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"Comandare il mondo...ma volete distruggerlo? Ma siete impazzito?" dissi sbarrando gli occhi.
Mi dovetti tenere salda alla camionetta...di nuovo il capogiro...non capivo se erano dovuti a me...o comandati pure quelli da Hordafren...no.. perchè il mio capitano dagli occhi azzurri lo sentivo...era come se in me fosse rinato qualcosa di speciale. |
“Lo scoprirete presto.” Disse duramente il soldato a Nyoko. “Avanti, camminate.” Con tono minaccioso.
Così i tre prigionieri furono fatti salire su una camionetta. E da lì arrivarono ad un sontuoso castello di gusto orientale. “Che strano luogo...” mormorò Erien. http://farm5.static.flickr.com/4063/...017e468b_b.jpg |
Quel capogiro...
Altea era sulla sua terrazza, alla fresca e profumata aria della sera. Indossava un leggero velo trasparente e guardava i giardini lussureggianti del suo palazzo. Il re suo marito era lontano, in una provincia vicina e solo le ancelle erano a farle compagnia. Poi udì dei passi. Qualcuno era nel giardino. Era lui. |
Il soldato mi rispose duramente e ci spinse per farci camminare. Ero tesa e pronta a difendermi con i pugni. Non avrei lasciato a nessuno la forza di ferirmi. Arrivammo poi di fronte ad un palazzo che non avevo mai visto in tutta la mia esistenza, affascinante direi, ma temevo il peggio. Dovevo trovare un modo per fuggire, o quel posto... Sarebbe stato l'ultimo che avrei visitato.
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Quella sera sul terrazzo
era ingentilita dal profumo di alberi in fiore e la leggera brezza muoveva il leggero velo che scopriva le mie forme, sicura di essere non notata in quell' angolo. Le ancelle nella stanza suonavano strumenti cantando per rallegrare il mio spirito. Ma ad un tratto udii un fruscio, guardai attorno e la Luna appena sorta mostrò una sagoma tra i cespugli..era lui...il capitano. Presi un fiore dalla siepe del terrazzino e lo annusai, portandolo alle labbra baciandolo e lanciandoglielo..."Per favore" dissi in tono imperioso alle ancelle "Basta con questa nenia...potete andare nelle vostre stanze..io mi coricherò". Le ancelle uscirono e io mi voltai verso Lui..non un movimento..amavo come sapeva sorprendermi...e io ero sola..doveva stare attento in ogni modo, presi un leggero scialle di seta..la regina non doveva concedersi così spudoratamente. |
“Si, ma con la differenza che nella torre c'eri tu,che al massimo potevi essere il demone della bellezza...” disse Icarius a Clio “... qui invece credo che i demoni siano veri e per nulla belli...” mormorò “... anche a giudicare da ciò che abbiamo visto poco fa...” guardando la pietra incisa “... su, cerchiamo un passaggio o qualcosa di simile... di certo devi esserci un modo per passare oltre...”
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"Si ma tu non lo sapevi.." facendogli l'occhiolino "E ti assicuro che il Lupo Bianco non è stato poi una passeggiata da affrontare per decine di sfidanti..".
Mi guardai intorno, cercando il passaggio. "Giusto, il Cuore!" esclamai. Così chiusi gli occhi e invocai il potere del Cuore perché potesse mostrarci la via, era fatto per combattere nemici che non si piegano al ferro, dunque poteva funzionare. |
Quei soldati dalle maschere terribili, condussero Nyoko ed i suoi compagni all'interno di quel maestoso palazzo, circondato da giardini ornati di mandorli, peschi e ciliegi in fiore, tra canneti, loti e frutti dall'esotico colore.
Giunse una donna ed i soldati attesero i suoi ordini. “Immagino siano prigionieri...” disse lei fissando i tre. “Si, lady Ulpa.” Annuì uno dei militari. “Il comandante Kims ha ordinato di condurli qui.” “Portateli nell'Inferno dei peccatori a testa in giù.” Ordinò Ulpa. “La loro Sorte sarà decisa dal professore.” |
“Rischioso perchè usare l'armatura incompleta comporta una diminuzione della sua forza.” Disse il monaco a Gwen. “E combattere contro i mostri giganti senza la corazza al completo è quasi un suicidio.” Fissò i tre. “O forse avete tendenze suicida?” Sarcastico.
“Per niente.” Rispose Gillen. “Ma dove potrebbero essere i pezzi mancanti?” “Questo è un mistero.” Il monaco. |
Ci scortarono lungo il palazzo. Non potei concentrarmi sulla sua bellezza, dovevo trovare un modo per fuggire.
"Che volete fare? Uccidere tre persone che non hanno fatto del male a nessuno... O forse è proprio questo che vi spaventa?" dissi sfornando un sorriso di sfida. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Certo, il suo ragionamento era più che logico, sarebbe stato veramente un suicidio.
Sospirai silenziosamente piggiandomi al braccio di Gillen. Proprio ora che eravamo arrivati ad una svolta importante le cose si complicavano di nuovo e la ricerca nell'ignoto ricominciava, ancora e ancora. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Clio invocò il potere del Cuore ed un istante dopo esso indicò alla ragazza qualcosa.
Era una sorta di grata. Icarius allora cercò di sollevarla, raschiando la calce usando la calda lama di Mia Amata. Allora i due videro qualcosa. Una lapide che bloccava l'imbocco di un cunicolo. E sulla lapide vi era inciso un arcano, che così recitava: “Il calesse una volta restò imbottigliato tanto che a grado a grado s'era assai alterato. Dunque perciò ora scorgi queste parole dette, perchè se farà lo spiritoso allora finirà in botte.” |
Ulpa guardò Nyoko con indifferenza, per poi fare un cenno ai militari.
Questo allora portarono via i tre prigionieri, chiudendoli infine in una cella senza finestre, dove dal soffitto pendevano delle pesanti catene. “Abbiamo fatto la fine dei topi...” disse mestamente Oltram. “Forse non è detto che vogliano ucciderci...” Erien “... almeno non subito...” “Come fai a dirlo?” issandolo Oltram. “Altrimenti lo avrebbero già fatto...” |
Il Cuore conosceva sempre la via, pensai, mentre il suo calore mi avvolgeva.
Aiutai Icarius con quella grata, fino a scorgere quel cunicolo, bloccato com'era da una lapide. Una lapide con un enigma. Risi piano. "Un labirinto, un enigma.. sembra proprio la mia torre.." vagamente divertita per poi concentrarmi sull'arcano. Lo rilessi ad alta voce, e poi tra me e me. "Parla.. del Vino, non credi? O di qualche liquore.." pensierosa "La botte, i gradi che lo alterano, lo spirito.." sorrisi, pensando al vino imbottigliato nei giardini segreti della torre "Che ne pensi?". |
“Allora vorrà dire che indosserò la corazza nonostante sia incompleta...” disse Gillen al monaco.
“Tu?” Il religioso. “Si...” annuì Gillen “... io sono destinato a farlo e non mi tiro indietro...” guardò per un istante Gwen “... non ho paura...” tornando a fissare il monaco. “Ma ne avrai, ragazzo mio...” mormorò il monaco “... ne avrai...” |
La donna ci guardò con indifferenza e ci fece rinchiudere in una cella senza finestre.
"Deve esserci un modo per fuggire..." dissi io girandomi intorno. "Non ci hanno ucciso perché vogliono qualcosa che sappiamo o abbiamo... Hanno bisogno di qualcosa... È ovvio..." dissi sentendo la testa scoppiare. Non avere con me la mia spada, mi rendeva nervosa... "Un attimo..." dissi. Ma certo la mia spada. Non la potevano utilizzare. Potevo risvegliarla solo io. Le stelle danno questo potere. "La mia spada. Posso chiamarla. Nessuno la può usare. Se riuscissi a ricordare quella forma di preghiera, potrei riuscire a farla venire fin qui, ovunque ella sia..." dissi facendo avanti e indietro. Guardavo i miei amici confusa e nervosa... Dovevo ricordare quelle frasi al più presto... Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Ma... Era folle?
Non glielo avrei mai permesso, mai. Permettergli di andare incontro a morte certa, assolutamente no. Presi il suo viso fra le mani, allontandoci appena dagli altri. "Non ti permetterò mai di intraprendere una tale missione suicida" dissi piano, accarezzandogli il viso "Se il Cron... Crono... Quello strumento, ci ha portatati qui, fino all'armatura, sono certa che ci condurrà anche agli altri pezzi, ne sono sicura" annuendo, risoluta "Ma se la missione è già di per sè molto rischiosa, non permetterò che tu rischi ancora di più." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si, potrebbe essere...” disse annuendo Icarius a Clio “... si, credo anche io che potrebbe essere il vino ciò di cui parla questo enigma...”
Un attimo dopo, a quelle parole, la lapide si sgretolò letteralmente, librando l'ingresso di un cunicolo. In quello stesso istante il freddo che avvolgeva quel luogo calò sensibilmente. |
“Purtroppo non possiamo aiutarti...” disse Erien a Nyoko, mentre lei camminava avanti ed indietro nervosamente “... solo tu puoi rammentare quella preghiera e richiamare così la tua spada...”
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Gillen sorrise e baciò le mani di Gwen.
“Credo si chiami Cronolabio...” disse lui “... tu non dici sempre che io sono il prescelto? Beh, allora non saranno quei lucertoloni troppo cresciuti a farmi la pelle, no?” Facendole l'occhiolino. |
Annuii ad Icarius e sorrisi, lieta che avesse avuto la mia stessa idea.
Idea che si rivelò giusta, perché quella pietra si sbriciolò, liberando il cunicolo. Poi avvertii distintamente che il freddo calava. "Che strano.." mormorai "Di solito se si apre un passaggio il freddo aumenta, no?" pensierosa "Che sia un freddo demoniaco, come quelle strane figure?" mormorai. "Io direi di percorrere il cunicolo.." proposi "Che ne pensi?". |
Eppure dovevo saperla. Mia madre me l'aveva spiegata bene.
Volevo sbattere la testa al muro, quando poi le ricordai. "Ci sono. Le ricordo!" dissi. Posizionai le mani, una per la preghiera e l'altra per impugnarla. "Stella di fuoco, bruci lontana. Sono io la tua padrona, vieni, di combattere è l'ora" dissi chiudendo gli occhi. Come mi aveva spiegato mia madre, sentì un forte calore nel mio petto, pari all'amore che provavo per Erien. La sentivo, la vedevo. Lei era parte di me. La vedevo sfrecciare lungo le strade, oltrepassando ogni cosa che incontrava. E alla fine, penetró il muro, arrivando dritta dove volevo che arrivasse: stretta nelle mie mani. Mi innebriai del suo calore. Il suo potere si era risvegliato facendola brillare, una stella che bruciava ardente pronta a combattere. Adesso avrei saputo difendere i miei amici senza alcun dubbio. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...8f80e7a000.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Cercai di sorridere un po' alla sua ironia, mentre baciava dolcemente le mie mani.
Istintivamente mi strinsi a lui. Avevo il disperato bisogno di un abbraccio in quel momento, non riuscivo a sopportare l'idea che rischiasse la vita, e per di piu aveva avuto anche la folle idea di aumentare il pericolo, cosa a cui mi sarei opposta sicuramente, finché non avessimo ritrovato tutti i pezzi. Mi importava di lui prima di ogni mostro del mondo, non lo avrei mai perso, mai. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si...” disse annuì Icarius a Clio “... anche io penso che questo freddo simboleggi qualcosa di oscuro, di demoniaco...”
I due poi decisero di calarsi nel cunicolo. Scesero così in profondità, fino a raggiungere un antro sotterraneo. La loro lampada illuminò quel luogo che sembrava desolato e dimenticato. Ad un tratto qualcosa brillò nel vuoto di quel posto. Due occhi freddi che li fissavano. https://lh3.googleusercontent.com/-a...NYNA/photo.jpg |
"Speriamo che l'aver risolto l'arcano lo abbia allontanato.." sorrisi ad Icarius, per poi seguirlo nel cunicolo.
Tutto era buio intorno a noi, mentre scendevamo sempre più giù, senza sapere bene dove stessimo andando. Ma poi scorgemmo qualcosa, qualcosa che ci fissava nell'oscurità. Due occhi freddi e luminosi. "Guarda.." sussurrai piano, sfiorando il braccio di Icarius, per poi indicare quegli strani occhi con un cenno del capo. Che cosa poteva mai essere? Mi aspettavo di tutto da quella rocca in realtà. |
Magicamente, come giunta dal nulla, davanti all'incredulità di Erien e di Oltram, la spada arrivò nelle mani di Nyoko.
“Ci sei riuscita...” disse Erien “... hai ricordato la preghiera!” Meravigliato e sorridente. |
La forza della spada ardeva in me, ma ciò non mi impedì di udire le parole di Erien.
"Si, ce l'ho fatta." dissi sorridente. Guardai la spada, era al mio totale comando. Feci affievolire la fiammata per poi correre da Erien e abbracciarlo. "Ora sarà tutto più semplice. Non li temo più quei maledetti. Possiamo fuggire" dissi indicando la voragine che aveva lasciato la spada. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Gillen strinse a sé Gwen per rassicurarla.
“Andrà tutto bene, piccola...” disse lui “... vedrai... ti prometto che andrà tutto bene...” “Cosa bisogna fare per indossare la corazza?” Chiese Selia. “Per ora nulla.” Il monaco. “Dobbiamo attendere il passaggio della cometa...” |
Annuii, col viso ancora sepolto nella sua camicia, nutrendomi del suo profumo.
Lo sapevo, ma come facevo comunque a stare tranquilla? Certo, non sarebbe stato da solo e avrebbe avuto una grossa mano dall'armatura, una volta completata, ma non riuscivo a star tranquilla. "Cosa accadrà dopo la cometa?" chiesi, ancora stretta a lui. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ehi...” disse Icarius puntando la lampada verso quegli occhi “... Chi è là?” Gridò.
Ma nessuno rispose. “Un momento...” mormorò lui, per poi avvicinarsi a quegli occhi misteriosi “... ma... è... un elmo...” guardandolo illuminato “... guarda, Clio... è un elmo...” https://lh3.googleusercontent.com/pr...GG=w426-h240-n |
“Si...” disse Erien a Nyoko “... ora facci uscire da qui, Nyoko... presto, prima che tornino quei dannati...”
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"Si" dissi ad Erien. Con la spada infuocata, riuscì senza fatica e senza fare troppo rumore, a ingrandire la voragine.
"Presto" dissi uscendo per prima per proteggere i miei amici. "Fate piano. Non devono scoprirci" dissi loro a bassa voce. Iniziammo così a correre lungo i corridoi. La mano salda sulla spada ai miei soli comandi, pronta a combattere in caso di pericolo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Al suo passaggio la corazza si desterà.” Disse il monaco a Gwen.
“Desterà?” Ripetè Gillen. “Che vuol dire? E' forse viva?” “In un certo senso si...” il religioso “... al suo passaggio la cometa rilascerà delle radiazioni particolari in grado di riaccendere le funzioni della corazza... solo allora sarà possibile indossarla...” |
Nessuno ripose alle parole di Icarius, e la luce illuminò quello che non era affatto una persona né uno spettro.
"Un elmo!" esclamai, esaltata. E non potevo non pensare alle parole di Emas, a quelle del negoziante, e alle vecchie leggende di Retania. "Non credi.." mormorai, avvicinandomi a quell'elmo di strana fattura "Che possa essere legato a Mia Amata?" pensierosa "Infondo è per questo che siamo qui, no? Magari è un altro pezzo delle armature dei Guardiani..." azzardai. Mi chiesi come avrebbe reagito Icarius, ma infondo sperai che capisse che tutto quello non poteva essere un caso. |
" Mi vengono sempre in mente le parole della profezia..." dissi piano a Gillen, anche se adesso era ovvio, ma non potevo fare a meno di pensarci.
Tuttavia ci aspettava una ricerca impegnativa da iniziare e sarebbe stato meglio metterci all'opera il prima possibile. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Nyoko allargò la fessura nel muro con la lama incandescente della sua spada, fino ad aprire un passaggio in grado di far passare tutti loro e fuggire.
Percorsero un corridoio, fino a giungere ad un androne laterale, sorvegliato da due soldati armati. “Accidenti, ci sono i soldati...” disse Erien. |
“Si, potrebbe essere...” disse Icarius osservando quel casco “... forse davvero è legato a quei vecchi miti... ma mi chiedo dove sia il resto della corazza?” Guardò Mia Amata. “Troppi misteri qui...” sbuffando “... a questo punto” rivolto a Clio “forse dovremmo portarcelo via, no?”
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“Anche io penso alla profezia...” disse Gillen a Gwen “... proprio per questo ho deciso di voler indossare questa corazza... però dobbiamo attendere l'arrivo della cometa...” si voltò verso il monaco “... sapete quando giungerà?”
“Fra tredici ore apparirà nei nostri cieli.” Svelò il monaco. |
Avremmo dovuto aspettare tredici ore prima dell'arrivo della cometa.
"Sì, ma tu non la indosserai incompleta, non se ne parla. A questo punto ci conviene sfruttare il tempo che abbiamo per trovare gli altri pezzi." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mi illuminai, nel vedere che Icarius finalmente capiva l'importanza di tutto quello.
"Sì, io credo di sì.." con aria speranzosa "Il resto della corazza magari è qui intorno, no?" pensierosa "Dovremmo provare a dare un'occhiata in giro, che ne dici?". Poi quelle parole sull'elmo. "Sì, direi di sì..." annuendo "Può sicuramente esserci utile.. e poi, se è legato a Mia Amata, qualcosa dovrà pur significare..". Risi piano a quelle parole, avvicinandomi a lui. "Credevo ti piacessero i misteri.." sussurrai piano, con voce calda, per poi sfiorargli dolcemente le labbra con un bacio "È ancora notte fonda.." sfiorandogli dolcemente il viso "Dove vuoi andare? Non sarebbe meglio aspettare l'alba?". |
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