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Sorrisi a quelle parole del diacono.
"Una maschera nera..." Annuendo "Interessante...". Più parlava più sembrava stesse descrivendo il Narciso Nero. Che il capo di quella banda volesse incolpare lui? No era impossibile, tutti lo avevano visto combattere quegli uomini. "Una spada?" Pensierosa "Aveva qualcosa di particolare? Non so, l'elsa lavorata, qualche simbolo, oppure il fodero ricamato... Qualunque cosa può essere importante". |
“Non c'è che dire, è un bel mistero...” disse Theris a Gwen “... il professor Ordifren dice che questo genere si cose porta poi alla superstizione popolare... non per niente la gente creda davvero ci sia un qualcosa di soprannaturale dietro questa faccenda..”
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"Ah questo è sicuro, sono d'accordo con lui. Ecco perché poi certe cose rimangono insolute, perché la polizia o altri si fanno allontanare da queste superstizioni e non vanno a fondo..." sospirai.
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“Si, credo che questo Guisgard de'Taddei sia anche un collezionista, oltre che un venditore...” disse Seth a Nyoko “... comunque tu hai un grande dono... unico e straordinario... vedere i propri sogni per poi animarli... dovresti esserne conscia.” Fissandola.
C'erano armi ovunque e molti clienti erano già giunti. “Dimmi...” Seth “... non percepisci nulla? Non senti l'ispirazione per dipingere?” |
“Venite, vi porto dal signor Bafon...” disse l'uomo ad Altea, per poi condurla dove si trovava l'anziano collaboratore di Guisgard.
“Madama...” Bafon “... come posso aiutarvi?” |
E'hiss e Gaynor restarono così, per lunghi istanti, stretti l'una all'altro.
“Allora, per quel che può valere, posso dirti che davvero io non sono un assassino...” disse piano lui “... non avrei mai potuto uccidere una ragazza indifesa... mai...” con tono cupo. |
Guisgard de' Taddei... Ripetei nella mia mente quel nome, cercando di ricordarlo. Erano belle le sue parole, ma ancora non riuscivo ad apprezzare quel dono.
"no..." dissi evitando il suo sguardo... "non riesco a percepire niente..." mi guardai in torno e mi accorsi solo in quel momento del gran numero di gente che fosse lì presente. Ne avevo viste di tanta gente, ma solo dall'alto. Adesso potevo stare in mezzo alle persone, ma non del tutto libera. Continuai a guardare le armi, persa nell'amico, cercando qualcosa che non trovavo. |
“Era una spada straniera ora che ci penso...” il Diacono a Vivian “... di manifattura straniera... ne sono certo, perchè sull'elsa aveva strane incisioni che nessun artigiano o fabbro Afragolignonese realizzerebbe mai per una nostra spada...”
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“Bene.” Disse soddisfatto Theris a Gwen. “La pensiamo allo stesso modo... ora non ci resta che decidere quando andare alla chiesetta... comunque il giornale dice che sorge su un terreno isolato...”
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Sorrisi a quelle parole.
"Questo è un grande indizio..." sorridendo "Una spada straniera con delle incisioni..." pensierosa "E ditemi, vi sembrava di più.. orientale, oppure non so, proveniente dai paesi del nord? Oppure altro... così, a vostra impressione..". |
Sorrisi a Theris e poi annuii.
"Possiamo andarci subito, e comunque sì, si trova nel cuore della brughiera e il portone è chiuso, sbarrato, è impossibile entrarci." Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Nyoko e Seth continuarono a passeggiare nei padiglioni, tra armi di ogni genere e clienti che ora affollavano quel luogo sensibilmente.
“Certo che alcune armi sono proprio buffe...” disse divertito Seth “... dimmi, sei stanca di camminare qui tra la folla?” A Nyoko. “Preferisci uscire e mangiare qualcosa? Magari con lo stomaco pieno l'ispirazione viene prima.” Sorridendo. |
Non sapevo come dire a Seth che ero lì solo a causa di Wolfetta. Non potevo prendere l'ispirazione, ai miei sogni non serviva a nulla, l'ispirazione. Ma avevo paura. Che sarebbe successo se gli avessi raccontato tutto? Potevo fidarmi di lui? Mentire non mi riusciva facile, non né ero mai stata capace.
"ecco..." dissi balbettando e stuzzicandomi le dita, "veramente non so... Non ho molto appetito..." dissi senza guardarlo negli occhi. |
Quando le mani del dottore presero a sfiorarmi il corpo aprii gli occhi. Stava succedendo tutto così velocemente, troppo.
Il bacio era stato l'inizio, insieme al confessare la verità, ma non potevo cancellare ricordi e paure di anni in una sola notte. Non potevo dimenticare il dolore e la violenza e in quel momento, quando lui prese a toccarmi, fu a quello che pensai. Perché era tutto ciò che conoscevo. " Mi aspetterai" prendendola come una promessa ancora sulle labbra dell'uomo. Mi allontanai di qualche centimetro dal suo viso, mi sentivo accaldata e confusa, come se un uragano mi avesse investita. " Senza più fantasmi..." Ripetendo le sue parole, sembrava una prospettiva così lontana eppure così bella.Lo guardai, chiedendomi se sarebbe stato in grado di farmi andare avanti , lasciando il passato alle spalle. Non avevo certezze e l'unica cosa che potevo fare era fidarmi. Sperando di non soffrire ancora. Presi le sue mani, tenendole tra le mie. Anche una parte di me lo desiderava, in quel momento stesso ma il mio cervello mi teneva vigile e razionale. Era era troppo presto. " Lo sarò... Sarò tua, completamente...senza i vecchi ricordi a fare da ostacolo. Sarò tua, non appena mi avrai guarito il mio antico dolore" Ancora faticavo a credere che un uomo potesse volere una donna distrutta, una assassina, una schiava ... Eppure i suoi occhi non mentivamo, come non mentivano le sue parole. Tornai vicino al suo volto e lo baciai, fu un bacio più casto dei precedenti, serviva a suggellare le mie parole. |
Aprii gli occhi verdi.. non volevo essere invadente anche se sapevo tra me e Bafon era nata una sorta quasi di amicizia o rispetto reciproco.
Mi guardai attorno..questo Palazzo dei Gigli celava misteri..come il dipinto e chissà quanto altro. Mi bloccai un attimo...perchè Guisgard teneva quel narciso nel dipinto? Forse faceva parte della setta degli spadaccini?..no impossibile aveva detto lui era solo un collezionista e non sapeva usare le armi e poi non si spiegava il fatto di avere una guardia personale..oh, e dove era lui mentre il Narciso Nero si batteva?Pure la scorsa volta mancava...è vero..che stranezza. Ma i miei pensieri svanirono alla vista di Bafon che salutai cordialmente.."Milord Bafon..sempre un piacere..scusate non volevo fare una incursione..è che ho un appuntamento con Lord Guisgard alle 8 di stasera ma dovrei parlare con lui di una fatto personale lui conosce..oh, nessuno screzio..solo volevo chiarire alcune cose per non rovinare la cena" e sorrisi all' anziano uomo "Sapete se tarderà ad arrivare? Perchè avevo pensato di incontrarlo qui alla Taddeus, o se voleva ne potevamo parlare in un pranzo o un thè o un drink prima della cena...ma mi sembra troppo..lui è sempre sfuggevole e io devo sempre andare a tentativi con lui" ridendo..per poi accarezzare dei petali di rosa vicino pensierosa.."Ditemi, Lord Taddei è stato in Oriente? In che zona...pure io e Antone eravamo laggiù per un periodo e sono rimasta affascinata da quei posti, tanto ho voluto avere la mia stanza come una principessa delle Mille e una Notte..anche se sono solo una semplice Altea de Bastian" e il mio viso si rattristò. |
"Non ho mai creduto che tu fossi un assassino, nemmeno per un istante..." gli risposi sciogliendomi dal suo abbraccio, ma solo per condurlo verso il piccolo divano alle nostre spalle.
"Vieni, sediamoci... raccontami tutta la storia, ti prometto che ti aiuterò a venirne a capo. Non sopporto l'idea che tu resti marchiato a vita per un delitto che non hai commesso..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Non sono un esperto di armi” disse il Diacono a Vivian “ma ho girato un po' il mondo come missionario e posso dire che quel genere di incisioni le ho incontrate fra i nobili ed i militari dei paesi nordici...”
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Sorrisi a quelle parole del diacono.
Avevamo sicuramente molte informazioni. "Vi ringrazio, Emmanuele, di aver condiviso con noi questi dettagli.." Sorridendo "Sono molto più di quanto abbiamo raccolto in questi ultimi giorni.." Fissando il diacono con gratitudine "C'è qualche altro particolare che vi viene in mente?". |
“Allora” disse Theris a Gwen “forse ci occorrerà qualcuno che ci accompagni e che magari possa accedere nella chiesa... altrimenti rischiamo di restare fuori senza scoprire nulla...”
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Dacey si allontanò e le loro labbra si staccarono, con Misk che si abbandonò ad un sospiro quasi simile ad un gemito.
Poi le loro mani si strinsero. “Fermarsi ora è una sofferenza...” disse “... guardandoti così bella, accaldata... gli occhi luminosi, le gote arrossate... ma se servirà a farti comprendere che ti aspetterò sempre, allora si...” Lei lo baciò, in modo più casto. Ed il Sole cominciò a filtrare dalle tendine sui loro volti. |
"Io ho conosciuto il sacerdote che apre quella chiesa una volta l'anno, possiamo chiedere a lui."
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“In verità” disse Bafon ad Altea “il Capo non ha lasciato detto nulla circa il suo ritorno, ma non credo tarderà. In Oriente? Lui è stato in Giappone e nelle Indie, madama.”
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Annuii piano alle sue parole così cariche di sentimento e promesse.
Anche per me non era stato facile non cedere agli impulsi ma cappi di aver fatto la cosa migliore. Era una prova, per entrambi, per comprendere se davvero poteva funzionare tra noi. " Non sarà sempre...solo un po', voglio avere prima l'occasione di conoscerti meglio" cercai di spiegare senza lasciare le sue mani. Ormai la notte era passata e il sole dava i primi segni della sua luminosa presenza. " Non posso dimenticare il mio passato, sarà sempre un monito per me, per questo ci sto andando cauta anche se...sento di potermi fidare, come mai prima" Avrei voluto baciarlo ancora ma sarebbe stato crudele tentarlo ancora. |
“Se anche ti raccontassi tutto” disse E'hiss a Gaynor “tu poi cosa faresti? No, finirei per mettere in pericolo anche te... Viola è morta a causa mia... ed io non voglio altro sangue innocente sulla mia coscienza...”
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"In India e Giappone" dissi pensierosa.."Si, pure noi siamo andati laggiù oltre i Paesi sul Mediterraneo...è sono rimasta affascinata da quei posti, la loro cultura..."...coincidenze? "E forse laggiù ha ingaggiato la guardia del corpo, sapete..ieri vi era troppa folla eppure volevo esprimere un mio parere, che restò nella mia mente, ad Ozillon...perchè qui alla Taddeus agiscono in gruppo mentre a casa mia venne un uomo solo ... anzi la mia governante disse un fantasma addirittura sospeso...e pure nei musei..deve essere un gruppo organizzato bene" alzai le spalle "Indagherà la polizia...quindi secondo voi posso aspettarlo?Magari posso prendere un caffè forte e se non arriva tornerò stasera" cordialmente.
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“Per ora no...” disse il Diacono a Vivian “... credo di avervi raccontato tutto... se ricorderò altro vi contatterò io stesso, dopo aver chiamato anche la polizia si intende.”
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“Credi” disse Theris a Gwen, mentre si vestiva “che il sacerdote ci condurrà? Magari...” ridendo “... gli faremo un'offerta per gli orfanelli.” Sarcastico. “Il professor Ordifren mi ha insegnato a diffidare dai chierici.”
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"Se mi raccontassi tutto, io potrei aiutarti..." gli dissi in tono accorato, prendendogli le mani fra le mie "A me non accadrà nulla, stai tranquillo. Ho delle conoscenze e soprattutto delle capacità che mi permetteranno di far salire a galla la verità... fidati di me, dammi l'anello mancante per collegare Viola agli Illuministici..."
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"Molto divertente..." dissi sarcastica, alzando gli occhi al cielo "Credo che possiamo fidarci, in fondo ieri l'ho accompagnato alla chiesetta e mi è sembrato disponibile..." alzando le spalle.
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Il dito di Misk, leggero e dolce, accarezzò le labbra di Dacey, quasi ad impedirle di aggiungere altro.
“Non mi devi alcuna spiegazione...” disse fissandola “... ti aspetterò... e se fosse necessario ti rincorrerei anche in capo al mondo, amandoti in silenzio fino alla fine dei miei giorni...” sorridendole “... ora cerca di riposare un po'... qui sarai al sicuro, il palazzo è inaccessibile... io tornerò più tardi...” un'ultima carezza ed uscì dalla stanza. |
Sorrisi al Diacono.
"Vi sono davvero grata..." Alzandomi e porgendogli la mano. Lasciai così la sacristia, cercando il Narciso Nero. Ero curiosa di sapere che cosa aveva trovato lui, e ansiosa di raccontargli cosa avevo trovato io. |
Rimasi molto colpita, non credevo possibile una tale devozione.
Non parlai ma bastò il mio sorriso. Lo guardai uscire e quindi mi misi a letto anche se non riuscii a chiudere occhio. Troppi pensieri affollavano la mente. |
“Siete un'amica del Capo, madama” disse Bafon ad Altea “e le sue amiche possono aspettarlo qui senza problemi. Vi faccio portare da bere nell'attesa?”
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Arrossi leggermente a quelle parole e sorrisi.."Grazie..si, prendo volentieri un caffè forte ma con un pò di latte...ho bisogno di una buona carica..di notte dormo sempre con la tensione qualcuno potrebbe tornare". Le parole di Bafon mi riempirono il cuore e finalmente passò la sensazione di disagio.
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E'hiss si accese una sigaretta.
“Accadde anni fa...” disse “... non sono sempre stato il padrone di un locale notturno... in passato era un militare e fui inviato segretamente dal governo imperiale all'estero, per indagare su alcuni furti ed omicidi legati ad opere conservate in chiese e monasteri... scoprii che il tutto risaliva ad una feroce banda di fanatici anticlericali... gli Illuministici... ne catturai qualcuno, senza riuscire però a scoprire molto sui vertici della loro banda... nel frattempo incontrai Viola e ci innamorammo... ma commisi l'errore di sottovalutare il loro odio per me... la uccisero per colpire me... non riuscii mai a provarlo e le accuse paradossalmente caddero su di me...” a Gaynor. https://reneelouise21.files.wordpres...k-red-dust.gif |
“E sia.” disse Theris sorridendo a Gwen. “Andiamo dunque ad incontrare questo sacerdote.”
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Vivian uscì dalla Sacrestia, tornando nella chiesa.
Si accorse così di una figura inginocchiata a pregare davanti all'Altare. Era il Narciso Nero. |
Dacey restò sola, senza però riuscire a chiudere occhio.
Trascorse un'ora e da fuori, si udivano vari rumori. Il palazzo si era svegliato al nuovo giorno ormai. |
Lo vidi, inginocchiato a pregare e la mia mente volò a qualche sera prima, quando avevo seguito senza volerlo Guisgard nelle cappella.
Potevo ancora sentire il tono della sua voce, rimbombare intorno a me. Quanti tormenti dovevano affollare la sua mente. Non avevo intenzione di disturbarlo mentre pregava, così restai in disparte, ad aspettare. |
Bafon annuì e poco dopo un domestico portò il caffè macchiato alla bella vedova, accompagnato da dei pasticcini.
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