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“Prego, avvicinatevi...” disse il misterioso uomo a Dension e a Dacey “... perchè restare al Sole? Qui vi è ombra ed è infinitamente più piacevole.” Ed annuì ai suoi uomini, i quali subito condussero il capitano e la ragazza all'ombra, accanto all'uomo.
“Immagino ci direte perchè siamo stati fatti prigionieri.” Fissandolo Dension. “Prigionieri?” Ripetè il misterioso uomo. “Suvvia, che esagerazione. Ma vi dirò che adoro questo vostro temperamento, tipico degli uomini romantici e d'azione. Ah, capitano...” facendo segno ad uno dei suoi, che subito portò una bottiglia e dei bicchieri “... io nutro una profonda stima ed ammirazione in voi, sapete? Siete un uomo d'altri tempi, di quelli che affollavano i romanzi e le ballate degli artisti.” Guardò Dacey. “E di sicuro, ad individui del vostro calibro, non difettano certo fascino e carisma, indispensabili per conquistare una bella ragazza.” Intanto erano stati riempiti i bicchieri. “Anzi, vi rivelerò che mi aspettavo di vedervi giungere qui in piacevole compagnia. E mi complimento per la scelta...” indicando Dacey. “Facciamola finita” seccato Dension “e diteci cosa volete da noi.” “Ah, capitano, continuate a parlare come se davvero foste prigionieri.” Sorridendo il misterioso uomo. “Voi qui siete ospiti. Miei ospiti.” “E come fate a conoscermi?” Chiese il capitano. “Chi non conosce il grande Capitan Dension, detto Squalo, terrore dell'Ammiragliato e dell'intera Compagnia delle Flegee Occidentali.” Ridendo il misterioso individuo, per fare cenno al suo uomo di servire loro due bicchieri. |
“Voi continuate a chiedere cose del tutto inutili per la vostra ricerca...” disse sorridendo l'antiquario ad Altea “... come se cercaste di comporre un mosaico con tasselli che non avete... come se il presente fosse collegato al passato... ma vi ho già detto che è una storia nuova questa...” annuì enigmatico “... volete davvero trovare Guisgard de'Taddei? Più di ogni altra cosa?”
“Si!” Esclamò Munain. “Bene...” annuì l'antiquario “... allora io vi aiuterò a trovarlo... il suo aspetto? E chi può conoscerlo? Si conosce forse l'aspetto di Giasone? Di Ulisse? Di Lancillotto o Tristano? No... ma si conosce il loro nome e ciò basta... vi rivelerò come trovarlo... e dove andare...” e rise in modo inquietante. http://3.bp.blogspot.com/_ueYJuxaI3v...zw/s1600/3.jpg |
E mentre Icarius era accanto al cancello, guardando le rovine del palazzo, ad un tratto si udirono dei passi.
“C'è qualcuno là.” Disse Palos. “Infatti io registro attività vitale oltre il nostro gruppo.” Fece Cq. Arrivò così un uomo anziano. “Chi siete voi?” Chiese loro. “Siamo avventurieri.” Fissandolo Icarius. “Come siete giunti qui?” Domandò il vecchio. “Da quella strada...” indicò Icarius “... ma voi chi siete invece?” Il vecchio non rispose, limitandosi ad annuire e a sedersi accanto al muretto. “Non credevo” alzando poi lo sguardo sulle rovine del palazzo “che qualcuno rammentasse ancora l'esistenza di questo vecchio luogo dimenticato...” “Perchè usate la parola rammentasse e non invece conoscesse?” Incuriosito Icarius. “Perchè la conoscenza non vince mai il Tempo...” mormorò il vecchio “... mentre la memoria sopravvive al Tempo, ragazzo mio...” |
Quell'uomo non mi piaceva, fin dal primo istante mi ero sentita a disagio in sua presenza e le sue parole mantennero viva la mia sensazione.
Per lui non ero altro che l'oggetto del divertimento di Dension ma non avrei contraddetto il suo pensiero, sembrava davvero interessato al capitano e credere che lui in qualche modo tenesse a me mi avrebbe permesso di essere salva, o almeno speravo. Intanto l'uomo continuava a blaterare, sfoderando una cortesia inaspettata ma sapevo che ben presto avrebbe avanzato una pretesa e tutto ora era nella mani del capitano. Così lo guardai, con una leggera apprensione, attendendo i prossimi sviluppi. |
Un uomo si avvicinò, ma non sembrava affatto minaccioso, anzi.
E ormai avevo fatto l'abitudine a strani incontri in quella stranissima terra. Icarius gli parlò, e noi restammo in disparte, in silenzio. Chissà, magari quell'uomo aveva le risposte che Icarius cercava, ero sempre più curiosa. |
A quelle parole sorrisi..."Non trovate il passato sia legato al presente e al futuro? Ma forse voi sapete qualcosa a noi sconosciuto milord" lo fissai..si era così lui sapeva molte cose a noi sconosciute e non poteva rivelarcele e spettava a noi trovare la chiave e soprattutto Guisgard.."Grazie del vostro aiuto..pure io voglio andare avanti con la Cerca di Guisgard..che personaggio enigmatico, ci affidiamo alle vostre mani" e feci un cenno di consenso a Munain., ma la risata di quell' uomo fu inquietante..ebbi le stesse sensazioni di quando entrai.
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L'espressione di Elv muto` all'istante, quando si guardo` attorno.
Eravamo in una situazione assurda, il sole era alto e non sapevamo che fare. "Avrei potuto distillare quella marina, se solo avessi avuto un'ampolla o un qualsiasi altro recipiente..." sospirando. Nemmeno la mia magia poteva molto in determinati casi e il nostro era uno di quelli. "Sara` meglio cercarla..." |
Dension ricambiò quello sguardo di Dacey, per poi guardare il misterioso uomo.
“Tagliamo corto” disse a lui il capitano “e diteci cosa volete. E soprattutto chi diavolo siete.” “Ah, adoro il vostro impeto, capitano.” Sorridendo l'uomo. “E immagino sia anche questo uno dei motivi del vostro fascino verso gli uomini e verso le donne. Ma è giusto venire ai nostri affari... io non sono altri che il Cliente X, colui che vi ha proposto un affare, invitandovi su quest'isolotto.” “Dunque siete voi il misterioso Cliente X...” mormorò Dension. |
“Aiutateci a trovare quel cane dunque.” Disse Munain all'antiquario.
Questi rise ed annuì. “L'aiuto che posso darvi” mormorò poi “è di recarvi dove già lo stanno cercando.” “Dove?” Fissandolo l'evaso. “A Maruania.” Sentenziò l'antiquario. |
Eccoci dunque faccia a faccia con l'uomo di cui avevo letto.
Non era come me l'ero immaginato anche se avrei saputo dirne il motivo. Solo il suo aspetto e i suoi modi non mi mettevano a mio agio e questo mi bastava. Avrei voluto investirlo con un fiume di domande,prima su tutte perché eravamo stati chiusi in quella cella angusta. Il ricordo di quella grotta e di cosa era successo al suo interno però mi fece ammutolire e lasciai che fosse Dension a parlare,in fondo l'uomo chiedeva i suoi servigi. |
“Ditemi” disse Icarius al vecchio “cosa intendete, custode.”
“Che il Tempo giudica le passioni umane.” Rispose quello. “Ricordi o conoscenze che siano. E qual'è lo stato intermedio dove la conoscenza è sbiadita e i ricordi confusi?” “Non saprei...” scuotendo il capo Icarius. “Il sogno.” Mormorò il vecchio. “E solo attraverso esso voi siete giunti fin qui, spinti da una profezia.” “Si, è vero!” Esclamò Icarius. Il Taddeide allora tornò alla cancellata e di nuovo strinse le mani attorno alle grate. “Continuate, vi prego...” piano al vecchio. “Il binario abbandonato, simboleggiante la vita, il cammino umano, che avete passato” il vecchio “divide il passato dal futuro. La cerca vostra è l'Amore e procedendo avete conosciuto le passioni degli uomini. I due filosofi sono allegoria della Ragione che sempre è succube al Sentimento, mentre i due monaci rappresentano la Fede che sola legittima l'Amore, poiché, essendo Sacro, da tal Celeste Dottrina trae forza e valore in quanto Dono di Dio.” Piano. “Infine i due amanti, che sono i prediletti d'Amore e i destinatari delle sue meraviglie. E attraverso ciò avete conosciuto gli attributi d'Amore, che caratterizzano la sue vera essenza.” “Il disegno è terminato.” Disse Hansiner, per poi mostrandolo al Taddeide. “Bene.” Voltandosi verso di lui Icarius. “Grazie, maestro. Ora passiamo andare.” Il gruppo così riprese il cammino, terminandolo poi alla fine della strada che, non più racchiusa da alti muri, si aprì riconducendoli tra le vie di Nolhia. |
"Maruania?" guardai Munain sorpresa "E perchè lo stanno cercando? In che posto dobbiamo recarci laggiù per trovarlo?" chiesi con vivo interesse e mi rivolsi di nuovo a Munain "Dovremmo trovare una nave che parta per quel posto..lo avevo evitato, ma il destino mi riporta laggiù a quanto pare".
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Non saprei dire esattamente cosa fosse successo.
Sapevo certo che era fondamentale trovare il palazzo per iniziare la ricerca, ma probabilmente non comprendevo appieno dove ci avrebbe portato tutto questo. Ma ero certa che lo avrei scoperto col tempo. Quando l'artista terminò il disegno, salutammo il vecchio e tornammo sui nostri passi. La strada apparve diversa dall'andata, e non poteva essere altrimenti. In breve tempo, eravamo tornai a Nolhia. |
Elv annuì a Gwen e i due si incamminarono lungo la spiaggia.
La sabbia era bianchissima, luccicante e calda e i due finti coniugi trovavano sollievo camminando dove essa era più umida e bagnata dalle onde. “Mi chiedo che isola sia mai questa...” disse lui guardandosi intorno “... di certo poco battuta... e magari abitata da indigeni ostili...” Raggiunsero così la folta vegetazione e iniziarono a penetrare in essa. E ad un tratto udirono dei suoni lontani. “Tamburi...” mormorò Elv. |
“E' un modo singolare questo per organizzare un incontro d'affari.” Disse Dension.
“Si, immagino abbiate ragione, capitano.” Annuì X. “Ebbene, di che affari si tratta?” Fissandolo il contrabbandiere. “Ma prego, prima assaggiate questo delicato elisir.” X indicando i bicchieri offerti a lui e a Dacey. “E' pregiato.” “Non berne neanche una goccia, Dacey.” Il capitano alla ragazza. “Oh, che sospettoso.” Divertito X. “Ma fate bene, capitano. Senza tanti scrupoli un uomo come voi non sarebbe certo giunto a vivere così a lungo, dato il mestiere che fate.” Sorseggiò lui stesso quell'elisir. “Davvero squisito. Ora potete bere senza paura alcuna, amici miei.” Annuendo. “Anche questo mi piace di voi, capitano. Siete giovane, eppure avete già tanta esperienza. Si, decisamente siete un uomo fuori dal comune.” |
“Altro non so dirvi, ma è la verità.” Disse l'antiquario ad Altea e a Munain. “All'astroporto troverete un battello diretto proprio là. Per una piccola somma vi prenderanno a bordo. Una volta giunti a Maruania sarà il Fato a venirvi incontro.”
“Come fate a sapere tutto ciò?” Chiese Munain. “E' importante?” Ridendo l'antiquario. “A voi deve interessare solo di Guisgard.” “Perchè fate ciò?” Fissandolo l'evaso. “Per denaro?” “Oh, non voglio nessuna somma.” Scuotendo il capo l'antiquario.” |
Quell'uomo stava tergiversando. Riempiva Dension di futili complimenti senza arrivare al nocciolo della questione ed io,una semplice popolana abituata alla pratica,iniziavo a spazientirmi.
Fui subito diffidente di fronte ai bicchieri offertici e di certo non avrei mai bevuto nulla ma il fatto che Dension si fosse premurato di avvertirmi mi fece sorridere. Aspettavo che finalmente il cliente rivelasse le sue richieste, non vedevo l'ora di tornarmene al sicuro nella nave. |
Il gruppo si ritrovò nel centro di Nolhia.
“Vi siamo debitori, maestro.” Disse Icarius a Hansiner. “Senza di voi non saremmo riusciti a trovare il Palazzo delle Lingue.” “Perchè darci ancora del tu?” Sorridendo Hansiner. “Già, è vero.” Annuendo Icarius. “Ora ti riporteremo alla tua bottega.” “Quanta fretta.” Ridendo l'artista. “Io invece sono curioso di vedere la vostra nave. Prima il vostro droide me ne ha parlato.” “Sentito, Clio?” Voltandosi Icarius verso Clio. “Lo portiamo a vederla?” |
Presi la mia sacca e la mia piccola valigia, dovevamo prendere subito quel battello e presi Munain per il braccio.."E' ora di andare...se vogliamo trovare Guisgard dobbiamo subito prendere quel battello e il destino ci aiuterà fino ora" e lo condussi verso la porta ma prima di chiuderla per andare via mi voltai verso l' antiquario.."Grazie milord..se non lo fate per denaro..per cosa lo fate..almeno questo potete dircelo" e sorrisi.
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Sorrisi a quelle parole di Icarius, spostando lo sguardo dal piccolo droide fino al maestro.
"Beh, mi sembra il minimo!" esclamai, sorridendo. |
“Ci vorrà ancora molto tempo” disse spazientito Dension al misterioso X “prima di sapere di questo enigmatico affare?”
“Presto lo scoprirete.” Sorridendo l'uomo. “Sappiate che sono, diciamo, un armatore... e posseggo un'importante ed imponente flotta, costituita perlopiù da fregate e navi da guerra. La potenza delle mie navi ha fatto si che anche un forte governo come quello di Murania si rivolgesse a me per acquistarne qualcuna. Tuttavia mesi fa un disdicevole episodio è accaduto. La migliore di tutte le mie navi, la più importante e moderna, è stata rubata.” “Un grande armatore come voi si è fatto dunque fregare?” Sarcastico Dension. “Vi prego, non interrompetemi, capitano.” Fissandolo X. “Dicevo, mi è stata sottratta. Del lestofante, ahimè, so molto poco, se non il nome. Un nome tanto pittoresco e romanzato da apparire palesemente falso.” “Come si chiama questo fenomenale ladro?” Domandò Dension. “Capitan Falco.” Rivelò l'uomo. “E il nome della nave è Divina Misericordia.” Dension lo guardò senza dire nulla. http://terkaperka.bloger.cz/obrazky/...cz/3319402.jpg |
“Avrò il mio tornaconto, madama.” Disse l'antiquario ad Altea, per poi far sorgere un ghigno, inquietante e sinistro, sul suo volto cadaverico. “Ora andate...”
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Lo conosceva!
Era evidente,bastava guardare Dension con un po' più d'attenzione per notare la sua espressione. Un'espressione che era comparsa una volta che il misterioso cliente X aveva pronunciato il nome di chi aveva rubato una delle sue preziose navi. La storia era convincente e plausibile, un armatore a cui viene sottratta una nave ma qualcosa nella sue voce,mi diceva che c'era sotto qualcosa di più . Tuttavia in quel frangente poco potevo fare, spettava al capitano prendere una qualsiasi decisione, io ero una cuoca e se avessi detto qualcosa avrei sminuito la sua reputazione. Restai quindi in silenzio, anche se mi costava molto, guardando Dension, come per fargli capire che in qualsiasi caso avrei sostenuto la sua decisione. |
Il gruppo tornò all'astroporto di Nolhia, dove la Divina Misericordia era attraccata.
Gli eroi salirono a bordo, portandosi dietro anche Hansiner. Icarius lo presentò al resto della ciurma e poi chiese a Cq di fare da Ccerone e mostrare al maestro la nave in ogni suo particolare. “Piaciuto” disse poi Icarius a Clio “il nostro giro tra i miti e le leggende di Nolhia?” |
"Il vostro tornaconto?" lo guardai seria "di certo non la mia vita, nè la mia anima...già nessuno da nulla per niente"...e nemmeno quella di Guisgard...se ti interessa e ci mandi laggiù vuol dire...lo vuoi pure tu.
Salutai freddamente e chiusi la porta della bottega.."Andiamo Munain, dobbiamo prendere quel battello, io ho soldi, non preoccuparti". Ci dirigemmo verso l' astroporto e dissi a Munain "Strano quel tipo..dobbiamo stare attenti..si ha voluto aiutarci ma a mio avviso vuole qualcosa..e mi auguro non pericolosa per noi". Arrivammo all' astroporto correndo e cercammo il battello per imbarcarci, prima mi accertai la pistola fosse ben carica e misi i piccoli pugnali nascosti sotto la gonna nella giarettiera a posto, mi voltai verso Munain e feci l' occhiolino.."Non avrai sbirciato vero?" e sorrisi per sdrammatizzare la situazione. |
Tornammo alla nave, portando con noi l'artista che subito venne affidato a Cq perché gli facesse da Cicerone.
A quelle parole di Icarius sorrisi. "Enormemente direi..." Alzando gli occhi su di lui "Ho sempre desiderato andare oltre la materialità di Maruania, e scoprire cosa poteva esserci..." Esitai, cercando la parola giusta "Di più.." Riuscii solo a dire, con un sorriso. "E a te?" Con gli occhi nei suoi. |
“Questo nome” disse X a Dension “vi dice niente?”
“Forse qualcosa...” mormorò il capitano “... tuttavia l'affare che mi proponete ha diversi punti morti, diciamo così...” “Ossia?” Fissandolo X. “Beh, per cominciare, io sono un contrabbandiere e la mia nave è adatta a trasportare profughi e merce, non ad ingaggiare battaglia con fregate.” Fece Dension. “E una volta trovata la vostra nave, immagino che il suo attuale proprietario non la renderà indietro senza opporsi.” “Sapete...” sorridendo X “... oggi viviamo in tempi strani, dove le macchine aiutano l'uomo in tutto... ma io credo che ancora sia il cuore a fare la differenza, più di qualsiasi altro ordigno tecnologico... e sono certo che un uomo come voi possa fare molto di più di chiunque altro a bordo della più fantascientifica nave esistente.” “Vi ringrazio per la fiducia, ma temo non basti contro cannoni e missili.” Sarcastico Dension. “Il compenso, amico mio.” X a lui. “Dimenticate il compenso. So essere molto generoso.” “E se io rifiutassi?” Di getto Dension. “Vedete, capitano...” facendosi serio X “... io sono un uomo stimato e se si sapesse in giro che ho trattato con un vile criminale, con della feccia fuorilegge... perdonate la franchezza, ma questo siete... dicevo, se si sapesse in giro di questo nostro incontro, io perderei la mia reputazione... e non posso permetterlo... se dunque rifiuterete io sarò costretto a denunciarvi al governo di Maruania, visto che laggiù avete fatto un bel po' di danni, dato il numero di profughi che avete sottratto... e pare che i gerarchi di quella città siano esemplari nel punire i loro nemici... voi finirete probabilmente con un cappio al collo, mentre la vostra bella compagna” indicando Dacey “nove su dieci sarà sbattuta in un bordello, magari fatta passare da cliente a cliente per un'intera notte... ritrovandosi ad essere uno straccio dopo neanche una settimana... questa è la punizione destinata alle ragazze che fuggono da Maruania...” “Bastardo!” Gridò Dension, per poi tentare di aggredirlo. “Toccala ed io...” Ma gli uomini di X lo bloccarono, puntandogli contro le armi. |
Ci mettemmo in cammino. La sabbia era bianchissima e sottile ed era un sollievo camminare dove questa era piu` umida. A poco a poco ci addentrammo nella vegetazione dell'isola. Improvvisamente, sentimmo dei rumori.
"Si li sento anch'io" voltandomi verso la direzione da cui i rumori provenivano. |
“Ovvio...” disse sorridendo Munain ad Altea “... ti alzi la gonna sotto i miei occhi, cosa pretendi?” Ridendo. “Anzi, in verità pensavo volessi provocarmi.” Facendole l'occhiolino.
Poi l'evaso notò qualcosa. Un battello ormeggiato su cui veniva caricata merce da antiquariato. “Strana coincidenza, non credi?” Indicando il battello all'avventuriera. |
La conversazione stava prendendo una piega strana, quell'uomo sembrava avere Dension in pugno.
Mi guardai intorno, nervosa, come se sentissi che la vera tempesta stesse arrivando. E fu così. X scagliò le sue minacce contro il capitano, sapevo che la sua nomea a Maruania era delle peggiori ed ero tristemente a conoscenza della sorte che toccava ai contrabbandieri. Poi l'uomo si rivolse a me,facendomi gelare il sangue nelle vene. Rimasi impietrita. Aveva ragione, dannatamente ragione, ma non mi sarei di certo lasciata prendere viva per andare incontro al destino che lui prospettava . Mossi un passo,come a voler vanamente allontanarmi da X, mi faceva paura. Trattenni un grido quando gli uomini di X si avventarono contro Dension che si era pronunciato in mia difesa. Lo guardai con apprensione, apprezzavo quel gesto più di quando dassi a vedere ma non avrei permesso che si sacrificasse per me. Non ci restava che chinare il capo e stare agli ordini di X. |
“A me...” disse Icarius a Clio “... a me ha fatto fare un viaggio nel Tempo... quando da adolescente leggevo sui miti di Nolhia e sulla sua leggendaria guerra... mi ero sempre chiesto del Palazzo delle Lingue e delle tante ricerche che c'erano state per trovarlo...” con un leggero vento che gli accarezzava i capelli.
All'improvviso Hansiner e Cq tornarono sul ponte. “Questa nave è incredibile!” Esclamò il maestro. “Unica! Sembra uscita da un romanzo! Ho visto si è no una piccola parte e già mi ha conquistato!” “Ne sono lieto.” Annuì Icarius. “Voglio disegnarla in ogni sua parte!” Entusiasta l'artista. “Anche se mi ci vorranno mesi!” “Ahimè, noi siamo in partenza, amico mio.” A lui Icarius. “Ottimo!” Ridendo Hansiner. “Vorrà dire mi imbarcherò con voi! Dopotutto sei in debito con me, no?” Sorridendo. |
"Beh..hai già visto il mio decoltè, ormai sai come sono fatta..ma per pochi..o forse solo per uno..quello che sarà" annuii divertita.
Poi Munain si fece serio e mi mostrò la nave.."Si vero, infatti mi chiedevo..solitamente fuggono da Maruania, nessuno da Nuova Camelot partirebbe per Maruania" poi ebbi un guizzo "L' acquirente ricordi? Il piccolo uomo entrato nella bottega quando eravamo usciti..forse lui c' entra qualcosa..sarà un cargo di merce..speriamo". Mi avvicinai a uno degli uomini stavano imbarcando la merce.."I miei saluti, l' antiquario della bottega "La Gioia dei Taddei" ci ha detto vi è un battello parte per Maruania..immagino siate voi, ha detto possiamo imbarcarci" e sfoderai il mio sorriso più sensuale verso l' uomo per convincerlo in caso di resistenza, non volevo passare alle maniere forti. |
“Si, sono tamburi...” disse Elv a Gwen “... immagino di una tribù indigena... vieni, addentriamoci nella vegetazione cercando di scoprirne di più... ma sii cauta, potrebbero essere ostili... l'ultima cosa che ci occorre è imbatterci in dei cannibali e in qualche cacciatore di teste...”
Così i due presero ad avanzare tra la folta e verde vegetazione, con l'aria calda, gli insetti che ronzavano ovunque e le liane che intralciavano il cammino. Fino a quando, dietro un lieve pendio, intravidero una radura. E in essa alcuni indigeni. http://cache23.fansshare.com/photos/...-303043208.jpg |
Sorrisi ad Icarius.
"Sì, mi sono accorta di quanto sia stato importante per te questo viaggio..." Dolcemente, spostandogli una ciocca di capelli spettinata dal vento. "Credo che il tuo sguardo davanti a quel palazzo fosse la spiegazione migliore..." Sorrisi, con gli occhi nei suoi. In quel momento mi accorsi di quanto avrei voluto catturare in quel modo il suo sguardo. Stavo decisamente fantasticando. Abbassai lo sguardo, quasi temessi che potesse leggermi nel pensiero, e fortunatamente arrivarono Cq e Hardsiner di ritorno dal giro della nave. A quelle parole dell'artista, sorrisi, entusiasta. "A me sembra un'ottima idea.." Alzando nuovamente lo sguardo verso Icarius. |
Man mano, che avanzavamo, il cammino si faceva sempre piu` pesante, l'aria era calda, afosa e gli insetti ronzavano ovunque.
Ad un certo punto, intravedemmo una radura e in mezzo degli indigeni. Speravo solo che non fossero troppo inospitali e non tentassero subito di ammazzarci. |
“Maledetto...” disse con rabbia Dension, mentre gli uomini di X lo circondavano puntandogli contro le loro armi.
“Suvvia, capitano...” accendendosi la pipa X “... siamo uomini d'affari ed io non ho certo l'interesse di vedere voi impiccato e la vostra amica resa merce a pagamento...” tirò un paio di boccate e diffuse l'odore di tabacco ovunque intorno a loro “... sono certo che fiuterete l'ottimo affare che vi prospetto... denaro a sufficienza per vivere senza più problemi il resto dei vostri giorni... volete rifletterci un po'?” “Non ne ho bisogno...” mormorò Dension “... non mi date molta scelta...” “Già, in effetti è così.” Annuì X. “E sia...” acconsentì il capitano “... cercherò la vostra nave... ma voglio un anticipo... potrei aver bisogno di procurarmi armi e mezzi adatti allo scopo...” “Avrete il denaro necessario.” Disse X. “Ma naturalmente siete abbastanza sveglio per capire che non vi conviene fare il furbo... se non manterrete l'impegno, io verrò a cercarvi... ed il mondo non è abbastanza vasto per nascondervi da me...” con sguardo cupo. Fece cenno ad uno dei suoi e questi gettò un sacchetto di monete davanti a Dension e a Dacey. “Sono Taddei d'oro.” Mormorò X. “Abbastanza per acquistare una nave da guerra armata. Fatene buon uso, capitano.” Si alzò. “Ora devo lasciarvi. A presto dunque.” Salutò il contrabbandiere e la ragazza e poi lui ed i suoi uomini svanirono nella vegetazione dell'isola. |
L'uomo, attratto dal sorriso audace di Altea, sorrise a sua volta, ma sul pontile apparve un altro individuo.
Era lo stesso che lei e Munain avevano visto entrare nell'antiquariato. “Per salire a bordo” disse l'uomo tozzo e peloso “occorre pagare.” “Pagheremo.” Fece Munain. “Bene.” Annuì l'uomo tozzo. “In anticipo.” |
Come avevo immaginato era proprio l' uomo visto dall' antiquario..si, aveva detto bastava una piccola somma di denaro per salire.
Aprii la sacca e tirai fuori le monete datomi da quel uomo d' affari al Barracuda e le misi in un sacchetto gettandole sul pontile.."Vi bastano o ne volete altro? L' antiquario ha detto bastava una piccola somma di denaro e vi ho dato più del dovuto" dissi guardandolo fermamente. |
Quella scena si era svolta così rapidamente.
X aveva ottenuto ciò che desiderava,l'impegno di Dension e cosi come era arrivato se ne andrò, seguito dai suoi uomini. Mi accorsi di respirare a fatica, tutto questo andava ben oltre la mia immaginazione e non sia avvicinava minimamente a ciò che avevo letto. Mi sentivo stordita e debole, sollevata tuttavia visto che X non era più davanti a me. Presi la mano del capitano in cerca di conforto e per essere di conforto a mia volta, una sorta di muto soccorso tra noi e questo riuscì a rassicurarmi un poco. Tuttavia le parole minacciose di X echeggiavano ancora e mi accorsi di odiare lui e quest'isola. Ben presto alla paura si aggiunse anche l'odio e mi accorsi di serrare i pugni, stringendo ancora di più la mano di Dension |
“Dunque” disse Icarius a Hansiner “davvero partiresti con noi? Ma se non sai neanche dove siamo diretti!”
“Sarà un lungo viaggio?” Chiese l'artista. “Forse si.” Annuì il Taddeide. “Meglio!” Esclamò Hansiner. “Così avrò più tempo per disegnare l'intera nave!” “Beh, benvenuto a bordo!” Dandogli la mano Icarius. “Non mi occorre il consenso del vostro capitano?” Chiese Hansiner. “Hai fatto tanto per noi” rispose Icarius “e non credo che il capitano ti negherà tale consenso.” “Hurrà!” Gridò felice Hansiner. E tutti gli diedero il benvenuto a bordo. “Direi di partire subito.” Icarius a Palos. “Destinazione?” Chiese questi. “Verso la costa.” Indicò il Taddeide. La Divina Misericordia accese allora i motori, pronta a partire. |
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