te, stanotte..." sussurrai.
Poi uscii, amareggiata e confusa e andai in camera mia, asciugandomi e indossando una camicia da notte, per poi mettermi a letto, più per conforto che per sonno.
Sapevo che nessuno dei due avrebbe dormito, quella notte.

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Lady Gaynor 20-01-2017 17.55.41

"Spiegatevi meglio, madame..." chiesi incuriosita "Come agiscono questi Beati Fragoli? Hanno un ideale o sono semplici sovvertitori?"

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Guisgard 20-01-2017 18.01.24

Cristiano fu sorpreso da quel bacio improvviso, quasi rapito.
Ma lo stupirono ancor più le parole dette da Clio dopo, prima di baciarlo ancora.
Le sue labbra erano morbide, calde e bagnate di passione, come le sue gote bianche lo erano dal rossore.
Ma prima che quel secondo bacio fu terminato, i due udirono dei rumori.
Un attimo dopo arrivò Petrone.
Un istante prima Cristiano era riuscito a lasciare la bocca di Clio.


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