Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 20-11-2014 18.35.16

"Ma siete impazziti..come uccidere Clio.." e la guardai spaventata..era una parola stare calma..speravo veramente fosse finzione e me ne entrai nella camera perplessa..presi un bicchiere di acqua e la bevvi.
Mi sedetti su una poltrona pensando..se fosse finzione o realtà, Clio era brava, era una combattente se la sarebbe cavata, magari sarebbe fuggita..quanto a Guisgard..ovvio se lo avessi visto gli avrei detto tutto.

Clio 20-11-2014 18.47.06

"Maledizione.." Imprecai, mentre quella pietra ci raggiunse.
"Grazie.." Mormorai a Guisgard che mi aveva protetto.
Poi il gigante ci fece cenno di seguirlo in giardino. Raccolsi anche io una spada che sistemai in qualche modo nella leggera cintura.
Uscimmo e Guisgard si avvicinò all'omone che lo scaraventò contro un albero, facendogli perdere i sensi.
"Guisgard!" Urlai, ma quello si avvicinò a me.
Non l'avrebbe ucciso.
Bene.
Sorrisi appena.
"Oh, non è così facile uccidetemi.." Mormorai
alzando gli occhi gelidi sull'omone.
Sentii una voce, era Altea che mi avvertiva della trappola.
"Lo so, Milady.." Urlai "Non temete.. Farò il possibile..." Senza però smettere di osservare il gigante, aspettando che fosse alla giusta distanza.
Cambiai impugnatura ai pugnali, non potevo avvicinarmi o avrei fatto la fine di Guisgard.
Così li lanciai, contemporaneamente, mirando agli occhi del gigante, per poi impugnare la spada e correre più veloce che potevo verso Guisgard che giaceva a terra, immobile.

Guisgard 20-11-2014 18.57.36

Il pittore scoppiò a ridere.
“Sir Guisgard” disse fissando la scena dal balcone “si è spesso definito un novello Davide. Ebbene, il Biblico Re d'Israele sconfisse in uno scontro impari il gigantesco Golia, campione dei Filistei. Vedremo ora se riuscirà a salvare lady Clio e voi, lady Altea.” Voltandosi nella stanza, dove c'era Altea.
Ma Guisgard era ancora immobile e senza conoscenza ai piedi di quell'albero.
Proseguiva però lo scontro tra il gigante e Clio.
Il grottesco omone stava avanzando verso la ragazza per ridurla in poltiglia, quando lei, lesta, lanciò contro di lui i suoi affilati pugnali.
La mossa fu semplice ed efficace.
I pugnali raggiunsero gli occhi del gigante, che a quell'impatto lanciò un grido disumano.
Cominciò allora ad agitarsi, fino a quando riuscì ad estrarre le due lame dai suoi occhi.
Dalle orbite, ormai squarciate, cominciarono così a scendere lacrime di sangue.
Lacrime che dopo un po' divennero vomiti rossi, mentre il gigante, come un Polifemo accecato ed impazzito, correva e si dimenava per il giardino, urlando e maledicendo se stesso.
E correndo correndo, finì contro un barbacane, spaccandosi la testa e morendo sul colpo.
Cadde poi pesantemente a terra, generando un sordo boato.

Altea 20-11-2014 19.03.43

Udii le parole sarcastiche del pittore..e uscii di nuovo nel balcone e osservai la scena di Clio che riusciva a sconfiggere il gigante.."Anche le donne, messer pittore, sono in gamba e sanno farsi valere" e continuai a guardare la scena, Guisgard era ancora privo di sensi.."Non penso Guisgard arriverà qui..è privo di sensi, non vedete? Il vostro piano è rovinato, pensavate di uccidere Clio e avete fallito" e risi...speravo solo lui si salvasse, non avrei potuto immaginare lo uccidessero veramente..oppure era tutta una finzione e volevano mettere alla prova le nostre abilità e veri sentimenti.

Clio 20-11-2014 19.09.54

Ce l'avevo fatta, aveva funzionato.
Mi voltai solo un momento, in tempo per vedere il gigante cadere con un grido.
"Crepa, maledetto.." con un ghigno.
Ormai avevo raggiunto Guigard.
Mi inginocchiai accanto a lui, con la spada in mano e un ginocchio alzato, non l'avrei certo lasciato indifeso.
Sospirai, voltandolo delicatamente, scostandogli poi i capelli dal viso con la mano libera.
"Guisgard.." mormorai dolcemente, scuotendolo piano "Sono qui.. sono qui.." accarezzandogli il viso "Avanti, apri gli occhi.. ti prego.. ti prego.." mi chinai su di lui, posandogli un lieve bacio sulle labbra.
Ma mi scostai subito, prima che arrivasse qualcuno.
"Guisgard.." chiamai di nuovo, col cuore che tremava.

Guisgard 20-11-2014 19.23.47

A quelle parole di Altea, il pittore rise forte.
Guardò allora in alto, per poi afferrare dei rampicanti e issarsi su, svanendo nel nulla.
Sul balcone cadde poi dopo un istante una maschera.
Raffigurava il volto del pittore.
Nel giardino, intanto, Clio aveva raggiunto Guisgard, cercando di farlo rinvenire.
E pian piano il presunto Taddeide riaprì gli occhi.
“Ah...” disse lentamente “... che mal di testa...” riconobbe Clio “... cos'è successo?”
Ma in quello stesso momento alcuni valletti uscirono nel giardino, montando dei grossi panelli dipinti, sui quali erano raffigurate le mura di Capomazda e la sua verde campagna.
“Ma che diavolo...” mormorò Guisgard guardando quello fondo.
“Ed ora” annunciò uno di quei valletti “lo scontro tanto atteso... sir Guisgard contro il grande Maccus!”
Un attimo dopo si udì una risata ed una figura apparve nel giardino.

Altea 20-11-2014 19.31.54

Il pittore rise fortemente e sadicamente, sparì cosi lasciando una maschera..lo sapevo..forse era Maccus. Udii delle voci nel giardino..oh sicuro un trucco lo avrebbero trovato.
Guisgard aveva ripreso i sensi e mi appoggiai al balcone guardando il Cielo e pregando Iddio, che gli desse la forza necessaria...e urlai automaticamente.."Guisgard, amore mio..stai attento".
Guardai la strana scena..dei pannelli, ma non capivo cosa fossero e dei valletti, ma poi il silenzio.. dissero la lotta tra Maccus e lui era iniziata e una figura apparve nel giardino.

Clio 20-11-2014 19.40.39

Sorrisi nel vederlo rinvenire.
"Sei stato scaraventato contro un albero da un gigante, e io l'ho accoppato.." Con un sorriso.
Poi alcuni valletti portarono dei quadri.
Sembrava Capomazda.
"Che roba è?" Guardandoli perplessa.
E poi annunciarono la sfida, e una figura apparve.
Maledetto..
Il mio primo pensiero fu di combattere al suo posto, ma immaginavo che non me ne sarebbe stato grato.
"Sei in grado di batterti?" Mormorai a Guisgard "Sappi che se osi farti ammazzare poi dovrai vedertela con me.." Sorrisi appena, senza allegria, con gli occhi nei suoi.
Questo Maccus non poteva essere migliore di lui, eppure avevo paura, non che potesse batterlo, ma che usasse qualche stratagemma.
Avrei voluto stringerlo a me, baciarlo come fosse davvero l'ultimo istante.
Ma sapevo che non era il momento, e rimasi al mio posto.
"Posso sempre andare avanti io.." Mormorai piano "Sarà così sprovveduto da sfidarti lealmente?".

Guisgard 21-11-2014 00.29.43

Il Maggiordomo sorrise lievemente a quelle parole di Galgan, per poi prendere, forse a caso, uno dei libri conservati su una mensola alle sue spalle.
“Cavaliere...” disse sfogliando distrattamente le pagine di quel libro “... conoscete la leggenda del dottor Faust? E' molto diffusa nell'Europa del Nord. Ebbene essa narra di una grand'uomo. Un uomo incapace di arrendersi ai limiti ed alle miserie della natura umana. I demoni di Faust non erano Mefistofele, Belzebù, né tanto meno Asmodeo.” Rise piano. “No, i suoi demoni erano molto più infimi... erano la vecchiaia, l'ignoranza, la superstizione. Erano questi i suoi veri fantasmi. Quelli cioè che assediano e tormentano l'animo umano da sempre.” I suoi occhi freddi si alzarono su Galgan. “L'uomo è nato per essere libero. Ma può esserlo solo vincendo quei suoi demoni. Ecco” chiudendo il libro che aveva d'avanti “dunque come Faust ha davvero liberato la sua anima.” Sorrise. “Ebbene, cavaliere, grato che abbiate accettato la mia proposta, ritenetemi da questo momento vostro debitore. Un po' come Mefistofele che rivela a Faust di essere il suo servo in questa vita, a patto che lui, cioè voi siate la medesima cosa per me nell'altra vita.” Rise. “Naturalmente per altra vita intendo il momento in cui partirete per unirvi a quelli che danno la caccia al traditore.” Annuì. “Rivelatemi allora quella richiesta d'aiuto, cavaliere ed io vi esaudirò.”

Guisgard 21-11-2014 00.53.51

Altea vide tutto dal suo balcone: Guisgard, con accanto Clio, che riprendeva i sensi e poi quei valletti impegnati a montare una vera e propria scenografia teatrale intorno a loro.
Come se un'irreale arena avesse preso forma in quel luogo, come l'ultimo scenario di un qualcosa di folle, a metà tra la farsa e la tragedia.
Poi uno dei valletti annunciò la contesa finale.
Apparve allora una figura.
Camminava lenta e sicura di sè tra i viali fioriti di quel giardino.
Non era alta, ne aggraziata, ma libera e lesta nei movimenti.
E quando fu a pochi passi da Guisgard e da Clio fu possibile finalmente scorgerne i tratti.
Dai capelli bruni, lo sguardo tagliente e con un sorriso irriverente.
Aveva baffi ben curati, un abito da signorotto di campagna, con ben due spade che pendevano dalla sua cintura.
“Finalmente ciò che il pubblico attende, milord...” disse fissando il presunto Taddeide.
“La testa mi fa male...” Guisgard a Clio “... ed avverto lievi capogiri, ma credo che questa faccenda spetti a me...” prese la mano della ragazza per alzarsi.
Si voltò poi verso il balcone, dove Altea lo aveva chiamato.
“Tu occupati di Altea...” guardando di nuovo Clio “... qualsiasi cosa accada tu pensa a difenderla e a portarla fuori da questo posto...” restò a fissarla per un lungo momento “... va, Clio...” sussurrò.
Il suo sguardo si spostò allora verso la figura armata.
“Immagino siate Maccus...” con un sorriso di sfida.
“Immaginate bene, milord.” Annuì la figura.
“Non vedo l'ora di scoprire il vostro vero volto, allora.” Fece il presunto impostore.
“Non credete sia questo che ora vi sto mostrando?” Ridendo Maccus.
“Non credo...” scuotendo il capo Guisgard “... solitamente i ratti si nascondono nelle fogne fino all'ultimo istante... e non penso dunque che voi facciate eccezione.”
“Sempre presuntuoso ed arrogante, vero?” Fissandolo Maccus. “Un degno Taddeo.”
“I Taddei” replicò il presunto duca “sono un qualcosa che uno come voi non potrà comprendere mai.” Con aria di sfida. “I Taddei sono reali, mentre voi invece siete una sorta di burattinaio rinchiuso in questo grande e patetico teatro per sfuggire alla realtà. E sapete perchè? Perchè siete incapace di vivere davvero. Di avere una vita tutta vostra.”
“Le vostre provocazioni non mi toccano.” Con fare teatrale Maccus. “Ed è un vero un peccato, per voi, morire senza poter impugnare Mia Amata, la spada dei Taddei. Ma forse è giusto così... dopotutto, morendo qui, il vostro viaggio si interromperà e a Capomazda si dimenticheranno di voi. Di voi e della vostra illusione di essere duca.”
“Avete commesso un errore, Maccus.” Con un sorriso beffardo Guisgard. “Il copione non andrà come vi aspettate. Vi è un unico Regista e non siete certo voi.”
“Già...” annuendo Maccus “... dimenticavo... sir Guisgard è un novello Re Davide, prediletto dal Signore.” Un ghigno sul suo volto. “Ma oggi nessuno verrà a salvarvi.” Sfoderando la sua spada. “Ma non temete... guardatevi intorno... ammirate la scenografia che ho fatto montare per voi... morirete a Capomazda.”
Guisgard rise.
“Cosa avete da ridere?” Sorpreso Maccus.
“Vi ho detto che c'era un colpo di scena...” divertito Guisgard.
“Mentite!” Esclamò Maccus.
“Dimenticate che i Taddei, a Dio piacendo, non sono destinati a governare solo su Capomazda” saltando su un basso muretto il presunto Taddeide “ma anche su Sygma. E sapete quale grande Santa protegge Sygma e gli stessi Taddei?”
Maccus lo ascoltava in silenzio.
Allora Guisgard prese un ciondolo dalla tasca, per poi premere il piccolo pulsante sulla sua estremità.
Trascorsero alcuni lunghi istanti.
Poi il Sole parve oscurarsi ed un sibilo riempì l'aria.
Sul castello apparve come dal nulla la Santa Caterina.
http://www.rinoadiary.it/soluzione/f...ronave_big.jpg

Galgan 21-11-2014 08.54.48

Il Sospetto è come un falco, nobile tra i rapaci; si getta in picchiata, e colpisce crudelmente la preda, non le lascia scampo, raramente, molto raramente, la sua caccia è infruttuosa.
Sotto i suoi battiti d'ali, e lo stridio del suo grido di guerra, il nobile si fa miserabile, il genio stolto, il giusto ingiusto; il falco sospetto colpisce, e talvolta non vi è legame, per quanto profondo, che possa resistere al suo presentarsi.
Tuttavia, proprio come il falco, il Sospetto non è privo di nobiltà, talvolta il nostro assecondarlo può elevarci, renderci liberi nella consapevolezza e nella verità, perché sempre, dopo la caccia, il falco si eleva verso il cielo, verso Dio.....
Anch'io fui preda del falco, e lasciai che i suoi artigli mi ghermissero, lacerandomi la pelle dell'Anima, ma questo non generò il sangue, bensì il gelo, quel gelo silenzioso e profondo delle foreste del nord, quei luoghi in cui, si dice, in certi periodi la notte pare eterna, e la luna non cede il passo al sole.........Sicuramente, in quelle notti, un uomo deve affrontare il cavaliere più temibile, colui che come effige ha le nostre paure, i nostri insani dilemmi.......
Raccolsi quel gelo, e lo racchiusi nello scrigno dei miei occhi, e il mio sguardo, a guisa d'arco da guerra, scoccò il suo nordico vento nello sguardo del maggiordomo;

-Sto cercando un uomo-

risposi, con Carontea voce;

-E se sarà necessario, una volta trovato, lo ucciderò, consegnandolo alla Giustizia più elevata di tutte; perché invero, non esiste al mondo crimine che quella Corte Celeste non possa, o non voglia, punire-

Calmai la voce, rendendola nuovamente formale, ma non feci lo stesso con lo sguardo;

-Tuttavia, buon messere, ci sarà tempo per farvi il nome di costui, in modo che possiate aiutarmi a trovarlo.
Fino ad allora, terrò fede alla promessa che ora vi faccio; quindi partirò alla volta di Capomazda-

Altea 21-11-2014 09.04.14

Rimasi a guardare dall' alto quella strana scenografia che prendeva forma..non potevo credere Maccus volesse davvero uccidere Guisgard..dovevo essere forte per lui e me stessa.
Ebbi un intuito ed entrai nella stanza, vidi la mia sacca a terra ed ebbi un fremito di rabbia, il pensiero mi avessero strappato i vestiti da dosso, fatta denudare..aprii la sacca e vidi i vestiti sparpagliati e ne presi i tre più belli e il corsetto dono della cara Madama Sibille..ma per chi mi avevano presa..ecco questo era il mio bottino di guerra e presi pure i gioielli e li misi sempre nella sacca.
Aprii l' armadio e tirai fuori lenzuola e federe dei cuscini..già Sam il pescatore mi aveva insegnato a fare robusti nodi da marinaio e usavamo sempre questo metodo io e Costanza per sviare senza nessuno ci vedesse, legai il tutto fino a farne una lunga fune e uscita nel balcone feci un nodo più robusto nel balcone dalla parte attaccata al muro, era perfetto bastava solo fare un piccolo salto arivata alla fine.
All' improvviso con stupore vidi la Santa Caterina e guardai dalla parte di Guisgard e gli altri, ancora non era successo nulla per fortuna.
Stavo per scendere ma ebbi un dubbio..la Santa Caterina poteva atterrare? Certo avevano una scaletta, ma Ammone e Chiò erano con loro o erano ancora nel castello e si doveva dare Mia Amata a Guisgard.
Mi bloccai e con le mani cercai di fare cenno a quelli della nave volante sperando mi vedessero, si doveva agire con prudenza, eventualmente se non potevano scendere alcuni uomini potevano pure usare quella grezza corda.

Clio 21-11-2014 13.58.48

Lo aiutai ad alzarsi, e annuii a quelle parole.
"Agli ordini, capitano.." Mormorai, con un sorriso "Dai una lezione a quel pallone gonfiato.." Sorrisi , con gli occhi nei suoi.
E torna da me...
Fu quasi doloroso lasciare la sua mano e vederlo raggiungere Maccus.
Lo seguii con lo sguardo per un istante, poi mi voltai verso il balcone di Altea, e iniziai a correre.
Nessuno avrebbe badato a noi.
Sorrisi, nel vedere che la dama aveva creato una corda con dei lenzuoli.
"Ottima idea.." Sorrisi, avvicinandomi.
Poi mi bloccai, voltandomi di scatto, qualcosa aveva oscurato il sole: la Santa Caterina!
Sorrisi.
"Milady, state bene?.." Chiamai, una volta sotto il balcone "Venite, vi aiuto a scendere..".

Altea 21-11-2014 15.09.24

Vidi Clio arrivare e parlarmi..."Tutto a posto milady Clio..e speriamo non vi siano altri problemi..prima di scendere devo appurare qualcosa se riesco..se la Santa Caterina non può scendere devo chiedere alcune cose..Ammone e Chio' sono spariti..e devo riprendere Mia Amata così Guisgard sarà più forte nel combattimento..sempre sia tutto reale" e continuai a fare cenno alla nave volante " Salite se volete..almeno sarete al sicuro..si spera..o siete libera..immagino vi abbia mandato Guisgard..Non voglio imporvi mie volontà..capirò' " e la fissai in modo enigmatico dal balcone.

Clio 21-11-2014 15.47.04

Risi appena.
"Non credete che sia reale tutto questo?" perplessa, fissando il mio abito lacero e sporco di sangue "Temo proprio che lo sia, purtroppo..".
"Milady, ci penserà l'equipaggio a portare Mia Amata al capitano... se non sbaglio aveva incaricato Cid di portargliela, prima di scendere, è impensabile che voi saliate a bordo per poi scendere di nuovo... Ammone e Chirò sanno badare a loro stessi, io ho l'ordine di difendervi e portarvi via da qui... Vi prego, scendete.. Saremo molto più al sicuro qui, sotto gli occhi della Santa Caterina che non dentro il palazzo, credetemi.... Sono arrivati i nostri, milady, ce ne andremo da questa gabbia di matti.." sospirai "Ma se non volete ascoltarmi allora salirò io, così potrò almeno difendervi.. nelle stanze di questo palazzo c'è sempre gente nascosta pronta a saltar fuori al momento opportuno...".

Altea 21-11-2014 16.10.23

Guardai Clio e dissi in modo severo.."Non dite che Ammone e Chiò sono in grado di cavarsela da soli..erano con me e li hanno imprigionati..e vorreste mettere a repentarglio la vita di Cid..ad Auroria me la sono presa da sola Mia Amata e patteggiandola bene" scossi il capo.."Scendo sola..l'ho fatto mille volte..caso mai risalirò se la Santa Caterina non possa atterrare..mi sembra fino ora me la sia cavata bene...e da sola..voi avevate la protezione di Guisgard almeno, anche ad Auroria mi sembra".
Mi assicurai la fune fosse bene legata e scesi veloce facendo un piccolo salto alla fine e la guardai, si lamentava per il vestito sporco..io ero rimasta senza vestiti fino prima addirittura. Qui era pieno di uomini armati ero molto al sicuro notavo .. ma non dissi nulla.. speravo solo quelli della Santa Caterina potessero atterrare anche perchè Guisgard sicuramente non se ne sarebbe andato senza sapere cosa fosse il Fiore di Bellezza, il mio sguardo si voltò verso il mio amato Guisgard e mi parve quasi di incrociare il suo..avrei voluto dirgli tutto questo personalmente, era tra le poche persone di cui mi fidavo.

Clio 21-11-2014 17.35.41

Mi limitai ad alzare gli occhi al cielo a quelle parole astiose.
"Protezione?" risi "Certo, gli piacerebbe.. dimenticate che sono io la sua guardia del corpo non il contrario.. chi ha messo fuori combattimento il falso Velv?" scuotendo la testa "Ma non mi sembra il momento di battibeccare, non trovate?".
Poi scese da sola la scala, e mi guardò severa.
"Milady posso anche non piacervi.. ma ho il compito di proteggervi e potete stare certa che lo farò a costo della vita.." Gentilmente "Mi concedete una tregua almeno finché non saremo in salvo?" Sorrisi.
"Non temete, andremo a cercare Ammone e Chirò.. ma prima devo assicurarmi che siate in salvo.." calma.

Altea 21-11-2014 17.48.34

"Milady" dissi tranquilla "Io non porto astio per voi, mai ve lo ho portato, forse voi lo interpretate male..solo le persone che mi conoscono bene sanno come sono, noto il vostro interesse sia solo per Guisgard..ebbene sappiate pure il mio e cosi lo sapete ma penso pure agli altri..ed è chiaro io pensi alle altre persone come Ammone e Chiò, anzi vi avrei detto di salvare Guisgard invece che me lassù sul balcone, ma non lo avete capito ma poco mi importa...tutti noi abbiamo fatto qualcosa per qualcuno..pure io ad Auroria ma non ve lo sto rinfacciando ora..se si è su quel veliero si deve operare per il bene di tutti..allora visto dite solo voi siete la sua guardia del corpo di Guisgard e non il contrario come un vostro diritto personale..prego andate a proteggerlo, se mi accadrà qualcosa ditegli lo ho voluto io, siete dispensata" e gli restituii la cortesia col sorriso..sembrava solo lei avesse dovuto fare sacrifici ora per tutti noi, questo atteggiamento non mi andava e nemmeno di comando o di imposizione, notavo era suo l' atteggiamento astioso o forse ero solo una sciocca milady di corte.
Mi misi in disparte in silenzio aspettando l' atterraggio della Santa Caterina ma vicino alla fune, mi chiedevo dove potevano atterrare.

Clio 21-11-2014 19.41.19

Sospirai.
Ma perché era così difficile con le donne?
"Se non avete astio nei miei confronti perché rifiutate il mio aiuto?" Pacatamente "Sono qui per proteggervi e non me ne andrò.." Sospirai.
"Avete ragione, non vi conosco, e voi non conoscete me.. Vi sto.. Solo chiedendo una possibilità.." Esitai "Capisco che due donne interessate allo stesso uomo facciano fatica ad andare d'accordo.. Ma.. Possiamo almeno tentare? Vi prego.." Sorrisi, alzando lo sguardo sulla Santa Caterina "Siamo, letteralmente sulla stessa barca, dopotutto..".

Altea 21-11-2014 20.06.50

Mi voltai verso di lei sospirando.."Ho rifiutato pure l' aiuto di Ammone e quello di Chiò e loro mi hanno voluto seguire e ora non si sa che fine hanno fatto..ho detto a Guisgard di andarsene prima su quel balcone e pure a voi, per non rischiare la vita..per me..avrei sacrificato io la mia vita per voi e...per lui..quindi dovrei provare astio per tutti e lo ho detto pure al presunto Maccus questo..vi dissi di salire sul balcone ed aspettare gli eventi anche perchè ad Auroria loro non potevano atterrare..ora è più difficile risalire..ecco i miei motivi..si amiamo lo stesso uomo..ma in modo diverso, l' Amore è uguale per tutti ma si vive in modo diverso..infatti vi sto dicendo di salvarlo..e non sono una eroina tragica sapete..io voglio prenda il trono taddeide..ci sono cose della mia vita voi non sapete e preferisco non dirle..ora vorrei non parlarne più..sono qui..non vedete, sto facendo come mi è stato detto..quindi..non sto dando problemi" e rimasi in silenzio tra lo sguardo che vagava sulla Santa Caterina e Guisgard.

Clio 21-11-2014 23.51.01

Chinai il capo, era inutile che provassi ad andare d'accordo, non ci sapevo proprio fare con le persone.
Così mi arresi.
"Perdonate se vi ho importunato, milady.." con un inchino rispettoso "Non accadrà più..".
Alzai lo sguardo sulla Santa Caterina.

Altea 21-11-2014 23.56.35

Sospirai guardandola..non capivo..in fondo avevo parlato per il bene di tutti..non diedi peso più di tanto, anzi era meglio aspettare le direttive di Guisgard e cosa facesse la Santa Caterina e sapere dove erano finiti Chiò ed Ammone soprattutto...e il Fiore di Bellezza? Come potevamo fuggire senza sapere se era il vero Fiore Azzurro..speravo gli altri uomini ci avessero raggiunto con Mia Amata a questo punto, e fare una incursione o fosse proprio una messa in scena..e avere un colpo di svolta come ad Auroria.

Guisgard 22-11-2014 00.41.52

Clio raggiunse il balcone di Altea, ma tra le due sorsero delle incomprensioni.
Tuttavia nessuno badò a loro due, perchè l'arrivo improvviso della Santa Caterina aveva sconvolto quell'originale palcoscenico montato ad arte dal misterioso Maccus.
Il vascello volante però, come ben aveva dedotto Altea, non poteva atterrare su quel castello.
Per questo l'incredibile nave restò sospesa sopra il maniero, quasi come un nuovo uditorio per quella strana rappresentazione.
Allora dal ponte apparvero gli uomini di Guisgard e tra loro vi era il piccolo Cid.
Il ragazzino, come ordinatogli dal presunto duca, aveva con sé Mia Amata.
“Capitano...” disse riconoscendo la sagoma di Guisgard “... la spada!” Lanciandola verso di lui.
Mia Amata così si conficcò proprio davanti al presunto Taddeide, che subito la estrasse.
“Fantastica scena!” Esclamò uno degli uomini incaricati da Maccus di dipingere su delle teli quell'ultima scena.
Ovunque vi erano simili individui impegnati a mettere su tela, come illustrazioni di un romanzo reale, quell'imminente contesa.
“Morirete con la vostra spada in pugno.” Maccus a Guisgard.
“Forse non sarà così semplice per voi...” fendendo l'aria il presunto duca.
La contesa dunque iniziò.
I due duellavano senza tentennamenti, correndo e saltando su quell'irreale palcoscenico, tra le impalcature e i pannelli raffiguranti Capomazda.
Un duello senza esclusione di colpi, all'ultimo sangue.
Maccus arrivò a ferire Guisgard ad una spalla, senza però farlo indietreggiare.
E quando toccò a lui menare il suo fendente, il presunto impostore mirò al volto del teatrante.
Un taglio netto e Maccus emanò un grido disperato, portandosi le mani sul volto.
La spada di Guisgard aveva incredibilmente tagliato in due il viso del folle teatrante.
Ma a terra cadde una maschera divisa in due.
“Ora vedremo il vostro vero volto...” mormorò Guisgard.
Maccus allora saltò un'impalcatura, per poi voltarsi e mostrarsi.
Era sfigurato e deforme.
“Non dipingetemi!” Urlò ai suoi uomini. “Non il viso! Non il viso, cani!”
“E' finita, Maccus.” Guardandolo il presunto Taddeide. “E' finita la farsa...”
Maccus allora, come impazzito, si abbandonò ad una delirante risata.
“Povero sciocco...” fissando Guisgard “... io ho il potere di generare colpi di scena... in un finale inaspettato...”
E si lanciò nel vuoto, finendo senza vita nel bel mezzo di quel palcoscenico.
http://static.guim.co.uk/sys-images/...-the-H-006.jpg

Guisgard 22-11-2014 00.49.10

Il Maggiordomo sorrise a Galgan.
“Avete la mia parola, cavaliere.” Disse. “Vi prometto che troverete quell'uomo. Ed avrete giustizia. Quella vera.” Annuì. “Andate e preparate le vostre cose ora. Immagino vogliate salutare il barone e sua figlia. Io nel frattempo sceglierò una degna scorta da affiancarvi nel viaggio verso Capomazda e in questa difficile impresa. Uomini che vi saranno fedeli e devoti, cavaliere.”

Clio 22-11-2014 00.49.57

Osservai tutta la scena, col fiato sospeso.
Cid ebbe il suo momento di gloria, lanciando a Guisgard Mia Amata, e il duello iniziò.
Guisgard riuscì a colpire Maccus che si rivelò per quello che era.
E infine, nell'ultima scena, fu lui a scomparire.
Il presunto taddeide aveva trionfato ancora una volta, non restava che recuperare Chiò e Ammone per poi lasciare quel posto.
Ma cos'era allora il Fiore di Bellezza?
"Milady.." voltandomi verso Altea "Vogliamo andare da lui? Troveremo insieme Ammone e Chiò, così da poter lasciare questo posto..".
Per poi voltarmi sorridendo verso Guisgard.

Altea 22-11-2014 00.53.50

La Santa Caterina era sospesa nell' aria..battiti di cuore accelerati..non riusciva ad atterrare quando vidi il vispo Cid e in una impresa quasi eroica per lui riuscì a gettare Mia Amata proprio davanti a Guisgard, come se la spada fosse attratta dall' anima del taddeide..come voleva tradizione di quella spada.
Iniziò la lotta, Guisgard fu ferito e sospirai ma con un fendente alla sprovvista colpì Maccus e una maschera cadde..il suo volto era deforme, ordinò di non farsi ritrarre e preferì la morte..la morte piuttosto di mostrare la sua deformità, rimasi sbigottita.
Mi avvicinai lentamente a Guisgard ma con cautela.."Non posso crederci..era un pazzo, un folle o una persona che sognava di essere bello come un eroe?" scossi il capo "Ammone e Chiò sono dentro al castello ma forse ora li libereranno" e non riuscii a resistere e presi un laccio che stringeva la mia veste e gliela fasciai attorno alla spalla.."Stai bene..ti cureranno i nostri..ho pensato di perderti" e calde lacrime scesero..stupida, piangi davanti a lui.. e lo abbracciai..volevano ucciderlo..dovevano prima farlo a me.

Clio 22-11-2014 01.10.31

Altea non mi rispose nemmeno e andò da Guisgard per i fatti suoi.
La seguii in silenzio, osservandola mentre gli parlava, gli fasciava la spalla, lo abbracciava.
Restai un passo indietro, in silenzio, limitandomi ad alzare gli occhi su di lui con un timido sorriso.

Guisgard 22-11-2014 01.17.27

Guisgard restò a fissare il corpo di Maccus senza vita ai piedi di quell'effimero palcoscenico.
Poi saltò giù, attraverso le impalcature.
Si segnò tre volte, per poi guardare Clio che sorrideva.
E rispose a sua volta con un sorriso alla ragazza.
“Sei stata in gamba...” disse dopo essersi avvicinato a lei.
Poi arrivò anche Altea, che subito gli fasciò la spalla ferita.
“Si...” Guisgard alla dama “... la sua deformità non era solo fisica, ma anche nell'anima...” asciugandole le lacrime con un gesto delicato della mano “... su, ora non piangere... sei stata coraggiosa fino ad un attimo fa ed ora che tutto è finito piangi?” Le fece l'occhiolino. “Su una cosa Maccus aveva ragione...” rivolgendosi ad entrambe “... davvero io ho due ottime assistenti...” sorridendo vagamente sarcastico “... e senza di loro non sarei qui ora.” Facendosi serio.
Poi, ad un tratto, una delle porte che davano sul giardino si fracassò ed apparvero due figure.
Erano Chiò ed Ammone.
“Dove eravate finiti voi due?” Chiese loro Guisgard.
“Ci avevano intrappolato in una specie di casa degli specchi...” rispose Chiò “... qui invece? Cosa è successo? Ci siamo persi qualcosa?”
“Nulla...” scuotendo il capo il presunto duca “... è solo calato il sipario... definitivamente...”
Giunse allora il vecchietto che Guisgard e Clio avevano incontrato nella stanza dei costumi.
Aveva con se un baule, con l'immagine di un fiore intarsiata sul coperchio.
“Questo non servirà più...” mormorò, fissando il cadavere di Maccus.
Aprì il baule e riversò a terra ciò che esso conteneva.
Maschere.
Decine di maschere.
“Il Fiore di Bellezza di Maccus non serve più...” aggiunse il vecchietto, gettando a terra anche il baule vuoto “... non serve più, ora che l'ultima scena è stata completata...” sorrise a Guisgard “... bella davvero come scena...”
“Già...” annuì il presunto Taddeide “... credo che la Santa Caterina ci stia aspettando... abbiamo un viaggio da continuare...” voltandosi verso Altea, Clio, Chiò ed Ammone.
Il giorno dopo a Suession vi era eccitazione ed impazienza ovunque.
Mimi e cantori, accompagnati dalle immagini dei dipinti voluti dal folle teatrante, misero in scena l'epico scontro tra Guisgard e Maccus.
Tutto questo davanti all'entusiasmo della bella Cramelia.
“Meraviglioso!” Esclamò. “Dov'è messer Maccus? Voglio complimentarmi con lui!”
“Milady...” uno dei suoi servitori “... messer Maccus è partito... partito per rappresentare un altro suo spettacolo in una lontana corte...”
Tutto ciò, mentre fra le strade di Suession tutti parlavano di quel meraviglioso spettacolo.
“Muori, Maccus!” Giocando in strada un bambino. “Ti ucciderò!”
“Io ucciderò te, Guisgard!” Un altro bambino, agitando la sua spada di legno.
“Guisgard Guisgard!” Cinguettavano due bambine, che giocavano ad essere Clio ed Altea.
“Guardate!” Un altro dei bambini in strada. “Il vascello volante!” Indicando la Santa Caterina che lasciava Session, diretta chissà dove.

Clio 22-11-2014 01.31.08

Non potei fare altro che illuminarmi e sorridergli.
"Grazie.." ridendo appena "Neanche tu sei stato male.." facendogli l'occhiolino.
"Però.." avvicinandomi finalmente a lui, per poi sussurrargli all'orecchio "Ci ho rimesso ben due vestiti.." fingendomi imbronciata per un istante, ma tornando immediatamente a sorridere.
Tornarono anche Chiò e Ammone.
"Bene, ora che ci siamo tutti, direi che possiamo andare.." alzando lo sguardo verso la Santa Caterina.
Arrivò il vecchietto della sala costumi, e ci mostrò il Fiore di Bellezza.
Non era il Fiore che stavamo cercando, il nostro viaggio era ancora lungo.
Sorrisi tra me e me, pensando alle parole del vecchietto sui vestiti di Ardea e Cramelide.
Sapevo bene che un vestito non può rubare il cuore di un uomo, fortunatamente, ma per me restava speciale perché tra tante maschere, tanta finzione, con addosso quel vestito delicato aveva visto la vera me stessa.
Qualunque fosse poi il verdetto finale, sapevo che non si sarebbe basato su una maschera.
E non sapevo se essere felice o spaventata.

Altea 22-11-2014 16.21.33

Quella mano calda mi asciugò le lacrime come una carezza e poi sorrisi alle sue parole annuendo.
Guardai Clio e sospirai "Milady, forse prima mi avevate detto qualcosa ma nella confusione di questi attimi e le urla di Maccus non sono riuscita a capire e sono subito giunta qui, spero possiate perdonare questa mia pecca non voluta" e sorrisi.
E mi illuminai di più vedendo uscire Ammone e Chiò vivi, eravamo in salvo ma il Fiore di Bellezza poco dopo si scoprì non essere il Fiore Azzurro..il pittore aveva mentito dunque e forse era stato proprio Maccus stesso.
Così tutti ci avviammo verso la Santa Caterina e portai Guisgard da parte "Non vorrei entrare in particolari ma un pittore mi ha ritratta completamente nuda..ma l'ho fatto pensando servisse a salvarti..e forse era proprio Maccus, non ho voglia di festeggiare per un fatto di cose ma non c'entra nessuno di voi, scusami tu con gli altri" ebbi una sorta di ribrezzo, guardai Guisgard e sorrisi maliziosamente avvicinandomi al suo orecchio quasi sfiorandolo con le labbra e sussurrai "Dobbiamo terminare ciò che..Velv..ha bloccato anzi dovresti farmi questo dono per tutte le volte ho rischiato per te..quando verrai in camera tua mi troverai nel letto..so sei impegnato con mappe e libri non preoccuparti" e mi staccai scappando verso la Santa Caterina e lo guardai ridendo.
Salutai tutti quanti ma mi scusai dicendo ero stremata e andai nella mia camera, presi un vestito e la camicia da notte e alcune cose e sgattaiolai silenziosamente nella camera di Guisgard. Quella stanza mi rilassava, chiusi gli occhi e respirai i vari profumi d' Oriente.
Poggiai il vestito color pesca e pizzo arancio sulla sedia e andai nel bagno, presi i miei sali da bagno alla mirra e sandalo e mi immersi nell' acqua calda rilassandomi per un pò.
Uscita presi uno dei suoi asciugamani e mi asciugai come fossero una sua carezza ma allo stesso tempo era togliermi gli occhi e le mani del pittore o presunto Maccus di dosso..quel quadro non era per Guisgard a quanto pare e cercai di non pensarci altrimenti mi veniva il voltastomaco.
Presi la camicia da notte nera di seta e pizzo e legai i lacci stretti che davano solo sul davanti lasciando le spalle scoperte e mi misi un pò del mio profumo orientale..sembravo pronta per un momento d' amore e risi tra me e me..a mio parere se Guisgard vedesse nel suo letto me o Ammone l' effetto per lui sarebbe uguale, forse Ammone lo colpirebbe di più..ma Madama Sibille ha sempre detto non si va nel letto di uomo di un certo effetto in modo scialbo..infatti si metterebbe le mani nei capelli dicendomi ha fatto tanto per darmi insegnamenti di seduzione e i risultati sono pessimi.
Ritornai in camera e mi sedetti sul letto giocando con una delle lampade orientali colorate e mi rabbuiai e pensai a come avevano giocato in quel posto coi miei sentimenti..Velv..il sogno del Duca felice di riavermi a corte e poi giocare sulla mia bellezza o peggio nudità..ecco perchè non volevo festeggiare, si erano risvegliati in me gli spiriti del passato.
Mi stesi sul letto di Guisgard, tirai su le lenzuola e coperte e guardando i giochi di luce dai tanti colori delle lampade sullo specchio sopra di me lentamente chiusi gli occhi addormentandomi dolcemente...ora ero tranquilla, e si sperava di arrivare a Nolhia ma Auroria e Suession non erano un caso..erano stati, a mio parere, impedimenti voluti.

Galgan 22-11-2014 23.45.55

Ringraziai, e presi congedo.
Presto, sarei stato nuovamente in viaggio, e presto, la mia spada sarebbe tornata ad agire come tale, dopo anni.
Pensai a sir Belven e Jone, e sperai che stessero bene, e nello spirito, rinnovai a loro la mia promessa che, alla fine, avrei portato a compimento l'impresa.
Non erano in molti gli averi che avevo da preparare, avendo scelto di percorrere la via della morigeratezza, quindi passai il mio tempo leggendo le Sacre Scritture e curandomi di controllare che Pegaso fosse stato governato in modo adeguato; dopodiché, come si conviene a chi cerca di definirsi cortese, chiesi udienza al barone e sua figlia, per annunciare la mia prossima partenza e comunicare, a lady Dafae, la promessa del musico di porgerle le sue scuse.

Guisgard 24-11-2014 00.39.50

Galgan chiese di essere ricevuto dal barone e poco dopo fu portato al suo cospetto.
Il nobile signore, con al suo fianco una vivace Dafae, incontrò il cavaliere eremita in una vasta sala di rappresentanza, arredata con gusto ed abbellita da cimeli ed animali impagliati come trofei.
“Salute a voi, cavaliere.” Disse il barone. “Vedervi è sempre cosa lieta. E ciò vale per me, come per mia figlia.”
“Si, messere!” Sorridendo Dafae. “Sapete che quel musico è giunto a porgermi le sue scuse?” Annuendo. “E ciò è solo merito vostro.” Con entusiasmo. “Vi sarò sempre debitrice!”
“Qual'è il motivo dell'udienza che avete domandato, sir Galvan?” Chiese il barone.

Guisgard 24-11-2014 01.05.29

Guisgard sorrise a Clio.
“Allora dobbiamo rimediare...” disse sottovoce alla ragazza “... trovare nuovi abiti, intendo...” facendole l'occhiolino.
I due poi, con Altea, Chiò ed Ammone, lasciarono il castello di Suession, raggiungendo un porto sul Lagno, dove era già giunta ad attenderli la Santa Caterina.
Salirono a bordo ed il vascello lasciò quel posto senza nulla di fatto.
Infatti non era neanche Suession il luogo che cercavano.
Quello in cui era sbocciato il meraviglioso Fiore Azzurro.
I cinque riabbracciarono i loro compagni, raccontando l'avventura vissuta in quel castello.
“Lady Cramelia” rivelò Chiò sorridendo al capitano “ha accettato la proposta di nozze del suo cuoco.”
“Il cuoco?” Stupito Guisgard.
“Già, quel messer Gulio.” Annuì Chiò. “Così dicevano i servitori e i valletti. Li abbiamo uditi io ed Ammone vagando per il castello.”
“In verità” fece Guisgard “nel vederli avevo visto una certa complicità. Sono felice per loro.”
Champenuan preparò poi una degna cena e tutti festeggiarono la fine di quella curiosa avventura a Suession.
C'erano tutti, tranne Altea che si era scusata, per poi ritirarsi.
“Bene...” Guisgard agli altri “... credo che ora andrò a riposarmi. Lainos, organizza tu i turni di guardia sul ponte. Ho già dato a Palos la rotta da seguire stanotte.” Guardò Clio. “Va a riposarti anche tu... voglio che la mia guardia del corpo sia in forma domani.” Le accarezzò i capelli e andò nella sua cabina.
Ma una volta entrato, il presunto Taddeide trovò una sorpresa.
Nel suo letto, addormentata, c'era Altea.
Guisgard si avvicinò a quel giaciglio e abbassò la lampada sul comodino intarsiato, in modo da non svegliarla.
Si sedette poi allo scrittoio e cominciò a studiare le carte nautiche ed astrali, alzando di tanto in tanto lo sguardo verso la finestra, in cerca di stelle che però la foschia e l'umidità tenevano celate nei misteri di quella notte.

Clio 24-11-2014 01.23.45

Festeggiammo fino a tardi, nell'allegria generale.
Poi Guisgard si alzò e annunciò che sarebbe andato a riposarsi, invitandomi a fare lo stesso.
Chinai il capo, sospirando appena.
"Già.." Con un vago sorriso "Si torna alla realtà.." Risi piano "E io che avevo creduto al potere di questi abiti.." Sorridendo appena.
Alzai gli occhi su di lui.
"Come vuoi..." Dissi piano, osservandolo andare via.
Mi congedai e anche io tornai nella mia stanza.
Mi preparai per la notte, togliendo ogni residuo di quella strana avventura, sangue compreso.
Tutto, tranne le emozioni.
Ma non riuscii a dormire, troppi pensieri affollavano la mia mente.

Guisgard 24-11-2014 01.56.57

La notte era inquieta e la Santa Caterina attraversava i suoi misteri, navigando tra la foschia ed il silenzio che avvolgevano le tenebre circostanti.
Le acque del lagno era piatte e solo il fruscio della prua che le squarciava rompeva la taciturna desolazione circostante.
Ad un certo punto, nel cuore della notte, preda di inquietudini e preoccupazioni, Guisgard rimise a posto carte e manuali di navigazione, riponendo poi anche il sestante, i compassi e le squadrette.
Abbassò la lampada sullo scrittoio e si avvicinò al suo letto, dove dormiva Altea.
Nel dormire la donna si era scoperta, riposando con la schiena, quasi nuda, all'insù.
Nel vederla il presunto duca sorrise, per poi coprirla con le preziose lenzuola.
“Buon riposo...” disse sussurrando.
Ed uscì dalla cabina.
Raggiunse il ponte avvolto dall'oscurità e restò a fissare il vago, enigmatico profondo orizzonte.
http://cebu.wa-ve.me/thumb/1415652082918.gif?width=640

Clio 24-11-2014 03.44.46

Iniziai a vagare per la stanza, guardai fuori, mi sedetti sul letto, mi sdraiai e poi mi alzai di nuovo.
Niente da fare, quei dubbi e quegli interrogativi non mi davano pace.
Dovevo farli smettere, o mi avrebbero consumato.
Buttai la testa all'indietro.
"Oh, al diavolo.." Mormorai.
C'era una sola cosa che riusciva a farmi dimenticare tutto: combattere.
Non potevo scatenare una rissa così tanto per fare, ma potevo allenarmi nel silenzio della notte.
Così, indossai solo un paio di pantaloni attillati e il corpetto, legai i capelli in una treccia ed uscii.
L'aria era fresca, forse ero fin troppo leggera, ma sapevo che mentre mi allenavo avevo fin troppo caldo.
Iniziai a saltellare piano per scaldarmi, respirando profondamente.
E poi lo vidi, fermo a guardare l'orizzonte.
Mi fermai e sorrisi, avvicinandomi piano.
"Non eri ansioso di andare a riposare?" Mormorai, raggiungendolo.
"Credevo stessi dormendo.." Ma non riuscii a trattenere una risata "No.. In realtà mi stavo tormentando chiedendomi se avevi così fretta di andare a riposare perché c'era qualcuna ad aspettarti.." Scossi la testa "E non trovavo pace.." per poi alzare gli occhi su di lui.
Non si era nemmeno cambiato.
"Così ho deciso di prendere il toro per le corna e allenarmi un po'.." Sorrisi, alzando le spalle "È l'unico modo per riuscire a non pensare.." Mormorai piano, guardando l'orizzonte.
"Tu, invece, che ci fai qui?" Sorrisi.

Altea 24-11-2014 06.49.36

Il sonno era tranquillo e calmo e ad un tratto aprendo gli occhi mi parve di vederlo nella sua scrivania tra le sue carte..era ancora più bello assorto ma non volli disturbarlo.
Dopo tanto un bisbiglio all'orecchio mi svegliò e lo vidi coprirmi con dolcezza e uscì dalla stanza.
Scossi il capo e mi alzai..Non volevo privarlo della sua camera e del sonno e presi una sua camicia per ripararmi e sgattaiolai fuori..Lo cercai tra quella foschia e vidi la sua figura.."Guisgard avanti non ti preoccupare.." dissi avvicinandomi ma vidi Clio con lui e sorrisi appena.
Sospirai e chiesi loro scusa della invadenza e tornai in camera del capitano..me lo ero meritato..ora finalmente sapevo chi amava veramente.
Non tolsi la camicia, vi era il suo profumo e mi rimisi a letto..almeno mi aveva consentito di dormire lì..era già tanto è rimasi sveglia a guardare lo specchio sopra.

Guisgard 24-11-2014 16.43.20

“Infatti...” disse Guisgard voltandosi verso Clio “... a bordo ho un grosso e variegato harem a mia disposizione...” sarcastico “... forse tu pensi troppo...” togliendosi la giacca ed adagiandola sulle spalle di lei “... è un po' troppo fresca l'aria... e tu sei già sudata...” accarezzandole le braccia nude e sorridendo appena.
Poi arrivò Altea.
Ma solo per un attimo.
Poche parole e tornò nella cabina di Guisgard.

Clio 24-11-2014 16.51.45

Scossi la testa, osservando Altea andare via.
Mi voltai poi verso Guisgard.
"Stavi dicendo?" Con gli occhi nei suoi "Almeno non mentirmi!" Togliendomi la giacca "Aveva addosso una gran bella camicia.. Mi domando dove l'abbia presa.." Sarcastica.
Distolsi lo sguardo, sentendo le lacrime affiorare.
"Sarà meglio che vada..." Con voce tremante.

Altea 24-11-2014 16.54.26

Sospirai guardandomi attorno, notai le luci erano soffuse e così mi voltai di lato alla porta e sistemai quelle preziose lenzuola che lui mi aveva adagiato lentamente, tolsi la sua camicia e la piegai con cura adagiandola sopra al cuscino vicino a me e sospirando chiusi gli occhi nuovamente..tanto quel letto sarebbe rimasto vuoto per molto e risi pensando che se Guisgard fosse divenuto Duca sarei tornata a Corte commisionandogli una camera uguale tutta per me e mi riaddormentai tenendo stretta la sua camicia.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 08.40.34.

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