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In balia di pensieri, paure, angosce e dubbi Gwen finì per addormentarsi.
Forse dormì per un'oretta, risvegliandosi a causa dell'infermiera venuta a controllare il suo lavaggio. “E' terminato...” disse indicando il lavaggio “... come si sente?” Chiese alla ragazza. |
Hiss vide Altea andare da sola verso la camera da letto.
Allora la raggiunse ed arrivato accanto al letto si inginocchiò e comincio a sfilarle le scarpe, poi ciò che restava del vestito. Infine le tolse anche l'ultimo intimo che lei indossava, guardandola negli occhi. Nello spogliarla più volte le sue mani furono audaci, intime e maliziose. Alta così restò completamente nuda davanti a lui, che non smetteva di fissarla. |
Icarius guardò Clio e sorrise.
“Chissà...” disse. “Sembra che Internet ora vada meglio...” intervenne Lord Corcionne guardando il computer sulla sua scrivania “... al telegiornale continuano a raccontare ciò che accade in città... pare ci sia caos ovunque...” |
Stremata, mi addormentai.
Mi svegliai dopo un po', perchè l'infermiera era rientrata. "Un po' meglio..." risposi, con voce un po' impastata dal sonno. "Quando posso andarmene?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mi seguì fino la stanza e lentamente mi spoglio' e la mia pelle ebbe dei brividi ad ogni suo movimento e mi lasciai trasportare da quella sensazione che prendeva il corpo, la testa e l' anima. Nuda..davanti ai suoi occhi..sorrisi e mi stesi sul letto su un fianco.."Sono pronta per essere dipinta come tu mi vuoi..vediamo se terrai ancora la tua maschera da finto donnaiolo. .vero Hiss?" ridendo e giocherellando con la cintura tra le mani.."Potrei legarti al letto e farti solo mio..se lo sei" con aria di sfida.
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Restai a guardarlo, per un lungo ed interminabile istante.
Mi chiedevo cosa stesse pensando, cosa stesse provando in quel momento, mentre le sue mani così abili avevano composto quel fiore, rendendo un semplice pezzo di carta qualcosa di magico. Eppure... qualcosa che non voleva rivelare. Mi ritrovai ad arrossire, a quel suo "chissà", come se nascondesse chissà cosa. Oh, forse ero io a suggestionarmi, dopotutto non sembrava nemmeno essersi accorto di quando, in macchina, le nostre mani si erano sfiorate. E forse ero troppo maliziosa io a cogliere quelle velate allusioni nelle sue parole. Perciò restai lì, con gli occhi fissi in quell'azzurro così singolare, profondo, intenso, capace di ipnotizzarmi, confondermi, eppure dal quale non riuscivo a staccarmi nemmeno per un momento. Concionne mi destò da quello che mi parve un sogno, e mi riportò alla realtà. Arrossi lievemente, abbassando lo sguardo imbarazzata. "Che cosa dicono di preciso?" incuriosita. |
“Serve l'autorizzazione del dottore...” disse l'infermiera a Gwen “... lui deve darle il permesso di andare. Ha fame? Vuole che le porti qualcosa?”
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“Che tutto in città non funziona...” disse Corcionne a Clio “... l'elettricità va a singhiozzi, così come tutti gli accessori elettronici... Internet sembra voler collassare e gli animali stanno diventando un problema... senza dimenticare l'anomalo comportamento di piante e fiori...”
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Hiss finì di spogliarsi, restando anche lui completamente nudo davanti ad Altea.
“Interessante...” disse “... ma se mi leghi poi come farò a ritrarti?” Sarcastico. |
Ecco, ovviamente.
Speravo solo che non pretendesse il resoconto completo di vent'anni di vita, per farmi uscire. Poi, in effetti realizzai che era da un bel po' che non mangiavo e sentivo un certo appetito, infatti annuii. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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