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Mi chiedevo come mai tenessero tanto a quella statua.
E forse anche Gillen, visto che glielo chiese esplicitamente. Tuttavia, le capivo. Erano spaventate, tutto quello che stava succedendo in quel periodo non era certo d'aiuto ed era normale che riponessero la loro fiducia in una coda così semplice. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius sorrise a quel bacio.
“In verità” disse a Clio “non riesco a vederti come quel letale spadaccino nella torre... cioè, so benissimo che eri tu, visto quanto ho patito per batterti, ma vista così... beh, tutto mi ispiri, tranne che sensazioni bellicose...” accarezzandole il viso “... su, riprendiamo il cammino... tra non molto il Sole tramonterà e sarà dunque bene essere già nella rocca per allora...” e ripresero il cammino. |
Un sonno disturbato... Non sapevo come altro chiamarlo. Mi svegliai intontita. Mi guardai intorno, ma era tutto semi buio. Notai Erien ed Oltram al mio fianco, ancora svenuti. Sentivo un movimento... I capogiri mi facevano sentire male. Dove diavolo eravamo fini? Rammentai... E mi salì una grande rabbia. Ci avevano ingannati. Maledetti. Perché arrivare a tanto? Che motivo avevano per 'rapirci'? Potevo capire che non si fidavano. Ma arrivare a tanto? Provai a muovermi, ma mi sentivo i muscoli intorpiditi.
"Erien... Oltram..." chiamai i miei amici a bassa voce, sperando di non essere udita al di fuori di loro. Con le poche forze che avevo, provai a smuoverli, sperando di svegliarli. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Risi piano a quelle parole di Icarius.
"Tu prova a farmi arrabbiare e vedi come salta fuori il Lupo Bianco..." facendogli l'occhiolino, divertita "Ma non credo proprio che accadrà..." sorrisi, baciandolo di nuovo. Poi annuii. "Sì, andiamo..." concordai "Sono davvero curiosa di scoprire cosa si cela in quella torre..". Così, lo presi per mano e lo seguii di nuovo sul sentiero, verso quella Rocca che ormai era sempre più vicina. |
“Si...” disse Taddeus, quasi con un gemito a Dacey, con ancora il sapore della labbra di lei sulla sua bocca “... si, andiamo...” in un sussurro e tenendola ancora stretta a sé, mentre i bagliori del tardo pomeriggio scintillavano sulle acque del lago.
La prese allora per mano e scesero insieme sui ciottoli lisci e bagnati della sponda del lago, fino a raggiungere una delle barche ormeggiate. Il principe sciolse la corda e la barca, dolcemente, scivolò sulle acque calme. Lui prese il remo e spinse l'imbarcazione verso la sponda opposta del lago. |
Io ed Hiss tornammo a palazzo. Nella mia stanza, ci accorgemmo che in effetti il proiettile lo aveva preso solo di striscio, così disinfettammo la ferita.
"Ecco, caro, la tengo... Comunque è quella pazza che aveva una pessima mira, mica tutte le donne... Oddio, ad essere sincera io pure avrei fallito, con tutta probabilità. Mi ricordo di quando giocavo a Duck Hunt... non riuscivo a sparare alle papere e quel cane odioso usciva ridendo dal cespuglio..." sorrisi al ricordo, per poi ridivenire subito seria. "Ebbene, adesso siamo soli e senza alcun pericolo imminente da combattere... che ne dici di raccontarmi la tua storia?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
La donna pianse di più a quelle parole di Gillen.
“E sia...” disse lui “... se per voi è così importante allora vorrà dire che la ricomporremo...” guardando poi Gwen “... torneremo alla grotta e rimetteremo in piedi la statua... chi viene con me?” Chiese a tutti loro. |
Annuii appena, sentendo tutto il peso di quelle parole. Facevano quasi paura e per un secondo ebbi la tentazione di rinunciare ma la posta in gioco era troppo alta. Non era solo la mia vita ma quella di una città intera che dipendeva dall'esplorazione del lago.
" Va bene" senza però voler sciogliere la stretta, cercando di catturare gli ultimi istanti di quel abbraccio. Raggiungemmo una barca proprio in riva al lago e vi salii. Ogni minuto mi pareva durare un anno, sentivo il cuore tamburellarmi in petto tanto forte che temevo si potesse sentire. " Sai che sono molto fiera di te? Ogni persona a Retania dovrebbe sapere ciò che stai facendo, non tutti i regnanti si sarebbero messi in prima linea" abbozzai un sorriso mentre lo osservavo remare verso qualcosa che ancora non sapevamo o forse non volevamo ammettere. |
Erien alla fine si svegliò.
“Ohhh, che...” disse “... che... è successo?” Guardò Nyoko “... dove siamo? Cosa è accaduto?” Notando poi Oltram che ancora dormiva accanto a loro. |
"Ci hanno teso una trappola" dissi sempre a bassa voce.
"Credo di essere su una nave... Ma non ne sono sicura. Non si vede nulla." avevo dentro una rabbia enorme. Avrei ucciso quel uomo a mani nude, se ne avessi avuto l'occasione. Volevo solo potermi alzare e sfilare la mia spada dal suo fodero e presentarla al loro sangue. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
La donna non ci rispose, ma anzi si disperò ancora di più.
Guardai stranita Gillen. "Ma era distrutta, come pensi di fare?" chiesi perplessa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius e Clio ripresero il cammino, mentre il Sole aveva ormai raggiunto l'orizzonte, tingendo il cielo e la foresta sottostante di un sognante e purpureo alone.
“Guarda..” disse indicando il cielo “... verso Oriente, dove è più scuro il cielo... tra non molto si vedrà una stella particolarmente luminosa... ad occhio nudo non si può capire, ma in realtà sono due stelle che orbitano vicinissime, tenete insieme dalla reciproca attrazione... il primo a citarle fu un poeta antico, Arato da Soli... aveva sentito la storia delle due stelle da un filosofo che ne aveva riconosciuto le orbite grazie ad un calcolo matematico... quelle due stelle da sempre simboleggiano l'Amore indissolubile, nonostante la vastità dell'universo...” https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...45b18af1c4.jpg |
Seguii Icarius verso la Rocca, mentre il cielo pian piano andava scurendosi, lasciando così posto alla vastità del cielo stellato.
Amavo guardare le stelle, fin da piccola, mi faceva sognare quel luccichio rassicurante e immenso, era forse la cosa più bella che potevo osservare dalla torre. Poi quelle parole di Icarius, così poetiche, così emozionanti. "Che cosa romantica.." sospirai, con aria sognante. |
Hiss sorrise.
“Beh, vediamo...” disse “... ero uno spensierato gigolò, vivevo intrattenendo ricche, belle e viziose signore della società bene... e devo dire me la cavavo niente male...” ridendo “... a proposito... tu sei annoiata e ricca?” Facendo l'occhiolino a Gaynor. |
“Chissà...” disse Taddeus sorridendo a Dacey “... magari lo faccio solo per far colpo su di te...” guardandola, mentre remava con vigore verso la sponda opposta del lago.
La barca scivolò fino alle rocce ammantate ed il principe la fissò ad un tronco sporgente. Scese sulle pietre ed aiutò Dacey a fare lo stesso. Poi insieme si avviarono verso una grotta lì vicino. |
" Come se ce ne fosse bisogno" dissi abbozzando persino una risata che mi servi anche a
stemperare la tensione che sentivo. " Grazie" mormorai tendendogli la mano mentre scendevo dalla barca, posando i piedi sulle rocce prima della grotta. Mi fermai un attimo a guardare il principe quindi lo seguii verso la grotta. |
“Siamo caduti in trappola come degli allocchi...” disse Erien scuotendo la testa “... si, anche io credo che questa sia una nave...” guardandosi intorno “... mi chiedo solo dove ci stiano portando...” fissando Nyoko “... direi di svegliare Oltram ora...”
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"Oh, ma vai a quel paese, Hiss! Tu e le tue solite uscite..." gli dissi facendogli un gestaccio.
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"Avrei dovuto immaginarmelo... Avrei dovuto stare più attenta... In che guai vi sto cacciando?" dissi distrutta da quella realtà. Volevo fare la guerriera. La spadaccina. Che idiota. Non sarei andata da nessuna parte. Mio padre si sbagliava. "Si..." dissi soffocando una strana voglia di piangere. "Svegliamolo" dissi cercando di smuoverlo.
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“Torniamo alla grotta” disse Gillen a Gwen “e cerchiamo di ricomporre la statua... questa gente solo così troverà di nuovo la serenità...”
“Non sarà pericoloso?” Chiese Selia. “Per cosa?” Gillen. “Per il terremoto? Qui o là cambia poco.” “Vengo anche io?” Chiese Stin. “Forse è meglio che qualcuno resti qui con questa gente.” Mormorò Gillen. |
Era completamente folle, come pensava di fare?
"Va bene, allora, voi e Daniel restate qui, mentre noi tre torniamo indietro" dissi. Intanto pensavo ad un modo per sistemare la statua. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius sorrise e strinse la mano di Clio.
Continuarono il tragitto ed infine, verso il crepuscolo inoltrato, arrivarono alla rocca. Era un luogo austero ed antico, in odore di eternità ed isolato. Tutto era di pietra e consumato. “Mi chiedo se qualcuno ci sia...” disse Icarius “... un custode... o magari un padrone...” appoggiando le mani sul portone di ferro ossidato “... ehi, è aperto...” spingendo ed aprendo il portone “... vieni, entriamo...” Si trovarono così in un androne semibuio. |
Raggiungemmo la rocca, che da vicino sembrava ancora più austera e misteriosa.
Più mi guardavo attorno e più la mia meraviglia era accresciuta da tutto ciò che vedevo. Era difficile da spiegare, ma era bellissimo da vivere. "Il negoziante aveva parlato di un custode.." dissi a quelle parole di Icarius. Ma effettivamente non si vedeva nessuno, così entrammo senza problemi. "Beh meglio così, no?" sorridendo "Abbiamo la Rocca tutta per noi.." con un sorriso divertito e complice. Una volta entrati, iniziammo ad esplorarla. |
Taddeus e Dacey entrarono nella grotta.
Il principe si strappò un pezzo di mantello, lo avvolse attorno ad un pezzo di legno trovato a terra e poi lo accese, facendone una torcia. “Vieni...” disse prendendo la ragazza per mano. I due così si incamminarono all'interno di quella grotta. La percorsero tutta, rischiando una attacco claustrofobico, fino a ritrovarsi davanti ad un basso antro. Entrarono e vi trovarono degli oggetti inaspettati. Armi e soprattutto uno strano marchingegno formato da alcuni bottoni e due grosse leve. |
“Calmati...” disse ad un tratto Erien fissando Nyoko e prendendo le mani di lei nelle sue “... calmati... non è colpa tua... non ci hai costretti a venire qui... smettila dunque di tormentarti... perdere la calma non serve a nulla ora... dobbiamo restare lucidi...” annuì “... ora voglio rivedere la ragazza coraggiosa che conosco...” sorrise appena “... su, svegliamo Oltram...”
E così fecero. |
Grazie alla torcia fabbricata dal principe riuscii a vedere oltre un palmo dal mio naso. Purtroppo anche vedendo oltre il buio la grotta restava sempre angosciante e io non vedevo già l'ora di uscirne. Più andavamo avanti poi più l'aria pareva viziata e il cunicolo stretto e basso. Alla fine ci ritrovammo in un antro dall'odore stantio, nel quale faticavano a stare retti tanto il soffitto era basso.
All'intero però ci fu una vera sorpresa, qualcosa che non avrei mai pensato di trovare. Una serie di oggetti adornavano quel luogo oscuro, tutti oggetti di produzione umana e dalla tecnologia avanzata. Mi avvicinai allo strano macchinario, osservandone le leve. " Chissà a che servono....e perché sono qui in questo posto praticamente sperduto nel nulla. Chi ma potrebbe usarle..." mentre continuavo a studiare quello strano strumento. |
Le sue parole mi fece sentire meglio. Sapere che lui credeva in me, mi faceva stare bene. Lo abbracciai da dietro, sentendo le lacrime cominciare a scorrere. "Scusa comunque..." dissi annegando in un attimo di fragilità e dolcezza. Poi mi asciugai le lacrime e feci un respiro profondo.
"Forza. Svegliamo questo idiota di un Oltram, che ora ci serve" dissi forzando un sorriso e smuovendo il corpo di Oltram. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Hiss scoppiò a ridere.
Allora prese Gaynor fra le braccia, con fare deciso e soprattutto virile. “Non è da ragazza perbene fare simili gesti...” disse lui “... su... stavo scherzando... io le signore le intrattengo gratis...” abbozzò un sorriso e prima che lei potesse replicare, lui la baciò. La baciò con passione, impeto, trasporto. Un bacio che penetrò fino alla sua lingua, assaporando il sapore di lei, mandandola in estasi, mentre le sue braccia forti e le sue mani sicure la stringevano e la toccavano ovunque. |
Alla fine Gwen, Gillen e Selia tornarono alla grotta.
Il terremoto sembrava essere terminato ed ovunque c'erano crolli e polvere. “Ecco...” disse lui alle due fate “... si intravede l'ingresso della grotta... cerchiamo fra le pietre i pezzi di gesso...” “E poi?” Chiese Selia. “Poi cercheremo di ricomporla...” Gillen “... o hai paura di sporcarti le ali di polvere?” Sarcastico. “Che scemo...” lei. |
Hiss prese a ridere e mi abbracciò, in una stretta forte e virile, dove potevo sentire la forma del suo petto. Rispose con un'altra battuta e poi, prima che io potessi replicare, mi baciò. Fu un bacio impetuoso e passionale, un intreccio di lingue accompagnato da un lungo percorso di mani che scivolavano lungo il corpo. Un bacio che catturava i sensi e da cui era impossibile scappare...
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Quando tornammo sul luogo del crollo, fui presa dallo sconforto.
Non sapevo come avremmo fatto a trovare i singoli pezzi in mezzo a quel disastro, tuttavia chi ben comincia è a metà dell'opera e infatti cominciai a cercare. "Gillen..." Mormorai, scuotendo la testa al suo sarcasmo "Le fate sono suscettibili, ti avverto, non è una buona idea provocarle..." dissi, per poi guardarlo con un sorriso enigmatico. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius e Clio entrarono nella misteriosa rocca, senza però trovare nessuno.
“Beh, se ci fosse un custode allora dovrebbe accorgersi di due estranei...” disse lui “... vieni...” e si addentrarono in quel luogo. Era spoglio ed ovunque dominava un odore di chiuso, di vecchio, di austero. Dall'androne arrivarono in una sorta di corte interna, dove trovarono resti di cannoni ed altri pezzi di artiglieria pesante ormai in disuso. “Sembra un luogo del tutto abbandonato...” mormorò lui “... forse abbiamo sbagliato a venire fin quassù... ormai è quasi buio e l'idea di trascorrere qui la notte non mi entusiasma affatto...” |
Continuavo a guardarmi intorno, stupita e affascinata da quella rocca.
Poi raggiungemmo una corte interna, piena di armi che non avevo mai visto, ma che mi incuriosivano subito. Quel posto aveva sicuramente una storia da raccontare, una storia che avremmo potuto scoprire attraverso le nude pietre che la componevano, silenziosi e fedeli testimoni. Sorrisi a quelle parole di Icarius, avvicinandomi a lui. "Io invece la trovo molto affascinante.." sorridendo "E anche avventurosa.." facendo un altro passo verso di lui. "Siamo soli, in questo edificio dimenticato.." mormorai con aria sognante, cingendogli il collo con le braccia. "E poi l'hai dimenticato?" sorridendo "Insieme siamo invincibili.." posandogli un dolce bacio sulle labbra "Che potrebbe mai capitarci?" sussurrai, per poi baciarlo di nuovo. |
“Abbiamo solo un modo per scoprirlo...” disse Taddeus a Dacey “... usarle...” si avvicinò alle leve e ne impugnò una.
E poi la spinse in avanti. Ma non accadde nulla. Intanto, nello stesso istante, Gwen, Gillen e Selia erano alle prese con i resti della statua distrutta. “Davvero?” Lui alla fata. “Siete suscettibili? E dunque? Mi trasformerete in un ranocchio? Divertito. Ma in quel momento tutto riprese a tremare. “Il terremoto!” Gridò Selia. Poi un innaturale verso bestiale. Allora una terrificante creatura, un orrendo mostro gigante apparve dal nulla, cominciando a fare scempio di ogni cosa. http://scontent.cdninstagram.com/t51...ODkwNg%3D%3D.2 |
“Aspetta...” disse Erien fissando Nyoko.
E la baciò. Un bacio forse desiderato da tempo. Un bacio come se null'altro ora contasse davvero. Un bacio vero. “Ohhh...” svegliandosi Oltram … accidenti... cosa è successo? Dove sono?” |
Era stato così veloce... Quella mia fragilità momentanea e poi... Uno strano impatto... Erano le sue labbra... Sulle mie? Avevo gli occhi spalancati per la sorpresa. Un bacio così dolce, così ardentemente desiderato. Mi aveva lasciata completamente senza fiato, stupita, col cuore che mi batteva fortissimo. Le sue mani sul mio viso e e quelle bellissime labbra sulle mie... Sentivo il suo amore, amore che credevo non esistesse ma che era sempre stato lì, nascosto. Non sapevo come reagire. Il mio primo bacio, con lui, l'amore mio da sempre. Una scossa mi percosse la schiena facendomi sentire i brividi ovunque. Una magia che mi fece scoppiare il cuore. Magia interrotta dal Oltram. Avrei tanto voluto che non si svegliasse. Guasta feste...
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“Come sei bella, Clio...” disse Icarius stringendola a sé “... così bella da rendere questo posto desolato persino romantico...” baciandola piano “... dimmi a cosa stai pensando... dimmi tutto, ti prego... dimmelo...” guardandola nei suoi occhi azzurri, quasi cercando di arrivare fino ai suoi pensieri.
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Erien si staccò da Nyoko e poi guardò Oltram che si alzava a fatica.
“Ci hanno teso una trappola...” disse il dotto elfo. “Una trappola?” Incredulo Oltram. Chi?” “Immagino il comandante Kims ed i suoi sgherri...” Erien “... ora mi chiedo il perchè...” |
Erien si staccò dalle mie labbra per aiutare Oltram ad alzarsi. Mi ci volle qualche secondo prima di ritornare sulla terra ferma. Quando ebbi padronanza di me, mi avvicinai ad Oltram aiutandolo a mia volta.
"Non so il perché..." dissi afferrando Oltram forte per un braccio. "Non può essere questione di fiducia. Perché arrivare a tanto?" mi chiesi io guardando il braccio di Oltram stringendolo più forte ancora. "O forse... Sono alleati di quel esercito mascherato..." dissi mostrando la mia rabbia sul braccio di Oltram senza rendermene conto. Il cuore non mi aveva mai mostrato tue emozioni così in contrasto fra loro. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi alle sue parole, perdendomi nei suoi occhi.
"Ma lo è..." mormorai, dolcemente "Questo posto mi sembra molto romantico... una rocca solo per noi.. una notte stellata.." con aria sognante "Cosa può esserci di meglio?". Era vero. Non desideravo altro che essere lì in quel preciso istante, con lui. Non credevo nemmeno che potesse esistere una felicità tanto grande e appagante. Una felicità che andava oltre ogni mia immaginazione, speranza. Una felicità unica e appagante. Così gli sorrisi. "Pensavo a quanto sono felice di essere qui, con te.." mormorai, baciandolo piano "Al fatto che non vorrei essere in nessun altro posto al mondo che in questa rocca, con te." dolcemente "E tu?" spostandogli dolcemente una ciocca ribelle dal viso "A cosa pensi?" sussurrai. |
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