Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 04-07-2012 02.52.52

L'uomo si voltò a fissare Talia e restò a guardarla per alcuni lunghi istanti.
“Si, ho avuto l'ordine di costruire questa chiesa proprio da Capomazda.” Disse, rompendo il suo silenzio. “E se avete citato la capitale, milady, allora ben comprenderete l'origine della mia ispirazione.”
“Ma non sono soggetti da vedersi in una chiesa.” Intervenne Guisgard. “Anzi, non hanno alcun senso per nessun luogo.”
“Lo credete davvero, cavaliere?” Fissandolo l'uomo. “Eppure io ci leggo chiaramente un messaggio in tutte queste immagini.”
“E quale sarebbe?” Domandò Guisgard.
“Mi hanno chiesto di descrivere qualcosa di assoluto, capace di trasmettere angoscia, paura, smarrimento, malinconia e solitudine.” Rispose l'uomo.
“E tutto ciò è rappresentato in questi dipinti e in questi mosaici?” Sempre più stupito Guisgard.
“Si, cavaliere.”
“Ma cosa vi hanno chiesto di rappresentare, dunque?” Confuso il cavaliere. “Il dolore? La follia? La morte?”
“Si, qualcosa di simile, cavaliere...” mormorò l'uomo “... mi è stato chiesto di descrivere la Gioia dei Taddei...”
A quel punto, aprì una piccola botola e si apprestò a scendere nei sotterranei della chiesa.
“Perdonatemi, ma non ho molto tempo” disse “e devo dipingere gli affreschi nella cripta.”

Guisgard 04-07-2012 03.10.24

“Milady...” disse la donna anziana ad Altea “... purtroppo il piccolo principino sembra caduto in un sonno senza fine, per la disperazione dei suoi genitori... e lady Armelia soffre incredibilmente... ogni giorno si reca nella cappella per chiedere la Grazia alla Vergine Maria... e tutta la città prega per il piccolo principe...”
“Purtroppo noi non siamo medici.” Fece Fyellon.
In quel momento lady Armelia e le sue dame si avvicinarono.
“Chi siete voi?” Chiese la moglie del re ad Altea e a Fyellon. “Siete forse altri sedicenti guaritori giunti qui per salvare il mio bambino?”
Era bellissima.
Lunghi capelli scendevano come pendagli d'ebano sulle delicate spalle, mentre due occhi chiarissimi e trasparenti brillavano in un viso simile all'alabastro più puro.
http://www.allposters.com/IMAGES/MMPH/167412.jpg

Altea 04-07-2012 14.17.22

"Nessuno era riuscito a salvare il piccolo principe, ma come era possibile che un morso di un serpente causasse un sonno perenne? Sembrava quasi una magia!" pensai quando si avvicino proprio lady Armelia e finalmente potei vederla in volto.
Era una dama meravigliosa, dai lineamenti aggraziati ed eterei come il suo portamento, e capivo la sua arrabbiatura.."Milady, i miei omaggi, non preoccupatevi noi non siamo guaritori o santoni, siamo gente normale e abbiamo saputo delle condizioni di vostro figlio, credetemi se ci fosse qualcosa che potessimo fare per guarirlo io e il cavaliere qui presente saremmo a vostra disposizione. E scusate l'intromissione in questo maniero, ma non siamo di questa città e siamo capitati qui per caso" guardai Fyellon preoccupata, sperando non ci volessero rinchiudere in qualche prigione.

Talia 04-07-2012 15.00.23

"La Gioia!" esclamai, senza riuscire a trattenermi, mentre la mia mano si stringeva sempre più convulsamente intorno a quella di Guisgard "E' questo, dunque, che rappresenta quel ritratto? La Gioia? Ed è questo che celebra questa chiesa?"
Esitai...ero agitata ed eccitata allo stesso tempo... una parte di me si sentiva come sull'orlo di un precipizio senza fondo, mentre l'altra parte si sentiva quasi su una soglia... apprendere sarebbe stato come attraversare quella soglia, attraversarla sarebbe stato come saltare nel vuoto...
In quel momento sentii l'inconfondibile rumore di una botola che si apriva, poi quelle parole...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 47622)
“Perdonatemi, ma non ho molto tempo” disse “e devo dipingere gli affreschi nella cripta.”

"Aspettate!" esclamai d'istinto, tendendo una mano come a volerlo trattenere "Aspettate, vi prego... parlatemi della Gioia dei Taddei... vi prego... cos'è la Gioia? Perché perseguita gli Arciduchi?"
Un attimo di silenzio... poi le parole della duchessa tornarono ad attraversare la mia mente...
"Cosa dice la profezia?" soggiunsi lentamente.

cavaliere25 04-07-2012 15.29.34

fini di mangiare e mi alzai da tavola e mi diressi verso la torre mi girai verso i miei amici e dissi ci vediamo ragazzi e usci dalla mensa

elisabeth 04-07-2012 22.35.34

Scesi da Cavallo...i tronchi erano sempre li' a fare da ponte, e il sielnzio era sempre quello...assoluto..." Non preoccupatevi Vivian, e' un posto assai strano , ma non dovete temere e adesso scendete da cavallo e passiamo a piedi in modo da guidare i cavalli senza che si facciano del male "....una volta dall'altra parte del fossato, entrai nel monastero...c'era odore di legna appena spenta....." Monaco.....Monaco, sono tornata...sono Elisabeth......dove siete.."......la mia voce produce l'eco e le mie parole mi rimbalzzavano addosso come un muro di gomma......rimasi ferma....con le briglie del cavallo in mano....ne' io ne' lui repsiravamo, dovevamo ascolare....il sielnzio...sino a quando una porta si apri' e si richiuse con un tonfo ....." Reas...Reas..potete rispondermi ?.."..corsi dentro la stanza dove fummo accolti la prima volta.......c'era della cenere nel camino e un uomo seduto di spalle..."...Chi siete voi ?"....

Parsifal25 05-07-2012 01.06.22

"Fortuna che avevo questo pugnale con me......" dissi. "Mi hai salvato"......

Una volta libero camminaì verso l'uscita, ma per mia sfortuna......l'ingresso era stato bloccato. Vi era una pietra di granito che chiudeva la via, forse....avreì potuto spostarla.......

Improvvisamente udì delle voci provenire da fuori, mi avvicinaì alla pietra per ascoltare chi ci fosse, da ciò che potevo dedurre.....credo che si trattasse di qualche sgherro di quel traditore di Heyto.

Cercavo la soluzione......e giunse.....salvo che dovevo testarne la fattibilità. Bisognava effettuare una ispezione della caverna.

Guisgard 05-07-2012 01.34.38

Lady Armelia era bellissima.
Di una bellezza quasi incantata nella sua perfezione.
In lei ogni cosa appariva armoniosa, eccetto lo sguardo, che invece sembrava essersi spento o almeno offuscato da un velo di impenetrabile dolore.
Con un gesto delicato ed aggraziato scostò lievemente il velo del volto e fissò Altea e Fyellon.
“Forse potete pregare insieme a me, amici miei.” Disse lei. “Le preghiere non hanno sangue blu o rosso, blasone o lignaggio. Vi ringrazio per le vostre parole.”
Ma proprio in quel momento arrivò un uomo a cavallo.
Rapido entrò nel maniero e subito alcuni servi si avvicinarono per riceverlo.
Lui saltò giù dal suo cavallo e si avvicinò ad Armelia.
Altea e Fyellon subito lo riconobbero: era l'uomo che in città aveva mandato via i cavalieri che importunavano Altea.
“Come è stata la predica oggi, mia signora?” Chiese ad Armelia.
Lei non lo degnò di uno sguardo.
“Spero che la Vergine Maria” continuò l'uomo “sia meno fredda e ostile di te. Altrimenti non avrebbero senso le preghiere degli uomini.”
Lei allora lo fissò con rabbia.
Aveva gli occhi lucidi ed il pallore del suo viso era aumentato.
“Non agitarti, mia cara.” Disse l'uomo. “Tranquilla, non dovrai sopportare la mia presenza oggi. Sono diretto verso il fiume, dove mi dedicherò alla pesca.” Fissò Altea. “E non sarò da solo. Questa dama verrà con me.”
“A me è indifferente ciò che farai.” Fece lei. “Anzi, se deciderai di non tornare, io ne sarò felice.”
“Immagino, mia cara.” Fissandola lui. “Ma tornerò.” Tornò a guardare Altea. “Milady, recatevi nelle scuderie e scegliete il cavallo che più vi piace. Verrete con me al fiume.”

Guisgard 05-07-2012 01.38.51

Cavaliere25 raggiunse così la torre, dove trovò un soldato.
“Eccoti.” Disse questi. “Aspettavo che mandassero qualcuno per darmi il cambio. Detesto stare qui sopra da solo. L'unica voce che si sente è solo quella del vento e spesso conduce con essa dei versi simili a lamenti lontani. Ora vado a farmi un bagno. Mi raccomando, tieni gli occhi aperti e al minimo segnale sospetto suona questo corno.” Indicandogli un corno appoggiato al parapetto. “Buon lavoro, ragazzo.” E andò via.

Guisgard 05-07-2012 01.45.15

L'uomo si voltò e fissò Elisabeth.
Era Reas.
Appariva pallido e provato.
“Milady, vi attendevo...” disse “... ho un vago ricordo del perchè io sia qui... credo che il monaco mi abbia guarito da non so cosa... devo aver dormito per alcuni giorni e al mio risveglio mi sono ritrovato da solo in questo monastero abbandonato...”
“Da solo?” Ripeté Cristansen. “E il monaco?”
Reas allora fece segno a tutti loro di seguirlo.
Scesero così nel cortile del monastero e Reas mostrò loro una piccola croce piantata nel terreno.
“Qui giace il monaco.” Disse Reas. “Sono stato io stesso a seppellirlo. Al mio risveglio era morto... ucciso barbaramente da non so chi...”

Guisgard 05-07-2012 02.07.36

Parsifal, così, cominciò a vagare nella caverna.
Non aveva più con sé la torcia e la luce in quel luogo era davvero poca.
Ad un tratto, tra i deboli riflessi emanati dalle armi che riempivano la caverna, il cavaliere vide muoversi un piccola e velocissima sagoma.
Fu un attimo: la vide correre verso il fondo della caverna, dove la debole luce non poteva arrivare, per poi svanire nel buio.

Guisgard 05-07-2012 03.16.59

Talia strinse forte la mano di Guisgard e lui avvertì qualcosa provenire dall'animo della ragazza.
Poi le parole di lei, agitate, scosse, sentite, resero ancora più chiare le sensazioni avvertite dal cavaliere.
Lui la fissava.
Fissava la sua espressione eccitata e presa da tutto ciò che stava loro accadendo.
E comprendeva sempre più che lei cominciava a sentirsi parte di un qualcosa di grande, di travolgente ed avvolgente.
Qualcosa che sembrava volerli rapire e condurre via.
Fissava Talia ed una marea di immagini, ricordi, sensazioni ed emozioni lo raggiunse.
Talia, in fondo, non era poi così diversa da una bambina.
Cresciuta al Casale, protetta da tutto e da tutti, solo da quella loro fuga aveva cominciato a scoprire e a conoscere le infinite meraviglie del mondo.
E da bambina, ora diventava donna.
E quando il mondo come noi lo conosciamo aveva mostrato definitivamente tutti i suoi confini e i suoi limiti, ecco che qualcosa di nuovo, di straordinario, meraviglioso, enigmatico, mutevole, inquieto e sfuggente si stava aprendo davanti a loro.
E lei, prima ancora di lui, aveva percepito tutto questo.
Come se quel nuovo scenario, con tutti i suoi misteri, stesse attendendo proprio loro due per aprirsi e mostrarsi.
“La Gioia dei Taddei” disse l'uomo ormai per metà in quella botola “per me è quello che ho rappresentato in questa chiesa. Ovunque attorno a voi c'è l'immagine con cui la Gioia mi appare. Quanto alla profezia, milady, non sta a me parlarne.” E fece per chiudere la botola.
“Aspettate!” Gridò Guisgard. “Cosa sono tutti questi misteri? Cosa sta succedendo? Cosa volete da noi?”
“Nulla.” Rispose l'uomo. “La chiesa è aperta e potete riprendere anche ora il vostro viaggio.”
“Diteci allora dove siamo!” Disse Guisgard. “E in che direzione cercare un luogo sicuro!”
“Riprendete la strada maestra” mormorò l'uomo “e scegliete voi stessi la direzione. Siete agli estremi confini del regno e una direzione vale l'altra. Solo un consiglio... tenetevi lontani dalla via che conduce a Nord...”
“Perchè?” domandò Guisgard. “Cosa c'è a Nord?”
Ma l'uomo svanì nella botola.
Guisgard allora si lanciò su di essa e tentò di aprirla.
“E'...” ansimò “... è bloccata... come se pesasse tonnellate... eppure quell'uomo... è riuscito ad aprirla e poi a chiuderla...” alla fine si arrese “... è inutile... non si riesce a sollevarla...”

Altea 05-07-2012 08.59.35

Rimasi colpita da quella richiesta di lady Armelia, ovvero di unirci a lei per pregare per la salvezza del principino, ella confidava sulla Bontà Divina ma si doveva scoprire cosa aveva creato questa disgrazia.
Ad un tratto arrivò lo sconosciuto incontrato poco prima, sembrava conoscere la bellissima dama ma vi era tra loro una grande freddezza, non capivo chi mai potessero essere..il re e la regina?
Ma la sorpresa più grande fu quando l'uomo si rivolse a me, invitandomi a uscire con lui verso il fiume.
Ero perplessa, guardavo Fyellon, non volevo arrecare offesa a lady Armelia.."Scusatemi, ma non capisco il motivo di questi litigi e poi non vorrei essere scortese con milady che ci ha accolto benevolmente, mi affido alla sua decisione" e guardai la donna che mostrava una maschera di ferro e non più il volto dolce di prima.

cavaliere25 05-07-2012 16.12.16

mi misi sulla torre e scrutai al orizzonte sembrava tutto calmo e tranquillo non era difficile come lavoro ce la potevo fare benissimo e senza problemi e continuai a guardai in giro se vedevo qualcosa si sospetto

Guisgard 05-07-2012 16.15.22

“Non temete, milady.” Disse Armelia ad Altea. “A me è del tutto indifferente questa cosa. Anzi, spero con tutto il cuore che possiate passare un piacevole pomeriggio al fiume.”
“Di questo non devi dartene pensiero, mia cara.” Fece l'uomo. “Ora puoi anche andare a chiuderti come sempre nel tuo santuario.”
Armelia lanciò un'occhiata di profondo disprezzo a quell'uomo, per poi ritirarsi con il suo seguito.
L'uomo la seguì con lo sguardo, fino a quando la donna non rientrò nel maniero.
Scosse allora il capo e tirò un pugno per la rabbia sul suo scudo.
“E sia...” fissando Altea “... voglio andarmene. Ho bisogno d'aria e di gioia di vivere. Recatevi con i miei servi nelle scuderie e scegliete il cavallo più bello. Vi aspetterò qui.”
E alcuni servi si avvicinarono per condurre la ragazza nelle scuderie.

Talia 05-07-2012 16.23.07

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 47655)
Guisgard allora si lanciò su di essa e tentò di aprirla.
“E'...” ansimò “... è bloccata... come se pesasse tonnellate... eppure quell'uomo... è riuscito ad aprirla e poi a chiuderla...” alla fine si arrese “... è inutile... non si riesce a sollevarla...”

Sospirai a quella parole di Guisgard...
“Non fa niente...” mormorai, tendendo una mano verso di lui perché la prendesse “Non ci avrebbe comunque detto nient’altro, temo!”
Per qualche momento rimasi in silenzio, riflettendo... pensando a mille e più cose, a quel ritratto ed alla Gioia... a quella misteriosa profezia...
E fu per questo che mi accorsi solo dopo diversi minuti che qualcosa improvvisamente era cambiato lì dentro: quel silenzio che aveva avvolto la navata fino ad un istante prima era scomparso, infatti, e adesso si udiva di nuovo il rumore dei nostri cavalli sul selciato ed il brontolio sordo di Sheylon che ci stava aspettando appena fuori dalla porta...
“Andiamo...” dissi quindi “Credo che sia meglio ripartire...”
Facemmo qualche passo nella navata deserta, i nostri passi sulla liscia pietra rimbombavano e venivano amplificati all’infinito...
“Guisgard!” esclamai però all’improvviso, bloccandomi come colta da un pensiero folgorante “Oh, Guisgard... ma che sciocca! Che sciocca che sono!”
Con le mani che tremavano per l’eccitazione, infilai una mano nella tasca nascosta del mio abito, alla ricerca di quell’oggetto... era una cosa tanto evidente che mi sembrava assurdo non averci ancora pensato...
“Ecco!” dissi poi, raggiante, estraendo dalla tasca il piccolo libretto un po’ gualcito “Il libretto di Andros, Guisgard... lo abbiamo trovato al Belvedere e tu lo hai dato a me, rammenti? Prendilo, ora... e guarda bene gli affreschi di questa chiesa... osserva queste immagini con attenzione... deve esserci scritto qualcosa su questo libretto circa un ritratto... un ritratto che rappresenta due amanti senza volto... questi due! E tu devi trovarlo per me, Guisgard! Devi trovarlo e leggermi cosa c’è scritto! Ti prego!”

Altea 05-07-2012 17.01.49

Lady Armelia con totale indifferenza, e non capivo se vera o finta, mi lasciò libera di andare al fiume con quell'uomo..i due continuarono a battibeccare quando la bella dama se ne andò e lui per la rabbia fece vibrare lo scudo vicino a me con un pugno che definiva il suo stato d'animo.
Ero completamente confusa, quando arrivarono i servitori e mi portarono verso la scuderia, io mi voltai per guardare Fyellon con aria preoccupata ma subito mi trovai davanti a dei bellissimi esemplari di cavalli.."Per me è indifferente" dissi a un servitore" non vedo il motivo per cui debba sceglierne uno in particolare poichè sono costretta pure a fare tutto questo."
Poi sottovoce mi rivolsi a quei servitori "Scusate, ma chi è mai quell'uomo che mi ha invitato al fiume?'"

Guisgard 05-07-2012 17.37.12

Guisgard fissò Talia con vivo stupore.
Il suo desiderio era quello di uscire e riprendere il cammino.
Di ritrovare la loro tigre e i cavalli, per mettere chilometri tra loro due e i cavalieri che li stavano braccando.
Ma il volto di Talia, la sua voce, le mani che lo cercavano e poi l'eccitazione che l'aveva presa.
Bastò questo per fargli prendere il libretto.
Guisgard allora cominciò a sfogliarlo.
Vi erano diverse illustrazioni, tutte disegnate dall'autore, insieme a schizzi e note lungo il margine delle pagine.
“Non riesco a trovare nulla...” disse il cavaliere, quasi perdendosi tra quegli scritti e quelle figure “... è come cercare un ago in un pagliaio... ammesso che si parli di questi ritratti in queste pagine...” poi smise di sfogliare di colpo.
Era arrivato ad un capitolo che cominciava con la parola ritratto.
Precisamente con “Il Ritratto del sogno...”
Allora cominciò a leggere ad alta voce:

“Devo scegliere.
Scegliere cosa apprendere.
E' una tradizione secolare e nessuno ostacolerà questa mia scelta.
Tutti i membri della stirpe devono conoscere l'arte della guerra, le umane lettere e la teologia.
Su questo si basa la preparazione per divenire signori di Capomazda.
Ed a queste conoscenze va poi aggiunto un mestiere o una professione che rammenti ad un Taddeo di essere comunque sempre e solo un semplice uomo.
Ed io ho deciso...
Voglio imparare a disegnare e a dipingere.
Poiché questo è l'unico modo che ho per realizzare la profezia...”

“Tessio, Pacos, Byrros...” disse Andros, vedendo entrare i suoi compagni“... cosa vi conduce qui, amici?” Fissandoli il nobile duca.
“Narrarvi di una storia, nobile signore.” Rispose Tessio.
“Non dissimile da quelle che voi amate tanto.” Aggiunse Byrros.
“Non vi credevo così ispirati, fedeli compagni.” Sorridendo Andros.
“Non lo siamo.” Disse Pacos. “Gli ambasciatori non lo sono mai.”
“E chi vi manda?”
“Il Cielo forse.” Rispose Tessio. “O forse l'Ade.”
“E' cosa delicata, milord.” Fece Pacos, fissando poi l'abate che si trovava con Andros già prima del loro arrivo.
“Ed io temo di essere troppo impegnato” alzandosi il chierico “per restare ad ascoltare le avventure di voi giovani cavalieri. Con il vostro permesso, milord.” Ed uscì.
“Allora?” Incuriosito Andros.
“Conoscete quest'uomo?” Indicando un ritratto alla parete Tessio.
“E' Michele di Arcwin, nominato Gran Maresciallo da mio nonno.” Rispose Andros. “Morto anni fa, quando io ero ancora un bambino. Questo ritratto gli rende il giusto omaggio. Nel guardarlo, mi par quasi di rivederlo vivo.”
“In che modo?” Domandò Pacos.
“Con gli occhi del cuore.”
“Io invece l'ho veduto stanotte.” Disse l'amico del duca. “E con gli occhi del corpo.”
“Anche noi, milord.” Fece Tessio, indicando se stesso e Byrros. “L'abbiamo visto come ora vediamo voi.”
“Che storia è questa?”
“La verità, milord.” Disse Tessio. “Per questo siamo qui. Per rivelarvi tale segreto. Starà a voi comprenderne la natura... se benigna, o infausta.”
“Dove l'avete visto?”
“Sul camminamento di ronda.” Rispose Pacos. “Quando la campana della torre ha battuto le tre.”
“L'ora clemente con gli spiriti.” Gli fece eco Byrros.
“Dite che era uno spirito, dunque?” Fissandoli Andros.
“Un'ombra.” Sentenziò Tessio.
“Tentaste di parlargli?”
“Fu inutile.” Rispose Pacos.
“Il volto era il suo?” Indicando il ritratto Andros.
“Certo.” Annuendo Pacos.
“E come era abbigliato?”
“Con una tunica.”
“E il volto?”
“Sembrava...” mormorò Tessio “... si, come se fosse un penitente... dal volto e dall'espressione tradiva una muta clemenza... una silenziosa sopportazione... ma non fu solo.”
“Come?”
“La sera prima” spiegò Tessio “si mostrò un'ombra simile a vostro nonno, lord Taddeo... mentre due sere prima ci apparve un'altra ombra con le sembianze del vostro precettore morto poco tempo fa.”
“E' tutto molto strano...” turbato e pensieroso Andros “... ditemi... stanotte siete di guardia?”
“Si, milord.” Rispose Tessio.
“Allora sarò con voi...” disse Andros “... e tenterò di parlarare a quell'ombra se assumerà di nuovo le sembianze di un volto caro... voi, però, fino ad allora non riporterete ad altri questa faccenda...”
I tre annuirono.
“A stanotte, amici miei.” Congedandoli Andros.
http://i30.tinypic.com/zyhf9i.jpg

Ad un tratto, il ruggito di Sheylon, proveniente da fuori, destò Talia da quella visione.
Guisgard smise di leggere e prese la mano della ragazza.
"Andiamo a vedere cosa accade!" Disse.
E usciti, trovarono Sheylon che puntava un contadino che per lo spavento si era arrampicato sopra un albero.

Guisgard 05-07-2012 18.45.39

“E' Sua Maestà, milady.” Disse il servo ad Altea. “E' il nostro re Acerno.”
“Ecco il vostro cavallo, milady.” Fece un altro servitore, portando alla ragazza un bellissimo sauro bianco. Sua Maestà vi sta attendendo nel cortile. Seguitemi, vi ci condurrò io.”
Accompagnò così Altea dal re che la stava aspettando.
“Bellissimo cavallo, milady!” Esclamò il re nel vederla. “Vedrete che sarà un meraviglia galoppare con un simile esemplare! Ora venite, vi mostrerò un luogo incantevole.”
E uscirono dal maniero.

Altea 05-07-2012 18.56.03

Sua maestà??...allora era come sospettavo.
Mi trovai subito nel cortile sopra quel bianco cavallo e nemmeno il tempo di proferire parola ci trovammo subito fuori, durante il tragitto rimasi in silenzio, mi chiedevo cosa mai avesse in mente il re Acerno..."Maestà, dove stiamo andando? E perchè mi avete invitata..io sono una sconosciuta, vostra moglie è davvero bella e dovreste essere con lei ora anche se conosco di ciò che vi tormenta"

Guisgard 05-07-2012 18.59.51

Ad un tratto, mentre scrutava il paesaggio, Cavaliere25 notò qualcosa nella boscaglia.
Come una macchia che si muoveva rapida tra la vegetazione.
E sembrava mutare continuamente forma a causa dei giochi di luci e ombre causati dal Sole che cominciava a calare.

Talia 05-07-2012 19.26.40

La voce di Guisgard... quelle parole... un mestiere... la pittura... la profezia...
E poi all’improvviso, tanto rapido quanto inatteso, la voce di Guisgard si confuse nella mia mente con quella di Andros, il suo volto con quello dell’arciduca, i loro occhi si sovrapposero... e quella visione mi travolse.
Mi occorse qualche momento in più per poter poi tornare alla realtà...
Le parole di Andros continuavano a vorticarmi in mente, la sua sorpresa e la notizia di quelle apparizioni... un’altra visione mi salì alla memoria, allora... avevo visto quelle ombre in un’antica visione... ma... perché?
La testa mi girava forte adesso... mi sentivo come colui che tenta di mettere insieme le consunte tessere di un mosaico... ma mancavano dei pezzi a quel mosaico e l’immagine era così incompleta e difficile da decifrare... avrei dato qualsiasi cosa per vedere l’intero quadro, per comprendere fino in fondo ogni suo significato...
Sospirai.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 47676)
Ad un tratto, il ruggito di Sheylon, proveniente da fuori, destò Talia da quella visione.
Guisgard smise di leggere e prese la mano della ragazza.
"Andiamo a vedere cosa accade!" Disse.
E usciti, trovarono Sheylon che puntava un contadino che per lo spavento si era arrampicato sopra un albero.

Sussultai per quel ruggito e l’improvviso cambio di registro di Guisgard.
E tuttavia, una volta corsi fuori, non trovammo niente di cui temere... non vedevo, ma il ringhio di Sheylon e le grida dell’uomo non lasciavano molto spazio alla fantasia circa ciò che stava accadendo...
Sorrisi appena...
“Sheylon... vieni!” chiamai “Lascia stare quel poveretto!”

Guisgard 05-07-2012 19.38.20

Altea ed Acerno galoppavano nella selva, tra frutti e profumi estivi.
I loro cavalli erano lanciati e questo permetteva loro di trarre sollievo grazie al fresco vento dal caldo di Luglio.
“Vi ho già detto...” disse “... stiamo andando al fiume per una bella nuotata. Non voglio né parlare, né pensare di mia moglie. Oggi voglio solo divertirmi. E voi siete una bellissima donna.”
E giunsero al fiume.
Il Sole del tardo meriggio lasciava scintillanti bagliori sulle acque ed un fresco venticello spirava tra gli arbusti, facendone vibrare le foglie e liberando nell'aria una dolce melodia.

Altea 05-07-2012 19.52.11

I cavalli galoppavani veloci e la brezza rinfrescava il mio volto dalla afa di quel pomeriggio di Luglio, mi sentii quasi rinascere.
Il re mi rispose, eppure era inquieto, era un personaggio molto strano, e un uomo molto bello, e mi chiedevo se avesse tradito mai sua moglie, le sue parole...quasi mi davano fastidio al solo pensiero della moglie.
"Maestà..sarà un piacere esservi di compagnia..se vorrete avere compagnia e conversare mentre vi rinfrescherete nelle acque del fiume" risposi alquanto perplessa.

cavaliere25 05-07-2012 20.42.41

vidi una strana cosa muoversi nella boscaglia allora presi il corno e lo suonai come mi era stato detto e aspettati che qualcuno venisse a vedere che succedeva

Lilith 05-07-2012 22.34.56

Quando entrai nella botola e mi ritrovai nella buia stanza, mi resi conto di essere circondata da numerose ragazze con i visi stanchi e con stracci al posto dei vestiti.
Erano attaccate alle pareti con catene di ferro e sembravano prive di energie.

Io, spaventata, provai a parlare con loro: "Cosa vi è successo? Come posso aiutarvi?"

Guisgard 06-07-2012 01.13.07

Acerno si slacciò e tolse la tunica e poi si levò anche la camicia.
Immerse le braccia nelle chiare e fresche acque del fiume, per poi lavarsi il viso come chi si è appena svegliato da un lungo ed inquieto sonno.
“Non temete...” disse ad Altea “... non voglio sedurvi... forse il male peggiore per un uomo è quello che lo tiene legato ad una donna, impedendogli anche solo di guardarne un'altra... sono mesi che non tocco mia moglie, eppure il solo pensiero di amarne un'altra mi ripugna... forse è davvero questo l'amore vero... amare perdutamente una donna ed odiarne tutte le altre...” si appoggiò allora con la schiena contro un albero e chiuse gli occhi “... beh, a questo punto diamo un senso a questa nostra mancata fuga d'amore...” sorrise in modo quasi impercettibile “... avanti, raccontatemi qualcosa di voi, milady... chi siete, da dove venite e dove siete diretta... raccontatemi ciò che volete... qualsiasi storia andrà bene, che sia bella o che sia brutta... avere una storia da raccontare è sempre bello...”

Guisgard 06-07-2012 01.15.50

Cavaliere25 suonò il corno e qualche istante dopo due soldati lo raggiunsero.
“Abbiamo sentito il suono del corno.” Disse uno di quelli. “Cosa è successo?”
Nella selva, però, quella misteriosa macchia che si muoveva nella vegetazione sembrava svanita.

Guisgard 06-07-2012 01.23.23

Inizialmente nessuna rispose a quelle parole di Lilith.
Quelle ragazze infatti sembravano in grado di emettere solo dei gemiti e dei lamenti.
Poi, all'improvviso, una di quelle aprì gli occhi e fissò Lilith.
“Ci hanno catturate...” disse a fatica “... per offrirci in sacrificio alla Lacrima di Cristo... vattene, o anche tu farai la nostra stessa fine...”
“No, non andartene...” fece un'altra di quelle ragazze fissando Lilith “... non abbandonarci... aiutaci, ti prego... liberaci da questo inumano destino...”

Guisgard 06-07-2012 02.19.41

Sheylon, udendo la voce di Talia, si voltò di scatto verso di loro.
Tornò, per un momento, a fissare il contadino sull'albero, per poi raggiungere la ragazza.
Qui strofinò la grossa testa contro la mano di Talia, mentre il povero contadino, ancora tutto tremante, invocava l'aiuto del Cielo ed inveiva contro la terra.
“Avanti, potete scendere ora.” Disse Guisgard al contadino. “Non c'è nulla da temere.”
“Giammai!” Esclamò il villano, sempre tenendosi stretto all'albero. Quel demone giallo attende solo questo per sbranarmi!”
“Non è un demone, ma solo una tigre!”
“Tigre?” Ripeté il contadino. “Non ci sono animali del genere qui! Una volta ne ho sentito parlare da un domenicano che era stato nelle Indie e nel Catai... laggiù vivono le tigri, non qui!”
“Davvero?” Sorridendo Guisgard. “E sentiamo... cos'è allora?” Indicando Sheylon.
“Non so...” mormorò il contadino “... sembra avere la stazza di un leone e l'aspetto di un demonio...”
“Avanti scendete, vi dico.” Disse di nuovo Guisgard. “Nessun demonio attenterà alla vostra anima. Piuttosto, abbiamo da chiedervi qualche informazione circa il nostro viaggio.”
“Vi darò le informazioni che cercate restando su questo albero” fece il contadino “e solo quando sarete partiti, insieme a quel demonio, io scenderò da quassù.”
“E sia, come volete.” Ridendo Guisgard. “Per prima cosa volevamo sapere di questa chiesa...”
“Non è stata ancora terminata.” Disse il contadino. “I suoi lavori si sono bloccati per un lungo periodo.”
“Come mai?”
“Perchè inviare fin quaggiù una maestranza capace e fidata non è facile.” Rispose il contadino.
“Noi al nostro arrivo abbiamo incontrato un uomo.” Fissandolo Guisgard. “E stava lavorando a dei ritratti e a dei mosaici nella chiesa.”
“Io vengo qui spesso perchè il mio terreno non è distante da qui” fece il contadino “e non ho mai visto nessuno qui intorno alla chiesa.”
“Eppure noi ci abbiamo anche parlato.” Spiegò il cavaliere. “Poi siamo usciti e lui è rimasto dentro per proseguire i suoi lavori.”
“Ma se la porta è chiusa.” Indicando il portico della chiesa il contadino.
“Chiusa?” Voltandosi verso il sacro edificio Guisgard. “Ma se siamo usciti solo pochi minuti fa ed era aperta... forse l'avrà chiusa l'uomo di cui vi dicevo...”
“Quando sono arrivato era già chiusa.”
“Come sarebbe?” Stupito Guisgard. “Non ci avete visti uscire da lì poco fa?”
“No, pensavo a salvarmi dalla vostra bestiaccia.”
Sheylon emise un gemito che mutò in un sordo brontolio.
“Molto strano...” mormorò Guisgard, tornando a fissare la chiesa, per poi voltarsi verso Talia.
“Insomma, vorrei scendere da qui!” Seccato il contadino.
“Noi veniamo da Faycus...” disse Guisgard “... potreste indicarci la strada per un borgo o qualche località isolata?”
“Isolata...” mormorò il villano “... qui siamo ai confini del ducato e tutto, da qui in poi, vi apparirà isolato e lontano.”
“Cerchiamo una direzione poco battuta.” Fece Guisgard.
“Allora dovreste andare verso Nord.” Spiegò il contadino. “Nessuno si avvia mai in quella direzione. In passato sono passati mercanti o attori itineranti diretti lassù, ma nessuno di quelli è più tornato da queste parti.”
“E perchè mai?”
“Ah, questo è un mistero.”
“Il maestro che era in chiesa ci ha detto di evitare la strada che va a Nord...”
“Vi ripeto, non vi è nessuno qui intorno.”
“Va bene...” annuì Guisgard “... lasciamo perdere...”
“Ora andrete via?” Sbuffando il contadino. “Io sono stanco di stare su questo albero!”
Guisgard allora prese i cavalli e si avvicinò a Talia.
“Meglio rimettersi in viaggio, Talia.” Disse alla ragazza.

Altea 06-07-2012 08.26.13

Il re si spogliò e si rinfrescò il volto, come per lavare il peso dell'angoscia che lo opprimeva, poi guardandomi mi parlò della moglie e lo ascoltai attentamente...lui doveva amarla molto ed ero felice che gli fosse fedele.
Si appoggiò contro la corteccia di un albero e cosi feci pure io, di fronte a lui...egli voleva parlare, di qualsiasi cosa, per lui bastava dimenticare per un attimo ciò che lo tormentava.
"Volete una storia? Sapere di me? Mi chiamo Altea, sono una ragazza semplice del popolo..mi sono imbattuta in mille avventure in questi mesi. Ho attraversato un fiume mistico le cui acque ribollono come quasi il fuoco dell'Inferno ma ne sono uscita indenne, sono stata ospite in un maniero misterioso dove si celava o una antica credenza o leggenda..ho visto una Montagna Sacra e vi ho perso un'amico fino a essere prigioniera di alcuni mercanti che mi volevano sacrificare...per salvare un Regno...quel Regno da dove sto giungendo e che voglio raggiungere. Sapete in questo Regno ci sono delle similitudini come nel vostro...poichè l'Amore Vero è rinnegato. Si, alla gente non è permesso Amare, nè tessere odi all'Amore come se l'Amore fosse un peccato." Guardai il re per essere sicura di non tediarlo "Ma penso..si possano inventare qualsiasi Leggi contro l'Amore ma non potremmo mai toglierci i tormenti d'Amore che ci attanagliano l'anima e il cuore, non pensate maestà?"

cavaliere25 06-07-2012 13.09.37

avevo visto qualcosa muoversi nella selva come una macchia nera che si muoveva verso il castello ma ora non si vede più nulla

Parsifal25 06-07-2012 14.06.07

Cominciaì il cammino fra le tenebre......non provavo paura poichè ho inteso il tutto come un bel viaggio di espiazione e purificazione.

La vista, andò ad abituarsi e riuscì a rimanere concentrato sul mio passare......un attimo, ed un bagliore andò a formarsi in quelle tenebre. Vidi una sagoma che fuggiva verso l'interno.

Corsi, verso quella luce e pensaì tra me:
"Spero che mi guidi da qualche parte......ho un brutto presentimento......" affrettaì la corsa.

Talia 06-07-2012 16.38.26

Presi le briglie dalle mani di Guisgard e gli sorrisi...
“Si!” risposi “Si, forse è davvero meglio!”
Appoggiai una mano sulla sua spalla, dunque, per salire in sella... quando un pensiero improvviso mi colse...
“Perdonatemi, buon uomo...” dissi dunque all'improvviso, voltandomi appena verso il contadino “Solo un’ultima domanda... da quanto tempo si sono interrotti i lavori in questa chiesa? Insomma... si tratta forse di giorni? O di settimane, di mesi?”
Esitai un istante... quella folle idea, che mi era entrata in testa un istante prima, mi stava perseguitando... inspirai...
“O... o si tratta forse di anni? Ditemi, voi... voi avete mai visto qualche maestranza al lavoro qui?”

elisabeth 06-07-2012 18.16.44

Non riconobbi la figura di Reas, mi sembrava cosi' appesantita, eppure quando si alzo' il suo volto era lo stesso che avevo lasciato qualche giorno prima.....gli stessi lineamenti....il colorito della sua pelle non aveva il roseo naturale di chi sta bene...aveva il pallore di una morte allontanata.....lo seguimmo sino a dove seppelli' il monaco......mi allontanai da quel luogo.....non c'era logica, non vi era logica alcuna a tutto quello che rea successo....il monaco aveva provocato l'avvelenamento di Reas solo per allontanare me.....se cosi' non fosse stato Reas sarebbe morto, il monaco mi mette sulle tracce di una persona che stava per essere incriminata di tradimento, Messer Cristansen, eppure ora anche lui era salvo e lontano da Tylesia.......l'unico era Goz.....che attendeva speranzoso i suoi cigni...." Andiamo via di qui...c'e' l'odore della morte e Vivian deve respirare aria pura....e voi Reas, dovete riposare non siete ancora in forze....."..ritornai nella stanza principale....." Reas, quando io sono andata via di qui...vi ho lasciato esanime nella stanza dove abbiamo ritrovato i cigni......il Monaco vi ha avvelenato...procurandovi una ferita .......vi avrebbe salvato solo se fossi andata a Tylesia e gli avessi portato il Fiore....questo Fiore che tutti cercano e che forse non esiste da nessuna parte........il punto e' che voi eravate ancora incosciente quando e' stato ucciso.....quando vi avrebbe somministrato l'antitodo ?.......c'e' qualcosa che non va....ritorniamo in quella stanza....ci sara' qualche boccetta, qualche infuso...qualcosa di lui che possa dirci..cosa ci facciamo riuniti qui......e perche' dovevo essere qui con Messer Cristansen e sua figlia...........e i cigni..sono ancora dove li ho lasciati ?......".....mi sedetti sulla sedia dove poco prima vi era seduto Reas e cominciai a credere che Goz...fosse un artefice lontano che operava a tramare uno strano gioco di vite...ma perche'..io.....

Guisgard 06-07-2012 19.37.03

“Non so con certezza” disse il contadino fissando Talia “da quanto tempo i lavori siano fermi... ormai da queste parti ci passa pochissima gente... forse l'ultima volta che ho visto qualche maestranza in questa chiesa risale a diverso tempo fa... ero ancora un ragazzino... circa una trentina d'anni fa, probabilmente... perchè mi chiedete questo, milady?”
Guisgard guardò allora Talia, cercando di capire cosa stesse pensando.

Talia 06-07-2012 20.18.45

“Trent’anni!” mormorai tra me alle parole del contadino “Già... trent’anni...”
Per qualche momento rimasi in silenzio... riflettendo...
“Guisgard...” chiesi poi, sfiorando appena la sua mano “Dimmi... ti sembrava una chiesa in cui nessuno entrava da trent’anni, quella che abbiamo visitato? Ti sembrava abbandonata? O cadente?”
Esitai un attimo, come combattuta... poi mi voltai di nuovo verso la chiesa... non potevo vederla ma la percepivo con assoluta chiarezza la desolazione e l’abbandono...
“L’uomo con cui abbiamo parlato dovrebbe essere ancora lì, non trovi? Dovrebbe esserci... ammesso che il nostro amico...” soggiunsi accennando al contadino “Ammesso che non abbia ragione!”
Sospirai... sarei voluta tornare nella chiesa, sarei voluta entrare ed accertarmi del suo stato... mi chiesi cosa ne avrebbe pensato Guisgard...

Guisgard 07-07-2012 01.35.43

Il re Acerno ascoltò con attenzione ogni parola di Altea, sempre tenendo gli occhi chiusi e la testa appoggiata all'albero.
“Comincio a credere” disse “che forse quel regno di cui mi parlate abbia risolto alla grande uno dei mali peggiori che ci affliggono. Si, perchè le pene d'amore sono quanto di peggio possa esistere... ed io posso ben dirlo...” mormorò quasi sovrappensiero “... talvolta ho l'istinto di strapparmi via il cuore per estirpare il pensiero di quella donna da me... ma forse non servirebbe a nulla...” restò qualche istante in silenzio, lasciando che il vento gli accarezzasse il volto “... raccontatemi di quel regno di cui accennavate... di quel regno che ha bandito l'amore... raccontatemi tutto... voglio sapere perchè laggiù odiano tanto quel sentimento... perchè se davvero esiste un modo per allontanare l'amore, allora voglio conoscerlo...”

Guisgard 07-07-2012 01.41.06

I soldati fissarono la selva, ma non videro nulla.
“Forse ti sarai confuso...” disse uno di quelli a Cavaliere25 “... forse ti sei lasciato suggestionare... cerca di essere più vigile e suona il corno solo in caso di allarme, mi raccomando.” E andarono via.
Dopo un po', però, di nuovo Cavaliere25 vide qualcosa muoversi nella selva.
Stavolta era più vicino ed appariva anche più grande.
Come una grossa macchia di indefinibili fattezze che sembrava muoversi verso la città.

Guisgard 07-07-2012 01.46.36

Parsifal, senza alcun timore, decise di seguire quella sagoma che si muoveva nel buio della grotta.
Gli occhi del cavaliere si erano abituati all'oscurità e riuscì a seguire i movimenti di quella misteriosa figura.
E la vide, così, svanire tra le rocce.
Poi si accorse che nel punto in cui la sagoma era sparita, una piccola apertura si apriva in quella superficie rocciosa.
Si trattava di uno stretto cunicolo, nel quale Parsifal sentì delle strane voci accompagnate dall'eco di una risata.


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