Camelot, la patria della cavalleria

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Dacey Starklan 03-10-2015 16.26.44

Ero tutta attenta a tener d'occhio l'abitazione quando un suono squarciò il silenzio della notte. Mi voltai verso Dension e capii che proveniva dal suo bracciale. Capii subito che intendeva con le sue parole, spalancai gli occhi senza sapere che cosa aspettarmi però.

Guisgard 03-10-2015 16.37.08

Icarius e Gwen erano nel bel mezzo del nulla, avvolti dal buio e con l'angosciante sensazione di essere braccati da qualcosa di feroce e misterioso.
Clio e Cq erano rimasti invece sulle rocce soprastanti il basso fossato in cui era scivolata Gwen e dunque distanti dal Taddeide e dalla giovane pagana.
“Gwen, non muovetevi...” disse Icarius “... qualsiasi cosa accada restate dove siete...” guardandosi attorno nel buio.
Ad un tratto udirono un fruscio.
Un attimo dopo una figura apparve nel buio.
“Finalmente ti ho trovato.” Fissando il Taddeide. “Guisgard... quanto tempo...”
“Munain!” Turbato Icarius. “Come sei arrivato qui?”
“Devi ringraziare Dension...” ridendo Munain “... grazie a lui ti abbiamo trovato... Guisgard.”
“Non ripetere quel nome!” Con rabbia il Taddeide.
Ma Munain non ebbe il tempo di rispondere che qualcosa emerse dal buio e lo gettò a terra.
Aveva grande stazza, pelo folto e scuro e si accanì su Munain con una ferocia innaturale.
Icarius allora afferrò Gwen per un braccio e corsero via, rapidi nell'oscurità, pur non sapendo dove andare.
Correvano per sfuggire a quell'orrore.
Il Taddeide voleva portare in salvo la ragazza pagana.
Arrivarono infine dove sorgevano alcune querce.
“Restate qui e non muovetevi, chiaro?” Gridò Icarius a Gwen, per poi darle una pistola. “Sparate a tutto ciò che si avvicina! Restate qui ed aspettate il mio ritorno!”
E corse via, tornando verso il luogo in cui Munain era stato aggredito.
A guidarlo erano proprio le grida di dolore disumano che l'uomo emetteva in quella notte, mentre la misteriosa creatura faceva scempio della sua carne.
E Icarius correva verso quelle urla disperate, impugnando Mia Amata.
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Guisgard 03-10-2015 16.41.30

Dacey non ebbe tempo neanche di pensare ad altro, quando il gruppo fu circondato da alcuni uomini armati.
Dension allora prese Dacey per un braccio e si spostarono di qualche passo.
“Sono loro...” disse il contrabbandiere agli uomini armati “... sono gli uomini di Guisgard... Guisgard è Capitan Falco...” indicando Hansiner, Sammone ed il pellegrino “... sono i nemici di Maruania... e sono tutti vostri.”
“Cane e traditore!” Gridò Sammone.
Ma gli uomini armati si lanciarono contro i tre eroi e cominciò un duro scontro.
“Vieni, andiamocene da qui.” Dension a Dacey. "Il nostro compito è finito."

Lady Gwen 03-10-2015 16.43.46

Eravamo distanti da Clio e Cq. Mentre Icarius stava per andare via, artivo` un uomo, un certo Munain e i due parvero conoscersi. Lo aveva anche chiamato Guisgard, provocando l'ira del Taddeide e confermo` i miei sospetti.
Improvvisamente, una creatura ricoperta da folto pelo e dall'impeto feroce si avvento` sull'uomo.
Icarius allora afferro` il mio braccio e iniziammo a correre.
Ci fermammo e lui mi diede una pistola, per poi tornare indietro e io avevo tremendamente paura, mentre le urla di Munain riempivano l'aria.

Dacey Starklan 03-10-2015 16.44.59

Subito fummo circondati da degli uomini in armi. Dension mi trascinò lontana e non potei fare nulla. Nulla, ancora una volta ero inerme in balia degli eventi. Ancora una volta sentii il senso di colpa affiorare nei confronti di quegli uomini con cui così a lungo avevamo viaggiato.

Mi costrinsi a camminare ed allontanarmi da lì, sperando di cancellare quel senso di colpa, sforzandomi di credere che era la cosa giusta.

Marwel 03-10-2015 23.13.19

Marwel non aveva paura della notte e spesso si recava nel cuore del bosco per raccogliere erbe mediche, o semplicemente per pensare nel silenzio dell'oscurità.
Bocca della Selva era diventata la sua casa e aveva venduto i suoi gioielli per poter costruire una piccola abitazione tra gli alberi; la Francia non le mancava, così come non le mancavano affatto i suoi famigliari e il suo precettore. Per non parlare dell'uomo che avrebbe dovuto sposare.
Aveva portato con se la sua bisaccia, qualche panno e delle erbe da poter confrontare con altre che aveva visto durante il giorno e che aveva deciso di prelevare al calar delle tenebre.
La sua nuova vita le piaceva più della precedente, poichè non doveva tener conto dell'etichetta e del coprifuoco e poteva decidere per se stessa. E di decisioni ne aveva prese molte, ma la più importante era che non avrebbe mai permesso ad un uomo di sottometterla e sposarla contro la sua volontà.
Camminava con passo leggero sul pavimento erboso, silenziosa come un predatore si aggirava tra gli alberi e cercava di orientarsi con la sola lanterna a farle luce.
Era avvolta da un rosso mantello e aveva tirato su il cappuccio, nascondendo così la lunga treccia dorata. Gli occhi verdi spiccavano in un viso diafano con le gote leggermente arrossate dal vento fresco.
Arrivò nel luogo in cui aveva scoperto quella nuova pianta, s'inginocchiò sul terreno, tirò fuori il suo coltello dalla bisaccia e cominciò a tagliare gli steli dei fiori.
Furono le grida di qualcuno a farle tendere le orecchie come un cervo braccato.

Clio 04-10-2015 01.40.50

D'un tratto Gwen scomparve nel nulla, come inghiottita dalla terra stessa.
Cq fece luce e Icarius scese ad aiutarla.
Io restai sul bordo con Cq ad attenderli.
Ma i minuti passavano, e più passavano, più ero inquieta.
"Icarius, Gwen.." Cominciai a chiamare senza avere risposta.
Dopo un po' ero davvero preoccupata.
"Vado a cercarli Cq.." Dissi al simpatico robottino.
Così scesi anche io e cercai di seguire i loro passi, sentivo come
i lamenti straziati di un uomo.
Per un attimo sbiancai ma poi compresi che non era la voce di Icarius, sfoderai Damasgrada e seguii quel rumore straziante.

Guisgard 04-10-2015 23.22.04

“Aspettate, vengo con voi, milady...” disse Cq a Clio.
I due così si calarono fino al basso fossato in cui era scivolata Gwen.
Udirono poi le urla disperate di qualcuno e Damasgrada cominciò a vibrare forte.
Come mai prima d'ora.

Guisgard 04-10-2015 23.23.16

Gwen restò nel punto in cui l'aveva lasciata Icarius, con in pugno quella pistola e circondata da una fitta ed inquietante oscurità.
E ad un tratto, nel silenzio angosciante di quel luogo, avvertì qualcosa.
Un cigolio.
Un attimo dopo vide due sagome muoversi fra le ombre della notte.
E riconobbe Clio e Cq.

Guisgard 04-10-2015 23.24.51

Dension e Dacey si allontanarono dalla casa, lasciando i compagni di Icarius a battersi contro i soldati giunti con la nave nera.
“Vieni, presto...” disse lui a lei, correndo nella campagna “... presto saremo salvi...”
Raggiunsero così un grosso olmo, sotto il quale stavano alcuni uomini armati.


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