Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 27-06-2019 23.56.13

Era buio e non poteva vederla mentre si spogliava, ma nella penombra Elv allungò una mano, toccando e sfiorando la gamba di Gwen, fino a risalure sul suo gluteo, che accarezzò piano.
Lei si tolse l'intimo e tornò a stendersi, ora completamente nuda come lui, sul corpo del bel professore, avvertendo ogni muscolo ora con ancora più sensibilità.
I due allora si baciarono lentamente.

Lady Gwen 28-06-2019 00.07.50

Sentii le sue carezze su di me, prima di sentire finalmente il suo corpo perfettamente a contatto col mio.
Mi piaceva il ritmo lento con cui ci baciavamo, ci prendevamo tutto il tempo per assaporarci, con calma e pazienza.
Un desiderio srotolato poco a poco, senza fretta.
Allora feci sollevare la sua schiena, volevo sentirlo mentre mi stringeva e volevo sentire ancor più le sue mani su di me.

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Guisgard 28-06-2019 00.11.58

Elv strinse a sè Gwen, avvolgendolacon le sue braccia forti, accarezzandole la schiena, le gambe, i glutei e risalendo con le mani fino al collo ed alle spalle di lei, mentre avvertiva sul suo petto accaldato e sudato i seni di lei.
Continuva a baciarla, piano, con malizia e desiderio, giocando con la lingua di Gwen.

Destresya 28-06-2019 00.12.52

Ridacchiai a quelle parole del robottino.
"Ah certo la mia astronave!" Scettiva ma incuriosita.
Beh se eravamo nel 2130 magari potevo anche essere una regina.
Era tutto assurdo ma divertente.
"Su, andiamo piccoletto!" A F22 "Fammi strada!".
Salutai il vecchio e mi diressi verso l'aeroporto.

Lady Gwen 28-06-2019 00.18.05

Mi strinse a sè, accarezzandomi ovunque, in maniera più profonda di quella che era stata la nostra prima notte, dove la calma era stata sopraffatta dal desiderio impellente.
Ma adesso ci prendevamo tutto il tempo, per soddisfare quel desiderio più soffuso.
Lasciai che mi scoprisse come io avevo fatto con lui e che attraversasse il mio corpo con le sue mani bellissime.

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Guisgard 28-06-2019 00.20.47

Era un purpureo e velato crepuscolo sopra al desolato deserto, caldo e silenzio quello che accolse Destresya ed il suo robottino fuori l'officina del meccanico.
In lontananza si stagliavano le antenne e le torri dello spazioporto e forse in un'oretta i due sarebbero arrivati.
Ed infatti a sera ormai inoltrata lei ed il droide arrivarono allo spazioporto.
Si vedevano alcuni operai intenti a scaricare delle casse ed a spostare dei silos, mentre le piste di atterraggio lampeggiavano di luci rosse, segno che a breve sarebbe atterrata qualche astronave.

Guisgard 28-06-2019 00.23.30

Elv continuava a baciare Gwen, mentre le sue mani, con le dita soffuse e sicure, sebbene calme e lente, ricoprivano di crezze la pelle liscia e calda di lei, scivolando sulle spalle, sul collo, lungo le spalle e poi la schiena, lambendo infine i sodi clutei della ragazza, con tocchi più sensuali, lungo la piega fra i glutei.
Senza però smettere di baciarla.

Lady Gwen 28-06-2019 00.31.43

Mi donava mille e più carezze, come guduriosi regali sulla mia pelle.
Ovunque, sul collo, sulle spalle, la schiena, fino ai glutei, forme incredibilmente morbide e tornite sotto le sue mani.
Gemetti sottovoce quando le sue mani si fecero più maliziose, desiderose, solcando la piega profonda dei glutei.
Le mie mani invece affondavano nei suoi capelli corvini, che si confondevano col buio oscuro e soffice della notte.

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Guisgard 28-06-2019 00.36.04

Continuava a baciare Gwen, mentre le sue dita affusolate ed esperte indugiarono a lungo sulla piega fra i glutei di lei, scendendo piano verso il basso, disegnando una carezza lenta e calda, fino a raggiungere la sua intimità e cominciando a sfiorarla più e più volte, piano, quasi dolcemente.

Destresya 28-06-2019 00.38.13

Mi guardavo attorno sempre più incuriosita, sembrava di stare su Xander con tutto quel Deserto è quella architettura po' datata.
Lo spazio porto era simile a molti altri che avevo visto e le luci rosse sulla pista di atterraggio mi facevano ripensare alle parole di F22, ovvero che di lì a poco sarebbe arrivata la mia astronave.
Per quanto la cosa sembrasse assurda volevo ormai andare fino in fondo a quella faccenda.
Mi rivolsi Allora al robottino: " Quando arriverà la mia astronave?" Gli chiesi.


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