Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 07-10-2015 16.51.21

“Ottimo, Dacey.” Disse Dension alla ragazza.
I due, così, imboccarono quello stretto sentiero appena visibile per il calpestio sull'erba.
Zigzagarono allora tra alti olmi e castagni, fino a raggiungere un gruppo di frondose querce che parevano essere l'ingresso di qualcosa.
Oltre infatti i due finti coniugi si ritrovarono in una radura irregolare ed in lontananza intravidero dei bagliori.
“Forse ci siamo...” mormorò il contrabbandiere.
E cominciarono ad udire diverse voci.

Guisgard 07-10-2015 16.55.47

Guisgard con un gesto dolce e leggero raccolse con un dito le due lacrime che rigavano il bel viso di Marwel.
“E' peccato se due occhi così belli piangono...” disse lui in un sussurro “... non volevo rattristarvi...” sorrise “... dimenticate ciò che vi ho detto... stanotte, in questa casa, non vi è nessuna maledizione...”
Poi lei gli rivelò il suo vero nome.
“Sophie...” ripetè Guisgard “... il nome dell'amata del poeta Novalis, colei che nei suoi scritti e nei suoi sogni raffigurò il vero aspetto del Fiore Azzurro... è un nome bellissimo... perchè me lo avete rivelato? Dopotutto per voi sono solo un estraneo, un forestiero... non sapete nulla di me... ed io niente di voi..."

Guisgard 07-10-2015 16.57.50

Il borgomastro fasciò alla meglio la caviglia di Haniner e poi annuì a Clio.
“Si, procederemo insieme...” disse il vecchio “... tra non molto spunterà l'alba e finalmente terminerà questa notte maledetta... su, aggrappatevi a me...”
Percorsero qualche metro, ma poi Hansiner si lasciò cadere a terra.
“E' inutile, andate voi...” mormorò con rabbia “... vi rallenterò... avanti, andate, io me la caverò...”
“Non siate sciocco.” Il borgomastro.
“Andate vi dico!” Gridò Hansiner. “Andate a cercare Icarius! Non pensate a me!”

Dacey Starklan 07-10-2015 16.58.19

In silenzio seguimmo il sentierino che avevo a stento individuato. Speravo davvero che ci conducesse alla nave. Poi udimmo delle voci, probabilmente c'era qualcuno a guardia.

Guisgard 07-10-2015 16.58.46

Gwen, Cq e la vecchia ripresero il cammino tra le ombre della boscaglia, quando all'improvviso udirono dei passi alle loro spalle.
“Avverto la presenza di qualcuno...” disse preoccupato il piccolo droide.

Guisgard 07-10-2015 17.04.34

Dacey e Dension intravidero la luce e si avvicinarono accorti tra la vegetazione, fino a quando arrivarono ad udire diverse voci.
Erano alcuni soldati che facevano la guardia all'imbocco di una gola rocciosa, dalle cui fessure pietrificate uscivano fasci di luce.
“La nave nera è dentro la gola rocciosa...” disse sottovoce il contrabbandiere a Dacey “... dobbiamo raggiungerla... io indosso quest'uniforme e posso sperare di passare inosservato... tu invece dovrai trovarti un nascondiglio qui vicino ed attendere... attendere e sperare... se tutto va bene tornerò con un corvo...”

Clio 07-10-2015 17.04.59

Già, l'alba era vicina, e noi non avevamo trovato Icarius.
Ogni minuto che passava poteva essere pericoloso e fatale.
Poteva essere ferito e stanco, in pericolo.
E noi non eravamo con lui.
Io non ero con lui.
L'ansia e la preoccupazione mi divoravano, come il sole con le ombre di quella notte.
Poi Hansiner si lasciò cadere a terra, chiedendoci di lasciarlo lì.
Sospirai.
Non l'avrei lasciato solo, certo, ma nemmeno avrei smesso di cercare Icarius.
Che potevo fare?
"Restate voi.." dissi perentoria al borgomastro "Badate a lui se non se la sente di proseguire, andrò io da sola..." sentenziai.
"So badare a me stessa.." dissi, anticipando le solite proteste dettate dal fatto che ero sola e donna "Devo trovarlo.." mormorai piano.

Marwel 07-10-2015 17.11.09

Era l'unico in quelle terre a conoscere il suo vero nome, l'unico al quale lei aveva svelato ciò che di più pericoloso poteva svelare. In molti l'avevano cercata come "l'amata figlia del Barone, perduta chissà dove", ma lei si era nascosta bene per molto tempo. Guisgard le asciugò le lacrime, ma una profonda tristezza era stata scavata nel suo cuore, come la consapevolezza che ciò che stava provando in quel momento era terribilmente sbagliato.
"Non lo so, mi fido di voi, ma forse non dovrei..." disse voltandosi e alzandosi da terra. Quella notte aveva preso una strana piega, solo qualche ora prima aveva ricucito le sue ferite e ora si ritrovava ad averne una anche lei e nemmeno ne capiva il motivo. Il mio cuore sanguina prima di lacerarsi pensò la ragazza incrociando le braccia al petto e andando alla finestra.
Il vetro sottile era striato di pioggia e i rami di quell'oscura foresta si muovevano danzando con il vento; non riusciva a veder lontano, ma sentiva di non essere la sola in quel luogo, quella notte.
Non puoi infatuarti di lui pensò voltandosi a guardarlo per un secondo.
"Io...non avrei dovuto dirvi il mio nome. Dovete riposare ora" disse avvicinandosi a lui.
"Vi aiuto a distendervi" aggiunse rimettendo in ordine le coperte e cercando di non trovare il suo sguardo, poichè sapeva che se lo avesse incontrato non sarebbe più riuscita a sfuggirgli.

Dacey Starklan 07-10-2015 17.12.28

Avevo indovinato. C'erano altri soldati. Dension non si fece scoraggiare e subito ideò un piano.

- Sta attento... Io mi nasconderò lì - e indicai un punto più nascosto tra gli alberi

Guisgard 07-10-2015 18.04.56

Il borgomastro guardò Clio.
“Andare da sola potrebbe essere pericoloso...” disse il vecchio.
“Insomma, non vi fidate proprio a lasciarmi qui da solo, eh?” Scuotendo il capo Hansiner.
In quel momento Damasgrada vibrò come non mai.
Un attimo dopo accadde qualcosa.
Un ringhio e qualcosa di spaventosamente grande e scuro balzò dalla vegetazione, aggredendo con una ferocia primordiale il borgomastro.
Era notte e quella sagoma appariva ricoperta da un pelo scuro e folto, dai movimenti rapidi e quasi innaturali ed un odio che animava ogni suo respiro.
E cominciò a far scempio della sua vittima, mentre il vecchio gridava disperato.
E tra le ombre delle tenebre solo gli occhi di quella creatura sembrava visibili.
Occhi carichi di un odio innaturale.
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