Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 17-11-2014 19.17.41

“Con una moglie come te” disse Nettuno ad Elisabeth mentre lasciavano la nave “viene quasi naturale mettere e togliere un bell'abito.” Facendole l'occhiolino.
Poi, arrivati a Licinia, si accorsero di Burmid.
E come suggerito da Elisabeth, i due finti coniugi si mischiarono alla folla per ascoltare i discorsi del mercenario.
“Allora, dov'è?” Chiese Burmid all'uomo della bottega.
“Ora arriva, signore.”
“Che faccia presto, non ho tutto il giorno...” accarezzando la sua gabbianella blu il mercenario.
Poi, ad un tratto, arrivò un giovane.
Era alto, bruno e dalle pelle scura.
“Sei Davis, ragazzo?” Chiese Burmid.
“Quello annuì.”
“Avanti ti ascolto...”
Davis guardò l'uomo della bottega.
“Su, parla...” sbottò il mercenario “... mi hanno già detto che hai visto il vascello volante... dimmi che direzione ha preso ed io ti pagherò.”
“Quanto?”
“Quanto meriterà la tua informazione.” Rispose Burmid.
“Il mio prezzo...” mormorò Davis “... è... venire con voi... voglio essere dei vostri e lasciare questo lercio posto... prendere o lasciare.”
“Hihihihihihihihi...” continuando ad accarezzare la sua gabbianella blu Burmid.

Altea 17-11-2014 19.18.34

Era un corridoio per fortuna..nessuna iena dietro la porta..Chiò ci guidò e arrivammo in una stanza sfarzosa..era una stanza da donna.
Ascoltai le parole tra Chiò ed Ammone e quel servitore..cosa significava tutto questo e mi avvicinai ai miei due compagni.."Vediamo...o vogliono prepararmi come dama da salvare? State all' erta, ormai siamo qui..che dite?".
"I miei omaggi messere..oh avete preparato un bel bagno orientale come piace a me..e quanti vestiti eleganti, ma ditemi perchè dovrei essere ritratta e come mai questo trattamento? Ovvio non lo trovo eccessivo visto sono abituata, ma la vostra premura mi incuriosisce" e lo guardai fingendo di sorridere benevolmente.

Guisgard 17-11-2014 19.23.34

“Oh, ma dovete decidere voi quali costumi indossare...” disse il sarto a Clio “... secondo ciò che sentite, in base a quale coppia vedete più simile a voi.” Guardò poi i due costumi sui manichini. “Belli vero? In effetti ne sono molto orgoglioso. Ammirateli pure.” Annuì. “Sono Ardea e Cramelide. Lui è l'eroe eponimo dei Taddei e lei la sua amata. Notate la perfezione stilistica, la delicatezza dei tessuti ed il pregio dei ricami. E poi sono accuratissimi. Cuciti come si usava a quel tempo, visto che il loro mito risale a mille anni fa ormai.”
“Perchè non sono nel baule insieme agli altri costumi?” Chiese Guisgard.
“Perchè questi sono particolari, messere.”
“Particolari?” Ripetè il presunto Taddeide.
“Certo.” Indicando i costumi il sarto. “Perchè sono magici.”
“Ossia?” Curioso Guisgard.
“Sono capaci di fare innamorare chi li indossa.” Ridendo il vecchietto.
“Anche questo è un trucco di scena?” Sarcastico il presunto impostore.
“Eppure” fece il sarto “non vi sembra reale tutto ciò?”

Guisgard 17-11-2014 19.29.04

“Perchè dovete essere pronta per sir Guisgard, milady.” Disse il servitore ad Altea. “Ed il ritratto sarà un vostro regalo per lui. Appena volete io preparerò il vostro bagno alle essenze orientali come piace a voi, milady.”

Altea 17-11-2014 19.41.58

Rimasi sgomenta alle parole del servitore e guardai Chiò e Ammone attonita.."D' accordo..se permette vado a farmi bella dunque..devono ritrarmi per Guisgard..ma pensano a lui interessi il mio ritratto? O mi voglia bella solo per lui?" e alzai le braccia al cielo "voi rimanete in questa stanza per favore..vi avevo detto di scegliere la destra ma almeno sapete ciò che sta succedendo, meglio non replicare. Presi pure un corsetto bianco e un vestito sontuoso blu con inserti di oro e alcuni accessori".
Entrai nel bagno orientale e con me avevo il libro di Ardea..non lo lasciavo di certo..il suo mito era immortale e poi nella scritta si diceva di portarlo con sè.
Venni invasa dai profumi di essenze orientali, vi era una vasca di porcellana e oro e attorno mattonelle di maiolica blu..vi era profumo di sandalo e mirra.
Sciolsi i lacci del vestito e pure del corsetto ed entrai nella vasca e mi immersi dentro fino ad entrare completamente nell' acqua, uscii cercando di togliere il bagnoschiuma alle essenze orientali dal volto ma non mi aveva certo rilassato quel bagno...ma cosa volevano fare..tutto cambiava sempre.
Uscii dalla vasca e mi avvolsi in un telo damascato e mi asciugai pure i capelli.
Indossai il corsetto di pizzo bianco e strinsi bene i lacci e poi fu la volta del vestito, abbassai la scollatura come piaceva a me e indossai la collana di zaffiro..almeno quella mi era rimasta e degli orecchini uguali trovati nella stanza. Mi appuntai una spilla di diamanti ai capelli dopo averli spazzolati e lasciandoli sciolti..ero pronta e uscii dalla camera riprendendo il libro.

Guisgard 17-11-2014 19.50.17

Altea uscì dal bagno con un elegante abito e tornando nella stanza non vide più nessuno.
Infatti né Chiò, né Ammone c'erano più.
La porta che dava sul balcone era aperta ed il profumo dei fiori giungeva ad inebriare l'intera camera.
Fuori aveva preso a piovere e la sera appariva enigmatica e sognante.
Ad un tratto qualcuno bussò.
Entrò allora il servitore.
“Milady, ecco messer Dipout...” disse ad Altea, per poi andare via.
Ed il pittore, oltrepassando la soglia, salutò con un inchino la donna.
Montò poi la sua tela.
“Milady, siete bellissima” fissando Altea “ma dovete spogliarvi per posare. Infatti vi ritrarrò nuda.”

elisabeth 17-11-2014 20.04.48

E bravo Nettuno si stava lasciando andare......anche se la cosa mi imbarazzava ........" Allora ti daro' il permesso di aiutarmi con questi abiti assurdi...sembri molto piu' bravo di me.......".......così provammo a mescolarci con le persone del luogo...tenendo ci vicini alla bottega, c'era un ragazzo ...si era giovane e sembrava avesse anche fretta di andare via da Licinia...Davis...lui sapeva dove era atterrato il vascello volante...quindi non era lì......" Questo Guisgard sta facendo impazzire Burmid..........e il ragazzo....venderà a buon prezzo le sue informazioni...secondo te..le trasmetterà a Velv ?.....io non penso...."...Guardai Nettuno, era pensieroso....e pregavo che riuscisse a ricordare qualcosa.....

Altea 17-11-2014 20.30.35

Rimasi stupita non trovando nessuno, il cuore batteva forte..dove erano Chio e Ammone, la porta che dava al balcone era aperta e iniziò a piovere e potevo sentire il profumo della terra misto ai fiori nel balcone..dove erano i miei compagni di viaggio?
Poi entrò il servitore e presentò il pittore che subito montò la tela e quando mi disse dovevo essere rappresentata nuda trasalii...nuda...per Guisgard..non era cosi avrei voluto Guisgard mi vedesse...ovvero la mia nudità la doveva vedere nel privato soli..io e lui se proprio doveva succedere...ormai ero dentro..o forse avevano fatto uscire Ammone e Chiò proprio perchè non mi vedessero nuda.
Sorrisi al pittore sedendomi alla seggiola di fronte a lui..."Non avrei nulla in contrario..d' altronde i dipinti classici rappresentano le dame nude..e pure certi uomini". Solitamente non avevo pudore, e nemmeno ne avrei avuti di fronte a Guisgard ma avrei voluto la nostra intimità fosse rimasta solo per noi due se Dio voleva unirci, il mio timore era pure di che uso facessero del mio dipinto...ora diventavo proprio la dama da salvare?
"Va bene..mi avete convinta..facciamo mi fate un quadro di autore come i classici..d' altronde a Corte di Capomazda ne ho viste di statue di donne completamente nude e pure dipinti...ma se osate farne un uso illecito vi auguro di rimanere fulminato all' istante" dissi in tono severo mentre mi slacciavo i lacci del vestito e lo feci scivolare e lo piegai mettendolo sopra il letto e poi seguì il corpetto e tolsi la collana e la spilla nei capelli lasciando i capelli sciolti..ma presi un telo e me lo misi addosso.."Ovviamente me lo toglierò solo quando mi dite di mettermi in posa..noto in questo castello mi volete nuda e una dama bella da salvare..e pure sapete tutto di me..giusto? Ora ditemi dove stanno i compagni che erano con me?" e aspettai direttive per essere ritratta ma primi chiusi la finestra del balcone e chiusi la tenda.

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Clio 18-11-2014 00.11.20

"Allora cosa stai aspettando?" Mormorai pianissimo a Guisgard "Indossalo subito.. se farà il lavoro al posto mio.." Ridendo appena.
Ma poi tornai seria a guardare il vecchietto.
Quella storia era sempre più assurda.
"Ebbene, caro.." Rivolta a Guisgard "Sei tu l'eroe.. Cosa dovremmo indossare secondo te?".

Guisgard 18-11-2014 00.41.45

“Sta attenta...” disse Guisgard a Clio “... sta attenta che potrei indossarlo davvero quel costume...” sorridendo.
“Vi lascio soli, signori...” fece il vecchietto “... così potrete scegliere ed indossare con calma i vostri costumi.” E sparì dietro una porticina laterale.
Il presunto Taddeide allora cominciò a togliere i due costumi dai manichini.
“Se stanno in disparte” mormorò “e lontani da tutti gli altri costumi del baule, significa che sono davvero particolari. Magari non sono dei filtri d'Amore, ma qualcosa di speciale forse c'è davvero.”
Diede il costume di Cramelide a Clio e lui prese per se quello di Ardea.
“C'è un paravento...” indicò Guisgard “... puoi cambiarti là. E' molto più sicuro del vecchio metodo, no? Così non correrai il rischio che mi volti mentre sei nuda.” Facendole l'occhiolino.

Guisgard 18-11-2014 00.58.30

Elisabeth e Nettuno, confusi tra la folla, ascoltarono il discorso tra Burmid e Davis.
“Allora...” disse il ragazzo “... cosa decidete? Sarò dei vostri o farete a meno delle mie informazioni?”
“Hihihihihihihihihihi...” accarezzando la sua bellissima gabbianella blu Burmid “... non mi lasci molta scelta, ragazzo... devo dire che sei bravo a contrattare... hihihihihihihihihihi...”
“Dunque farò parte dell'equipaggio della vostra nave?” Fissandolo Davis.
“Ho altra scelta?” Sorridendo Burmid.
“Dimostrate buon senso, signore!” Soddisfatto Davis.
“Avanti, sentiamo queste tue informazioni...” mormorò il mercenario, coccolando la sua gabbianella blu.
“Non abbiate fretta.”
“Cos'altro vuoi?”
“La sicurezza che davvero mi prenderete a bordo.”
“Ruckid...” chiamò Burmid.
“Si, signore.” Avanzando di un passo il suo luogotenente.
“Porta a bordo questo ragazzo” ordinò il mercenario “e assegnagli una cabina. Dagli poi un'uniforme ed un coltello.” Guardò Davis. “Naturalmente sarai arruolato come marinaio semplice. Poi, se meriterai, ne riparleremo.”
“Per ora mi basta.” Annuì Davis.
“Hihihihihihihihi...” soddisfatto Burmid.
Ruckid condusse così Davis a bordo della nave di Picche.
Intanto, tra la folla, Elisabeth e Nettuno avevano ascoltato e visto tutto.
“Io invece credo che Burmid rivelerà ogni cosa a Velv...” disse Nettuno alla sua finta moglie “... la loro priorità è uccidere quel Guisgard... è un'ossessione...” sorrise alla donna “... ma ora non voglio pensare a queste cose. Anzi, voglio dimenticare quella nave.” Rise. “Magari dimenticare non è la parola giusta in questo momento.” Ironico. “Su, cosa vogliamo fare, cara mogliettina? Visitiamo qualche bel monumento o magari hai fame e ci scegliamo dunque un posticino gradevole e soprattutto appartato dove cenare?”

Guisgard 18-11-2014 01.20.11

Il pittore sorrise a quelle parole di Altea.
“Non temete, milady...” disse sistemando la tela “... questo ritratto sarà esposto in questa stanza e voi potrete vederlo ogni volta che vi piacerà.” Annuì. “Quanto ai vostri amici, in verità non ne so nulla. Forse saranno nel cortile, o nei giardini.” Preparando le tempere ed i pennelli. “Su questa tela immortaleremo il vostro seducente fascino. Il morbido chiarore della vostra pelle, il corpo affusolato e perfetto e poi quei lunghi capelli biondi, gli occhi verdi e quella malinconia che impreziosisce l'espressione del vostro volto conferiranno al ritratto un alone di aristocratica ed etera bellezza. Ora ditemi, milady... come volete essere ritratta? Come un'ingenua e accattivante ninfa, una fata dei boschi carica di ancestrale avvenenza, oppure una sofisticata cortigiana dal fascino ambiguo e sfuggente?”

Altea 18-11-2014 14.24.34

Ascoltai le parole del pittore e unii vari punti..Chiò ed Ammone erano in cortile e mi voltai verso la porta del balcone che prima era aperta e rabbrividii al solo pensiero e poi fu altro a preoccuparmi e mi tolsi il lenzuolo per farmi ritrarre.."Me lo chiedete voi? Non è la prima volta vengo ritratta ovvio..ma tutti i pittori mi ritraevano per come mi vedevano..sono già una dama di corte ma sono una duchessa quindi non una cortigiana..diciamo una ninfa dallo sguardo ambiguo e sfuggente..si mi vedrei cosi" cercai di essere il più naturale possibile.."Dite sarà esposto qui e io lo potrò vedere quando vorrò..perchè mai..questa non è la mia stanza e nemmeno ho intenzione di rimanerci..poi il servitore disse era per Guisgard..e ora dite rimarrà qui..ma pensate che a Guisgard importi del mio ritratto? Oh, vi sbagliate tutti..anche perchè conoscendolo lui non mi vede come dama da salvare ma lui vorrebbe salvare anche i suoi due amici..e non mi ama..pensate che guardando un ritratto di me nuda scocchi la scintilla? Beh..sarebbe solo attrazione fisica, per amare una persona ci vuole ben altro."

Clio 18-11-2014 14.51.33

Alzai appena le spalle.
"Tutto di guadagnato.." Con un sorriso.
Poi il vecchietto uscì, e Guisgard decise di indossare quei vestiti.
Sorrisi alle sue parole.
"Oh, ma era così divertente il vecchio metodo..." risi.
Ma poi i miei occhi incrociarono i suoi e mi mancò il fiato, così mi avvicinai lentamente.
"Beh, se questo vestito ti farà davvero innamorare di me.." Mormorai, dolcemente, con gli occhi nei suoi "Allora magari verrà il giorno in cui non dovrai più voltarti..." Trattenni il fiato "Il giorno in cui mi amerai a tal punto da decidere che vorrai me, e me soltanto.. per sempre.." sfiorai delicatamente i bottoni che aveva slacciato poco prima, assorta nei miei pensieri "Allora sarò tua e tu sarai l'unico al mondo ad avermi visto.. o sfiorato.." mormorai ormai vicinissima a lui.
Poi mi allontanai appena e sorrisi.
"Fino a quel momento, se mai verrà..." gaiamente "Il paravento andrà benissimo.." risi, facendogli l'occhiolino.
Andai così dietro il paravento e indossai l'abito di Cramelide, lasciando il mio nero appoggiato al paravento.
Se sopravviveremo dovrò farmi un guardaroba nuovo, altrochè, continuo a lasciare vestiti a destra e a manca, pensai, ridendo.
"Pronta.." annunciai, una volta indossato l'abito.

Galgan 18-11-2014 16.33.13

Ascoltai con attenzione, come sempre, stando attento a mantenere neutri i lineamenti del volto, a guisa di celata, per tenere occultati i miei stati d'animo.

-In che modo, di grazia, buon messere?-

Risposi semplicemente, una volta che il maggiordomo si fu fermato.

Guisgard 19-11-2014 17.30.13

Guisgard sorrise a Clio e quando la ragazza fu dietro il paravento lui si avvicinò di qualche passo.
Restò a fissare il vestito che la ragazza aveva appoggiato proprio sul paravento, accarezzandolo piano e sentendone il profumo.
Poi sorrise di nuovo, osservò ancora un po' la piratessa ed infine si voltò, prese il suo costume e lo indossò.
Era una giubba stretta in vita da una cintura.
Sotto indossava aderenti pantaloni di stoffa ed alti stivali scamosciati.
Un corto mantello nero e foderato internamente di porpora copriva infine le sue spalle.
Poco dopo anche Clio era pronta, uscendo da dietro il parapetto.
L'abito della ragazza era quello tipico delle nobildonne di Suession, chiaro, leggero, stretto in vita e coperto da un delicato e prezioso scialle di seta ambrata, che dalle spalle scendeva lungo la schiena, avvolgendone delicatamente la figura.
Il presunto duca prese poi un nastro colorato, impreziosito da ricami dorati e lo adagiò tra i capelli biondi di lei, che al tocco delle sue mani si muovevano come pendagli.
“Sei davvero bella...” disse lui fissandola “... sei bella da togliere il fiato, Clio...”
Ad un tratto un carillon si aprì di scatto ed una musica cominciò a diffondersi leggera.
Quelle note riempirono allora l'aria e fu quasi naturale per Guisgard stringere Clio, cominciando a volteggiare piano, in quel teatrale scenario, dai tratti quasi fiabeschi.
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Clio 19-11-2014 17.47.57

Uscii da dietro il paravento, e Guisgard mi legò un nastro tra i capelli.
Restai con gli occhi nei suoi per un lungo istante, sorridendo poi a quelle parole.
Un carillon si aprì di scatto, e una musica dolce e melodiosa inondò la stanza.
Risi appena, mentre mi prendeva tra le braccia, facendomi volteggiare.
"No ma.. ti sembra il momento?" mormorai.
Non avevo più ballato da quella lontanissima sera festosa.
"Dimentichi che non so ballare.." risi, con gli occhi nei suoi.

Guisgard 19-11-2014 18.06.13

“Al mio paese” disse Guisguard a Clio, continuando a volteggiare e portare con sé la ragazza “c'è un modo per insegnare qualcuno a ballare...” rise, mentre il carillon suonava “... lo si fa mettere in piedi su una pedana circolare fatta ruotare da una fune... e così, a furia di volteggiare tra le braccia del proprio cavaliere o della propria dama alla fine viene quasi naturale ballare... naturalmente per la sicura riuscita è preferibile scegliersi un cavaliere o una dama speciali, che sappiano farci battere il cuore...”
E senza quasi accorgersene i due stavano danzando su quelle delicate note.
E volteggiarono per un po', tra i costumi colorati, le maschere variopinte, con i loro tratti grotteschi, sognanti ed innamorati, i pannelli dipinti e raffiguranti scenari esotici, lontani e fiabeschi, le luci soffuse e la musica delicata di quel carillon.

Clio 19-11-2014 18.34.16

Risi appena a quelle parole.
"Ma davvero? E dimmi, funziona?" Lasciandomi trasportare da quella musica dolce.
Sorrisi.
Era incredibile come mi bastasse perdermi nell'azzurro intenso dei suoi occhi per dimenticare ogni cosa.
Eppure persino danzare mi veniva naturale tra le sue braccia.
Ed era ancora più magico dell'ultima volta, perché eravamo noi soli, in quel mondo di maschere e costumi, con le loro storie da raccontare, i loro segreti custoditi gelosamente.
Ero felice, nonostante il pericolo che poteva essere dietro l'angolo.
Restai così, tra le sue braccia, sorridendo, per un tempo che mi parve infinito, ma che avrei voltuto non finisse mai.

Guisgard 19-11-2014 18.54.10

“Funziona così...” disse Guisgard, fissando Clio nei suoi occhi azzurri, per poi condurla piano in quel lento ballo.
E danzavano, con le lampada che lentamente cominciavano ad abbassarsi, con le ombre delle maschere, dei manichini e degli sfondi che si allungavano fin quasi ad animarsi.
Tutto ciò mentre la musica divenne più struggente, come a volerli portare lontano da lì.
E in quella magica penombra lui avvicinò le sue labbra a quelle di lei.
Tutto allora sembrò arrestarsi.
Ma ad un tratto la porta si aprì di colpo e la musica cessò.
Allora si udirono le voci di Chiò e di Ammone in lontananza.

Clio 19-11-2014 19.25.44

Sembrava tutto così perfetto, e quando lo vidi avvicinarsi ancora di più, il cuore accelerò di colpo.
Ma fu solo un attimo.
La porta si aprì di scatto e la musica cessò, catapultandomi bruscamente nella realtà.
Poi quelle voci.
"Sono loro.." esclamai.
"Ammone, Chirò.." Chiamai "Siamo qui..".
Alzai gli occhi su Guisgard.
"Andiamogli incontro.." Esclamai.

Guisgard 19-11-2014 19.47.36

Guisgard e Clio fissarono quella porta spalancata.
Lui prese la spada e fece cenno alla ragazza di seguirlo.
Lentamente uscirono da quella camera, trovandosi in un lungo corridoio.
“Chissà...” disse il presunto Taddeide “... forse il vecchietto è passato da qui...” e si incamminarono, fino alla fine del corridoio.
Poi cominciarono ad udire strani rumori e delle voci.
Vi era una porta e Guisgard si apprestò ad aprirla.
“Stai in guardia...” fissando Clio.
Aprì la porta e i due si ritrovarono in una specie di mensa, dove molti uomini armati stavano seduti ai vari tavoli.
“Ehi, che posto è questo?” Chiese il presunto impostore ad uno di quelli.
“Guardate!” Chiamando gli altri quell'uomo interpellato da Guisgard. “Devono essere i due amanti in fuga!”
“Si, i due piccioncini di cui tutti parlano!” Esclamò un altro.
“Uccidiamoli, così il signorotto ci darà la ricompensa!” Urlò un altro.
“Detesto quelli che se la intendono con le donne altrui!” Gridò un altro ancora di quegli uomini.
E tutti sguainarono le spade.
Erano una dozzina e tutti pronti a saltare addosso a Guisgard e a Clio.

Guisgard 19-11-2014 19.53.50

Il pittore cominciò a dipingere, mentre Altea si era ormai spogliata davanti a lui.
La dama fu fatta sedere su un basso sgabello di legno, coperto da cuscini e lenzuola di seta.
Il pittore aveva poi messo uno spillo d'oro fra i suoi biondi e lunghi capelli, in modo che il volto della donna apparisse libero.
“Il volto” disse l'artista “deve essere sgombro, in modo da mostrare i lineamenti...” sorrise “... e non abbiate pudore o timore di essere nuda...” continuando a dipingere “... milady, l'attrazione nasce dal corpo ed è un potente antidoto nei fatti amorosi... e poi questa stanza è stata preparata per voi e per sir Guisgard. Così come quel balcone e questo ritratto.”

Guisgard 19-11-2014 19.59.47

“Di inviarvi in quei luoghi, cavaliere.” Disse il Maggiordomo a Galgan. “Con una mia lettera di presentazione ed una scorta scelta tra i migliori uomini della baronia. Inviarvi per farvi unire agli uomini del duca nella loro ricerca di quel traditore. In pratica vi chiedo di mettere la vostra spada, il vostro coraggio ed il vostro onore al servizio di questa giusta causa. Se accetterete allora guadagnerete non solo beni materiali, ma anche l'ammirazione e la fama da tramandare ai posteri, cavaliere.”

Altea 19-11-2014 21.22.36

Mi sedetti sullo sgabello preparato accuratamente con veli di seta e organza e ascoltai il pittore..era una trappola?O finzione..mi chiedevo se avessero voluto ucciderci veramente lo avrebbero fatto in un sol colpo e subito..o era sadismo. Che dovevo fare..sperare lui non mi trovasse, fingere di non essere più dalla sua parte perché se ne andasse..ma lui era un vero taddeide e avrebbe trovato il modo di salvarci tutti e il mio sguardo cadde sul tomo di Ardea.
Accarezzai la spilla d'oro messami tra i capelli.."Non temo di essere ritratta nuda,non potrei davanti l'uomo che amo ovvero Guisgard..avete ragione la seduzione è una ottima arma per una donna..e l'amore è fatto di varie alchimie come la passione e il desiderio per la donna amata.."sorrisi leggermente"Ma voi sapete qualcosa del Fiore di Bellezza?"

Clio 19-11-2014 23.41.36

Lo seguii e sorrisi alle sue parole davanti alla porta, sfoderando i miei due pugnali.
"Sempre.." risposi, facendogli l'occhiolino.
Sicuramente non mi aspettavo lo spettacolo che ci accolse.
Dove eravamo capitati?
Amanti in fuga, ma che stava succedendo?
Ma poi il mio sguardo divenne freddo e distante, e un sorriso perfido mi si dipinse sul viso.
"Donna altrui?" ripetei, incredula, ridendo appena "E di chi, sentiamo?" scuotendo la testa "Oh, poveri sciocchi, avete dato della sgualdrina alla donna sbagliata..." osservandoli coi miei occhi gelidi "Pessima idea..".
Alzai lo sguardo su Guisgard, sapendo che avrebbe visto la vera me, senza maschere, senza trucchi, semplicemente me stessa.
"Spero tu sia abile con la spada come lo sei con le parole..." mormorai piano "Ho come l'impressione che qui ci sarà da divertirsi.." sorrisi "Oh, non ho alcuna intenzione di morire oggi..".
Tornai a guardare quegli uomini, in guardia, pronta a combattere.

Guisgard 20-11-2014 01.12.11

In un momento Guisgard e Clio furono circondati da quegli uomini armati.
Il presunto Taddeide sfoderò lesto la spada presa al falso Velv, mentre la ragazza mostrava fiera i suoi due pugnali da combattimento.
“Mi raccomando, dipingi tutta la scena.” Disse una delle due figure che in disparte osservavano quell'imminente ed impari scontro.
“Vedrai che prospettiva!” Ridendo l'altra figura.
“Clio...” Guisgard intanto alla sua compagna “... abbiamo una sola possibilità... schiena contro schiena... combatteremo frontalmente al nemico che ci circonda... io difenderò la tua sinistra sguarnita e tu farai altrettanto con me...”
Un attimo dopo quegli uomini si lanciarono sui due avventurieri con le loro armi.

Guisgard 20-11-2014 01.16.01

“Il Fiore di Bellezza...” disse il pittore ad Altea, senza smettere di ritrarre la bella dama di corte “... ma certo. Tutti qui conoscono quel fiore. E' il segreto dell'arte e dell'estro del grande Maccus. Egli infatti è capace di impersonare qualsiasi ruolo, evocare qualunque scenario. Lui è l'unico in grado di rendere la vita simile ad un'opera teatrale. In pratica Maccus è il solo uomo capace di rendere la scialba realtà come il più affascinante dei romanzi.”

Galgan 20-11-2014 09.00.12

Annuii, lentamente e con gravità.
Forse, nell'imperfezione del mio umano pensiero, qualcosa del Divino Disegno cominciava a prendere forma; forse, il mio agire, alfine, mi avrebbe condotto al compimento dell'Impresa.....Sperai solo, in una muta preghiera, che la mia spada colpisse sempre chi era macchiato da colpa, ma invero quello di discernere il bene dal male, in quanto cavaliere, era il mio compito, con l'aiuto di Cristo Re.

- Presterò aiuto alla baronia, nel modo che mi avete chiesto, buon messere-

Risposi con pacata formalità;

-Ma inutile dire che non lo farò per il conseguimento di beni materiali, ma bensì perché sono un cavaliere.
Solo una cosa vi chiederò, una volta compiuta la mia impresa, ma non sarà a guisa di ricompensa, bensì una richiesta d'aiuto rivolta ad un gentiluomo.....O meglio, la promessa che tale richiesta d'aiuto verrà accolta.
Pensate di poter mantenere simile promessa?-

Altea 20-11-2014 11.57.26

Sorrisi alle ultime parole del pittore.."A dire il vero la mia vita è molto caotica attualmente..e Maccus me la sta rendendo difficile e direi è molto bravo coi suoi trucchi o estro..forse ci si annoia in questo castello..anche perché ha minacciato di uccidere Guisgard e capirete come mi sento".
Ci furono attimi di silenzio..quindi era tutta finzione..la loro ma non certo la nostra e rivolgendomi al pittore "Quindi questo Fiore di Bellezza è un Fiore vero o è solo una metafora ovvero è l'estro di Maccus?" dovevo scoprire di più..chissà magari quel pittore era Maccus stesso come l'uomo incappucciato.

Clio 20-11-2014 14.35.00

Annuii a Guisgard.
"Mi hai letto nel pensiero.." Meccanicamente, prendendo posizione.
Presi un profondo respiro, mentre per un momento tutto intorno a me rallentò.
Erano in tanti, dovevo essere rapida e non sprecare colpi.
Sentii il cuore accelerare, mentre tutte le emozioni che ben conoscevo e amavo mi attraversavano.
Sentivo ogni muscolo fremere, impaziente, le mani che stringevano i pugnali, le braccia proteggevano il viso e caricavano i colpi contemporaneamente.
Quanto aveva insistito il mio maestro sull'imparare a combattere con ogni arma a disposizione, o anche senza se necessario.
Si scagliarono su di noi, e la lotta iniziò.
È difficile spiegare gli attimi concitati e intensi dello scontro, quando devi importi di respirare, quando il tuo corpo reagisce prima di te, quando devi avere mille occhi, mentre non senti i colpi che arrivano perché sei animata da un fuoco indomabile.
Ed ogni volta dovevi superare te stessa, ogni volta dovevi spostare il tuo limite un po' più in là, perché sai che al primo cedimento è la fine.
E la morte è lì che ti guarda, e non sai se è venuta per te o per gli altri.
Tutto sembra lontano e insignificante, qualunque problema scompare e resta solo quell'energia e quella forza che forse nemmeno ti aspettavi di avere.
E in quel momento ero davvero me stessa, nel mio mondo, perfettamente in sintonia.
Sapevo che non avrei sentito i loro colpi, che potevo sanguinare e accorgermene solo alla fine.
Era l'unica danza di cui conoscessi i passi, in cui mi sentissi perfettamente a mio agio.
Un colpo, un altro, un altro ancora, rapida.
Schiva, colpisci, copriti, colpisci e raddoppia.
Destra, sinistra, destra, destra ancora.
Veloce, agile, mai fermarti.
Una finta, un colpo, copriti, colpisci.
Respira.

Guisgard 20-11-2014 17.12.20

Lo scontro cominciò.
Come lupi quegli uomini assalirono Guisgard e Clio.
I loro attacchi erano colmi di furore, di cieca violenza, di forza bruta.
In un momento una pioggia di colpi, confusi, continui, pesanti, arrivò sui due compagni.
Lame affilate e veloci sibilavano ovunque attorno a loro.
Come un sonoro martellamento, un costante clangore, un ossessivo tintinnio di bagliori e scintille generate da acciaio su altro acciaio.
Clio si batteva come un leone, muovendosi agile e scattante, schivando e colpendo quasi allo stesso tempo, come se fosse davvero l'unica danza, l'unica movenza che conoscesse.
Ad un certo punto Guisgard strinse nel suo braccio quello della ragazza.
“Dobbiamo toglierci da qui...” disse ansimando “... ci hanno spinto contro la parete e tra breve non riusciremo più a difenderci... corri quando comincio a farlo io, agitando le armi...”
Così presero a correre verso l'altra parte di quella mensa, brandendo le armi ed aprendosi un varco tra quegli uomini.
Raggiunsero infine la parete opposta.
Guisgard capovolse alcuni tavoli come difesa, lanciando poi delle sedie verso quei dannati.
Alcuni erano già a terra senza vita e altri fecero la medesima fine.
Poi ad un tratto accadde qualcosa.
Due di quelli volarono via, con le tempie spappolate ed il sangue che schizzava ovunque, arrivando persino sul volto di Clio.
Tutti gli altri si arrestarono di colpo.
E poi apparve qualcosa sulla soglia della mensa che portava al giardino del castello.
Una grossa figura armata di pietre.
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Guisgard 20-11-2014 17.26.38

Il pittore sorrise ad Altea, continuando a dipingere il suo corpo nudo.
“Non temete, milady...” disse “... è tutta una finzione. Come un grande spettacolo... volgetevi leggermente verso di me ora, così che possa catturare il vostro sguardo... e nel farlo immaginate di trovarvi così, nuda, davanti a Guisgard... anzi, immaginate io sia proprio lui, intento a ritrarvi un attimo prima di poter giacere con voi in quel letto... quanto al Fiore di Bellezza, sappiate esso è reale e non un simbolo o una metafora. Anzi, tutti sanno dov'è custodito quel fiore.”

Clio 20-11-2014 17.27.00

Sussultai quando mi prese il braccio.
Annuii, col fiato corto, alle sue parole e lo seguii in fondo alla stanza, dove usò un tavolo rovesciato come rimedio.
Ottima idea, pensai, ma non ero in grado di parlare.
Mi limitai a sorridere.
Poi del sangue mi schizzò sul viso, mentre mi accorsi che gli uomini armati si erano arrestati di colpo, mentre altri avevano trovato una morte orribile.
Avevo entrambe le mani impegnate dai pugnali, così mi pulii sfregando il viso sulla manica del vestito.
Restai esterrefatta da quello che vidi dopo.
Cos'era quello? Un gigante?
Restai in silenzio, ma comunque pronta a contrattaccare.
Abbassare la guardia era sempre una pessima idea.
Mi voltai verso Guisard per un momento, guardandolo perplesso.
"Amico o nemico? O nessuno dei due?" mormorai pianissimo, con un filo di voce.

Altea 20-11-2014 17.34.58

Quindi tutto questo era finzione..era possibile? E giocavano con i nostri sentimenti e le nostre paure ma alle ultime parole del pittore trasalii..era un fiore vero e mi voltai verso lui sorridendo.."Tutti? Quindi pure voi..dove si trova allora? sono curiosa, raccontatemi" e mi sistemai bene i capelli.."E' difficile far finta voi siate Guisgard..come potrei..vi è solo lui".
Chiusi gli occhi e mi immaginai di averlo davanti a me e li riaprii lentamente, era come lui fosse li con quel senso di sicurezza che mi infondeva..guardavo il pittore ma immaginavo Guisgard e i miei occhi si fecero dolci per l' amore che riempiva fin dentro l' animo e poi intensi come per catturare il suo sguardo solo su me, come per ipnotizzarlo e farlo solo mio ed essere solo sua in una intensa unione.

Guisgard 20-11-2014 17.58.47

Ma quella domanda di Clio ebbe come risposta una pietra che pesantemente arrivò a pochissimi centimetri da loro, fracassando un tavolo.
“Nemico, direi...” disse Guisgard, dopo aver spinto a terra la ragazza per riparare entrambi dalla pietra.
Intanto quegli uomini armati erano tutti fuggiti via a causa di quel gigante.
Era alto circa il doppio di un uomo comune, dal corpo sgraziato, robusto e pesante.
Aveva un'espressione ebete e rideva senza motivo.
Fissò i due compagni e poi con un cenno della mano li invitò a seguirlo nel giardino.
“Mi sa che non abbiamo scelta...” Guisgard a Clio, per poi chinarsi a raccogliere una seconda spada.
E quando lui e Clio uscirono nel giardino, il gigante li guardò soddisfatto.
“E sia!” Esclamò Guisgard, per poi fare un cenno a Clio.
Corse allora verso l'omone, ma quello lo afferrò per un braccio, scaraventandolo via.
Il presunto Taddeide cadde pesantemente contro un albero e perse i sensi.
E nel cadere gridando la sua voce fu udita da Altea, il cui balcone dava proprio su una parte del giardino.
Il gigante si voltò allora verso Clio.
“Lui non devo ucciderlo io...” mormorò, indicando Guisgard a terra “... ma te si...” e cominciò ad avvicinarsi alla ragazza.
Intanto nella stanza, come detto, Altea aveva udito tutto.
“E' Guisgard, milady.” Fissandola il pittore. “Deve pur meritarsi il fiore, no?” Sorridendo.

Altea 20-11-2014 18.10.07

Ero in preda a mille sensazioni, il cuore batteva forte..sembrava Guisgard fosse davvero li quando trasalii sentendo la sua voce..guardai verso il balcone che dava alla finestra, pensai era stata una mia visione.
Ma il pittore confermò era proprio lui.."Mah" dissi sbigottita "ha gridato, ma che gli è successo".
Mi alzai e sentii le parole del pittore tranquillo..era proprio Guisgard... mi infervorii e presi un vestito e me lo indossai velocemente visto non era conveniente uscire in quelle condizioni e aprii il balcone guardando in giro e verso il cortile chiamandolo.."Guisgard dove sei..Guisgard..fai attenzione è una trappola" e mi sembrò di vedere una figura a terra e sembrava proprio lui.

Guisgard 20-11-2014 18.17.03

Altea uscì sul balcone, dopo essersi rivestita in fretta, vedendo l'intera scena.
Guisgard giaceva immobile ai piedi di un albero, mentre un gigantesco individuo avanzava lentamente verso Clio.
“Non temete, milady...” uscendo sul balcone il pittore “... sir Guisgard non morirà ora... la scena della sua morte è la prossima e ad ucciderlo sarà naturalmente il grande Maccus...”

Altea 20-11-2014 18.20.30

Era proprio Guisgard..e giaceva a terra e inorridii alle parole del pittore.."Ucciderlo? Ma se era una finzione, e come potrei amoreggiare con Guisgard sapendo potrebbe morire..e lady Clio" mi voltai verso lei sperando mi sentisse.."Clio sono Altea..prendi Guisgard, cercate di fuggire è una trappola..ti prego salvalo".

Guisgard 20-11-2014 18.30.51

“Milady, calmatevi, vi prego...” disse il pittore, cambiando voce “... vi ho già detto che sir Guisgard morirà nell'altra scena, non ora... adesso sarà lady Clio che perderà la vita...” si affacciò dal parapetto “... avanti, uccidi lady Clio.” Ordinò al gigante.
E quello annuì.


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