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La casa di Ermione si trovava vicino alla palude e nello scendere dal carro, Nyoko ed i suoi due compagni videro molti uccelli morti galleggiare morti sulle melmose acque di quel grosso stagno.
“Anche qui gli animali muoiono senza motivo alcuno...” disse Erien, per poi bussare alla porta di quella casa. Alcuni istanti dopo la porta si aprì. |
Eseguivo quel rituale identico ogni volta, da undici anni a quella parte.
Ero pronta, concentrata e lucida. Dall'alto della finestra vedevo l'entrata della torre, e potevo così osservare quel tipo. Risi appena quando bussò. "Bussa?" Divertita. Era strano, ma ogni sfidante aveva una sua teoria su come affrontare le prove della torre e poi il guardiano, negli anni ne avevo viste di tutti i colori. "Vediamo un po' che ha intenzione di fare.." Dissi poi. |
"No il denaro non mi interessa, ma vi aiuterò, d'altronde il mio compito è quello...Anche se voi non fate parte della natura.
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Imitai subito gli altri prostrandomi in un elegante inchino all'entrata del principe.
Era esattamente come ritenevo che fosse un principe nell'aspetto e mi sarebbe pasciuto sapere come era anche di carattere. Sostenni per un istante lo sguardo mentre venivo presentata ma poi abbassai gli occhi per non sembrare sfacciata |
La palude ed i dintorni erano pieni di animali morti. Allungai la mia mano sulla bocca e nascosi lo stupore.
"Tutto questo è assurdo" sussurrai. Poi la porta si aprì ed io ed i ragazzi ci mettemmo ad aspettare l'arrivo del vecchio Ermione. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Quasi...” disse lui in un sussurro “... magari devi solo sforzarti un po' di più...” e si avvicinò ancor più con le labbra a quelle di lei, schiudendole appena in modo che il suo respiro accarezzasse la bocca della fata.
Ed un vago e piacevole formicolio lambì le labbra di Gwen, come se avvertissero che la distanza da quelle di lui si assottigliava sempre più. |
“Gli uomini” disse Prince a Ghirò “non fanno forse parte della Natura?” Poi sorrise. “E sia, come vuoi tu. Ci ritieni detestabili? Non ha importanza. Ciò che conta è ritrovare il nostro compagno disperso. E ti ringrazio per aver accettato di aiutarci.” Ed ordinò ai suoi uomini di liberarla.
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Mentre gli uomini mi liberavano dalla sedia a cui ero legata con corde molto strette, dissi:" Avete forse radici e rami, pietre e terra? Ma vi aiuterò nonostante ciò, così potrete lasciarmi, finalmente, in pace!" Guardandolo con sguardo accigliato.
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Non ebbi modo di rispondere, che le sue labbra arrivarono quasi a toccare le mie, mentre il suo respiro le lambiva ed un formicolio le attraversava al pensiero di quella distanza così breve che le separava.
Non mi sentivo in grado di pensare, parlare, mi aveva soggiogata completamente e non potevo oppormi. "Un po' di più?" chiesi sussurrando "Sembra anche che il tuo ego sia terribilmente esoso, e incontentabile..." scherzai, ridendo pianissimo. |
Clio era pronta.
Sentì bussare e gettò uno sguardo verso il basso, per scorgere lo sfidante e capire chi fosse. E con sua somma sorpresa si rese conto che non si trattava del solito cavaliere e neanche di un nano bellicoso. Era un buffo oggetto di lamiere che lampeggiava e si spostava sul terreno grazie a delle ruote.http://img.cinemablend.com/cb/8/9/3/...ddd4902349.jpg |
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