Camelot, la patria della cavalleria

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elisabeth 27-05-2015 19.41.31

Odore...di ferro e Olio....X78.....sorrisi ed aprii gli occhi...." Il mio Cavaliere....cromato....dovi perdonarmi, ma non ho mai assistito ad una scena del genere.....ma dimmi ......cosa e' successo...."......

Guisgard 27-05-2015 19.47.51

Altea lasciò il castello senza neanche dare il tempo a Pepino di dire una parola.
Tornò verso la città e si fermò presso una locanda.
“Si, in effetti ci servirebbe una cameriera...” disse il locandiere, tipo rozzo e dall'apparenza burbero “... soprattutto di notte, visto la maggior parte della gente viene allora ad ubriacarsi. Se vi interessa potete iniziare stanotte stessa.”

Guisgard 27-05-2015 19.48.37

Clio continuava ad ascoltare.
“La gabbianella blu...” disse un bambino, come a ripetere ciò che la suora aveva detto “... io non l'ho mai vista...”
“Ti ho detto...” fece la suora “... se sarai bravo, se lo sarete tutti, allora la vedrete...”
“Ha una spada magica, vero?” Un altro di quei bambini.
“Si, una spada magica, forgiata da un fiore...” annuì la suora “... una spada che lui solo può impugnare... una spada fatta di ferro e di fuoco.”
“Ha un nome quella spada?” Domandò uno dei piccoli.
“Si, Mia Amata...” rivelò la suora.
“Con quella combatte gli uomini del Primo Ministro?” Un altro dei bambini.
“Si...” rispose la religiosa “... e dal nome si comprende come lui ami l'Amore, quello vero... perciò si batte, per dare agli altri ciò che una terribile maledizione gli ha tolto...”

Guisgard 27-05-2015 19.49.19

“Andremo in città.” Disse Ilamei a Gwen. “Devo fare delle compere.”
Presero la carrozza e lasciarono il palazzo.
La città era come al solito animata dalla variegata umanità che la popolava, vivacizzata dalle botteghe e dai mercatini lungo le strade.
La carrozza si fermò davanti ad una sartoria, dove Ilamei aveva ordinato delle stoffe da far poi confezionare.
Ma una volta scese, Gwen notò, in un vicoletto, una locanda dal chiaro stile piratesco, sulla cui insegna era inciso il nome:

“La Tana dello Sparviero”

Guisgard 27-05-2015 19.49.58

“I militari di Maruania” disse X78 ad Elisabeth “hanno perquisito il battello palmo a palmo, ma senza trovare nulla. E sono poi andati via, per fortuna. Si, siamo stati davvero fortunati. Sia noi, che i due clandestini.”

Clio 27-05-2015 19.52.32

Non riuscivo a capire dove finisse la favola e dove iniziasse la realtà.
Una spada magica, addirittura?
La cosa si faceva davvero interessante.
Poteva benissimo essere il Falco, dopotutto, lui aiutava gli innamorati.
Dunque una maledizione..
Una maledizione che priva.. dell'Amore?
Oh, che cosa inquietante.
Può esistere destino peggiore?
Però era davvero nobile che volesse donare agli altri ciò che a lui era stato negato.
Sempre che fosse possibile, negare l'Amore.
Mi chiesi quanto ci fosse di vero in tutto quello.
Perché di certo era una storia avvincente e appassionante.
Chissà se avrei scoperto altro.

elisabeth 27-05-2015 19.52.33

Bene....le nove Donne stavano tessendo per rafforzare lamia energia......" Avete fatto uscire la ragazza dalla cassa......? "........

Altea 27-05-2015 19.52.44

"Sta bene" risposi...tanto pure a quel Icarius non era interessato nulla di me..capisco lo scherzare ma eravamo uniti contro il marchese e lui..mi aveva lasciata senza dirmi nulla...lasciandomi a Pepino, senza un saluto e una indifferenza fredda..deglutii, stavo davvero male..vedi ad affezionarti alle persone..stupida.."Ditemi dove iniziare e una cosa sia chiara...non voglio mani addosso dai clienti, sono qui per lavorare".
Presi dei vassoi con pinte di birre e iniziai a servire..avevo fatto tanti lavori in vita mia...eccomi qui...sola...avevo perso la mia comitiva e preso un abbaglio con quel Icarius..l' importante mi desse da dormire, era chiaro di me non gliene importava nulla...dopo aver ripreso il suo maniero.

Lady Gwen 27-05-2015 20.04.45

Andammo in citta`. Arrivammo in una sartoria, poiche` la contessa aveva ordinato delle stoffe da far confezionare.
Mentre entravamo, vidi di sfuggita una locanda e sobbalzai. Il suo nome era "La Tana dello Sparviero" e il suo stile era chiaramente piratesco. Pensai immediatamente al libro, ma mi riscossi subito, affrettandomi ad entrare e raggiungere la contessa.



http://www.lucatarlazzi.com/public/Taverna-Pirati.jpg

Guisgard 28-05-2015 00.37.45

E mentre Clio ascoltava le parole della suora su quella favola, qualcuno bussò alla porta della stanza.
“Clio, sono io, Fria...” disse l'attrice dall'altra parte della porta “... come stai? Noi abbiamo concluso la lettura della novella e si era pensato di uscire un po' a svagarsi. Almeno visiteremo un po' la campagna. Ti va di venire?”


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