"Ah" esclamai perplessa fingendo "Mi sembrava di aver sentito che uno di voi lo aveva visto...qui a Maruania? Che aspetto ha?".
Quindi era da molto non si vedeva, guardai Munain pensierosa...avremmo rischiato grosso se lui non fosse venuto a salvarci in una ipotetica pantomima di fingerci ribelli ma dovevo parlare con lui..."Una nave...ovvio se ha una nave volante lo seguirete con quella e deve essere potente e penso vi saranno a bordo degli infallibili marinai oltre che guerrieri". Le cose non andavano per il meglio per Capitan Falco.

Clio prese un titubante ed imbarazzato Icarius per mano ed insieme si avvicinarono agli attori.
“Ah, avete buon occhio, signorina.” Disse divertito quello. “questo spettacolo non lo vedrete in scena in nessun teatro del mondo, poiché è frutto della nostra arte. Si tratta infatti di una rivisitazione di un'antica leggenda... La Gioia dei Taddei...” annuì.

Io ed Elv ci rifocillammo, finalmente. Credo sarei morta se avessi passato un altro minuto senza bere, cosi` come il pirata.
Poi, per suggellare la festa, gli indigeni si cimentarono in canti e balli per l'occasione.
!'era una bella atmosfera, densa di magia e gratitudine reciproca.

Sorrisi all'attore.
"Oh, che cosa interessante..." entusiasta "Di che cosa si tratta?".

Sembrava più che altro una veliero fantasma ma evitai di dirlo per non sembrare una sciocca che credeva in certe cose.

- Fa attenzione- mormoro a Dension guardandolo attentamente con uno sguardo apprensivo.

“Nessuno l'ha mai veduto.” Disse l'uomo ad Altea. “E nessuno conosce il suo volto. Si sa soltanto che viaggia su un vascello volante, immenso e potente e che fino ad ora nessuna nave di Maruania è mai riuscita a catturare.”

L'acqua era fresca, i succhi profumati e dolci, la frutta matura ed il pesce appena pescato.
Gli indigeni poi erano ospitali ed ottimi intrattenitori.
“Questa si che è vita.” Disse soddisfatto Elv a Gwen. Sembravamo finiti in una trappola mortale ed invece ci ritroviamo in questo esotico paradiso. Vero, piccola?” Facendole l'occhiolino.

“Si tratta” disse l'attore a Clio “di potare in scena la celebre maledizione di cui parla leggenda, secondo la quale i Taddei sarebbero stati condannati a non essere mai felici in Amore. E l'unico mezzo per rompere il malvagio ed innaturale incanto è trovare un Fiore Magico.”
Icarius trasalì a quelle parole.

“Non preoccuparti.” Disse Dension a Dacey.
“Vengo io, capitano.” Facendosi avanti uno dei suoi uomini.
“Ottimo, Folk.” Annuì il capitano. “Presto, calate una scialuppa.” Ordinò, per poi preparare le armi da portare con sé.

Sorrisi alle ultime parole..."Spero questa sia la vittoria per voi allora..ma stanno imbarcando gente forse?" una idea folle mi stava passando per la mente...era l' unico modo per raggiungerlo a questo punto..e poi..? Poi il destino mi avrebbe aiutato...nemica dell' uomo che amavo..l' idea era allettante quanto affascinante...e stavolta purtroppo..dovevo scendere a compromessi per una giusta causa, ma dovevamo salvare tutti...chi avrebbe sconfitto Maruania altrimenti.

Non preoccuparti aveva detto, una parola!
Sbuffai facendo finire una ciocca di capelli in mezzo al viso e mentre la sistemavo osservai il capitano e il suo uomo preparasi e lasciare la nave.
Rimasi con gli occhi fissi sulla loro barca ad aspettare.

Lo ascoltai attentamente.
"Un Fiore Magico?" pensierosa "Come il Fiore Azzurro?" chiesi, sempre più incuriosita.
"Secondo voi esiste davvero un modo per trovarlo?" entusiasta.
Sperai davvero di riuscire a scoprire qualcosa da quegli attori.

"Beh direi di si, se si pensa che potevamo essere morti chissa` dove" sorridendo soddisfatta e stringendomi a lui "E invece siamo qui, in un'isola che non e` poi cosi` male, ospiti di questo popolo per nulla ostile, che anzi ci venera" ridendo piano "Direi che e` tutto perfetto no?" guardandolo negli occhi.
Era davvero tutto perfetto, non c'era niente fuori posto.

Tyssin restò immobile a quel tocco di Elisabeth sul suo volto, fissandola mentre la mano di lei sfiorava il suo viso.
“Di vecchie zie qui non ne vedo...” disse “... e non dubito che siate la padrona di questi boschi... forse perchè appartengono a mio zio e dunque, di conseguenza, anche a voi... o forse, chissà, perchè siete una fata... come quelle creature sensuali degli antichi miti...” sorrise “... su, venite... vi darò dell'acqua...”
Li condusse alle spalle della casa, dove c'era una fontana.
Riempì una brocca di quell'acqua incredibilmente fresca e la diede alla donna ed all'anziano.

“In realtà” disse l'uomo ad Altea “tutto è molto segreto. Quasi misterioso.”
“Si...” annuì un altro di quelli “... in città tutti sanno di questa nave che stano armando per dar la caccia al Falco, ma nessuno in verità l'ha mai veduta. Si dice sia nascosta perchè è maledetta... ma questa mi sembra un'esagerazione.”
“Eppure deve esserci un posto in cui essa si trovi...” fece Munain.
“Ho sentito dire” mormorò un altro di quegli uomini “che l'intera operazione è stata affidata al Capitano Nero, l'asso delle forze armate di Maruania...”

Cominciarono a montare la scialuppa, una piccola capsula di espulsione su uno dei boccaporti, mentre Dension e Folk mettevano le armi nel baule.
“Su, non fare quella faccia da mogliettina preoccupata...” disse divertito Dension a Dacey “... non sai che non sono tipo da matrimonio io?” Ridendo. “E poi se devi stare in pena, beh, tanto vale che vieni con noi. Se ti va, ovvio.”

“E' solo una leggenda.” Disse l'attore a Clio. “Come il Vello d'Oro, il tesoro di Alarico e la Pietra Filosofale.” Ridendo. “Sono artifici artistici in grado di far sognare. Nulla di più.”
“Invece ti sbagli...” fece qualcuno alle loro spalle “... il Fiore è reale... reale come la Terra ed il Cielo...” era un altro attore, vestito da giullare.

“Magari adesso” disse Elv ad un orecchio di Gwen “ci proclameranno loro divinità, o qualcosa di simile...” divertito “... ti va di fare la dea?” La guardò negli occhi. “Sei bellissima... ed io invece voglio una sola cosa adesso... fare l'Amore con te...” sussurrò pianissimo.

"Già.." sospirai, sognante sorridendo all'attore.
Peccato che per noi non fosse così, Icarius credeva fermamente nell'esistenza del Fiore, e io certo non ero da meno.
Poi arrivò qualcuno alle sue spalle, che concordava con noi.
"Davvero?" fingendomi stupita "Allora dite che esiste una via per scoprire dov'è sbocciato?" sorridendo.

Lo guardai irritata e gli diedi una gomitata nel fianco.
-Ti sembro una mogliettina ora?- dico in tono di sfida assottigliando gli occhi.
-E certo che vengo, potrei morire di noia qui altrimenti- sbottai poi.
In realtà quella nave mi metteva a disagio ma non mi sarei lasciata prendere dall'ansia, volevo dimostrare a me stessa che le mie sensazioni erano sbagliate.
Sistemai il pugnale nella cintola in modo da prenderlo agevolmente in caso di bisogno e mi legai velocemente i capelli in una treccia.
-Allora andiamo? Voi uomini siete così lenti nel prepararvi- lanciai un'altra occhiataccia a Dension, le sue stupide battute avevano tirato fuori tutta la mia acidità repressa.

"Quindi non vi è possibilità di sapere nulla e raggiungerla...ma arriverà presto questa nave? Beh..non ci resta che aspettare" sorrisi finendo il vino e mi alzai.."Grazie per la conversazione...si è fatto tardi...vedremo il da farsi quindi, ma se avete notizie su questa nave e Capitan Nero fateci sapere, soggiorniamo qui".
Salutai gli uomini e feci cenno a Munain di seguirmi nella mia stanza...chissà quali erano i suoi progetti dopo questa conversazione e volevo esporgli i miei..parlare con Capitan Nero o fingere di essere dei ribelli per attrarre Capitan Falco.

La dolcezza e' un lieve passaggio che attraversa i nostri occhi...e piega la nostra voce...rendendola sensibile ........" Questi boschi mi appartengono come appartengono a tutte le creature...non perchè sono la compagna di vostro zio....e comunque grazie per l'acqua.....".......io e Gresko, lo seguimmo sino al retro della casa....e li' vidi Tyssin riempire una brocca ....l'acqua era fresca........e anche se infondo quella era solo una scusa...fu una sosta piacevole.....il retro della casa......dava su una radura,sembrava incontaminata, ebbi la sensazione di tornare indietro......di tornare a quando ancora vivevo nella foresta.........potevo sentirne gli odori.... " Per un pittore.....questo e'un posto meraviglioso.....la natura e' una modella impareggiabile......"....

Risi piano alla frase che sussurro` nel mio orecchio e a quello che disse dopo ebbi un forte brivido lungo la schiena.
Nei suoi occhi neri e profondi lessi un desiderio identico al mio; lo desideravo, con tutta me stessa.
Non risposi, avvicinai il suo viso al mio con la mano e lo baciai.
"Mi sa che dovrai aspettare un po'..." sorridendo lievemente, dal momento che i festeggiamenti continuavano.

“Oh, non dategli retta...” disse l'attore a Clio, indicando quell'altro vestito da giullare “... lui è un sognatore.” E si allontanò.
“Anche noi lo siamo, non temete.” avvicinandosi Icarius al giullare. “Siete dunque in buona compagnia.” Sorridendo.
“Nessuno sa dov'è sbocciato...” fece il giullare “... anche se...”
“Anche se?” Ripetè Icarius.
“Anche se qualcuno afferma il contrario...” mormorò il giullare.

Dension rise di gusto a quell'atteggiamento di Dacey.
“Che caratterino...” disse poi “... prego, milady...” facendole poi segno di salire sulla capsula, con un vistoso inchino.
“Ehi, capitano...” uno dei suoi “... dovete domarla... è una puledra selvaggia...” ridendo.
“E se invece domassi te a calcioni nel sedere, razza di somaro?” Duro Dension. “Forza, al lavoro.”
“Si, capitano...” a capo chino l'altro.
Poco dopo la capsula fu lanciata in mare, per poi avvicinarsi alla nave misteriosa.

Altea e Munain raggiunsero la stanza di lei, per poi chiudersi dentro.
“Beh, di carne sul fuoco ne abbiamo...” disse lui “... tu hai qualche idea?”

Sorrisi all'attore, guardandolo andare via, per poi voltarmi verso il giullare.
Icarius finalmente prese la parola.
Già, sognatori.. quello eravamo. E io che avevo vissuto in una città senza Sogni sapevo bene quanto fosse importante esserlo.
Il giullare ci lasciò col fiato sospeso, accidenti bisognava proprio tirar fuori le parole di bocca a questi attori.
"Davvero, chi?" incalzai, incuriosita.

“Si, vero...” disse Tyssin ad Elisabeth “... questo luogo è magico... è solitario, schivo, enigmatico, selvaggio... un po' come me...” si voltò e la guardò “... se vuoi posso mostrartelo... non vi è nulla di male, no? Un nipote può far fare un giro a sua zia.” Sorridendo.

“Dimmi di si” disse Elv a Gwen “e chiederò al gran capo dell'isola una capanna tutta per noi... per fare l'amore fino a domani...” sussurrò piano “... fino a domani per averti... e fino all'ultimo giorno per amarti...”
Intanto i festeggiamenti degli indigeni intorno a loro continuavano.

Presi posto tenendo il broncio fulminando con lo sguardo prima Dension poi il marinaio.
Iniziai a ticchettare con un dito sul sedile, quella specie di capsula era claustrofobica e non potei non pensare alla caverna dell'Isola del Fungo, l'unica vera differenza era che sta volta non c'eravamo solo io e il capitano.
-Quindi come funziona? Se c'è qualcuno sulla nave?-

Chiusi la porta a chiave per sicurezza.."Troppa carne al fuoco direi..mi chiedi se ho una idea? Tu non hai pensato a nulla" lo guardai stupita.."Ovvio, ho due idee ma entrambe pericolose ma ovvio, sapevamo non era una passeggiata..arrivare qui e trovare Guisgard come nulla. All' inizio avevo pensato di fingerci innamorati o ribelli e gettare la ira su questa gentaglia in modo...Capitan Falco venisse a salvarci..sarebbe tutto facile e poi saremmo sulla Divina Misericordia e possiamo cercare di capire chi sia questo Guisgard..e sarei propensa per questo..ma hanno detto il Falco non si vede da molto e per me il Falco è Guisgard, ecco perchè non compare sull' elenco della ciurma..sono supposizioni ovvio....la seconda è...parlare con Capitan Nero e dargli la caccia" rabbrivvidii a quel pensiero, allearmi col nemico ma ora pure Munain lo era in certo modo o forse avrebbe cambiato idea "Ma dovremmo sostenere questo Governo che odia l' Amore Vero..ignobile Governo...dovremmo fingere..però è strano Guisgard sia un dongiovanni e poi..poi salvi gli innamorati..tu che pensi di queste idee?" e lo guardai pensierosa.

La prospettiva era di certo interessante e io lo desideravo troppo, ogni istante, per avere anche solo la folle idea di rifiutare.
"Si" sussurrai, senza staccare gli occhi dai suoi.

Si......quel posto era incantevole.....non ero certa se assomigliasse a lui.......ma di certo era che lui fosse una fonte incredibile di scoperte....di emozioni...anche stargli vicino..poteva essere un emozione......" Non credo che ci sia nulla di male......ameno che vostro zio non abbia qualcosa in contrario".....

“Un luogo non lontano da qui...” disse il giullare “... un luogo in cui affermano di possederlo...”
“Che luogo?” Chiese Icarius.
“La vuoi finire!” All'improvviso qualcuno. “Smetti di perdere tempo e torna qui che dobbiamo riprendere le prove!” Era un omone col viso coperto da trucco di scena.
“Perdonate, ma il capo chiama...” fece il giullare, per poi andare via.
E Icarius guardò Clio.

“Beh, molto garbatamente” disse Dension sorridendo “chiederemo loro del perchè si trovino in mezzo al mare, su una nave alla deriva.”
La capsula raggiunse lo scafo della nave misteriosa e subito Folk aprì la tettoia.
Dension allora lanciò una cima con arpione che si conficcò sul parapetto.
E uno alla volta salirono sul ponte della nave, con il capitano per ultimo.
La nave appariva silenziosa, desolata e deserta.
E subito Dacey sentì un fortissimo senso di oppressione.

“La tua prima idea è pessima.” Disse Munain ad Altea. “Capitan Falco, a sentire in giro, è una specie di Robin Hood dell'Amore, un eroe d'altri tempi, quasi fiabesco... non credo possa essere Guisgard, che invece è un vile... dunque direi di seguire la tua seconda proposta e cercare quel Capitano Nero... sperando ci porti alla Divina Misericordia...”

Quel si di Gwen, Elv sorrise e poi la baciò piano, accarezzandole il viso e poi il collo.
Ma proprio in quell'istante si udirono delle grida e poi i tamburi degli indigeni.
E tutti intorno a loro iniziarono a correre e ad urlare.
“Ma...” disse stupito Elv “... che diavolo accade?”

-Garbatamente certo- accennai un sorriso.
Finalmente potei uscire da quella specie di trappola.
Mi aspettavo di sentirmi sollevata, finalmente all'aria aperta e invece ad ogni passo che facevo verso quella strana nave provavo disagio.
Una volta sull'imbarcazione poi sentii come una morsa al petto, un'oppressione che mai avevo provato e che mi lascio senza fiato.
Mi guardai intorno con smarrimento, senza capire che stava succedendo.

“Non vedo perchè mai il caro zio debba opporsi.” Disse Tyssin ad Elisabeth. “Forse non è sicuro della fedeltà della sua bella compagna?” Facendole l'occhiolino. “Tranquilla, cara zia... difenderò io la tua virtù dai malintenzionati.” Prendendola per mano. “Ehi...” al vecchio servitore “... porto la tua padrona a vedere il paesaggio... controlli tu che nessuno entri in casa?”
“Certa, padroncino!” Ridendo il cieco.
“Ottimo.” Annuì Tyssin, per andare con Elisabeth verso il bosco più profondo.

Un luogo in cui dicevano di possederlo.
Interessante...
Stavamo rubando quell'attore alle scene.
Ma dannazione, poteva almeno rivelarci dove si trovasse.
"Aspettate, vi prego..." dissi al giullare "Non ci avete detto il nome di quel luogo..".
Sospirai, alzando lo sguardo su Icarius.