forti come il sospiro e l'amara sensazione che tutto venga negato...
un'umana e comprensibile sensazione che scaturisce dall'impotenza,
che lascia solchi profondi nelle terre arate dei giardini della preesistenza,
dove d'improvviso in un crepuscolo d'autunno l'immenso ebbe principio,
oggi, che nella tirannia delle macchine infernali, sembra nasconderne il dito

Taliesin, il bardo

oggi, che nella tirannia delle macchine infernali, sembra nasconderne il dito

il demone dell'inganno muove le fila delle nostre vite
come marionette veniamo manovrati inconsapevolmente
recitiamo tutti una parte
indossiamo una maschera per celare chi siamo davvero
per proteggerci dalle delusioni e dalle bugie

....per proteggerci dalle delusioni e dalle bugie.....
dalle preoccupazioni che ci trascinano via
dal freddo che attanaglia i nostri pensieri
ma camminando tra scuri corridoi
intravedo tra buie ferritoie una lama di luce
il suono di una storia narrata....il canto di una vita passata

il suono di una storia narrata, il canto di una vita passata...
una vita passata che riamne ad aspettare lungo il sentiero beffardo,
la malinconica melodia di un'ombra di passo che un tempo era bardo,
quando l'infanzia contadina era condivisa con gli occhi dell'emozione,
quando nessuna maschera di confine si insinuava nella sua canzone,
quando l'odore del grano maturo riempiva la vista bambina ed il cuore,
oggi, che nel ghiaccio di un altro natale, non crescono più le more..

Taliesin, il bardo

oggi, che nel ghiaccio di un altro natale, non crescono più le more..
oggi che rovistando tra vecchie emozioni con fiato gelido tra
le miei labbra canto ancora con le mani sporche di rosso
quel rosse magico delle more
quel rosso magico di more e magia
che porta via in um mondo che.....porta un sorriso
a chi non ne ha

...a chi non ne ha a a non ne vuole e a chi non ne può fare a menoI sogni son desideri i desideri speranza speranza è vita
E la vita rimane la cosa più bella che c'è
Fiocchi di neve posati su valli ormai candidi

Fiocchi di neve posati su valli ormai candidi...
fiocchi di neve che tingono argentei desideri su valli di fanciulla,
al tempo in cui la celluloide colorava i sogni immersi in una culla,
ed il mondo appariva come un dorato panettone da sfogliare,
con il gusto antico di gente genuina che sapeva ascoltare,
i rintocchi di una campanella d'oro che annunciava il dì di festa,
oggi, che nell'indifferenza di un tempo civile, non ho più doni nella cesta...

Taliesin, il bardo

..oggi, che nell'indifferenza di un tempo civile, non ho più doni nella cesta...
tanti sono i doni che possedete
tante son le mani piccine che vorrebbero rovistarci
grande e' il mio sorriso al vostro passaggio
anche quando questo mondo
di nulle emozioni appare triste
io mi appago del poco per farmi bastare il niente

io mi appago del poco per farmi bastare il niente...
e per questo niente sospirato ed inseguito negli anni di bambina,
nascerà una nuova stella lucente nella penombra della mattina,
destarsi da oriente come una divinità antica troppo a lungo assopita,
tra gli specchi d'acqua calma volteggiando tra i meandri della vita,
che lo insegue attraverso l'elsa consunta di una spada di morbido lino,
oggi, che in un vortice di parole virtuali, da voce nei saluti del giardino.

Taliesin, il bardo

..oggi, che in un vortice di parole virtuali, da voce nei saluti del giardino...
un giardino pieno di opere..poesie e volti intrisi di strane verita'
un giardino d'inverno tra maschere di ghiaccio
un giardino dove l'opera muore tra mura silenti
cose' il silenzio ?....la capacita' di osservare con la mente
prima che lingua si intersechi tra rivoli di parole senza senso...