Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Piazzale (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=21)
-   -   Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina) (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2251)

Clio 26-11-2014 02.07.32

Ascoltai la scena in silenzio.
Ci avrebbero offerto ospitalità, ma le ultime due tappe non si erano rivelate un affare. Guisgard si girò verso di noi, e io mi limitai ad alzare le spalle.
"Sei tu il capo.." Dissi soltanto.

Altea 26-11-2014 14.43.59

Ascoltai attentamente il discorso tra quegli uomini e Guisgard e sorrisi leggermente, poi il capitano chiese a me e Clio e agli altri consiglio, udii le parole di Clio e sospirai e mi voltai verso Guisgard ma seria e freddamente ma parlai senza quegli uomini sentissero.."Ti stupisci un barone chiuda un territorio per avere una zona di caccia..sai quante zone chiuse vi sono a Capomazda, a Corte..io amavo andarci a cavallo..Guisgard se vuoi essere Duca non ti devi stupire perchè saranno tue..e avrai molto altro e pure i dolori e quelli dei tuoi sudditi ma non è momento di parlarne..su cosa ti riserverà anche perchè io non sono nessuna per dirti come è la vita a Corte ovvero quella vita che ti spetterebbe" rimasi un attimo in silenzio e ripresi "Mi sembra non si possa andare avanti, e se tornando indietro trovassimo Burmid o la Ammiraglia? Non avremmo via di uscita..saremmo come topi chiusi in trappola..però dovremmo fare in modo di convincere questo barone ad aiutarci a proseguire..poi spetta a te decidere ovviamente" e mi voltai di nuovo guardando quella atmosfera plumbea che era calata mentre mi scaldavo le braccia con le mani..era forse una altra prova?

Guisgard 26-11-2014 16.36.21

Clio ed Altea avevano esternato il loro pensiero.
Poi Guisgard chiese consiglio anche agli altri.
“Lady Altea forse ha ragione.” Disse Irko. “Continuare è impossibile e alzarci in volo vorrebbe dire sfidare la nebbia. Ed il tempo comunque non promette nulla di buono.” Aveva infatti cominciato a piovere, rendendo vaga e sinistra l'atmosfera su quella piana.
“Anche io la penso come loro...” fece Palos “... magari poi davvero questo barone ci consentirà di proseguire. Dopotutto non siamo bracconieri.”
“E sia...” annuì Guisgard “... scenderò a terra con un paio di voi e parlerò col barone, ringraziandolo per l'ospitalità comunque offertaci. Vi sono volontari che vogliono vedere questa Nuova Casalis?” Chiese poi ai suoi.

Clio 26-11-2014 16.42.32

Annuii, sorridendo appena.
"Andiamo a vedere questa Nuova Casalis.." allargai appena le braccia "Io ci sto..".

Altea 26-11-2014 16.51.51

Una fitta pioggerellina aveva iniziato a scendere e la nebbia sembrava avvolgere tutto in una coltre ovattata, sentii il parere degli altri membri e poi guardai Guisgard.."Se vuoi ovvio..non mi tiro indietro".

Guisgard 26-11-2014 17.16.21

“Bene...” disse Guisgard “... allora scenderò a terra con Clio ed Altea.”
“Non è meglio portarsi dietro anche uno di noi?” Fissandolo Irko.
“Non mi sembra che questa gente sia ostile.” Fece il presunto Taddeide.
“Io non mi fido di nessuno.” Mormorò Palos. “Dunque non mi meraviglierei se ci fosse sotto qualcosa...”
“Del tipo?” Chiese Guisgard.
“Non siamo molto distanti dalla capitale...” spiegò Palos “... chi ci dice che Dominus non abbia messo una taglia sulla tua testa? Magari questo barone pensa di aver fatto il colpo grosso avendoti trovato sulla sua terra.”
“Dominus vuole solo che noi gli si porti il Fiore Azzurro...” mormorò il presunto discendente di Ardea.
“Tu sei il primo a credere che baratterebbe tutto pur di avere la tua testa.” Replicò Palos.
“Sono d'accordo con Palos.” Intervenne Miseria.
“Si, a Dominus interessa solo tenersi il suo seggio.” Annuì Irko.
“E sia, miei pedanti compagni...” sorridendo Guisgard “... avanti, chi vuol farsi un giro a terra con noi?”
“Io.” Disse Ammone.
“Ehi, perchè non io allora!” Sbottò Pepe.
“Voi due siete già stati a terra.” Disse Palos. “Dunque ora tocca a me scendere dalla nave.”
“E se dovessimo aver bisogno del vascello come l'ultima volta?” Guardandolo l'Ardeide. “Chi lo guiderà fino a noi?”
“Irko.” Rispose Palos.
“Da solo non posso far muovere la Santa Caterina.” Disse il Rosso.
“Sono destinato allora ad essere murato vivo sulla nave...” sbuffò Palos.
“Puoi sempre istruire qualcuno a sostituirti.” Ridendo Guisgard.
“Già...” scuotendo il capo Palos.
“Verrà Cid con noi.” Sentenziò il capitano.
“Io?” Esclamò il ragazzino. “Grazie, capitano!”
“Ma è solo un ragazzino!” Sorpreso Palos.
“Ce la caveremo.” Con fare sicuro Guisgard.
“Mah...” perplesso Palos.
“L'eroe, le due belle, il ragazzino...” disse Pepe “... manca la simpatica canaglia. Dunque io.”
“No, manco io.” Deciso Ammone.
“Faremo così...” zittendo tutti il capitano “... andremo io, Clio, Altea e Cid. Mentre Pepe e Ammone ci seguiranno a debita distanza. Se poi tarderemo o noteranno qualcosa di strano, allora verranno a cercarci.”
“Si, buona idea.” Annuendo Pepe.
“Su, prepariamoci a scendere a terra.” Guisgard agli altri.

Altea 26-11-2014 17.22.34

Annuii verso gli uomini "Infatti hanno ragione Guisgard, abbiamo già rischiato le altre passate volte e non è conveniente andare soli..e ricordati Mia Amata..anche se quel barone potrebbe chiedersi come fai ad averla, ovvio..tutti qui la conoscono, ti conviene nasconderla bene".
E mi apprestai a scendere assieme agli altri.

Clio 26-11-2014 17.38.52

Ascoltai vagamente divertita la scelta degli uomini da portare con noi.
Ero felice di avere Cid intorno, ma poteva essere pericoloso.
Poi Guisgard disse di andare a prepararsi.
"Bene, considerando che siamo in pochi sarà il caso di armarci come si deve senza dare nell'occhio..." sospirai "Posso mettere un abito se serve, anche se non sembrerei più un mercenario.." alzai le spalle "la prudenza non è mai troppa, sono d'accordo con Palos, non mi fido di nessuno... neanche Maccus sembrava una minaccia..." annuii "Altea ha ragione, dovrai trovarti un'altra spada.. dei semplici mercenari non possono averla... e una menzogna va detta bene.. dovremo concordare una storia.. anzi.." pensierosa "Forse Mia Amata non sarà l'unica cosa che dovrai lasciare dietro di te..." alzando gli occhi su Guisgard "Non hai un nome che passa inosservato, di questi tempi..".

Guisgard 26-11-2014 17.49.02

“Si, giusto.” Disse Guisgard, annuendo a quelle parole di Clio. “Ammone e Pepe custodiranno Mia Amata e nel caso di bisogno, come detto, arriveranno con la spada. Quanto al nome... in effetti è così... dunque ecco il piano e la conseguente messa in scena... siamo, come detto, mercenari... io sono il capo... Capitan Falco sarà il mio nome... in una compagnia di soldati di ventura non è credibile avere due donne arruolate, dunque una di voi” fissando Clio e Altea “fingerà di essere una mia concubina o una schiava. Cid sarà un trovatello che abbiamo preso con noi come staffiere. Questo è tutto. Bene, lascio a voi due” alle due donne “decidere il ruolo da impersonare.” Consegnò Mia Amata ad Ammone e a Pepe, per poi prendere una spada dall'armeria di bordo.

Altea 26-11-2014 17.53.11

Mi scappò una risata.."Capitan Falco..oh di inventiva ne hai" ma trasalii "Io...io mi sono presentata già ho detto il mio nome e cognome e ho pure detto sono duchessa e guardate il mio abito sontuoso, non posso fingere di essere un mercenario ora" e deglutii al solo pensiero dovessi fare la concubina.."Se dobbiamo fingere..allora mi tocca essere io la concubina ma non schiava..ma che dovrei dire e fare? Sono fuggita da una corte o mi hai rapita?" e lo guardai in volto risentita..ahhh ma sarei stata a debita distanza.

Clio 26-11-2014 18.04.30

"Capitan Falco.." ripetei, sorridendo "Mi piace..".
Allargai le braccia, scuotendo la testa.
"Beh, io so comportarmi da mercenario, mentre sai che faccio schifo come donna..." mi voltai verso Altea "Ha ragione, lei si è presentata, e quelli mi hanno visto vestita da uomo con la spada al fianco.. non sarebbe molto credibile se ci scambiassimo i ruoli...".
Sentivo il cuore accelerare.
Quindi dovrò sopportare che ti metta le mani addosso senza poter dire nulla? Splendido!
Presi un profondo respiro.
Mi sarebbero saltati i nervi sicuramente.
"Se per voi va bene, mentre decidete i dettagli vado a prepararmi... tanto, la mia storia è molto più semplice, mi sono arruolata e ho saputo guadagnarmi il posto tra voi..".

Guisgard 26-11-2014 18.13.29

“Si, giusto...” disse Guisgard ad Altea “... ti sei già presentata a quegli uomini... allora diremo che sei tu la mia concubina o schiava... la scelta dipenderà dal fatto che ti ho rapita, oppure ammaliata col mio fascino.” Ridendo appena. “Allora è deciso. Scegli tu in che modo essere qui... se attraverso un rapimento o una fuga volontaria.” Fissando Altea. “Si, Clio ha ragione. Lei non può essere che uno dei mercenari a questo punto.” Voltandosi poi verso la piratessa. “Appena pronti scenderemo a terra.”
Ed il boccaporto fu aperto.
Sulla sponda del Lagno, intanto, quegli uomini erano in attesa di poterli condurre dal loro signore.

Altea 26-11-2014 18.22.07

Mi sentivo quasi svenire..certo per me sarebbe stato un supplizio se avessi dovuto toccarlo, baciarlo..ma perchè lo amavo davvero, mentre per lui sarebbe stato indifferente e il tutto era più facile..ma poi chi diceva dovevo farlo..non occorrevano prove almeno pensavo.
"Diremo..che mi hai rapita tu perchè la mia famiglia non voleva la nostra unione per via..dei ranghi diversi..ovviamente io sono di Sygma..altrimenti risalirebbero alla mia vera famiglia a Corte..sai io sono di Sygma..bene aspetta, prendo la mia sacca con il necessario e arrivo".
Andai nella stanza e presi alcuni oggetti personali e poi fui ben attenta e misi due vestiti sfarzosi..non occorrevano armi...ero una concubina..ovvio..sembrava pure io dovessi superare una prova.
Tornai sul ponte e mi avvicinai a Guisgard guardandolo in modo enigmatico.."Sono pronta a scendere".

Guisgard 26-11-2014 18.33.19

Altea tornò sul ponte e trovò Guisgard e Cid pronti a scendere a terra.
Mancava solo Clio.
“Bene...” disse il capitano alla falsa concubina “... allora ti ho rapita ed ora sono sulla lista nera di tuo padre e dei tuoi fratelli. Nonché del tizio a cui eri stata promessa in moglie.” Rise. “Beh, come vedete Capitan Falco non va a genio a parecchia gente... dunque proprio come Guisgard.”
Tutti risero.
“E sia...” tornando serio il presunto Taddeide “... appena Clio sarà pronta scenderemo a terra. Mi raccomando... occhi aperti.”

Altea 26-11-2014 18.36.53

Ascoltai Guisgard e tutti risero.."Il promesso sposo...non ti conviene toccare questo tasto..Capitan Falco..poichè sai bene chi sarebbe il mio promesso sposo, è scritto e sancito nero su bianco" e gli sorrisi ironicamente.
Mi guardai attorno e Clio non era arrivata, immaginavo si stesse armando bene almeno lei.

Guisgard 26-11-2014 18.45.36

“Guarda che ti ho fatto un favore.” Disse Guisgard ad Altea. “Volevi davvero uno come me per marito? Inviso a tanti e testa calda?” Facendole l'occhiolino.
“Magari Dominus vi avrebbe fatto da testimonio!” Esclamò Palos.
“No, avrebbe preferito accompagnare la sposa all'altare” intervenne Pepe “e alle parole del prete... parli ora o taccia per sempre... avrebbe poi fatto arrestare e decapitare il nostro sposo!”
Di nuovo tutti risero.

Altea 26-11-2014 18.49.44

Scossi il capo e guardai Guisgard.."Si, mi piacciono le teste calde come te..e non sto fingendo, te lo ho già detto quindi avrei rischiato volentieri".
Poi sentii i commenti degli altri.."A dire il vero mi avrebbe portato mio padre il duca de Bastian all' altare per la gioia di mio nonno Mandus..poichè è stato il volere del Duca l' Austero darmi come moglie a Guisgard..è sancito e io a dire il vero non posso sposare altri..quindi Dominus sarebbe solo stato un invitato" e sorrisi a Palos e Pepe.

Clio 26-11-2014 18.56.56

Osservai quel suo sorrisetto scuotendo appena la testa.
Non cambierà mai..
"Bene.." Secca, andai a prepararmi.
Quella storia non prometteva nulla di buono, nulla.
Avanti, calmati.. Tanto hai chiuso, no?
L'hai detto tu.
Credi che le sue spiegazioni cambino qualcosa?
Dovrà essere molto convincente per riguadagnare la tua stima e dimostrarti che non è un farfallone.
Speriamo..
Scossi la testa, chiudendo la porta della cabina dietro di me.
Per lo meno dovrò essere me stessa.
Sorrisi, guardando l'armadio.
Questo non significa che non possa essere attraente.
Di solito cercavo di far dimenticare che ero una donna, ma questa volta era diverso.
Dopotutto, una donna mercenario me la immaginavo eccentrica.
Indossai un corsetto bordeaux che nulla aveva a che invidiare a quelli degli abiti veri e propri quanto a sensualità, pantaloni attillati, i miei migliori stivali, una lunga giacca nera lasciata scivolare.
E poi le armi.
La mia spada, e la pistola nella cintura, un paio di pugnali negli stivali, e uno piccolo nascosto nel corpetto.
Presi qualche cambio e misi un altro paio di pugnali nella sacca.
Mi voltai per un istante verso lo specchio e sorrisi.
Ero esattamente me stessa, solo sfacciatamente donna.
Sorrisi ed uscii, raggiungendo gli altri.
"Eccomi.." Mi accorsi di essere l'ultima "Andiamo?".

elisabeth 26-11-2014 19.52.06

Ricambiai la stretta della sua mano......gli sorrisi...e mi alzai seguendolo sino alla nave.....dove sul ponte c'era Velv, Burmid e il giovanotto che sapeva tante cose.....c'era fermento sul ponte....ognuno stava eseguendo dei comandi e quando una nave era pronta a salpare...sembrava che ogni essere avesse un anima senza orecchie....ma quello che piu' mi preoccupava era che quella era aria di guerra........." Abbiamo un nuovo ospite.......avete cercato rinforzi...Burmid ?....Questo Guisgard vi sta ossessionando....brutta faccenda....anche se sono incerta ...su come andrà a finire questa storia....".....lasciai Nettuno parlare con Velv egli altri....ma quel giovanotto...mi era sembrato troppo precipitoso...aveva veramente delle informazioni importanti ?

Guisgard 27-11-2014 01.39.15

Erano tutti sul ponte della Regina d'Afravalone.
Anche Burmid con alcuni dei suoi uomini.
Il mercenario se ne stava appoggiato al parapetto, con lo sguardo fisso verso la sponda opposta del Lagno, con la sua Matiz accoccolata sul braccio.
Elisabeth, Nettuno e Velv, anch'essi convocati da Burmid, attendevano di conoscerne il motivo.
“Rinforzi...” disse il mercenario ad Elisabeth “... un vero uomo, madama, confida solo in se stesso, rammentatelo... hihihihihihihihi...” si voltò verso il ragazzo di nome Davis e da cui attendeva le informazioni per trovare Guisgard “... ebbene? Possiamo conoscere cosa davvero sai ora che sei uno dei nostri, o dobbiamo interrogare un oracolo?”
Il ragazzo sorrise, per poi avvicinarsi a Bumid e cominciare a parlare:
“Ho visto il vascello volante che salpava da Licinia. Ha preso a risalire il Lagno verso Nolhia.”
“Tra qui e Nolhia c'è molta strada da fare.” Intervenne Velv. “Non può arrivarci senza fermarsi mai. Dunque in questo momento può essere ovunque. Le tue informazioni, ragazzo, non valgono poi molto.”
“Quanto le vostre supposizioni.” Con fare irriverente Davis.
“Hihihihihihihihi...” echeggiò la risata stridula di Burmid.
“Forse dovresti imparare l'educazione, ragazzo.” Contrariato Velv.
“E voi dovreste imparare ad ascoltare, signore.” Replicò Davis. “Comunque... dicevo... si, vi è molta strada tra qui e Nolhia... ma vi sono almeno tre importanti centri abitati in cui poter sostare... e due di questi sono vicinissimi a noi ora...”
“Quali sono?” Chiese Velv.
“Suession e Nuova Casalis.” Rispose Davis. “Sono certo che il vascello volante in questo momento si trova in uno di questi due posti.”
“Ne sei davvero certo?” Fissandolo Burmid.
“Si.” Annuì Davis. “Sono tappe obbligate lungo la strada verso Nolhia.”
“Hihihihihihi... ottimo!” Esclamò il mercenario. “Meriti un premio, ragazzo.” E gli diede una delle sue pistole.
“E'... è favolosa!” Incredulo Davis. “Ha il manico intarsiato d'avorio su legno di faggio... l'impugnatura è in madreperla e la canna è bardata d'oro!”
“Hihihihihihihihi... hai meritato di averla, ragazzo.” Divertito Burmid.
“Voglio provarla subito!” Entusiasta Davis.
“Hihihihihihi... mira allora ai fagiani.” Fece Birmid, indicando la sponda del Lagno.
Davis allora prese la mira, ma non riuscì ad esplodere il colpo.
“Ma non va...” guardando la preziosa pistola.
“Da a me...” mormorò Burmid “... avrai inserito la sicura...”
Davis diede la pistola al mercenario e questi, senza dire nulla, sparò alla tempia del ragazzo, uccidendolo sul colpo.
E lo sparo fece volare via Matiz spaventata.
Velv e Nettuno restarono di sasso davanti a quella scena.
“Hihihihihihihi... idiota...” ridendo Burmid e guardando il cadavere di Davis “... pensavi davvero di meritare la mia pistola? Hihihihihihi...”
“Era...” sbigottito Velv “... era necessario?”
“Io non patteggio.” Sentenziò Burmid. “Ricordatelo, capitano. Io non patteggio.” Si voltò verso i suoi uomini. “Gettate questo bastardo in acqua.”
I mercenari obbedirono, gettando il corpo di Davis nel Lagno.
“Bene...” Burmid rimettendo a posto la pistola “... dobbiamo solo decidere dove andare... Suession o Nuova Casalis...” osservando Elisabeth, Nettuno e Velv.

Guisgard 27-11-2014 01.52.13

“Ti ho sciolto da quel vincolo imposto su di te da altri.” Disse Guisgard ad Altea. “Dunque sei libera di amare e sposare chiunque tu voglia.” Sorridendole. “Ed una bella donna come te, oltretutto nobile, avrà di sicuro mille spasimanti.”
Poi arrivò Clio.
“Ehilà...” guardandola il presunto duca “... mai visto una mercenaria così! Mi sa che finirò per essere io la tua guardia del corpo, per difenderti da qualche malintenzionato!” Facendole l'occhiolino.
Poi, finalmente, scesero a terra.
Qui trovarono gli uomini del barone ad attenderli.
E con loro vi era una carrozza.
Il conducente pregò allora i quattro falsi mercenari di salire, per raggiungere la dimora del loro signore.
La vettura partì ed attraversò cigolante e a passo lento quella piana colma di lussureggiante vegetazione, ma anche densa di una fitta ed umida nebbia.
Quel luogo appariva sinistro e silenzioso, inquietante ed intriso di una velata apatia.
Gli uomini armati scortarono la carrozza con i loro cavalli e durante il tragitto Guisgard non proferì parola, limitandosi ad osservare il paesaggio circostante.
Infine, percorso un lungo e stretto sentiero, la vettura giunse in una fertile campagna, dominata da un'alta torre fortificata.
“Siamo giunti, signori.” Disse il conducente della carrozza.
Uno degli uomini suonò il corno e un attimo dopo davanti alla torre apparve una figura.
Era un servitore.
“Scorta questi ospiti dal signor barone.” Ordinò l'uomo che aveva suonato il corno a quel servo.
http://images.forwallpaper.com/files...en-tower_p.jpg

Galgan 27-11-2014 09.10.42

-Invero, graziosa dama-

risposi a lady Dafae, con quello che voleva essere un sorriso bonario, ma che forse, data la scarsa abitudine a simili gesti, non sortì l'effetto desiderato;

-Penso che il merito delle scuse proferite sia da attribuire, più che al mio agire, alla nobiltà che sempre va di pari passo con chi segue le Vie della Musica; sicuramente è proprio questa che ha fatto capire che, l'oggetto del proprio amore non va mai e poi mai coperto da insulto alcuno-

Tornai, o forse lo ero sempre stato, serio e grave, nel rispondere al barone;

-L'onta è stata lavata, buon signore, per me giunge il tempo di riprendere il cammino, ma stavolta, probabilmente, resteremo vicini negli ideali, dal momento che mi pongo al servizio della vostra baronia-

Soppesai le parole che proferii in seguito, prima di palesarle;

-Ho conferito con il vostro maggiordomo-

Clio 27-11-2014 09.25.14

Alzai gli occhi al cielo, scuotendo la testa.
"Ah si?" Vagamente divertita "E dimmi, hai conosciuto molte mercenarie?" Con sguardo perplesso.
Mi avvicinai a lui, guardandolo negli occhi.
"Non temere.." Mormorai "So esattamente come trattare i malintenzionati, e tenere a distanza chi non voglio...".
A differenza tua...
Sorrisi appena.
Non erano i malintenzionati a preoccuparmi, era ben altro.
Lui era l'unico che potesse ferirmi.
Salimmo sulla carrozza, e restai in silenzio, preda dei miei pensieri, per tutto il tempo, osservando quel tetro paesaggio, finché non giungemmo alla dimora del barone.

Altea 27-11-2014 15.00.25

Sospirai alle parole dettomi da Guisgard sulla nostra promessa di matrimonio..non capisci non ti vuole..lo ha dimostrato, anzi da quel che ho sentito in giro ha pure detto quando lo ho baciato ha serrato le labbra..quindi..e poi che devi spiegargli, lui nemmeno ha chiesto mai dell' Austero e cosa fu deciso e non sa nulla della mia vita..lo guardai un attimo seria.."Dici mi hai fatto un piacere? Non penso visto ti avevo aspettato per tutta la vita..chissà forse era meglio non fosti venuto quel giorno a Corte e avrei vissuto solo con la speranza del tuo arrivo" poi arrivò Clio e mi misi in disparte.
Poco dopo partimmo con una carrozza scortata dagli uomini di quel barone, la atmosfera era veramente strana, enigmatica e gotica e mi chiedevo lungo quel tragitto se il barone avesse la stessa indole della sua Terra.
Osservai per un attimo Guisgard e notai pure lui guardava fuori dalla finestra serio e cupo, era la prima volta lo vedevo cosi preoccupato.
Finalmente arrivammo al maniero e meraviglia fu che lo stile architettonico era cupo ed austero proprio come quel paesaggio e ci fecero scendere, un servo diede ordine di farci portare dal barone e mi misi vicino a Guisgard..e già dovevo fare la concubina..a questo punto si sperava solo dirlo sarebbe stato un guaio mostrarlo ma per me stessa..per il mio cuore e animo già martoriato abbastanza dagli ultimi eventi con lui, comunque mi voltai verso Capitan Falco e gli sorrisi cercando di incoraggiarlo.

Guisgard 27-11-2014 20.19.32

Il barone guardò Galgan e annuì.
“Allora” disse “ritengo abbiate accettato l'incarico che egli vi ha proposto. Un incarico onorevole, quanto pericoloso.”
“Di cosa si tratta, padre?” Chiese Dafae.
“La caccia ad un traditore.” Rispose il barone. “Un nemico del nostro alleato, Sua Signoria l'Arciduca di Capomazda.”
Un valletto entrò ed annunciò l'arrivo della scorta promessa dal Maggiordomo a Galgan.
Entrarono così tre cavalieri.
Uno con una tunica rossa, uno con una blu ed infine il terzo con indosso una tunica nera.
I tre salutarono il barone e poi si presentarono al cavaliere eremita.
“Salute a voi, messere...” quello rosso “... sono sir Montel. Ai vostri ordini.”
“I miei rispetti, cavaliere...” quello blu “... sono sir Tharos. La mia spada è al vostro servizio.”
“I miei omaggi, sir...” quello nero “... sono sir Turpen. Comandate ed io obbedirò.”

Guisgard 27-11-2014 20.25.08

Guisgard sorrise a Clio, per poi avvicinarsi al suo orecchio.
“Mercenaria...” disse piano “... vuoi sapere un segreto? Tempo fa una zingara mi lesse la mano, rivelandomi che avrei sfidato tanti e tanti cavalieri, senza conoscere mai sconfitta... ma di guardarmi da una spadaccina... perchè sfidandola sarei rimasto ferito mortalmente... al cuore...” facendole l'occhiolino.
Fece allora salire la piratessa ed Altea sulla carrozza, per poi entrare anche lui.
Durante il tragitto ci furono poche parole.
Il presunto Taddeide sussurrò ad Altea solo qualcosa riguardo al discorso del matrimonio deciso anni prima:
“Vuoi davvero che la tua vita sia determinata da altri, con una decisione fatta a tavolino per motivi politici?”
La vettura li condusse così attraverso la campagna, muta e resa irreale da quella densa nebbia, fino ad una torre isolata, dimora del barone che li attendeva.
Qui uno degli uomini armati che li avevano scortati chiamò un servitore e quello uscì per accogliere i falsi mercenari.
Era un uomo anziano e robusto.
Fece loro cenno di seguirlo, conducendoli poi all'interno della torre.
Ma qualcosa aveva colpito Guisgard e le sue due compagne.
Le finestre della torre erano bardate di nero.
Come se un lutto avesse colpito quel luogo.
“Giungiamo in un triste momento?” Chiese Guisgard al servitore.
“Lo scritto è morte...” mormorò quello, per poi continuare a camminare e a far strada a quegli ospiti.
Ed attraversando il cortile della torre, i quattro assistettero a qualcosa di particolare.
Un grande falò illuminava quello spazio e ad alimentarlo vi era una gran quantità di libri.
http://blog.stefanotesi.it/wp-conten...-di-libri1.jpg

Altea 27-11-2014 21.06.40

Salimmo una torre ed ebbi un tentennamento e pensai alla risposta di Guisgard e mi avvicinai a lui, d' altronde dovevo iniziare a fingere di essere la sua concubina e prendendolo sottobraccio gli dissi sottovoce "Capitan Falco..dobbiamo iniziare questa farsa no? O falliremo..devo fare la concubina ma con moderazione e pacatezza e non ti toccherò oltre a questo abbraccio per non darti fastidio, ma prima dovesse succedere qualcosa..no, non era un matrimonio politico, mio nonno era il migliore amico dell' Austero, mio nonno ti ha tenuto tra le braccia, si conobbero a Sygma prima del tuo rapimento..è stato voluto per la grande stima tra loro e ci credevano..e pure io..e quando ti ho visto si..e quando ti vedo penso che sarei stata orgogliosa di averti come marito" e mi zittii.
Mi guardai attorno e tutti notammo quelle tende nere finchè Guisgard ebbe il coraggio di parlare...lo scritto era morto..ma che intendeva.
Poi capii tutto quando attraversando il cortile della torre vedemmo un falò di libri e rimasi quasi a bocca aperta..ma che significava.."Scusate la impudenza" dissi al servitore "perchè quei libri stanno bruciando?"

Clio 28-11-2014 01.00.15

Sorrisi a quelle parole.
"Ah, ecco di cosa hai paura.." mormorai, con un sorrisetto irriverente, per poi salire sulla carrozza.
Giungemmo ad un cupo castello, con le finestre parate a lutto.
Non compresi le parole del servitore.
Cercai lo sguardo di Guisgard, ma Altea lo aveva già preso sottobraccio, e distolsi immediatamente lo sguardo cercando di rassicurare me stessa che era solo una messa in scena.
Ma guarda te se devo condannarmi a vivere così...
Il mio sguardo e i miei pensieri vennero catturati dalla pira di libri.
Una pira di libri.
Sbiancai.
Chi era capace di un simile abominio?

Guisgard 28-11-2014 01.15.10

Il servitore si voltò a fissare Altea.
“Cerchiamo l'assassino...” disse in modo enigmatico, per poi riprendere a camminare.
Attraversarono un corridoio e alla fine, aprendosi una porta, apparve una figura.
Era una giovane donna dai capelli bruni.
“Gli ospiti che il signor barone attendeva.” Mormorò il servitore.
“Benvenuti.” La donna a Guisgard, a Clio, ad Altea e a Cid. “Io sono lady Nora, moglie di sir Ghuan, fratello del signor barone. Sfortunatamente il nostro signore è fuori e tornerà solo domattina temo. Ma non temete, sono stata incaricata di offrirvi un degno alloggio per stanotte.”
“In verità” fece Guisgard “non era nostra intenzione fermarci qui stanotte. Volevamo portare il nostro saluto al barone e poi ripartire.”
“Ormai è quasi buio” mormorò la donna “e la nebbia sta già calando. Non è consigliabile lasciare la torre adesso. E poi il signor barone potrebbe offendersi per questo.”
Guisgard restò turbato dalle parole di Nora.

Clio 28-11-2014 01.26.09

Guardai per un momento il servitore, non capendo assolutamente le sue parole.
Poi raggiungemmo il castello e una donna venne ad aprirsi.
Strabuzzai gli occhi.
Fermarsi lì di notte? Ci mancava solo quello.
Così avrei passato la notte a tormentarmi sapendo che avrebbero diviso lo stesso letto, fantastico, davvero fantastico.
Presi un profondo respiro.
Quel posto non mi piaceva per niente, era lugubre e triste.
Eravamo finiti in un'altra prigione?
Incrociai lo sguardo di Guisgard e vidi che condivideva le mie preoccupazioni.
E poi, quando era passata l'intera giornata? Avevamo lasciato la nave poco dopo l'alba, possibile che fosse già sera?
"Capitano, l'equipaggio ci aspetta per salpare domattina, si preoccuperanno..." dissi soltanto, ma in realtà pensavo ad Ammone e Palos che ci seguivano a distanza.

Guisgard 28-11-2014 01.36.47

Guisgard guardò Clio ed annuì.
“Non è ancora notte comunque...” disse il capitano, voltandosi verso Nora.
“Ma è pomeriggio inoltrato” fece la donna “e la nebbia sta già calando. E poi, sono certa, che i vostri uomini si sentiranno più sereni sapendovi qui al sicuro. Comunque invierò alcune guardie al vascello, così da avvertire i vostri uomini del vostro pernottare qui alla torre.” Sorrise. “Posso conoscere i vostri nomi?”
“Io sono Capitan Falco” svelò Guisgard “e questa è Clio, mio luogotenente. Lei è con me, come mia” sorrise “concubina.” Indicando Altea. “E lui è il piccolo Cid, mio staffiere. Siamo una compagnia di mercenari.”
“Bene.” Con un lieve inchino Nora. “Seguitemi e vi mostrerò i vostri alloggi.”
Condusse così i quattro al piano superiore, mostrando loro due stanze.
Una per Guisgard e la sua falsa concubina ed una da dividere per Clio e Cid.
“Vi auguro buon riposo, signori.” Mormorò Nora. “La cena sarà servita fra un'ora se vorrete.” Ed andò via.
Guisgard entrò allora nella stanza con Altea, ma quando fu certo che Nora fosse andata via, uscì.
Quel posto era strano, enigmatico e voleva saperne di più.

Clio 28-11-2014 01.49.18

La cena? Ma se non avevamo nemmeno pranzato?
No, quella storia mi piaceva sempre meno, decisamente.
Ci assegnarono le stanze e come era prevedibile, io dovevo dividere la mia col piccolo Cid.
Chissà che non riuscisse a strapparmi un sorriso.
Serviva un miracolo perché non dessi di matto.
Adesso sì che avrebbero dormito nello stesso letto.
E sapevo che se lei ci avesse provato di nuovo, lui non l'avrebbe respinta, come non aveva fatto finora.
Era un pensiero insopportabile.
Non riuscivo a star ferma.
"Resta qui, Cid, vado a dare un'occhiata in giro.." sorrisi al ragazzino.
Uscita dalla porta trovai Guisgard.
Alzai gli occhi su di lui, chiedendomi se potesse leggermi nei pensieri.
Che potevo dirgli? Nulla, non mi aveva voluto, era libero di fare ciò che voleva.
"Ah, sei qui.." più aspramente di quanto avrei voluto "Andiamo a dare un'occhiata in giro? Così magari mi distraggo ed evito di impazzire?" indicando con un lieve cenno della mano la porta della loro stanza.

Guisgard 28-11-2014 01.56.55

Guisgard si voltò udendo la voce di Clio.
“Lasciami indovinare...” disse sorridendo “... non ti piace l'arredamento della tua stanza, giusto?” Sorrise piano.
Si fece poi di colpo serio, accostandosi ad una piccola finestra, da cui si poteva guardare nel cortile, dove bruciava ancora quel rogo di libri.
“Questo posto è strano...” mormorò “... anche un cieco capirebbe che aleggia qualcosa... qualcosa di inquietante...” tornò a fissare la ragazza “... sai che non ti ho ancora detto che questo abito uniforme di dona parecchio? E poi quell'aria di disprezzo fa molto dama di ferro.” Rise. “O forse posso vantarmi di avere per me solo il tuo disprezzo?” Facendole l'occhiolino.

Clio 28-11-2014 02.22.28

"Ti prendi gioco di me?" scossi la testa, spalancando gli occhi, incredula "Non sono dell'umore adatto... non so se l'hai notato ma c'è una donna nel tuo letto.. di nuovo.. " sussurrai piano "E tu ti comporti come se niente fosse.. ".
Calmati, calmati.
Cercai di distrarmi guardando fuori.
"Sì, è un posto strano ed inquietante..." scossi la testa "Odio chi brucia i libri...".
Poi quel commento sul mio abito.
"Dama di ferro.." scossi la testa "Non so se l'hai notato ma non lo sono più, e indovina chi devo ringraziare?" guardai fuori "Se avessi avuto la mia armatura intorno al cuore ora non starei così male al pensiero che passerai la notte con un'altra donna a pochi metri da me, al pensiero delle sue labbra sulle tue.. Sai cos'è la cosa che ha fatto più male?" tornando con la mente alla terribile mattina "Che non me l'hai detto.. e te l'avevo chiesto esplicitamente...".
Mi bloccai, se avessi seguito il filo dei miei pensieri, non mi avrebbe più ascoltato.
Mi voltai e alzai gli occhi su di lui.
"Vieni da me.." decisa, incrociando le braccia "Stanotte.. dimostrami tutte quelle cose che hai detto stamattina, dimostrami che non sono menzogne..." sostenendo il suo sguardo.
Scossi la testa ridendo appena "Oh, non è una proposta indecente.. mi hai respinto stamattina, ricordi? Non ti permetterò di sfiorarmi..." mi avvicinai "Dimostrami che non ho alcun motivo per disprezzarti, che mi sono fatta un'idea sbagliata.." con gli occhi nei suoi "Dimostrami che sei sincero con me..." sussurrai, vicinissima a lui.

Guisgard 28-11-2014 02.42.29

Guisgard guardò Clio, ascoltandola in silenzio.
“Se anche mettessi un'armatura attorno al cuore” disse poi piano “un uomo davvero innamorato troverebbe il modo di aprirla...” avvicinandosi ed accarezzandole piano i capelli “... si, Altea è nel mio letto... ma è per finta, ricordi? Una recita...” si avvicinò a lei ancora di più, cingendole con le mani i fianchi “... respinta? Quando ti avrei respinta?” Il suo viso era vicinissimo a quello di lei. “Voi disprezzarmi? Davvero?” Con la bocca quasi a sfiorare le sua. “Io invece... io invece ti adoro...” schiuse piano le labbra “... sei diventata... sei diventata una donna, sai?” Sussurrò. “Una bellissima donna, Clio...” con le sue mani che salivano e scendevano sulle braccia di lei, come carezze “... venire da te? C'è Cid... e non credo possa guardare... non credi?” Ridendo appena, per poi appoggiare le labbra su quelle di Clio e cominciare ad accarezzarle, a succhiarle, a baciarle.
E fu un bacio caldo, intenso, appassionato.
Mentre con le mani la teneva stretta a sé, contro il suo corpo.
Ma ad un tratto i due udirono qualcosa.
Un lamento.
Terribile ed avvilente, come sorto dalle pietre di quella torre.
Un lamento che sembrava provenire dai meandri dell'Inferno.
Un lamento che gelò il sangue di Guisgard e di Clio.
“Cos'è stato?” Guardandosi intorno il presunto Taddeide.
E in quel momento i due videro qualcosa.
Una donna, bruna e bellissima, che li osservava da una finestra.
Che li osservava con un sorriso enigmatico.
https://tileporomenos.files.wordpres...ast-mira-3.jpg

Clio 28-11-2014 03.08.13

"Già.. ma qui sono io l'innamorata.. tu non mi ami, ricordi?" scuotendo la testa.
Mi cinse i fianchi con le mani.
Non riuscivo a crederci.
"Ehm.. se te lo sei dimenticato, stamattina ti ho chiesto se era me che volevi, nessun'altra, alla luce del sole.." con gli occhi nei suoi "E hai scelto il no... o meglio, non hai detto di sì, e per me equivale ad un no.." era sempre più vicino.
Mi illuminai.
Ti adoro era un passo avanti, incredibile.
Corrucciai la fronte quando parlò di Cid, allontanando appena con la mano.
"Sapevo che avresti trovato una scusa..." triste "Ma mi ascolti quando parlo? Ho detto che non ti permetterò di toccarmi, non ci sarà niente da vedere, ce ne staremo tranquilli a raccontarci le avventure di questi lunghi anni... puoi mandare Cid da Altea... oppure potrete venire entrambi nella nostra stanza, guarda, dormo volentieri per terra.. basta che non mi fai passare questo inferno.. recita o no non lo sopporto, tu non sai dire di no ad una donna, se proverà a baciarti di nuovo? So che non me lo dirai, e che non la respingerai, ed è insopportabile... ti prego, ti costa così tanto dimostrarmi che ci tieni? Prendere posizione una volta tanto?" lo guardai maliziosa "O forse Cid è solo una scusa per poter tenere il piede in due scarpe?".
Ma mi zittì con un bacio.
Un bacio appassionato e intenso.
Sapevo che dopo quella mattina avrei dovuto allontanarlo, ma avevo il cuore troppo debole per farlo.
Lo stringevo a me, pregando che un giorno potesse davvero essere mio, e mio soltanto.
Lo volevo, con tutta me stessa, e il mio cuore spezzato mi fu grato di quel momento di sollievo e di pace.
Ma un lamento terribile ci bloccò, gelandoci il sangue.
Vidi una donna bellissima che ci osservava.
"Vedi, adesso hai una scusa per venire da me..." risi, nervosamente, per poi sospirare.
"Questo posto mi piace sempre meno.. andiamo a dare un'occhiata come avevamo deciso?".

Guisgard 28-11-2014 03.32.54

Guisgard restò a guardare quella misteriosa e bellissima donna per alcuni istanti, mentre un irreale silenzio aveva riempito il vuoto lasciato da quel disperato lamento udito da lui e Clio un attimo prima.
“Non ho certo bisogno di scuse per venire da te...” disse, voltandosi verso la piratessa “... anzi, mandare a letto Cid rende il tutto più eccitante...” facendole l'occhiolino.
Tornò a guardare la finestra dove c'era la misteriosa donna bruna, ma non vide più nessuno.
Era svanita come un fantasma.
“Si, sarà meglio farci un giretto...” mormorò, per poi farsi serio.
I due raggiunsero le scale e cominciarono a salire.
“Magari sarà utile capire chi era la tipa che ci osservava...” fece il presunto Taddeide “... ammesso che non fosse un'allucinazione causata dal tuo bacio...” sorridendo a Clio.
Raggiunsero il piano superiore della torre, trovandosi in uno stretto androne.
E davanti a loro vi erano due porte.
“Destra o sinistra, mia cara?” Chiese Guisgard alla piratessa. “Affidiamoci al tuo intuito femminile...”

Altea 28-11-2014 06.52.28

Era tutto così strano in quel castello e così ci affideranno le stanze..sapevo mi avrebbero dato una da condividere con Guisgard..feci per seguirlo ma mi fermaii ad ascoltare lui e Clio..udii le parole della donna e uscii e guardandola dissi "Quanto sei astiosa..per chi mi hai presa..guarda io non salto addosso a tutti gli uomini, mi sembra quella fa la finta con Guisgard sei tu..ricordo la tua aggressività a Suession verso me..porta rispetto" e poi guardai Guisgard arrabbiata.
Entrai nella stanza e mi misi a guardare la nebbia fuori..malinconicamente e scossi il capo..dovevamo fare una farsa e loro stavano a parlare in corridoio come nulla fosse col rischio di metterci tutti in pericolo..se li avesse visti quella donna che si presento' avremmo rischiato grosso.

Clio 28-11-2014 14.32.34

Mi illuminai.
"Allora verrai?" Cingendogli il collo con le braccia, raggiante "Grazie.." Mormorai.
"Ma non succederà niente di eccitante, è inutile che fai finta di non capire..." Risi "A meno che non mi metta a provocarti, finché non resisterai più e allungherai le mani.." Sorrisi "Che io userò per farti una leva e immobilizzarti.." Risi, trasformando il mio abbraccio intorno al suo collo in una doppia presa lottatoria, ben salda, facendogli chinare il capo ma solo per un secondo "Sì, potrebbe essere divertente..." Facendogli l'occhiolino "Dai, andiamo..".
Raggiungemmo il piano superiore.
Guardai le due porte perplessa.
"Mmm... Destra?" Risposi d'istinto.
Quanto a poco prima, quando Lady Altea aveva origliato la nostra conversazione, per poi uscire e inveire contro di me, mi limitai a guardarla con sufficienza.
Com'erano belle le nobildonne, sempre convinte di essere nel giusto, di essere superiori agli altri, anche se i fatti parlavano da soli.
Così com'era arrivata se ne andò, e io alzai le spalle
"L'ho presa per una che si è intrufolata nel tuo letto, che altro? Sai che non sono mai stata tenera con le donne spudorate, fin da quando eravamo ragazzini..." chiaramente, tanto, se aveva origliato prima, l'avrebbe fatto di nuovo.
Scossi la testa, tornando alla mia conversazione con Guisgard, spostandoci però verso la finestra.
Poi quel bacio, la donna misteriosa, fino ad arrivare alle due porte.

Guisgard 28-11-2014 16.29.05

“Questa storia è sempre più strana” disse Guisgard a Clio, fissando le due porte davanti a loro “e ci manca solo che litighiate fra voi...” voltandosi indietro, da dove erano giunti, in direzione degli alloggi “... destra dunque?” Indicando poi la porta scelta da Clio. “Bene.” Provò ad aprirla. “E' aperta...” spingendola piano.
Si trovarono così in una piccola stanza semibuia.
“Sembra un vestibolo o qualcosa del genere...” mormorò il presunto Taddeide.
Ad un tratto quell'ambiente si illuminò.
“Fortuna c'era questa lampada...” con un lume in mano Guisgard “... dai, poteva andarci peggio...” sorridendo a Clio “... e poi lo trovo romantico... pensaci... potrei tentare di baciarti ancora e tu difenderti con una delle tue prese.” Facendole l'occhiolino.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 08.40.37.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License