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Elv era lì, steso in quel letto e senza conoscenza.
"E' stato aggredito da un uomo sicuramente molto forte..." disse il medico a Gwen "... ma si sa, la pazzia moltiplica le forze... lei è una sua conoscente? Ha possibilità di avvertire i suoi familiari?" |
Continuavo ad accarezzargli il viso ed i capelli neri, seguendo con le dita il suo bellissimo profilo.
Ascoltai le parole del medico senza staccarmi da lui, nè con gli occhi nè con le dita che lo accarezzavano. Volevo approfittare di ogni istante finché ero qui. Non credevo tuttavia che si trattasse di un pazzo criminale, na questo lo sapevamo solo noi due. Scossi piano la testa alla domanda, osservando come una ciocca gli ricadeva sulla fronte. "No... Sono arrivata qui ieri pomeriggio..." risposi piano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Capisco..." disse il medico a Gwen "... le lascio altri pochi minuti, poi dovrà andar via, signorina. Potrà vederlo domattina." Per poi allontanarsi e lasciare Gwen sola con Elv.
Lui era in quel letto, senza conoscenza e con un volto tinto da un pallore quasi mortale. Ma ad un tratto aprì gli occhi. http://66.media.tumblr.com/6e60b2012...0vkjo1_500.gif |
Annuii, ringraziando il medico per avermi concesso di restare un po' di più.
Era pallido, di un pallore cadaverico ed era ancora inerme, steso sul lettino. Sobbalzai quando di colpo aprì gli occhi e feci un salto indietreggiando, trattenendo a stento un urlo. Ma... Cosa stava succedendo? Cos'era quell'essere al posto del dottore? Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il ristorante era molto diverso da ciò cui ero abituata.
Solitamente frequentavo posti alla moda, eleganti, decorati seguendo le ultime tendenze del design più moderno. Di certo non avevo mai visto un arredamento il cui pezzo forte erano timoni sulle porte. Sebbene così lontano dai miei gusti, il ristorantino aveva in qualche modo un suo fascino caratteristico. “ Il vino bianco va benissimo. Ottimo, adoro il pesce.” Aprendo il menu e iniziando a scandagliare le diverse pietanze proposte dallo chef. “Vorrei sapere se avete un piatto del giorno.” Chiesi al cameriere, volendo davvero approfittare della vicinanza con il mare per avere il pesce più fresco possibile. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Mi preparai per andare dal padrone, sentivo rumori nel salone e indossai un vestito nero sempre a tubino, le calze a rete e i tacchi a spillo.
Mi truccai e scesi le scale verso la sua voce che mi portava da lui. https://popcorntv.it/uploads/files/f...improvviso.jpg |
I suoi occhi erano profondi e feroci, simili a quelli di una belva animata da un odio primordiale.
Il suo volto appariva alterato da lineamenti mostruosi, la sua espressione era di pura malvagità. Elv mostrò i suoi denti aguzzi, la bava alla bocca ed i muscoli tutti tesi, pronti ad aggredire Gwen. Così fu. Le saltò addosso e cominciò a maciullarne le carni... Allora la ragazza si svegliò di colpo. Era agitata. Dopo qualche istante comprese di essere nella sua camera d'albergo e di aver solo sognato. Era ancora buio e diverse voci giungevano dal fuori, dallo spiazzo davanti all'albergo. |
“Non abbiamo pietanze fisse” disse il cameriere a Dacey “poichè i piatti dipendono dal pescato del giorno. Stasera consigliamo quindi ai nostri clienti una frittura mista di calamari, triglie e gamberi rossi, accompagnata da un misto di verdure saltate ed insaporite con una nostra ricetta tipica a base di zenzero, limone e gelatina di alghe caramellate.” Sorridendo.
“Sembra delizioso.” Annuendo Asso. |
Altea, truccata e vestita in maniera molto sensuale, scese nel salone, trovando il suo padrone seduto in una poltrona ed il maggiordomo a servirgli del liquore.
Il signore del palazzo indossava un abito pregevole che magnificava la sua figura aitante e slanciata, ma dotata anche di un'eleganza non comune. Indossava una maschera diversa, che lasciava parte del viso scoperta, con lineamenti ben fatti ed i capelli scuri liberi e senza più nulla che ne orientasse la piega. “Vieni pure, cara...” disse a lei senza voltarsi. https://i.pinimg.com/originals/30/ad...976f61e67e.jpg |
Il suo viso era trasfigurato, simile ad una belva, i muscoli completamente tesi e le labbra arricciate a scoprire i denti che affondarono nelle mie carni per sbranarmi.
Proprio nel momento in cui mi svegliai. Rimasi col fiato corto a lungo, sudando freddo, seduta in mezzo al letto. Cercai di calmarmi ancora sconvolta, sollevata che fosse stato tutto un sogno e che lui non fosse in ospedale. Ma poi, sentii delle voci giungere da fuori, dallo spiazzo antistante l'albergo. Mi alzai allora dal letto e mi affacciai per capire. |
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