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Altea intanto si diresse verso la spiaggia.
Qui però sembrava tutto tranquillo. Poi, ad un tratto, udì dei rumori giungere da alcuni cespugli. |
Era tranquillo appunto.. Non era sera quindi il pericolo pirati non vi era. Poi udii rumori dalla vegetazione e afferrai un legno ben solido in caso di pericolo.
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Altea poi sentì dele voci.
Era un pò distante e quindi non riusciva a distinguerle, a capirle. |
"Oh, capisco, grazie" annuii al soldato.
Poi guardai Clio. "Dici che siamo davvero al sicuro?" nervosa. Poi realizzai una cosa. "Allora quella costruzione è un carcere, quella che si vede dalla finestra. È quella la costruzione sul promontorio." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Udii delle voci e cautamente mi inoltrai verso la zona da dove provenivano.. Forse erano solo indigeni ma stavo cauta.. Era realtà non il palcoscenico.
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Altea si avvicinò a quei cespugli.
"Dobbiamo dividerci..." disse una voce proveniente dalla vegetazione. "No, finiremo col perderci in questa lercia isola..." un'altra voce. "Al diavolo..." una terza. Un attimo dopo Altea vide arrivare dei soldati sulla spiaggia. Loro videro lei. |
Spalancai gli occhi a quelle parole di Gwen.
"Accidenti sì!" un carcere.. solo pronunciare quella parola mi venivano i brividi. Era da sempre il mio terrore, vista la vita che facevo. "Mi piaceva di più l'idea della villa del governatore!" sospirai amaramente. "Non lo so se siamo al sicuro..." scuotendo il capo "Ma vorrei capire che cosa sta succedendo.." guardandomi intorno. |
Chi mai potevano essere.. Pure loro volevano fuggire e forse potevano aiutarmi.
Ma arrivarono i soldati e finsi di prendere un cocco a terra e romperlo col bastone con aria indifferente. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Gwen e Clio erano per le strade delpaesino, mentre la sirena della caserma non cessava di suonare.
Alcuni si chiudevano in casa, altri restavano nella propria bottega o negozio, altri ancora invece restavano alquanto indifferenti. Davanti alla caserma i militari erano comunque nervosi. Altea, intanto, era sulla spiaggia. Attirò l'attenzione dei militari che subito le si avvicinarono. "Qui non è sicuro, signora." Disse uno di quelli. "Sarà meglio ritorni al paese." |
Guardai i soldati...e poi finsi di guardarmi attorno stupita..."E' successo qualcosa...?Si stava così tranquilli qui anche se ho visto degli individui correre da quella parte" indicando un punto dall' altro capo della spiaggia.
Volevo sapere chi fossero i tre che stavano parlando, volevano fuggire dall' isola...ma parlavano la nostra lingua pure. |
Le reazioni erano molto diverse fra loro.
Chi si chiudeva in casa, chi rimaneva in negozio, o addirittura a chi non importava assolutamente nulla. "Mi chiedo come mai alcuni restino indifferenti" perplessa "Forse confidano molto nei soldati? O gli evasi non sono particolarmente pericolosi? Bah..." a Clio, cercando di capire. Intanto la caserma non smetteva di far risuonare l'allarme in tutto il paese. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Grazie della segnalazione." Disse uno dei militari ad Altea. "Noi seguiremo la direzione che ci ha indicati. Nel frattempo faccia ritorno al paese." Andarono poi via.
Intanto dai cespugli non si sentivano più i rumori, nè le voci. Non c'era più nessuno nella vegetazione. Chiunque fosse ora non c'era più. |
L'allarme risuonò ancora per un pò, poi smise.
Poco dopo il paesino era tornato alla normalità. Clio e Gwen si ritrovarono così in mezzo ad una strada tornata tranquilla. Videro allora due uomini, uno piccolo e tarchiato, l'altro grande e grosso, arrivare a bordo di un sidecar. Scesero ed entrarono in uno dei tanti negozi. Ne uscirono poco dopo con diverse buste cariche di grutta, verdure, pane, uova ed altri generi alimentari. |
Sorrisi...per fortuna le mie doti di attrice non erano svanite.
I soldati andarono via e ancora non capivo il motivo di tale preoccupazione, la sirena...i tre uomini che parlavano...io di navi pirata non ne vedevo..anzi forse salirci sarebbe stato più entusiasmante che stare in questa isola, sperando non fossero dei negrieri...ma al nostro tempo era impossibile esistessero i pirati. Mi alzai ma non vi era nessuno più...dove erano andati quei tipi...avevo udito non potevano dividersi e non capii. Mi misi a camminare per la vegetazione lungo la spiaggia....incosciente che non sei altro. |
Incredibile come nel giro di un secondo tutto fosse tornato normale.
Tutto procedeva normalmente. Ad un certo punto arrivarono due tizi, uno alto e uno più basso e corpulento a bordo di un sidecar, per poi entrare in una bottega. Allora mi avvicinai a loro. "Scusate" con gentilezza "Sapete se l'emergenza della caserma è rientrata?" ai due. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Altea prese a camminare lungo la spiaggia.
Il cielo era di un blu cobalto ed annunciava l'imminente crepuscolo. All'orizzonte non si vedeva alcuna nave. Ad un tratto l'attrice vide qualcuno. Camminava poco più avanti di lei. Era un uomo anziano, con un bastone ed un cappello di paglia da turista. Camminava e fissava le onde. |
I due uomini guardarono Gwen.
Con sospetto quello grande e grosso, con sufficienza quello più basso. "Spiacente, noi siamo solo di passaggio." Disse queti alla ragazza. "Non viviamo in paese e quindi ignoriamo cosa sia accaduto." Guardandosi intorno. "Ora ci perdoni, dobbiamo tornare dal nostro padrone." Indicando la villa coloniale sull'altopiano. |
Non mi piacquero quegli sguardi.
Di sufficienza e sospetto. Annuii piano, e poi guardai Clio. "A quanto pare, ci sta qualcuno di parecchio facoltoso, in quella villa, e noi abbiamo un giro in sospeso" a Clio, con un sorrisetto, quando quelli andarono via. Sì, ora ero molto curiosa e volevo saperne di più. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Che spettacolo quel mare dal colore intenso, il profumo di salsedine cosi potente e forse avrei potuto vedere un meraviglioso crepuscolo.
Ad un tratto vidi un uomo davanti a me, era anziano e camminava aiutandosi con un bastone, aveva un cappello da turista e guardava le onde. Mi avvicinai a lui e lo guardai e provai a parlare..."I miei saluti, questo mare è stupendo non pensa, pure io ne sono affascinata, sembra avere un potere magnetico...è un turista? Perdoni la mia impudenza ma non conosco nessuno qui". |
I due uomini andarono via e lasciarono Gwen alquanto incuriosita circa la villa coloniale sull'altopiano.
Infatti la loro idea fosse un carcere si era rivelata evidentemente sbagliata. Altea nel frattempo si era avvicinata all'anziano signore. Era ben distinto, con uno sguardo bonario, il viso tondo racchiuso da barba e capelli bianchi. "Salute a lei." Disse Guardandola e salutando togliendosi il cappello. "o un turista? Oh, affatto." Ridendo. "Diciamo sono un reduce del mondo civile e caotico. Uno che stanco del chiasso ha poi deciso di rifugiarsi su quest'isola." Annuendo. "E lei, graziosa signora? Chi è? Una sirena uscita dal mare in cerca della sua coda? O forse la bella moglie di qualche ufficiale?" |
"A questo punto, credo proprio che quella sia davvero una villa, piuttosto che un carcere" dissi "Motivo in più per avvicinarci e dare un'occhiata."
Ero davvero incuriosita, anche perchè non avevamo molto altro da fare, qui. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
L' uomo era cordiale e il suo viso bonario ne dava la conferma..finalmente qualcuno con cui conversare.
"Ho capito, dunque è sfuggito dal clamore della civiltà" e quel gesto del togliersi il cappello faceva notare la sua galanteria e il suo aspetto nobile "Diciamo potrei essere una sirena o la moglie di un ufficiale...ma in un teatro potrei esserlo. Mi chiamo Altea de Bastian e sono un' attrice di teatro, purtroppo provengo da un naufragio di una nave...la Lady Imma..e il Destino mi ha fatto portare qui..come vede dal mio vestiario..non ho nulla con me, devo dirle mi mancano più i miei libri che i vestiti..ma la storia di questi pirati è vera? Noto pure lei cammina tranquillo sulla spiaggia" sorridendo all' uomo. |
“Un'attrice.” Disse divertito il vecchio ad Altea. “Portata qui da un naufragio. Che beffardo il Destino, vero?” Sorridendo. “Io mi chiamo Baffon.” Presentandosi. “Pirati? Oh, certo... ve ne sono... ma non certo quelli romantici dei romanzi o dei film.” Scuotendo il capo. “No no... purtroppo la tecnologia, il mondo moderno e la degenerazione dell'animo umano ha sostituito i temerari corsari di una volta con spietati predoni minuti di golette, mitragliatrici ed un'avidità senza fine. Quanto a me, beh, sono vecchio... se è mio Destino morire per mano di quei pirati o qui o altrove io non potrò sfuggirgli.” Divertito.
In effetti la bella villa coloniale, immersa fra alti palmeti e piante esotiche, non passava certo inosservata. Naturale attirasse l'attenzione di Gwen. Ma ad un tratto la ragazza si accorse di qualcuno. Era un giovane soldato alto, asciutto, moro e dagli occhi neri che la fissava con una certa insistenza mentre si accendeva una sigaretta. https://ncache.ilbe.com/files/attach...b036c70d69.jpg |
Ascoltai l' anziano signore che scoprii si chiamava Baffon.."Oh davvero, pensavo non vi fossero...oh non si preoccupi signor Baffon, so distinguere la realtà dai libri...e appunto mi chiedevo come potessero esserci dei predoni o pirati...si ha ragione...la tecnologia è un brutto nemico...la televisione ha tolto la gente pure dai teatri e noi ne paghiamo la conseguenza" poi la sua ultima confessione..."Non dica così...la vita va vissuta fino alla fine, ha ancora molto da dare...quindi qui sull' Isola oltre all' esercito e gli indigeni vi abitano pure altre persone, ma prima era suonato l' allarme, ho sentito tre uomini dietro la vegetazione e sembravano spaventati, lei sa cosa è successo?".
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Avevamo già intrapreso la strada per la villa, quando notai qualcuno.
Qualcuno che mi fissava con insistenza. Era un soldato, alto, moro, dal fisico asciutto e dei bellissimi occhi neri. Bellissimi, bellissimi davvero. Mai ne avevo visti così. Così intensi e luminosi. Cercavo di far finta di nulla, ma poi decisi di avvicinarmi, dopo un veloce sguardo a Clio. "Mi scusi" iniziai, quasi timidamente "Saprebbe dirmi chi vive in quella villa lassù?" indicando la dimora.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8bd295b628.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Non saprei.” Disse Bafon ad Altea. “Ho sentito la sirena ed immagino siano stati avvistati dei pirati, o al massimo qualche prigioniero abbia tentato la fuga dal carcere.” Fissandola. “Certo che abitano varie persone, sebbene quasi tutti militari. Ma qualcuno come me giunto dal continente vive in paese. Poi vi sono quegli strani scienziati dall'altra parte dell'isola... nessuno li conosce bene e non amano gli stranieri. Da quando sono arrivati qui è finita la serenità.” Annuì.
Il soldato guardò Gwen negli occhi per un lungo istante, poi il suo sguardo scuro scivolò senza troppi fronzoli su tutta la sua figura. Uno sguardo al limite dell'inopportuno. Tirò allora una boccata di fumo dalla sua sigaretta e si voltò appena verso la villa sull'altura. “Uno strano tipo...” disse tornando a fissarla “... di quelli che stanchi della vita di città decidono ad un tratto di volersi rifare l'esistenza in un posto come questo... uno di quelli col portafogli pieno ed il cervello vuoto.” Fumando. |
"Un carcere...vi è un carcere qui e chi viene incarcerato?" pensando di aver sentito la voce di evasi "Dicevano non dovevano dividersi e volevano tentare la fuga da questa isola...pensavo fossero persone dabbene ma non ho detto nulla ai soldati" sorridendo "Non sono affari miei pensare a chi abbia torto o ragione non pensa? Quanto a quegli scienziati mi hanno portato loro qui, assieme ad altre due naufraghe, devo dirle ho dovuto far buon viso a cattivo gioco per salvarmi ma li ho odiati, con loro vi erano animali e uomini grotteschi...è stato tremendo" guardandomi attorno.."Io abito per ora in una pensione, in una stanza datami dal comandante dell' esercito...mi sento spaesata e sola qui...non so cosa fare...lei almeno ha fatto una scelta, io no. Forse trovare un lavoro in qualche bottega del paese..lei che mi consiglia signor Bafon?" mi sentivo a mio agio con questo signore..."Mi promette che questo nostro incontro non sarà un alito di vento, lei è l' unica persona che ho trovato in questa isola con cui parlare e con cui mi trovo a mio agio..mi aiuti" era strano io chiedessi aiuto...io che avevo tutto ciò che volevo.
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Mi sentii in imbarazzo quando, dopo aver ricambiato il mio sguardo, mi guardò da capo a piedi, con la stessa insistenza di poco fa.
Negli anni, esibirmi mi era stato d'aiuto, era bello salire su un palco scenico e sapere che tutti erano lì ad osservarti e questo mi aveva aiutata a combattere quella sorta di timidezza, ma ora era diverso. Era come se mi sentissi completamente nuda davanti a lui, e ciò non era quello che succedeva abitualmente in palcoscenico. Poi mi rispose ed accennai un sorriso. "Capisco..." commentai piano "Da come parla, immagino che lei, invece, non lo farebbe..."https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...f65f1b61d0.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“A volte il Destino è strano.” Disse Bafon ad Altea. “Lei che chiede un lavoro ed io che avrei appunto bisogno di una mano col mio negozio, sa?” Divertito. “Infatti sono un collezionista e mi sono rifugiato qui per aprire un emporio. In principio pensavo e speravo di fare affare con i nativi e magari con i militari, ma il lavoro è tanto ed io sono vecchio. Per questo un'aiutante mi servirebbe e come.” Facendole l'occhiolino.
Il soldato rise e finì la sua sigaretta. “No, io non lo farei.” Disse a Gwen, sempre guardandola con quella sua insistenza. “Ma cosa ci fa una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi su quest'isola? Io ci bazzico da mesi e ho visto solo donne di colore, qualche allegra vecchietta e dei soldati. E' sbucata dal nulla? O forse sono stato troppo tempo al Sole oggi?” Divertito. |
Trovai che fosse molto bello quando rideva.
No, non era esatto, questo. Trovavo che lo fosse a prescindere. Ma soprattutto quando rideva, il suo sorriso illuminava tutto il volto ambrato e gli occhi neri e profondi. Accennai un sorriso a quelle parole su di me. "Eravamo su una nave da crociera, ma è naufragata è un mercantile ci ha portate qui" risposi, accennando anche a Clio al mio fianco. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Guarda guarda...” disse il soldato guardando Clio e poi di nuovo Gwen “... a volte il mare fa proprio belle sorprese...” sorridendo “... beh, non so quanto quest'isola possa affascinarvi, ragazze, ma temo ci resterete un bel po'. Di navi se ne vedono raramente passare. Ma facendoci l'abitudine non si sta poi così male.” Divertito. “Io mi chiamo Elv, sergente ed addetto alle trasmissioni in caserma. Ho proprio qualche istante libero. Posso offrivi da bere?” Con i suoi occhi neri che sapeva guardare Gwen con una certa insistenza.
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Sorrisi, anche se ripensando a quell'esperienza c'era poco da sorridere.
"Sì, il comandante ci ha avvisate" annuii. Ma stranamente, il pensiero di rimanere qui si era fatto più lieve, più sopportabile. Poi scoprii che era sergente e anche il suo nome. Elv. Mi piaceva. "Io sono Gwen" risposi con un sorriso "Oh e lei è Clio" indicando la mia amica. "Certo, perchè no" accettai, guardando la bionda accanto a me contenta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Perfetto, madamigelle.” Disse Elv con un visto inchino verso Gwen e Clio.
Insieme andarono al bar del paese che vista l'ora cominciava a riempirsi di militari in libera uscita. Ovviamente molti sguardi erano per le due ragazze. Una bionda ed una rossa dalla pelle bianca non passavano certo inosservate in un posto come quello. Presero uno dei tavoli liberi ed Elv ordinò al barista, un nativo dai modi troppo simili a quelli dei militari bianchi, che subito portò loro il liquore tipico del posto. “Sembra rum” Elv riempiendo tre bicchieri “ma va giù molto meglio ed è più gradevole... brindiamo allora al Destino, al mare, alle navi che affondano ed alle belle naufraghe pescate come sirene su bianche e calde spiagge tropicali... salute!” Divertito. |
Sorrisi divertita al suo inchino.
Poi, gi dirigemmo verso un bar e avevamo gli sguardi di tutti addosso, tre quarti dei quali erano militari in libera uscita come Elv. Ci sedemmo ad un tavolo e lui ordinò anche per noi un liquore locale, a suo dire simile al rum. Risi silenziosamente poi al suo brindisi e assaggiai il liquore. Il sapore alcolico era meno forte di quanto pensassi ed era molto dolce. Beh, almeno avevamo trovato un aspetto interessante di questa isola, ed era proprio seduto qui accanto a noi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel liquore si rivelò più dolce di quanto sembrasse, così come la compagnia.
Era ormai sera e le poche luci del paese, tra canneti, palme e capanne brillavano in un vago alone che sembrava riflettersi dallo scintillio delle stelle australi. “Ho ancora un'oretta di permesso...” disse Elv guardando Gwen “... e mi chiedo... le brave ragazze accettano un invito per passeggiare fra le capanne?” Fissandola e facendole l'occhiolino. |
Iniziavano a spuntare le prime luci della sera e l'aria si faceva più frizzante, benché leggera come brezza, e l'atmosfera si faceva più conviviale, sia nel bar che nel paese.
Improvvisamente, tutto sembrava più magico, più bello. Ascoltai la sua proposta e sorrisi, con una sfumatura di divertimento poi al suo occhiolino. "Credo di sì..." risposi, guardandolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Bene...” disse Elv finendo il suo bicchiere e guardando Gwen negli occhi.
Così i due ragazzi si separarono da Clio e uscirono dal bar, passeggiando nel cuore del paese. Era ormai sera e le poche luci fra le capanne favorivano una vista meravigliosa. Il cielo serale infatti era tempestato di stelle simili a gemme che scintillavano nella volta celeste. Le sconosciute stelle australi disegnavano costellazioni ignote a chi veniva dal continente ed il chiarore che la Via Lattea lasciava nel cielo appariva come una scia che conduceva a mondi perduti. Una lieve brezza odorosa di salsedine giungeva dalla vicina spiaggia ed il canto di un tucano pareva la giusta melodia per quella sera incantata. http://4.bp.blogspot.com/-gcXzzOc9um.../milky_way.jpg |
Mi dispiacque lasciare Clio lì da sola, ma non ero riuscita a dire di no...
Uscimmo dal bar e la vista era mozzafiato. Le poche luci del paesino permettevano di vedere il cielo come pieno di gemme e l'aria era limpida. "Non ho mai visto tante stelle in vita mia..." dissi piano, guardando il cielo meraviglioso con aria trasognata. Il pensiero poi di avere lui accanto, lo conoscevo da una manciata di minuti, ma non potevo non scorgere quella strana atmosfera che si era creata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
I due ragazzi passeggiavano nel silenzio di quella sera chiara di stelle e profumata di salsedine.
“La Via Lattea...” disse Elv indicando il cielo con un dito “... sembra volgere verso la spiaggia, il mare...” guardò poi Gwen “... se ora ti dessi del tu? E ti chiedessi di seguire la Via Lattea? Verresti con me sulla spiaggia? O hai paura?” Fissandola con insistenza. |
Anche da qui l'odore di salsedine era forte, avvolgeva tutto.
Seguii i suoi movimenti e ascoltai le sue parole. Poi lo guardai. E il cuore iniziò a correre freneticamente, mi si mozzò il respiro. Scossi piano la testa, ancor prima di rispondere. "No, non ne ho..." risposi, con un leggero sorriso. Il suo sguardo era sempre insistente, ma ora pensavo che mi sarebbe quasi mancato, se avessi dovuto farne a meno. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...83301172bd.jpg |
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