Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 13-11-2014 14.25.39

Tutto avvenne di fretta..Clio repentinamente colpì Velv e sospirai..certo lo odiavo ma non gli avrei mai augurato la morte.
Guisgard gli intimava di parlare con la spada in mano ma Velv era ferito e non poteva parlare e tutti uscirono dalla stanza e li seguii e mi fermai a metà corridoio, cercando di avvolgermi con quel lenzuolo..certo non era l' abbigliamento più adatto.
Eravamo chiusi...prigionieri, seguimmo nuovamente Guisgard nella sua stanza e la sorpresa fu grande.
La finestra era spalancata e a terra vi era una maschera, Clio la prese e gliela diede a Guisgard e mi avvicinai al presunto taddeide e quella maschera aveva il volto di Velv e rimasi perplessa un attimo ed ebbi un moto di rabbia.."Cosa dobbiamo pensare? Che la rappresentazione teatrale ha avuto inizio mi sembra no..ecco una maschera ma mi chiedo come sapevano le fattezze di Velv" e mi rivolgevo ai presenti" eppure io ho udito e ho visto delle ombre dietro la tenda del balcone..qualcuno ci controllava?".
Guardai Guisgard, non volevo si sapesse del mio passato e gli dissi parlando sottovoce.."Hanno giocato coi miei sentimenti, le mie angosce..Velv era stato mio fidanzato, poi la sua sete di ambizione e spietatezza ci aveva allontanati..ci fu un quasi ritorno di fiamma quando vi davamo la caccia sulla nave ducale ma poi realizzai non era cambiato..ma lui mi amava e non so se mi ama ancora e tale da chiedere la mia mano a Dominus in un ballo diplomatico davanti a tutti..allora chiesi a mio nonno di far leva sul nostro patto matrimoniale per scostarmelo e lo rivelai a Velv ma mai dissi chi era il presunto marito...lui era impazzito e di più quando il Duca non gli concesse la mia mano..poche ore dopo sei arrivato tu a Corte.Penso se avesse saputo eri tu quello del patto..credimi avrebbe agito come ora..e loro come fanno a saperlo?" la mia voce tremava dal freddo, ero solo col corsetto pure sciolto e quel lenzuolo, mi auguravo almeno mi avessero dato un vestito e poi la paura e la angoscia dei momenti appena vissuti, il timore che mi avrebbe veramente ucciso assieme a Guisgard.." Grazie..ho capito mi avresti difesa a costo della tua vita..stai bene vero? Non sei ferito? Guarda io in che condizioni sono." Avrei voluto mi stringesse tra le sue braccia per scaldarmi e rassicurarmi, ma capivo ora era preoccupato per noi tutti e mi feci coraggio e gli poggiai la testa sulla spalla, mi vergognavo davanti a tutti pure di come ero conciata.

elisabeth 13-11-2014 17.09.32

Mi parlò con pacatezza senza tirare fuori la rabbia che aveva provato a cena....
non aveva pensato che io fossi sfrontata.....certo, una spiegazione diplomatica....ne vinti ne vincitori.....Poi...quella sua richiesta......non che mi avesse spiazzata, ma speravo che non fosse mai arrivata.....Nettuno non era mio marito...ma questo lo sapevamo io e lui...." Non penserei che siate uno sfrontato....forse audace, e in questo momento credo di potervi dire in tutta franchezza.....che la brezza il panorama...la bellezza di questo luogo,mi porterebbe ad abbandonarmi lasciandomi baciare da voi......Ma ho sposato De Gur...senza imposizione alcuna.....diciamo..amore a prima vista e per lui nei suoi ricordi sarò anche l'unica.......Velv....siete un uomo pieno di risorse....non smettete mai di sperate..."......Ero molto emozionata.....Nettuno non si era mai avvicinato a me in quel modo...certo quando lo avevo conosciuto avrebbe potuto perdere la testa.....ma anche quando mi credeva Symoin......una voce chiara e inconfondibile era alle mie spalle e aveva pronunciato il mio nome......mi voltai....." Nettuno......eccoti...sono contenta che tu sia venuto a cercarmi qui....tutto a posto
..."

Guisgard 13-11-2014 17.58.17

“A quanto pare” disse Guisgard ad Altea “chi indossava questa maschera non era il vero Velv, anche se la reazione da innamorato geloso non fa una piega...” si tolse la sua giacca di pelle e la posò sulle spalle della dama “... ora puoi lasciare cadere questa coperta. La giacca ti terrà di sicuro più calda.” Sorridendo. “Grazie, Clio...” voltandosi poi verso la piratessa “... senza di te non so come sarebbe finita questa storia...” guardò la sua camicia da notte sporca di sangue “... dovresti togliertela ed indossare qualche altra cosa... vieni ti accompagno nella tua camera per prenderti qualcosa da mettere.” Guardò Ammone e Chiò. “Restate con Altea. Noi torneremo fra qualche minuto. E mi raccomando occhi aperti.” Aveva sempre con sé la spada di Velv. “Andiamo?” Fissando Clio.
“Io intanto controllo il balcone.” Fece Ammone, per poi uscire a controllare.

Altea 13-11-2014 18.03.42

Presi la giacca di Guisgard, mi voltai e la indossai lasciando cadere la coperta e sempre più pensierosa...mi guardai..beh mi aveva coperto poco visto pure la mia altezza..in pratica avevo la giacca e le gambe e una parte sopra scoperta.
Sospirai...vabbeh....dovevo rimanere in quelle condizioni, e nella camera di Guisgard con Ammone e Chiò ma non era conveniente stare spaiati..anche se a quanto pare Clio non era capace di vestirsi da sola..e scossi il capo.
Mi sedetti su letto di Guisgard e poi mi stesi, e subito mi addormentai cosi..tanto sapevo vi era il forte Ammone a fare la guardia e pensavo a me avevano già colpito.

Guisgard 13-11-2014 18.53.12

Elisabeth si voltò, ma non vide nessuno.
Era solo il vento.
“Madama...” disse Velv “... non oserei mai estorcervi un pensiero contro la vostra volontà, né tanto meno un bacio...” sorrise “... si, siete sposata al capitano de Gur ed in tutta sincerità posso dirvi di invidiarlo non poco... per i suoi meriti in mare? La sua esperienza? La fama che circonda il suo nome? No, niente di tutto questo...” la lieve brezza accarezzò i suoi capelli neri ed ondulati “... lo invidio perchè stanotte dormirà con voi... lui vi vedrà nuda, vi sfiorerà e vi farà provare piacere... io invece potrò solo immaginare e sognare tutto questo...” le si avvicinò e le lasciò un fiore nella mano “... il Fior di Loto è il fiore, secondo la leggenda, che Budda guadagnò per aver resistito alle tentazioni del demone dei piaceri sensuali... e siccome io non riuscirei a respingerlo se mi parlasse di voi, è giusto che vi doni questo fiore... magari stanotte vi vedrò in sogno... con solo questo fiore addosso...” le baciò la mano, la guardò negli occhi e poi andò via.
Un attimo dopo sul ponte arrivò Nettuno.

elisabeth 13-11-2014 19.16.42

Rimasi disorientata....il vento mi aveva distolta per un momento dal volto di Velv......"perdonatemi avevo sentito la voce di Nettuno ".......E poi Velv....incurante..proseguì il suo discorso.....mi parlava di piacere...di desiderio......invidiava Nettuno....eppure neanche lui aveva visto il mio corpo....anzi nessuno mi aveva vista nuda...se non la mia ancella e Symoin......Velv non sapeva che al pari degli altri nessuno mi aveva ancora tenuta tra le braccia.......mi sentii prendere la mano...ed io come se non fosse una parte di me la vidi tremare.....vi poggiò un fiore....bacio'...la mia mano ed io provai un fremito...." Vi prego...di perdonarmi.....io non voglio che voi perdiate il sonno per me.....non sapete neanche chi sono"......nessuna risposta.....lo vidi andar via.....e rimasi sola per qualche momento.....apparve Nettuno........aspettai che mi venisse vicino......"....Sei venuto a prendermi ?.......il tuo volto e' scuro come la tempesta...problemi con Burmid?.....".......

Clio 13-11-2014 19.18.37

Altea parlò sottovoce a Guisgard, e io restai in silenzio guardandomi attorno.
Ma mi pietrificai nel vedere che gli posava la testa sulla spalla.
Erano così intimi? Infondo non era la prima volta che li vedevo così vicini, prima non gli stava sfiorando la mano?
Io non osavo nemmeno sfiorarlo davanti ad altri.
E lui certo non mi parlava come quando eravamo soli davanti agli altri.
I miei occhi divennero freddi e distanti, nel tentativo di nascondere l'inquietudine.
Lui le diede la sua giacca, poi si voltò verso di me.
Annuii freddamente.
"Dovere..." Secca, con gli occhi nei suoi "sono la tua guardia del corpo, no?".
Nulla più..
"Non permetterei mai che ti facessero del male.." Con un debole sorriso, ammorbidendomi.
Ero sollevata, l'idea di perderlo era certo peggiore di vederlo con un'altra.
Presi un profondo respiro quando disse che mi avrebbe accompagnato.
Annuii, per poi sorridere appena.
Hai intenzione di spiegarmi che ci faceva nella tua stanza, o pensi che con due moine io mi dimentichi?
"Andiamo.." Dissi soltanto, avviandomi alla porta "Non sia mai che mi assaltino mentre mi vesto.." Risi appena, nervosamente.

Guisgard 13-11-2014 19.43.52

“No, solo vedute diverse sulle cose...” disse Nettuno ad Elisabeth “... ma è notte fonda e tu devi riposare... vieni, ti porto in cabina...” notò il fiore nelle mani della donna “... il capitano Velv è un gentiluomo... spero per lui che riesca a catturare quel Guisgard e poter ricevere il riconoscimento che merita...” le sorrise “... andiamo a riposare...”

Guisgard 13-11-2014 19.54.11

Guisgard e Clio uscirono dalla camera e raggiunsero quella di lei.
E quando furono dentro lui chiuse la porta a chiave dietro di sé.
“Poveri sciocchi...” disse piano lui, per poi raggiungere la finestra e controllare che fosse ben chiusa “... se ti assalissero non immaginano la fine che farebbero... fra la tua freddezza e quella della tua spada non so chi sia più letale...” fissandola “... comunque, vestiti pure tranquillamente, io mi volterò a guardare fuori dalla finestra, così sarò occupato a controllare che nessun ci attacchi e non cadrò nella tentazione di guardarti...”
Intanto, nella stanza di Guisgard, Ammone controllò il balcone e poi si affacciò dal parapetto.
Ma non vide nessuno.
Quella piccola terrazza dava sul cortile del castello e appariva deserto.
Tutto il maniero era silenzioso, vista l'ora e nessuno si vedeva o sentiva, tranne il passo delle sentinelle lungo il camminamento di ronda.
“Non c'è nessuno.” Disse Ammone, tornando nella stanza, dove vi erano Altea e Chiò.
“Eppure quel tipo deve essere fuggito per forza dal balcone.” Fece quest'ultimo.
“Forse non poteva muoversi, visto il pugnale che Clio gli ha piantato nel fianco.” Mormorò Ammone.
“Allora qualcuno è entrato e ha pensato bene di aiutarlo a fuggire.” Disse Chiò. “Dunque per forza di cose quel balcone rappresenta l'unica via di fuga.”
“E' troppo alto per pensare di saltar giù.” Scuotendo il capo Ammone.
“Non potevano certo essere fantasmi.” Sarcastico Chiò. “Voi come state, milady?” Voltandosi poi verso Altea che se ne stava stesa sul letto.

elisabeth 13-11-2014 19.58.48

Si...immaginavo la discussione di Burmid......" Si ho freddo,andiamo in cabina" e nel dargli la mano.....si accorse del fiore......" Velv e' un gentiluomo........non gli sono indifferente, non sei uno sciocco lo hai compreso da solo....quello che però devi comprendere e' che sono tua moglie.....e in questa faccenda se non e' l'amore che ci lega....deve essere il rispetto....."......lo presi sotto bracco ed andammo in cabina.......una volta dentro..sentii Nettuno chiudere la porta......" Tranquillo..non sono una strega .....non dormirai a terra stanotte....aiutami a sganciare i lacci del corpetto......"......

Guisgard 13-11-2014 20.06.13

Nettuno si avvicinò ad Elisabeth e cominciò a slacciare i lacci del suo abito.
Quando ebbe finito si allontanò.
“Sai...” disse “... anche se un uomo perde la memoria non vuol dire che smetta di vivere e di conoscere il mondo... forse è quel senso di appartenenza che ci lega gli uni agli altri... e so che se una donna accetta un fiore da un uomo vuol dire che quell'uomo non le è indifferente... Elisabeth, non sei mia moglie e non sei obbligata a recitare anche quando siamo da soli... ora riposa, presto sarà giorno... io tornerò sul ponte, magari ricorderò qualcosa del mio presunto passato... buonanotte...” ed uscì.
Un attimo dopo, come uno spettro, era già svanito nel corridoio.

Altea 13-11-2014 20.08.33

Ascoltai le parole di Ammone e Chiò e mi appisolai leggermente ma fui destata subito da Chiò.."Grazie per il vostro interessamento..ho detto prima a tutti..ho sentito delle voci e visto ombre dietro la tenda quando avveniva il tutto. Come sto? Sono turbata e molto..prima perchè quel Maccus sa una parte del mio vissuto e molto personale e poi temevo uccidessero Guisgard, potevano uccidere me ma non lui..guardatemi..ho la giacca ma sono priva di vesti..se volete potete lasciarmi qui..potete tornare nella camera..tanto non penso Guisgard tornerà qui stanotte" e risi facendo loro l' occhiolino "E sono certa mi daranno un vestito nuovo..devo continuare la loro rappresentazione teatrale" e feci un cenno non avevo paura e aggiunsi estraendo dal corsetto il piccolo pugnale chiuso di madreperla di Tommaso.."Ho questo, chi si avvicina lo pugnalo io stavolta..andate a riposare, non faranno altro..non sono così stupidi, caso mai in caso di strani rumori verrò ad avvisarvi" e ripresi il mio sonno stringendo il cuscino come sempre per avere protezione.

Guisgard 13-11-2014 20.16.41

“Non dite sciocchezze...” disse Chiò ad Altea “... noi resteremo qui con voi.
“Già.” Annuì Ammone.
Ad un tratto la finestra si spalancò.
“Cosa è stato?” Voltandosi Ammone.
“Forse il vento.” Mormorò Chiò, per avvicinarsi ai vetri e chiuderli.
Ma nella stanza da fuori il balcone arrivò qualcosa.
Una sfera di vetro che raggiungendo il pavimento si frantumò in mille cocci.
Un vago fumo scuro allora si sprigionò nella stanza ed un attimo dopo Altea, Chiò ed Ammone caddero a terra privi di sensi.
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Guisgard 13-11-2014 20.20.03

Quegli uomini condussero Galgan dal Maggiordomo del barone.
E mentre andavano via dalla locanda gli occhi del giullare erano fissi sul cavaliere.
Il gruppo tornò allora al castello e portò l'eremita in una delle torri.
Ovunque vi erano icone di Santi, della Vergine col Bambino e di Cristo.
Salirono poi delle scale, fino ad arrivare in cima al dongione.
E giunti davanti ad una porta di ferro uno di quegli uomini bussò.
“Entrate.” Disse qualcuno dall'interno.
Gli uomini entrarono e presentarono Galgan a colui che era nella stanza.
Si trattava di un uomo con indosso una lunga tunica e sul capo un cappuccio scuro.
La stanza era piccola e in sé non aveva nulla di particolare, se non la totale mancanza, a differenza del resto della torre, di immagini religiosi.
Smise di scrivere e si alzò, andando loro incontro.
Salutò con un cenno del capo il cavaliere e congedò gli uomini.
“Prego sedetevi, messere.” Il Maggiordomo a Galgan. “Ho udito molto parlare di voi. La stessa lady Dafae è entusiasta del vostro arrivo qui al castello. Cosa posso offrirvi? Magari del buon liquore alle erbe.” E riempì due bicchieri, porgendone uno al cavaliere. “Sapete...” mormorò “... mi vanto di essere uomo d'altri tempi e dunque, come tale, di saper riconoscere i miei simili. Per questo credo che voi, come me, siete uomo di principi oggi, ahimè, perduti e sconosciuti.”

Altea 13-11-2014 20.48.42

Sorrisi ai due.."Grazie siete davvero premurosi..è che già Guisgard aveva rischiato la vita per me, ma mi chiedo se quello fosse stato un attore se davvero lo avrebbe ucciso assieme a me..e non desidero nemmeno voi rischiate la vita per colpa mia, ma grazie per stare qui".
Mi riaddormentai ma mi svegliai subito, la finestra si aprì violentemente ma non mi sembrava fosse il vento, e con un balzo repentino mi alzai dal letto ma inciampi a terra e caddi e vidi solo una sfera di vetro frantumarsi a terra, cercai di lanciarli addosso la giacca di Guisgard per fermare quel fumo e urlai istintivamente.."Guisgard"..ma poi tutto iniziò a ruotare e mi lasciai scivolare a terra..pensando se avessi riaperto gli occhi o sarebbero rimasti chiusi per sempre e caddi priva di sensi.

elisabeth 13-11-2014 20.58.07

Mi slaccio' i lacci del vestito.....mi parlò di cose che bene sapevo...certo la memoria era una cosa..ma i sensi erano altro...rimanevano vivi e allerta......rimasi con le mani strette al corpetto.....perchè non scendesse alle caviglie...e mentre lui finiva di parlare guardavo quel fiore.........Parlare..rispondere..fargli capire...quello che volevo dirgli lì sul ponte.......non ne ebbi il tempo........." Stupido uomo......non capisci nulla........e io piu' stupida di te......."....presi il fiore e lo strinsi tra le mani.......sul ponte......era andato sul ponte....misi la camicia da notte e la vestaglia.......usci' dalla cabina ed andai sul ponte......il vento era piu' forte....i miei capelli sembravano spiriti..notturni ....svolazzavano inquieti......lo cercai..con gli occhi....la sua figura........sembravo in cerca di spiriti inesistenti....quando per il vento qualcosa si stacco dalla vela colpendomi in piena testa..........fu in quel momento che incontrai Gedeone........sembrava sorridermi...con i suoi occhi severi....me lo aveva detto che avrei incontrato il peggiore dei mali...e io non gli avevo creduto....

Clio 13-11-2014 23.40.37

Entrammo nella mia stanza, e lui chiuse la porta a chiace dietro di se.
Presi un profondo respiro, aspettando dicesse qualcosa.
Ma le sue parole non furono quelle che mi aspettavo.
"La mia freddezza, eh.." mormorai piano, scuotendo la testa "E io che pensavo volessi darmi delle spiegazioni.. che sciocca.. perché dovresti? Sono solo la tua guardia del corpo, no? L'hai detto tu stesso...".
La voce tremava, mentre cercavo un altro vestito nella borsa.
Lasciai cadere la camicia sporca, per indossarlo, mordendomi la lingua per evitare di rivelargli i miei pensieri.
Sapevo fin troppo bene quanto gli uomini odiassero sentire le donne lamentarsi, e io certo non sarei diventata una di loro.
Era un abito nero, con la gonna liscia e scivolata, senza alcun ricamo.
Il corpetto, invece, era interamente di pizzo, come le lunghe maniche attillate, tranne che per due nastri di raso che si allacciavano dietro il collo, in un seducente gioco di trasparenze, mentre la schiena era quasi totalmente scoperta, c'erano solo dei lacci alla fine della gonna da stringere, che completavano una specie di cintura.
"E' solo che.. non capisco.." esitai, avvicinandomi a lui "Se non ha significato niente per te.. allora perché mi hai baciato in quel modo? Fai così con tutte? E se invece.." ormai ero dietro di lui, e gli sfiorai delicatamente le spalle e poi la schiena "Se è stato importante per te, come lo è stato per me.. perché ti comporti così, come se niente fosse? Facendo il galante con le altre e ignorandomi..." chinai il capo, sfiorandolo appena.
Come avevo fatto nella sua stanza, lo invitai a girarsi verso di me con un gesto delicato.
E mi ritrovai con gli occhi nei suoi per un lungo istante.
Sentivo le lacrime affiorare. Mi sentivo fragile e indifesa davanti a lui, e non era una sensazione che amassi particolarmente.
"So che non ho alcun diritto di dirti queste cose... ma.. ti chiedo solo di essere onesto con me.. è lei che vuoi? Dimmelo, e io mi farò da parte.. io ti amo, e voglio vederti felice, qualunque sia la donna con cui deciderai di passare la vita... ma.. allora perché mi hai baciato in quel modo? Hai detto che potevo chiederti qualunque cosa.. Insomma, io.. credevo fossi sincero, certo non hai detto nulla per illudermi ma.. non.. non riesco a capire.." chinai il capo sospirando "Scusa, non è il momento.. ma se mi tormento non sono lucida e non possiamo permetterci errori..." alzai gli occhi lucidi e mi voltai.
"Mi aiuti?" mormorai, indicandogli i lacci della cintura da stringere "Dobbiamo tornare dagli altri.." mormorai, ricacciando la malinconia infondo al cuore.

Guisgard 14-11-2014 16.46.38

Elisabeth riaprì gli occhi.
Si trovava nella sua cabina, stesa a letto.
Avvertiva un gran mal di testa.
Rammentò allora che qualcosa sul ponte aveva colpito la sua testa, facendole perdere i sensi.
Poi, ad un tratto, qualcuno bussò alla porta.
Ed entrò un marinaio con una tazza di latte caldo.

Guisgard 14-11-2014 16.56.57

Il rumore di una goccia d'acqua a terra.
Lento, continuo, assillante.
Poi il vento.
Un vento freddo.
E delle voci.
Lontane, confuse, vaghe.
Poi qualcuna più nitida.
Era quella di Guisgard.
Ma poi mutò.
Ora era Dominus.
Altea si ritrovò così in una vasta sala del Palazzo dei Taddei.
Dominus era sul suo seggio e parlava amabilmente con i suoi vassalli.
“Milady...” disse nel vedere arrivare Altea “... venite pure. Siete mancata a questa corte. Ma era giusto indagare circa su quel Guisgard. Ora sapete anche voi che era solo un impostore.” Offrendole una coppa di vino.
E nel passarle la coppa un po' di vino cadde a terra.
Di nuovo quel rumore di gocce a terra.

Altea aprì gli occhi e si ritrovò in una sala semibuia e da qualche parte c'era un rumore di gocce d'acqua a terra.

Guisgard 14-11-2014 17.05.45

Guisgard cominciò ad allacciare lentamente quei lacci sul vestito di Clio.
Poi, piano e delicatamente, iniziò a sfiorare con le dita la schiena nuda di lei.
“Sai bene” disse in un sussurro “che puoi chiedermi tutto ciò che vuoi...” senza smettere di accarezzarle la pelle nuda “... ignorarti? Non potrei neanche volendo...” la sua mano saliva, lenta, su e giù lungo la schiena della piratessa “... come adesso... siamo in questa specie di trappola, forse persino in pericolo... ed io invece adesso non riesco a pensare ad altro che alla tua pelle liscia, morbida...” si chinò sul collo di lei e cominciò a baciarle le spalle e poi la schiena “... profumata...”

Altea 14-11-2014 17.07.38

Il buio completo invase me stessa come un incubo.
Leggermente gli occhi si aprivano ma in quel leggero moto delle palpebre il ricordo di un sogno si faceva vivo..o era realtà...
Piano piano i miei polmoni si riempirono di aria e mi svegliai, faceva freddo..non sapevo dove mi trovavo, ero ancora stordita ma poi quel sogno si fece vivo e dissi "Non berrò mai dalla vostra coppa Dominus..ridatemi Guisgard, io voglio rimanere con lui" e poi mi ammutolii..era forse l' ultimo delirio di quella nube che mi fece perdere i sensi e gocce di acqua cadevano, incessantemente, come una tortura ma la sala era semibuia e mi guardavo attorno per capire che stava accadendo.

Guisgard 14-11-2014 17.24.38

Ad un tratto una luce si accese, scacciando via quella cupa penombra.
Una figura con in mano una candela allora si avvicinò ad Altea.
Aveva un cappuccio sul capo.
“Ben svegliata, milady...” disse fissandola “... cosa si prova ad essere una grande diva? Col pubblico in fermento per vedervi apparire sul sipario?” Sorrise. “Magari rischiando la vita e in attesa che il suo eroe giunga a salvarla? Ma non temete, i vostri due compagni ora lotteranno fra la vita e la morte per voi.” Le mostrò il suo pugnale di madreperla. “Naturalmente questo non vi occorre, visto che una dama in pericolo deve apparire debole ed indifesa.”

Clio 14-11-2014 17.28.12

Chiusi gli occhi mentre la sua mano sfiorava la mia schiena.
"L'ho appena fatto.. ti ho fatto delle domande precise eppure non hai risposto.. Certo che mi ignori, cambi totalmente quando non siamo soli..." scossi la testa "Mi stai esasperando, lo sai vero?".
Il cuore accelerava al suo tocco, e poi i suoi baci infuocavano la mia pelle.
"Smettila.." mormorai, con voce tremante che tradiva quanto in realtà non volessi "Smettila.. Non puoi fare sempre così e pensare di cavartela, per chi mi hai preso? Ti prendi gioco di me.. e io non lo sopporto...".

Altea 14-11-2014 17.41.41

Finalmente quella stanza prendeva sembianze e un uomo incappucciato si avvicinò a me rivolgendomi delle domande...ero con ancora addosso quel corsetto..solo quello... mi avevano rapita e lo guardai sorridendo..niente titubanze Altea.
"Messere...mi avete rapita..avete fatto tutto questo pandemonio per rapirmi? Allora sono pericolosa se dovevate addormentarmi" e sorrisi guardandolo "siete sicuro io sia una diva? Come ne avete la certezza" e guardavo il mio pugnale nella sua mano "Potrebbe essere nessuno venga a salvarmi, neppure sanno dove sono..e poi chi sarebbero i miei due compagni di grazia..ve ne erano quattro con me" e lo fissavo senza titubanze..a quanto pare mi avevano preso per la bella da salvare..nessuno lo avrebbe fatto, altrimenti pure Guisgard mi sarebbe stato vicino visto non sapeva ero armata, ma aveva preferito andarsene con Clio e sorridendo dissi all' uomo.."Voi leggete forse negli animi?"

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Guisgard 14-11-2014 18.06.08

Guisgard continuò a baciare le spalle e la schiena di Clio.
Con la bocca che piano accarezzava la sua pelle liscia e nuda.
Poi le mani di lui cinsero i fianchi di lei, portandola con la schiena contro il suo petto.
“Ignorarti...” mormorò, col viso fra i capelli della ragazza “... sembra peccato anche solo dirlo... non ti ho mai ignorata, Clio... se tu mi osservassi allora ti accorgeresti che il mio sguardo ti segue sempre, ti cerca continuamente... potrei dire” sorridendo appena “che conosco ogni tratto, ogni fattezza ed espressione del tuo volto... quando sei assorta ed io mi chiedo dei tuoi pensieri e di quanto ne sono geloso... quando sei imbronciata e scostante ed allora vorrei accarezzarti e farti sorridere... e quando invece mi volto e ti scopro a guardarmi... i tuoi occhi...” le sue mani accarezzavano e stringevano le braccia di lei “... ma cosa posso prometterti, Clio? Chi sono? A cosa sono destinato? Cosa posso offrirti? Una vita in fuga? Perchè questo mi aspetterà se dovessi fallire in questa impresa. Dominus non mi lascerebbe mai in vita se non tornassi da lui come duca... o il ducato, o la morte... mentre tu...” facendola voltare, per avere gli occhi della ragazza nei suoi “... tu sei così bella... sei la vita...”

elisabeth 14-11-2014 18.11.47

Dal gran mal di testa stentavo ad aprire gli occhi......e quando ci riuscii....mi resi conto di avere alcune pezze fredde sulla fronte...ed ero sdraiata nel mio letto e nella mia cabina....non c'era nessuno.....come ero arrivata lì..provai ad alzarmi
ma non ci riuscii un capogiro mi fece tornare a poggiare il capo sul cuscino.......sentii la porta aprirsi..." Nettuno......sei tu ?....".....no era un marinaio con una tazza di latte......lo guardai.....avevo la nausea......" Grazie mettetelo sul tavolino...non mi sento di prendere nulla per il momento......chi mi ha portato in cabina....."....

Guisgard 14-11-2014 18.13.41

La figura rise a quelle parole di Altea.
“Vi sottovalutate, milady...” disse fissandola “... una bella donna è sempre in pericolo e dunque va salvata... per questo vi ho lasciata così, mezza nuda... il pubblico apprezzerà ancora di più...” sorrise “... ma forse sottovalutate anche il nostro sir Guisgard... come si definisce? Ah, si... Primo Cavaliere ed Amante Perfetto...” rise di nuovo “... che idiota... è solo uno sciocco uomo imbevuto di se stesso ed attirarlo qui è stato un gioco da ragazzi... è bastata lodarlo, vantarlo, decantare le sue manie da vanaglorioso, il suo titanico ego... ed io avrò il mio spettacolo!” Esclamò raggiante. “Quanto ai vostri due compagni di cui dicevo...” prese una tela e la mostrò ad Altea “... ecco, guardate...” erano raffigurati i giochi nel circo dell'antica Roma “... ho solo l'imbarazzo della scelta... quali animali mi consigliate? Iene o lupi? Magari il vostro amico Ammone è troppo forte e dunque sarebbero più adatti dei leoni!” In un divertito delirio. “Ora vi lascio sola... ma tornerò preso... ma prego, questo è il vostro camerino... certo, non potete uscirne, ma vi sarà utile per preparare la vostra parte... la dama da salvare... tenteranno prima i vostri due amici, Chiò ed Ammone... morti loro, toccherà finalmente all'idolo di grandi e piccini entrare in scena... e sarà uno spettacolo da ricordare... visto che segnerà la dipartita del grande sir Guisgard dalle avventure e dalla vita!” Ed uscì, lasciando Altea sola in quella stanza.
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Guisgard 14-11-2014 18.20.37

“No, madama.” Disse il marinaio ad Elisabeth. “E' stato il capitano Velv a portarvi qui. Avete urtato con la testa contro una staffa, perdendo poi i sensi. Bevete questo latte, vi farà bene. Contiene delle erbe che vi calmeranno il mal di testa. Se vi occorre altro non esitate a chiedere, signora.” Con un cenno del capo.

Altea 14-11-2014 18.26.33

Ascoltai le sue parole e le mie mani si contorcevano..non potevo crederci..era stata tutta una trappola..ma perchè usare me come esca per ben due volte..ma non aveva parlato di Clio, lei mi avrebbe potuto salvare.
Mi guardai attorno e infatti era un camerino.."Voi siete Maccus vero..se morirà Guisgard morirò pure io..avete capito..tenetelo a mente...perchè ho lasciato tutto quello che avevo per amore..solo per amore..di lui..e morirò con lui..ma lui è molto più furbo di quanto pensate..non credo proprio sia un vanesio e si è lasciato abbindolare..state attento voi e tutta la vostra compagnia".
Se ne andò e mi lasciò cosi..vi erano delle vesti..era meglio vestirsi, non potevo rimanere cosi, indossai un sontuoso vestito color champagne con ricami di oro, mi pettinai i capelli e misi delle scarpe, il giusto per essere di nuovo presentabile.
Mi sedetti, era orribile rimanere li ed essere impotenti, e sapere gli altri potevano essere in pericolo..si non era una rappresentazione teatrale, quell' uomo era folle..e mi misi le mani tra i capelli..avevo detto ad Ammone e Chiò di andarsene, perchè non mi avevano dato ascolto..ormai era tardi, qualcuno mi avrebbe salvato e avrei detto della trappola.

elisabeth 14-11-2014 18.29.41

Velv ?.......e che diavolo di fine aveva fatto Nettuno.......era sparito come Pileo ?....." Grazie..lo berro' tranquillo e se avrò bisogno vi chiamero'.....ora vorrei rimanere da sola...."......uscito il marinaio...comincia a pensare ....a quello che mi era successo ultimamente........un guaio dietro l'altro ecco cosa mi era successo....tolsi con rabbia le pezze dalla fronte......e mi alzai...a fatica dal letto......o era la nave che si muoveva da morire o ero io che avevo una nausea terribile......raggiunsi la scrivania dove il marinaio aveva poggiato la tazza con il latte........lacrime amare uscirono dai miei occhi..rabbia .....e un senso di vuoto immenso.....scagliai la tazza contro la paratia......." Cosa ci faccio io qui...."..lo urlai..ma non sapevo neanche a chi....e se fossi stata sincera con me stessa...non potevo dare la colpa a nessuno......

Guisgard 14-11-2014 18.47.34

E mentre era preda di quelle inquietudini, Altea udì all'improvviso dei rumori.
Qualcuno all'esterno.
“Altea...” disse Chiò “... Altea, dove siete? Rispondete!”
“Milady!” Chiamò anche Ammone. “Siamo noi! Ci sentite? Milady Altea!”

Guisgard 14-11-2014 18.49.32

Poi, all'improvviso, la porta si aprì ed entrò qualcuno.
Era Nettuno.
“Ho saputo ora dell'incidente, Elisabeth... come stai?” Vide la tazza rotta ed il latte a terra. “Immagino tu abbia dei capogiri... ti farò portare altro latte... ora stenditi a letto...” ed aiutò la donna a coricarsi “... io sono stato in giro sulla nave, nella speranza di rammentare qualcosa del mio passato... ma nulla...” scuotendo il capo “... ma dimmi di te... com'è accaduto? L'incidente intendo...”

Clio 14-11-2014 18.51.19

"Sei fortunato.." Mormorai, abbandonandomi ai suoi baci "Hai solo i miei pensieri di cui essere geloso, che parlano di te per la maggior parte, tra l'altro.." Sorrisi, alzando lo sguardo su di lui che ormai era così vicino "Cosa devi dire io che sono gelosa di ogni donna con cui fai il galante, senza poter dire nulla?".
Restai stretta a lui, ad ascoltare la sua voce.
Ci sapeva fin troppo fare con le parole.
E poi risi, alzando gli occhi su di lui.
"Non mi spaventa una vita in fuga, solo io e te, anzi sembra allettante.." Sorrisi "E poi, dimentichi che sono un pirata, un fuorilegge, se mi prendessero mi impiccherebbero anche senza di te... No... Mi spaventa piuttosto il contrario... Tu stai.. Reclamando il seggio ducale, e io ti aiuterò in ogni modo, perché è il tuo destino.. Ma poi non ci sarà più posto per me.." Risi appena "L'Arciduca e una piratessa, sembra un romanzo d'avventura, certo.. Ma la vita vera è diversa, tu dovrai trovarti una Granduchessa.. E io dovrò tornare a fuggire dalla giustizia, anche se magari a quel punto preferirei consegnarmi.." Sospirai "Ma in realtà l'unica cosa che mi spaventa è che tu non mi voglia con te.." Con voce tremante "Questo non sopporterei.." Sussurrai, per poi avvicinare ancora di più il viso al suo a cercare le sue labbra per poi imprigionarle in un bacio appassionato.

Altea 14-11-2014 18.52.34

Rimasi in silenzio e ad un tratto udii dei passi..poi silenzio..e seguirono le voci di Ammone e Chiò...sussultai e mi avvicinai alla porta.
"Andatevene..andate via è una trappola e cercate di raggiungere Guisgard, mi hanno detto io devo fare la bella da salvare ma uccideranno con questa scusa prima voi due e poi Guisgard..salvatelo per favore, non deve morire..e salvatevi pure voi, non pensate a me".

elisabeth 14-11-2014 19.08.01

Nettuno.....ma guarda..avevo pensato agli spiriti e si era materializzato lui....incomincio' a parlarmi come se fossi una bambina deficiente...mi mise a letto...e visto che mi ero preoccupata per lui....era tempo che gli parlassi guardandolo negli occhi.....mi feci aiutare e mi tirai su...ero così seduta sul letto...presi la sua mano tra le mie.....e...." Caro...Amore....vedi, avrei voluto dirti, prima che tu uscissi scappando da questa cabina.....che non avevi capito nulla, che Velv e' un gentiluomo......ma che tu sei mio marito , anche se questo non ti va....questo e' quello che dobbiamo far credere......e come una bimba sciocchina ero salita sul ponte a dirtelo........certo c'era una piccola brezza marina e questo ha fatto si che qualcosa dall'alto mi abbia colpito sulla testa.....Ma il caso ha voluto che ci fosse Velv a raccogliermi da terra e non tu.....e se vuoi saperlo....quella tazza di latte sarebbe stata svuotata sul tuo bel capo.....sempre se fossi stato presente.....ora spero che il quadro della situazione ti sia chiaro......non ti azzardare mai piu' a lasciarmi come un'allocca ....perchè giuro che te ne pentirai........io ti ho salvato e io ti uccido...sono stata chiara ?..."......mi ero sfogata

Guisgard 14-11-2014 19.18.18

Guisgard strinse ancora Clio e rispose con passione a quel suo bacio.
“L'Arciduca...” disse baciandola, mentre le sue mani scendevano lungo il vestito di lei, fino a cercare la pelle libera e nuda “... e la piratessa...” assaporando le labbra della ragazza “... che meraviglioso romanzo d'avventura... e d'Amore...”
La prese allora in braccio e la portò sul letto, senza smettere di baciarla.
Poi cominciò ad aprirsi la camicia, stando in piedi davanti al letto, mentre lei era inginocchiata a baciarlo sulle coperte.
Ma ad un tratto un tonfo.
Proveniva dall'esterno.
“Cos'è stato?” Fissando la porta Guisgard.
E in quel momento da sotto la soglia qualcuno spinse dentro un biglietto.
Il presunto impostore corse ad aprire, ma fuori non vi era nessuno.
Raccolse allora il biglietto, per poi leggerlo ad alta voce, in modo che anche Clio sentisse:

“Va solo orizzontale e verticale
ed è fatta di lunghe ed arcuate scale.
Può essere, si sa, bianca, oppure nera,
ma attento, devi cercare solo quella vera.
Cercala senza indugio, finchè il gioco dura.
Altrimenti finirà molto male quest'avventura!”

“Sembra un indovinello...” mormorò Guisgard, fissando ancora il biglietto e poi la penombra della stanza.
http://starwarsanon.files.wordpress....-concerned.jpg

Guisgard 14-11-2014 19.27.12

“State indietro...” disse Chiò dall'esterno ad Altea “... allontanatevi da questa porta...”
Seguirono poi dei forti colpi, fino a quando la porta si sfondò sotto la possente stazza di Ammone.
“Milady...” Chiò ad Altea “... state bene? Ma cosa dicevate prima... chi vi ha detto che vuole ucciderci tutti?”
“Si, chi è stato?” Con rabbia Ammone.

Guisgard 14-11-2014 19.29.34

Nettuno guardò Elisabeth e sorrise, per poi accarezzarle il viso.
“Già...” disse lui “... dobbiamo fingere... ma allora tu dovresti essere più accorta nell'accettare i fiori e i complimenti di Velv... vuoi che lo accoppi per gelosia?” Ridendo. “Posso anche farlo, ma fuggire dopo da questa nave non sarà facile. Ammesso poi che l'acqua melmosa del Lagno per te non sia un problema.” Le fece l'occhiolino. “Su, fammi dare un'occhiata alla botta che hai preso in testa...”

Altea 14-11-2014 19.33.04

Mi feci indietro come detto ed Ammone sfondò la porta..no avevo detto loro di fuggire.
"Perchè non siete fuggiti? E' una trappola..mi hanno rapita mentre ci avevano addormentati, qui vi era una figura incappucciata e mi disse ero la protagonista ora..la dama da salvare..ma prima avrebbero messo voi alla prova e vi avrebbero uccisi e poi..sarebbe stato chiamato Guisgard e lo avrebbero ammazzato pure lui..scappate..io rimango qui facendo finta di nulla..non scherzano..dite a Guisgard che Altea vuole ve ne andiate tutti..di non preoccuparsi per me..ho deciso di seguirlo e me ne sono presa la responsabilità e io do la mia vita per lui...e per voi..andate ora prima vi scoprino".
Rimasi a guardarli perplessa, certo potevo andarmene con loro ma se scappavano avevamo più possibiltà di sviarli e poi..preferivo la morte al sapere Guisgard non mi amava..non volevo mi salvasse anche per questo..era meglio se ne andava via senza me..ero già morta senza il suo amore.

elisabeth 14-11-2014 19.38.26

....." Io non ho accettato la corte di nessuno...ma tu e Velv avete qualcosa in comune...tu parli e senza attendere una mia risposta svanisci...lui..mi ha poggiato un fiore tra le mani ed e' fuggito via.......ora mi chiedo....e' una tattica che vi hanno insegnato in Marina..?........ti prego di non criticarmi...non ho avuto corteggiatori........E poi...chiederti di essere geloso...sarebbe chiederti di fingere spudoratamente........il fango del Lagno.....certo ci sarebbero dei disagi...però a me di acciuffare questo Guisgard ....non e' che mi importi molto.....ma se dobbiamo farlo....per la pace nostra e per il mio ritorno sulla mia Isola...farò questo sacrificio.........bene...ora dai un'occhiata al mio bernoccolo...."......avevo il calore della sua mano sul mio viso..infondo mi aveva scaldato il cuore.....gli diedi un bacio sulla guancia ed attesi che mi guardasse il capo....


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