Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 27-09-2016 02.12.15

"Può darsi se continui ad essere così irriverente" dissi con una smorfia.
Poi, improvvisamente, una creatura bestiale e gigantesca saltò fuori, dal nulla, facendo scempio di ciò che incontrava.
"Ma da dove è sbucato?" esclamai, preoccupata, stringendo la mano di Gillen.

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Guisgard 27-09-2016 02.13.40

“Ehi, attenta...” disse Oltram a Nyoko “... vuoi spezzarmi un braccio? Cos'hai? Vuoi sfogare la rabbia per questa trappola sul mio braccio?”

Nyoko 27-09-2016 02.17.29

Mi riscossi e mollai il braccio di Oltram. "Perdonami... Sono... Turbata... Mi chiedo dove siamo e perché siamo qui... Dove ci stiamo portando..." chiesi non del tutto dispiaciuta di avergli fatto male. Ma non aveva colpa lui. Mi guardai intorno, cercando di trovare una via di uscita. Cercai la mia spada, ma non ero sicura di averla ancora lì... Come avrei fatto a difendere i miei amici? http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...302e62b8ba.jpg

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Guisgard 27-09-2016 02.18.19

“Penso a te, Clio...” disse Icarius guardandola negli occhi “... a come sei entrata nella mia vita... a come hai saputo riempirla... a come tutto ora non avrebbe più senso senza te... e penso a questa notte... tutta nostra... in questo strano luogo... e penso all'alba che è lontana... e forse... si, forse penso che di tutto il resto, non mi interessa nulla...” e la baciò.
Ed ogni bacio aveva un sapore diverso.
Perchè ogni bacio era unico.

Clio 27-09-2016 02.23.35

Quelle parole, quello sguardo.
Restai ad ascoltarlo rapita ed estasiata.
Era quello che pensavo anche io.
Anche io faticavo ormai a immaginare la mia vita senza di lui, e anche a me del resto non interessava nulla.
Perché infondo nessuno a parte noi avrebbe potuto capire il legame che ci univa.
Oltre ogni barriera, oltre ogni ostacolo.
Persino il Cuore di Giada si era inchinato davanti al nostro amore.
Allora mi baciò.
Un bacio speciale e unico a cui mi abbandonai completamente, lasciando che potesse raggiungere la mia anima per leggervi dentro.
Infondo sapevo che non vi avrebbe trovato altro che Amore.

Guisgard 27-09-2016 02.24.04

Tutto si sbriciolò intorno a loro.
Quel mostro sembrava animato da una ferocia ed un odio primordiali.
Gillen prese Gwen e Selia per mano e corsero via, verso la foresta, lontano da quel caos distruttivo.
Ma il mostro li vide.
Allora si voltò verso di loro e cominciò a sputare fiamme ovunque.
Il suo alito incandescente raggiunse la vegetazione e in un attimo un Averno di fiamme si formò.
Intanto i tre fuggivano disperati.
Ma ad un tratto la terra mancò loro sotto i piedi.
Una voragine si aprì e sprofondarono nel terreno.

Lady Gwen 27-09-2016 02.27.37

Le poche cose che erano rimaste in piedi dopo il terremoto sparirono del tutto dopo l'arrivo di quel mostro.
Distruggeva tutto senza controllo.
Scappammo allora via, ma fu peggio, poiché il mostro ci vide ed incendiò la foresta nel tentativo di colpirci.
Improvvisamente, sentimmo terreno mancarci da sotto i piedi ed io cacciai un urlo mentre scivolavamo in una voragine.

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Guisgard 27-09-2016 02.29.57

Nyoko cercò la sua spada ma non la trovò.
“Naturale ci abbiano disarmati...” disse Erien “... non ci resta altro che attendere... attendere che questa nave giunga a destinazione... solo allora comprenderemo il nostro Destino...”
Poco dopo la nave sembrò entrare in qualche porto o baia e poi gettare l'ancora.

Nyoko 27-09-2016 02.33.00

Aspettare... Avrei fatto qualunque cosa pur di mettere le mani su quel uomo. Non ebbi il tempo di pensarlo, che subito udimmo dei rumori fuori, come se la nave si stesse fermando. "Forse ci siamo..." dissi attendedo con Erien ed Oltram.

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Guisgard 27-09-2016 02.34.27

Icarius e Clio restarono a baciarsi, mentre gli ultimi bagliori del giorno andavano spegnendosi e lasciando il posto alle lunghe ombre della sera.
Ombre che rivestirono i bastioni e le mura della rocca.
E dalla nuda pietra di quel luogo cominciò a giungere un ficcante freddo.
“Prendi, Clio...” disse lui togliendosi la giacca “... prendi... sei quasi nuda con questo abito e comincia a fare freddo...” adagiando la giacca sulle spalle nude di lei.

Guisgard 27-09-2016 02.38.28

Gwen scivolò in quel baratro, seguita da Gillen e da Selia.
I ritrovarono così tra erbe, radici e terreno.
“Accidenti...” disse Gillen “... che tonfo... ragazze, state bene? Gwen? Selia?”
“Si, tutta intera...” mormorò quest'ultima “... almeno credo... ma dove siamo?”
“Forse in una buca o forse in un pozzo...” Gillen “... comunque c'è andata bene... almeno siamo salvi dal mostro...”

Clio 27-09-2016 02.39.30

La sera scese intorno a noi, rendendo tutto ancora più speciale.
Come speciali erano quei baci che ci univano con la loro dolcezza infinita.
Poi quelle parole di Icarius, quella premura mi commossero e gli sorrisi.
"Io beh.." arrossii "Amo il freddo, non preoccuparti.." annuii "Ma.. grazie.." illuminandomi.
"Che dici, andiamo ad esplorare questa rocca?" guardandomi intorno "Sembra davvero magica e speciale".

Lady Gwen 27-09-2016 02.43.51

Dopo un enorme tonfo finalmente la nostra corsa si arrestò, facendoci finire in mezzo ad erbe, radici e sterpaglie varie in quello che sembrava un pozzo, o qualcosa di simile.
"Sì, tu? Stai bene?" avvicinandomi con fare apprensivo a Gillen "E ti prego non ricominciare con la storia del prescelto..." dissi con un sospiro.

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Guisgard 27-09-2016 02.55.04

Trascorsero lunghi istanti, fino a quando la porta della stiva si aprì ed entrarono degli uomini armati e mascherati.
“Presto, muovetevi.” Disse uno di quelli a Nyoko ed ai suoi due compagni. “E niente scherzi. Avete le armi puntate contro... al minimo passo falso andrete tutti e tre all'Inferno e la vostra avventura si fermerà qui.”
E li portarono sul ponte e poi a terra.
“Siamo su un'isola...” mormorò Oltram.
“Zitto, feccia!” Uno dei militari mascherati.

Guisgard 27-09-2016 03.00.23

“Si, andiamo...” disse Icarius a Clio “... anche se ormai non i vede più nulla...” avanzando con difficoltà in quella corte “... ehi, guarda...” indicando un corridoio laterale “... è una luce!”
Era debole, ma illuminava l'ultimo tratto del corridoio.
Allora i due la raggiunsero, arrivando in una piccola stanzetta, dove una lampada a gas splendeva su un basso tavolino.
Accanto vi era piatto ed una forchetta.
“E' ancora caldo...” toccandolo Icarius “... qualcuno ci ha mangiato dentro da poco...” portando la mano su Mia Amata.

Guisgard 27-09-2016 03.03.21

“Tranquilla, sto bene...” disse Gillen abbozzando un sorriso “... sto bene...” a Gwen.
Poi si alzò, guardandosi intorno.
“Dobbiamo trovare un modo per uscire da qui.” Mormorò.
“Ehi, dei mattoni...” Selia toccando i muri.
“Si, è vero...” toccando il muro Gillen “... quindi non è un fosso, ma forse davvero un pozzo... magari c'è un condotto per uscire...”
Si accorsero allora di un cunicolo.

Lady Gwen 27-09-2016 03.05.23

Annuii vedendo che stava bene e si alzava.
Mattoni... Allora era davvero un pozzo.
"Guatdate'' dissi, indicando un cunicolo.
Ci era andata bene dopotutto, potevamo essere bloccate qui senza possibilità di uscita.

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Clio 27-09-2016 03.05.36

Seguii Icarius nell'esplorazione di quella rocca che mi appariva così magica.
Effettivamente era buio, ma io riuscivo a vederci abbastanza bene.
Poi scorgemmo una luce, e iniziammo a seguirla.
Quello che trovammo poi, mi stupì non poco.
"Che sia stato il custode di cui ci parlava il negoziante?" pensierosa "Magari gli abbiamo fatto paura.." guardandomi intorno mentre mettevo mano anche io alla spada "Non può essere andato lontano, dopotutto..".

Guisgard 27-09-2016 03.21.14

I tre imboccarono il cunicolo.
Era stretto, umido e pieno di melma.
Alla fino Gwen e gli altri lo attraversarono, fino a sbucare in una vasta sala quasi buia.
“Chissà dove siamo...” disse Gillen “... non si vede nulla...”
Ad un tratto qualcosa brillò nella semioscurità.
http://static.vivacinema.it/vivacine...iron-man-2.jpg

Guisgard 27-09-2016 03.24.05

“Un custode che si spaventa...” disse sarcastico Icarius “... magari è così, chissà...” sorridendo a Clio “... si, cerchiamolo e tranquillizziamolo dai...”
Si voltarono per uscire ma sentirono una voce.
“Sembra un bambino...” mormorò lui “... andiamo a vedere, vieni...”
Era notte ormai ed il freddo si faceva sentire.

Lady Gwen 27-09-2016 03.25.53

Più andavamo avanti, più rimanevo disgustata con una smorfia a quella melma.
Poi, arrivammo in una sala buia e vidi qualcosa brillare.
"C'è qualcosa che luccica..."

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Clio 27-09-2016 03.28.28

"Non lo so.. dico io..." pensierosa "Mi piaceva di più la versione in cui eravamo soli soletti in questa vecchia rocca.." facendogli l'occhiolino.
Ma poi udimmo qualcosa.
Un tipo di voce che non avevo mai udito.
Un bambino.
Avevo visto molte bambine, quando io stessa lo ero, ma mai un bambino.
Ero terribilmente incuriosita.
"Sì, andiamo!" dissi ad Icarius, seguendolo verso quella voce.
Intanto un freddo frizzantino avvolgeva tutto intorno a noi.

Guisgard 27-09-2016 03.31.00

“Si, è vero...” disse Gillen a Gwen, per poi avvicinarsi.
“Aspetta...” Selia accendendo un po' di polvere fatata ed illuminando quell'ambiente.
Allora riuscirono a vedere cosa brillava a stento nella penombra.
“Sembra una sorta di corazza...” fece Gillen “... mancano però dei pezzi...”
“Si, esatto.” All'improvviso una voce dietro di loro.

Guisgard 27-09-2016 03.34.09

Icarius e Clio seguirono quella voce.
“Di qua...” disse lui a lei “... proviene da qui...”
Ad un tratto nel corridoio apparve una figura.
Era proprio un bambino.
“Ehi, piccolo...” Icarius “... sei il figlio del custode? Dove sono i tuoi genitori? Ci porti da loro?”

Clio 27-09-2016 03.37.01

Seguii Icarius in quei corridoi, con la sola guida della voce di quel bambino.
E alla fine lo incontrammo, il bambino.
Icarius gli parlò mentre io restai in silenzio ad osservarlo, quasi volessi studiarlo.
Dovevo ammettere che la cosa mi sembrava parecchio inquietante ma evitai di dirlo ad alta voce.
Chissà chi era e che cosa ci faceva lì tutto solo.

Guisgard 27-09-2016 03.44.18

Il bambino guardò Icarius, Clio e poi sorrise.
“Piccolo, su, portaci dai tuoi genitori...” disse lui.
“Volete giocare con me?” Chiese il bambino.
“Giocare?” Ripetè Icarius.
“Si, ho perduto il mio tesoro...” annuì il piccolo.
“Che tesoro?” Icarius.
Il bambino però non rispose e andò via, svanendo nel buio del corridoio.
“Sarà meglio prendere la lampada a gas...” Icarius a Clio “... qui è tutto buio...”

Clio 27-09-2016 03.47.01

Inquietante, sempre più inquietante quel bambino che appariva e spariva nel buio.
Icarius sembrava intenerito ma io ero rimasta parecchio diffidente.
Poi quelle parole, quel gioco.
Che cosa aveva perduto?
Che cosa dovevamo cercare?
Bisognava scoprirlo assolutamente.
Annuii ad Icarius.
"Sì, prendiamola..." guardandomi attorno "Chissà quali misteri racchiude questa rocca.." mormorai.

Guisgard 27-09-2016 03.55.51

Icarius tornò indietro e prese la lampada.
“Andiamo...” disse poi a Clio “... il bambino è andato di là... magari lo avranno richiamato i suoi...”
E si incamminarono in quel corridoio buio e freddo.
E più avanzavano, più l'aria si faceva fredda.
Ad un tratto udirono altre voci.
Erano di altri bambini, tutte sovrapposte, come se giocassero.

“E lo do all'uomo nero
che lo tiene un anno intero...”

Clio 27-09-2016 03.58.37

"Sì.." risposi, titubante, a Icarius.
Tornò con la lampada e ci mettemmo alla ricerca di quel bambino.
Ma non era solo.
Altre voci, altri bambini nascosti nell'oscurità.
La cosa era sempre più inquietante, e mi strinsi ad Icarius, vagamente spaventata.
Che cosa stava succedendo?

Guisgard 27-09-2016 04.04.36

Icarius comprese l'inquietudine di Clio e le cinse i fianchi con un braccio, stringendola a sé, mentre con l'altra mano teneva la lampada puntata in avanti.
“Ehi...” disse ad alta voce “... chi è là? Chi c'è?”
Le voci cessarono.
Ad un tratto un rumore.
Allora dal buio del corridoio qualcosa rotolò verso di loro.
Icarius la fermò con la suola.
“E' una palla...” mormorò “... probabilmente ci giocavano i bambini che abbiamo udito...”

Clio 27-09-2016 04.07.30

Quella stretta, rassicurante, dolce, sicura.
La mia inquietudine si calmò, infondo che poteva succedermi se ero accanto a lui?
Icarius chiamò nel buio ma nessuno rispose.
Poi qualcosa rotolò verso di noi.
Un oggetto curioso, una strana sfera.
Icarius sembrava conoscerla, e dalle sue parole compresi che era un gioco.
"Già, e adesso dove sono andati?" preoccupata.

Guisgard 27-09-2016 04.15.29

“Ehi...” disse lui a Clio “... sei spaventata? Tranquilla... se ci sono dei bambini che giocano allora questo luogo deve essere sicuro, no?” Calciando poi via la palla con un calcio. “Aristois United e Nazionale Ufficiali Afragolignonesi, si vede?” Sorridendo per quel tiro ben riuscito. “Su, andiamo a vedere dove sono finiti quei bambini...”
Proseguirono, fino a quando udirono piangere.
Stavolta era un neonato.

Clio 27-09-2016 04.19.48

"Sì.." mormorai, poco convinta "Ma allora dove sono questi bambini?" con un filo di voce.
Poi diede un calcio alla palla e questa rotolò lontano.
"Eh?" lo guardai, senza capire le sue parole, ma sembrava soddisfatto di come aveva calciato quell'affare, chi sa mai perché.
Lo seguii ancora in quel cunicolo, e sentimmo di nuovo piangere.
Un pianto ancora più acuto e insopportabile di quello di prima.
Che poteva essere?

Guisgard 27-09-2016 04.32.38

Icarius si accorse della perplessità di Clio e sorrise.
“Dai, un giorno ti spiegherò cos'è lo sport” disse “e cos'è precisamente il calcio...” facendole l'occhiolino “... anzi, quando tornerò ad Afragolignone e tu verrai con me, ti porterò direttamente allo stadio, dove cioè si disputano le partite di calcio.” Divertito.
Poi quel pianto di neonato.
“Sembra ci siano bambini a iosa qui...” mormorò.
Continuarono, fino ad arrivare davanti ad una porta chiusa.
Lui aprì ed entrarono.
Era spoglia e con l'aria viziata.
Ma su un tavolo vi erano delle foto.
“Sembrano molto vecchie...” osservandole Icarius.
http://vignette2.wikia.nocookie.net/...20100716010107

Clio 27-09-2016 04.37.01

"Sport.." mormorai, ripetendo quella parola "Calcio.." tirando un calcio all'aria, poi lo guardai e sorrisi "Sì, mi piacerebbe molto..".
Mi piaceva l'idea di vedere la sua terra, di diventare parte del suo mondo.
Era qualcosa di bellissimo e speciale, che mi riempiva il cuore di felicità.
Il pianto continuava ma di bambini nemmeno l'ombra.
E la cosa era sempre più inquietante.
Arrivammo davanti a una porta chiusa, ed entrammo.
Lì trovammo degli strani dipinti.
"Sì, e guarda come sono realistici.." osservandoli da vicino "Non ho mai visto niente di simile.." mormorai "Perché dici che sono vecchi?".

Guisgard 27-09-2016 04.47.41

Icarius osservò quelle foto con attenzioni.
“Si, sono molto vecchie...” disse a Clio “... vecchie di almeno cento cinquant'anni...” mormorò “... e soprattutto sono foto particolari... molto particolari...” annuì “... ma tu immagino neanche sai cosa sia una foto... beh, sono dipinti speciali, diciamo così, realizzati con la capacità che hanno gli oggetti di riflettere la luce...”

Clio 27-09-2016 04.49.32

Ogni volta c'era una parola nuova da imparare, e la cosa mi piaceva.
Mi sembrava come se avessi il mondo intero da scoprire.
"Foto.." ripetei, concentrata, osservandole.
"Perché dici che sono particolari?" chiesi, sempre più incuriosita.

Guisgard 27-09-2016 05.13.25

“Sono particolari perchè...” disse Icarius a Clio “... perchè usate un tempo per fotografare le persone morte... è un po' macabro, ma un tempo si usava così... le persone morte venivano vestite e poi messe sedute su poltrone o sedie... e fotografate...”

Guisgard 27-09-2016 05.15.51

Quel bacio li travolse.
Hiss allora scivolò sul letto alle loro spalle, trascinandosi dietro anche Gaynor, in balia del suo ardore.
“Ohh... accidenti...” disse lui con una smorfia “... la ferita... l'avevo dimenticata...” fissò lei, per poi sorridere “... vieni tu qui, tesoro...” invitandola sul suo petto.

Clio 27-09-2016 05.18.18

A quelle parole di Icarius sbiancai.
"Che.. che cosa?" mormorai, rabbrividendo.
Non mi facevano impressione i morti di solito, con tutti quelli che avevo ucciso io ormai la morte era per me una vecchia amica.
Eppure tutto quello era sempre più inquietante.
"Che cosa macabra.." mormorai, stringendomi a lui "Questo posto non mi piace più tanto.." ammisi, con lo sguardo impaurito.
Credevo fosse una romantica rocca solo per noi, si stava rivelando invece un posto sempre più inquietante.


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