![]() |
La biblioteca era deserta, silenziosa e spettrale.
Osservai la situazione non vista, nell'ombra: c'erano due custodi che presidiavano la situazione, ma nulla di più. Non mi stupiva che Fantamas avesse avuto vita facile, dopotutto. Mi avvicinai a una finestra molto alta, troppo per lo sguardo dei due addetti alla sicurezza, forai il vetro con uno strumento appuntito, e sgattaiolai dentro, in modo da poter osservare al meglio quel luogo, per raccogliere indizi. |
Lo ascoltai, mentre elargiva quei piccoli dettagli su di sè.
"Io non so esattamente se lo sono... Forse da stasera, con questo panorama..." ridacchiando. Poi lo guardai. "Dipende cosa vuoi sapere" sorridendo appena. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo ascoltai sbigottita.."Proprio perché è l' uomo più imprendibile del mondo non si farebbe prendere così facilmente, e appunto io penso stia usando Fessen per non essere preso..in pratica è una sua pedina ma forse costretto ad esserlo, l' ho visto veramente preoccupato quella sera in cui gli ho parlato, tu che pensi tesoro?" e mi voltai verso Hunt con le labbra vicino le sue, volevano allungarsi per baciarlo ma no....lui doveva essere fedele a sua moglie.
|
La Pantera penetrò all'interno della biblioteca senza essere vista dai due custodi.
Raggiunse il luogo in cui era stato conservato il prezioso codice miniato che Fantamas aveva rubato. C'erano ancora i sigilli messi dalla polizia affinchè nessuno si avvicinasse. Ad un tratto però la vendicatrice mascherata udì dei rumori e poi dei passi. Arrivarono così i due custodi, tre monaci ed un uomo vestito in modo distinto. “Ecco, professore...” disse uno dei monaci all'uomo “... era conservato qui il codice...” “Come pensavo...” mormorò il professore “... non è un semplice codice... voglio dire, per molti potrebbe avere un valore molto particolare, oltre a quello letterario...” “Cosa intende dire, professore?” Un altro dei monaci. “Il codice rapido è detto Codice di Tessalonica...” spiegò il professore “... secondo la leggenda fu redatto in una sola notte per volontà di Sant'Ambrogio che obbligò il demonio in persona a scriverlo, dopo averlo strappato, con un esorcismo, dal corpo di una ragazzina posseduta.” Ai monaci lui. http://i59.tinypic.com/2nj9h.jpg |
"Beh, vorrei sapere tutto..." disse Elv a Gwen "... a parte il tuo ex lavoro e la tariffa che mi hai chiesto non so molto altro." Ridendo.
|
"Anche io la penso come te, cara." Disse Hunt fissando Altea, sempre più pericolosamente vicino al suo viso. "Assolutamente."
"Ah, voi scrittori avete la testa piena di utopie!" Esclamò Goaz. "Quel Fessen ha organizzato tutto nei minimi dettagli, non capite? E lui Fantamas! Mi gioco il distintivo!" |
"Uhhhh si gioca il distintivo, cosa dici caro, accettiamo la scommessa?" avvicinandomi alle sue labbra farfugliando "Dove andiamo, abbiamo visto, non vi è nulla qui...direi nel suo studio...dobbiamo passare alla Yuve e munirci di armi e altro" baciandolo per non dare all' occhio dopo le parole dette piano.
|
Accennai un sorriso al ricordo di quella notte.
"Non sono nata qui, ma sono arrivata l'anno scorso. Mio padre è morto quando avevo cinque anni, quando ero poco più grande mia madre conobbe un altro uomo e andava tutto bene, lui guadagnava i soldi per mantenere la famiglia, io iniziavo a studiare medicina. Ma due anni fa anche lui morì, lasciandoci nella disperazione più assoluta. Io e mia madre non riuscivamo a trovare un lavoro definitivo e stabile, non avevamo soldi, io non riuscivo più a pagare l'università. Così lasciai tutto, dicendomi che sarebbe stato solo per poco e venni qui" spiegai, finendo il vino. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Nel sentire la voce dei due uomini subito mi spostai, restando nascosta nell'ombra del cornicione sotto il soffitto.
Parlavano proprio del codice miniato con un professore che non avevo mai visto, ma che sembrava essere molto informato sulla questione. Dunque non era un codice come gli altri, anzi. La cosa sembrava legarsi a tutte le cose che avevo letto su Uaarania e il suo legame con Fantamas. Scattai una foto silenziosa al professore e la cercai su internet per cercare di capire chi fosse. |
"Si..." disse soltanto Hunt, prima che Altea si avvicinasse ancor più, per poi baciarlo.
Lui allora non si lasciò pregare e di nuovo colse quella magnifica occasione. Rispose al bacio di lei, schiudendo le labbra ed accogliendo quelle della sua collega, cercando così la sua lingua calda e sensuale per un momento che divenne subito intenso ed ardente. Tanto che la mano di Hunt scivolò lungo il fianco di Altea, arrivano sulla sua gonna, stringendo con passione all'altezza del fondoschiena. Goaz scosse il capo seccato davanti a quel bacio tra i due agenti in incognito. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 04.10.33. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli