![]() |
“Già...” disse Icarius annuendo a Clio.
L'auto continuava a girare per le strade rese così caotiche da quegli strani accadimenti. Poi ad un tratto la mano di lui nell'inserire la marcia sfiorò la coscia di lei, casualmente. |
"Non penso che debba interessare agli altri il modo in cui il e il mio ragazzo ci comportiamo reciprocamente" ribattei scocciata.
Quasi sospirai di sollievo quando li mandò via, ma non se ne andarono. "Plus. Elv Plus" aggiunsi, con tono secco, sperando che se ne andassero. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tutto intorno a noi era caos, non c'era una sola cosa nel mondo chiuso fuori dalla macchina che stesse al suo posto.
Eppure, ero distratta, per quanto assurdo potesse sembrare distrarsi davanti a uno spettacolo simile. Eppure continuavo a voltarmi verso il sedile accanto al mio, osservando di tanto l'espressione così azzurra e intensa di Icarius e cercando di indovinare i suoi pensieri. Ah, sicuramente più concentrati dei tuoi, questo sicuro... Sì, lui sembrava assorto da quegli strani fenomeni, non come me che ero rapita e distratta dalla sua presenza, dalle sensazioni che mi dava la sua vicinanza. Quella mano così vicina che mi ossessionava, quegli occhi che catturavano continuamente il mio sguardo, quel sorriso che mi lanciava di tanto in tanto facendomi fare mille congetture su cosa stesse pensando, cosa stesse provando, quali emozioni albergassero nel suo animo, cosa si nascondesse dietro quell'azzurro e cosa nascondesse quel sorriso. Ero lì, persa in quelle sensazioni, quando sentii un leggero contatto e per poco non sussultai. La sua mano, proprio come la mia poco prima, nel cambiare marcia mi aveva sfiorato. Tuttavia stavolta aveva trovato la mia coscia avvolta nella leggera calza di seta, e la mia pelle si infiammò all'istante. Quel calore, quel brivido, quell'intenso fremito non si limitò alla coscia, ma salì sempre più fino a raggiungere le parti più segrete del mio essere, facendomi spalancare gli occhi per lo stupore. Possibile? Possibile che un simile sfioramento fortuito potesse tanto? Mi voltai per un istante a cercare l'azzurro intenso degli occhi di Icarius, con le gote lievemente arrossate, e solo allora mi accorsi che avevo preso la sua mano tra le mie. Così, senza pensarci, senza rendermene conto, senza badarci quasi. Avevo preso quella mano tra le mie, come fosse la cosa più normale del mondo. E forse... chissà, magari lo era davvero. |
“E' affar nostro se poi dopo una lite una ragazza tenta il suicidio.” Disse seccamente il poliziotto.
Poi Gwen rivelò il nome completo di Elv. “Bene, lo cercheremo.” Il poliziotto. Poi col suo compagno andarono via. “Ora cerca di riposare.” Il medico a Gwen. |
Clio prese la mano di Icarius nella sua, così senza accorgersene.
Lui allora si voltò a guardarla, con i suoi occhi chiari e profondi. La guardò a lungo, senza dire nulla. |
Guardai il poliziotto in tralice.
Per un attimo, ebbi paura quando disse che lo avrebbero cercato, ma in effetti non avevo detto nulla di pericoloso o compromette, dunque non dovevo preoccuparmi. Tuttavia, quando fui sola, non riuscii ad allontanare l'ansia e la paura che potessero fargli qualcosa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tutti andarono via, anche il medico e Gwen restò da sola nella sua stanza.
Era quasi Mezzogiorno e fuori il cielo era cupo, malinconico e grigio. Un grigio innaturale, inquietante. |
Avrei detto che fosse Mezzogiorno, anche se il Sole non era visibile.
Il cielo era cupo, innaturale, inquietante. Come quando lui era andato via e tutto questo era iniziato. Mi mancava che mi stringesse, mi mancava potermi avvicinare a lui e baciarlo dolcemente. Mi mancava terribilmente. Sospirai rassegnata abbassando la testa sul cuscino quando sentii scorrere le prime lacrime, ma forse, sarebbe stato meglio sfogarmi piuttosto che tenermi tutto dentro. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La tristezza, lo sconforto, la solitudine attanagliarono il cuore di Gwen, mentre la luce di quel giorno grigio lambiva la stanza.
Restare lì non avrebbe risolto nulla, né avrebbe riportato Elv da lei. Questo Gwen lo sapeva bene. |
Sapevo che non avrei trovato Elv rimanendo qui, ma a quanto pareva il dottore doveva dare il suo permesso.
Decisi comunque di tentare. Mi asciugai le lacrime e poi tirai il campanello per sapere se finalmente potevo andarmene da qui. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 06.51.12. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli